Eretico di SienaCaso Rossi: chi incanalò? - Eretico di Siena

Caso Rossi: chi incanalò?

- 10/11/14

Domenica prossima – è ormai cosa risaputa – Report, con Paolo Mondani, tornerà a parlare di Mps, segnatamente della tragica fine di David Rossi (6 marzo 2013).

Stavolta non ho collaborato con il bravo Mondani, quindi non so che piega prenderà il reportage: pare comunque che Mondani sposerà la tesi omicidiale, come già si evince dal promo della trasmissione. Della quale ovviamente si scriverà lunedì prossimo, dopo averla visionata con  l’attenzione che di certo meriterà.

Visto che il caso del suicidio (fino a prova del contrario, ovviamente) di Rossi è tornato di cogente attualità, è forse (anzi sicuramente) venuto il momento di ripercorrere, con scrupolo rigorosamente filologico, il caso che mediaticamente fu montato attorno alla scia emotiva che la morte di Rossi, a caldo, si portò inevitabilmente dietro. La Procura della Repubblica ha detto (Pm Marini e Natali) che non riaprirà il caso della morte, archiviato dal Gup Gaggelli nel marzo 2014; valutino anche – sia consentito scriverlo – se non sia il caso di indagare, con i mezzi a propria disposizione, su ciò che stiamo per scrivere. L’una cosa (l’apertura di un fascicolo su QUESTO caso), non implica certo la non riapertura del caso Rossi, tra l’altro.

Veniamo ai fatti, dunque: David Rossi muore la sera del 6 marzo 2013; lo scrivente, quella sera, è a cenare con un giornalista foresto in un ristorante. La notizia della improvvisa morte arriva a lui, proprio mentre stiamo discutendo di cose Mps (Mussàri Giuseppe si è dimesso il 22 gennaio dall’Abi).

Ci rechiamo ovviamente sul posto, dall’Antiporto a Piazza Salimbeni; dopodiché torno a casa a scrivere un pezzo sull’accaduto. Il 7 marzo la notizia è su tutti i giornali, ma ci si limita alla cruda realtà fattuale, vista l’ora in cui il tutto è accaduto.

Nel pomeriggio-sera del 7 marzo, invece, accade qualcosa: QUALCUNO (certamente locale) inizia ad imbeccare i giornalisti nazionali che conosce. L’8 marzo, ormai, la frittata è fatta: il capro espiatorio sono i blog, in particolare questo.

Stefano Cecchi (Nazione, versione nazionale) sente l’ex portavoce di Cenni e Ceccuzzi, David Taddei, il quale Taddei dichiara quanto segue:

“Lui (Rossi, Ndr) era convinto che anche il suo babbo, prima di morire, fosse stato male per via degli attacchi che apparivano sulla rete”. (Nazione, pagina 6 nazionale).

In pratica, l’amico-collega di Rossi collega la Rete (i blog) al suicidio (ancora ipotetico), inserendo financo in scena la figura del padre scomparso.

Bisi Stefano (pagina 7 del Corriere di Siena) scrive a sua volta un pezzo durissimo, dal titolo inequivocabile (“Bravo giornalista dal cuore generoso TRAFITTO DAL DOLORE”: non dalla pressione psicologica delle inchieste Mps, dal dolore!). Sopra al titolo: “Appassionato nel lavoro e fedele alla banca- Legatissimo alla famiglia che voleva difendere dagli attacchi”, chissà di chi…). Riporto il passaggio più illuminante in assoluto:

“Di sicuro da due anni, quasi ogni giorno, veniva denigrato su blog più o meno anonimi. Per tutelarsi, molti mesi fa, aveva presentato anche una querela alla Procura della Repubblica. Per ora giustizia non è stata fatta ma, prima o poi, arriverà”.

Sarà: per intanto, il caporedattore del Corriere di Siena è indagato, lui, per i 5mila euro mensili che – secondo quella stessa Procura da lui sollecitata – percepiva ogni mese da Minucci Ferdinando, ai tempi d’oro del Groviglio armonioso.

Torniamo extra moenia, a Milano in particolare. Marco Imarisio del Corriere della sera scrive, sempre quell’8 marzo, a proposito dello scrivente:

“è un insegnante di scuola media diventato famoso in quanto Eretico di Siena, titolare del blog che aveva denunciato per tempo le malefatte di Mps. Adesso assapora il fiele della notorietà al contrario, con accuse esplicite di eccessiva durezza” (8 marzo, Corriere della sera, pagina 6).

Il giorno dopo, sul Corriere fiorentino, David Allegranti riporta l’intervento di uno dei due fratelli di David Rossi, Filippo, vergate a caldo (12,16 del 7 marzo) su questo blog (che viene riprodotto, con la testata fotografata, accanto al pezzo, tante volte uno si confondesse…):

“Volevo dirti che il tuo sarcasmo è finito, come è finita la vita di una persona per bene che si chiamava David, sì il mio fratello grande. Ora, il tuo blog avrà altro di cui occuparsi?…Ora rientra nel mazzo che il jolly ti è già uscito, non so se la colpa è anche tua, di quello che è successo, come si dice, chi vivrà vedrà, ed io mi dispiace sono ancora vivo”.

Parole durissime, certo dettate dal momento: umanamente comprensibili, in questo caso.

Allegranti dà poi, correttamente, spazio alla mia replica, ma resta un fatto, anzi Il fatto: il capro espiatorio è il blog (i blog). L’unica causa possibile della tragedia è quella dei blog. Non esiste altra possibile motivazione, per l’estremo gesto di Rossi (e nessuno mette in dubbio l’ipotesi del suicidio…).

Eccoci a Carlo Cambi, specialista di enogastronomia che in questo caso si butta sul giornalismo d’inchiesta (sic), e scova subito il colpevole del suicidio (indovinate chi?);  non solo: accusa direttamente la Procura di Siena di non essere andata avanti con la querela del Rossi, come invece avrebbe potuto e dovuto fare.

“Forse a quella denuncia di Rossi i Pm di Siena avrebbero dovuto dare più ascolto”, scrive su Libero (8 marzo) l’enologo sprona-Procure.

Veniamo dunque al punto: che David Allegranti sapesse del pezzo del 2 giugno e del contesto senese con le sue dure contrapposizioni, non è una sorpresa, visto che è un attento conoscitore delle cose senesi.

Ma che i già citati Cecchi (Nazione, versione nazionale), Imarisio (Corriere della sera) e Carlo Cambi (Libero), per citare solo i principali, sapessero di quell’articolo (o di altri) sul mio blog, e che soprattutto potessero stabilire un nesso causale tra lo stesso ed il suicidio, non è certo credibile: eppure, quell’8 marzo – tutti insieme, come un sol corpo – partirono lancia in resta contro lo scrivente.

Chi li ha imbeccati? Chi ha fornito loro un facile ed immediato capro espiatorio, insultando tra l’altro l’intelligenza di Rossi, che di quel pezzo del giugno 2012 – in QUELLA temperie del marzo 2013 – probabilmente a stento si ricordava? Chi li ha indirizzati nella colpevolizzazione dei blog, in particolare di uno?

C’era evidentemente chi, nelle stesse ore in cui piangeva l’amico ed il collega, faceva anche altro, ben altro: con il cuore, piangeva Rossi; con la testa, incanalava ed indirizzava altri verso il “colpevole”. C’era chi era talmente affranto, distrutto, devastato dal dolore, da riuscire comunque a trovare le residuali forze per costruire un demenziale teorema contro la libera informazione.

Si trattò dunque – ormai è chiarissimo – di un disperato rantolo di quei pezzi dell’informazione contigui, quotidianamente contigui, al potere senese: un canto del cigno della loro infinita arroganza mistificatrice.

Spero quindi che venga fatta Giustizia in tutti i sensi, sul caso Rossi; quanto a me ed alla macchinazione di cui ho appena scritto, che dire? Chi semina vento, raccoglie tempesta: spero valga anche per il fango…

 

Ps Manco a farlo apposta, giunge oggi la notizia del tentato suicidio di un 44enne dipendente Mps, in quel di Padova: secondo la moglie, il gesto sarebbe dovuto al grande stress lavorativo, soprattutto all’incertezza sul futuro. L’uomo – salvato da un filo dell’illuminazione – pare non essere in pericolo di vita, nonostante i 12 metri di caduta. Ogni commento è superfluo.

 

 

 

 

51 Commenti su Caso Rossi: chi incanalò?

  1. Rambaldo Melandri. scrive:

    ……ripeto la mia domanda di pochi giorni addietro:
    cosa hanno fatto gli amici Acetello e Fanali per giungere ad una completa ed assoluta verita’?

  2. francesco scrive:

    Fortunatamente a ristabilire la verità è stato anche un post dell’altro fratello di David, Ranieri, che qualche giorno fa scriveva sul blog del Santo che a David non gliene poteva fregare di meno delle critiche dei bloggers. Queste zecche parassite che hanno infestato e distrutto la città non hanno mai avuto nemmeno la decenza, oltre che l’onore, di rispettare alcunchè; non mi sorprende che non l’abbiano fatto nemmeno con un morto sulla cui volontà di morire ci sarà ancora molto da dire….

  3. Anonimo scrive:

    Articolo straordinario per inchiodare dei VIGLIACCHI alle loro responsabilità. Che popò di amiconi che aveva il povero David…

  4. Maria Lupi scrive:

    BRAVO! HAI FATTO BENE A RIPERCORRERE IL FILO DELINQUENZIALE SICURO, DELLA CALUNNIA, CHISSA’ SE SENTIRANNO IL DOVERE MORALE DI RIMEDIARE? NE DUBITO, GENTACCIA, PRONTI A PROFITTARE DI TUTTO, SOPRATTUTTO PRENDENDOSELA, DALL’ALTO DEI LORO GIORNALONI, CON I DEBOLI
    CONTINUA NON FARTI INTIMIDIRE COME HAI SEMPRE FATTO
    IL FUTURO è GALANTUOMO

  5. SOLO UN OMONIMO? scrive:

    Leggo i nomi che citi dei giornalistoni di fuori le mura e mi cade l’occhio su quello di tale Marco Imarisio. Solo x curiosità è lo stesso Imarisio che ha firmato la prefazione di un libello dedicato ai veri o presunti potenti del Monte, scritto in loco e reclamizzato in giro per l’Italia da uno degli stessi ‘potenti’ detto anche il formichiere di collevaldelsa?

  6. SENESE CONTROCORRENTE scrive:

    Caro Eretico i morti vanno rispettati, ma quel che è giusto è giusto e quindi la verità deve essere sempre rispettata. Un aneddoto veloce della valenza manageriale del ‘poro’ Rossi: alcuni anni fa dal suo ufficio venne spedita una lettera a tutti i clienti BMPS in cui si informava del cambio peggiorativo delle condizioni generali applicate sui conti correnti giustificandosi con l’esoso trattamento salariale del personale impiegatizio(!). Questa ‘chicca’ ebbe vita breve per la sua assurdità, venne subito ritirata prima che arrivasse a tutti i destinatari, ma qualcuno ancora conserva questa lettera. Puo’ darsi che il ‘poro’ Rossi non fosse a conoscenza della comunicazione, ma in quanto responsabile dell’ufficio emittente doveva controllare maggiormente se no che ci stanno a fare i dirigenti? Solo per riscuotere lo stipendio ed aumentarselo alla zitta, come recentemente ha fatto qualche moralista, sparagnino per gli altri ovviamente? Fino a prova contraria per me vale sempre la regola ‘tanti onori e tanti oneri’.

  7. Anonimo scrive:

    sembra che la prossima puntata di Reporter si occupi di tutt’altro.

  8. David Taddei scrive:

    Caro Eretico quello che dissi alla Nazione è ciò che più volte mi aveva confidato David, dicendo di sentirsi in colpa per la morte del padre, che “aveva vissuto male i suoi ultimi mesi” anche a causa di quello che scrivevano i blog sul figlio. Come sai i giornalisti usano spesso solo ciò che gli è utile, perché ogni volta che ho affrontato questo argomento ho sempre aggiunto che da lì dovevo capire che qualcosa in lui non andava, visto che la malattia del padre nulla poteva avere a che fare con uno stato d’animo. Successivamente nei miei editoriali sul Gazzettino ho scritto che sicuramente David ha vissuto male gli attacchi sui blog ma che non si può certo imputare a loro la morte di una persona. anche perché gli attacchi, pur duri e per me gratuiti, non sono mai usciti dall’ambito della sua attività professionale e quindi legittimi. Certo David avrebbe meritato e meriterebbe più rispetto perché non era la persona che dipingevate nei vostri post. Se si è suicidato, e dico se, sicuramente la cosa che l’ha turbato di più è stata comprendere improvvisamente di stare dalla parte sbagliata della barricata e di aver difeso in buona fede e con tutte le sue forze chi invece stava distruggendo Siena. La qual cosa turba (parecchio) anche me.

    • Edoardo Fantini scrive:

      Caro Taddei, ci puoi spiegare come dopo anni che stava, come scrivi, “…dalla parte sbagliata…” David Rossi si accorge di ciò, sei sempre tu che scrivi, “…improvvisamente”? La sue età e il suo ruolo poco hanno avevano a che fare con l’ingenuità che sottintende la tua valutazione, non ti pare?

      • David Taddei scrive:

        Perché tu te n’eri accorto? Faceva il giornalista mica l’esperto di finanza, si fidava di quello che gli veniva detto dai suoi datori di lavoro. Come facevo io.

    • Eretico scrive:

      Caro David,
      ho pubblicato volentieri il tuo commento (poi reiterato).
      Lasciamo stare il giudizio sulla persona, dal punto di vista professionale: chi fa giornalismo d’inchiesta non potrà, forse, mai essere d’accordo con chi fa semplicemente altro (portavoce, comunicazione istituzionale et similia).
      Sul fatto di accorgersi improvvisamente di essere dalla parte sbagliata, credo che la tesi non sia semplicemente sostenibile: non facciamo un torto alla intelligenza di David Rossi…

      L’eretico

      • David Taddei scrive:

        Eppure è così, credimi. Improvvisamente non vuol dire dall’oggi al domani, ma solo nell’ultimo anno abbiamo cominciato a dubitare. E solo dopo le prime inchieste, davanti all’evidenza dei fatti, è apparso chiaro quanto enorme e folle fosse stato il disastro. Noi, e lui molto più di me, ci abbiamo messo la faccia per difendere quelle persone, per anni, con tutti i giornalisti italiani che si occupano di economia. Non l’avremmo fatto se non fossimo stati convinti di essere nel giusto. Anche professionalmente sarebbe stata una strategia sbagliata. Se avesse saputo la vera situazione avrebbe scelto una linea difensiva diversa, meno netta e più dialogante. Che vantaggio dà difendere una posizione indifendibile? Per il lavoro che facciamo è un errore madornale. David era solo una persona che cercava di fare bene il proprio lavoro e alla sua reputazione in città ci teneva. Non l’avrebbe buttata per fare da paravento a qualcuno. Se suicidio è, sono convinto che questa sia stata la cosa che non è riuscito a sopportare: aver messo la sua faccia per difendere chi ha distrutto Siena. Poi, permettimi, non fare anche tu l’errore che altri, probabilmente hanno fatto con te. Visto che tu ti sei sentito discriminato e ingiustamente denigrato, ricordati che di fronte hai delle persone che possono vivere un momento difficile e che le tue parole possono ferirle al di là delle tue intenzioni e al di là di quello che è oggettivamente vero. Questo per dire che i blog lo avevano ferito davvero, per questo Filippo sotto l’onda emotiva di quei giorni ti scrisse quelle cose. Dopo la tragedia mi sono riguardato tutti i blog, tornando indietro di anni e non ho trovato niente che potesse giustificare quel suo stato d’animo nei vostri confronti. Attacchi per me gratuiti sì, ma niente di particolare. Eppure quello stato d’animo in lui c’era.

        • Edoardo Fantini scrive:

          D’avvero Taddei? Allora che a Siena le cose andavano in modo “strano” se ne erano accorti solo l’Eretico, e su quelle “stranezze” ci ha scritto “La casta di Siena”, e il Bisi che ha battezzato quel sistema come Groviglio Armonioso? Tu e Rossi quale Siena percepivate se i vostri colleghi si accorgevano di questa? Sul tuo primo post scrivi che Rossi difese i distruttori di Siena. Allora c’era qualcuno che questi distruttori li attaccava, e a quanto pare aveva mille ragioni! E nemmeno quello vi metteva sulla buona strada. Quanto candore…

          • David Taddei scrive:

            Non è candore ma professionalità e stima, mal riposta senza dubbio, verso i tuoi datori di lavoro. Poi guardi, escluso poche voci fuori dal coro, fino al 2011 il 95% dei senesi e tutta la stampa nazionale specializzata non sollevava obiezioni. Anzi, spesso plaudiva. Solo Pierluigi Piccini, Pietra Serena, l’ex prefetto Vittorio Stelo proponevano argomenti circostanziati. Ma per me , poco capace -lo ammetto – di capire il bilancio di un grande gruppo bancario, e penso per David, valevano le argomentazioni che ci venivano proposte. Pensavamo che le loro azioni fossero solo speculazione politiche, normale e comune in tutte le città fra la maggioranza che governa e la minoranza all’opposizione. Invece avevano ragione loro.

          • Eretico scrive:

            Caro David,
            di nuovo molto volentieri pubblico le tue considerazioni, che ritengo davvero illuminanti: sia sul ruolo dei portavoce (e del giornalismo istituzionale in quanto tale), che sul rapporto con i datori di lavoro, con tanto di ottima autocritica finale. Ne prendo atto con piacere: meglio tardi, che mai come per alcuni colleghi (tuoi). Su tutto, sarà cosa buona e giusta tornare, a prescindere del caso-Rossi.

            Quanto all’Anonimo che critica l’articolo (“articoletto”, per meglio dire) ereticale ed il blog ed i lettori tutti (dimenticando che questo blog è letto da tanti che non sono d’accordo per niente con le tesi ereticali), posso solo dire che – se Dio vuole – esistono ontologicamente i fatti, le parole scritte: c’è chi ha scritto certe cose (ed in certi momenti), e chi no. Tutto il resto è fuffa che nemmeno il professor Sacco.
            A proposito: ai tempi della morte di David Rossi, fu tutto un florilegio di accuse agli anonimi (con tanto di intervento istituzionale di Quello della Provincia, a tal riguardo).
            Oggi se ne parla meno, molto meno: forse perchè si è capito che gli anonimi stanno un po’ dovunque…

            L’eretico

    • daria gentili scrive:

      Ma guarda, anche lei è turbato, come tanti, perché adesso si è accorto troppo tardi di stare dalla parte sbagliata?
      Allora Le chiedo, bisogna essere esperti di finanza per capire che il sistema di gestione del potere a Siena era moralmente, e sottolineo moralmente, sbagliato fino al marciume che adesso emerge a tutte le latitudini?
      Esulo dagli aspetti che hanno interessato vari personaggi, ed anche della loro competenza o meno a rivestire i ruoli che ricoprivano e che sono al vaglio dei giudici penali e civili aspetti che, le do il beneficio del dubbio, si potevano non conoscere nel dettaglio, ma da un punto di vista morale….era tutto a posto? Un giornalista non può affermare quello che lei afferma.
      Nel suo intimo, non pensa che sia un po troppo facile fare i ganzi o i superiori rispetto a quei comuni mortali quando le cose vanno bene, quando si pensa di essere invincibili e non si guarda più in là della punta del proprio naso, salvo poi dire, quando la frittata è fatta, di esserci accorti troppo tardi di essere dalla parte sbagliata? Vorrei poi osservare che un giornalista normalmente si avvale di una serie di informazioni incrociate che gli consentono di anticipare in un certo senso quello che sfugge alle persone comuni che fanno altro lavoro. Quindi io voglio contestare alla stampa senese non tanto e non solo di non essersi accorta che qualcosa non andava, ma di non essersi mai dico mai interrogata sui quei tanti elementi che “armoniosamente” considerati imponevano approfondimenti o, quanto meno, che se ne mettesse in discussione l’apparente linearità. E allora lode a chi ha avuto il coraggio e l’iniziativa di raccontare e denunciare fatti – senza la “copertura” o la forza, anche economica, di una testata giornalistica – nelle assemblee BMPS, scrivendo lettere alla Consob o alla Banca D’Italia, oppure scrivendo libri ed articoli sui blog e pagando di tasca propria le conseguenze di tali atti.

      • David Taddei scrive:

        guardi signora i giornalisti sono comuni mortali, non so che idea ha di questa professione ma gli Humphrey Bogart che dicono “è la stampa bellezza” sono solo al cinema. Non mi sono mai sentito invincibile o ganzo, né mai pensato di avere la verità rivelata. Ho solo cercato sempre di fare il mio lavoro al meglio delle mie possibilità. Il lavoro mio e di David non era dentro i giornali ma al servizio di un committente, fosse un’azienda o un’istituzione. Siamo un po’ come degli avvocati difensori che devono scegliere il posizionamento migliore per il proprio cliente rispetto ai fatti d’attualità, nel rispetto della verità e della deontologia professionale. Tenere una linea difensiva insostenibile è controproducente per il cliente, chi fa questo lavoro lo sa bene. Per questo sono sicuro, al di là di quello che personalmente mi diceva e che può valere e non valere, che David non sapesse il reale stato delle cose. Perché se lo avesse saputo avrebbe scelto un’altra strategia comunicativa. Penso anche che me lo avrebbe detto, visto che anch’io ci mettevo la faccia.

        • Edoardo Fantini scrive:

          David Rossi anziché vivere ha preferito suicidarsi. Sei sicuro che lo abbia fatto perché era dispiaciuto di aver valutato male i vostri datori di lavoro? Da quello che scrivi un’altra possibilità non si intravvede.

          • David Taddei scrive:

            Non si immagina quante volte ho cercato e ancora cerco una spiegazione, un motivo valido a giustificare un gesto simile. So della sua amarezza davanti a questa constatazione, so quanto tenesse alla sua città, alla sua Contrada, agli amici di Siena, alla sua famiglia. So che quella sua ostentata alterigia era una finzione difensiva, mentre in verità era una persona mite e sensibile. So quanta fiducia riponesse in Mussari e nel suo operato. So quanto fosse puntiglioso e perfezionista in tutto quello che faceva. Sicuramente questo errore di valutazione per lui era imperdonabile considerando quanto si era speso per difendere Mps e gli effetti devastanti che l’operato della banca stava portando su Siena. Poi se c’è altro che non so o se non è un suicidio non so dirlo. Vorrei solo che fosse ricordato per quello che era e non per quello che ognuno immagina potesse essere.

  9. anonimo scrive:

    se non sbaglio tra i tuoi accusatori ed anche con toni non troppo velatamente minacciosi c’era il foloso per eccellenza gestore di discoteche, di catene di negozi di abbigliamento, ristoratore e a tempo perso anche banchiere.
    A proposito, ma di cotanto personaggio non scrivi più niente? Leggevo che ci dovrebbe essere udienza per il caso millevini?!?
    P.S. nonostante tutto il locale mi sembra sempre aperto.
    Cordialità

  10. Rambaldo Melandri. scrive:

    …..chiedo scusa se mi ripermetto di ricommentare.ma mi hanno fatto notare un post sul blog di Elio Fanali.
    A parte il solito scrivere suo che non dice nulla (ma non ne ha nemmeno il coraggio)adesso pure lui sembra essersi destato
    dal suo solito sonnecchiamento.andando poi a parare sui sentimenti che primo nessuno ha messo in dubbio,secondo………
    e’molto squallido.Ricordo pero’che arriva esimo.dopo i vari blogger che hanno ben anticipato sulla futura puntata di Report
    ancora esimo,ma stavolta in compagnia anche del Magrini,in quanto era gia’uscito un’articolo (…..24 Febbraio…)su di una testata nazionale dove si parlava gia’di quello che ga scritto Magrini.
    Non mi risulta che abbia mai messo la sua professionalita’al servizio di questo tragico evento.quindi ci risparmi la morale.
    Chiedo scusa per un’ulteriore precisazione e spero di non aver rubato spazio a nessuno!

  11. anonimo 2 scrive:

    Caro Eretico, ti rivolgo la mia solidarietà (scusa l’abusata parola) disgustato dall’infamia calunniosa e stupida che si è cercato di addossarti. Cito un aneddoto che forse non conosci per motivi di età. Nel 1949 (o giù di lì) sentivo parlare di una vignetta satirica nella quale due tizi guardavano un passante, uno aveva il giornale aperto; la didascalia diceva:
    “compagno, guarda quello, è un gran porcaccione”.
    “ma compagno, l’Unità non lo dice.”
    “allora è pulito, pulito.”
    Forse parte della coscienza collettiva, da queste parti, è rimasta di quel tipo…Se però l’ipocrisia della vignetta era asservita all’ideologia, credo che questa odierna sia asservita alla corruzione.

  12. Anonimo scrive:

    Ieri si è celebrato il processo contro i casalesi che hanno minacciato Saviano. Non so come abbiano fatto i Giudici ad assolvere gli evidenti mandanti, ma hanno comunque condannato l’avvocato dei Casalesi.
    Spero che anche chi ha organizzato questa squallida macchinazione giornalistica un giorno venga portato alla sbarra.
    Grazie, Eretico: mi dispiace che tu debba avere sofferto anche questa infamia. Il tempo però è galantuomo, come vedi.

  13. Anonimo scrive:

    Dopo quello che si è venuti a sapere mi chiedo: il Bisi scriveva quelle c….ate solo per soldi, o forse un po’ ci credeva anche?
    Aiutatemi, non ci dormo la notte…

  14. investor scrive:

    Che il povero Davide non avesse alcun fastidio dai blog è evidente nella mail scritta a Viola e Profumo all’indomani della trasmissione di Report del maggio 2012, dove definiva ironicamente l’opera dell’Eretico come “clandestina”.

  15. Anonimo scrive:

    La cosa sinceramente penosa di quel Fanali è che a questo punto anche i familiari di Rossi ammettono certe cose (fratello Ranieri, sul Santo richiamato correttamente), e anche un collega-amico come questo Taddei è costretto a fare una mezza autocritica, e comunque ad ammettere che il blog c’entra il giusto con il suo suicidio. Il Fanali invece anche oggi continua a fare capire che lui saprebbe, che lui ricorda, che lui anzi sa, ma poi come sempre non dice o scrive un cazzo.
    Più che un giornalista, è altro: ognuno capirà cosa…

    • David Taddei scrive:

      Costretto no e non è una mezza retromarcia, ho semplicemente spiegato quello che dicevo e che continuo a dire. David ha sentito il peso dei blog ma è oggettivamente chiaro che solo una persona già emotivamente provata poteva dare tutto quel peso a commenti pesanti ma normali in un gioco delle parti. Ce ne sono di ben più cattivi su altre persone che pure non sono arrivate a gesti estremi. E’ vero che in certi momenti, quando una persona è più fragile può bastare poco a far pendere la bilancia dalla parte sbagliata. Ma da qui a pensare che la sua morte è dovuta ai blog ce ne passa.

  16. Maurizio Montigiani scrive:

    Anche chi non si era accorto e non è esperto di finanza, adesso però dovrebbe aver compreso in modo chiaro cosa facevano lorsignori.

  17. Anonimo scrive:

    Io rimango sempre sconcertato.questo blog tutti i giorni discredita tutto e tutti e quando qualcuno prova a rivolgergli qualche contestazione in merito a quella che è denigrazione pura ecco che si mette subito in difesa. Chiama a raccolta quattro proseliti( di più non sono) fa un articoletto e inizia il processo. In tutta serenità sulla morte di quel povero ragazzo, per quello che si è letto, le indagini hanno stabilito che si è tolto la vita a causa di una pressione mediatica in merito alle note vicende di MPS. Vicenda mediatica in cui si è sentito particolarmente coinvolto per la sua amicizia con giuseppe mussari. È chiaro che il ragazzo aveva una sensibilità estrema che lo ha portato a compiere questo gesto disperato. Ricordo che non era indagato e la sua funzione non poteva avere niente a che fare con le indagini della procura. La pressione mediatica, quella che voi avete alimentato, è stata la causa che vi piaccia o no. È stato un danno collaterale delle nefandezze che tutti i giorni vengon perpetrate dalla “democratica” “libera”informazione, in questo caso aggiungerei ” assassina”.

    • Anonimo scrive:

      tu forse fino a ieri hai vissuto su Marte, ma è probabilmente grazie alla presenza in città di tante persone come te che le cose vanno come stanno andando…………..

    • ale benve scrive:

      bravo ANONIMO GROVIGLIOSO hai ragione; per avere una “democratica libera informazione” è meglio se leggi il giornale del gran maestro……

      è una battuta capito….
      viva i bloggers

    • quello di gracciano scrive:

      secondo me i casi sono due: o sei sotto l’effetto di alcool o altre sostanze…o sei aggrovigliato. Propendo per la seconda ipotesi

    • Anonimo scrive:

      una pena a leggersi

    • Anonimo scrive:

      te anonimo delle 9.13 sei un bel briaco….mi sa che allora non c’hai capito una sega…

  18. Precaria i. scrive:

    Assassina, addirittura? Piano con le parole…

  19. Marco Fattorini scrive:

    Un saluto “Anonimo”

    Bravo, bravo. Complimenti.

    Solo un inciso, potresti avere il coraggio di scrivere come ti chiami, o no? Ti senti anche te “vittima della pressione mediatica”, “assassina”?

  20. il santo scrive:

    Questo è quello che scrive Ranieri Rossi sul mio blog… A me basta e avanza: “Prima cosa ci vuole piu’ rispetto da parte di tutti, in fondo nella vicenda MPS David e’ l’unico che ha pagato. L’eretico ed i blogger fanno il loro mestiere, qualche volta esagerano ma e’ il loro mestiere e vanno capiti. Va capito anche il fatto che certi attacchi personali sono discutibili e che qualcuno poi se la prenda. Magari allora uno si limita a rispondere sul blog o quando capita ad allungare un a mano dal vivo quando il blogger se lo trova davanti e non riesce a trattenere la rabbia, capita.
    Comunque a me non risulta che David Rossi abbia fatto querele o qualcosa del genere verso i blogger, al contrario di altri. Una cosa e’ certa, David di tutto poteva essere preoccupato ma i blogger e le loro critiche manco lo sfioravano. Forse sono stati altri (giornalisti e non) che hanno indirizzato l’opinione pubblica e la famiglia contro i blogger. Ma l’intelligenza dei familiari e la conoscenza di David hanno fatto guardare altrove.
    Caro montepaschino, magari poi i messaggi si firmano come a suo tempo l’ha firmato il Sig Rossi
    Firmato: Ranieri Rossi”

  21. anonimo scrive:

    io alla tesi del suicidio non ci credo! Il fatto che Taddei stesso dica “se” mettendo in dubbio il suicidio significa una cosa sola: ragazzi andate via da quel posto perché è pericoloso, questi arrivano anche ad ammazzare per difendere l’azienda!

  22. Babbo di scrive:

    Ipotizzare solamente che d rossi abbia deciso di farla finita a causa di quello che scriveva questo blog e’ a dir poco una gran cavolta..
    Ma e’ ovvio che non e’ questo il motivo bensi questo va ricercato in quello che aveva scritto ai manager nuovi prima del suo gesto che se non erro non credo si riferisse al blog.
    Non si chiede urgente udienza al top management per cio che dice un blog.
    Io credo che qualcuno gli avesse anticipato di alcuni aspetti di indagine e che lui forse abbia reagito a questi.. Aspetti non certo a priori negativi per la sua onorabilita.
    Vi ricordo che al monte la finanza andava e veniva dagli uffici con una frequenza notevole…
    Molto piu plausibile invece che qualcuno abbia provato ad utilizzare questa tragedia per screditare e colpevolizzare l’eretico che direi non ha molti amici tra i poter ed i grembiulini della citta….
    Questo e’ il mio parere…

    Siamo davvero su un binario sbagliato….

    • Babbo di scrive:

      Aggiungo… I blog sono farti per questo: aprire discussioni e scatenare discussioni … Il problema e’ che a siena di discussioni calde se ne possono aprire una valangata… E questo non dioende da chi ha aperto il blog ma da chi ha governato le istituzioni private e non di questa citta… Anzi paese
      SVEGLIA….. Siamo nel 2014

  23. Anonimo scrive:

    Oh, hanno indagato anche il poro Mezzaroma, dopo il Lombardi STronati!
    UNa soddisfazione però resta, perché Elio Fanali nel suo straordinario libro sul Siena aveva già previsto tutto. Forse è il caso di dargli un bel riconoscimento civico..

  24. Romolo Semplici scrive:

    Voglio sottolineare un risultato che va riconosciuto anche ai blog come L’Eretico, ben evidenziato da questo pezzo preso dal sito di Pietraserena

    Finalmente, piano piano, ci accorgiamo che, pur con una certa fatica, ma in maniera inesorabile, la cappa di sdegnosa indifferenza (quando andava bene…) sugli avvertimenti dati, a più riprese, da poche voci ‘fuori dal coro’, sulle conseguenze nefaste di scelte imprudenti sulla gestione MPS (Antonveneta), sta lasciando il passo ad un’amara consapevolezza dei disastri perpetrati a danno della Città da parte della classe dirigente della ‘Siena effervescente’ (copyright Strambi) di qualche tempo fa.

    A tale proposito ci piace segnalare un post di David Taddei (ex portavoce dei sindaci Cenni e Ceccuzzi), apparso oggi all’interno del blog ‘l’Eretico’, in cui il giornalista, nel ripercorrere le tragiche vicende (morte di David Rossi) susseguitesi dopo gli scandali che hanno travolto MPS, ammette che in Città non tutti erano allineati al pensiero unico, ma esisteva anche chi aveva visto più lungo di altri: tra costoro, il giornalista menziona Pier Luigi Piccini, Vittorio Stelo e il gruppo di Pietraserena.

    Plaudiamo con soddisfazione questo momento in cui pare che la Città possa avere il coraggio di guardarsi veramente allo specchio…senza insulsi condizionamenti e pregiudizi: solo una profonda operazione di verità può essere alla base del rilancio di questa Città.

  25. Anonimo scrive:

    Che spettacolo penoso ieri su canale 3. E sarebbero quelle le persone che dovrebbero guidare Siena? Pori a noi. Spero che la Vigni, Tucci, Neri o altri siano ben diversi, altrimenti anche se non tollero Valentini e la sua ghenga, mi vedo costretto a sperare che duri.
    Poca cosa il grillino, ma vedere tutti sparare a zero contro di lui, forse il più giovane, è stato illuminante dell’arroganza dagli altri.Quando poi ho letto in internet alcuni curriculum, chiamiamolo così per pura pietà, degli altri mi è venuta la pelle d’oca. Tutti insieme dentro ad un centrodestra che ha sfasciato l’Italia e Siena, poi tutti in lite tra di loro per poi essere costretti a riunirsi di nuovo per raccattare qualche poltrona. Tutti in cerca di visbilità,e da grandi senesi, hanno cercato fortuna anche nel “contado”, qualcuno battendoci la bocca. Sono stati esautorati dai partiti e hanno pensato bene di rientrare dalla finestra in altri partitini indecenti e con dirigenti politici inqualificabili per raccattare qualcosa. Temo che a questi del grande amore per Siena e per i cittadini poco importa, il grande amore è per se stessi e sono pronti a piroette squalificanti.
    Ma dai, ripeto, con questa alternativa smetto anche io di votare.

    • Riconoscimento scrive:

      Cacofonia. Pura e semplice cacofonia. E’ stato imbarazzante soltanto assistere, figuriamoci votare. Mi consola pensare che l’assenza di Falorni (un gigante buono) e di Tucci (un gigante cattivo) lascia qualche speranza -sulla guida- della rappresentanza di centro e di destra. Sempre più evidente per esempio l’equivalenza fra Pietro Staderini e Giulio Carli ( ho scritto equivalenti…non ho scritto che sono uguali). Quando si è trattato di esprimere un’ idea sono emersi l’omaggio ad Aurigi e l’assenza della Vigni. Meno male che Masoni l’ha buttata sui giovani che si sa sono un’incognita. Quindi, datevi da fare : prendetevolo questo futuro. Sarà sicuramente uguale alla vostra capacità. Perchè si riparte da zero.

  26. Ascanio scrive:

    Ma dai…RIVOTIAMO TUTTO IL GROVIGLIO mi raccomando!!!!!

  27. L.A. Confidential scrive:

    A me non sembra affatto verosimile la congettura del collega Taddei, per cui David Rossi avrebbe svolto il suo ruolo, con professione e dedizione, ignaro della situazione della banca e delle decisioni degli amministratori.
    Al contrario basilare è stato il suo ruolo per la formazione del dissesto e per il passaggio di quelle decisioni: perchè se da una parte s’era intenti a truccare i bilanci, dall’altra si provvedeva a truccare l’immagine e l’estetica della banca.
    Come mai prima fu realizzata una struttura per l’ufficio stampa all’interno della Rocca Salimbeni- vicino alla dirigenza della banca- di cui David Rossi fu designato capo.
    L’ufficio fu finanziato in maniera esponenziale, rispetto al passato, al fine di coltivare l’immagine fittizia della banca.
    Come mai prima al Rossi è stato garantito un contratto blindatissimo da dirigente.
    E in effetti David Rossi ha svolto egregiamente il suo ruolo, tanto che nessuna voce si era mai levata contro. Aveva i mezzi per farlo, l’arroganza, le relazioni e per averlo fatto aveva ricevuto ricompense e privilegi (si parla persino di un mutuo di € 600.000,00)
    Organico, funzionale e sodale di quei potenti che “il cielo è sempre più blù”, mentre i conti della banca andavano sempre più in rosso.
    L’eretico? Non gli avrà fatto nemmeno il solletico!
    Quello “era un mondo adulto e si sbagliava da professionisti” caro Taddei.

    • David Taddei scrive:

      Intanto la qualifica da dirigente l’hanno avuta anche quelli che erano in quel ruolo prima di lui. Rispetto al suo predecessore, tale Lifonti, guadagnava quasi la metà. Sempre molto ma parecchio meno di chi c’era prima. Il mutuo l’ha avuto perché ha acquistato una casa dove voleva tornare con la famiglia, visto che stava in affitto. Essendo lavoratore dipendente della banca e con un bello stipendio non credo avesse bisogno di corsie preferenziali per farselo dare. Le ripeto, una linea indifendibile non conviene mai a nessuno, nei tribunali così come sui giornali, tanto le bugie hanno le gambe corte. Conviene sempre, nel nostro lavoro, trovare strategie difensive sostenibili, che vantaggi ho se oggi nego tutto e domani sono sputtanato da tutti? Meglio governare il processo, ammettere i problemi, spiegare, cercare di esplicitare perché sono venuti fuori e perché si è scelto una strada che poi si è rivelata sbagliata. Poi è padrone di pensare quello che vuole ma per favore almeno rispetti i morti. perché lui è morto per davvero, questo non è un libro giallo dove si è tutti invitati a scrivere un finale e a fare delle ipotesi. Questa è vita vera, dolore vero, prima di tutto suo. In questa vicenda David è sicuramente una vittima, la più grande, fosse solo perché ha pagato con la vita.

  28. Riconoscimento scrive:

    Sicuramente i precedenti commenti non sono pervenuti . Pertanto non potevano essere pubblicati.

    Se così non fosse – poiché continuo a vederli in zona moderazione – vorrei spiegarne la genesi.

    Con una premessa : l’ospite sono io e il padrone di casa rimane sempre e comunque sovrano. Non c’è e non ci potrebbe essere nessuna pretesa. Soltanto la voglia di esprimersi.

    Detto questo la nota di sconforto sulla prova di stile data in trasmissione dall’opposizione è venuta da sé. Senza braccia (erano cadute).

    Ho scritto opposizione ma per essere più precisi è necessario scrivere presenti. L’opposizione a Siena è concetto più circoscritto: riconducibile storicamente soltanto a poche personalità , fra cui l’Eretico.

    La prova è stata oggettivamente cacofonica, non fosse altro che per le sovrapposizioni di voce.
    L’imbarazzo vissuto per la mancanza di suoni piacevolmente intellegibili ( corrispondenti a idee e progettualità) si è infranto definitivamente sul livello dell’analisi.

    La speranza di un’empatia e di una possibile condivisione è parsa impossibile.
    Ne abbiamo bisogno ma sembra difficilissima.

    Se ci sarà una guerra non sarà possibile nemmeno passare (come avrebbe detto M.) da “una neutralità assoluta a una neutralità attiva e operante”. Per stare nell’analogia non c’è nemmeno la scelta fra imperialismo tedesco (PD) e democrazie (chi sono?).

    Eppure M. è stato socialista (e di quelli rivoluzionari – perfino Gramsci lodò quell’articolo -).

    Sull’equivalenza si può obiettare. Mi limito a dire che avere lo stesso valore non significa essere identici. Avere ed essere sono due realtà distinte. Sulla quantità e sulla qualità resto cartesiano.

    Per farmi capire bene : non avrebbe alcun senso eleggere l’Eretico con il vincolo di mandato (cosa che mi allontana dal M5S). Perchè l’Eretico rappresenta la libertà di pensiero.

    Mentre Staderini e Carli sono perfettamente adattabili a quella utilità numerica, quantitativa. Meramente esecutiva.

    Se va elaborato un lutto (condivisibile la motivazione e l’ovazione per Campanini) ci vuole comunque qualcosa (l’odio era e rimane una scintilla di satira) che “uccida” le precedenti percezioni di sé.
    Perchè i morti sono quelli offesi nella logica, per intendersi.

    Perchè c’è chi non ha mai ricevuto benefici, non li ha mai chiesti, non ci ha mai pensato minimamente, né ha pensato di poterli invidiare come un ingiustizia subita.
    Perché c’è qualcuno che crede semplicemente nella Costituzione. E basta.

    E fra la Costituzione e i protagonisti senesi c’è la differenza che c’è : innegabile.
    Vogliamo parlare della Lega ? Ora ha inaugurato un nuovo nazionalismo. Ma mi faccia il piacere.

    Se proprio devo essere nazionalista, sono un nazionalista europeo.

    Ma c’è qualcuno o no che non subisce l’egemonia di questi separatisti dell’anima, sempre a fomentare paure ? C’è qualcuno o no che si vergogna per la peggiore riforma costituzionale mai fatta (a maggioranza !) e fatta proprio dal centro sinistra per inseguire banalmente gli egoismi “strategici” dei separatisti ?

    C’è qualcuno che per non vincere le elezioni è disponibile a far pagare le tasse a tutti; a farla finita con il proibizionismo che arricchisce le mafie e riempie le galere nonché a eliminare la sola possibilità che ci siano società fiduciarie per schermare patrimoni e rendite ?

    Una cosa forse mi distingue dal commentatore che implicitamente invita all’astensione : io ho sempre votato , anche ai referendum.

    Se proprio non trovassi niente , nemmeno il male minore , il più simile o il meno lontano sentirei il dovere di candidarmi , almeno per me stesso.

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