Farmacie comunali: tutto oro ciò che luccica (e 4 Ps criptopalieschi)?
Forse non tutti sanno cosa sia l’Asp (Azienda di servizi per la persona): è l’Azienda che, su conferimento del Comune di Siena, gestisce, fra le altre cose, ben tre farmacie, quelle comunali.
L’Asp – come recita la prima riga dell’Articolo 1 del suo stesso Statuto -,è “dotata di personalità giuridica di diritto pubblico”: non è come una normale azienda a conduzione familiare, avendo per suo stesso Statuto doveri ben precisi.
Il Sindaco ci mette bocca, eccome; ecco, prima di arrivare a situazioni come quella del Cup di ieri (che poi tocca andare a fare finta di solidarizzare, per la photo opportunity di rito, che potete vedere sul Santo), magari pensiamoci prima, che è meglio per i cittadini.
Le farmacie comunali, dunque, sono quella di San Prospero (la numero 1); quella dei Pispini (numero 2), e quella più recente, la 3, la quale è ubicata di fatto all’interno della stazione ferroviaria (una delle pochissime cose in sé positive del grande schifo della zona in oggetto).
Qualche perplessità, però, a guardare un po’ oltre la superficie del tutto, viene fuori (come succede in città per tutto ciò che concerne il Comune, purtroppo con pochissime eccezioni): per esempio, a meno che non ci sia sfuggito (e ci scuseremmo subito del fatto), NON risultano pubblicati gli emolumenti dei Dirigenti, nel sito dell’Asp. Non sarebbe forse il caso di colmare questa lacuna, per esempio? Perché altri enti equipollenti gli emolumenti dirigenziali li pubblicano, e all’Asp no?
Procedamus: i tirocinanti – che sono ovviamente presenti nelle tre strutture – sono lì per osservare ed imparare, o fanno anche altro, oltre a svolgere il loro ruolo di discenti (studenti della facoltà di Farmacia, ovviamente)? Chi può, faccia andare via, scacci questo cattivo pensiero dalla nostra testa, abitualmente malpensante.
Ci sarebbe poi il capitolo (capitolone?) concorsuale, quello magari meno sentito dal pubblico a prima vista, ma in realtà il più stimolante, perché si va a toccare il dolentissimo tasto di quella parolaccia che, in Italia, si chiama meritocrazia.
Dopo che avremo avuto qualche risposta alle prime due domande, potremmo inoltrarci in questo ginepraio. Chi sopravviverà a questo bollore, magari in futuro ne saprà di più: l’impressione è che, anche in questo delicato campo, non sia tutto oro, quel che luccica.
Ma, as usual, saremmo contentissimi – una volta tanto – di essere smentiti…
Ps 1 Mentre in città il Palio di luglio continua a monopolizzare l’attenzione, si viene a sapere che la People’s bank of China ha acquistato – Consob dicit – il 2% e qualcosa dell’ex banca senese; non solo: Maurizio Bologni – su Repubblica odierna – ci informa che di fatto un gruppo farmaceutico cinese subentrerà alla Siena biotech (“un investitore asiatico userà i laboratori come incubatore, per studiare e sperimentare linee produttive per le biotecnologie”). Mentre ci scanniamo per il Palio…
Ps 2 Fascicolo della Procura della Repubblica sulla decavallazione Montone-Nicchio del 2 sera. Non ci vuole molto a capire che si prefigura – non per la prima volta, peraltro – un conflitto tra due Magistrature: come dicono i paliologi, sarà un inverno molto intenso…
Ps 3 Intervista dell’Indagato Valentini Bruno dopo l’estrazione di domenica: il Sindaco sdogana definitivamente il termine “bischero”, da lui stesso – inopinato defensor civitatis – usato contro gli animalisti. Se lo usa lui, dunque lo possiamo usare tutti e CON tutti, no?
Ps 4 In attesa di leggere qualcosa sui Bunga bunga di qualche piddino/a famoso/a, Il Fatto ha pubblicato sabato scorso il diario di Iris Berardi, all’epoca delle “cene eleganti” di Arcore minorenne (depositato agli atti del Ruby-ter).
Chi l’avrebbe detto? Se il diario della ragazza è veritiero, il Silvio nazionale non disdegnerebbe affatto – fra le altre cose – pratiche criptosodomitiche con oggettistica etnica (più sulfureo di così, non mi viene proprio). La rigirata di Silvio, dunque…
Questa è l’estate perfetta per fare scomparire tutto ciò che resta di produttivo in città, e magari per salvare il sederino all’Indagato Valentini: Palio di agosto con 9 rivali, e polemiche ancora caldissime su quello appena concluso. L’estate perfetta…
Indagato Valentini, mi auguro che non finisca (come sempre in questo Paese)a tarallucci e vino.
Purtroppo troppe città e paesaggi ho visto danneggiati irrimediabilmente da scelte scellerate per tornaconti personali………..La Magistratura avrà la forza e il coraggio di indagare sino in fondo?
In Italia(e a Siena) ci sono 3 tipi di vincitori di concorso nel settore pubblico (e spesso pure nel privato)
a) vince uno bravo e raccomandato
b) vince uno mediocre e raccomandato
b) vince uno scarso e raccomandato
Ovviamente non necessariamente in questo ordine
Poi il raccomandante puo’ essere, il partito, il sindacato, l’amico di famiglia, un parente e a Siena anche la contrada.Il risultato finale comunque e’ il medesimo, per vincere bisogna essere raccomandati.
Pensa un po’ se anche nelle scuole si volesse introdurre la meritocrazia, secondo te eretico chi premierebbero i migliori o i piu’ raccomandati?
A parte la vittoria della Torre, cosa meravigliosa per me, Columbu si, Columbu no, Grexit, non vi sembra che, alla zitta, stiano tramando contro Siena senza che nessuno se ne stia accorgendo? I cinesi che entrano nel capitale Monte e nella Siena Biotech, un tipo come Lotito invitato a vedere gratis il Palio, le due ministre ‘bellone’ anche loro a scroccare la Corsa, il bottino cementato con altro avviso in arrivo per il nostro (non) amato Sindaco….insomma bisognerebbe scandalizzarsi, ma i media invece sono molto assenti e a settembre arriveranno i nodi al pettine.
Cari Danton e “Vedo nero” (attivissimo),
il pezzo di oggi è proprio incentrato su tematiche da voi giustamente poste all’attenzione dei lettori.
Sì, credo che sia proprio l’estate perfetta, questa: per i soliti noti che vogliono bene alla città…
L’eretico
Mi fa piacere esprimere un mio parere sulle farmacie comunali.
Sono cliente della n°1 di San Prospero una volta sicuro punto di riferimento del quartiere.
Oggi spesso capita che io non trovi i prodotti da me richiesti, devono prima ordinarli e quindi devo tornare nuovamente, per me grande sacrificio.Inoltre non capisco perche’ sia diminuita la scelta dei prodotti per la cura della persona, considerando anche la chiusura della profumeria in Via C. Battisti.
Per non parlare infine delle lunghe file di attesa, perche’ ormai sono sempre pochissimi al banco.
A Siena non c’e’ solo il Palio,il Sindaco dovrebbe curare di piu’ i servizi al Cittadino.
Una breve osservazione sull’asserita “positività” dell’istituzione da parte dell’ASP di Siena della farmacia della Stazione.
Ho più volte riscontrato di persona la scarsa professionalità dello stuolo di giovani farmacisti di cui la stessa è stata dotata,senza contare il direttore che non sono mai riuscito a vedere al banco solo una volta,il che di conseguenza non giova sicuramente al buon andamento del servizio.
Probabilmente questa farmacia è quella che eccelle per maggiori incassi complessivi, ma non certo per servizi di pregio resi all’utenza,considerato che le altre due, pur afflitte da una cronica insufficiente riserva di prodotti e di personale (ho spesso visto al banco un solo farmacista coadiuvato da uno o più tirocinanti), la superano a mio parere in professionalità e competenza nei servizi resi al pubblico.
Mi viene quindi da pensare che la presunta “positività” della suddetta farmacia sia in fondo generata da una errata gestione da parte degli organi direzionali dell’Azienda, attuata a scapito delle altre due farmacie che, anche per evidenti ragioni economiche, non dovrebbero essere costantemente depauperate di risorse umane e di merce: sempre che, ben inteso, non esista un sottostante disegno intenzionalmente volto ad altri fini occulti, come peculiarmente capita nelle amministrazioni pubbliche di sinistra.
Da quando il mondo e’ mondo,e da quando Siena e’ Siena, la satira paliesca e’ sempre stata il sale della citta’ e forse l’unica occasione rimasta al senese per potersi esprimere liberamente…Ma che sia cambiato anche questo? Puo’ essere mai possibile che il risentimento di qualche Gentile Ocaiola sia stato cosi’ potente da far scomparire il mio piccolo e scontato commento sulla purga del 2 Luglio?
In tal caso,nelle efficienti farmacie dalla Sua azienda gestite,la suddetta potrebbe procurarsi,oltre all’antidiarroico,anche un valido tranquillante…
Agitarsi troppo con il caldo fa male alla salute, e non giova alla concentrazione, oltretutto in vista dell’ imminente concorso per dirigente amministrativo a tempo indeterminato di recente bandito dall’ASP
A proposito,caro senese gazzilloro,secondo te chi lo vincera’? Io me la sentirei di azzardare un pronostico…ma qui mi fermo.Saranno i fatti a parlare, e questo ci basti.
…elefantino non sei l’unico. a me ne han “ciurlati” due. chi vincerà il concorso? mah…qualcuno della torre?
Ho letto il trafiletto di Cliente Claudicante sulle farmacie comunali di Siena e, pur non essendo io disabile ma cliente della farmacia comunale n° 2 di Porta Pispini, ne condivido pienamente le considerazioni, valide anche per questa farmacia.
Mi è parso poi di capire che il Cliente Claudicante ancora non sia a conoscenza che tutte e tre le farmacie comunali sono da tempo gestite da apposita azienda (ASP) e non più direttamente dal Comune.
A proposito delle farmacie comunali gestite dall’ASP di Siena, in attesa che tu, come ti sei ripromesso, ne sveli tutti i misteriosi ingredienti, se possibile ancora prima che si plachi l’implacabile vampa di questa estate di fuoco, eccoti intanto un assaggio del tipo di pietanza che da sempre bolle nel pentolone dei concorsi per l’accesso ai posti di farmacista, ma non solo.
il giorno 27 dello scorso novembre, usando per ovvi motivi la stessa sigla, ho segnalato a mezzo raccomandata alla Procura della Repubblica di Siena,sollecitandone contestualmente un eventuale tempestivo intervento,le irregolarità da me ravvisate e che di seguito concernenti il concorso indetto dalla suddetta Azienda per tre posti di “Funzionario Farmacista” a tempo indeterminato, al quale io stessa ho partecipato con scontato esito negativo:
1)- dubbia legittimità sull’aver fissato quale principale requisito di ammissibilità al concorso un limite minimo di sei mesi di esperienza professionale in una farmacia a totale partecipazione pubblica, condizione questa che ha comportato la conseguente esclusione di molti concorrenti;
2)- diniego di accesso ai candidati che ne hanno fatto richiesta al provvedinento di nomina della commissione giudicatrice del concorso, impossibilitati per altro di prenderne diretta visione nell’apposito Albo Aziendale costantemente chiuso a chiave in palese contrasto con la fondamentale ed esclusiva funzione che da sempre la legge attribuisce agli Albi Pretori degli enti pubblici. Commissione i cui nominativi sono pertanto rimasti completamente sconosciuti sino alla data di svolgimento delle prove di esame (9-12/12/2014), eccezion fatta per quello del suo presidente in quanto firmatario degli atti relativi che hanno preceduto le prove stesse;
3)- incompatibilità della nomina del presidente della commissione, in violazione del disposto dell’art. 22 del Regolamento interno dei concorsi dell’Azienda, essendo egli notoriamente legato da rapporti di familiarità ed abituale rapporo di lavoro con tre dei concorrenti ammessi al concorso che sono stati per molti mesi (ovviamente più di sei!) colllaboratori a tempo determinato presso la farmacia comunale n° 3 (Stazione) della quale egli è direttore.
Per ultimo, ho richiamato la particolare attenzione della Procura sulla necessità che, anche sulla scorta di quanto sopra segnalato, venisse effettuato un preventivo controllo sulle imminenti procedure di esame onde evitare possibili manovre scorrette ed eventuali discriminazioni a priori nella nomina dei vincitori, circolando già la voce che tali sarebbero stati dichiarati almeno due dei tre succitati collaboratori sempre in servizio presso la farmacia comunale n° 3 (Stazione).
La Procura della Repubblica non ha battuto ciglia, nè ha mosso neppure il mignolo. Sta di fatto, però, che vincitori del concorso sono effettivamente risultati vincitori, proprio come la diceria aveva anticipato, non due dei tre, ma ben tutti e tre i collaboratori della farmacia comunale n° 3 (Stazione), della quale era ed è tuttora direttore il presidente della commissione del concorso.
Sono quindi pronta a scommettere, richiamando in proposito i pronostici espressi dall’Amico dell’Anonimo in altra parte del tuo Blog (“L’Estar più pazzo del mondo”), che anche i due concorsi recentemente indetti dall’ASP per “Dirigente Amministrativo” l’uno e “Dirigente Contabile” l’altro, a quanto si dice già sin da ora riservati ai due dirigenti che attualmente ne occupano i rispettivi posti a tempo determinato e che aspirano alla stabilità, sortiranno identico esito confermando in pieno il vaticinio dell’anonimo amico indovino.
Se tanto dovesse veramente accadere, non posso non essere indotta a convincermi che, nel settore del pubblico impiego,pure nella civilissima Siena esiste davvero una sorta di conserteria di stampo mafioso, sottile ed impenetrabile, da combattere comunque senza necessità di denunce, sottoscritte o anonime, da tutte le autorità allo scopo costiuite.
E, nella partcolare specie, non dalla sola Magistratuta, ma soprattutto dallo stesso Presidente responasbile dell’ASP, dal Sindaco del Comune che non ha certo rinunciato alla proprietà delle sue farmacie, dal Presidente provinciale dellOrdine dei Farmacisti e dai Sindacati provinciale di categoria che si son sempre distinti per renitenza o, non eccezionalmente, per connivenza.
io riferirei tutto alle jene…credo che (come un po’ovunque,negli enti pubblici,non credo proprio che siano i soli quelli là) di cose da nascondere,per quanto riguarda i concorsi fatti in modo non proprio limpido,ne abbiano aa abundantiam. un bel servizio televisivo…la procura si muoverebbe.
Mi sembra che alla fine a nessuno,forse te compreso,interessi la questione delle farmacie.
Se non nei momenti di bisogno…
Cosi’ e’ la nostra Bella Italia.
Caro Eretico,
non sarebbe male, però prima che tu chiuda, mantenere la promessa di andare sino in fondo alla storia delle tre farmacie comunali gestite dall’ASP di Siena, come da impegno assunto nel capitolo d’esordio “Farmacie comunali, tutto oro quel che luccica?” del 5 agosto 2015, entrando appunto più nel dettaglio del progettato “capitolone” concernente i concorsi pubblici per l’accesso ai posti vacanti, o di nuova istituzione, dell’Azienda, oltre che alle selezioni interne per la copertura dei posti di direttore di farmacia: anche per un certo riguardo dovuto ai relativi interventi variamente proposti nal Blog da cittadini direttamente interessati, od anche da semplici lettori come me.
Mi riferisco in particolare alla mia nota pubblicata lo scorso 4 agosto, ripresa il successivo 25 settembre anche da N.A., con la quale ti invitavo ad occuparti seriamente, ricevendone assicurazione il 31.7.2015 in altra parte del Blog (“L’Estate più pazza del mondo – Ps. 3”), dei due concorsi pubblici banditi dall’ASP di Siena e pubblicati sulla G.U. n° 29 del 14.4.215 (4^ Serie Speciale,uno per “Dirigente Amministrativo servizi istituzionale e territoriali” e l’altro per “Dirigente Servizi amministrativi contabili”, modellati a perfetta misura delle due dirigenti al momento occupanti le relative posizioni “a tempo determinato”, cioè sino all’imminente scadenza del CDA dell’Azienda in carica, con l’evidente scopo di stabilizzarne con concorso la titolarità a tempo indefinito, soffermandomi a riprova su circostanziati particolari da valutarsi con attenzione.
Rammento anche quanto a proposito denunciato dalla stessa N.A. in ordine alle voci circolanti ancor prima dell’espletamento dei concorsi, asserenti essere i posti relativi esclusivamente riservati alle due dirigenti che già li occupavano in via temporanea, le quali quindi sarebbero sicuramente risultate vincitrici. Aggiungeva, inoltre, che se ciò si fosse veramente avverato, come già in precedenti analoghi casi, si sarebbe ancor di più convinta che “nel settore del pubblico impiego, pur nella civilissima Siena esiste davvero una sorta di consorteria di stampo mafioso, sottile ed impenetrabile”, dell quale, una buona volta, avrebbero dovuto seriamente occuparsi le competenti autorità locali, a cominciare proprio dalla Magistratura.
Non dimenticare, poi, la conclusione del mio scritto che esortava ad attendere con pazienza l’esito finale dei suddetti concorsi, l’unico che avrebbe infallibilmente deciso sull’attendibilità dei cattivi profeti, facili interpreti delle stelle di quel torbido ed impenetrabile cielo che è davvero l’ASP di Siena. Infatti, se tu fossi stato più attento, as usual come spesso dici, non ti sarebbe sicuramente sfuggito che proprio all’inizio della scorsa estate, alla chetichella (clam, avrebbero detto i nostri padri antichi), stante l’assoluta mancanza di ulteriori forme di pubblicità, come la pubblicazione all’albo aziendale dei provvedimenti di nomina delle commissioni di esame, delle relative graduatorie e susseguenti nomine formali dei vincitori, detti concorsi si sono (ir)regolarmente svolti e, in perfetta sintonia con la profezia popolare, sono effettivamente risultate vincitrici, e conseguentemente stabilizzate nei posti, le predette due aspiranti candidate temporaneamente incaricate delle funzioni relative. Risultato più che scontato, mi pare, ove si consideri la già prevista quasi totale assenza di concorrenti (soltanto tre, due per il primo concorso e addirittura uno solo per il secondo), evidentemente anche scoraggiati dai numerosi titolo di sbarramento a loro sfavorevoli richiesti dai rispettivi bandi (titoli di studio, esperienze di lavoro, titoli di servizio, curricula ecc. ecc., tagliati ad esatta misura delle suddette due dirigenti che ne erano ovviamente in possesso.
Concludo chiedendomi: ma veramente l’Amministrazione del Comune di Siena ha totalmente rinunciato alla proprietà delle sue farmacie, non avendo mai avuto nulla da ridire sull’illecito strafare degli organi amministrativi e direzionali dell’ASP?
Gradirei un tuo commento. Grazie.