Eretico di Siena"Il martedì dell'eretico": querelare, o non querelare? - Eretico di Siena

“Il martedì dell’eretico”: querelare, o non querelare?

Prima ancora di essere mandata in onda, la trasmissione di stasera fa minacciare querele: e già questo, sembra cosa stimolante, no? Vediamo di saperne qualcosina di più, premettendo che stasera si parlerà anche di Mens sana basket (leggasi titoli prima revocati, poi ridati, poi ancora… si vedrà), ed anche – venenum in cauda – del reparto di Ostetricia e Ginecologia delle Scotte, del quale già un paio di volte ci eravamo occupati, professor Petraglia imperante.

Buona lettura (e visione) a tutti, dunque!

 

L’ERETICO QUERELATO?

Ebbene sì, pare che ci sia Qualcuno – del quale per carità di Patria il nome non faremo – che è già pronto con un querelone vecchia maniera: senza avere neanche visto la puntata! O meglio, molto correttamente: si preavverte della possibile querela; si guarda la trasmissione, dunque, poi si querela, se si è esagerato.

Ma esagerato con cosa, di grazia? Forse sic et simpliciter cercando di capire, e di fare capire ai telespettatori, cosa spinga 120 giovani di Siena a pagarsi la tessera, per fare parte di un’associazione cultural-politica (Casapound, che NON ha intitolato la sua sede a Rino Daus, a scanso di equivoci: quella è Forza nuova).

Io non c’ero mai stato, a Siena, in un luogo simile (ne avevo visti di simili altrove): credo però di avere svolto al meglio il compito di informare, facendolo vedere. Con le cose che molti giudicheranno aberranti, e che rimandano, senza dubbio alcuno, al periodo fascista; ma anche con i pacchi di pasta che gli iscritti a Casapound dicono di distribuire alla popolazione indigente (prima agli italiani, ovviamente!). Prima di giudicare, bisognerebbe vedere, ascoltare, cercare di capire: usare la propria testa, insomma.

Il sottoscritto non voterà mai per Casapound, perché per chi scrive il Passato continua a contare ( non solo quello del ventennio, sia ben chiaro); né mai farà proselitismo per loro: ma non mi sento certo di salire sul pulpito e, dall’alto, impedire loro di avere delle idee sull’Italia di oggi e di domani, figuriamoci sul fatto di non impegnarsi in politica o, meglio, in azioni in qualunque forma filantropiche.

Si riconoscono, loro, nel XXV aprile? Molto più no che sì; ma a chi scrive torna alla mente la stagione dei primi anni Novanta, quando fior di esponenti della Sinistra italiana – comunque li si giudichi – cercarono concretamente di andare incontro alla Destra, allora abbastanza compattamente finiana, per suggellare un passato condiviso, fino a dove era possibile. Era da poco uscito il monumentale saggio di Claudio Pavone, che aveva finalmente sdoganato in pieno, anche nel mondo resistenziale, l’espressione “Guerra civile”, fino ad allora impronunciabile. La formula “Tutti uguali davanti alla morte, non tutti uguali davanti alla Storia”, usata a piene mani dai vari Violante e Veltroni, sembrò a molti – quorum ego – un passo in avanti condiviso e condivisibile.

Dobbiamo constatare, dopo più di 20 anni, che invece che andare progressivamente avanti (mentre il mondo evolveva, eccome se evolveva, verso molto altro), si è tornati indietro. Da ambo le parti, direi. La politica del gambero, insomma, ben eccitato – il gambero – da chi cerca di raccattare qualche voto in più in vista delle prossime scadenze elettorali (leggendo il comunicato del raggruppamento antifascista, tra l’altro neanche riuscendoci in pieno).

E così si arriva al paradosso di un Sindaco, nipote del partigiano più noto della Provincia senese (Vittorio Meoni), che sale sul palchetto a sbrodolare sul XXV aprile, senza essere stato in grado, qualche giorno prima, di riconoscere un sidecar nazista da un Apecar. Ma sì, che gli fa: l’importante è la liturgia, una volta all’anno…

Buon XXV aprile, dunque: a tutti coloro che conoscono la Storia, e a tutti quelli che amano le libertà individuali!

Ps Arrivato ormai alla trentesima puntata della trasmissione, mi sento di fare un plauso sincero – anche calibrato sulla trasmissione di stasera – a Siena tv, unico canale locale – pur con tutti gli umani difetti – davvero aperto e pluralista.

Come dimostrato in pieno oggi, con la copertura sul XXV aprile odierno: vengono trasmessi tutti gli eventi ufficiali, sin dalla mattina; con l’aggiunta di un documentario sull’evento; inoltre, parla Silvia Folchi dell’Anpi, e – proprio nella mia trasmissione di stasera (ore 22) – si dà ampia facoltà di parola al professor Fabio Masotti (Istituto storico della Resistenza). Così scandaloso, turpe e vergognoso, dunque, sentire anche una campana diversa?

 

43 Commenti su “Il martedì dell’eretico”: querelare, o non querelare?

  1. Ascanio scrive:

    Un’altra lezione dell’Eretico, e lo dico da antifascista convintissimo: bisogna ricordare Voltaire, forse, con il suo battersi per le idee altrui, a costo della vita. Casapound è contro la Legge (Scelba)? Benissimo, allora il Prefetto intervenga e faccia chiudere immediatamente la sede dell’associazione.
    Grazie, Eretico, per una ennesima lezione che come sempre qualcuno non capirà

  2. Bruto scrive:

    Mi associo ai complimenti all’Eretico: visto che lo criticano prima della trasmissione, io lo lodo prima. A parte questo, a me risulta che Casapound di Siena sia guidata da un generale in pensione dei paracadutisti. Riflettere, prego, su questo fatto. Grazie dello spazio.

  3. Simone Poli scrive:

    Caro Raffaele

    quello che conta è prevenire le incomprensioni.
    Sul metodo.

    Sul merito invece le differenze sono vitali.

    Ovviamente non pretendo di applicare alla cronaca e alla politica lo spirito scientifico.
    Ma chi coltiva l’ambiguità senza riconoscere la necessità di avere basi comuni non manipolabili, sta minando la reciprocità.

    Mi spiego meglio.

    Se siamo tutti consapevoli che l’unico fondamento di una convivenza civile (seppur divisa) è il pluralismo : ebbene chi non garantisce il pluralismo non garantisce nemmeno se stesso.

    Chiedo quindi : qualcuno rivendica un pensiero totalitario ?

    Qualcuno evoca spazi sterilizzati per la democrazia ?
    Qualcuno evoca la censura preventiva ?
    La censura successiva ?
    Le limitazioni alla libertà di espressione ?

    Prima ancora di vedere la puntata di stasera (30 e lode…) permettimi una segnalazione comparativa.
    Sul metodo.

    La violenza può colpire la logica (è il manganello della paura).
    Quando l’insensatezza di una scelta ti colpisce capisci cosa vuol dire abolire la logica (conseguenza).

    E’ terribile quando attaccano la logica (non lo puoi fare a fin di bene !).

    Ecco quindi , nello specifico, la segnalazione comparativa, il cortocircuito posteriore.

    Siamo o non siamo in tempi di accesso civico divenuto accesso generale ?
    Siamo o non siamo in tempi di amministrazione trasparente, che – chiunque – può attivare ?

    Ho letto quanto risposto ad alcuni Consiglieri Comunali che chiedevano conferme sulla veridicità di alcune affermazioni relative al S.M.S.
    Penso che si è perso una grande occasione.
    Di trasparenza (era opportuno).

    Intanto si può rispondere : vero o falso, intanto.
    Poi si può (per me si dovrebbe) entrare nel merito .

    Ma qui siamo oltre il doppio danno (Cipolla docet).

    L’azione come sappiamo può essere di quattro tipi.
    La migliore gratifica tutti.
    L’egoismo intelligente beneficia se stesso senza danneggiare alcuno.
    L’egoismo stupido invece beneficia il singolo danneggiando gli altri.
    Il massimo è fare terra bruciata per tutti.

    Ebbene , qui siamo andati oltre la logica.
    Qui si è dimenticato che siamo nell’era dell’accesso generale.
    Nell’era del “chiunque”.

    E chiunque significa che in sostanza, chiunque accrediti una notizia con nome e cognome, – figuriamoci i Consiglieri Comunali – , ha diritto di poterla verificare alla fonte.
    Cioè di avere una risposta.

    Nella realtà giuridica della pubblica amministrazione c’è questo nuovo principio (scollegato dal mero interesse legittimo) per cui dovresti organizzarti o essere organizzato in modo tale da anticipare le domande in quanto le risposte (atti) dovrebbero essere già accessibili.

    Non si capisce come si possa pensare di non rispondere, anche e solo per indirizzare verso la documentazione attinente.
    Anche e solo per spirito di collaborazione.

    Si è preferito non rispondere (non è opportuno…).
    Anzi, ci si affida alla Treccani più Cassazione (anno 2008 , cioè la preistoria…).

    E’ forse questo un tentativo puerile di affidarsi a un principio d’autorità ?
    Quando si può dire semplicemente : vero – falso.

    E quindi , se chiedo a qualcuno : sei fascista ?
    Quello può rispondermi.
    E se lo è saprà anche di essere un fuorilegge.

    Basta capirsi.

  4. Biagio di Montluc scrive:

    Non la faccio lunga come il Poli, però dopo avere visto il programma le polemiche mi pare stiano davvero a zero: par condicio rispettata (con ultima parola al professor Masotti, e non a Casapound), domande assolutamente equilibrate (compresa quella sulla “potenziale violenza” di Casapound), contributo informativo importante per i telespettatori. Nessuno era entrato con una telecamera in una sede di Casapound, dunque io lo considererei un altro scoop dell’Eretico. Altro che querela, ci sarebbe da fargli un monumento!

  5. Biagio di Montluc scrive:

    Leggo su Repubblica che un giornalista del Corriere fiorentino è stato minacciato ieri a Firenze durante una manifestazione antifascista, e il Sindaco Nardella si è subito mobilitato per dargli solidarietà incondizionata. Visto che su Fb mi pare che sulla redazione di Siena tv stiano piovendo parole grosse dai “democratici” antifascisti. Interverrà anche il Sindaco di Siena a difendere il diritto di informare? A Firenze si tutela questo diritto e a Siena invece no?

    • Eretico scrive:

      Mi preme molto ringraziare, di cuore e di fegato, i tanti che – soprattutto all’esterno del blog – mi hanno dato solidarietà; della cosa, ovviamente, si riparlerà, anche a breve.
      Fuori tutto il dì con gli studenti (a Florence, per la cronaca), devo ancora leggere i commenti che mi hanno “dedicato” su Fb: ed il naufragar non sarà dolce, in quel mare. Ma tant’è…

      Quanto al dottor Severi, in trasmissione l’abbiamo invitato: se vuole dire la sua, sa bene come fare.

      L’eretico

  6. Roberto scrive:

    Prendo spunto dal suo scritto per segnalare il trattamento riservato ad un giornalista senese, Andrea Bianchi del Corriere Senese, di cui sono a conoscenza da anni. Egli ha scritto in passato alcuni articoli sulla storia dei vinti, quelli di Salò, per intenderci, che io raccolgo gelosamente, storie mai scritte prima (almeno io non le conoscevo e non le avevo mai lette) e che per certi versi erano tabù. Io della storia di Walter Cimino, che poi è diventato un libro molto bello, ne ho appreso da un resoconto del Bianchi. Ma anche di Paolo Leone, del senese del Montone Mugnaini, dei senesi finiti nelle Foibe, il ritrovamento degli internati senesi sepolti a Francoforte sul Meno. Ho saputo dei guai che ha passato per questi articoli, delle telefonate alla redazione di “personaggi” inferociti tanto che pare che, per non essere querelati, hanno pubblicato le lettere di risposta che conservo anch’esse. Queste cose le ho apprese da un amico comune, Danilo, perchè so che Andrea non ne parla volentieri e che ha passato guai. All’eretico, al Santo che scrive sempre molto bene ed io seguo, e anche ad Andrea la mia solidarietà

    • foloso scrive:

      D’altronde perchè meravigliarsi….questi la democrazia l’hanno imparata da Stalin.

    • Andrea Bianchi S. scrive:

      Grazie Raffaele per la segnalazione. Ringrazio Roberto e il caro amico Danilo, ma non ce n’era bisogno, anche se apprezzo. Di fronte a questi fatti, personalmente, da sempre rammento soprattutto a me stesso quello che amava ripetere Julius Evola: “Ognuno ha la libertà che gli spetta, misurata dalla statura e dalla dignità della sua persona”. Grazie. Andrea

  7. Silvina scrive:

    Avevo sempre sentito parlare del Prof. Severi come un “guru” della ginecologia, ma mai come medico obiettore. L’ho conosciuto durante un corso pre-parto organizzato dalla Usl; sono passati un bel po’ di anni e di quell’incontro ricordo solo la mia perplessità riguardo al suo accanimento contro l’amniocentesi, della quale rimarcò varie volte gli alti rischi abortivi. Ora capisco che le sue affermazioni non erano dettate da prove scientifiche (che in effetti ammettono una bassissima percentuale di rischio) ma solo dal fatto che fosse obiettore. Non mi sembra serio né corretto e mi chiedo quanto possa essere tutelata, anche solo a livello informativo, una donna che in questo momento abbia a che fare con il reparto di ostetricia e ginecologia delle Scotte.

  8. investor scrive:

    Ma non capisco che cosa ci sia da lamentarsi se viene data la parola anche a Casa Pound. Un servizio giornalistico deve cercare di sentire tutte le campane. Ottimo Raffaele.
    Può darsi che ricordi male, ma ne ho visti pochi di antifascisti di ordinanza lamentarsi quando la parola veniva data solo a quelli del groviglio armonioso e chi diceva qualcosa di diverso, cioè la verità, veniva emarginato, ridotto al silenzio o querelato. Per dire che a volte i comportamenti fascisti li ritrovi proprio dove meno te l’aspetti.

  9. sfiduciato scrive:

    solidarietà incondizionata all’Eretico! Questi (falsi) democratici che sventolano bandiere palestinesi (ma perchè?), che combattono ANCHE chi ha contribuito a liberare l ‘Italia soffrono indubbiamente di manie di persecuzione e non riescono ancora ad avere una visione obiettiva della Storia.

  10. Tizio scrive:

    Carissimo Eretico, non solo totale solidarietà a te, ma ti dirò di più: fin quando ti attaccano Silvia Folchi e Michele Vittori, per tacere degli altri, puoi stare tranquillo. Il tuo grado di popolarità, già molto alto in città e non solo, cresce all’inverosimile, e siccome sei intelligente, immagino che non ti fermerai qui…

  11. VEDO NERO scrive:

    Il 25 aprile? Bella festa, certo. Però vorrei meno retorica e più onestà da parte dell’attuale classe politica altrimenti rischiamo di ritornare molto indietro nel tempo. Non concepisco organizzazioni come Casa Pound e Forza Nuova, non li capisco. Vorrebbero tornare ad un passato carico di dolori e morte. Di contro non giustifico organizzazioni di estrema sinistra. Per me il movimento partigiano è stato troppo monopolizzato dall’ex partito comunista. Fascismo e comunismo erano due dittature e basta. Chi giustificava ed esaltava il comunismo nell’immediato dopoguerra scordava chi era stato Stalin (quando si diceva “deve venire Baffone!” Meno male che non è venuto). Non scordiamo che molti partigiani non comunisti sono stati uccisi dai loro ex compagni, ricordiamo quello che successe a Porzus. Le foibe giustificate e nascoste per decenni. E poi le amnistie agli ex fascisti crudele scambio per non parlare appunto delle foibe ed uccisioni ingiuste da parte di partigiani comunisti. Il 25 aprile oggi dovrebbe essere una promessa da mantenere, anzi un esame di coscienza da parte di questa classe politica di non ritornare all’insipienza che creò le condizioni pre Ventennio, di essere vicino alle classi meno forti perché queste sono il terreno per i vari estremismi. Si parla di dittatura, ma facciamo una considerazione, abbiamo una classe politica che gode di privilegi ingiusti, alla barba dei cittadini tartassati dalle tasse e la prospettiva non è delle migliori. E purtroppo in Europa in maniera simile le cose hanno preso lo stesso andamento. Non sono Casa Pound o Forza Nuova o altra organizzazione estremista che mi fanno più paura, ma questa classe politica che ne sta tirando la volata. Il 25 aprile, la liberazione certo, ma non bisogna dormire negli allori della retorica, cerchiamo di creare col voto una vera democrazia giusta senza privilegi perché finora el cose vanno parecchio male. Conclude dicendo che comunque l?eretico ha fatto bene ad intervistare anche i rappresentanti di casa Pound, la forza della democrazia è proprio l’informazione senza preclusioni ideologiche. Poi sta alla gente a giudicare. Concludendo: si parla tanto del Ventennio, ma il governo della Casta, il famoso groviglio armonioso come lo verreste definire? In un certo senso molto simile.

    • fede scrive:

      sono pienamente d’accordo con vedo nero: di destra o di sinistra, sono tutte dittature! e cos’è tra le altre cose, che distingue le dittature? il lavaggio del cervello fatto attraverso i media, gli slogan, la disinformazione volontaria e cosciente. quindi, sempre sia lodato chi, come l’eretico e gli altri bloggers, cerca di informare l’omino degli orti e la donnina del supermercato, sempre che l’omino e la donnina siano in grado di comprendere e discernere, di usare il senso critico (etimologicamente: scelta, e la scelta non può essere libera se non dopo la conoscenza). chiedo: ma questi movimenti che si rifanno, appunto, alla dittatura fascista, non sono “apologia del fascismo” e, pertanto, anticostituzionali?

  12. Lorenzo Anichini scrive:

    Dai RAFFAELE non mollare !! Siamo tutti con te….e siamo tanti

  13. Paolo Panzieri scrive:

    Non mi appassionano le polemiche politiche su fatti di 70 anni fa.
    Mi interessa molto di più il presente.
    Rino Daus non sapevo neppure chi fosse.
    Ovviamente su Wikipedia si trova tutto https://it.wikipedia.org/wiki/Rino_Daus
    Scopro che aveva intitolata una via e pure lo stadio e che la sua tomba si trovava, con tanto di scultura, nella cripta di San Domenico.
    Vivo a Siena da 53 anni e San Domenico sarebbe la mia parrocchia ….
    Hic transit gloria mundi!
    Quello che, però, mi chiedo è perché dopo 90 anni non si faccia un po’ luce – in modo quanto più obbiettivo possibile – su quei fatti ormai remoti.
    Evitare di parlarne non aiuta nessuno, anzi.
    La storia non si può fare col bianchetto.

  14. antonio scrive:

    io sono per la libertà di stampa assoluta, quella libertà che per alcuni anni a Siena è venuta meno senza che nessuno si sia dispiaciuto più di tanto. solidarietà piena, quindi, all’Eretico.

  15. maestro Camarri scrive:

    ma quando il “regime democratico” imperante imperterrito di questa città ha fatto i danni che ha fatto dove erano questi fulgidi signori che ora si indignano per un’intervista?

  16. Noodles scrive:

    In tutto questo bailamme sulla questione, ho notato che manca un passaggio fondamentale: quel che è criticabile, non è il servizio e l’intervista dell’Eretico – personaggio eccezionale, con due palle quadrate e 100 volte più giornalista vero di tanti dotati di tesserino – che è tra l’altro antropologicamente e sociologicamente interessante e attuale, ma l’opportunità di averla mandata in onda il 25 aprile. In quel sacro giorno, non si può dare diritto di replica in nessun modo a personaggi che fanno del revanscismo e del rigurgito fascista ruttato la loro ragion d’essere. Durante il 25 aprile non ci può essere par condicio, tanto più che si parla di soggetti che dovrebbero essere costituzionalmente vietati e banditi. Dunque chi ne dovrebbe rispondere non è il buon Eretico (ce ne fossero 1000 come lui) ma chi ha deciso di posizionare in quel giorno il servizio (bastava metterlo in quello dopo), ben sapendo delle polemiche che ne sarebbero scaturite. Certo le intimidazioni e le minacce di querele no, sono bassezze vergognose, anche se qui a Siena per chi cerca di fare informazione la tirata di giacchetta è pane quotidiano.

  17. Luigi De Mossi scrive:

    Io sto con il Sig. Francesco Chiantese; non c’è dubbio che sia un vero democratico ed antifascista … sopratutto nei toni e nel linguaggio.
    Invece il Sig. Bruno Valentini sempre così presente sui social, il PD tutto con le loro belle prove di democrazia applicata al territorio e tutti gli ex potenti dalla querela facile non hanno nulla da dire?
    Abbasso i blogger senesi notoriamente infettivi perchè costringono a pensare….in attesa di essere trasferito al reparto C mi firmo
    Luigi De Mossi

  18. Cecco Angiolieri scrive:

    inizio il mio contributo dando tutto il mio appoggio e la mia solidarietà all’Eretico che da molti anni è una delle poche voci fuori dal Coro di questa Città…..dico solo una cosa a tutti, la verità non è in tasca e in bocca ad altri, la verità risiede nei libri, nei manoscritti di storia e nei giornali dell’epoca….nelle biblioteche… scrittori come Giampaolo Pansa, basterebbe leggere il sangue dei vinti, per capire che cosa sia accaduto in quegli anni maledetti…il mio consiglio è questo: leggere e farvi una vostra idea…non montata ad arte da altri che vogliono far di tutto per far passare la storia, revisionandola….LEGGETE, LEGGETE, LEGGETE!

    • Tersilio scrive:

      avendo letto tutti i libri di Pansa li ho trovati interessanti e veritieri,credo

    • Tersilio scrive:

      avendo letto tutti i libri di Pansa li ho trovati interessanti e veritieri, certo per uno che è stato iscritto per tanto tempo al PCI ,non credo sia stato facile tirar fuori certe verità ,se posso fare un appunto al bravo Gianpaolo è quello di aver taciuto tutto ciò per troppo tempo ,comunque meglio tardi che mai ,quello che vorrei dire è il fatto di come una forza politica che non ha gradito questo abbia fatto di tutto per discreditare lo scrittore ,se altri avessero lo stesso coraggio avuto da Pansa ,quante verità nascoste potrebbero venir fuori ,ma con ogni probabilità sarebbero osteggiate e non gradite da chi la storia ha voluta scriverla come le faceva più comodo.

  19. Tersilio scrive:

    nessuna potrà mai sapere una storia di verità nascoste di personaggi politici di allora ,fatti passare come eroi ,quando in realtà erano tutt’altro ,pertanto una storia scritta da chi gridava di più ,con ogni probabilità può avere anche qualche pecca ,la verità sta sempre nel mezzo ,l,aver nascosto per sessant’anni le foibe ,scomode sia per DC che per PCI non mi sembra una buona cosa ,infine basta con questo dire qu

  20. Eretico scrive:

    Ringrazio ancora i lettori (compreso il Superavvocato) della loro solidarietà, e mi dispiace se – tra Sms, Wa e blog – non riesco a rispondere proprio a tutti: come per i necrologi, questo commento valga di ringraziamento erga omnes…

    Letto il secondo commento dell’uomo di teatro Francesco Chiantese, riportato dal Santo odierno: il mio blog il 25 aprile (immagino il 26!), alle 00,13, da lui NON ha ricevuto alcunché, sia ben chiaro. Siccome qualche commento è statisticamente capitato che non arrivi a destinazione (non so per colpa di chi o cosa), il buon Chiantese può tranquillamente riscrivere, o comporre ex novo.
    Anche se ha offeso, e non poco, uno che il Fascismo forse lo ha studiato più di lui (essendocisi financo laureato, con tesi ad hoc), io non lo censuro di certo, essendo ben diverso dai “fascisti dell’antifascismo”.
    Non penso neanche di querelarlo, benché per espressioni molto, molto meno forti delle sue, i “poteri forti” della città – cui Lui stesso fa inopinato riferimento – mi abbiano plurime volte querelato e portato in Tribunale (senza che nessun sedicente antifascista dicesse mezza parola sull’argomento, sia ben chiaro).
    Nell’occasione, voglio dare la massima solidarietà personale al valente montatore del programma, Tommaso Dironato, attaccato in modo duro su Fb (mi dicono anche di commenti cancellati dopo un po’, da gran signori e splendidi partigiani 2,0).
    Domani scriviamo di altro, ma sull’argomento – statene tranquilli – torneremo presto…

    L’eretico

  21. Klaus Biancucci scrive:

    Per il poco che conta esprimo tutta la mia solidarieta’a Raffaele Ascheri e Federico Muzzi per le grottesche offese partite da un semplice invasato.
    Premetto che le idee politiche di Casa Puond sono lontanissime dalla mia sensibilita’politica ma plaudo a chi non mette censure e filtri di qualsiasi natura.Se alcune formazioni di estrema destra attraggono molti giovani una domanda qualcuno deve porsela.Le censure sono l’ultimo rifugio degli ignoranti.Mi viene in mente una banale citaziome che quasi tutti conoscono:Pier Paolo Pasolini che intervista Ezra Pound.
    Confermo quanto scritto gia’da alcuni lettori:Andrea Bianchi Sugarelli e’una persona chiaramente schierata,ma colta,preparata e fiera del suo bagaglio culturale che e’molto trasversale.A me ha fatto conoscere gli scritti di Evola,che lui stesso ha citato e che ho letto con attenzione.L’ho ringraziato perche’mi ha dato l’imput per altri sentieri su altri pensatori che paradossalmente hanno molto in comune e tremendamente contemporanee le loro riflessioni.
    Non abbiamo bisogno di persone che ci propinano stereotipi ormai vieti e inutili.Sarei curioso di sapere se il signore che ha offeso pubblicamente a mezzo social o il nostro beneamato sindaco hanno nella loro biblioteca un testo fondamentale come “una guerra civile” di Pavone.Avrebbero sicuramente argomenti piu’trasversali dalla loro.

    • Anonimo scrive:

      Caro Biancucci
      Le idee sono idee e non sono ne lontane ne vicine. Casa Paund riconosce le idee idee di Esdra Paund. Che peralltro soggiorno a Siena, in via Ricasoli. E da grande poeta divenne anche un raffinato economista, proprio a siena. Devi cercare cosa a che vedere con il fascimo Esdra… E cerca perché fu messo in gabbia dai suoi civili compatrioti a Coltano e in seguito in manicomio. Con petizioni dei grandi poeti europei fu liberarto. Una domanda… che aveva fatto di tanto male? Cerca meglio….Forse allora conoscerai la verità. E forse ammorbidire anche le idee

      • Francesco scrive:

        Ezra Pound, per Zeus, EZRA POUND! Se non sai nemmeno scrivere il nome immagino quanto approfondita possa essere la tua conoscenza della figura storica.

        • anonimo scrive:

          Caro Francesco
          Io sono un emigrante nella terra elvetica e benestante ed è lontano da me essere uno scrittore. Insomma qualche errore perdonamelo. Ma tu che vivi a Siena almeno ricordati che rese pubbliche molte opere inedite del Vivaldi, e che la compagna Olga dette all’accademia chigiana. E caro Francesco la verità è come un sughero nell’acqua più lo spingi giu più che viene fuori. Penso finita la nebbia marxista, inventata per non far vedere i deboli, molte idee cambieranno.

          • Francesco scrive:

            No, gli errori non li perdono. Se non si riesce a formulare correttamente un pensiero in una frase, vuol dire che quel pensiero non è chiaro nemmeno a se stessi: figurarsi quanto potrà essere chiaro ad altri lettori! Rileggere i messaggi prima di inviarli può aiutare. Sembra che con l’avvento di internet tutti debbano esprimere le proprie idee, se proprio si sente questa urgenza, invito a controllare che almeno siano espresse in una forma comprensibile.
            Per quanto riguarda Vivaldi, suggerisco la lettura dell’ottimo “L’affare Vivaldi” (Sellerio) del maestro Federico Maria Sardelli, che pur in forma romanzata, ricostruisce minuziosamente la vicenda del fortunoso ritrovamento dell’opera del Prete Rosso, si vedrà quanto il merito sia quasi completamente ascrivibile a due musicologi torinesi, finanziati da famiglie ebree ed il ruolo di Pound fu quasi deleterio.
            Il riferimento alla nebbia marxista forse allude agli americani che rinchiusero Pound in manicomio per diversi anni? Qui nessuno nega il valore letterario dello scrittore, sulla statura umana qualche (legittimo) dubbio invece ce l’ho, sul fatto che abbia pagato in modo eccessivo per le proprie posizioni (analogamente a Celine in Francia) infine concordo pienamente.

      • Francesco Aldo Tucci scrive:

        Ezra Pound è stato un grande letterato (se non per i Cantos, che comunque apprezzo tantissimo, anche solo per aver compiuto quel lavoro di revisione e cesellatura – sì che anche la poesia può essere vista come arte di levare – che ci ha consegnato il capolavoro di T. S. Eliot come lo conosciamo oggi), ma sull’economia aveva idee, come dire, un po’ confuse (la sua visione d’insieme si inserisce nel filone – logicamente fallace, ancor prima che empiricamente smentito – del cosiddetto “modello superfisso”; non aveva pressoché minimamente compreso il ruolo fondamentale dei prezzi – ossia trasmissione/segnalazione di informazione -; non sembra aver mai neanche immaginato quale fosse il chiaro e centrale ruolo degli incentivi; eccetera). Forse sorprendentemente, Pound (in un mondo pre-Bretton Woods, certo, ma con molti stati europei provenienti da una storia di sistema aureo) aveva in qualche modo intuito l’aspetto “fiduciario” della moneta – oggi, decisamente il più importante: le nostre banconote da 50 euro non contano per il proprio valore intrinseco, ma perché ci aspettiamo che siano valevoli per pagare le tasse e soprattutto per acquistare beni e servizi -, ma ne aveva tratto conclusioni assai “off-target”.
        Insomma, leggete pure ABC of Economics, ma accompagnatelo con qualche buon testo di macro (o qualche libro divulgativo semplice ma serio: consiglio “Favole e Numeri” di Bisin, ad esempio).

        PS: Solidarietà all’eretico.

      • Klaus Biancucci scrive:

        Credo che non abbia assolutamente capito il senso del mio commento.

  22. A.B. scrive:

    Ci sono dei momenti e dei topic nei quali la radiazione del camerata Fantini diventa un vero peccato, però noto con piacere che il buco sul lato destro del blog è stato prontamente colmato.

    • semplici8 scrive:

      Si’ però prima sulla destra c’era un (per quanto incondivisibile) Garrincha, adesso mi sembra di vedere diversi PasqualeBruno (chiedo scusa al mitico scarpone per l’accostamento).

  23. quello di gracciano scrive:

    Off topic torno a segnalare la discarica di auto abbandonate che si trova nel parcheggio a Siena nord,quello che parte dal dream caffè per intendersi,pare d’esse nella periferia romana…..è comune di Monteriggioni comunque credo…ma cambia poco.

  24. Simone Poli scrive:

    Caro Raffaele
    cosa può distinguere chi lotta dal proprio nemico mortale ?

    Il giornalismo, per esempio, si distingue dall’autocensura.
    La deontologia professionale prevede la rettifica automatica per amore della verità.
    Richieste legali, reazioni, incazzature, fastidi , pressioni : sono fenomeni accessoriali.
    Fanno parte del mestiere ma non sono necessari per agire subito e bene quando ci si accorge di aver sbagliato in buona fede.
    E non parlo di verifiche mancate, mi riferisco a incompletezze, parzialità.

    La scienza si distingue dal pregiudizio e dal dogmatismo.
    Si possono avere delle aspettative ipotetiche, ma non si possono alterare i dati per farli tornare a comodo.
    E questo rigore a me fa impazzire; questa indole mi piace da morire…ops.

    La vita poi si distingue dalla morte, anche se tutto è trasformazione…ops.

    Insomma.

    Molti ricorderanno le parole pronunciate da B. sulla superiorità della cultura occidentale.
    I più benevoli commentarono : ecco qualcuno che dice una cosa giusta nel momento sbagliato.
    Infatti è notorio che noi portiamo le margherite.
    Schiavitù e indiani sono dettagli insignificanti, parametri ormai sorpassati.

    Tutte le guerre di religione sono nate da adesioni passionali su contrapposizioni non negoziabili.

    Mentre la cultura occidentale si è dimostrata feconda quando ha iniziato a criticare se stessa.

    Naturalmente non lo ha fatto sempre.
    Hitler bruciava i libri, condannava l’ arte “degenerata” e uccideva gli appartenenti alle razze “inferiori”.
    Il fascismo qui ha subito un sorpasso (nell’abisso).

    Spesso non si riesce a cogliere la differenza tra l’identificazione con le proprie radici e il capire chi ha altre radici.
    Ma io vivo fra le nuvole.

    I barbari usavano parole diverse da quelle greche, ma si riferivano agli stessi pensieri.

    Il giornalismo trae dall’antropologia culturale la convinzione che i parametri sono relativi, che sono legati necessariamente al punto di vista.

    Però per definire una cultura migliore dell’altra, non basta descriverla (come fa l’antropologo) , occorre il richiamo a un sistema di valori a cui riteniamo di non potere rinunciare.
    Solo a questo punto possiamo dire che la nostra cultura, per noi, è migliore.

    Ma le cose cambiano.

    Non serve ricordare che gli arabi di Spagna erano assai tolleranti con cristiani ed ebrei mentre da noi si assalivano i ghetti.

    Non andiamo a scomodare la storia perché è un’arma a doppio taglio.

    I turchi impalavano (e penso faccia veramente male…) ma i cattolici bruciavano Giordano Bruno.

    Quello che voglio dire perchè mi sembra evidente e chiaro è che il problema dei parametri non si pone in chiave storica, bensì in chiave contemporanea.

    Se ci si pensa bene una delle cose lodevoli delle culture occidentali (libere e pluralistiche – valori che noi riteniamo irrinunciabili -) è che la stessa persona può essere portata a manovrare parametri diversi, e mutuamente contraddittori, su questioni differenti.

    Sembra difficile , ma non è l’incoerenza.

    Il problema che l’antropologia culturale non ha ancora risolto è cosa si fa quando il membro di una cultura, i cui principi abbiamo magari imparato a rispettare, viene a vivere in casa nostra.

    Sul mangiatore d’uomini siamo tutti d’accordo, lo si mette in galera.

    Ma su altro possiamo negoziare, nel rispetto reciproco.

    Riflettere sui nostri parametri significa anche decidere che siamo pronti a tollerare tutto, ma che certe cose sono per noi intollerabili.

    Uno dei valori di cui la civiltà occidentale parla molto è l’accettazione delle differenze.

    Noi siamo una civiltà pluralistica perché consentiamo che a casa nostra vengano erette delle moschee, e non possiamo rinunciarvi.
    Se lo facessimo diventeremmo simmetrici.

    La difesa dei valori della scienza, dello sviluppo tecnologico e della cultura occidentale moderna in genere è stata sempre una caratteristica delle ali laiche e progressiste.

    Di converso è sempre stato il pensiero reazionario – a cominciare dal rifiuto della rivoluzione francese – ad opporsi all’ideologia laica del progresso affermando che si deve tornare ai valori della Tradizione.

    I più seri tra i pensatori della Tradizione sono sempre stati lì a ricordarci che noi non siamo superiori, bensì inariditi dall’ideologia del progresso.

    Uno dice: reazionario ! fascista !

    Per paradosso ai rivoluzionari odierni chiedo di leggere il manifesto Marinetti-Mussolini.

    Le cose cambiano.

    Quello che non tollero ,tuttavia, sono gli antifascisti verbali (che non sanno dare l’esempio).
    Forse non sanno la differenza fra teoria e pratica.
    Gli manca il parametro.

  25. Il Sole non sorge più ad Est? scrive:

    Due sedi di Estrema Destra aperte ed attive,cene a commemorare il 28 Ottobre con 40 persone e molti giovani,pulmini pieni zipilli per Predappio,una lista universitaria che fa il PIENO di voti…se volete continui eh…tutto questo per restare a Siena…vogliamo parlare anche delle altre città ROSSE della Toscana?

    Riflettere,cari.. RIFLETTERE BENE…

    IL VENTO STA CAMBIANDO?

    che mi dite?

    A rileggerci presto.

  26. Il Sole non sorge più ad Est? scrive:

    Due sedi di Estrema Destra aperte ed attive,cene commemorative per il 28 Ottobre CON 40 persone e molti giovani,pulmini pieni zipilli per Predappio,una lista studentesca che fa il pieni di voti…

  27. Il Sole non sorge più ad Est? scrive:

    Se volete continuo…e stiamo parlando di SIENA eh…allarghiamo il fronte alle altre città ROSSE della Toscana?

    Il VENTO STA CAMBIANDO,mi pare…voi che dite?

    Riflettere…riflettere mooolto bene…

    • O' Duri scrive:

      Infatti hanno rivotato Renzi… tra un pò fa cascare il Governo (Gentiloni stai sereno) e ce lo ritroviamo tra i gabbasisi per la seconda volta… Si si, il vento sta proprio cambiando, vedrai che olezzo…

  28. maestro Camarri scrive:

    mah, a me sembra sia cambiato poco per non dire niente

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