Eretico di SienaLa sagra di Buonconvento, l'autogoal delle guide (e 3 Ps)... - Eretico di Siena

La sagra di Buonconvento, l’autogoal delle guide (e 3 Ps)…

Oggi scriviamo di due eventi, apparentementi autonomi l’uno dall’altro: la Sagra della Val d’Arbia, è il primo argomento, con le clamorose polemiche che sono sorte negli ultimi mesi nel loco ove morì Arrigo VII, lacerando la comunità; poi, ecco la altrettanto clamorosa polemica innescata dalle guide senesi (speriamo con qualche voce dissonante) sull’episodio accaduto il 16 nell’Onda, concernente i due turisti americani “accolti” con calore. Sull’episodio, sarà la Magistratura a fare luce (così come su altri del caldo 16 agosto, verosimilmente): ma qualche riflessione sul commento delle guide, lo facciamo subito (mentre la stampa, as usual, ha trascritto pari pari, e poi chi s’è visto s’è visto: e ci si chiede come mai la gente smetta di comprare il cartaceo…).

CLAMOROSO A BUONCONVENTO: NO SCONTRINI? NO SAGRA…

La Sagra della Val d’Arbia è un appuntamento importante di Buonconvento: si tiene nella seconda metà di settembre in loco, coinvolgendo da anni i 4 quartieri in cui è diviso (francamente non sappiamo da quale bando di Violante di Baviera, e ce ne scusiamo) il territorio del ridente borgo della Val d’Arbia.

Bene, da quest’anno si cambia: il Sindaco Paolo Montemerani ha iniziato, con la sua Giunta, a volere vedere chiaro in certi conti che a prima vista (anche a seconda) sembravano e sembrano un po’ opachi, quanto ad entrate della sagra; il Consiglio comunale ha imposto la rendicontazione delle spese, e francamente la risposta dei quartieri è stata non così dettagliata, a dirla tutta (nel documento, sono dettagliate – per l’anno 2016, ultima edizione svolta – le uscite, che ammontano a 69.o4o euro; mentre per le entrate – che ammontano a 108.600 -, NON c’è neanche mezzo dettaglio di sorta).

La Giunta Montemerani ha deciso, dunque, di procedere ad una gara di evidenza pubblica, per vedere a chi appaltare l’organizzazione per l’edizione 2017 (a Buonconvento, non c’è un equivalente del Palio o di evento similare, solo di buona enogastronomia si tratta); e la Pro loco – che raggruppa gran parte dell’associazionismo locale – ha prevalso sui quartieri: potete immaginare con quale gioia dei 4 quartieri, per l’appunto.

I quali rivendicano il fatto che tra i consiglieri della Pro loco c’è anche Lorenzo Borgogni (per chi non lo ricordasse, fummo gli unici ad attaccarlo mediaticamente di brutto, quando era all’apice del potere di Finmeccanica ed arrivava in elicottero nel borgo: non risulta, allora, con scandalo dei dirigenti dei quartieri); ed aggiungono che c’è un documento in cui il Responsabile dell’Area amministrativa del Comune, dottor Sabatini, “esprime parere tecnico NEGATIVO in relazione all’obbligo dell’emissione di scontrino fiscale per il servizio di somministrazione dei pasti”, preteso invece dall’attuale Giunta.

Resta però una cosa, da specificare: a quanto ci risulta, il Sindaco del borgo, Paolo Montemerani, voleva solo imporre la rendicontazione delle entrate prima, e l’obbligo di scontrinazione dopo. La Legge nazionale non lo prevede strictu sensu, per una sagra come questa? Se una volta tanto, in terra di Siena, un Sindaco chiede più trasparenza possibile, a noi tutto ciò non dispiace…

Comunque la si pensi, visto che una Legge speciale per Buonconvento per ora non c’è, a noi sembra un qualcosa di giusto e legittimo, da parte della Giunta: di sacrosanto, a volerla dire tutta. E per concludere all’insegna del venenum in cauda: nei giorni scorso, il Sindaco ha depositato, presso la sede senese della Guardia di Finanza, un documentato esposto sulla sagra e sulla gestione dei dindini che vi girano intorno: chi vivrà, vedrà. Buon appetito a tutti, in ogni caso…

L’AUTOGOAL DEL CENTRO GUIDE

I fatti dell’Onda – la cui dinamica esatta verrà vagliata da chi di dovere – sono colpa esclusiva di una guida incapace e non senese: rectius, incapace IN QUANTO non senese; questa la sintesi del comunicato vergato ieri l’altro dal Centro guide senesi.

Chiunque l’abbia scritto (e condiviso con tutti gli aderenti, PRIMA di pubblicarlo?), avrebbe fatto bene a farsi una salutare passeggiata all’aria aperta, prima di farlo; chi legge il blog, sa che spesso – anche anni fa – ci siamo schierati a favore di alcune prese di posizione del suddetto Centro, ed abbiamo tante amicizie al suo interno. Di più: sul fatto che una guida locale conosca meglio il contesto e le dinamiche afferenti, nessun dubbio. Come per la scuola: la Storia locale, un docente che viene da fuori di solito la conosce parecchio poco, e ai ragazzi dunque non la insegna.

Ma in questo lungo comunicato ci sono varie cose stonate assai (oltre al fatto che non c’è neanche mezza riga di solidarietà per i turisti, curiosamente); il fatto, increscioso, sarebbe dunque riconducibile in toto all'”ignoranza” ed alla “arroganza” della guida non senese, giacché le guide non senesi “sono spesso costrette a basarsi solo su una lettura sommaria (del resto su Internet si trova tutto, no?) e su un approccio superficiale”.

Con una guida del Centro guide senese, non sarebbe accaduto alcunché: loro sì che sono implacabilmente bravi; una guida senese, quanto ai turisti, “li saprà tenere al loro posto con i giusti modi e le giuste parole”, per Zeus. Non come quelle puzzone di fuori, che potranno facilmente “incappare di nuovo in situazioni simili a ciò che è successo nella nostra città pochi giorni fa”.

Quanto alla ignorantissima e goffa guida, che ha scatenato la violenza in città, che si dice? “NON è abilitata a Siena e non fa parte delle nostre associazioni, e questo ci teniamo a sottolinearlo”. Magari, l’ignorantissima e goffa, non ha mai fatto neanche un brindisino con l’Assessore Pallai, l’autentica mercificatrice di ogni cosa sanese e mai – guarda un po’ – attaccata con cotanta veemenza dalle guide.

Ah, dimenticavamo: la suddetta guida (ignorantissima e goffa, in quanto non senese), forse non avrà giocato da piccina con i barberi in Contrada come tutti i professionisti del Centro guide, ma risulta vivere a Siena da una dozzina di anni (non di mesi, di anni), e risulterebbe financo essere laureata in cose molto attinenti alla Storia della città. Ma saranno leggende metropolitane. Ciliegina finale: quando venne Obama a Sienina, la guida che portò lui e Michellona sul Facciatone, da bambina giocava con i barberi?

Ps 1 L’altro giorno, il buon Orlando Pacchiani – “nazionale” e non solo – è diventato pater: gli facciamo gli auguri, dopo avergli fatto pochi giorni prima le condoglianze per la scomparsa del padre. Così è la vita, caro Orlando.

Ps 2 Ieri, Repubblica Firenze dava la notizia del nuovo incarico fiorentino conferito al buon Massimo Bianchi; noi, quella medesima notizia, l’abbiamo anticipata di diverse settimane…

Ps 3 Scaramin Scaramelli, pur di levarsi dalle palline da Siena l’imputato Valentini Bruno, lo vedrebbe bene in Parlamento; ma siamo sicuri che abbia le spalle così larghe da potercelo mandare, anche nel caso in cui l’imputato Valentini accettasse?

 

57 Commenti su La sagra di Buonconvento, l’autogoal delle guide (e 3 Ps)…

  1. il santo scrive:

    Caro Eretico, che dire? Siamo in sintonia. Ci sono altre chicche sull’associazione. Devo dire con il mio lavoro conosco molte guide professionali e preparate. Ti comunico che con l’articolo di ieri in cui parlavo dell’episodio e dove le guide le ho liquidate in 5 righe, ho scatenato un putiferio nelle loro chat private. Mi appello alla loro intelligenza, ma da quello che ho sentito a qualcuno il caldo ha fatto parecchio male… Saluti IL SANTO

    • Eretico scrive:

      Carissimo Santo,
      posso immaginare quello che ci sarà nella chat…ci penseranno al fatto che poi c’è sempre qualcuno che fa vedere il tutto all’esterno? Ah, saperlo…

      Proprio perché le guide senesi sono in generale brave, preparate e professionali, credo che almeno qualcuna di loro si sia resa conto dell’autogoal, piuttosto clamoroso. Bisognerebbe che quel qualcuno si facesse sentire, e soprattutto facesse sentire all’esterno che non tutti/e la pensano allo stesso modo, all’interno del centro guide: altrimenti, il rischio molto concreto – come dimostrato anche da alcuni commenti già arrivati – è una perdita di simpatia da parte di molti verso le guide stesse. Con il rischio, alla fine della fiera, di restare simpatici solo alla Pallai…

      L’eretico

      • Anonimo scrive:

        Caro Eretico, mi sembra che tu non abbia centrato bene la questione: come ha intuito Michael Kohlhass, il problema che hanno inteso sollevare le guide non è essere nati a Siena o meno, come hai scritto tu, ma è avere preso l’abilitazione provinciale su Siena, come era obbligatorio per poter esercitare la professione di guida a Siena e provincia fino a tempi recentissimi, oppure quella nazionale, come avviene purtroppo ora, a causa della scarsa intelligenza dei nostri governanti. Visto che dici di conoscere tante brave guide, saprai bene che tra le fila delle loro associazioni senesi, tante di loro non sono nè nate a Siena, nè italiane, ma hanno tutte preso l’abilitazione su Siena e quindi hanno dovuto studiare la città e tutte le sue tradizioni, e queste loro conoscenze sono state verificate tramite un esame incentrato su Siena e la provincia, cosa che invece non avviene con la figura della guida nazionale. Per farti un esempio concreto, adesso potresti prendere il patentino a Milano, per dire, non sapendo un bel niente di Siena e le sue tradizioni e venire comunque a fare la guida a Siena, a sparare liberamente cazzate sul Palio e sulla città, perchè nessuno ti ha obbligato a studiare in modo approfondito come avveniva per i patentini provinciali.
        L’esempio che porti tu di quella che ha fatto la guida ad Obama ci aiuta a capire meglio: non è di Siena, ma ha l’abilitazione provinciale, presa nella nostra città, e quindi ha studiato e conosce perfettamente la nostra storia.
        Dunque, come vedi, non c’entrano niente le questioni di nascita e non c’entra neppure affermare che la guida dell’episodio in questione risulta essere laureata “in cose molto attinenti alla Storia della città”, perchè questa guida parrebbe avere preso il patentino nazionale in un’altra città e quindi, nonostante la laurea, nessuno ha mai certificato tramite un esame approfondito le sue conoscenze proprio su Siena e sul Palio.
        Non è, in estrema sintesi, una lotta tra senesi e non senesi, ma un voler ribadire che la guida nazionale è una figura senza senso (in effetti sfido chiunque a poter conoscere a menadito tutto un paese ricco di arte e tradizioni come l’Italia).
        Ti sembra più chiaro adesso?
        Saluti

        • Anonimo scrive:

          Sono perfettamente d’accordo con lei per quel che riguarda il discorso sulla liberalizzazione dell’abilitazione a guida turistica. Il comunicato del Centro Guide, però, pecca per due aspetti secondo me:
          1) Si da per scontato che la guida in questione si sia comportata male. Credo che i turisti possano assistere alla benedizione del cavallo purché lo facciano con rispetto. Da quello che dice la guida, ha garantito questo rispetto e accusa i contradaioli di aver ecceduto nella reazione. Solo chi ha assistito di persona può giudicare.
          2) Non c’è il benché minimo accenno alla reazione comunque spropositata avuta dai contradaioli; questa si che si può giudicare pur non avendo assistito ai fatti. Tra l’altro penso che questo riguardi tutte le guide in generale. Siamo sicuri, infatti, che un domani episodi del genere non possano capitare anche ad una guida che si è abilitata su Siena? Vuoi, magari, perché non riesce a controllare tutti i turisti, vuoi perché ci sono sempre più guide e non tutte hanno l’esperienza o la sensibilità di capire le situazioni che ci vuole tempo per capire anche tramite un’esperienza diretta e non solo sui libri?
          Senza questi due elementi, sembra che il Centro Guide colga la palla al balzo per portare acqua al proprio mulino e basta, evitando di pestare i piedi alle contrade, ai turisti o ai tour operator, riversando la colpa esclusivamente sul legislatore. Forse una presa di posizione verso queste altre categorie avrebbe dato un contributo all’analisi del fenomeno turismo nella nostra città, nell’ottica di migliorare la comunità in cui viviamo; sarebbe stato, in altre parole, un atto da “senesi”.
          Saluti.

          • fede scrive:

            sono perfettamente d’accordo col primo anonimo (datevi almeno un numero o una lettera, non vi si può quotare!!! :D). al secondo risponderei che in una situazione delicata come quella della benedizione del cavallo dove, oltre ad usare il massimo rispetto per la contrada ospite, bisogna fare l’impossibile per non disturbare l’animale, non è minimamente pensabile di portare mandrie di turisti, che si trovano strette nei vicoli con un sacco di contradaioli già provati dalla tensione… basta un minimo gesto per scatenare una reazione. e le mandrie, possiamo constatarlo ogni giorno in giro per siena, si muovono all’unisono come una sola grande entità, che ti travolge se non ti fai da parte… come glielo spieghi che sono loro a doversi fare da parte, come glielo spieghi ai turisti di massa che il palio non è una rievocazione storica, bensì la vita attuale anche se anacronistica e non globalizzata, di 50000 persone?

  2. Anonimo scrive:

    Buongiorno. In riferimento alla questione del pestaggio dei turisti. Non conosco come sia avvenuta la vicenda, se non sommariamente attraverso il passa parola, ma sono rimasto stupito da come l’attenzione si sia spostata immediatamente ed esclusivamente sul problema di chi sia la responsabilità del comportamento dei turisti. Cioè si da per scontato che tutta la colpa dell'”incidente” vada attribuita ai turisti che non conoscono le “sacre” regole del Palio. Io credo che, qualsiasi sia stato l’atteggiamento di tali turisti (e non credo che due sessantenni si mettano a tirare cazzotti per primi a caso), sia inconcepibile che si “pesti” (a meno di smentite da parte di chi era presente, questo è stato raccontato dalla guida) qualcuno perché non si sposta; tutto al più lo spingi al lato. Voglio dire che mi sembra un episodio molto grave della deriva isterica che stanno avendo le Contrade. Nei giorni di Palio (soprattutto ma non solo) sembra che sia consentito tutto ai contradaioli, anche di violare le leggi della civile convivenza, in nome della “senesità”, concetto con cui tutti si riempiono la bocca, ma che poi, alla luce dei recenti episodi “più seri”, sembra che non sia inteso da tutti in maniera esente da ipocrisie e contraddizioni. Nel corso degli ultimi anni sto assistendo ad un incremento di episodi che vanno in questa direzione e basta frequentare la contrada con un sguardo non dico critico, ma almeno non da lobotomizzato per confermarlo.
    L’azienda “contrada” si è talmente specializzata e presa sul serio che si attribuisce anche al più umile incarico (sottoviceguardiafantino, o allargafolla) una responsabilità di vita o di morte, senza spiegare all’incaricato che i valori della comunità “contrada” sono si molto importanti e, effettivamente difficili da reperire oggi, ma che lo sono altrettanto quelli dell’educazione, del rispetto e della convivenza anche nei confronti di chi non fa parte della tua comunità. E che è assurdo riempirsi la bocca su quanto siamo solidali con chi ha bisogno e poi si piglia a cazzotti la gente e si da per scontato che debba essere così.
    A tal proposito, infatti, non mi pare di aver sentito nessuna presa di posizione dei dirigenti della contrada in cui è avvenuto l’episodio e da parte di nessun altro “senese”, a differenza di quello che è avvenuto per il caso delle magliette, la cui gravità è apparsa di una valenza internazionale, tanta l’eco avuta. Ciò di cui si discute è: guide non di Siena si/guide non di Siena no.
    Mi chiedo perché sei “senese” se picchi delle persone che non lasciano libero il passo (con tutto il resto della tua contrada dietro tra l’altro), o se ti senti in dovere di fare un’ulteriore offesa su internet in aggiunta alle mille già ricevute da persone che hanno fatto del pessimo sarcasmo (magliette), e invece non lo sei se partecipi ad uno straccio di manifestazione per gridare il tuo sdegno verso chi ha distrutto la tua città, o se rifiuti un posto di lavoro perché frutto di una raccomandazione, o se sei un giornalista e scrivi le notizie che ti vorrebbero far tenere nascoste, o se vuoi fare l’imprenditore e denunci che ti mettono il bastone tra le ruote perché qualcun altro non ti vuole far entrare nel business, ecc…
    P.S.:…a scanso di equivoci sono un contradaiolo nato e cresciuto nel territorio della sua contrada e che frequenta da sempre

  3. Michael Kohlhaas scrive:

    I conti della sagra della Valdarbia (alle cui cene ho partecipato varie volte con piacere, visto che ci si mangia davvero bene), qualche dubbio – visto il rapporto costi/ricavi – lo fanno venire. Posto che in ristorazione solitamente il prezzo del piatto sul menù è dato dal costo delle materie prime moltiplicato per 3, 4 o 5 (a seconda della pietanza proposta), ricavare 108.000 € a fronte di 69.000 € di costi mi dà da pensare; soprattutto se si considera che il personale di cucina e di servizio è volontario, che si mangia su tovagliette di carta e che non si pagano affitti di locali. Riguardo agli introiti qualcuno sa dirmi per cosa vengano utilizzati, visto che lì – contrariamente alle varie Pania, Baobello e bracieri assortiti – non ci devono (stra)pagare fantini e palii d’inverno?
    Sull’episodio degli americani picchiati nell’Onda credo che quello delle guide sia uno sfogo in parte giustificato: studi e ti fai un mazzo così per ottenere l’abilitazione di guida provinciale, poi un giorno una legge liberalizza la professione e chiunque (anche uno di Crotone o di Pavia) può venire a casa tua a “rubarti” il lavoro.
    Non credo però che si debba tanto gettare la croce sull’accompagnatrice dei turisti americani, quanto sulla spregiudicatezza di certi tour operator che la obbligano a fare tale servizio; da quel che ho letto sui social il tour operator parrebbe essere locale (con ufficio prenotazioni a due passi dal Chiasso Largo, sbaglio?), quindi certe dinamiche paliesche dovrebbe un minimo conoscerle. Proprio alla benedizione li devi portare?
    Riguardo all’atteggiamento degli ondaioli che hanno aggredito gli yankee credo che abbiano un tantino pisciato di fuori. Temo che ci penserà qualche bell’avvocatino a stelle e strisce (categoria notoriamente mite e niente affatto esosa) a farli pentire del loro gesto virile e coraggioso. Conosco la dinamica dal quel che ho letto sui giornali: era proprio necessario mandare all’ospedale un sessantenne?

  4. Bobby scrive:

    Avevo letto anch’io il comunicato del Centro Guide Senesi e mi aveva lasciato abbastanza perplesso. Soprattutto mi aveva colpito la veemenza con cui attaccava un (o una, non so) loro collega solo per il fatto di non essere senese. Non sei senese = non capisci nulla di Siena e a Siena non puoi lavorare. Una presa di posizione da autentica casta, aggravata oltretutto dalla totale mancanza di condanna per l’episodio di violenza.
    Da chi con i turisti ci dovrebbe campare (visto che fa il mestiere di guida), mi sarei anche aspettato un minimo di umana solidarietà verso due persone finite dal medico.
    Mi è sembrata tanto una excusatio non petita verso le contrade, della serie “se succedono casini con i turisti, noi non c’entriamo niente”.
    Di sicuro il Centro Guide Senesi non ha fatto una bella figura con quel comunicato.

  5. investor scrive:

    Raf,
    d’accordissimo. Il comunicato delle guide? A dir poco penoso….ma sono maggiorenni?

  6. investor scrive:

    L’analisi di Anonimo, scritta con la testa e il cuore, andrebbe appesa nelle vie di Siena, potrebbe aiutare qualcuno a rinsavire. Sta storia della senesità, in tutte le salse, ricorda quella della razza ariana, tipica di chi soffre di complessi di inferiorità. Serve anche lo psicologo.

  7. Biagio di Montluc scrive:

    Penoso, da fare cascare braccia ed altro, il commento del Centro guide senesota. Sapete qual è la differenza fra una guida di Siena e una non di Siena? Che quella di Siena, dopo quello che è accaduto, non avrebbe denunciato ai media, come invece ha bene fatto questa guida non senese cui deve andare tutta la nostra solidarietà. La Pallai che dice?

  8. david s. scrive:

    No, stavolta sono in disaccordo con l’articolo e con l’attacco alle guide senesi (per qualcuno mi pare motivato anche da questioni personali che ci dovrebbero entrare poco in questo contesto). Mi spiace ma non credo proprio che una “guida” venuta da Canicattì possa riuscire a comprendere bene ciò che le sta intorno in quei giorni, e quindi a “pilotare” con intelligenza le mandrie che si aggirano per la città. Mi hanno detto anche di una comitiva che si è intrufolata in mezzo alla Processione del Cero come niente fosse, turisti in processione con la bandierina omaggio alla Madonna. Bello il turismo di massa…..

    • Eretico scrive:

      Caro David,
      rispondo volentieri a te, e non solo a te: la questione è che questa guida, ignorantissima e goffa, non sta appunto a Canicattì, vive a Siena da 12 anni, si presume un po’ di esperienza in loco, Contrade comprese, ce l’abbia. L’abilitazione, poi, l’ha presa ad Empoli, non a Selinunte.

      Accolgo volentieri il lungo commento della collega Laura, quanto a Buonconvento, in attesa di un’intervista all’interno del reportage che faremo sulla questione Sagra della Val d’Arbia.

      L’eretico

      • Anonimo scrive:

        Appunto, ad Empoli, quindi avrà fatto un esame su quel territorio, e poi invece è stata abilitata su tutto il territorio nazionale, è qui il nocciolo. Non mi risulta che a Empoli abbiano il Palio. Poi sarà brava o meno, vive a Siena da 12 anni, ok, ma il problema è che le sue conoscenze sulla nostra provincia non sono state appurate con l’esame approfondito come avveniva per i patentini provinciali

    • Bobby scrive:

      Scusi David, ma additare genericamente ed in modo indiscriminato come “mandrie” i gruppi di turisti che vengono a Siena per il Palio mi sembra un tantino esagerato. Direi anche irrispettoso verso quella che ormai penso diventerà a breve la principale fonte di sostentamento di questa città.
      “Mandrie” sono quegli ultrà olandesi ubriachi che hanno devastato Piazza di Spagna a Roma un paio di anni fa, o quelli che trovi stesi per terra o sui monumenti a fare merenda imbrattando tutto. Non penso che si possano definire in questo modo due persone di mezza età che cercavano di vedere la benedizione di un cavallo. O comunque, se creano “disturbo” (poi vorrei sapere quale disturbo possano arrecare, ma tant’è), li inviti cordialmente ad allontanarsi, mica li mandi in ospedale!
      Non credo che la guida (sebbene NON senese, ripetiamolo per l’ennesima volta) abbia portato duecento americani chiassosi nella chiesetta della contrada facendosi largo a spintoni e male parole.

      • david s. scrive:

        caro Bobby, il mio era un discorso generale, e non ho mai detto o pensato che sia stato giusto prendere a manate i due turisti (anche se mi piacerebbe conoscere qualche altra versione oltre a quella della guida ma tant’è). Le “mandrie” ci sono eccome, ne ho trovate diverse anche stamattina, per dire. Fiumane che occupano tutto il corso e si spostano, appunto, come pecore dietro le “famigerate” guide.
        Quello che penso io è che sia giunto il momento di cercare di porre un limite all’ingerenza del turista sul palio e in generale sulla nostra città. Episodi che mi fanno accapponare la pelle continuano a ripetersi sempre più spesso, e sembra che passino tranquillamente come cose normali, d’altra parte i turisti ci portano i quattrini…. ok, ci portano i quattrini, ma non è che portare soldi significhi automaticamente essere autorizzati a fare qualunque cosa, mancando di rispetto ai senesi e alle loro tradizioni.
        Disturbare la processione del cero, o una benedizione del cavallo, o anche vedere tutti questi turisti con i fazzoletti appena comprati alle bancarelle che si sentono contradaioli solo perchè lo mettono al collo, salvo poi magari andare in camollia col fazzoletto della lupa, e magari entrare anche al Leone col medesimo fazzoletto al collo, ma va tutto bene, perchè ci portano soldi??
        Purtroppo il problema come al solito è a monte, ad esempio basterebbe impedire alle bancarelle di vendere i fazzoletti, e lasciare che solo le contrade possano farlo, come per le bandiere. Ma ormai ci siamo assuefatti a tutto, non ci lamentiamo però se poi qualcuno nei giorni del Palio perde il lume della ragione e dà due briscole perchè accadrà sempre più spesso se si continua così.

  9. Laura Pellegrini, alias "La Pasionaria" scrive:

    Come ci si può immaginare l’affaire Sagra della Val d’Arbia ha attirato l’attenzione di molti cittadini di Buonconvento in questa torrida estate, specialmente di quelli che,come me per vari motivi, sono dovuti restare al paesello. Premetto che chi scrive non è socia dell’Associazione dei quartieri, ma suo malgrado si trova ad esserlo della Proloco, per il fatto che sono socia della Pubblica Assistenza che ha aderito alla suddetta con parere favorevole del suo direttivo senza aver in alcun modo interpellato gli iscritti.
    Rispondo quindi da privata cittadina nata, vissuta e residente a Buonconvento, legata al suo paese, alla sua storia e alle sue tradizioni da una forse insana passione.
    Trascuro di spiegare all’eretico come nasce la suddivisione del paese in quartieri perchè ci porterebbe troppo indietro nel tempo e forse non è così interessante.
    Quindi passiamo oltre. Esprimo il mio punto di vista basato su una raccolta di notizie alle quali qualsiasi cittadino può accedere. Riguardo alla rendicondazione della Sagra 2016, questa non è non è stata imposta, ma prevista dal regolamento comunale e i quartieri hanno prodotto un bilancio in conformità ad esso. Successivamente Il Comune, evidentemente non soddisfatto ha chiesto un rendiconto più dettagliato delle entrate. A me non è chiaro cosa effettivamente volesse intendere. E’ palese che le entrate si riferiscono ai ricavi dei ristoranti, in quanto tutte le altre manifestazioni in programma sono gratuite!
    Cosa si voleva allora? Il ricavato giorno per giorno, quartiere per quartiere? Come si fa a fare una tale richiesta se non prevista nel regolamento? E’ evidente che i quartieri si sarebbero a mio parere trovati impreparati. E da qui io ho cominciato a intravedere non ricerca di trasparenza ma l’inizio di un disegno volto a screditare l’associazione dei quartieri.
    Poi sempre il Comune ha deciso di fare un bando per l’assegnazione della Sagra nel quale si prevedeva l’emissione di scontrini fiscali per chi ne avesse ottenuto l’organizzazione, nonostante che la legge del nostro Stato preveda gli scontrini solo nel caso che gli incassi di tali manifestazioni superino i 250000 euro, ora mi dicono aggiornati a 400000 e nonostante l’ovvio parere negativo sui punti del nuovo regolamento sagra 2017 del dottor Sabatini responsabile amministrativo del nostro Comune sullo stesso tema.
    Se non è un comportamento vessatorio ( e ribadisco non un’operazione trasparenza) questo come altro si potrebbe definire? Giusto e legittimo lo definisce l’eretico, a me sembra poco giusto perché giusto sarebbe stato rispondere almeno una volta alle continue richieste di incontro dei quartieri con il Sindaco per offrire chiarimenti e più giusto ancora sarebbe stato indire un incontro pubblico perchè anche la popolazione interessata potesse essere messa a conoscenza dalle parti dello stato reale di questa situazione economica. Legittimo per una amministrazione, se non mi tradiscono le mie reminiscenze degli studi di diritto, sono gli atti che che essa compie secondo la legge, altrimenti si possono chiamare in altri modi, per me come ho già detto sono atti vessatori.
    E comunque il bando è stato vinto dalla Proloco con attribuzione dei punteggi specialmente nei riguardi della ristorazione direi quantomeno opinabili… Visto che i circa trenta soci attivi (non voglio entrare sulle identità o integrità morale dei soci perchè forse farei solo illazioni) di tale associazione, conoscendoli, non credo che possano offrire la qualità nei ristoranti alla quale eravamo abituati. A meno che non cerchino aiuto di terzi… ah già!Il bando che hanno vinto lo vieta…
    Ringrazio l’eretico per la notizia del documentato esposto alla guardia di finanza del sindaco. Non mancherò di attivarmi per conoscerlo…. a meno che la sua fonte, novella “gola profonda”, abbia accesso anche a documenti secretati.

    • quello del 5 quartiere scrive:

      concordo su tutto però mi preme far presente che le 24 associazioni aderenti alla pro-loco come per esempio alcune:federcaccia, arcicaccia enel caccia, cavallai4/5 soci, bocciofili solo 5 tesserati, amici del libro quattro tesserati e via discorrendo NON hanno portato a conoscenza dell’adesione alla Pro Loco tramite assemblea pubblica, i loro tesserati. Quindi TUTTE le associazioni aderenti dovrebbero mettersi in regola convocando le loro Assemblee e PROPORRE o meno l’adesione alla Pro Loco in base alla decisione che ne scaturisce. Comunque è da notare che molte Associazioni aderenti alla Pro Loco sono composte da pochissimi associati e quindi non avrebbero diritto di esistere in quanto create ad arte per fare numero

  10. semplici8 scrive:

    Fuori tema: leggo, a corredo del tuo post del 17/08, un commento che ti invita a censurare gli scritti del buon Manunta, e casomai adire le vie legali per silenziarlo. Molti lettori sono d’accordo, dice il tizio (avrà commissionato un sondaggio a Pagnoncelli, chissà?).
    Ottimo. Manunta e’ ruvido e sgarbato, colpevole di offendere “la Senesita’ e i Senesi tutti” e poi, orrore, e’ fiorentino. Va zittito, anzi va mandato in Siberia, dico io. Così impara.
    Poi, però, bisogna anche far qualcosa per A.B. Non è offensivo verso la Senesita’ , ma chiaramente non è nato sulle lastre ed è spesso critico, e questo è male. Occorre provvedere.
    E Quello di Gracciano? Mica ce l’ha l’ I726 sul codice fiscale, con che diritto interloquisce con noi?
    Eretico, amo ironizzare, te ne sarai accorto. Mi scuso con gli amici lettori tirati in ballo.

    • quello di gracciano scrive:

      E’ vero l’I726 un ce l’ho,anche se ormai a Colle ce l’hanno in parecchi,l’alternativa sarebbe il G752 (Poggibonsi)che per uno di Colle è anche peggio. Concordo col tuo tono ironico e voglio dire che sta senesità pettona iperstrombazzata alla fine mi ricorda quegli antifascisti che da quanto so antifascisti so quasi fascisti.

    • vai ,dato che ti scusi sempliciotto, ti sei salvato da azioni legali.
      a casa mia ,uno che lo facesse ,di minacciarle o farle come va di moda sul tufino ,chiapperebbe sputi nel muso a tutta anda .

      ma c’e’ de’segni di rinsavimento
      qualcuno dice ,senza piu’ i babbino
      non si puo’ seguitar l atteggiamento
      di fare coi turisti lo scaccino
      tempo passo’ or tira un altro vento
      chi non l intende capisce pochino
      spiegateglielo a quelli dell onda
      senza turismo a siena notte fonda

  11. Anonimo scrive:

    Quattro giorni da pettoni ed una vita da pecore. Ecco il risultato del panem et circenses senese: posto in banca e tre giri di piazza. Finché dura.. ma dura??

    • ghino di tacco scrive:

      mica tanto pettoni , se nel nicchio hanno mandato un ragazzo all’ospedale, dove erano i pettoni , se gli sfasciavano la Pania che facevano?

    • Anonimo scrive:

      se non dura s’andrà tutti a sta al sud dove le tasse non si pagano,si fa 10 figlioli per uno(che poi ci mantengono gli altri…) e c’è la lupara bianca invece che le labbrate nel muso.

      • Anonimo scrive:

        Non c’è bisogno che ti sposti, è il Sud che ti raggiungerà a breve.

      • Anonimo scrive:

        Probabilmente non sarà necessario trasferirsi.. sarà il meridione a venire a Siena. Intanto con la nazionalizzazione della banca la % dei lavoratori a busta paga pubblica è già da profondo sud. I pensionati montepaschini saranno il nuovo patrimonio unesco: da conservare ad ogni costo..

  12. Il comunicato delle Guide Turistiche è stralunato e denota che in quei giorni le urla concentriche fra messaggi, mail, wozzap deve aver reso incandescneti le linee: un comunicato scritto con lo spirito del generale Patton a rinserrare i ranghi e mettere i petti in fuori.
    Due persone finite all’ospedale con dinamiche tutte da chiarire in un contesto che non ha dispense papali di educazione e civile comportamento da ambo le parti, indigeni e villeggianti.
    All’interno del Palio si entra come si entra in una qualsiasi casa altrui: con educazione e rispetto.
    La querelle sul fatto che la guida accompagnava gli americani non era senese (ma vive in città da 12 anni) l’avrei tenuta comoda per le veglie d’inverno al camino fra pochi intimi.
    Tutto non si può sapere, come vorrebbe che fosse il ministro Franceschini che ha creato la figura della guida nazionale, ma all’ottusità della politica non si può rispondere con la stessa moneta.

  13. Il giaguaro scrive:

    Bei tempi quando per Siena “scorrazzava” il mitico Sig.Bassi ( guida ante litteram) con la sua bellissima Ford color acquamarina(mi pare di ricordare ).
    In una indimenticabile giornata primaverile (anche di età ) fui raccattato per strada,letteralmente,insieme ad altri amici goliardi per fare un bel tour della Ville a gratisse( come usa dire oggi) con la simpaticissima guida che in continuazione azionava il claxon a trombetta e la gente,anche per il Corso affollato per lo struscio serale,gentilmente si scansava sorridendo senza tanti problemi e risentimenti per il momentaneo fastidio .
    Altri tempi,anche duri da vivere non essendo ancora arrivati i mitici anni sessanta.
    Anche le Contrada,che allora erano meno “ricche”di protagonismo,

  14. Il giaguaro scrive:

    Chiedo scusa,nell’ultima frase ci sono due virgole ed un che di troppo.

  15. Roberto scrive:

    L’onda si dissocia dalle magliette, ma non dai facinorosi picchiatori di inermi turisti. Complimenti vivissimi per la lezione di civiltà.

  16. ANONIMO scrive:

    centro guide siena che attacca tour sul palio tenuti in bell’esposizione per divulgazione presso l’ufficio turistico del comune presso il santa maria della scala e in ogni luogo, BB, Hotel, e camera, letto, sottoscala di Siena e dintorni.
    Vado in piazza del campo e vedo in tv continuamente la corsa del palio sui monitor delle varie attività per i turisti
    rimango in piazza e vedo continui cartelli in bell’esposizione con menù turistici e prezzi e invitanti alla cena
    vedo bici ovunque, legate ai colonnini di travertino, sempre in piazza
    vedo palloni, gente che fa i pic-nic e prende il sole, sempre in piazza

    Ho un po’ di confusione.

    forse non è colpa della guida patentata che ha avuto la sfortuna di fare il servizio guida in quel giorno, in quel momento, ma la colpa è di qualcuno più in sù che ha deciso che Siena è una città a misura di turista.

    è chiaro che se vendi la benedizione del cavallo alla fine questo fatto poteva accadere. E’ chiaro che se google con il grand tour ti fa vivere il palio di Siena dobbiamo per forza farci da parte noi abitanti e contradaioli.

    • Anonimo scrive:

      Ti sbagli, i tour che vedi pubblicizzati ovunque non sono del Centro Guide, ma di una ben nota società privata che opera in tutta la regione

  17. giovanna angeli scrive:

    A fine settembre, SE NON SBAGLIO, il Comune ha organizzato un incontro con le città patrimonio del mondo iscritte nella lista UNESCO. Il tema da discutere è quello del turismo, già svolto in decine di altre simili manifestazioni.
    Questo sarebbe, secondo me, un argomento da presentare, preparando prima proposte concrete.

    • anonimo scrive:

      lo so che i tour proposti non sono del centro guide, il discorso è che c’è qualcuno nel mezzo che parla e dialoga con il centro guide e parla e dialogo ancora con quella società.
      per l’incontro fine settembre non è il comune che ha organizzato ma la città di siena che è stata scelta per l’evento. Partecipare all’evento costa un bel po’ di soldini e per partecipare serve pagare. Se paga chi fa quei tour allora non si parlerà di risolvere il problema

  18. Paolo Panzieri scrive:

    Mi inserisco alla fine del discorso: ma scusatemi, secondo voi il Palio e le attività ad esse collegate devono essere definite pericolose?
    Ci vuole forse un responsabile della sicurezza dei turisti a tutela della loro incolumità?
    La guida in questione (poveretta) dovrebbe rispondere dell’accaduto come una specie di …. custode dell’americano sessantenne?
    Ma via ….
    Le Guide Senesi hanno solo inelegantemente ed inopportunamente tentato di strumentalizzare la cosa.
    Il rischio, però, è quello di spostare l’attenzione su questo episodio di contorno e non sul punto centrale del problema: gli ospiti non si picchiano mai, tanto più che – mi ripeto – qui senza turismo rischia di finire tutto alla svelta.
    Piuttosto mi chiedo: ma i dirigenti della contrada dov’erano, stava a loro sistemare subito la cosa diplomaticamente? Dove sono adesso? Dov’è il Comune? Ah già a fare la riunione dei siti UNESCO, un brand ormai così inflazionato che forse bisognerebbe cominciare a cancellarsi …
    Se all’estero, invece, per questo episodio passasse il messaggio che a Siena i turisti non ce li vogliono il danno sarebbe colossale.
    Ci si affida alla magistratura per chiarire l’accaduto.
    Ovvio.
    Ma la politica?
    Tutti in vacanza?

    • fede scrive:

      signor paolo, dissento in toto da quello da lei scritto:
      – il palio e le sue attività non sono più pericolose di qualsiasi altra attività degna di rispetto, anche per la sua sacralità e che, se intralciata, va difesa;
      – chiunque si trovi in un luogo a lui sconosciuto deve usare la massima calma ed empatia per capire dove si trova e adeguarsi. i bambini che non sono in grado di farlo da soli, richiedono la presenza del genitore o chi per lui, gli adulti rimasti bambini richiedono un tutore, i turisti di massa che credono di trovarsi nel mezzo di una recita imbastita a loro uso e consumo, devono essere edotti della diversità e dell’importanza del palio e anche del rischio dovuto al mancato rispetto di regole precise. essendo adulti, sono responsabili per se stessi, ma se la guida/tutore non è in grado di fargli comprendere tutto questo, parte della colpa ricade pure su di lei/lui.
      – le guide senesi rivendicano, giustamente, una conoscenza dell’ambiente e del palio che solo loro in quanto senesi sono in grado di capire, non tanto con la razionalità, quanto con la sensibilità. si tratta in questo caso di conoscenza e sensibilità puramente particolari e locali che nessuno, anche plurilaureato e titolato, può SENTIRE e COMPRENDERE.
      – gli ospiti sono tenuti al rispetto, certo è che la città dovrebbe essere in grado di ospitare tanta e tale gente: se ho un tavolo da 8, non posso invitare 15 persone a cena! consideriamo, oltre al fastidio di non potersi muovere per la nostra città, dato il numero elevato di turisti spaesati, anche il sudiciume che si lasciano dietro, complice anche il molto limitato numero di cestini della spazzatura in centro; il fatto di trovare nei menu dei ristoranti tipici, abomini come le fettuccine alfredo (piatto tipico italoamericano, qualcuno lo conosce? lo mangiavamo da piccoli???), i buttadentro dei locali di piazza del campo come in qualsiasi altra cittadina del mondo, et cetera et cetera… forse non sono cose che danno fastidio, prese una ad una, ma tutte insieme sono segnale dell’appiattimento culturale e dell’omologazione che sì, alla fine sono arrivati anche da quelli che “si fa come ci pare”. rimedio? a venezia c’è il numero chiuso, no? per tutelare una città unica nel suo genere! e il palio non è unico? che ce ne facciamo del patrimonio unesco, se poi un qualsiasi spalma-ketchup lo riduce a un divertissement di poche ore, o a un video da postare su youtube, o a una bottiglia di ottimo brunello da tracannarsi a canna per le vie del centro?
      – dov’è il sindaco? a rilasciare interviste sul successone delle misure di sicurezza comprendenti cecchini sui tetti e la piazza piena di turisti fischianti per una mossa lunga che gli fa fare tardi al ristorante prenotato! a dire che non viene intaccata la tradizione se, già buio, non si può rimandare la carriera per l’impossibilità di ripetere le misure di sicurezza il giorno dopo! a dire di riportare il palio ai senesi mettendo il turista ignorante e becero al centro del giochino, questo fa il sindaco, con l’avallo del pretore, questore e tutti quelli che di siena non sanno un’emerita… capsula!

      • Paolo Panzieri scrive:

        Fede, di solito apprezzo i tuoi (ti do del tu e vorrei facessi lo stesso) interventi.
        Stavolta sinceramente non ho capito, ma di certo è un limite mio.
        Sulla latitanza della politica mi pare che siamo d’accordo.
        Che il Palio non sia una attività pericolosa pure.
        Le Guide sono indifendibili …. dai!
        Nel merito della faccenda non credo la presunta sussistenza di una tradizione possa in nessun caso legittimare qualcuno a prendere a cazzotti un ospite americano di mezza età, certamente ignaro, qualsiasi cosa abbia fatto.
        Ribadisco che se non cambiamo sistema presto quella tradizione si estinguerà per mancanza di fondi purtroppo necessari a perpetuarla.
        Guarda che Siena era grande nel medio evo perché si sapeva aprire (più prosaicamente vendere) ai pellegrini in viaggio sulla Francigena, non si chiudeva di certo come adesso.
        Ed è l’apertura al mondo che crea ricchezza e cultura … da sempre.
        Altro che sterili sogni di capitale della cultura europea, patrimonio dell’UNESCO, città aromatica (che fine avrà fatto?) etc. etc.

        • Fede scrive:

          Nel medioevo non c’era il consumismo, né il turismo di massa… 30 anni fa eravamo tutti contenti e orgogliosi che venisse gente da fuori a visitarci, facevamo a gara per spiegare, invitare, far vedere… Adesso, cosa vuoi dire o fare con i grupponi che ti ostruiscono la via? Con i loro auricolari al collo, i cappellini colorati e i fazzoletti finti come fossero senesi? Abbiamo raggiunto il limite di capienza e di sopportazione da anni, ormai, ma i soldi che portano non si possono toccare! E direi che io non li ho mai toccati, oltre che visti… Pensiamoci, a chi portano soldi i pullman mordi e fuggi? Giusto la tassa di ingresso… Ne vale la pena?

          • Paolo Panzieri scrive:

            Sbagli il consumismo, inteso come commercio praticamente globale (ovviamente mutatis mutandis) c’è sempre stato nel medioevo ma pure al tempo dei romani.
            Sono questi i falsi miti che ci portiamo dietro….
            Trent’anni fa c’era il Monte e potevamo fregarci (quasi di tutto), oggi siamo soli con noi stessi.
            Regolamentare va assolutamente bene, chiudersi assolutamente no.
            Ovviamente il turismo va gestito e quello di massa evitato come la peste.
            Ma chi se ne occupa?

    • Michael Kohlhaas scrive:

      Concordo con lei signor Panzieri. Un sindaco sempre così presente sui social quando c’è da pavoneggiarsi non ha prodotto uno straccio di comunicato per commentare un episodio così grave. Capisco che toccare gli interessi di contrade, guide e addetti del settore turistico rischia di attirare antipatie e di sottrarre voti, ma LE PALLE (queste sconosciute!) un politico serio le tira fuori in queste occasioni. Troppo comoda, sennò!

    • giovanna angeli scrive:

      Gentile signor Panzieri,l’essere un sito “patrimonio del mondo” è talmente importante che i Talebani quando distrussero i Buddha in Afghanistan lo fecero come ritorsione nei confronti dell’occidente, tanto per dire un motivo. C’è una interessante relazione fatta da docenti della nostra università sull’argomento, presentata nel 2002 ai Rozzi.
      Che poi in tante parti si adoperi il riconoscimento prevalentemente come tornaconto economico, per me significa che non si è capito niente.
      L’iscrizione nella Lista comporta una grande pubblicità e l’arrivo di tantissimi turisti/porta soldi. Tutto valido, ma ci sono anche altri valori.
      L’UNESCO è l’associazione che ha nella pace la sua ragione di essere. Il turismo è strettamente e concretamente! legato a questo sentimento, è evidente.
      Siena aveva scelto come simbolo “messaggero nel mondo” la Allegoria della Pace. Un manifesto di Buon Governo/bene Comune. E’ così difficile per una comunità puntare a qualcosa in più oltre ad un maggior richiamo turistico, ormai quasi ingestibile?
      Che ora l’organizzazione stia scadendo parecchio inventando ogni giorno un settore nuovo, è davvero sconcertante;almeno per me, ma sono opinioni personali. Innumerevoli le conferenze.
      Cordialmente

  19. Anonimo scrive:

    In risposta al post di Fede delle 8:59.
    Non sono così sicuro che la guida in questione avesse una mandria di turisti. Anche qui bisognerebbe che intervenisse qualcuno che era presente. Comunque lei sta dicendo, in sostanza, che sarebbe necessario mettere un numero chiuso per assistere alla benedizione del cavallo; non vedo altra soluzione. Beh, potrebbe essere un’idea. Credo che, viste le dimensioni assunte dal fenomeno Palio, questa diventi un’ipotesi da pendere in considerazione non solo per la benedizione e non solo per i turisti; qualche contrada lo sta già facendo. Allora pensiamo a qualche soluzione del genere invece di prenderli a cazzotti.
    Comunque una cosa credo sia certa: bisogna cercare di avere un atteggiamento coerente e un po’ meno ipocrita. Voglio dire che le Contrade, così come le guide turistiche o i nostri amministratori, in genere sono sempre più pronti a cavalcare l’onda del turismo di massa per poi, però, non esitare a stigmatizzare quelle che sono le conseguenze inevitabili. Vanno bene, infatti, le orde di ospiti alle cene delle prove, fatti pagare l’ira di Dio e spronati a comprare ogni sorta di gadget (perché ormai di questo si tratta) della Contrada. Vanno bene le cene organizzate ad hoc per gruppi (in questo caso non orde) di facoltosi ospiti (in questo caso non turisti). Vanno bene gli studenti (altra vituperata categoria) (in questo caso non terroni) che affollano le sempre più enormi e numerose sagre contradaiole estive. Piace al comune gonfiarsi il petto con le statistiche di aumento dei turisti, anche se poi questi turisti creano dei disagi e finiscono per arricchire solo qualche tasca. E anche alle guide ( di Siena e non) credo che non faccia schifo condurre le orge di turisti e difficilmente, tranne le dovute eccezioni, si ribellano alle logiche dei tour operator che gestiscono il mercato del turismo, ecc.
    Vuole scommettere che se che quella mandria che è stata picchiata fosse stata ospite della Contrada, pagante, o di qualche Ente cui bisogna essere riconoscenti, sarebbe intervenuto subito qualche dirigente a bloccare il picchiatore e poi a scrivere prontamente un comunicato di scuse dissociandosi pubblicamente dal comportamento del contradaiolo? così come è avvenuto per le affaire magliette, solo perché l’eco stava diventando imbarazzante.
    A volte qualche scapaccione andrebbe dato a qualcun altro credo.

  20. VEDO NERO scrive:

    Che fatica a leggere tutti i commenti sui turisti picchiati. Tanti pareri più o meno giusti. Il fatto è che qui è mancata una cosa semplice: l’educazione civica di tanti senesi, che poi lo sono solo di nascita e non di cuore. Tanti interrogativi: perché le Guide Senesi non si sono scusate coi due tursti senesi, solo bravi a pararsi il c..o e fare il solito scaricabarile, si attaccano con l’abilitazione della guida. Ed i dirigenti della contrada dell’onda perché non si sono prontamente scusati per l’episodio, va bene che quella gente è ormai abituata a brutte figure (caso magliette e altre marachelle nel passato), ma i dirigenti almeno potevano salvare la faccia. Poi va bene la senesità, ma ultimamente troppi la usano come alibi per atti prepotenti verso chi non è senese. Che poi, verificato di persona, se vai a scavare nella cultura prettamente senese, gli stessi sono molto carenti, quindi sono senesi molto all’acqua di rose. Vorrei fare un ultimo appello: ridateci Manunta perché con le sue poesie molto salaci e stimolanti ci invita a essere meno presuntuosi e riflettere sui nostri difetti. Ci sono molte altre persone che hanno offeso e danneggiato Siena e tuttora nessuno l’ha mandati a casa o in qualche altro posto. Fate tornare Manunta. Un fatto finale, fuori argomento, ma valido, che conferma la miopia della nostra amministrazione: ancora si parla dell’aeroporto di Ampugnano, soldi buttati via, meglio rimettere a posto le nostre disgraziate strade e ferrovie. Meno sogni di gloria. La cuccagna è finita.

    • Precisino scrive:

      Se ti manca tanto Manunta,ti ci puoi mettere in contatto personalmente ed invitarlo a cena A CASA TUA,no?
      Tanto bere beve anche lui,vai tranquillo.
      Poi,un’altra cosa e te lo dice uno che non appartiene né all’Onda né a quella che DOVREBBE essere la Tua unica rivale:si vede lontano 10 kg di che contrada sei,Vedo Nero.
      PERO’Non mi pare ti sia indifferente QUANTO DOVREBBE una tua semplice Consorella…qualcosa non torna in ciò che leggo…non è che invece la “curi”un poino troppo?
      Se la pensano tutti come te,laggiù a Cartagine,allora le rivali so 2 davvero,altro che una sola!

      • VEDO NERO scrive:

        A parte che si scrive Km e non Kg, ah la fretta di scrivere cattiva maestra. Ho parlato dell’onda solo perché hanno collezionato diverse brutte figure ultimamente, la seconda poi dannosa per quelle Contrade che si comportano molto più civilmente di loro. Finora, salvo smentita, solo loro hanno maltrattato due poveri turisti anziani. La rivalità dell’onda? E chi la conosce? Per noi sono solo dei vicini fastidiosi e basta. Comunque i problemi a Siena sono altri e molto più grossi di quelli palieschi. Per il Palio vale la santa regola che chi perde non cogliona quindi buon divertimento a chi ha vinto, ma con molto giudizio, senza strafare.

      • precisino astemio e anch’ astioso
        l hai tutte le disgazie poro citto
        ero ito a pettina’ uno famoso
        che dice scriva rime fitto fitto
        senese l’ e’ lui e assai grazioso
        e a su’ paesani in rima liscia i petto
        sicche la manuntata gl’e’ toccata
        su’ facebokke la cosa fu’ ospitata

        bevuta se offerta va accettata
        sicche se i nero vole sturi e fiaschi
        vedo c’ e’ poi in corso una crociata
        pe i modi fiorentini troppo bruschi
        e per senesita da me infamata
        borbottano pettoni poco toschi
        quarcun invoca pure l avvocati
        l accusa? dir come siete combinati?

  21. Il giaguaro scrive:

    Nel mio intervento precedente incentrato su un piacevole amarcord tentavo di evidenziare la schizofrenia in cui è caduta la società senese contradaiola e non.
    Da una parte si cerca in ogni modo di incentivare il turismo verso Siena magnificando le sue tradizioni ( anche di ospitalità con l’abusato ” cor magis tibi sena pandit…ecc ecc che secondo me,invece,la dice lunga sull’opportunismo tipico di un popolo vinto,ma qui si aprirebbe un altro discorso ),dall’altro si vorrebbe che le “mandrie” di turisti,tanto meno quelli non targati I726 calpestassero il nostro sacro suolo,specialmente nei giorni infuocati del Palio.
    Vogliamo darci una regolata e tentare un minimo di coerenza? : rifiutiamo intanto le riprese in diretta tv di ogni ordine e grado che non fanno altro che sollecitare il narcisismo già alto del senese medio,specie se targato come sopra detto ,monturato o con sottoincarchi contradaioli qualsiasi.
    È una provocazione? forse,intanto aprire un dibattito sull’argomento sarebbe un piccolo passo avanti.

  22. Roberto scrive:

    Leggo tanti commenti contro i turisti, ma noto che le stesse contrade non si fanno scrupolo quando si tratta di vendere i biglietti delle cene a queste “mandrie”, spesso acquistati dagli stessi contradaioli per cederli poi ai turisti. Oppure a vendere i bliglietti per le visite ai musei delle loro sedi per tour organizzati ad esempio dalla stessa agenzia ora sotto accusa (basti vedere sul sito di questa la vendita di pacchetti che comprendono visite al museo con indicazione delle contrade da visitare, che non credo quindi non ne siano a conoscenza).
    PS: ci si scandalizza della festa di Buonconvento, ma su quello che accade a Siena nulla?

  23. Carlino scrive:

    Lo so che con la mia richiesta vado fuori tema rispetto all’ argomento discusso ma vorrei sapere se e nel caso quando verrà realizzata l’ intervista all Avv. Antonella Amato da Foggia sul Vergognoso Fallimento AC Siena. Secondo me la Sig. ra Amato non si farà intervistare… o vediamo di quanto mi sbaglio.

  24. Buonconventino scrive:

    Buonasera,
    ho visto solo oggi il servizio su Siena TV e dopo ho letto l’articolo sul blog.
    A tale proposito vorrei dire la mia opinione essendo stato un volontario per anni in una cucina e quindi interessato alla querelle
    Per quanto riguarda Michael Kohlhass vorrei dire che i proventi della sagra sono stati distribuiti a vari enti (compreso il comune di Amatrice o le scuole di Buonconvento dimenticate da Dio)e il resoconto è disponibile a qualsiasi richiesta, quindi prima di fare polemica magari basterebbe informarsi, il Palio è un altro mondo e noi non siamo assolutamente paragonabili alla Festa senese visto che a noi serviva anche per socializzare al di sopra di tutte le parti anche politiche.
    Per quanto riguarda il suo servizio invece ci sono molte e gravi inesattezze che non sono da lei, quindi proverò a correggere qualcosa senza però essere esaustivo per non essere troppo lungo.
    Il sindaco dice che non conosce cosa fa il sig.(non dottore)Borgogni…perchè non ha chiesto chi è il consigliere comunale che ha l’incarico per le manifestazioni e rapporti con le associazioni? Rispondo io: Elisabetta Borgogni,casualmente la figlia di Lorenzo Borgogni (è anche sul sito del comune)
    Il sindaco poi non ha mai detto che il regolamento comunale è stato scritto nel mese di novembre e la sagra si è svolta nel mese di settembre,quindi i resoconti sono stati presentati seguendo il regolamento vigente al momento della manifestazione,loro hanno chiesto cose che i quartieri non avevano perchè non erano mai state chieste nei 25 anni precedenti.
    Quando sono state chieste modifiche i quartieri hanno fato le loro legittime rimostranze perchè tali incombenze costano e sembravano inutili ma dal momento in cui hanno partecipato al bando hanno esplicitamente accettato tutte le condizioni compresi quindi gli scontrini fiscali.NESSUNO ha mai detto che non si sarebbero fatti, è stato insinuato ad arte e la cosa ci offende parecchio.
    Il regolamento poi prevedeva un incontro preliminare tra la Pro Loco e i quartieri che, nonostante sia stato richiesto con lettera protocollata,il sindaco si è guardato bene dal fare.
    Ultima osservazione che scrivo ma solo per non esagerare e rendere noioso l’intervento più di quello che già è:
    il sindaco ha detto che ha promosso un incontro dopo la chiusura del bando per far partecipare anche i quartieri alla sagra e che non c’è stata nessuna apertura da parte loro.
    FALSO
    L’associazione quartieri ha detto solo che avrebbe partecipato se il bando fosse stato annullato in quanto nello stesso è scritto chiaramente che è vietato collaborare alla festa a chi non è socio dell’associazione vincente.
    Nella sua intervista il sindaco ha detto che il bando non sarebbe stato annullato ma superato di fatto trasgredendo così le regole che lui stesso ha scritto con la scusa della trasparenza.
    A questo aggiungo inoltre che i soci di una associazione sono coloro che hanno diritto di voto per l’elezione del presidente.
    La pro loco di Buonconvento è l’unica in Italia ad essere formata da associazioni e non da cittadini,quindi hanno diritto di voto solo i presidenti delle varie associazioni che sono una ventina……chi lavora?
    Nota folcloristica
    Le interviste in paese: la prima l’ha fatta davanti alla “tana” della pro loco e le altre le ha fatte veramente a gente che non vive nel paese….pensiamo male?
    Il presidente della pro loco si è dimesso considerando fallimentare il suo mandato in quanto invece di divedere il paese lo ha ulteriormente spaccato, anche questo vorrà dire qualcosa,no?

    • Eretico scrive:

      Caro buonconventino,
      si riguardi l’intervista: del Borgogni si è parlato, eccome (non della figlia, giusto: ma mi sembrava sufficiente); così come è stata portata e descritta documentazione pro-quartieri, tipo un parere tecnico intra-comunale contro la scontrinazione.
      Quanto agli interventi, si chiede a chi si trova, senza appuntamento: e la gran parte dei contattati non ha parlato, chiudendosi in un’omertà assai significativa.
      Comunque salvo sorprese la prossima settimana dovremmo sentire anche la voce di Moreno Fattoi: che era già stato contattato, senza però dare disponibilità.

      L’eretico

      • MARTELLAO scrive:

        Ma non l’hai incalzato, l’hai salvato passando ad altra domanda…Non ti riconosco più–e chi c è dietro la Pro Loco?

  25. Buonconventino scrive:

    Forse mi sono spiegato male, io non ho detto che non ha parlato del Borgogni,ho detto che il sindaco sa benissimo cosa fa il sig.in questione visto che sua figlia siede in consiglio comunale e ha la delega specifica alla questione. E’ il sindaco che ha mentito sapendo di mentire,solo questo.
    Anche riascoltando il servizio mi sembra che venga ribattuto sugli scontrini ma nessuno ha mai detto che i quartieri l’avevano accettato nonostante sia una cosa inutile.
    Sull’omertà bisognerebbe aprire un capitolo a parte ma qui rischio la querela (non da lei,ci mancherebbe!!) e non ho la sua pazienza e costanza per arrivare fino in fondo quindi sorvolo.
    Grazie

  26. MARTELLAO scrive:

    Salve eretico ti scrivo riguardo alla Questione di Buonconvento e in particolare al servizio andato in onda il martedi e ti devo dire che stavolta non mi sei piaciuto per niente. Hai da prima cercato gente da intervistare nel covo dell’Uomo Ombra, poi ti sei apertamente schierato senza andare a fondo della questione ed , infine, quando hai posto l’unica vera domanda da eretico doc, ti sei accontentato di evasive non risposte e, anzichè incalzarlo , sei venuto in salvataggio del Sindaco passando ad un altra domanda meno imbarazzante. poi non hai sentito altre campane. Non ti sei chiesto come mai un personaggio semi sconosciuto in paese abbia battuto il vicesindaco alle primarie del Pd (non ha caso vicepresidente dell’Associazione Quartieri ora) e poi sia stato eletto sindaco. Spero che si sia trattato solo di errate informazioni e valutazioni da parte tua ma cerca di rimediare che a nessuno, stavolta sei piaciuto..guarda una vignetta cirolante su facebook a proposito…

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