Eretico di SienaNovartis, multe, Affaire-Rossi: tris di mezza settimana (con 3 Ps) - Eretico di Siena

Novartis, multe, Affaire-Rossi: tris di mezza settimana (con 3 Ps)

Tre notizie in primo piano, nel pezzo di metà settimana (della scomparsa di Emilio Ravel, scriveremo domenica, nella rubrica culturale: funerale oggi alle 15 nella Selvina, proprio nel sesto anniversario della scomparsa del nostro Guaspa): le multe, che salgono a livelli record nel Comune di Sienina;  l’Affaire-Rossi, che si arricchisce di un nuovo (non certo inedito, peraltro) contributo, con la trasferta genovese dell’ingegnere Luca Scarselli, consulente della famiglia; infine, un caso ovviamente NON ripreso dalla stampa locale (mica si parla di Siena, per Zeus): le mazzette targate Novartis. In Grecia, eh…

NOVARTIS NELLA BUFERA: IN GRECIA, EH…

Lo scandalo è enorme, deflagrante, talmente tale che inizia a farsi largo anche nella stampa che, certo, non disdegna rapporti non ipercritici con Big pharma (Repubblica, per esempio): secondo una copiosissima documentazione proveniente dal Dipartimento di Stato USA, membri importanti (ex Primo ministro, otto ex Ministro) dei due principali Partiti greci (Pasok e Nea dimocratia), avrebbero incassato fior di tangenti per fare ottenere posizioni di forza alla Novartis, in terra di Grecia negli anni scorsi. Fior di milionate di euro, per capirsi.

E tutto questo, anche dopo il 2010, cioè quando è iniziata la crisi devastante che ha iniziato ad attanagliare la sventurata terra da cui è nata anche la nostra civiltà: un caso di corruzione e di cinismo sociale che – se è consentito dirlo – fa veramente schifo. Come faceva schifo assai la questione del farmaco denominato Glivec, in India: la Corte suprema indiana, nel 2013, respinse il ricorso di Novartis, la quale voleva fare in modo che NON venisse autorizzata la commercializzazione di un farmaco generico, avente gli stessi principi attivi del “suo” Glivec. Il farmaco Novartis costava alla collettività 2600 dollari, per una terapia mensile; il generico, 175: questo il rapporto di forza.

Da par nostro, nella nostra Sienina, che dire? L’unica considerazione che ci viene in mente è questa: meno male che tutti quanti i dirigenti disonesti della multinazionale svizzera, dirigenti che lucrano sfacciatamente sulle difficoltà sociali di un popolo – secondo l’ipotesi accusatoria, ovviamente – sono andati illo tempore in Grecia o in India, da noi venendo solo, solamente e soltanto gli integerrimi. E c’era chi diceva che, a Siena, c’era lo scivolo…

W LE MULTE?

Come un redivivo juke box d’antan, il nostro Sindaco Valentini Bruno (a cena con il Ministro Lotti Luca da Nonno Mede ieri sera, scrive La Nazione) dice ad ogni pié sospinto che è la gente (la gggente!) a chiedere l’installazione degli autovelox; il che è certo del tutto corretto, in molti casi (allora magari ci spieghi perché in Strada dei Cappuccini – esposta ad un traffico non da poco, con tanto di passaggio di torpedoni Iveco anni Ottanta che non si capisce come mai continuino a transitare da quella strada – non ce n’è traccia alcuna: sarà colpa della Prefettura, è chiaro…), ma in altri forse un pochino meno: il famigerato autovelox che si trova alle porte della città, fra l’ingresso della Siena-Bettolle e la deviazione verso la rotonda del Ruffolo, da quali residenti sarebbe stato richiesto, di grazia? Essendo la zona intorno pressoché disabitata, e non essendoci di conseguenza attraversamenti pedonali, una risposta sarebbe da esigere, no?

In ogni caso, il 2017 da poco conchiuso è stato un anno record, per le multe sul territorio comunale; con il numero degli incidenti complessivi in calo netto (-6%), dato purtroppo controbilanciato da tre incidenti mortali, andando in questo peggio dell’anno pregresso.

Quando prendete una multa, ad ogni buon conto, rallegratevene, in cuor vostro: pagandola, contribuirete di persona ai lavori di ammodernamento delle strade. Più multe, meno buche in giro: non è forse così?

SCARSELLI A GENOVA, IN PROCURA

L’incontro era stato richiesto dallo stesso perito della famiglia, e dunque l’ingegner Scarselli è stato ascoltato dai due Pm della Procura genovese che, da settimane, si occupano degli eventuali esiti giudiziari dell’ondata mediatica scatenata – a partire dall’ottobre 2017 – dal caravanserraglio creato intorno all'”Affaire-Rossi”.

Scarselli, dalle note di stampa (Secolo XIX), pare avere ripetuto ciò che ritiene sulla caduta del Rossi (“la rotazione del corpo non è quella di un uomo che si getta nel vuoto in maniera volontaria”); in più, sul video famoso, arriva a sostenere che lo stesso “è stato estratto in maniera scorretta dall’hardware e potrebbe essere stato manipolato, forse manca qualche pezzo”.

Quindi, a sentire Scarselli, anche la Polizia postale è parte integrante, diremmo integrantissima, del complottone per nascondere la Verità, par di comprendere; o, forse, è il Mossad, semplicemente, a non essere più quello di una volta…

Ps 1 Allora è ufficiale: il 16 giugno Siena sarà sede del Gay pride 2018; e noi, senza alcuna ironia di fondo, ne siamo contenti e lieti.

Ps 2 Premesso che ne scriveremo domenica, un commento al volo sui casi di violenze genitoriali contro i docenti (l’ultimo caso, quello foggiano): quegli episodi – che ci crediate o meno -, non sono altro che la punta dell’iceberg, nel  sempre più conflittuale rapporto fra ALCUNI genitori (genitori-ultras, li potremmo definire), ed il corpo docente. Se ci fermiamo a questi episodi, non abbiamo compreso in nessun modo la complessità, e la drammaticità, del problema.

Ps 3 Sabato 17 febbraio (Sala delle lupe, ore 16,30) presentazione de “Il racconto del vivere – Luoghi, cose, persone nella Toscana di Carlo Cassola” (Primamedia), ultima perla di Luigi Oliveto; saranno presenti Riccardo Castellana – Letteratura comparata Università di Siena -, nonché Valeria Cassola, nipote dello scrittore. Appuntamento da non mancare, per chi interessato all’opera di un grande scrittore che – non appartenendo a nessuna delle parrocchie culturali italiote (né comunista, né cattolico) – ha sempre avuto una carriera in salita.

 

22 Commenti su Novartis, multe, Affaire-Rossi: tris di mezza settimana (con 3 Ps)

  1. Paolo Panzieri scrive:

    Questione autovelox comunali
    Non mi occupo di questo tipo di contenzioso, ma per fortuna ho un caro amico collega che mi aiuta al bisogno.
    Da quello che ho potuto capire (e personalmente eccepire) almeno quello sul colle di Malamerenda sarebbe del tutto illegittimo.
    Nell’altro (per ora) non mi sono imbattuto.
    Certo sentire un assessore dire che i cittadini chiedono autovelox e per di più di questa fatta mi fa sorridere e sviluppa la mia vena anarchica.
    Tartassateci ma non prendeteci in giro, please.

    • ghino di tacco scrive:

      i 2 autovelox tra cerchiaia e ruffolo e sulla cassia a malamerenda ,se fossi il prefetto,li farei togliere subito in quanto è palese soprattutto
      per il primo lo scopo di fare cassa, sul secondo eventualmente avrebbe ragione di esistere solo se installato dall’Anas presto rinuova proprietaria e gestore della medesima.
      e poi se il comune insiste nessun problema obbligare di intervenire in caso di incidente 24 ore su 24 come fanno Carabinieri ,Polizia Anas
      troppo comodo prendere i denari e trincerarsi verso l’utente con la scusa che la strada non è di competenza

  2. Mo'Ssad scrive:

    Pesantuccia Ere ……

    • Eretico scrive:

      Caro Mo’Ssad,
      sarò stato pesantuccio, non c’è dubbio; ma ti invito a riflettere ANCHE sulle cose che vengono dette, scritte o in ogni forma propalate da coloro che ritengono che David Rossi sia stato scaraventato giù dalla finestra del suo ufficio, il 6 marzo del 2013: a me sembrano pesanti anche quelle, nonché fortemente illogiche (una fra le tante, non sapendo donde cominciare? I tagli sui polsi del Rossi, che sarebbero inflitti da terze persone, per esempio). Ma ovviamente ognuno pensi con la sua testa, ci mancherebbe. In questo blog ed in tv, a Zeus piacendo, se ne riparlerà, piuttosto a breve…

      L’eretico

  3. AGNOSTICO scrive:

    La storia delle multe da autovelox per sistemare le strade mi sembra una barzelletta e anche poco divertente. Comunque se volessero spendere per un’opera utile, ci sarebbe quella di mettere un dosso prima della rotonde dello Stellino, dato il traffico e il malcostume di non rispettare la precedenza di chi viene da Via Fiorentina. Poi ci sarebbe da rimettere la mulattiera di Via Minzoni, ecc.. Dato che i senesi sono tra gli abitanti più tartassati in Italia dalle tasse comunali, sarebbe anche l’ora fare qualcosa di più tangibile delle superflue mostre e brindisini pallaiani.

  4. Hannibal scrive:

    Ho ascoltato con attenzione l’Eretico martedì sera nel suo programma, quando ha detto che quattro mesi di martellamento di Iene, Quarto grado e libro del Vecchi a cosa hanno portato? Alla mirabolante scoperta che una segretaria non era stata sentita dai magistrati. Una segretaria che, in udienza pubblica, ha subito precisato di non avere assolutamente niente da aggiungere sul Caso-Rossi. Mi pare che non ci sia da aggiungere molto altro, se non i genuini complimenti all’Eretico che ha saputo tenere la schiena dritta quando il vento dal punto di vista mediatico spirava totalmente dall’altra parte.

  5. quello di gracciano scrive:

    Sull’autovelox dovresti anche informarti,se puoi,in quale percentuale gli stranieri (parlo dei turisti) che prendono le multe poi pagano,credo siamo sotto al 10%. E sono tanti tanti tanti….

  6. Antonio Benvenuti scrive:

    …….ma adesso tutti i figli dei senesoni-contradaioloni imboscati alla Bassilichi dovranno veramente cercarsi un lavoro o saranno risistemati a pinte e pintine da qualche parte.
    Mi spiace per molti ragazzi,seri,lavoratori.Ma ci sono anche tanti bighelloni,rubapaghe,mediocri,inutili che si meritano solo di essere sbattuti in mezzo ad una strada.
    Si lamentano ora per la crisi del proprio posto di lavoro?Dove erano fino ad oggi?A fare aperitivo e a gozzivigliare in contrada?

    • Anonimo scrive:

      Giusto..

      Il dilemma è: sperare che tutto resti uguale per garantire il piatto di minestra o che venga giù tutto per mandarli a casa e cercare un’alternativa?

    • Daria gentili scrive:

      Bighelloni o non bighelloni, questo è il dilemma!!
      Temo, purtroppo, che il tema del lavoro sarà la questione centrale dei prossimi anni e del futuro di Siena.
      Allo stesso tempo penso che, data la situazione attuale della città, la perdita anche di un solo posto di lavoro sia un dramma.
      E non dimentichiamo che, siccome l’ economia di una realtà cittadina è fatta di vasi comunicanti, la perdita del lavoro da parte di alcuni e di molti si ripercuote in tutti settori economici.Non ne è un esempio la continua chiusura di attività commerciali nel centro della città?
      Bighelloni o non bighelloni, questo è il dilemma!!

      • Anonimo scrive:

        I bighelloni sono solo l’effetto di un sistema che (in quanto relazionale) ha sempre privilegiato l’appartenenza alla competenza

  7. A proposito delle multe, che sarebbero sacrosante se i vigili urbani controllassero il malcostume del parcheggio davanti ai monumenti, nelle piazze, davanti alle chiese: in questo caso sarebbero un rimprovero bonario alla maleducazione e all’inciviltà di chi ha la fortuna di vivere in una città bellissima, ma piena di doloranti alle gambe che pretendono di tenere la propria macchina sull’uscio dell’abitazione.
    Un esempio? Piazza Provenzano…. difficile scattare una foto la sera senza le macchine davanti alla basilica, come la mattina del resto.
    Sanzioni che avrebbero il gusto di uno scapellotto alla maleducazione e all’inciviltà, mentre di vigili in giro per le strade se ne vedono sempre pochi e gli autovelox diventano una risorsa.

  8. Caramellato del Buti II scrive:

    Antonio Benvenuti è stato poco politicamente corretto, ma un po’ di ragione bisognerà dargliela, o facciamo finta che Bassilichi sia stato il tempio della meritocrazia? Su David Rossi: io l’ordinanza di archiviazione (la seconda) l’ho letta con una certa attenzione, quando fu pubblicata. Ci sarà stata qualche imperfezione nelle indagini, ma la sostanza della faccenda è chiarissima: Rossi si è suicidato, aveva svariate ragioni per farlo, molte più di quante per quanto se ne possa sapere ne abbiano avute altri suicidi, magari meno eccellenti.
    Grazie per lo spazio.

  9. Enrico Tucci scrive:

    A mio parere il punto riguardo la morte di David Rossi, fatta salva la doverosa pietas per il defunto, non è tanto nella modalità della morte, ma nei motivi che l’hanno determinata. Non mi sembra che ci sia stato un adeguato approfondimento a questo proposito. Sempre che sia possibile perseguirlo.

  10. Nipotino di Padre Ernesto Balducci scrive:

    Mi scusi Eretico, ma nel rifermento tra Sienina e bravi dirigenti Novartis il suo è un concetto pieno di ironia o parla seriamente?

    • Eretico scrive:

      Lasciamo aperta la risposta: che, forse, un pochino si capisce, via…

      Ad Enrico Tucci, che salutiamo: mi pare che il caravanserraglio voglia da una parte (con pieno successo) minimizzare in modo spudorato il ruolo pubblico del Rossi, dall’altra ridicolizzare gli elementi suicidiari emersi ( elementi che, invece, sono tantissimi, nonché coerenti e convergenti).

      L’eretico

  11. Bruto scrive:

    Buona domenica (laicissima, come scrivi), caro Eretico! Ho appena letto lo scoop del Corriere di Siena: un gruppo di facce note della politica senese ha chiesto (invano) al mitico Emilio Giannelli di candidarsi a Sindaco. Scusa l’impertinenza, ma ho visto che tra i nomi noti c’è anche quello dell’augusto padre, commenti da rilasciare a tal proposito?

  12. Eretico scrive:

    Caro Bruto,
    ho visto, ho visto; non è certo una novità che siamo una famiglia in cui ognuno ha il vizio (viziaccio) di pensare con la propria testolina, e questa non ne è che l’ultima conferma…

    Visto che ci siamo, e dato che il pezzo in cartellone è anche su Novartis: oggi Il Fatto dà grande evidenza a ciò che il cartello Roche-Novartis ha combinato anche in Italia (ma i senesi novartissiani – sia chiaro – sono al di sopra di ogni possibile e potenziale critica, ci mancherebbe altro: loro, si possono solo omaggiare…).

    Sempre sul Fatto odierno, intervista di Selvaggia Lucarelli a Salvatore Caiata: anche se lateralmente, anche di Sienina si scrive (la riprenderemo, si capisce).

    Buona (laicissima, paganeggiante) domenica a tutti, l’eretico

    • A.B. scrive:

      Caro Eretico, ovviamente puoi criticare quanto ti pare i senesi novartissiani, ma la vicenda raccontata dal fatto oltre ad essere vecchia e già giustamente assurta agli onori della cronaca e all’attenzione della giustizia anni fa, non ha nulla a che fare con Siena e col mondo dei vaccini.

      • Eretico scrive:

        Caro A.B.,
        nessuno ha detto che la notizia del Fatto sia del tutto inedita (controlla pure!), e soprattutto ho tenuto a precisare che i “nostri” novartissiani NON c’entrano alcunché (con Novartis, è giustappunto il contrario che nel resto: gli onesti, arrivano tutti a Sienina).
        Detto e scritto – come sai, da lettore attento del blog che sei – da un filo-vax di quelli indefessi…
        L’eretico

  13. mah...boh scrive:

    nel caso Rossi. emergono gli elementi suicidari, ma non .emerge se fosse solo o no quando si e’ “suicidato”

  14. Mario Ascheri scrive:

    Caro Bruto,
    Raffaele ha già risposto per parte sua; io aggiungo che l’articolo è del tutto fantasioso e scritto di fatto (al di là delle intenzioni soggettive di Susanna Guarino, se ne aveva)in modo che saltasse un’operazione che non aveva affatto a che fare con i gruppi elencati.
    Nasceva dalla scontento di alcuni cittadini, come D’Avanzo e me, NON presenti in alcun gruppo o movimento politico senese per la disastrosa frammentazione delle opposizioni che, con molta probabilità, a mio avviso, farà vincere ancora una volta i soliti noti, nonostante il brutto momento che attraversano.
    D’Avanzo ed io con altri NON schierati pensavamo di fare un estremo tentativo, sapendo bene delle difficoltà, portando una lettera (con molte firme) in cui non si attaccava nessuno (i candidati a oggi noti hanno delle loro qualità, nessuno lo nega ma sono di fatto ‘divisivi’): lo si voleva come candidato eccezionale super partes per una situazione eccezionale quale è quella di Siena oggi.
    Sanno anche i sassi, perché l’ho scritto mille volte da oltre un anno su FB e ilcittadinoonline, che il percorso che io suggerivo era tutt’altro (partire mesi fa da dibattiti trasversali aperti sui problemi PRIMA di far scendere in campo dei candidati), ma Piccini, De Mossi e Sportelli hanno bruciato le tappe. I promotori della lettera ne prendevano atto, semplicemente. Se qualcuno ha idee migliori per superare la frammentazione le mandi: i tempi sono davvero molto ristretti. Ma si sappia che ci sono dei media, constato, che sembrano interessati in qualche modo e per i motivi più vari a tener ferma la situazione attuale.

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