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Verso il 10 giugno (III): Chiti e Pinciani (e Roberto Morrocchi)

Siamo ormai nel pienissimo della campagna elettorale, e noi portiamo avanti le nostre interviste (in onda ieri sera su Siena tv, ore 20, ora sul sito); abbiamo intervistato prima David Chiti, con la sua lista Siena Doc, e in seguito Alessandro Pinciani, con la sua lista Confronti (area ex Margherita, per capirsi).

DAVID CHITI

Molti si chiedono il perché della candidatura a Sindaco di David Chiti, demiurgo dell’associazione Noi che opera da anni nel settore del volontariato, soprattutto in campo medico-ospedaliero; chi segue con attenzione la politica senesota, si ricorda un Chiti baldanzosamente molto vicino al Franco Ceccuzzi triumphans, nel 2011, ed oggi è risaputa la vicinanza con l’ex astro nascente (ora già assai cadente, fortunatamente) del Pd nostrale, Scaramin Scaramelli. In ogni caso, la candidatura c’è, ed è giusto cercare di approfondire il tutto.

Quanto al titolone del Corrsiena di ieri sul possibile incontro post 10 giugno con il candidato De Mossi, che dire? Sicuramente i due si parlano, come è normale che sia (tra l’altro, c’è una componente logistica: lo studio del Superavvocato dista trenta metri dalla sede di Chiti); a domanda precisa sulle prospettive del ballottaggio, Chiti ha detto di avere preclusioni solo con Casapound, e di essere disposto ad avvicinarsi a seconda dei programmi, in particolare sulla questione del centro storico (il candidato di Siena Doc vorrebbe un assessorato ad hoc).

PUNTI DI FORZA E DI DEBOLEZZA

Il punto di forza della candidatura chitiana – detto, weberianamente, in modo avalutativo – è senz’altro quello di un radicamento popolar-contradaiolo autentico (che – se il candidato vuole un consiglio a costo zero – è bene non ostentare troppo), abbinato a questa consolidata prassi di volontariato di cui sopra che, nel tempo, ha portato anche a buoni risultati (il Pronto soccorso pediatrico, attivo ora 12 ore al giorno, è di certo l’esempio più evidente e eclatante, e giustamente il candidato l’ha ricordato nel corso dell’intervista). Avendolo incontrato lunedì mattina nella sede del suo comitato elettorale, nel cuore di Salicotto, poi, ci pare di avere notato un Chiti più umile e disponibile di come ce lo ricordavamo, il che umanamente lo rende migliore di prima.

Il punto di debolezza, oltre ad una dialettica da perfezionare, è senza dubbio quello ascrivibile al suo prima accennato passato politico di vicinanza al Franco Ceccuzzi triumphans, ovvero di Scaramelli oggi; se dal Processo che lo ha riguardato (per la questione del bar dell’ex Ospedale psichiatrico), Chiti è uscito integro, certe vicinanze politiche – nonostante i generosi tentativi di allontanarsene oggi – si sbianchettano con una certa difficoltà…

ALESSANDRO PINCIANI

La coerenza, quella va riconosciuta alla componente monaciana (declinazione Alberto) del Pd: avevano detto che un Valentini-bis (tra l’altro, senza primarie), non l’avrebbero digerito, dunque hanno presentato una loro lista ed appunto un loro candidato, l’avvocato Alessandro Pinciani. Al quale abbiamo chiesto se dal Pd gli sia pervenuto un qualcosa che ne certifichi l’espulsione o meno (domandina importante, no?): risposta negativa. Abbiamo dunque un piddino, schierato contro il candidato del suo stesso Partito: e vai…

PUNTI DI FORZA E DI DEBOLEZZA

Il punto di forza è il mix di gioventù (per la politica, si capisce: classe 1974) ed al contempo di ampia esperienza all’interno delle istituzioni, soprattutto a livello provinciale, stante la sua esperienza di Assessore in due Giunte targate ovviamente Pd (Ceccherini e Bezzini), in cui si è occupato un po’ di tutto lo scibile provinciale; buona e condivisibile, poi, l’idea – proposta con forza nell’intervista – della centralità non solo del turismo, ma anche dell’Università (per quanto, oltre all’interlocuzione con i vertici dell’istituzione, non sia risultato chiarissimo come un Sindaco possa da Palazzo pubblico essere motore di un polo universitario ancora più autorevole); la dialettica politica (border line con il politichese, talvolta), quindi, non manca di certo al candidato della ex Margherita, né la determinazione di cogliere un buon risultato personale: per la candidatura a Sindaco, Pinciani è una novitas, staremo dunque a vedere.

A proposito del doppio turno, poi, nel finale Pinciani ha fatto capire che si schiererà con chiunque, fuorché con Valentini Bruno, e si torna alla coerenza anti-valentiniana di cui sopra.

Il punto di debolezza è essenzialmente uno, che compendia e riassume il resto: nonostante i lodevoli tentativi di allontanamento dalla presenza forte del marito della madre (Alberto Monaci, per l’appunto), è chiaro che qualche – crocianamente parlando – igienico dubbio resta pur sempre, permane pur tuttavia. Fugarlo in modo completo, non è davvero cosa facile: aspettiamo il buon Pinciani al varco, comunque.

 

Ps 1 Ieri pomeriggio alle 17, il tour di Carolina Orlandi è approdato financo in Consiglio regionale (Palazzo Bastogi, Firenze), ottenendo una legittimazione politica a livello toscano (ora, pare che i festini NON c’entrino nulla, con la morte di Rossi: decidetevi, suvvia!); a presentare/introdurre, ci sono stati Eugenio Giani, Presidente del Consiglio regionale, nonché i Consiglieri Marcheschi e Bambagioni, oltre ad un pezzo grosso delle news Mediaset (Claudio Brachino, a confermare l’interesse delle reti berlusconiane per il Caso-Rossi, certo non casuale). Anche il Pd cerca di appropriarsi del suicidio, quindi?

Ps 2 Valentini Bruno sta facendo esplicite dichiarazioni d’amorosi sensi all’elettorato grillino: non è l’unico, e siamo in campagna elettorale, ma insomma…Orlando Pacchiani (Nazione del 15 maggio) riporta poi un passaggio tipico del Valentini-pensiero: secondo lui, ai bei tempi del Groviglio armonioso (quando Valentini non viveva a Canicattì, ma era Sindaco di un importante Comune contermino) Mussari riuniva tutti, e dettava la linea politica. Lui, Valentini Bruno, avrebbe spezzato questo ignobile, scandaloso, vergognoso modo di fare. A parte che a dettare la linea politica – di concerto con il grande banchiere – era Franchino il Ceccuzzi (ma questo non si può dire, stante la saldatura Ceccuzzi-Valentini), resta un fatto: Valentini ha rotto con Mussari, solo perché lo stesso è caduto in disgrazia. Non certo per altro: ricordiamocelo e ricordiamolo, in questa città di memoria da pesci rossi.

Ps 3 Roberto Morrocchi sarà l’uomo forte della comunicazione del Sindaco Valentini, in questa delicata campagna elettorale; il buon Roberto – persona per bene, lo sappiamo – non si adombri, ma tutto ci sembra, lui, fuorché un elemento di novità; dall’Università alla Biblioteca, per arrivare alla Presidenza della Mens sana minucciana, non si è fatto mancare niente, negli anni della Swinging Siena. Il dado comunque è tratto, e va benissimo, ci mancherebbe altro; quantomeno, però, Valentini smetta di fare il cantore del nuovo, come ogni tanto riprende a fare (vedasi Ps 2): se per lui l’usato garantito è meglio del nuovo, non spacciamolo, appunto, per ciò che non è.

17 Commenti su Verso il 10 giugno (III): Chiti e Pinciani (e Roberto Morrocchi)

  1. anonimo scrive:

    Caro professore
    Mi pare che non ci sia niente di nuovo nella politica di Sienina, il giro prossimo servirà a peggiorare le cose. In modo che i successivi mangeranno le pere mature
    senza fatica. Invece a livello nazionale le cose vanno verso una buona soluzione.
    L ‘europa è propio contenta, che siano diminuite le tasse, che sia dato un reddito di cittadinanza, che è in tutti i paesi. Ed in particolare che vengano tolti i privilegi. Profesore saranno tutti contenti….
    Stasera torno a zurigo, impegni urgenti di lavoro…. Ho pasato una bella vacanza, con la mia dolce metà sulla via maestra Volterrana. E ci ha raggiuntonanche la professoressa Francese. Si è innamorata di questi luoghi…
    Abbiamo visto un cartello. Necropoli etrusca di Dometaia, era chiusa. Ma da internet ha visto le tombe. Ed ha analizzato la direzione della strada. Direzione sud ovest. Ha detto che dobbiamo farci uno studio. Bene a fine giugno ritorneremo con la nostra equipe. E ti farò sapere…
    Ora professore dormi tranquillo perché lo spread rimarrà favorevole all’italia.
    Ed in particolere se verrano tolti i bugiardi, i ladri di soldi pubblici, e i privilegi.
    In europa saranno felici.

  2. Paolo Panzieri scrive:

    Belle interviste, precise e dirette, complimenti Raffaele!

  3. Hannibal scrive:

    Allora, caro Eretico, leggo che anche quest’anno il Mangia d’oro non te l’hanno dato: ben ti sta, tié!

  4. Anonimo scrive:

    Ok.
    Mi sono messa a leggere i programmi dei candidati e delle ,liste a loro collegate( grazie quanto.biz)
    Mi domando quanti di noi li leggeranno, poi quanti saranno disponibili a modificare il loro giudizio/opinioni/pensiero.
    Infine mi chiedo: ma quelli che l’anno presentate le hanno lette?
    Hanno idea delle false promesse prive di coperture economiche, delle improbabili intenzioni e delle azioni che NON potranno mai attuare?
    Se avrò tempo e voglia Caro una sintesi di tutto quello che è stato conclamato ma purtroppo è irrealizzabile.
    Temo di non avere abbastanza tempo….

  5. Biagio di Montluc scrive:

    Viste le interviste (concordo con l’avvocato Panzieri sui complimenti all’Eretico, per pacatezza e allo stesso tempo capacità di andare al punto). Chiti: era con Ceccuzzi, ma è durato solo 10 mesi. Come se l’avesse fatto cadere lui, no?
    Pinciani: chi vota lui, non vota certo i monaciani, Alberto Monaci non c’azzecca niente. E i regali di Natale li porta Santa Klaus con le renne…

  6. Caramellato del Buti II scrive:

    Io la definirei, questa campagna elettorale, un Palio dei ciuchini: candidati come Pinciani e CHiti che devono cercare di fare dimenticare passati a dir poco imbarazzanti, soprattutto per le vicinanze di prima e di ora. Il candidato De Mossi che avrebbe avuto un favore popolare enorme se si fosse presentato come candidato di autentica rottura civica, invece che a rimorchio dei partiti, Piccini che cavalca di tutto (dal Palio e piste collegate, al Caso-Rossi) pur di cercare di restare a galla, Sportelli che si contorna di Marzucchi e Marignani e vuole fare il discontinuatore. Dei grillini, sappiamo. Se rivince il Valentini, non ci stupiamo: è davvero la sorte che la città si merita!

  7. Anonimo scrive:

    Scusa Raffaele utilizzo questo blog per chiedere al PD senese (che sicuramente ti legge) di dire al deputato Padoan, eletto a Siena, di non associare più il nome Mps a frasi come “così sono a rischio i risparmi” perchè non si rende conto che fa dei danni alla banca e si comporta come in passato si è comportato il peggiore dei suoi oppositori.

    • VEDO NERO scrive:

      Padoan? E’ quello che, intervistato due mesi fa dal Sole 24 Ore, disse che gli italiani campano troppi anni e così mettono in crisi il sistema pensionistico. E qualcuno l’ha anche votato e mandato al Senato.

  8. Beatrice scrive:

    leggo con stupore su fb le uscite dell’ex sindaco valentini (speriamo)circa la vicenda accaduta ieri sulla discesa del titolo della banca mps.
    Il valentini si dice preoccupato di questo calo (-8%)che strano dal 2008 ad oggi il titolo, a seguito degli aucap, ha perso oltre il 98% e di questo il valentini non si è preoccupato per niente, la banca dal pd è stata fatta fallire e ancora il valentini non si è preoccupato.
    Leggo su un quotidiano locale che il valentini ha liberato Siena 5 anni fa, da chi ci ha liberato dai suoi simili?

  9. Roberto scrive:

    Fuori tema: ma vogliamo parlare della genialata di quel fior fiore di mente eccelsa di Borghi su Mps?

    • Eretico scrive:

      Caro Roberto (e non solo),
      in serata il blog tornerà ad occuparsi di MPR, stai pur tranquillo…

      L’eretico

    • Daria gentili scrive:

      Tutti i piddini scandalizzati per le parole di Borghi. Siamo veramente al paradosso!!!!
      Loro si, che si sono occupati dei risparmiatori e dei dipendenti, quando Mussari e co.hanno distrutto la Banca. Quelli che parlano ora, dove erano nascosti? Che la faccia di tolla

      Poi una curiosità: sbaglio o anche sindaci piddini hanno protestato per la chiusura della Filiiali nei comuni piccoli centri)da loro amministrati?

      • Roberto scrive:

        Sig.ra Daria, non che se prima hanno fatto danno adesso tutti siano legittimati a continuare a farne. Le dichiarazioni di Borghi sono dannose, ma non tanto per lo scossone in Borsa, quanto per la prospettiva in cui mettono una banca che sembrerebbe in via di risanamento. Dette poi da uno della lega che sappiamo cosa ha combinato con la banca euronord…….

  10. Anonimo scrive:

    ieri alla mensa sant’Agata, in mezzo a molti studenti che non sapevano chi fosse, c’era a mangiare il Valentini…voleva testare il cibo della cooperativa di mafia capitale “La Cascina”, stile Supersize-me?

    • Eretico scrive:

      Caro Anonimo,
      grazie dell’informazione! Per evitare guai, specifichiamo che l’accostamento fra La Cascina e l’inchiesta Mafia Capitale è semplicemente derivante dalla lettura della stampa, e non ha alcun valore offensivo, eh…

      L’eretico

  11. investor scrive:

    Mah su questo Borghi mi sembrano tutti matti.. si parla di fuga degli investitori da Mps ma se in Borsa c’è meno del 25% del capitale della banca e per lo più in mano a quelli che avevano già perso il 99%…ma chi scappa? Se non c’è nessuno…solo compravendite di piccoli trader…

  12. VEDO NERO scrive:

    Sempre più perplesso dalla lettura dei vari programmi elettorali del Sindaco futuro. Sono andato a sentire vari candidati e ho trovato sempre qualche vecchia faccia al traino. Dovrò votare, coprendo il naso, il meno peggiore, ma speravo un’aria più nuova nel futuro di Siena. Pensare che la vecchia amministrazione si ripresenta come non fosse successo nulla mi fa veramente senso. Intanto per il 2 giugno ci sarà lo spreco di 100.000 euri per il concerto della Zilli. Nulla contro la cantante, bella e brava, fa solo il suo mestiere, l’hanno chiamata e lei che doveva rifiutare? Sono i nostri cervelloni amministratori che si sono sentiti ricchi per iniziative del genere anziché riparare tante cose che non vanno a Siena; strade, mura, illuminazione e via dicendo. Certo siamo ricchi a Siena, paghiamo tra le più alte aliquote di IMU, TASI e TARU in Italia, per non parlare dell’acqua. Navighiamo proprio nell’oro. Un grande avvenire.

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