Eretico di SienaTris del venerdì: Turismo, Netflix e Caso-Rossi (nonché 3 Ps stimolanti) - Eretico di Siena

Tris del venerdì: Turismo, Netflix e Caso-Rossi (nonché 3 Ps stimolanti)

Articolo denso assai, quello di questo venerdì (altrimenti, in effetti, che tris sarebbe?); con tre argomenti, tutti piuttosto spinosi e densi di attenzione. Si tralascia, del tutto consapevolmente, l’argomento sulla bocca di tutti (anche troppo, ma questo era prevedibile), cioè l’effettuazione o meno del Palio straordinario per il centenario della Grande guerra (ma senza eluderlo, ci mancherebbe: ne scriveremo ad hoc martedì mattina, puntando l’attenzione soprattutto sullo scontro generazionale in atto fra giovani – in larga parte favorevoli -, e i non più tali, molto scettici); si parte, invece, con il sottolineare un passo in avanti, davvero meritorio, di Firenze sul contrasto all’inciviltà di alcuni turisti (tocca scrivere bene del Nardella, per Zeus, senti a che livelli siamo giunti); poi, una breve riflessione sulle riprese di Netflix, in queste ore imperanti in the city; infine, venenum in cauda, come piace a noi: visto che si viene personalmente tirati in ballo sul Caso-Rossi, si contrattacca molto volentieri. Non ci fanno neanche aspettare le liete nuove che – verosimilmente, si capisce – dovrebbero a breve arrivare dalla Procura della Repubblica di Genova, questi simpaticoni…

Segnaliamo anche un Ps sanitario, stimolante assai…

Buona lettura a tutti (fuorché ad alcuni), dunque!

A FIORENZA, BEN SI AGISCE (SU QUESTO)

Tutto si potrà dire del Primo cittadino Dario Nardella (che a noi sta simpatico come una zanzara entrata all’improvviso in camera), fuorché che non si sia attivato, nel tempo, per fronteggiare il fenomeno del cosiddetto “turismo d’aggressione” verso le città d’Arte. Con idee bislacche tipo l’innaffiamento dei turisti-bivaccanti (crediamo poi aborrita, ma fateci sapere, appunto da Fiorenza), ed oggi con l’idea di vietare il mangiare al bivacco (per ora, stando alle cronache, con la attiva moral suasion dei Vigili urbani, in attesa di passare alla riscossione).

“Vietato consumare alimenti soffermandosi e trattenendosi, anche singolarmente, sui marciapiedi e sulle soglie dei negozi”; sanzione da 150 a 500 euroni (collo!), conciliabile però con il pagamento entro i 60 giorni dalla notifica con 167 euro. C’è anche una fascia oraria, per il divieto: dalle 12 alle 15, dalle 18 alle 22 (il tutto avvantaggia chiaramente gli iberici, abituati a mangiare dopo la musica…).

L’abbiamo scritto per anni, sul blog, e continuiamo a scriverlo oggi: il decoro dei visitatori – con l’effetto a cascata su tutti – è una delle cartine di tornasole per la futura, ed anche l’attuale, qualità della vita della città. Non solo per chi ci vive, nel centro storico: per chiunque ne fruisca, per piacere, lavoro o entrambe le cose.

L’Assessore leghista Buzzichelli è entrata in carica, e ha subito fatto dichiarazioni condivisibili, su questo aspetto: l’attendiamo, però, alla prova dei fatti; visto che non è arrivata a Palazzo spinta da grande favor popolare, ha la possibilità di farsi conoscere ed apprezzare in un modo molto, molto, molto semplice: facendo ciò che le Giunte precedenti (quelle del “tavolino fuori a più non posso”, per intenderci) hanno omesso di fare per anni ed anni, contente solo e solamente del numero, mai della qualità e sostenibilità del Turismo nei confronti degli sciaborditi residenti. Una proposta di puro buon senso (come Manzoni scriveva, cosa ben diversa dal senso comune): dirottare i bivaccanti sotto al Tartarugone, attrezzato con poco all’uopo, per dare loro un Piano B; oppure, verso Porta Giustizia, en plein air (proposte condivise con l’augusto padre, che le avrà vergate su Fb, che – come risaputo – ci onoriamo di non frequentare). Nessuna fantascienza: solo il buon senso, appunto. Wait and see.

NETFLIX, RIPRESE IN CORSO

Anche in questo caso, la posizione del blog è molto chiara: così come non fummo per niente gratificati dello 007 del periodo mussariano (ten years ago), e tanto meno dei grandi, luculliani rinfreschi nel Cortile del Podestà per Quelli di allora, adesso non siamo certo fra i laudatores a priori dell’accordo con Netflix per le riprese del poliziesco che sarà.

Certo, la mano del regista è una garanzia di qualità; certo bis, i 40mila euroni in più raccattati dal Sindaco per l’imprimatur alle riprese, sono cosa buona e giusta; però, aspettando di vedere ovviamente il prodotto finito, restiamo dubbiosi e scettici rispetto al mega-evento: contenti di essere smentiti, se il tutto saprà valorizzare la città, rivolgendosi anche a quel tipo di pubblico che non ha bisogno di Ordinanze comunali per non bivaccare sugli ingressi delle case altrui…

CASO-ROSSI: SI RIPARTE

Premessa d’obbligo: la nostra idea era quella di aspettare le notizie dalla Procura di Genova, prima di ripartire lancia in resta sul Caso-Rossi (cioè sulla ignobile montatura mediatica che ne è stata fatta nei mesi scorsi); verosimilmente, se l’esperienza giudiziaria personale maturata nell’ultimo decennio vale qualcosa, arriverà una discreta grandinata da Genova (non solo per la Società autostrade: per loro, se Zeus vuole la grandinata è iniziata ieri).

Visto però che Oreste Grani (che dà a se stesso il soprannome di Leo rugens, forse per intimorire, sic?) mi mette di mezzo, e soprattutto il sempre brillante Ranieri Rossi riprende il tutto esaltando il succitato “leone che ruggisce”, tocca anticipare i tempi, con un ben dosato antipastino d’ordinanza.

Il “leone ruggente” Oreste Grani (su Internet c’è molto materiale su di lui, ma ci vuole qualche ora libera per leggerlo tutto: un’idea ce la si fa, comunque, in poco) attacca lo scrivente (definito tra le altre cose “abile”…nonché dotato di a suo dire selettiva “grandissima cattiveria”: grazie dei complimenti, caro Oreste, davvero), riprendendo sic et simpliciter un articolo di questo blog, vergato all’indomani della marcia che fece scendere in Piazza (Salimbeni) tanti cittadini, per chiedere la Verità sul Caso-Rossi.

Come risaputo, eravamo presenti – con altri bloggers, peraltro -, evidentemente perché in quel momento (ben prima che iniziasse la grancassa mediatica nazionale) ci sembrava giusto e doveroso farlo; in seguito, sia leggendo con attenzione le carte, sia in quanto schifati per la prima citata grancassa del caravanserraglio degli “ultras della verità” (copyright Carlo Regina), ciò che era in laicissimo dubbio (suicidio/omicidio), si è via via dipanato nella sua drammatica realtà, squadernata per tabulas da un’inchiesta sulla quale tante volte siamo tornati (ancora peraltro aspettando il nome del o degli assassini, da parte dei grandi giornalisti investigativi che si sono mossi, ovvero dalla famiglia).

Tornando ad Oreste Grani ed al pezzo ritirato fuori, basta rileggerlo, senza neanche troppa attenzione: per intanto, si diceva in quello scritto che la famiglia avrebbe dovuto fare un mezzo passo in avanti, ammettendo la funzione che aveva David Rossi all’interno del Sistema Siena (invece è arrivata la celebrazione aprioristica dell’uomo e soprattutto del manager integerrimo: addirittura di colui che sarebbe stato lì lì per parlare e svelare tutto il marciume di banca Mps, sic); ma anche, si è costruita una contronarrazione (a colpi di incoerenze e di cambi di versioni su fatti clamorosi, come gli atti di autolesionismo, prima ammessi candidamente, poi parecchio meno) che si commenta da sé. E sulla quale contronarrazione – come detto -, ci auguriamo davvero che a breve il cerchio giudiziario finalmente si stringa.

Dopodiché, dopo sin troppo lunga attesa, sarà il momento di togliersi sul serio qualche sassolino: gutta cavat lapidem, a tal proposito; ah, quasi dimenticavamo: da Internet, qualcosa di Oreste Grani si capisce. Per esempio, che è (o è stato) molto legato ad una società romana chiamata Ipazia: che a sua volta, sette anni or sono, ebbe molto a che fare con Siena. Aiutino: era la campagna elettorale in cui Claudio Martelli piombò, da marziano, in città. Con chi si relazionava Ipazia? Mumble, mumble: è uno che c’è anche oggi, a giro. Visto che il sagace Ranieri Rossi dice di volere conoscere il Grani, si faccia un giro su Internet: tanti auguroni…

Ps 1 I martinellati pongono con merito, oggi, la questione dei soldini (dieci milioncini circa) che erano stati destinati alle periferie senesi (come a molte altre), poi improvvidamente spariti; visto che oltretutto scrivono di essere l’unico blog che ne scrive (come no?), e che la Susanna Cenni si sta dando da fare per recuperarli; aggiungiamo noi che il voto della maggioranza parlamentare è stato corroborato da quello del Pd (Renzi stesso, in persona, ha votato esattamente come Di Maio e Salvini). Questo minimo dettaglio, però, è oggi taciuto dai martinellati stessi: se ne riparla alla prossima, dai…

Ps 2 Il Consigliere Benini dunque è formalmente fuori dalla Lega di Siena: il suo pensiero, molto critico con il Sindaco e la Giunta, va a cozzare contro l’unico Partito che ancora abbia regole interne (quasi da centralismo democratico d’antan), da vecchio Pci, insomma. Non si capisce come voterà in futuro Benini, ora al Gruppo misto; in ogni caso, abbandona la Lega l’unico che avesse detto e fatto qualcosa di effettivamente salviniano in questi primi due mesi di Consiglio comunale. C’è da riflettere: ognuno a modo suo, si lascia immaginare…

Ps 3 Un po’ di Sanità (universitaria), per concludere in bruttezza: i nodi del Concorso per il primariato di Ginecologia stanno venendo al pettine (noi siamo stati i primissimi a parlarne, illo tempore); mettiamo una dopo l’altra queste date: 26 luglio, seconda ed ultima riunione della Commissione che deve giudicare i curricula degli aspiranti. Il 1 agosto, questo blog dà notizia del vincitore (professor Zupi), ovviamente azzeccandoci; il 4 agosto, il Corrsiena conferma la notizia sulla nomina di Zupi; solo lo scorso 4 settembre, però, viene pubblicato il verbale, a Commissione ampiamente scaduta – dall’8 agosto! -, verbale integrato da un addendum datato 20 agosto, quindi a Commissione per l’appunto scaduta.

Solo una domanda, per concludere: secondo voi, come va a finire, il tutto?

18 Commenti su Tris del venerdì: Turismo, Netflix e Caso-Rossi (nonché 3 Ps stimolanti)

  1. alberto bruttini detto Cacaccia scrive:

    anche se la Crusca si divincola abilmente sul problema del plurale nelle lingue non italiane computer/s monitor/s ecc. non penso sia corretto usare curricula come plurale di curriculum ma dovrebbe essere lasciato al singolare ne più ne meno come “referendum”.
    Ave

    • A.B. scrive:

      Sostanzialmente ha ragione, ma penso che il latino sia l’unica lingua per la quale si possa consentire un’eccezione alla regola, dato che ne deriviamo direttamente.

  2. manunta scrive:

    Via de’ neri , pe esse precisi ,il provvedimento nasce da una situazione dove i residenti per entrare ed uscire di casa, dovevano perforare la fila di avventori di noto paninaio, o chiedere permesso a due tre pischelli dementi inebetiti da tripadvisor ,stazionanti sullo scalino davanti l uscio, digrumanti stiacciate e intenti a selfizzarsi a mandibole aperte.
    Il noto paninaio, che offre roba che da tutti i pizzicagnoli si pole trova’,
    data la sua posizione dietro l uffizi, e un abile promozione sul noto sito
    consigliere dei piu imbecilli sprovveduti e coglioni tra telematizzati moderni. Ha conquistato fama internazionale, e per l orrida bacata e sterminevole nova generazion selfie dipendente, ha raggiunto un attrattiva pari , a quella di una fresca deiezione bovina, per mosche e stercorari.
    Forte di cio’ s e’ allargato a dritta manca e fronte strada, creando assembramenti di sbiascicanti , da record, che a dirla tutta rompon gli sferoidi ai residenti e alle altre attivita’ commerciali.
    Bene ha fatto nardy ,a porre rimedio anche se erano anni che la cosa andava
    avanti, e c’e’ voluta tutta l incazzatura e la determinazione dei residenti
    prima che il noto violinista e straziatore di Bach alle notti bianche, movesse mano.
    Delle cause ho detto, aggiungo che se gli uffizi si dotassero di un sistema
    a display esterno che segnali l ultimo numero di biglietto venduto ed entrato ,e lo riportasse anche su di una app scaricabile, i turisti non avrebbero bisogno di stare ore in fila, per poi entrare, e all uscita sfiniti gettarsi a stormi sul noto paninaio dietro l uffizi.
    Uno compra prima il biglietto, e poi mentre gira per la citta’ a vedere altro, controlla sullo smartphone quando sta per arrivare il turno di entrare, sarebbe cosa fattibile a bassa spesa, ma…. nardy non intende
    nemmeno a chiamallo pe’ nome, darioooo!!!! eeeh? chi? mario?
    Aggiungo ancora , i lungarni e la spiaggia dei canottieri son li dietro, s croce ampia, panchinata, vota di banchi e ben dotata di cestini del sudicio
    sarebbe a minuti 5 o meno dal noto paninaio.
    Ma’ il turista infradiduto ed ebete ,forse teme che la vista di s croce mentre, s ingolla il panino, possa stendahllianamente , ostacolare la digestione del medesimo e implacabile e statuario si blocca dopo l acquisto
    nella petaltro gia’ sretta di suo ,via de neri.
    Genti istupidite da overdose di social, il cui uso rasa ,ricchezza di vocabolario e d idee, selfianti orridi, novogerganti, dei quali tal Rocco bon esponente del genere,invitommi a tener sul blog, linguaggio piu’ consono al loco mediale, a lui vada uno stentoreo puppamelo !! ,io parlo come ho voglia. se ti da noia cazzitua bischerino rimbombato.

    • cherubino scrive:

      Da cultore e amante della forchetta nostrana, aggiungo anche che le stiacciate del noto paninaio non sono nemmeno granchè… avare di companatico,che peraltro si dimostra di bassa o al più media fattura e sicuramente industriale, fanno strozzo da morì!
      Nei dintorno si trova di meglio senza fare due ore di fila soprattutto se, come fa il sottoscritto,ci si rivolge a due /tre lampredottari selezionati…

  3. Daria gentili scrive:

    ps 1 . Benissimo hanno fatto i martinellati – alias il tuo amico Alessandro Orlandini – a ricordare i 10 milioni del bando delle periferie. Peccato che quando sono spariti da Siena circa 20 miliardi di euro per Antonveneta ( la manovra economica di cui si sta parlando attualmente si aggira sui 10-15 miliardi, sic!) il succitato, intellettuale di tutto rispetto del mondo senese, sia stato silente, a meno che mi sia sfuggita qualcosa. Adesso, stranamente (?), il ri-succitato ha ritrovato la vis oratoria.
    L ‘ho scritto anche a lui, ma, da vero maestro di democrazia, non mi pubblica.
    È chiaro che l’atteggiamneto tenuto nel passato, svaluta, mio avviso, anche le cose eventualmente condivisibili oggi rilevate.

    BIVACCHI? In alcuni paese stranieri – Vienna – mi risulta che sia addirittura vietata la vendita di cibi asportabili. Concordo, comunque, sul fatto che alcune aree della città, come quelle da te indicate, potrebbero essere utilizzate per dirottarvi i bivacchi delle comitive turistiche

  4. Manghino scrive:

    Ottimo Grani….
    Hai capito con chi bazzicava?
    Si trova tutto molto facilmente..confermo

  5. manunta scrive:

    https://firenze.repubblica.it/tempo-libero/articoli/cultura/2018/09/06/news/firenze_sabato_ingresso_gratuito_per_i_fiorentini_al_museo_dell_opera_del_duomo-205765108/

    De Mossiiiii???
    Santamaria della scalaaaaa????
    Aggratisse a Firenze, e ci suonera’ un altra volta L’ Inghisciano.
    Si , quello che sta in val merse, quello che vorrebbe con musicisti
    di livello internazionale suonare nella citta’ dell Agazzari, del Saracini,del Draghi,del Feliciani, del Bianciardi ecc.ecc.
    Ma che invece a Sienina, ancora c ha da suonarci ,dopo 9 anni che sta tra torri, e val di merse.
    Lui , quello che c ha un amico rompicoglioni ,di Firenze , amico, che a pensare che nardella c ha piu cervello lui di un certo avvocato , scote il capo ,e gli dice, oooh Andrea non disperare, lo sai son sodi come le sorbe ma forse a insistere chissa?
    col tempo…..

    datosi che col tempo e con la paglia
    dove l asini stabulan tranquilli
    maturano le sorbe e la gentaglia
    che piccinini bisogna capilli
    gente che troppo spesso solo raglia
    che sol pel palio stanno a fa’ cavilli
    a siena i concerti non si sbaglia
    comun li fa lui fare a nina zilli
    topa belloccia a siena sempre quaglia
    pe’ trastullassi i cervelli e i billi
    e a siena pel repertorio del barocco
    non liuti ma’ di topa un grande tocco

    sara’ forse mai questa la ricetta?
    per far entrare a siena la cultura?
    passere gnude a suonar la spinetta

    e pocce orgoglio lor della natura
    come nacchere insieme a sbatacchiare
    e dare ritmo a musica futura

    siena la tradizion vuol rispettare
    l arsiccio orgoglio lui della citta’
    sarebe lieto di tal novo affare

    pero’ attenzione che tutti lo si sa’
    la cazzaria narrava lei di billi
    se tradizion qui si rispettera’

    sara’ cassata anche nina zilli
    Siffredi forse sara’ nume novello
    e culi molti lui n ara’ d aprilli

    esulti siena ,sara novo modello
    dell arte antica del come chiappallo

    Oooh io ve lo dico , manunta l arsiccio l arebbe fatto tribolare.
    Roccooo ti garba ? aspetta

    Quel c a siffredi tra le gambe pende
    Rocco goloso ci fa’le sue merende
    poi si martella anche gli sferoidi
    e a fin serata sciacqui pe’ l emorroidi
    cosi lui inganna i tempo l e’ un fenomeno
    e di certe cibarie un gran gastronomo.
    gni garban anche se scondite e crude
    ei pascensi carpon a terga nude
    fine modello lui d intelletuale
    si pone al di la’ del bene e male
    si pone spesso pe’ chiappanne tanta
    di roba soda a gradi novanta.
    io lo saluto i povero meschino
    e brindo a gradi tredici di vino
    e chi volea nsegnammi l italiano
    saluto lui citto ,gnorante e vano
    che mai si videro vostri cittini
    capaci d insegnare a fiorentini
    di tufo un bastan venti laureati
    co’ l’arnaioli anche poco studiati

    in arno nacque Domenico i’ Burchiello
    e titol di studio fece a men d avello.
    la burchia ,si sappia ,or naviga n merse
    rime sementa in forme diverse
    ottave alternate oppure terzine
    da merse ora vengon rime fiorentine
    dalla valle ove un tempo i medeghino
    al poro giomba gli stacco’ i capino

    valle ferale fu’lei per la balzana
    manunta ora qui debito risana
    e vole ravversare Siena vana
    Siena cadette sol dopo capraia
    di li’risorga e grande ancora appaia
    manunta cagnaccio solo questo abbaia.
    Ritorni Siena a creder in se stessa
    butti all ortiche la voce dimessa
    smetta lei d esser come fava lessa
    alla rinascita sua metta mano
    smetta lei d’ esse un popolo vano
    miri al leon vessil del capitano
    e il popolo ricordi suo vessillo
    leon rampante poco ci vo’ a capirlo
    minaccia chi l popolo non vol seguirlo

  6. Quello di San Marco scrive:

    Ma l’Ipazia che fece parte della cordata elettorale, salvo errore, di Corradi-Piccini-Martelli, non c’è più nel web? Un tempo aveva una ricchissima attività.
    Ora ho trovato però questo:
    http://www.ipaziaitalia.org/index.php/storia/2-storia

  7. Semplici8 scrive:

    “Certo, la mano del regista è una garanzia di qualità”. Ma chi? Michael Bay? Aaahahahaahahahah! E il panegirico su Nardella? Da buttarsi in terra dal ridere! Eretico, almeno diccelo prima che ti sei dato alla satira. Così ci prepariamo.

    • Eretico scrive:

      Caro Semplici8 (cioè?),
      a parte che una delle caratteristiche del blog – anche se sembra tu non te ne sia accorto molto – è sempre stata l’ironia, il castigat ridendo mores, dunque il tentativo di fare satira; a parte appunto tutto ciò, ti confermo che in questo caso il Nardella ha agito molto bene (magari in ritardo – come chiosa Manunta -, ma almeno ha agito), e su Michael Bay come autore di polizieschi non mi rimangio assolutamente la parola, anzi.

      Per il resto, W Ipazia, tutta la vita!

      L’eretico

  8. giorgio- senese vero ma non ipocrita scrive:

    Ci siamo un po rotti le scatole di questo bifolco fiorentino di Benigni, che viene invitato nei vari atenei italiani a parlare…..
    A parlare male di Berlusconi e a fare battute ovviamente a favore del PD (tradotto comunistelli).
    Sono venti anni che durano questi ridicoli monologhi , pagati profumatamente dalle varie università …e voi senesi che lo applaudite (anche se è strano perché voi i fiorentini li odiate) però lui è un comunistello come voi quindi va bene vero?
    Si, Benigni è un comunistello ignorante, però con il golfino firmato e la scarpina di marca …come tanti senesini…

    Giorgio senese vero

  9. Semplici8 scrive:

    Caro Eretico,
    Conosco bene l’ironia che caratterizza molti dei tuoi scritti, dato che ti seguo da diversi anni. Il fatto che tu ci tenga a ribadirmelo significa che mi ritieni meno intelligente di quello che sono, e questo mi dispiace un po’.
    Quanto alla tua risposta, molto seria, ad un commento quello sì volutamente ironico, ecco la mia opinione:
    se come scritto da Manunta il provvedimento Nardella riguarda solo via de’ Neri, mi zitto. Se come avevo letto in precedenza è generalizzato colpirebbe, tra gli altri, anche i tradizionali trippai fiorentini, negozi che quasi sempre sono poco più che dei buchi senza alcuno spazio interno e ai quali attingono proprio i Fiorentini stessi e tanti lavoratori pendolari ; che si fa, si dà loro una deroga in nome della tradizione? Inoltre, se preservare decoro e pulizia è cosa buona e giusta, negare di fatto la fruizione di una città tra le più belle del mondo a chi magari non ha la possibilità di sedersi al ristorante è sbagliato.Il problema si risolve dedicando spazi anche piccoli ma capillari a chi vuole consumare al sacco, meglio se dotati di panchine, cestini e magari bagni pubblici nelle vicinanze. Come a Dublino, Madrid, Praga per esempio. E come da te giustamente proposto anche per Sienina.
    Su Michael Bay, che dire? Non avrei mai, ma proprio mai, pensato ti potesse piacere il regista di Bad Boys, di Armageddon, di Transformers. D’altra parte, de gustibus etc. etc.
    Infine, l’anonimato. Mi sembrava di averlo già scritto, in ogni caso lo ribadisco qui: a meno che non offenda o calunni qualcuno, o entri nel merito di fatti specifici, un commento anonimo ha la stessa identica valenza di uno firmato. Naturalmente, in quanto proprietario del blog, è tuo pieno diritto pretendere nome, cognome, indirizzo e codice fiscale dei tuoi commentatori. Quando accadrà, ne trarrò le conseguenze. Fino ad allora mi tengo il mio nick farlocco. È la mia forma di resistenza verso una discriminante che trovo risibile.

    • Eretico scrive:

      Caro Semplici8, nessun problema per l’anonimato, ci mancherebbe: per quanto molti siano usciti allo scoperto, altrettanti lo conservano; quanto al regista, era solo una considerazione sull’abilità tecnica (la mano, per l’appunto), non certo sulla qualità dei film. Tutto ok, tranquillo!

      Censurati un paio di commenti: uno, era improponibile per motivi che non possono essere sfuggiti a chi l’ha scritto; il secondo, riguarda luoghi di provenienza ed attitudini sessuali (presunte) di alcuni commentatori: cosa non carina, si converrà…

      L’eretico

  10. fabio scrive:

    Ciao Raffaele
    alcuni giorni fa ho letto una dichiarazione dell’assessore Buzzichelli a proposito della volontà di accentrare le aree giochi per permetterne una migliore manutenzione.
    Ripeto era una dichiarazione e quindi senz’altro il ragionamento previsto, che non conosco, sarà più articolato .
    Suggerisco all’assessore , all’amministrazione comunale in genere, alcune considerazioni:
    1) Sembrerà una banalità ma fra gli arredi dell’area prevedere sempre una pista dei barberi. Non è scontata la partecipazione dei bambini alla vita di contrada e questo potrebbe essere un modo semplice ma divertente per incuriosirli spontaneamente
    Il secondo:
    2)tenere presente che molte aree verdi del centro storico sono o di proprietà o in gestione alle Contrade . In quest’ultimo caso con rapporti di comodato stipulati a suo tempo nei quali in genere la Contrada si fa carico di una qualche forma di manutenzione in cambio di un parziale utilizzo di tali aree che per gran parte dell’anno rimangono inutilizzate.
    Dal momento che il rapporto amministrazione/contrade spesso già esiste perché, se opportuno e in accordo con la/le contrade di riferimento, non utilizzare tali aree come aree giochi?
    L’amministrazione sicuramente ne avrebbe un vantaggio economico e l’area sarebbe senz’altro più vissuta e meglio manutenuta

    Faccio l’esempio degli orti degli Orbachi che da anni il Bruco manutiene ma conosco altri esempi di aree prospicenti alle sedi delle Contrade o alle loro società
    Ci sono poi spazi urbani che sono vocati a questo . Lo dice il vissuto della città . Anche individuarli e dedicare a questi le risorse per attrezzarli sarebbe a mio avviso un percorso logico .
    Anche qui faccio l’esempio di ciò che conosco meglio: piazza S. Francesco.
    Vuoi per la vicinanza della scuola, vuoi perché appunto è una piazza, vuoi perché tradizionalmente è sempre stato punto di gioco e di incontro fra i ragazzi del Bruco e della Giraffa e attualmente anche perché il centro si sta ripopolando di famiglie giovani( almeno è ciò che ho visto nel mio rione negli ultimi anni), mi sembrerebbe opportuno che a questo spazio , naturalmente vocato al gioco, l’amministrazione prestasse attenzione.
    Per inciso proprio in p.za S. Francesco alcuni anni fa, su iniziativa dei genitori e a loro spese, venne appunto realizzata una pista dei barberi .
    In questo caso l’iniziativa fu spontanea , delle famiglie, previa richiesta all’amministrazione del permesso di collocazione del manufatto.

    I due esempi che ti ho fatto Orbachi/p.za S. Francesco devono suggerire un’ultima considerazione . Fra i due siti i bambini, spontaneamente e naturalmente, prediligono la piazza.
    Alla fine l’analisi e la conoscenza del vissuto cittadino sembrano apparire più importanti dell’esistenza di un area amena e idilliaca

    • manunta scrive:

      Curriculum – Comune di Siena
      PDFwww.comune.siena.it › download › file

      Ecco a voi il nuovo assessore al decoro ubano aree verdi ambiente,
      e protezione civile anche?
      Date un occhio al curriculum e ditemi se trovate qualcosa di connesso all
      incarico.
      Comunque se avete da arredare un negozio di parrucchiere, dice che in quello sia un fenomeno.

  11. manunta scrive:

    Vedi Raffa che pian piano vien fuori cosa puo essere la contrada, vedi che certi interventi ( fabio)andrebbero stampati e
    appiccicati a labbrate nel muso di chi sostiene che contrada sia solo sinonimo di ignoranti e beceri, contrada quando e’ vita sociale e senso civico , allora diventa IL punto di leva per cambiare Siena.
    Chi non lo capisce e’ solo un verme complessato, snob idiota inutile e pusillanime.
    Uno pseudointellettuale pdino in pratica. Un fava lessa ignorante vaccina con la smania di rimarcare,la sua presunta (ma inesistente) superiorita’
    culturale, fatta solo di luoghi comuni.
    Di loro Siena puo’ tranquillamente fare a meno.
    Vadanonculo , sono alla canna del gas, una bella boccata su’ piccini.

  12. Franco Pediani scrive:

    Da fiorentino concordo al 100% con Manunta e gli confermo che il clone di Matteo ci mette un po’ a realizzare quel che va fatto. Ancora di più a farlo bene.
    Da fiorentino (che non odia i senesi) concordo anche con Giorgio – senese vero ma non ipocrita – su Benigni che anch’io personalmente ho sugli zibidei. Casomai, gli faccio presente che è nato a Castglion Fiorentino (Ar) e vive a Vergaio (Prato) quindi è tutto fuorché fiorentino, per fortuna.

    • manunta scrive:

      Du galletti valdarnesi

      dalla nebbiosa valle valdarnese
      alle miasmatiche nebbie di vergaio
      paesano quindi lui del rignanese
      a loro andrebbe l oscar del troiaio
      l un gonfia l petto con alte pretese
      l altro lo liscia ,son di stesso pollaio
      pollaio di galletti sinistrati
      fanculo a loro e a chi un ce l ha mandati

      annacquator di Dante i sor benigni
      galletto lui oramai bollito lesso
      si struscia con i piu laidi e maligni
      l’e’ cotto sfatto e ormai nessun fa’ fesso
      bollito dagli onori e dai guadagni
      solo a tirallo ormai gli cavi l osso
      manunta come il gufo se lo nghebbia
      sputando di lui borra , e in rim lo tribbia

      benigni apologia della sinistra
      corrotta marcia metamorfizzata
      ch’ ormai raggiunse lei l estrema destra
      con giravolta molto mascherata
      butto’ le trecce lei dalla finestra
      e fece poi salire fuor di vista
      Quegli strozzini internazionali
      che ben li pascion come fussin maiali

      Gnamo Raffa queste le puoi manda’ , in prosa c ero andato piu’ peso.

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