Eretico di SienaLa domenica del villaggio: clima, "Medioevo segreto", compiti-Presidi (e 9 Ps!) - Eretico di Siena

La domenica del villaggio: clima, “Medioevo segreto”, compiti-Presidi (e 9 Ps!)

Penultimo appuntamento dell’anno Domini 2018, con la rubrica cultural-domenicale del blog (e lunedì ultima puntata pre-natalizia de “Il lunedì del villaggio” su Siena tv, ore 21); si parte parlando di clima, commentando uno stimolantissimo studio di due intellettuali USA; si continua, poi, discettando dell’ultima fatica di Vinicio Serino (“Medioevo segreto”, Betti), perché il libro contiene spunti davvero da tenere a mente; per quanto concerne la rubrichetta scolastica, riflessione domenicale sulla raccomandazione ministeriale di non dare compiti per Natale, sic.

Vari Ps a guarnire, compreso uno concernente la figura di Fazio Fabbrini, scomparso in settimana.

Buona lettura a tutti, domenica essendo, dunque!

CLIMA IMPAZZITO, CHI CI RIMETTE?

“Si salvano solo i capitalisti?”, titola il domenicale del Sole 24 ore (9 dicembre, pag. 32, pezzo di Ermanno Bencivegna), citando uno studio di G. Mann e J. Wainwright; in effetti, la questione è cruciale, e pone interrogativi etici di enorme spessore: di fronte agli evidenti disastri – attuali, e possiamo immaginare quelli futuri – del Climate changing, siamo tutti uguali? In settimana, tra l’altro, c’è stato anche l’anniversario (12 dicembre, il terzo) della Conferenza di Parigi, e forse una riflessione sulla drammatica questione ambientale planetaria è giusto farla, giacché con Trump ed adesso con Bolsonaro in Brasile (il quale ha visto bene di nominare suo Ministro per le foreste – leggasi Amazzonia – un noto, incallito deforestatore) qualche ulteriore nube, in un orizzonte già tutt’altro che terso, si nota.

Siamo dunque tutti uguali, di fronte all’ambiente stravolto? Certo che no, scrivono i due autori – studiosi di impostazione marxista, va subito chiarito -, e da questo punto di vista non c’era bisogno del loro, pur augusto, parere. Uno degli esempi che citano, comunque, è di indubbio fascino; ottobre 2012, New York City è devastata, flagellata senza pietà dall’uragano Sandy: decine di morti, e circa 75 miliardi di dollari di danni. In più, black out totale a Manhattan: a parte, però, il centro direzionale della Goldman Sachs, che possedeva generatori emergenziali di clamorosa potenza, evidentemente.

Di fronte al Global warming, quindi, non solo ci sono aree più esposte dal punto di vista prettamente geografico (le coste, per esempio), ma ci sono anche disparità prettamente classiste: chi ha più soldini, ha sempre più vie di fuga, e la luce – come nel caso di cui sopra – gli resta anche se agli altri va via (ed è l’assenza di luce elettrica, che offre più di ogni altra cosa il senso dell’eccezionalità del momento). Morale della favola, ergo: chi si è arricchito maggiormente, ha molto spesso inquinato – o fatto inquinare dai suoi sottoposti – di più; chi ha inquinato di più, soffre però meno degli altri i costi dell’inquinamento stesso; da questo punto di vista, non viviamo davvero nel migliore dei mondi possibili, e Marx – quantomeno a livello di analisi dell’esistente – ha ancora qualcosa da dire…

IL MEDIOEVO SEGRETO DI VINICIO SERINO

La spada di San Galgano con la rotonda di Montesiepi, le streghe toscane, la fonte dell’Abbondanza a Massa Marittima, la Pia dantesca, la simbologia numerica della “Siena segreta”, la Cattedrale di Pienza, i segreti di Giulia ed Alessandro Farnese, et multa alia: sono alcuni dei temi che, chi vorrà, troverà all’interno del denso libro dell’antropologo –  e “studioso dell’uomo”, come ha scritto nella prefazione Marco Bussagli – Vinicio Serino. Un libro, quello del buon Vinicio, che raccoglie articoli, interventi, contributi pubblicati in varie riviste specializzate (dalla circolazione non ampissima), oggi a disposizione di tutti (“Medioevo segreto Per una antropologia del meraviglioso e dell’insolito”, Betti editore, 190 pagine, euro 19,50 spesi bene).

Al cospetto degli “antropologi della domenica” presenti ad ogni latitudine (e non certo latitanti a Siena, purtroppo), qui abbiamo il rigore dello studioso abbinato ad uno stile asciutto e adatto anche ai non specialisti; dovendo scegliere un argomento, ripropongo quello proposto giovedì nella partecipata presentazione del volume alla Comunale ( con perfino polemica finale da parte di un cattolico troppo zelante, sul quale, per pura pietas natalizia, stasera si sorvola): il Capitolo sulla Morte. Ormai espunta dalla discussione pubblica, nell’Età di mezzo invece era al centro del dibattito: la società non era ancora immolata al Dio-consumo come oggi, e c’è da aggiungere che si campava parecchio di meno, in media (con i maschi che vivevano più a lungo delle femmine, falcidiate dalle morte di parto). A pagina 117 dello stimolantissimo Capitolo dedicato alla complessa questione, tra le altre cose Serino ricorda la disciplina – precisa e rigorosa – con la quale anche a Siena i funerali erano disciplinati (il paragrafo sulla “Honor mortis”, è quello da cui è tratto il tutto): divieto di uso di certi colori (rosso, verde, azzurro), per le vesti dei partecipanti; divieto di assembramenti (“contingentamenti”), difficili da gestire, per motivi di ovvio ordine pubblico; divieto di partecipazione per le donne, se non per le esequie di una defunta; last but not least, rigido divieto del cosiddetto “bociarerium”, cioè di manifestazioni di disperazione (lacerazione delle vesti, capelli strappati e via dicendo): perché poteva sembrare che ci fosse una sorta di “disfattismo religioso”, certo (non stava forse l’anima del defunto ascendendo al cielo?), ma anche per quel senso della misura che allora si cercava di dare ai funerali. Magari privilegiando l’interiorità del ricordo o della preghiera, invece che – questo nel libro non c’è – lasciarsi andare agli insopportabili, scroscianti, applausi di oggi…

L’ANGOLO DEL PROF: LA CIRCOLARE DEL MINISTRO

Qualche timido, minimo, sussulto di ottimismo, il Ministro della Pubblica istruzione Bussetti, ce l’aveva anche dato: e quantomeno era/è figura che viene dalla scuola, a differenza di gran parte dei suoi predecessori; con l’uscita fatta in settimana – qualunque ne sarà, poi, la pratica conseguenza – ci rimangiamo invece tutto, e con i dovuti interessi.

Per le vacanze natalizie (circa 15 giorni), secondo il Ministro, meglio sarebbe che i docenti non dessero compiti tout court: poverini, i ragazzi, vessati dalla falce dell’implacabile cattiveria di (alcuni) loro docenti. L’unico modo per farli stare qualche ora in meno ad inebetersi, a webdementizzarsi di fronte a videogiochi et similia, sempre secondo il Ministro, dovrebbe essere dunque eliminato alla radice: sempre per il bene supremo degli studenti, sia chiaro.

Pare che il severo monito ministeriale per ora non sia cogente: se lo divenisse, saremmo – si spera in modo non isolato, sic – pronti, anzi prontissimi e lieti assai, ad una sana pratica di disobbedienza civile. Wait and see, as usual; nel frattempo, per concludere, i Dirigenti/Presidi/manager hanno in queste ore ottenuto 500 euroni abbondanti in tasca in più al mese. E vai…

Ps 1  A proposito della rivolta dei gilet gialli (sulla quale torneremo a suo tempo), segnaliamo un intervento di Karen Rubin sul Giornale di ieri (pagina 15); al netto di tutto il resto, ed anzi guardando con interesse al movimento, resta un fatto, oltre a quello inaccettabile della violenza: l’antisemitismo. Il quale pare molto ben incistato, nel succitato movimento che sta monopolizzando l’attenzione mediatica di questo dicembre.

Ps 2 Restiamo in Francia, ove a Strasburgo è morto il giovane giornalista italiano Antonio Megalizzi, 29enne, ucciso da un estremista islamico: tutti coloro che l’hanno conosciuto, concordano sul fatto che aveva la stoffa del buon giornalista. Aveva la passione dentro, e voglia di spenderla per gli altri; lo salutiamo, ricordando – e non perché siamo sotto Natale – che fare il giornalista in un certo modo, è anche un atto donativo.

Ps 3 Venerdì sera, alla Comunale, si è conclusa l’attività dicembrina (grazie all’onnipresente Simone Poli per il suo intervento pubblicato in calce al pregresso pezzo: che ne dice, il buon Simone, di rimetterlo su questo?); presentato, in modo certo inedito, un libro su Giuliano l’Apostata (“Io sono l’Imperatore”), dello scrittore Stefano Conti, già professore di Storia romana ed Epigrafia latina all’Università di Siena. Una presentazione – come detto – diversa da tutte le altre (ne scriveremo); se per intanto qualcuno dei molti presenti vuole dare la sua testimonianza/commento, il tutto sarà gradito assai.

Ps 4 In settimana, 92enne, ci ha lasciato l’ex Sindaco di Siena – in una fase politica difficile assai – Fazio Fabbrini, comunista amendoliano (oggi, “amendoliano” lo possiamo considerare un complimento, a suo tempo la cosa era ben più articolata). Fu il Sindaco che chiuse una parte del centro alle macchine, e che difese le zone verdi, sapendo essere cosa in parte impopolare, dunque remando contro lo Zeitgeist di quel momento, che vedeva la motorizzazione trionfante senza ma e senza se. Va salutato con pieno rispetto, anche per la sua esperienza resistenziale, in particolare nella battaglia di Monticchiello, passaggio cruciale della Resistenza del Senese (non a caso, ben lontana dalla città, e con i partigiani capeggiati da un non comunista).

Ps 5 Stimolante l’idea dell’augusto padre di cercare di musealizzare il primo piano del Palazzo comunale (ovviamente previo trasloco degli uffici, francamente non sapremmo dove); in ogni caso, pur in patente conflitto di interessi, segnaliamo doverosamente la ristampa della sua fortunata “Storia di Siena”, uscita agli inizi di dicembre, ed anche una lunga intervista con Simona Sassetti nella scorsa puntata della trasmissione “Di sabato” (Siena tv, ovviamente).

Ps 6 Sarà premiato da Mapi Corbelli con il Premio Celli il prossimo 21 dicembre, per intanto il professor Alessandro Fo si gode il successo del suo monumentale libro su Catullo (presentato in anteprima alla Comunale), ed anche un bel pezzo-intervista sul Venerdì di Repubblica di ieri l’altro, a firma di Matteo Nucci (“L’oscena eleganza del giovane Catullo”, pagg. 94-95).

Ps 7 Abbiamo parlato, poche settimane fa, di Re Cecconi, nell’anniversario della morte; oggi è mancato Felice Pulici, grande portiere – davvero di altri tempi – di quella Lazio che, nel giorno del Referendum sulla Legge a favore del divorzio, era divenuta, in modo piuttosto clamoroso, Campione d’Italia. Aveva studiato, Pulici, e giocava in serie A o senza guanti, o con i primi che gli capitavano tra le mani. La terra, quella stessa terra che tante volte gli aveva sbucciato le ginocchia, gli sia oggi lieve.

Ps 8 Domani – lunedì 17, ore 21 su Siena tv – ultima puntata, prima della pausa per il Sol invictus, de “Il lunedì del villaggio”: si parlerà del libro di Vinicio Serino (di cui sopra); ci sarà un’intervista a Stefano Conti su Giuliano l’Apostata, e si parlerà della scomparsa, quindici giorni or sono, dell’attore (teatro, televisione, cinema) Ennio Fantastichini. Ovviamente, sarà presente l’opinion maker Gabriello Lorenzini, il quale ci parlerà dell’ultimo libro di Michela Murgia e soprattutto farà gli auguri ai telespettatori tutti, belli e brutti.

Ps 9 Prima di andare in vacanza televisiva, però, lo scrivente sta preparando uno speciale sulla bellissima mostra inaugurata in settimana al SMS, quella concernente Durer, Altdorfer ed altri grandi maestri della pittura nordica, dalla collezione Spannocchi: appena sarà pronto il tutto, vi faremo sapere. Se siete incerti sull’andare o meno (la mostra dura fino al 5 maggio), aspettate il programma: cercheremo di farvela piacere, perché – date retta – la merita davvero.

36 Commenti su La domenica del villaggio: clima, “Medioevo segreto”, compiti-Presidi (e 9 Ps!)

  1. Mario Ascheri scrive:

    Grazie, Raffaele per il ps 5! Sì, è un’idea già proposta alla passata giunta senza successo come tante altre per la verità (ma c’è chi, per chissà quali risentimenti, vuol far pensare che mi occupi solo di bici: fingono di non leggermi). Precisiamo che il pian terreno ha splendidi affreschi in almeno 3 o 4 uffici, e altri interessanti, con dipinti importanti, anche di età moderna in altri uffici. Nei vari locali possono trovare posto dipinti che sono stati tolti dal primo piano del Museo civico dall’ultimo Valentini per spostare bookshop e piazzare un punto ristoro (che vedrei meglio proprio al pian terreno), gipsoteca ora alla Marcolina (credo) e monete, medaglie, sigilli oggi sottratti alla visione pubblica, ma anche alcuni pezzi preziosi oggi alla Biblioteca comunale: disegni rinascimentali, manoscritti miniati, incisioni, manifesti rari (come nella raccolta Bargagli Pertrucci)…tutti beni senza possibilità di fruizione pubblica alla BC, mi pare. Apertura possibile per il prossimo fine anno? Sarebbe un Grande Evento, non costosissimo, credo. Forse si può sistemare anche in modo da non perdere le Lupe come sala per riunioni pubbliche, anche se si potrebbe usare maggiormente il salone di Palazzo Patrizi (rendendolo agibile anche con l’ascensore presente nel portone accanto?).

  2. A.B. scrive:

    Caro Eretico, si può definire rubrica l’unico articolo che esce in un giornale? A questo punto direi che l’Eretico è un blog cultural-settimanale. Nel frattempo in città ne succedono di ogni genere, con un sindaco che clamorosamente irrompe nella gestione del Palio sopprimendo la libertà di invettiva dei contradaioli (ma solo di quelli del Montone of course), ma qui si analizza in dettaglio la controversa figura di Giuliano l’Apostata. Mi pare che dietro la poltrona presidenziale, che a tuo dire ti limita nell’esprimerti sulla vita politica e sociale senese, si nasconda un bel lavabo, fatto apposta per lavarsi pilatescamente le mani. Suvvia torniamo nel nostro amato medioevo.

    • Eretico scrive:

      Caro A. B., vedo che ci sarebbe bisogno di ripetere cose già scritte non so quante volte, che mi stupisco un lettore attento come te non abbia ancora colto (peraltro, sulle questioni di Giustizia paliesca in questo blog non si entrava neanche prima, basterebbe controllare); ed in ogni caso, questa settimana – non avendo tre libri da presentare – qualcosina si scriverà, sulla vita cittadina.
      Con toni diversi da prima, hai del tutto ragione: questo comporta quel minimo sindacale di profilo istituzionale che ho accettato di ricoprire. Stupisce – lo ripeto – che uno come te non lo capisca, ma ne prendo atto, senza particolare problemi…

      L’eretico

      • A.B. scrive:

        A me della giustizia paliesca me ne importa il giusto, mi importa un po’ di più della libertà di espressione, soprattutto se a sopprimerla è colui che è arrivato ad occupare il posto di sindaco anche e soprattutto per averla difesa. A mio parere la vicenda è piccola ma imbarazzante ed il silenzio che l’avvolge è sintomatico del clima pessimo che si respira in città. Non è vero che non capisco, caro Eretico, è che tra lo sparare a pallettoni ed il silenzio “istituzionale” forse è possibile trovare una via di mezzo percorribile. Ammetto che da “presidente” ci si debba esprimere con toni differenti sui piccoli e grandi problemi della città, un po’ meno che li si debba evitare con piglio da slalomista.

        • Eretico scrive:

          Eppure il blog lo leggi, visto che intervieni quasi tutti i giorni: ti invito allora – visto che il tempo evidentemente ce l’hai – a rileggerlo…
          L’eretico

          • A.B. scrive:

            Lo leggo sì, ma per colpa tua! Ho incominciato a seguire un boxeur e oggi ritrovo uno slalomista. Everything but de mossi. Comunque e sempre è un piacere leggerti, caro Eretico, anche in versione valeriana. Buon Sol invictus.

        • Daria gentili scrive:

          Caro a.b. , a mio avviso con il paragone che hai fatto confondi il culo con le 40 ore.
          Una cosa è la libertà di critica ed espressione, che ha difeso, nella sua veste di avvocato, il sindaco difendendo l’ Eretico, altra cosa è la libertà di mandare a fare in culo una persona, comportamento che, molte volte, sfocia addirittura nel penale, nel reato di ingiuria.
          Se poi per te coloro che rappresentano una contrada in piazza sono liberi di mandare a fare in culo il rappresentate dell’ Ente che organizza la festa, beh, discutiamone!
          In ogni caso,visto che hai detto che di giustizia paliesca non te ne frega nulla, mi permetto di consigliarti di non tirarla in ballo, così come di non tirare in ballo le contrade. Infatti a differenza di te a molti l’argomento interessa e nel corso del tempo tutte le contrade, chi più, chi meno, hanno avuto di che lamentarsi……ma mai delle punizioni altrui!!!

          • A.B. scrive:

            Daria, io non sono contradaiolo, ma ho occhi per vedere ed orecchie per sentire, come penso anche lei del resto. Prima durante e soprattutto nell’immediato dopo Palio ho visto e sentito cose indicibili da monturati, capitani, pubblici ufficiali, politici e chi più ne ha più ne metta. Le diró di più, è stato proprio il sindaco in veste di avvocato a sottolineare la particolarità senese che comporta una soglia di tolleranza maggiore per la momentanea “incapacità di intendere e di volere” e per la consuetudine a ritenere lecite e conformi alle tradizioni addirittura delle violenze fisiche. Sono stato molto sorpreso nel vedere quindi da quella persona una severità così sproporzionata (sinceramente continuare a parlare di Tirelli mi sembra un insulto all’intelligenza) nei confronti di due ragazzi che mi sembrano parecchio lontani dall’aver procurato nocumento alla festa, come ha in maniera impropria suggerito Sunto. Io invoco solo un pó di equilibrio e di larghezza di vedute. Personalmente consiglierei al sindaco più città e meno Palio, ma non so quanto sia disposto de mossi ad ascoltare gli altrui consigli, essendo circondato da una folla di revanscisti osannanti che lo acclamano qualsiasi minchiata faccia.
            Buone feste.

    • Michele scrive:

      Mi pare di ricordare che qualche anno fa venne sanzionata anche l’Onda per offese al sindaco Cenni durante l’assegnazione dei cavalli.

  3. manunta scrive:

    In preda a delirio antigombbloddista il nostro purgone ab insiste e ne ha per tutti.
    Inutile ,dice lui,volgersi al passato per meglio intendere il presente,
    inutile ,cercare di farsi proprie idee ,meglio acquistarle preconfezionate
    al discount mediale antigombloddista mondialista.
    Inutile …..ragionarci, poro citto, ormai delira, rappresenta comunque un buon esempio di astiosa acefalia .
    Dopo aver in passato reiteratamente criticato la tendenza senese a interessarsi in maniera totalizzante dell palio con annessi e connessi ,ora invita a considerare come fatto clamoroso la vicenda sanzioni al montone per poi chiosare ; a me me ne mporta l giusto.
    fulgiido esempio di dissociazione da se stesso, come peraltro dall uso del cervello.
    Invoco la clemenza di tutti, poro citto abbiatene umana pietade.
    Caso patologico.

    • A.B. scrive:

      Lo sapevo che mi aspettavi al varco caro Manunta, ma incomincio a sospettare che l’unica coerenza che ti caratterizzi sia contraddire quella non sparuta combriccola di esseri umani che ti stanno sulle palle. Da un maestro di toscanaggine applicata quale tu sei mi sarei aspettato solidarietà nei confronti di due ragazzi che al massimo hanno “mandato in culo” il sindaco. Perbenismo e autoritarismo pensavo fossero due degli “ismi” che detesti di più . Invece no, preferisci battibeccare con me. Ti vedo ben avviato verso il neoconformismo in salsa senese, sia da storico sopraffino (dato che salti a piè pari le tonnellate di libri che hanno rivalutato il medioevo sia da un punto di vista culturale che artistico) che da politico di rango quale tu sei. Devo incominciare ad aver paura di essere querelato da te?

      • manunta scrive:

        Querele???
        Caro ab ,ma’ stai davvero peggiorando, dal delirio semplice
        al delirio paranoide?
        Tranquillizzati.
        Auguri e buon solstizio*
        * dovuto ad un fenomeno astronomico ,la cui natura fu’negata per 16 secoli da i deliranti coglionazzi ai quali fieramente ti pregi di appartenere.

      • manunta scrive:

        ????????? ab, il delirio e’ il tuo pane ,ora mi tiri fuori anche
        il valore artistico del medioevo?
        Rispetto a cosa e a quando?
        Al prima e al dopo?
        Dalla scultura greco/romana ,agli ometti dei mesi del duomo di ferrara?
        E da quelli a Jacopo e Donatello*?
        * gnorante come sei ,forse non sei mai stato al museo della cattedrale di ferrara,dove si puo’ notare la differenza tra’ le rozze figure medievali
        dei mesi, e la madonna del melograno di Jacopo
        Dalle piattezze pittoriche medievali all uso della prospettiva??
        Dalle madonne di Duccio ,alla “Lippina”* di Filippo frate trombante?
        Povero ab scrivere cazzare e renderti ridicolo e’ tuttuno per te.
        Degno allievo di Cardini.
        Leggi meno cagate del suddetto e gira di piu’ per musei ,vedi coi tuoi occhi e fatti la TUA idea.
        * visto che l Raffa invita alla mostra su’ Durer, cito la lippina
        come esempio ,viste le influenze di scuola fiamminga dell opera, influenze
        presenti anche nello stile del norimberghese,neoplatonico in quel di venezia, e m accodo al Raffa nell invito alla mostra di Durer, di madonnette in stile bizzantineggiante
        medievale a sienina n avete assai, stemperatele ogni tanto con un occhiata
        alle opere rinascimentali.
        Durer era di padre artista, nato in ungheria ai tempi di sigismondo imperatore, e avra’ di certo visto li’ masolino da panicale, che in ungheria
        opero’ ,ai tempi di pippo spano .
        Masolino , ecco caro ab , un grande della transizione dal gotico medievale
        al rinascimentale dalla madonna boni/carnesecchi a s anna metterza.
        Gira per musei caro gnorante.
        E….. forse…sparerai meno cazzate a vanvera
        Donatello Jacopo Masaccio Brunelleschi ,cavarono l arte dalle melme medievali.
        Ma’ te poro strullino sai una bella sega.
        Al massimo puoi guardare sulla 9 l altro cazzaro a te caro che vaneggia
        sull arte rinascimentale fiorentina.
        Fate una bella coppia, anzi con cardini un bel trio.

        • A.B. scrive:

          Sempre più conformista, arte classica, figurativo, nessuna concessione nè emozioni di fronte ad altre forme artistiche. Manunta sei paradossale, mentre ti affanni a mostrare la tua grande, enorme, incommensurabile cultura, finisci invece per dimostrare i tuoi limiti. Un borghese piccolo piccolo…

  4. Y-factor scrive:

    Visto che a parte l'”augusto padre” tutti in questo lunedì mattina scrivono off topic, voglio partecipare anche io al giochino. Il Piccini l’altro giorno ha fatto un duro intervento contro il De Mossi sulla gestione della Cultura in città, chiedendo non senza ragione il perché del tenersi per sé un Assessorato a Siena pesante come un macigno come quello della Cultura (mi pare già abbastanza impegnato il Sindaco). Il fatto è che Piccini interviene così, perché vuole quel posto lui, o comunque qualcuno del suo gruppetto, mentre anche l’attività di questi tre mesi autunnali ha fatto chiaramente intendere ciò che molti lettori del blog avevano già scritto: l’unico Assessore degno per la Cultura sarebbe l’Eretico (che in poche settimane ha fatto avere alla Comunale una centralità cittadina che non aveva mai avuto prima). Questa è la considerazione politico-amministrativa da fare.

    • Paolo Panzieri scrive:

      Qualcuno si era tenuto la delega al bilancio: non mi pare sia andata benissimo.
      Ma in tema di cultura, musei e mostre – dopo tanto – ho sentito idee e progetti.
      Roba che ovviamente necessita di tempo, impegno e lavoro per essere realizzata.
      Ho avuto anche occasione di chiedere direttamente al Sindaco, in una occasione pubblica, se ritenesse gestire la cosa direttamente.
      La risposta, conoscendolo, in verità era scontata.
      Ma ho fatto la domanda nella speranza che finalmente si potesse parlare d’altro, di qualcosa di più rilevante.
      Magari proprio del bilancio e dei debiti non contabilizzati …
      Perché, in tema di cultura, con una mano da parte di Raffaele (anche per me il migliore potenziale assessore su piazza) e di altri soggetti qualificati i presupposti per realizzare quanto prospettato ci sono.
      I soldi, invece, non si possono ristampare….

  5. Anonimo scrive:

    Caro Professore
    Ho preso magione dal solito oste sulla Via Maestra Volterrana. E oltre alla mia dolce metà, son tornati anche il grande architetto Svizzero, la moglie e la professoressa Francese. Pensavo che almeno la tv pubblica raccontasse qualche approfondimento circa gli eventi successi, propio non è così. La professoressa di Francese si è espressa così. ” Almeno le oche del campidiglio furono utili a qualche cosa. Ma queste nemmeno per fare il brodo”. Alloro caro professore ho chiamato l’oste ed ho fatto partare via il televisore. “Tanto pesa 5 chili, e disturba l’intelligenza dei miei amici”.
    Noto che ha detta tua ai presidi sono sti dati cinquecento euro di aumento.
    Cio mi pare impossibile…..Oppure la politica non ha capito niente della grave situazione che sta disintegrando l’Europa.
    Invece di togliere la povertà dilagante, seguita a dare risorse alla caste,
    In particolare pubbliche.Faccio un esempio, il parlamento dovrebbe costare un decimo, lo stesso la presidenza della repubblica, la magistratura e via a seguire.
    Penso propio a Maria Antonietta…..Va bene vedremo cosa avranno da dire, quando la crisi deflaghera’ propio nel centro Europa. Forse verso meta 2019…..

  6. Paolo Panzieri scrive:

    Qualcuno si era tenuto la delega al bilancio: non mi pare sia andata benissimo.
    Ma in tema di cultura, musei e mostre – dopo tanto – ho sentito idee e progetti.
    Roba che ovviamente necessita di tempo, impegno e lavoro per essere realizzata.
    Ho avuto anche occasione di chiedere direttamente al Sindaco, in una occasione pubblica, se ritenesse gestire la cosa direttamente.
    La risposta, conoscendolo, in verità era scontata.
    Ma ho fatto la domanda nella speranza che finalmente si potesse parlare d’altro, di qualcosa di più rilevante.
    Magari proprio del bilancio e dei debiti non contabilizzati …
    Perché, in tema di cultura, con una mano da parte di Raffaele (anche per me il migliore potenziale assessore su piazza) e di altri soggetti qualificati i presupposti per realizzare quanto prospettato ci sono.
    I soldi, invece, non si possono ristampare….

  7. manunta scrive:

    Y , sulla comunale ci sarebbe da rilevare,che quando era presieduta con fare accademico da un noto e titolato intellettuale(con un passato da’ politico non indifferente) era
    pressoche ignorata da gran parte della popolazione.
    Una gestione meno ingessata meno formale meno pomposamente accademica,
    pare essere servita ad attrarre i locali.
    Su’ questo gia’ dopo pochi mesi mi sembra ci sian pochi dubbi.
    Sicche’ complimenti al Raffa autore di cio’.
    E doppi complimenti se insiste nel trasferire in ambito contradaiolo alcuni
    dei temi che propone in biblioteca.
    E’ sintomatico che ,mentre molti cittadini avvertono tale cambiamento e se ne complimentano con l artefice, i vertici universitari senesoti scacano ,e scrafiano il bon Raffa.(evitando a esempio di invitarlo all inaugurazione dell anno accademico)
    Mummie imbalsamate dedite all imbalsamazione della cultura ,evidentemente mal sopportano un vivace e scomodo termine di paragone.
    E mi tocca notare come certi ambienti sinistroti intellettuali pare abbiano sviluppato una loro peculiare idea della cultura.
    Una sorta di riserva di caccia solo a loro accessibile, dalla quale poi
    dispensare alle beluine masse popolari ,visioni e assunti incontestabili, giacche’ forniti di credenziali accademiche.
    Attitudine abbastanza lontana dalla sinistra dei Gramsci e Di vittorio

    Popolo che te’ se’ messo n testa? diceva Sordi “nell anno del signore”
    di Magni.
    ” Sei tu cardinale,vescovo barone(universitario?),nooo
    e allora che sei?
    sei l avanzi, li scarti, la monnezza”

    https://youtu.be/gK3c4tNv3lk

    • anonimo scrive:

      Caro Manunta
      Vedo che sei presente come al solito, bene. Ieri sono tornato da Basel per le vacanze natalizie. Che freddo manunta, sull’autostrada del Gottard c’era un ghiaccio…Fa freddo anche qui, ma molto meno. Ma venendo a ciò che dici, il professore ha già un blog autorevole, ed una antica biblioteca, sarebbe bene che non ascoltasse le accademie, ma il popolo, perché è l’unico che ha buonsenso……non credi?
      Le accademie oramai sono come la politica o poggio. Vivono talmente distaccate dalla realtà che sbagliano tutte le previsioni. E come ho detto nel post precedente stanno disintegrando l’ Europa.

  8. Silvia Tozzi scrive:

    PS3 Il pomeriggio dedicato da Stefano Conti all’imperatore Giuliano è stato inusuale, pieno di spunti di riflessione, senza far pesare il grande bagaglio di ricerche che c’era dietro.
    Non si parla spesso dell’incontro-scontro tra mondo pagano e mondo cristiano nel IV-V secolo,all’epoca di Giuliano e in quella successiva. C’erano soldati cristiani nell’esercito romano comandato da Giuliano, il politeismo connaturato al paganesimo si stava rivelando incompatibile con una religione monoteista come il cristianesimo, fondata sul principio che il proprio dio è l’unico vero dio.
    Si potrebbe tornare sull’argomento proponendo la traduzione che Alessandro Fo ha fatto del “De Reditu” di Claudio Rutilio Namaziano, uno degli ultimi scrittori pagani, che ci ha lasciato la testimonianza del suo viggio di ritorno verso la sua città natale in Gallia; tornava con l’angoscia di aver lasciato una Roma in declino, regnante l’imperatore cristiano Onorio.
    Forse si potrebbe anche chiedere ad Alessandro Fo se è possibile avere in prestito (o acquistare in DVD) il film di Claudio Bondì (De Reditu/Il Ritorno 2003). Ci sono episodi da ricordare, ad esempio il suicidio stoico di un aristocratico, girato con l’attore Roberto Herlitzka.

  9. Il Giaguaro scrive:

    Ps4:con sette righe sette,caro Eretico,hai ricordato la figura del sindaco Fazio Fabbrini, eppure la sua opera magna
    (la chiusura alle auto nel Corso,5 agosto 1965)per le conseguenze indotte ritenevo che meritasse un tuo commento più incisivo.Peccato,evidentemente l’argomento non tira,come si dice in gergo giornalistico,forse perché riguarda una plebe poco incline a frequentare il Centro Storico e le sue pertinenze istituzionali.
    Comunque Buone feste a tutti.

  10. Eretico scrive:

    Cari lettori, belli e brutti: per intanto mi congratulo per il numero dei commenti (credo un record, per un pezzo prettamente culturale), e soprattutto per quelli pomeridiani, più incentrati sugli argomenti proposti (grazie a Silvia Tozzi per avere suggerito uno spunto interessante assai).

    A Manunta e al suo competitor A.B.: che l’imminente Sol invictus porti letizia a tutti e due, altro che querele! Facciamo così: Manunta ammette di avere usato termini della tradizione comico-realistica (mettiamola così), ed al contempo A.B. ammette che il buon Manunta NON è mosso da sentimenti antisemiti. Senza vinti e vincitori. Se non il buon senso, suvvia…

    Ed ora, tutti a vedere l’ultima puntata 2018 de “Il lunedì del villaggio”, con gli auguri Urbi et orbi di Gabriello (da domattina anche sul sito di Siena tv, ovviamente)!

    L’eretico

    L’eretico

  11. Simone Poli scrive:

    Caro Raffaele
    visto che lo chiedi te lo dico.

    Seppur in spirito di curiosa tolleranza devo ammettere che preferisco le presentazioni dialogiche.
    Il massimo sarebbe avere sempre un critico e un esaltatore : entrambi i focali.

    La presentazione dove si ha la sensazione che la sala storica sia momentaneamente in comodato d’uso, non credo in affitto, mi esalta lievemente (a prescindere dall’opera).

    Non sono riluttante o contrario alla spettacolarizzazione, ci mancherebbe.
    Né mi irrita il monologo (anzi).
    Diciamo che ho delle preferenze: se monologo dev’essere voglio l’opera intera non la sua presentazione.

    Quale amante degli scacchi (per il gioco e non per la vittoria fine a se stessa) mi auguro sempre di poter perdere. Cioè di trovare qualcuno che mi porti oltre i miei limiti.

    La presentazione di un libro è come una partita a scacchi dove l’autore passa dalle scacchiere.
    Sarebbe meglio discuterlo il libro (poterlo esaminare a fondo nei contenuti – e quando serve – anche discettare sulla trama).
    Ma so benissimo che non funziona così.
    E’ solo un approccio.

    L’approccio che potrebbe essere usato per presentare “M. il figlio del secolo” di Antonio Scurati.
    Romanzo da prendere in considerazione e da esaminare.

    Ci sono pagine che illuminano l’emotività del momento, lo spirito del tempo.
    Alcune (da 656 e seguenti) narrano la cacciata di Matteotti dal Palio (2 luglio 1923).
    Qualche refuso (si spera) è presente (12 cavalli, il nibbio).

    Ma c’è una chiusa eloquente (che sistema anche la dittatura del proletariato, priva di coraggio o molto prematura) : “…Alla fine si torna all’inizio.Nessuno voleva addossarsi la croce del potere. La prendo io.”.

    Un libro da presentare di fronte a un pubblico di lettori con testo già sottolineato.

    Per il resto (lascia che mi ispiri a Paganini).

  12. Ieratico scrive:

    Buonasera Raffaele, ti immagino molto impegnato ma avverto la necessità di leggere il tuo prezioso parere: il De Mossi incontra in Rocca il Morelli con la benedizione del Salvini e ….. è tutto normale ?
    In campagna elettorale, sul palchetto in Salimbeni, c’erano la controfigura del De Mossi e la controfigura del Salvini ?
    Tuo Ieratico

  13. VEDO (meno) NERO scrive:

    Mi congratulo con l’Eretico per l’ottima gestione della Biblioteca Comunale. Finalmente abbiamo molte interessanti iniziative culturali, si parla di molti argomenti con un linguaggio finalmente lontano da quello spocchioso dei grandi cervelli che avevano finora dominato la scena culturale senese. Gli scrafiatori universitari te l’hanno fatta pagare, caro Eretico, con il non invito all’apertura del nuovo anno universitario, ma questo lo devi considerare come un merito una medaglia al valore. Continua così che vai bene. Il Sindaco non deve essere mai offeso, nel passato vennero giustamente sanzionati dei contradaioli dell’Onda per avere offeso il Cenni. Nella critica di A.B. ci sento odore un po’ di aria di Castelmontorio; senza offesa eh, ma sai pensare male spesso ci si indovina. Poi anche il Nicchio si è preso una giusta squalifica. I compiti per le vacanze vanno fatti perché gli studenti non devono perdere il ritmo. Senza esagerare, ma vanno dati, sempre. Un’ultima cosa per Manunta: ormai è evidente che hai una ottima dialettica e cultura onnicomprensiva, complimenti; ora però vorrei sapere perché ce l’hai tanto con lo storico Cardini. L’ho seguito molte volte sul canale 54 RAI e l’ho sempre apprezzato per i suoi interventi molto interessanti e comprensibili anche per un modesto conoscitore di arte e storia come me. Ipotizzo che tu sia nell’ambiente culturale fiorentino e magari, essendo tu ed il Cardini concittadini, potreste avere avuto qualche dissapore personale? E’ un’ipotesi e basta.

    • anonimo scrive:

      Caro Vedo nero
      Se uno non viene invitato all’apertura dell’anno accademico vuol dire che si trova dalla parte giusta. Anzi dovrebbe essere il professore qualora lo invitino, a rifiutare con sgarbo e mandandoli dove si deve…..Non ti sembra che oramai costi troppo la fabbrica dei disoccupati e chiudiamola no. Almeno smetteranno di dire menzogne tipo che si formano professionisti per l’estero. Caro Vedo nero, ti posso garantire che chi va all’estero va incontro ad un precariato terribile. E forse uno si mille riesce ad avere un successo.

      • Uno studente scrive:

        Caro anonimo, allora a seguire toccherà chiudere anche la biblioteca…una pubblicazione della biblioteca, con tanto di grafici, recentemente distribuita,mostra che la percentuale di utenti della biblioteca che sono anche studenti (universitari) è assai elevata…

        • anonimo scrive:

          Caro Studente
          La Biblioteca è del popolo. non della scuola ne tantomeno dell’università. I suoi fondi, specie quelli più preziosi, sono dovuti a lasciti. Da parte di persone Nobili, o collezionisti eruditi, proprio perché le persone comuni, lontano dalle caste, potessero avere la libertà di riscattarsi. Per capire l’importanza di certi lasciti, si dovrebbe leggere il Gamba con la descrizione dei libri stampati dal cinquecento in su. Comunque anche uno studente universitario è il popolo e come tale è ben accetto, fare l’università è solo un dettaglio.

          • Uno studente scrive:

            Condivido pienamente (e cercherò l’opera del Gamba). Il mio era un modo paradossale per ribattere alla critica all’università, che da quella senese lei ha esteso all’istituzione-università. Per l’invito all’inaugurazione ammetto di non essere informato: i predecessori dell’Eretico erano oggetto di maggiori premure?

    • A.B. scrive:

      Mio malgrado mi trovo a dover approfondire argomenti che non mi appassionerebbero granché avendo posto una questione di principio su un’autorità che nel reprimere le “invettive” si dimostra autoritaria piuttosto che autorevole (copyright Piccini) . Essendo però stato stimolato dalle osservazioni che mi sono state rivolte ho voluto controllare. Nel 2009 effettivamente l’Onda venne punita, ma con una censura e la stessa cosa è avvenuta a Luglio di quest’anno nei confronti della Chiocciola, quando ad usare un tono “irriguardoso” non erano stati due ragazzi in pista, ma il Capitano sul Palco, cosa che a mio modesto parere dovrebbe essere alquanto più grave. Considerando invece che nel caso del Montone è stata proposta una deplorazione (pena più severa di 4 volte) è chiaro che forse dovrebbero sorgerle anche altri cattivi pensieri, caro Vedo Nero.

  14. alberto bruttini detto Cacaccia scrive:

    Viva viva il Sol Invictus, Helios, Mitra, El-Gabal, e quant’altri sono stati idolatrati dai nostri nonni latini.

    Ricordo la nascita del Sole partorito da una vergine (virgo-virginis = donna non sposata).

    Ricordo la mi’ mamma che aspettava con ansia l’allungarsi delle giornate di sole.

    Ricordo … ricordo … ricordo.

    Che belli sono i ricordi.

    Sol invictus a tutti.

    • Eretico scrive:

      Caro Alberto, sei davvero scorretto a bruciarmi sui tempi, con il nostro paganeggiantissimo Sol invictus ormai ineunte: davvero scorretto assai! Ma noi ci rifaremo, e con gli interessi…

      Allo “studente”: sempre più che benvenuti gli studenti, di qualunque latitudine, alla Comunale; in compagnia peraltro di senesissimi lettori di quotidiani e riviste, anch’essi più che benvenuti…

      L’eretico

  15. alberto bruttini detto Cacaccia scrive:

    Cospargo il capo di cenere.

    Pensavo di essere pubblicato il 22.

    Voldì pazienza.

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