Eretico di SienaLa domenica del villaggio: Hitler, la Cina, Sfera (e 4 Ps) - Eretico di Siena

La domenica del villaggio: Hitler, la Cina, Sfera (e 4 Ps)

Eccoci al nostro consueto appuntamento cultural-domenicale del blog; si parte con la Giornata della Memoria, che cade giusto oggi, e per farlo – non è la prima volta, peraltro – scriviamo del demiurgo assoluto della Shoah: Adolf Hitler; poi si scriverà qualcosa sulla Cina di oggi, ed in particolare sulla comunità cinese in Italia, in Toscana in particolare, a margine di uno stimolantissimo incontro tenutosi venerdì pomeriggio alla Comunale; dopodiché, per la rubrichetta della scuola, una riflessione sulla musica di ieri e quella di oggi…

Buona domenica a tutti, domenica essendo, dunque!

HITLER, AMANTE DEL CINEMA

“Hitler and film. The Fuhrer’s hidden passion”, di Bill Niven (pubblicato dalla prestigiosissima Yale university press), è il titolo di un testo che ci auguriamo venga tradotto da qualcuno in Italia, e quanto prima; la approfondita recensione che ce ne fa il bravo Tommaso Munari sul Domenicale del Sole 24 ore della scorsa settimana (pagina 23), ha fatto crescere crescere la nostra curiosità a dismisura.

Quando si pensa al rapporto fra Cinema e Terzo Reich, si pensa subito a Joseph Goebbels, ovviamente, che del cinema aveva compreso la straordinaria importanza propagandistica, in pace come in guerra; se si cogita invece ad Hitler, viene in mente in primo luogo la celeberrima di lui parodia, in uno dei capolavori chapliniani (“Il grande dittatore”, 1940: chi non l’avesse visto, soprattutto fra i giovani, colmi subito la lacuna!).

Questo libro, da par suo, ci rende edotti su ciò che solo i più attenti conoscitori della biografia del Fuhrer un po’ sapevano, che cioè Hitler – forse addirittura più di Stalin – era un autentico, impenitente, compulsivo “drogato” di cinema, nel senso che di rado trascorreva una sera/notte senza vedersi un paio di pellicole. Film preferiti? Alcuni certo prevedibili (“I nibelunghi” di Fritz Lang, 1924), altri invero più sorprendenti (amava le pellicole su Mickey Mouse, e alcune di queste Goebbels stesso gli aveva regalato come dono natalizio nel 1937, sic).

Ma è evidente che ciò che più interessa è il cinema usato a guisa di sfacciata propaganda: Hitler che commissiona di persona due film, peraltro tecnicamente superbi, a Leni Riefensthal, sua Musa cinematografica (“Il trionfo della volontà”, 1935, per celebrare il raduno di Norimberga del 1934; poi “Olympia”, 1938, sulle Olimpiadi berlinesi di due anni prima), la quale viene omaggiata di finanziamenti pressoché infiniti.

Vista la giornata odierna, infine, come non ricordare un film – di cui questo blog si è già occupato in modo monografico, alcuni mesi or sono – come “Suss l’ebreo”, del regista Veit Harlan: puro e semplice concentrato di tutti i peggiori pregiudizi antisemiti diffusi e radicati nella sottocultura tedesca, e non solo, da generazioni (da ben prima di Hitler, per dirla tutta). Che tristezza, quando l’Arte si prostra in toto al Potere: a maggior ragione, se questo è volto al Male assoluto…

LA CINA, LA POTENZA SCONOSCIUTA

In margine alla presentazione, venerdì scorso alla Comunale, del bel romanzo di non fictin novel ambientato nella comunità cinese toscana (“Little China girl”, di Massimiliano Scudeletti, Betti edizioni), qualche considerazione sparsa sul contesto dell’opera.

La Cina oggi – lo sanno anche i trapper, di cui sotto – contende la leadership di potenza mondiale numero 1 agli States: dalla fine degli anni Novanta, con l’ingresso nel World trade organisation, ha fatto, a livello di Pil, passi da gigante, crescendo in maniera vorticosa e creando una classe media urbana (conservando però enormi sacche di povertà nelle campagne, come ricordato da Marco Falorni nel suo informato intervento di venerdì); ma quanti dei lettori conoscono, anche a grandi linee, la Storia – anche solo contemporanea – del Dragone? Quanti sanno contestualizzare, con un minimo di precisione, quell’autentico punto di svolta che fu la Guerra dell’oppio (in due fasi), per esempio? Quanti, per avvicinarci di più all’oggi, saprebbero delineare i passaggi decisivi della transizione cinese, da potenza comunista (tanto apprezzata nel 1968, ahimè) a impasto ibrido di turbocapitalismo e, per l’appunto, di ciò che resta dell’involucro comunista e maoista?

E poi, venendo allo specifico del libro, un’altra considerazione: possibile che siamo così presi dall’arrivo di qualche decina di immigrati dal Nord Africa, allorquando, e da anni, siamo di fronte ad autentiche città nelle città (le famose Chinatown), piene di attività economiche border-line, del tutto refrattarie ad ogni tipo di apertura verso gli italiani ospitanti? Perché nell’agenda massmediatica, nonché in quella prettamente politica, la “bomba-cinese” non appare mai, e allorquando appare agli altari della cronaca, evapora dopo mezzo minuto scarso? Ogni cattivo pensiero, dalla sciatteria in giù, è purtroppo autorizzato: e la cosa non ci rincuora affatto…

L’ANGOLO DEL PROF: VADE RETRO, SFERA E BASTA

Alla fine della mia ultima lezioncina del corso di aggiornamento sul 1968, tenutosi nella mia scuola lo scorso lunedì pomeriggio, avevo deciso di concludere in bellezza mostrando e facendo ascoltare qualche brano dei Sixties: da “Jude” dei Beatles, con immagini della Summer of love di San Francisco del 1967, per approdare al “Blowin in the wind” del duetto Baez-Dylan; poi, un discorso tira l’altro, e a me e ai colleghi è venuto in mente di fare una comparazione tra ciò che i giovani (non tutti, ma moltissimi sì) ascoltano oggi, e ciò che ascoltavano i nostri genitori, e magari noi stessi da bambini/ragazzi: il confronto, ovviamente, non poteva che essere stridente, e favorire la genesi di una laudatio temporis acti mai così intensamente meritata.

Prendiamo questo trapper (mi dicono si faccia chiamare così, per distinguerlo dai rappers) Sfera e basta: vorremmo sommessamente fare notare che – al netto della tragedia che sappiamo – questo signorino è un’autentica bomba termonucleare rivolta verso cervelli più a rischio che mai (o vogliamo forse credere che ci sia più maturità e senso critico in un adolescente di oggi, che in uno di decenni or sono?).

Figuriamoci se siamo moralisti, anzi; però – e lo pensiamo davvero – pur non sapendo COSA fare (censurare, quello mai!), crediamo che un filtro vada/andrebbe trovato. Dovrebbero essere i genitori, certo (e di sicuro molti si saranno attivati in tal senso), ma il pessimismo della ragione ci frena.

In ogni caso, il totale nichilismo demenzial-valoriale del trapper in questione, sdraiato su sacchi di immeritatissimo denaro, osannato da non pochi ragazzini, fa davvero cascare le braccia: nel suo piccolissimo, chiunque può fare qualcosa, lo faccia. Non sarà mai abbastanza, ma almeno uno potrà assistere, con la coscienza decentemente pulita, alla montante marea di dementi-musicali…

Ps 1 Giorgio Gaber, ieri l’altro, avrebbe compiuto 80 anni, essendo nato il 25 gennaio 1939; morì invece il 1 gennaio del 2003. Molti l’hanno lodevolmente ricordato, e a noi è piaciuto soprattutto il ricordo di Paolo Giordano sul Giornale di ieri (pagina 34); Gaber rifuggiva il conformismo come la peste, in epoche iperconformiste, e faceva arrabbiare molti, da una parte e dall’altra della barricata culturale. Soprattutto, faceva divertire e pensare ad un tempo, grazie anche al suo illuminato collaboratore Sandro Luporini: si può, realisticamente, chiedere di più, ad un artista, soprattutto nella Patria dell’ipocrisia e del conformismo?

Ps 2 Grande e drammatico caos, sotto il cielo venezuelano (Paese fra i primissimi produttori mondiali di greggio, incredibile a dirsi); dietro al nuovo leader ci sono, certo, Trump e l’Unione europea (anche il progressista Canada, tra l’altro), ma a questo giro – visto come è stato ridotto il Venezuela, Maduro regnante, e come si erano svolte le ultime elezioni -, in tutta onestà intellettuale, come si fa a non applaudire un regime changing? Specie se Trump riesce a gestirlo senza inviare i marines boots on the ground: cosa che sarà davvero difficile da scongiurare.

Ps 3 Una richiesta davvero curiosa, la mia, a proposito di scuola, ma gli insiders scolastici capiranno di che tipo di legame si stia scrivendo; una delle classi in cui insegno, contiene – all’ingresso, giusto sopra la porta -, una lapide dedicata alla professoressa ANGELINA FORNELLI, morta giusto 55 anni or sono (gennaio 1964). Stiamo parlando di un edificio che era quello delle allora Magistrali, ovviamente; se qualcuno avesse notizie, cioè ricordi, su di lei, scriva pure, anche in privato (mail: raffaeleascheri@hotmail.it).

Ps 4 Doppio lancio, come gran finale del pezzo domenicale: domani, as usual, Il lunedì del villaggio (Siena Tv, ore 21 in punto), con puntata pressoché monografica dedicata alla Shoah, nel Giorno della Memoria celebrato giusto oggi; il 31 gennaio, cioè giovedì prossimo, alle 17 alla Comunale, ribadiamo l’invito a partecipare all’evento, nato dalla sinergia fra Comune e biblioteca: proiezione del film “La tregua” di Francesco Rosi, con introduzione e commento dello scrivente. Fra le altre cose, mi piacerà riprendere in mano i miei appunti, vergati durante il mio viaggio ad Auschwitz, qualche anno or sono. Tutti sono ovviamente invitati, ma in particolare sarebbe bene che fossero presenti i giovani (si fa appello anche ai docenti, che pubblicizzino in modo adeguato): i maturi e gli anziani hanno spesso la memoria corta, in Italia soprattutto; i giovani, però, spesso non hanno conoscenza tout court di certi eventi.

51 Commenti su La domenica del villaggio: Hitler, la Cina, Sfera (e 4 Ps)

  1. A.B. scrive:

    Sull’immigrazione cinese consiglio a tutti una splendida intervista a Sandro Veronesi, comparsa sul Foglio del sabato un paio di settimane fa. Si passa da valutazioni molto “forti” e politically correct sulla gestione dei migranti provenienti dal sud del mediterraneo, ad altre altrettanto dure ed oltretutto molto politically incorrect sul silenzio assordante che avvolge le comunità cinesi, soprattutto in Toscana.
    Per quanto riguarda l’angolo del Prof, confesso da genitore di preadolescenti, di non essere in alcun modo capace di orientarne i gusti musicali verso un passato che per loro risulta ai confini del paleolitico. Ho tentato in tutti i modi, cercando di contestualizzare i “tentativi di ascolto” (di solito me li cassano in 30 secondi, con sbuffi e considerazioni non troppo eleganti). Per questo sto provando con molte difficoltà ad ascoltare le nuove leve di rap, trap, alternative, indie, ecc. Penso che noi non dovremmo fare, per ignoranza o presunzione, di tutta l’erba un fascio. Anche nei nuovi mondi musicali, ci sono persone o proposte intelligenti. Meglio conoscerle per comunicare e discutere con i nostri figli, piuttosto che rifiutare in blocco.

  2. alberto bruttini detto Cacaccia scrive:

    nel dicembre del 1964 andai, in vacanza, a Londra, con il mio amico Valter Savelli (Lalle).
    Una sera decisi di andare a vedere/sentire i Beatles, in un concerto intitolato Help.
    Fu abbastanza sconvolgente perché anche se avevo sentito per il tramite di RADIO Montecarlo già alcune canzoni del gruppo di Liverpool, ascoltarli e vederli in diretta, tre chitarre ed una batteria, con il loro coinvolgente sound mi fece capire quanto potessero incidere nella cultura giovanile inglese del periodo.

    Tornai a Siena con due LP che feci ascoltare a mio fratello Adriano, che in quel periodo insegnava Inglese a Colle, il quale rimase folgorato e decise di portare in classe il giradischi con i due LP che volentierissimamente gli prestai.

    Scoppiò un putiferio non da poco.

    Il consiglio dei professori, con il sacerdote di religione in testa, chiese, ma non ottenne, l’allontanamento dalla scuola del prof. Bruttini reo di aver portato in classe una musica diabolica atta a instaurare nei giovani alunni le più diaboliche pulsioni.
    L’anno dopo Adriano diventava una colonna della Scuola per Stranieri.

    La faccio breve: a me non piacciono i vari moderni (t)rapper in giro per l’Italia anche se Giovanotti, ormai non più un ragazzetto, è sempre piacevole all’ascolto, ma sono convinto che ogni epoca debba essere in sintonia con il pensiero giovanile del momento; “Grazie dei fior” è ormai irrimediabilmente obsoleto.

    P.S. l’anno dopo tornai a Londra e comprai due nuovi LP dei Beatles e non mi vergogno a confessare che con alcuni miei amici facevamo tardi, al prato dei Servi, ad aspettare che radio Montecarlo mandasse in onda l’intramontabile “Michele”.

  3. manunta scrive:

    La anzi le guerre dell oppio , pagina di storia che a scuola vien saltata
    o al massimo citata di sfuggita.
    Esempio precoce delle dinamiche del mercato internazionale e delle “maniere” impiegate dalle grandi potenze mercantili per piegare le nazioni
    ai loro interessi.
    La cina nel 1600/700 produceva manufatti di lusso di qualita’ inarrivabile
    prodotti ricercati dall aristocrazia europea, mentre niente di produzione
    europea interessava ai cinesi,i quali per i loro prodotti pretendevano ovviamente argento e oro in pagamento( pur essendo loro gli inventori delle
    banconote e delle lettere di cambio ,non erano scemi, la carta straccia non la volevano).
    Gia’ olandesi e portoghesi avevano iniziato ad introdurre l oppio in cina
    ma’ a partire da’ fine 1700 l ingegno dei mercanti/strozzini albionico/americani ,dovette pensare ad un sistema per ovviare al travaso di ricchezza dall europa/usa verso la cina.
    A partire dai primi dell ottocento cominciarono ad esportare sistematicamenente l oppio verso la cina, trasformando il nord est dell india in una monocultura di papavero da oppio.
    Dalle 5000 casse di oppio all anno inviate in cina all inizio 1800 si passa alle 105.000 annue del 1880.
    Lord Palmerston primo ministro inglese impose tre trattati 1840//1858/1860 che obbligarono ,la cina a consentire l importazione di oppio ,a dare in concessione i suoi maggiori porti e a rimborsare i “danni” subiti dai mercanti inglesi , gli impose manu militari, arrivando nel 1856 a saccheggiare ed incendiare pechino in collaborazione coi francesi ,sacccheggio poi replicato nel 1900 dopo la rivolta dei boxer ,in collaborazione con ,italia,francia,usa,germania,austria,giappone,russia.
    Curiosita’ tutte le maggiori banche inglesi ed americane erano coinvolte nel traffico d oppio, baring, astor, morgan,rothschild ecc.ecc. ,ma’, nel periodo del boom del traffico dopo la meta’ del 800 , i sassoon ( ovvero gli antenati di enrico sassoon socio fondatore della casaleggio ass.),emigrano dall irak dove erano i piu’ grossi banchieri dell impero ottomano in india, e prendono in mano quasi tutto il mercato dell oppio, a quei tempi erano conosciuti come i rothschild d’ oriente, svolto il loro compito dall india si trasferiscono
    a Londra ,dove la regina vittoria gli conferisce il titolo di baronetti per meriti finanziari,e dove nel 1887 uno dei loro rampolli edward sassoon sposa caroline rothschild.
    A scuola si glissa su’ certi episodi, ovvio, la scuola serve a
    formare asini inebetiti, pronti poi ad andare ai concerti di sferaebbasta.

    Ps.Film sull argomento, per gli asini plagiati dalle puttanate pseudostoriche hollywoddiane , una perla , “I 55 giorni di pechino”
    Nel quale l eroico marine charlton heston si tromba la baronessa russa ava gardner e difende eroicamente il quartiere delle legazioni di pechino
    durante la rivolta dei boxer (1900) assieme ai soldati delle 8 nobili civili e coraggiose nazioni aggredite dalla furia barbarica cinese.

    No voglio dire ,fossi un cinese ancora sarei incazzatino con l occidente.

    pps. Se entri in italia legalmente con visto turistico, “volendo” si potrebbe alla scadenza del visto ,rimandare al suo paese chi non abbia
    ottenuto un regolare permesso di residenza, ovviamente “volendo”.
    Questure, prefetti, e amministrazioni locali evidentemente….. ricevono
    altre indicazioni.
    Volsi cosi cola’ dove si puote.

  4. manunta scrive:

    M allungo, venezuela ,nel 2015 elezioni parlamentari vince l opposizione, nel 2018 elezioni presidenziali ,vince maduro.
    Fammi capire Raffa , usa francia germania spagna italia e tutto il baccellaio
    ritengono legittime le elezioni del 2015 e non quelle del 2018?
    Stile ucraina?
    Ovvero le nazioni presuntamente maestre di civilta’ e democrazia decidono loro quali siano le elezioni legittime?
    Un passo avanti notevole, dalle primavere arabe fomentate( dai paesi occidentali) contro dittatori, al fomentare sommosse contro paesi con governi regolarmente eletti?
    Ti sfugge il fatto che i primi a fomentare e appoggiare guaido siano stati
    gli usa ,autori del blocco commerciale contro il venezuela che ha aggravato
    la gia’ pesante crisi economica del paese?
    Ti sfugge che in america latina da sempre gli usa hanno rovesciato i governi che non si piegavano ai loro interessi?

    Letture consigliate , a te e ai tuoi scolari, ” memorie del fuoco”
    e piu’ sintetico ” le vene aperte del continente sudamericano” eduardo galeano.

    E restando sul tema delle sanzioni commerciali usa verso il venezuela, sai per caso chi e’ il segretario al commercio usa, e presso chi
    ha lavorato per 24 anni come dipendente ,continuando poi a collaborarci, prima di essere scelto da Trump?
    Wilbur ross ,fai una ricerchina prima d attaccarti alle campane della retorica.

    https://en.wikipedia.org/wiki/Wilbur_Ross?wprov=sfla1

    Inutile fare retorica sulla guerra dell oppio quando non si sanno riconoscere ,motivazioni simili, nelle posizioni dei governi
    ” maestri di democrazia” verso guaido/maduro e il venezuela.
    Il barbaro venezuela di maduro ,come la barbara cina dell 800?
    La storia non e’ nozionismo retorico, ma’ leggere nel passato situazioni che ciclicamente si ripresentano poi nell attualita’.
    O no?
    O siamo alla novella retorica del positivismo evolutivo nelle
    dinamiche politiche economiche e sociali?
    Chi non sa’ dare ai suoi alunni la capacita’ di legare la storia con l attualita’ , poi si lamenta dei risultati ai quali contribuisce?
    Si lamenta se tra , palloso nozionismo retorico slegato da connessioni col presente , e sferaebbasta & co. i ragazzi preferiscono il secondo?
    Magari assolvendosi da ogni responsabilita’punta addirittura il dito contro i genitori come unici responsabili?
    Fate 50% e 50% , visto che a scuola spesso i ragazzi passan piu tempo che coi genitori.

    • Michele scrive:

      Beh, considerando che nel 2018 alcuni provvedimenti legislativi hanno impedito ai principali candidati dell’opposizione a Maduro di presentarsi alle presidenziali, direi che hanno titolo a tacciare di illegittime elezioni in cui partecipa solo una parte…

  5. Marco Burroni scrive:

    Io sarei molto più indulgente con i gusti musicali delle giovani generazioni, vi ricordate cosa ascoltavano i quasi 50enni di oggi a 13-14 anni? Noi siamo la generazione che ha mandato in classifica Sandy Marton, i Righeira, Tracy Spencer ed altri “artisti” di questo calibro (non certo De Andrè o Dylan) appannaggio di un pubblico più adulto.
    E anche i nostri padri non è che fossero poi messi così meglio, è vero che c’erano Bob Dylan e Jimi Hendrix al di là dell’Oceano (comunque mai così popolari come ci piacerebbe credere) ma da noi i cantanti americani più conosciuti erano gente come Neil Sedaka o Pat Boone, non proprio musicisti impegnati: e tra i cantanti nostrani i più famosi erano le Rita Pavone o i Bobby Solo, mica Tenco o Ciampi ( roba di nicchia anche allora).

    Il fatto è che certi artisti, certa musica che ha segnato un’epoca, nel momento in cui veniva prodotta non sembrava così importante e non era così diffusa come a posteriori ci piace pensare; oggi rimpiangiamo gli Hippies e i movimenti dei diritti civili, Woodstock e la Summer of Love, li vediamo come un’età dell’oro, ma non scordiamoci mai che si trattava di movimenti quasi marginali, minoranze viste di cattivo occhi dalle autorità e dai benpensanti, prima che le loro idee, musica e stile di vita diventassero mainstream, la cultura dominante.

    Quindi invece di criticare lasciamoli crescere, se la musica gli interessa cercheranno da soli qualcosa di più bello e adatto ad un adulto, se non gli interessa smetteranno di ascoltare musica -come capita a molti- e a 50 anni rimpiangeranno Sfera Ebbasta come oggi molti rimpiangono i tristissimi anni ’80…

  6. Mefistofele scrive:

    Non scrivo da un po’ sul blog, ed ero molto dispiaciuto che l’Eretico avesse abbandonato quasi del tutto il giornalismo di inchiesta. Dopo avere visto la puntata di stasera del Lunedì del villaggio sulla Shoah, ancora una volta però mi devo ricredere: da un eccellente blogger di denuncia (e bravo romanziere), abbiamo trovato un divulgatore storico di livello molto alto, con tutto il rispetto fuori classifica per la pur lodevole Siena Tv. La puntata di stasera andrebbe, e lo dico sul serio, fatta vedere nelle scuole.

  7. Giacomo rossi scrive:

    Bella e toccante la risposta del dott.falorni.
    Avrei avuto piacere se fosse stata sottoscritta da tutti i consiglieri e da tutti gli assessori. Si, tutti, anche quelli che negano la Schoah, quelli che ne prospettano una nuova verso gli ebrei, è quelli che invece la preparano verso i migranti.
    Ma non succederà mai!
    Quando ci renderemo conto chi abbiamo come amministratori, sarà troppo tardi!
    E pensare che ho sempre auspicato una destra( sociale) antifascista.
    Impossibile, occorrerebbe troppa intelligenza!

  8. Silvia Tozzi scrive:

    Prima che si passi a pensare ad altro dopo le riflessioni sul giorno della memoria,si può continuare a visitare all’Archivio di Stato l’interessantissima mostra “Voci di carta/Le leggi razziali nei documenti della Città di Siena”, prorogata fino a venerdì 15 febbraio. E’ un’occasione per guardare alla persecuzione degli ebrei senesi nella prospettiva di una “normale amministrazione” che precede la tragedia dei campi di sterminio. La documentazione raccolta (di cui quella esposta rappresenta un campione) proviene da istituzioni senesi: questura, prefettura, università, Monte dei Paschi, uffici di ogni tipo, a volte da qualche famiglia, e nel suo insieme offre un quadro terribile di come il Male possa avere le fattezze di una grigia banalità. Si può vedere come l’esecuzione di norme decise dai vertici statali contro un “nemico” interno prende corpo, passo dopo passo, attraverso una miriade di atti amministrativi che sono usciti dalle mani di funzionari solerti, intenti ad applicare direttive che, evidentemente, i più danno per scontate. Episodi di generosità e di coraggio
    sfidano questo clima, ma non arrivano a cancellare l’immagine di una città che appare assoggettata a un Male ineludibile, a volte neppure percepito come tale.

  9. Silvia Tozzi scrive:

    La mostra “Voci di carta” è accompagnata da un documentario di Juri Guerranti (visibile anche in internet) sull’attuazione delle leggi razziali a Siena nel periodo 1938-1944.

  10. Gp scrive:

    Come diceva Hendrix l’unica vera distinzione è fra ‘buona e ‘cattiva’ musica indipendentemente dal genere. Per spiegarlo ai miei figli faccio spesso un esempio. L’edificio della camera di commercio, che pure a qualcuno deve piacere se illo tempore è stato costruito, è OGGETTIVAMENTE più brutta del palazzo comunale! È una banalità ma chiediamoci perché questo ci appare così evidente, e poi facciamoci le stesse domande confrontando un trapper con De Andrè, Bob Dylan o i Led Zeppelin.

  11. manunta scrive:

    https://www.wallstreetitalia.com/deutsche-bank-salvata-dal-fondo-sovrano-del-qatar/

    Alleluja i qatarioti salvano(forse) la deutsche bank gravata da 40.000
    miliardideurini di derivati tossici in pancia(pari a 16 volte il pil tedesco)sotto inchiesta per riciclaggio nei paradisi off shore e col titolo in picchiata stile stukas a dunkirk .
    Li sceicchi fan sul serio? o dopo l abbocco dell anno scorso col mps
    reitererano la presapelculo con la deutsche?
    La solida e affidabile germania , pare non risentire dei ” piccoli”
    problemi della sua banca principale.
    Rating AAA , e titoli di stato saldi come il granito.
    Vedrai, il rating la bce lo commissiona alla black rock che con jp morgan e deutsche ha il primato dei derivati tossici in portafoglio…….

    Gran paese , da sempre culla e esempio di civilta’ , generosa madre dell europa intiera.
    La shoa e’ stato solo un piccolo e involontario incidente di percorso, che certo non puo’ essere imputato a quel civile e sempre tollerante popolo.
    Furon l italiani a metter certe idee in testa al povero adolfo, e lui fu’solo allievo ingenuo del perfido maestro italico predappiese.
    E la storia ora si ripete ,un altro felpato maestro italiano si sta’ rendendo responsabile di atroci lezioni in eurovisione.
    Germania, a lei guardiam tutti speranzosi e devoti, lume d europa in mezzo al buio di ragione dei perfidi populisti,gillet gialli& co.
    Semmai .

    una brandemburghese megapigia
    d’una nazion che si crede maestra
    che come ninfa nell isola ogigia
    le peggio tessiture sempre orchestra
    europa pora te la vedo bigia
    quando germania cuoce la minestra
    a europa ‘ntera la fa’ poi mangiare
    e morti poi a milion c’e’ da contare

    La shoa’ ? io non la dimentico, soprattutto non dimentico
    le bestie NaziTEDESCHE che la idearono e misero in atto,
    le stesse bestie che ora fanno morali giudicano e danno lezioni.
    Gentaglia bestiale e senza pudore,che fanno, hanno fatto e faranno sempre ribrezzo al popolo del mondo. in seculae seculorum.
    Amen

  12. Paolo Panzieri scrive:

    Il grave difetto del pensiero unico che esce ogni giorno praticamente da tutti i nostri media è ripetere, ribadire e confermare senza soluzione di continuità le stesse cose, gli stessi temi ed i medesimi concetti, sempre a fotocopia, evitandone invece accuratamente e scientificamente altri.
    Con l’evidente e conclamato intento di plasmare direttamente la coscienza del cittadino, si finisce però spesso ormai per ottenere quasi l’effetto contrario.
    Un po’ come la “minestra di verdura”: se gliela dai ogni sera il bambino non solo presto non ne vorrà più, ma magari comincerà pure ad odiarla….
    Così ricordare uno, due, cinque …. persino dieci o venti giorni l’anno la shoah, i campi di sterminio, le leggi razziali e quant’altro non è solo giusto, ma direi doveroso.
    Farlo praticamente ogni giorno (fate un giochino: segnate sul calendario quando il TG ne parla, forse alla fine troverete …. la giornata dell’oblio) direi proprio di no, perché alla fine può diventare pure controproducente: nella migliore delle ipotesi procura assuefazione, nella peggiore negazionismo, se non vero e proprio antisemitismo di ritorno.
    Se poi coloro che più si sbracciano in queste continue celebrazioni sono gli stessi che contemporaneamente appoggiano Hamas o l’IRAN, i quali teorizzano apertamente la distruzione dello stato di Israele e quindi una nuova Shoah, magari nucleare, il quadro si completa con la solita, ipocrita pseudo-ideologia buonista e quindi soltanto di facciata.
    Dunque parliamone, discutiamone, ricordiamo meno, ma meglio (come fa l’Eretico), magari non condannando sempre e solo “i cattivi” di ieri, ma anche e soprattutto quelli odierni.
    Prevenire, si sa, è meglio che curare, figuriamoci commemorare ….

    • A.B. scrive:

      Sono d’accordo, preveniamo. Si guardi intorno, caro avvocato, e ci fornisca qualche suggerimento. Apartheid? Ognuno a casa sua? Aspetto suggerimenti.

      • Paolo Panzieri scrive:

        Mi fa piacere, ma non confondiamo sempre – in modo strumentale – le pere con le mele.
        Soltanto accostare il problema migratorio all’olocausto di un popolo è un’offesa alla memoria, che si dice invece a parole di voler preservare.
        Insistere, poi, per qualsiasi parte politica e per qualunque motivo nobile o meno nobile, nel voler importare senza criterio nuovi poveri in un paese che già ne conta cinque milioni (!!!!) certificati dall’Istat (quindi di fatto sono molti di più) è un vero suicidio elettorale, oltre che – per dirla col Rag. Ugo – una boiata pazzesca.
        Se hai modo di rivedere Salvini da Floris, nonostante le sue domande sempre molto orientate, dagli applausi a scena aperta del pubblico non certamente amico di La7 potrai capire che vento tira e soprattutto dove porta cotesto atteggiamento mentale.
        Lo scrivo in modo asettico, come fossi un osservatore marziano, da politicamente apolide.

        • A.B. scrive:

          Avvocato, non riesco a seguirla su questa strada e non credo assolutamente all’antisemitismo di ritorno. Abbiamo vissuto per decenni con un pensiero tutt’altro che unico, in cui convivevano in occidente movimenti politici di diversa estrazione ma comunque democratici contrapposti ad un fronte comunista che voleva sovvertire le nostre istituzioni. Ebbene, in quel passato, nel nostro paese, nessuno metteva in dubbio che fosse abominevole (salvo poi razzolare male, ma questa è un’altra storia) sterminare un popolo, discriminare sul colore della pelle, accanirsi su chi è in difficoltà, pensare che si debba avere più diritti semplicemente perché si è nati qui invece che lì. Oggi come lei dice la situazione è ben diversa, però non scarichi le colpe su chi ha semplicemente e con coerenza continuato a comportarsi in maniera civile, perché allo stesso modo potrei dirle che la colpa è di chi invece è pronto a giustificare, blandire o in fondo in fondo condividere i pensieri incivili.

          • Paolo Panzieri scrive:

            Basta non accostare l’olocausto ai “migranti”, altro argomento oggi continuamente, inutilmente ed in modo assolutamente controproducente per costoro in continua, deliberata sovraesposizione.
            Una forzatura inaccettabile e che – perdonami – mi fa imbufalire.
            Come quando l’uomo in bianco di là dalla barricata (cfr. Santiago by Litfiba) dice che perfino Gesù nella capannuccia sarebbe stato in realtà un migrante …..
            Niente di più falso: i suoi genitori – da cittadini – semmai erano tornai a casa per essere registrati come tali in sede di censimento.
            Non saremo mai santi, ma almeno saremo seri!

          • A.B. scrive:

            Avvocato, potrà anche imbufalirsi, ma l’accostamento viene abbastanza facile a noi buonisti. Le ricordo che lo sterminio degli ebrei, dei Rom o dei Sinti, non è avvenuto perché Hitler essendosi alzato una mattina qualsiasi con il piede sbagliato, ha avuto questa simpatica idea. Magari è stato preceduto da decenni di idee di antagonisti del pensiero unico, da manifesti per la difesa della razza, da uberallesimi di vario genere (prima gli italiani!). Giustificate ed imbestialitevi pure, che intanto oggi uno dei vostri nuovi eroi ha di fatto seppellito il trattato di non proliferazione nucleare. È lo stesso che vuole costruire un muro trail pacifico ed il golfo del Messico. E già , ma noi siamo quelli buonisti, non capiamo, non vediamo, accecati dal nostro velleitarismo, solo voi sapete dare il giusto peso a quanto ci accade intorno. Speriamo bene.

          • Paolo Panzieri scrive:

            Bianco e nero.
            Noi e voi.
            Buoni e cattivi.
            Si finisce sempre lì …. ogni ragionamento è inutile.

          • A.B. scrive:

            Non è vero, discutere è sempre utile. Sono ben conscio di non essere il depositario della verità, esprimo solo i miei punti di vista, leggendo con grande interesse le opinioni altrui, soprattutto se espresse con chiarezza, competenza ed educazione come le sue, caro avvocato. È che, come ha detto Guccini ieri, anche io sento “aria di Weimar”, e la cosa non mi rende per niente tranquillo. Non scherzo quindi quando affermo di sperare di avere torto, non scherzo affatto.

          • Paolo Panzieri scrive:

            Prendo atto dell’ipse dixit.
            Speriamo soltanto che a forza di gridare: al lupo, al lupo, il lupo – quello vero dei nostri tempi – un giorno non si presenti sul serio.
            Dubito soltanto che chi ragiona con categorie del secolo scorso (senza offesa per il nostro cantautore) lo saprà riconoscere in tempo, anzi probabilmente, come la vecchia nonna delle fiabe, si farà tranquillamente scannare.
            Appendiamo, quindi, il vecchio eskimo al chiodo (io il mio non lo trovo nemmeno più …) che è tempo e guardiamo la realtà che ci circonda senza pregiudizi o sovrastrutture ideologiche piuttosto.
            Magari riusciamo a capirla un pochino di più in tutte le sue particolarità e sfumature sempre nuove e diverse.

    • Anonimo scrive:

      Anche a mio modestissimo avviso la sovraesposizione finisce col nuocere, col passare del tempo, a qualsiasi argomento (anche il più nobile ed educativo come quello in oggetto).

    • manunta scrive:

      Avvocato ,scusi, ma’ di cosa scrive? l iran che minaccia di distruzione
      nucleare israele?

      http://www.occhidellaguerra.it/trump-israele-nucleare/

      Dimona caro avvocato mai sentito parlare di Dimona?
      E della lettera che israele ha fatto firmare dal 1969 a tutti i presidenti usa entrati in carica con l impegno a non sollevare mai la questione dell arsenale nucleare israeliano?

      https://www.sinistrainrete.info/articoli-brevi/12665-lorenzo-vita-il-patto-fra-trump-e-netanyahu-sul-segreto-nucleare-di-israele.html

      E secondo lei avvocato perche’ la knesset ha recentemente respinto le richieste dell aiea per un ispezione all impianto nucleare di Dimona?

      https://m.jpost.com/Israel-News/Knesset-votes-against-nuclear-monitoring-for-Israel-561520

      Accesso mai consentito dalla costruzione dell impianto , mentre l’ aiea ha avuto invece libero accesso
      a tutti gli impianti nucleari iraniani.

      https://www.corriere.it/esteri/18_maggio_01/iran-nucleare-ispettori-onu-aiea-dopo-2009-nessuna-attivita-bomba-d868bce0-4d3a-11e8-a1cf-d60abdb1ce87.shtml

      Inoltre avvocato, lei sa’ che israele non ha mai ratificato il trattato internazionale contro la proliferazione nucleare?

      https://www.corriere.it/esteri/10_maggio_29/israele-trattato-nucleare_785c5330-6b5b-11df-9ae5-00144f02aabe.shtml

      .
      Avvocato….. ma’ di cosa scrive? novelle? ucronia? racconti comico grotteschi?

      • Paolo Panzieri scrive:

        Scrivo di fatti, non patti segreti, di complotti, di dietrologie …
        Serve anche in questi cari un certo spirito critico!
        Comunque Hamas ed IRAN teorizzano la distruzione di Israele e la proclamano.
        Non mi risulta il contrario.
        Punto.
        Il resto sono chiacchiere, supposizioni … perdonami ma fuori tema.

        • manunta scrive:

          Fatti? non pervenuti, caro avvocato , due dei link erano del
          corrierone, caro avvocato e non del sito di gozzo di papero.
          Ovvero fatti acclarati da una parte, e liquidatorie novelle dall altra, novelle che ora cerchi di correggere , eliminando la precedente bufala che hai scritto, ovvero l iran che minaccia di distruzione nucleare israele.
          In medio oriente l unico paese con arsenale nucleare ,e’ israele, e non l iran ,cosa che hanno provato gli ispettori dell onu e dell aiea.
          Se israele non avesse arsenale nucleare ,perche’ rifiuta le ispezioni aiea? e perche’ non ha siglato il trattato di non proliferazione nucleare?
          Questi sono i fatti.

          http://www.politicamentescorretto.info/2018/09/07/israele-minaccia-lannientamento-nucleare-delliran/

          Minacce fatte in un discorso proprio guarda caso in occasione della visita
          di Netanyahu all impianto nucleare di Dimona.
          Ma’ guarda che coincidenza…

          • Paolo Panzieri scrive:

            Dalle tue fonti (Sinistra in rete, Politicamente scorretto etc.):
            “Coloro che minacciano di spazzarci via mettono loro stessi in un simile pericolo, e in ogni caso non raggiungeranno il loro obiettivo”, ha detto Netanyahu. “Ma i nostri nemici sanno molto bene ciò che Israele è in grado di fare. Hanno familiarità con la nostra politica. Chiunque cerca di farci del male, noi lo annienteremo “, ha dichiarato Netanyahu.

            Semplice deterrenza o legittima difesa che dir si voglia contro “Coloro che minacciano di spazzarci via”.
            Ed infatti seguita: “chiunque cerca di farci del male, noi lo annienteremo”.

            Nessuna minaccia, quindi, se non quella di …. reagire, difendersi!
            Occhio per occhio dente per dente, come al solito fa Israele.

            E l’IRAN invece? C’è perfino l’orologio in piazza col count-down della distruzione di Israele https://www.lastampa.it/2017/07/05/esteri/iran-il-countdown-per-la-distruzione-di-israele-mancano-giorni-4n6rovPwPk10efQa0FThrO/pagina.html
            Magari con la bomba atomica che hanno già o che stanno per avere.

            La verità è che non hanno propria nessuna intenzione di farsi sterminare di nuovo ….

            Come dar loro torto?

    • filippo g scrive:

      Consiglio, a proposito di memoria storica e oblio, un bel libro di David Rieff dal titolo In Praise of Forgetting, edito dalla Yale University Press. Per i non anglofoni dovrebbe uscire nel 2019 in italiano (sto giusto curando l’editing della traduzione). In soldoni, Rieff riflette sul problema seguente: non sempre la memoria storica favorisce la pace e la giustizia. Messa così suona brutale, ed è necessario seguire tutto il discorso per apprezzare davvero la tesi. Astenersi sovranisti=neofascisti: non troverete pane per i vostri denti, perché il senso del discorso non è quello di ignorare le ferite storiche, magari per riunire le società nel nome di una bandiera o di un pensiero unico.

  13. Giacomo rossi scrive:

    Ore 15.17.
    Nevica da tre ore abbondanti.
    Iniziato da poco il piano antineve.
    I mille kili di sale comprati dal comune serviranno per il baccalà al prossimo evento gastronomico.
    L’altra volta chiuse le scuole preventivamente per sentito dire che sarebbe nevicato alle 16.30( orario di us Ita alunni).
    Questa volta, abbondantemente prevista, dichiara di mettersi al volante solo coi mezzi adatti( in pratica cxx vostri).
    Ora mi domando, e domando agli ultrà che hanno , giustamente, voluto un cambio amministrativo: qua to vi occorre per riconoscere che in comune ci sono incompetenti e inetti?
    Ogni vostro silenzio su questo blog, teatro di vesti stracciare, è la conferma di quanto è sotto gli occhi di tutti, anche dei vostri, foderati di prosciutto come quelli dei comunisti He vedevano vo,are gli asini
    Salvo solo, in parte , il buon eretico, che per dovere d’investitura non può ( o non vuole? O entrambe!) Esercitare il suo diritto di critica dell’evidenza.
    Tutti gli altri?

    • Anonimo scrive:

      Non è vero che questa nevicata era abbondantemente prevista, non è vero che la nevicata scorsa era prevista per le 16 e 30. Questa ammministrazione è sprovvista di sfere di cristallo, come le precedenti e le future. Attaccarsi a queste argomentazioni per criticare l’amministrazione pare fazioso e toglie sostanza a eventuali critiche più motivate….

      • Giacomo rossi scrive:

        Caro anonimo,
        Possiamo anche negare l’evidenza, ma se le previsioni dei media non convincono abbastanza, è sufficiente riascoltare le dichiarazioni degli assessori all’istruzione prima e ai lavori pubblici ora!
        Poi possiamo difendere questi cialtroni eterodiretti difronte all’evidenza dei fatti e delle(loro) parole, ma ci si passa come quei comunisti che credevano e volevano far crendere che i ciuchi volavano xché c’era scritto ne l’Unita!

      • Anonimo scrive:

        Piove governo ladro!

      • Giacomo rossi scrive:

        Caro anonimo,
        Possiamo anche negare l’evidenza, ma se le previsioni dei media non convincono abbastanza, è sufficiente riascoltare le dichiarazioni degli assessori all’istruzione prima e ai lavori pubblici ora!
        Poi possiamo difendere questi pseudoamministratori difronte all’evidenza dei fatti e delle(loro) parole, ma ci si passa come quei comunisti che credevano e volevano far crendere che i ciuchi volavano xché c’era scritto ne l’Unita!

    • Stefano Ricci scrive:

      Ridicolo e fazioso

      • Giacomo rossi scrive:

        Gentile ed educato Ricci,
        Vuoi forse negare che il piano neve è partito in ritardo?
        Che mentrenevicava , in anticipo rispetto alle attese Se lo assessore ai lavori pubblici, tutto il consiglio era riunito in palazzo comunale a Siena?
        Oppure vuoi spiegarmi DOVE sarei fazioso o DOVE sarei ridicolo.?
        Ah ! Forse quando Vi paragono ai comunisti! Che negavano anche l’evidenza se lo imponeva il partito!
        Ebbene sì! Siete esattamente come loro! E la dimostrazione è che fino ad oggi non si è levata nessuna nota critica( nemmeno costruttiva) da parte soprattutto dei pontificatori , come te, in questo blog!

  14. Il Giaguaro scrive:

    fuori tema ma tutti( quasi) amiamo il Palio o no?
    io ritorno sull’argomento dello scandalo ossia la sentenza contro il Valdimontone:avete letto l’intervento dell’Avv.to Saracini su La Nazione di oggi?
    Leggetela e commentate,vi prego amici del blog.
    Grazie

    • A.B. scrive:

      Chiunque sia dotato di buonsenso e di un neurone funzionante, non può che pensarla come l’avvocato, ma oggi a questi signori è concesso tutto da tutti. Quella del marchese del grillo la stavo per scrivere anche io: “perché io so io e voi nun siete un ….”

    • A.B. scrive:

      …Sunto (a proposito, che fine ha fatto?) scriveva “gli avvocati del comune battono gli avvocati delle contrade”, ma in realtà la situazione è profondamente diversa: gli avvocati del comune se ne fottono degli avvocati della contrade, del diritto e dei cittadini, evidentemente considerati al pari di idioti. La domanda che ci dovremmo fare è: perché? Io una mia idea la ho.

  15. Giacomo rossi scrive:

    Ho apprezzato l’intervento di saracini, equidistante dal contesto paliesco, è attinente alle sole “carte”.
    Mi chiedo come il silenzio regni sovrano!
    Se un atto di tale scempia legislativa fosse stato emesso da altri( che ne hanno fatti, si intenda!)chissà quanti ‘ fiumi di parole….

    • Daria gentili scrive:

      Rispondo a lei, per rispondere a tutti gli altri scandalizzati, a seguito dell ‘ intervento sulla Nazione del cittadino, contradaiolo senza incarichi, Avv. Carlo Saracini.
      Io non mi sono per niente scandalizzata. E non lo sono stata ancor di più quando mi è sovvenuto alla mente un fatto.
      Salvo che io abbia le traveggole, sempre possibile, mi è sembrato di vedere al collo del Saracini il fazzoletto della stessa contrada di un ex ispettore di pista, che, in un palio dello scorso anno, non si è accorto – forse perché presbite e mancante di occhiali tant’ era la distanza tra lui ed il fatto accaduto – che un noto fantino aveva preso a nerbate un altro fantino dopo una caduta che li aveva riguardati entrambi. Cosa vietatissima dal Regolamento del Palio!
      Guarda caso che il fantino in questione era notoriamente legato alla contrada, di cui al fazzoletto al collo del Saracini e dell’ex ispettore di pista, tanto è vero che quest’anno vi ha riportato il successo nel palio di luglio.
      Ora vado a memoria, e mi posso sbagliare, ma non mi sembro di leggere illo tempore alcun intervento del Saracini in relazione a quello “scandaloso” episodio.
      Per cui………

      • Giacomo rossi scrive:

        Gentile daria,
        I due casi si distinguono nel merito, dunque non possono essere accordati.
        Qui si discute di un ente che commina una pena senza prove tangibili a suffragio; ente che dovrebbe essere a garanzia e che invece si comporta da despota.
        Partico,o del saracini evidenzia questo e su questo andrebbe discusso…lo capisco che sia piu facile guardare adaltro , ma l’argomento é questo

      • Giacomo rossi scrive:

        Per cui….du que lei ritiene che se è stato fatto un errore allora, sia legittimo farlo ora!
        Interessante pensiero che scaturisce dal quel ” per cui…”
        Strano, in politica mi pareva che ragionarsse diversamente!
        Dica piuttosto, con sincerità, che x lei a questa amministrazione è a questo sindaco ( che l’anno liberata dall’opprexsore ) è consentito tutto…per cui!!!

      • manunta scrive:

        La memoria a siena

        su’ di un articolo sulla memoria
        siena ci fa’ veder co’ suoi maestri
        il suo interesse per la vera storia
        la storia di fantini e giochi equestri
        dei quali la citta s onora e gloria
        questi son l interessi e questi l estri
        sienina naviga e volge la chiglia
        lungo la rotta a forma di conchiglia

        prega il giaguaro i suoi concittadini
        e gli risponde chi di siena e’ figlia
        avendo lei memoria dei fantini
        di chi nerbate da’ e a volte piglia
        giacomo e ab parlan del saracini
        e quindi noto senza meraviglia
        ch’ a siena tutto passa com un lampo
        tranne quel che succede dentro l campo

        Siete unici conservatevi.. sotto sale come l baccala’

      • A.B. scrive:

        Qui si parla di una delibera della giunta comunale, un atto ufficiale nel quale delle decisioni dovrebbere essere semplicemente dimostrate, spiegate e motivate. Se ho ben capito lei è un avvocato, quindi la sua risposta puerile mi pare doppiamente risibile. Legga il provvedimento e lo spieghi a noi che facciamo altro nelle vita. Ci faccia capire, avendo più competenza di noi, perché quanto a noi risulta palese è invece sbagliato. Mi spieghi come gli avvocati del comune hanno spiegato sulla delibera il perché il capitano della chiocciola insultando il sindaco sia stato meritevole di censura e nessuna ammenda personale, mentre i due alfieri del montone di deplorazione (pena 4 volte più grave) e di 9 anni ciascuno di inibizione. La sua non è stata una risposta sul merito, come al solito suona sempre lo stesso tasto, magari ora ci dirà pure che Saracini faceva parte del groviglio armonioso o chissà cos’altro. Vive col paraocchi, anche lei potrebbe correre in piazza.

      • Anonimo scrive:

        Intervento perfetto a conferma che ognuno tira l’acqua al suo mulino e che degli interessi di Siena e del Palio in generale non frega nulla a nessuno. Detto questo, la decisione che riguarda il Montone è assurda. Da qui in avanti in teoria qualunque dipendente comunale,potrà denunciare per gli interessi della propria contrada torti e offese, magari mai avvenute, per far squalificare gli avversari. Inoltre, da parte del sindaco, nicchiaiolo dichiarato, in una situazione come questa sarebbe stato molto più intelligente e signorile far finta di nulla, anche perché a ricevere questa assurda squalifica è proprio il Montone e in questo caso a pensar male ci si può sempre azzeccare, così come è accaduto con il Palio straordinario voluto e “imposto” dallo stesso sindaco e dall’assessore Sportelli (tartuchino).

  16. manunta scrive:

    http://www.triangoloviola.it/36domawi.html

    sito curato dal centro wisenthal

    Totale approssimativo ebrei sterminati dai tedeschi 5/6 milioni

    Ebrei italiani circa 8000 , 17% circa della popolazione.
    Ebrei tedeschi circa 145.000 , 25% circa della popolazione*
    * 370.000 ebrei tedeschi e austriaci abbandonano il paese tra il 1933 e il
    1939.
    ebrei polacchi circa 3 milioni 90% circa della popolazione
    ebrei russi circa 1,1 milioni
    aprite il link e il resto lo potete leggere li.

    Si deve precisare che hitler teorizzava l eliminazione degli ebrei gia’
    nel suo mein kamf 1930, e che hitler e il partito nazista ,andarono
    al potere in Germania, non con un colpo di stato( tentato senza successo negli anni 20) ma dopo libere elezioni ,nel 1933 dopo aver conseguito
    il 44% dei voti espressi.Ovvero i tedeschi in maggioranza, scelsero di
    approvare il programma politico nazista.
    Nb. nelle ultime elezioni libere italiane prima del ventennio nel 1921
    il partito fascista elesse 35 deputati su’ un totale di 535 pari a circa
    il 6,5%.
    Ovvero in italia i fascisti ,quando presero il potere, grazie alla compiacente collaborazione di VM3 , erano una minoranza violenta alla quale
    il capo dello stato consegno’ la nazione.
    nmb. le elezioni del 1924 non possono ovviamente definirsi libere elezioni.( vedi Matteotti e la fine che fece denunciando cio’)
    Aggiungo, la responsabilita’ dei” perfetti burger “tedeschi nell avvento di hitler al potere ,e nell adozione del suo programma di sterminio ,e’ evidente e conclamata, dai dati storici, poi dopo, da quel popolo di ipocriti dalla doppia morale che spesso sono stati, raccontavano di non sapere, di non vedere, di non essere responsabili come popolo.
    Sto’ cazzo, cari ipocriti, sto’ cazzo.

    Da dove nasce il nazismo?

    Dal seme da sempre selezionato in germania della loro superiorita’ razziale.
    Seme piantato da hitler nelle fertili e obbedienti menti dei” perfetti
    burger” tedeschi.
    Se si vuol parlare di memoria , sarebbe bene prima averla dei reali eventi
    storici.
    E se si vuol fare un paragone col presente, bene mi sembra che anche nel presente i tedeschi si segnalino per gestire con estremo razzismo culturale
    e con beffarda e irridente spietatezza,i veri organi di potere dell europa attuale bce e commissione europea.
    Loro fabbricano le regole, loro le violano a loro discrezione, loro pretendono che altri paesi seguano disciplinati le loro decisioni.
    Il vizio non l hanno perso, dai panzer e gli stukas ,son passati allo spread e al rating
    Memoria appunto, memoria e sguardo al presente.
    La retorica acefala e slegata da conoscenza della storia ,quella cari boncitti tenetevela e spalmatevela sul pane ,se ,come sembra a leggervi vi garba cosi’ tanto.

    Uuuuh che belle parole…. uuuh mamma come mi son commosso.
    mammina come l ha detta bene.
    Poravvoi.

  17. Paolo Piochi scrive:

    La questione dei provvedimenti sanzionatori legati al Palio è senza alcun dubbio delicata a tal punto da dover richiedere un’alta dose di obiettività ed una corretta e puntuale conoscenza dei fatti se non vogliamo poi incorrere nel rischio di esternare valutazioni fantasiose e di pura convenienza.
    Sono ben consapevole quanto sia difficile poter esprimere quindi delle opinioni super partes quando ciascuno di noi, animato da profondi sentimenti, ritiene di possedere in tasca sempre la carta della ragione a tal punto da comportarsi un po’ come quei signori che il lunedì si ritrovano al bar dello sport e si accaniscono oltre ogni misura se la propria squadra non ha conseguito il risultato sperato, adducendo motivazioni che talvolta non hanno alcuna logica in quanto viziati da una incredibile faziosità.
    Ciò premesso vorrei manifestare il mio pensiero riguardo all’invito rivolto dal Signor “Il Giaguaro”.
    Sul punto credo sia opportuno rilevare come ogni qual volta che un Sindaco-Giunta dell’Amministrazione Comunale senese – indipendentemente dalla colorazione politica che esprime in quel determinato momento – provvede a comminare delle sanzioni più o meno riprovevoli in materia di Palio, la Contrada colpita si sente poi in dovere di dimostrare molto spesso, se non sempre, l’ingiustizia subita con argomentazioni che fanno molto riflettere.
    Ciò vuol dire – a mio modesto modo di osservare – che il metro di valutazione adottato in questo particolare campo avrebbe necessità non solo di essere rivisto con estrema attenzione e scrupolo, ma occorrerebbe studiare ogni forma e mezzo per diffondere tra i senesi una diversa cultura contradaiola ed una maggiore consapevolezza delle regole, nonché un loro corretto modo di interpretazione ed applicazione, indubbiamente più comprensibile se riepilogato magari in un apposito quadro sinottico, peraltro assai utile agli addetti ai lavori chiamati a svolgere non invidiabili adempimenti sul Campo.
    E’ del tutto evidente allora che una rivisitazione delle norme, volte a verificare soprattutto la loro adeguatezza ai nostri tempi, dovrebbe interessare non solo il Regolamento del Palio (spero che la recente nomina di un’apposita commissione addivenga a qualche risultato), ma comprendere anche quel Rituale Contradaiolo sottoscritto da tempo da tutte le Contrade le cui disposizioni, seppure in apparenza insignificanti e marginali, risultano purtroppo disattese, ben sapendo che lo stesso Rituale non prevede un Organismo che abbia l’autorità di controllare e di far osservare con rigore la stessa normativa.
    Per questo motivo, ciò che maggiormente sorprende è che di fronte ad uno stato di cose in cui sembra tutto consentito in ragione di un “diritto contradaiolo” che tutti sbandierano, le maggiori Istituzioni, peraltro depositarie di preziose conoscenze e di un carico di memorie storiche che fanno un preciso riferimento alla nostra Festa, non si sentano in dovere di ufficializzare un autorevole giudizio su certe questioni che avrebbero davvero necessità di essere supportate da prese di posizione unitarie e condivise tali da fare dottrina per non lasciare margini ad interpretazioni sconclusionate e del tutto personali.
    Sottolineo ancora una volta che la questione in esame non sia affatto di facile soluzione, ma intanto di potrebbe tentare di dare avvio con una certa periodicità, rinunciando magari a qualche banchetto di troppo, ad interessanti incontri periodici e/o scambi di opinioni, organizzando convegni e conferenze aperte a tutti i cittadini in modo che siano affrontati di volta in volta temi specifici attinenti l’attività delle nostre amate contrade, parti insostituibili della storia di questa città.
    Sarebbe un modo di confrontare le nostre idee lontano da momenti concitati, conoscersi meglio e ricreare quei valori che sembrerebbero ormai dimenticati da troppo tempo.
    Del resto appare ben evidente come il silenzio dimostrato da queste stesse Istituzioni più sopra citate di fronte alla sentenza che ha coinvolto di recente proprio la Contrada di Valdimontone – se del caso ed ovviamente da stigmatizzare o da condividere alla luce della reale conoscenza fattuale e documentale degli accadimenti – non è altro che la dimostrazione più lampante di un modo di agire molto pericoloso per la tutela e la conservazione delle nostre plurisecolari tradizioni che, se ci pensiamo bene, rischiano di essere molto più incrinate dal comportamento di noi senesi che dai continui attacchi provenienti da quanti riteniamo siano i veri avversari della nostra Festa.

  18. Il Giaguaro scrive:

    Sig.Manunta,perché Poravvoi? non sarebbe meglio dire Porrannoi,non le pare? anche lei è parte di questa Europa che andrebbe aiutata a crescere anziché ad essere frantumata come mi pare molti avventurieri stanno tentando di fare ora.Certo,anche io,d’accordo con Andreotti(guardi cosa mi tocca dire !), avrei preferito una Germania divisa in due (80 mln.di teutoni uber alles sono troppi e forse anche troppo pericolosi) ma contro la Storia non si può andare.E allora cerchiamo di stare uniti,tutti,in questo sogno europeo che dopo le due tragedie mondiali ha avuto almeno il merito di farci vivere senza le paure delle sirene,del rombo degli aerei che,allora, sentivi arrancare nel cielo (io ancora oggi riscopro i brividi quando,specialmente di notte, sento il rombo di qualche aereo ad elica ) e non sapevi per chi avrebbe suonato la campana.Oggi l’unico vantaggio sarebbe che non si farebbe in tempo a sentire il rombo….
    Vogliamo la terza guerra mondiale per convincerci a stare uniti almeno noi europei?
    Non scherziamo con il fuoco ma “memoria appunto,memoria”.

    • manunta scrive:

      Caro sig. felino maculato , se i teutoni e i galli hanno
      davvero questa grande fraterno sogno d europa unita a guidare il loro
      operato, le chiedo:
      1) Perche’ la francia con gli accordi di aix la chapelle/achen, ha promesso alla germania di condividere con lei il seggio al consiglio di sicurezza onu e non ha invece offerto tale seggio all unione europea?

      2) Perche’ la francia e la germania,sempre a seguito del suddetto accordo
      intraprendono la strada di una bilaterale integrazione militare , ma non quella della creazione di un esercito europeo?

      Potrei andreottianamente rispondere ai due quesiti, ipotizzando che
      l accordo sia l esplicitazione dell idea di una europa a due livelli.

      Un primo livello, dove il controllo tedesco della bce ,si coniuga con l esercito piu’ potente d’europa, dove l economia tedesca si coniuga con il deterrente nucleare francese, dove la germania si affaccia al consiglio di sicurezza onu, dove l egemonia militare finanziaria francese in parte dell africa viene condivisa con la germania in cambio di un trattamento di favore alla francia sui parametri di maastrich.

      Un secondo livello invece per gran parte del resto d europa, fatto di obblighi, di rigore, di regole draconiane inflessibili, di diktat da subire in remissivo silenzio.
      Visto che lei ,caro maculato ,mi cita andreotti…..
      Giaguaro, lei e la sua retorica e disinformata ninna nanna , si informi
      e la memoria invece di evocarla, cerchi di usarla ,specialmente quella a breve termine ,gli accordi in questione sono di dieci giorni fa’,lei se li e’ persi?
      o li ha gia’ dimenticati?
      Seguiti a palieggiare giaguaro , dia retta a me , e’ quello il suo ramo.
      Giaguaro, stucchevole retorico melenso ,tutto frasette retoriche da boncitto rindoddito , e neanche un briciolo di cervello , lasci perdere
      andreotti lei ne e’ l antitesi.
      Altro che giaguaro( bestia scaltra che vede anche al buio) lei fa’ le fusa come un gattino ceco.
      Porallei , anzi visto che sete in diversi in codeste condizioni, porannoi .

  19. alberto bruttini detto Cacaccia scrive:

    Complimenti a Paolo Piochi.
    Finalmente un intervento degno di essere sottolineato.
    Senza acredine, astio, fazione o quant’altro troppo spesso fuoriesce dalle colonne di questo blog.
    Ripeto i complimenti ed auspico consimili interventi anche da parte di altri

    Ave

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