Eretico di SienaLa domenica del villaggio: Leopardi, cibo biologico,parole (e 3 Ps) - Eretico di Siena

La domenica del villaggio: Leopardi, cibo biologico,parole (e 3 Ps)

Eccoci giunti al consueto appuntamento domenical-culturale del blog, con gli altrettanto consueti tre argomenti forti; si parte con una questione che abbraccia economia (settore primario), salute et alia: quella del cibo cosiddetto biologico. Tutto oro, quel che luccica? Dipoi, si recensisce un libro originale, ed anche provocatorio: “”Sciacquati la bocca”, del linguista Massimo Arcangeli (che verrà presentato martedì alla Comunale, dall’autore e dallo scrivente): per capire meglio il linguaggio, dunque il mondo, dal quale siamo circondati. Per la rubrica scolastica, infine, si parla di Leopardi che, finalmente, torna alla Comunale (sperando che i docenti sensibilizzino gli studenti a partecipare al big event), con un appuntamento – in collaborazione con l’Accademia degli Intronati – da non mancare, giacché si parla del Leopardi filosofo (venerdì prossimo, ore 17,30 in punto).

CIBO BIOLOGICO: TUTTO ORO, QUEL CHE LUCCICA?

Circa 350 esperti agronomi, di ogni orientamento politico, hanno firmato un documento che contesta duramente il Disegno di Legge 988 (già approvato alla Camera, ora fermo nelle more senatoriali), che promuove l’Agricoltura biologica; quasi nessuno infatti sa due-tre cosette che sembrano incontestabili (bel pezzo, sul tema, dal Venerdì di Repubblica del 1 febbraio, a firma di Federico Formica): in primo luogo, il Biologico – con un consumo di suolo fino al 70% maggiore dell’Agricoltura tradizionale -, è oggettivamente ben più impattante a livello di deforestazione. Più Biologico, dunque, più deforestazione e più gas serra nei nostri polmoncini. Lo sapevate?

In secondo luogo, il discorso economico: il gap tra cibo biologico e non, viaggia nell’ordine del 15-20%, come tutti sanno per esperienza diretta. A livello generale, quindi, se uno è abbindolato dal biologico, tende magari a mangiare meno frutta e verdura, a meno che non abbia forti disponibilità di portafoglio (la Sinistra, che una volta tutelava i ceti meno abbienti, dovrebbe rifletterci; altri, forse, lo incentivano per fare finire prima il Reddito di cittadinanza, che tanto va speso tutto, sic).

Terza ed ultima cosa: NON c’è alcuna evidenza scientifica che il Biologico sia migliore, nel senso di più sano, del cibo convenzionale.

Ergo, cari lettori: ognuno ovviamente mangi quel che gli pare, e spendendo quanto vuole, ci mancherebbe anche altro; ma riflettiamo su questi tre punti, per Zeus. Oppure, anche in questo caso di specie, le auctoritates non valgono un fico (biologico) secco?

“SCIACQUATI LA BOCCA”: UNA SALUTARE PROVOCAZIONE

Ho conosciuto da poche settimane il linguista Massimo Arcangeli, e l’ho subito trovato una figura di intellettuale-studioso piuttosto raro, nel panorama dell’intellettualità: un anti-Baricco, per capirsi (essendo Baricco uno che odora di elitismo ben pasciuto, perfino quando vorrebbe fare l’antielitario…).

Martedì, alle 17 alla Comunale, di Arcangeli presenteremo un libro davvero densissimo: “”Sciacquati la bocca – Parole, gesti e segni dalla pancia degli italiani” (edizioni il Saggiatore); quasi 400 pagine in cui si passa in rassegna il vocabolario della cosiddetta “pancia del paese”, compresa la politica attuale, passando attraverso il corpo – organi sessuali compresi, eh! -, per passare a “troni e altari (c’è un passaggio assai stimolante anche sul nostro San Bernardino, per esempio)”, ed arrivare  agli stereotipi ed ai tic linguistici italioti, e chi più ne ha, più ne inserisca.

Sempre tenendo presente ciò che pensava e scriveva Antonio Gramsci, a proposito del linguaggio (pagina 300 del libro di Arcangeli), con una forma mentis ideologizzata quanto si vuole, ma nella sostanza ineccepibile:

“Le parole si adagiano nella realtà ideologica dei tempi, si plasmano e si trasformano col mutarsi dei (cattivi) costumi degli uomini”. Non la trovate, questa riflessione gramsciana, ancora oggi calzantissima?

L’ANGOLO DEL PROF: IL LEOPARDI FILOSOFO

Nonostante già l’amico-mentore Pietro Giordani lo considerasse “sommo filologo, sommo poeta, sommo filosofo”, il rapporto fra Giacomo Leopardi e la Filosofia resta sovente ai margini dello studio del recanatese più illustre (non ce ne voglia il buon Beniamino Gigli): “Il leopardismo filosofico ha avuto una storia per lungo tempo osteggiata, semiclandestina, sotterranea”, scrive il professor Raoul Bruni, che insegna in una prestigiosa università di Varsavia e che – in collaborazione con l’Accademia degli Intronati- avremo l’onore di ospitare in biblioteca, venerdì prossimo alle ore 17,30.

Bruni ci renderà edotti di due volumi – la cui nuova edizione lui stesso ha curato, per Aragno – i quali hanno come oggetto proprio il succitato leopardismo filosofico: quello di Giuseppe Rensi “Su Leopardi” (che raccoglie scritti vari, di inizio Novecento, in cui si anticipa il “pensiero poetante” di Leopardi, nonché il rapporto Nietsche-Leopardi), e “La filosofia di Leopardi” (1940, prima edizione), di Adriano Tilgher, un classico sul rapporto fra il recanatese e la Filosofia (dal quale studio molti critici hanno in seguito preso spunto, senza magari riconoscere che, proprio da questo testo, avevano a larghe mani attinto…).

“Figlia dell’immaginazione, come la poesia”, questa è, in estrema sintesi, la Filosofia per l’autore de “L’infinito”, capace di prodursi dal contrasto fra lo “squallido mondo della Verità” e “l’ameno regno delle illusioni”.

Ne parleremo con il professor Antonio Prete (a proposito di “pensiero poetante”), con Roberto Barzanti ed appunto con Raoul Bruni; un incontro – sia consentito – di un certo livello, per cercare (sperando di riuscirci) di offrire Leopardi a tutti, ma in particolare ai giovani, agli studenti.

Leopardi – sia ben chiaro – per quello che pensava per tabulas; non il Leopardi da Baci Perugina di Alessandro D’Avenia, tanto per essere chiari…

Ps 1 Italia-Francia: ora, potete immaginarvi la nostra simpatia per Macron (condivisa tra l’altro dalla maggioranza dei francesi), sempre pronto a parlare bene e poi a fare altro; ma come si fa a non dargli un po’ di ragione, in questo caso? Se puta caso un esponente politico (di Governo!) francese fosse venuto a solidarizzare ieri, a Torino, con quei “pacifici democratici” che hanno messo a ferro e fuoco mezza città, il Governo italiano sarebbe dovuto stare zitto, di grazia?

Ps 2 A proposito di scuola, anche questa settimana spazio al Ministro Bussetti, protagonista della polemica contro i docenti meridionali (poi goffamente ritrattata sul Corriere della sera di oggi, in cui dice che – siccome spesso mangia in una pizzeria di Gallarate gestita da napoletani, lui non può essere razzista, sic); premesso che la docente che più stimo nella mia scuola è proprio napoletana, e che nella scuola ci sono fior di pocofacenti di ogni Regione, il problema di un certo andazzo lassista sviluppato soprattutto al Sud, in ambito scolastico, esiste. Ne riparleremo, ne riparleremo.

Ps 3 Domani, lunedì, consueto appuntamento (Siena tv, ore 21) con “Il lunedì del villaggio”: fra le altre cose, si parlerà di Foibe, con la pretesa – non facile, sia chiaro – di spiegare in circa dieci minuti non solo cosa sia successo, ma anche perché ci sia stato un lungo, perdurante silenzio su questo tema così drammaticamente divisivo. Tema che, forse, chiederebbe solo di essere conosciuto meglio, più a fondo: per rispetto dei morti, in primo luogo.

33 Commenti su La domenica del villaggio: Leopardi, cibo biologico,parole (e 3 Ps)

  1. Un fan dell'Eretico scrive:

    Sapevo che l’Eretico stava per postare, ero in agguato. Tutto molto interessante, a me, non avendo troppe nozioni sul Leopardi filosofo e non conoscendo il professor Arcangeli, ha colpito molto il pezzo sul biologico. Il dato del 70% in più del consumo di suolo mi pare enorme, ma se confermato renderebbe il biologico un’attività non da incentivare, quanto da vietare. Speriamo nel buon senso dei senatori, ma c’è ben poco da sperare.

    • cherubino scrive:

      Tranquilli tutti!
      Il consumo di suolo nel biologico è un falso problema: dove si deforesta per coltivare (Sud America principalmente), nessuno si sogna di fare biologico per le coltivazioni estensive di Mais e Soia, da quelle parti per aumentare la produttività preferiscono utilizzare Ogm (molti) + agrofarmaci(molti meno di un tempo), e non è detto che gli idioti siano loro.

      Dalle nostre parti tra un po’ non coltiveremo neanche più, data la continua diminuzione della richiesta di materia prima alimentare, che da noi si produce a costi esorbitanti rispetto ad altre zone (paesi dell’est in particolare); se va bene ci rimane qualche dop e la produzione vinicola che può ben ringraziare le attuali tendenze alcoliche(o alcolistiche) delle giovani popolazioni dei paesi sviluppati.

  2. Giacomo rossi scrive:

    Bel pezzo, eretico! Bravo!
    Sul biologico aprii a finestra i formativa che potrebbe rendere consapevo,i gli acquirenti,
    Su Arcangeli mi viene in mente il testo ” linguaggio e pensiero” di Vygotskij…
    Su Leopardi non è mai troppo.
    Sulle foibe avrei preferito manunta a relazionare!

  3. Fede Lenzi scrive:

    Non capisco perché il biologico dovrebbe consumare più suolo (e poi il 70 %!!!). Da dove esce questo dato? Conosco agricoltori, qui dove vivo, che meditano di passare al bio, il che vuol dire smettere di usare prodotti chimici, e usare solo prodotti naturali per far crescere e difendere le piante. Ma lo fanno sulle terre che già hanno. Producono un po’ meno, ma ci fanno pari vendendo i prodotti leggermente più cari. Caro eretico, secondo me non si può parlare del bio senza parlare della filiera corta e del chilometro zero. Poi, sul fatto che i prodotti non bio e bio a lungo termine abbiano lo stesso impatto sulla salute… à voir

  4. manunta scrive:

    Comunque c ‘ e’ un film sortito da poco ” rosso istria”, fatto benino,sulle prime foibe ,quelle dell autunno 43 quando l esercito italiano si sfece , e in istria per un mese i titini presero il controllo,prima che i nazi rioccupassero quei territori.
    Sull occupazione post guerra invece…e su’ uno dei taciuti motivi per i quali Tito prese Trieste in ostaggio,
    l itaglia aveva preso in ostaggio 60 tonnellate d oro, riserve auree della banca jugoslava, vicenda narrata da’
    Gianfranco Piazzesi nella ” caverna dei sette ladri”.
    L operazione fu’ compiuta e ideata da’…Licio Gelli e dal
    maresciallo Roatta.
    Gelli che a fine 44 inizio 45 scortato da partigiani pistoiesi ando’ a roma a far due chiacchere con…Togliatti
    Roba lunghina da narrare, faccende che esulano dalla storiografia ufficiale ,che tanto a voi vi garba quella.
    Sicche’ ….. nisba a sienina bianco/nero bene/male buoni/cattivi, beccatevi il discorso di Mattarella sulle foibe e pleonasticamente pompospettonate su’ quello.
    Manunta che a certi giostre da bimbi doddi non si presta
    vi disturba solo sul blog.
    Accontentatevi dei brancaleoni( riferimento monicelliano non casuale , vediamo chi lo capisce)
    Ps. per il Prof/Pres ill.mo a Tassinari che gli dico?

  5. manunta scrive:

    quello che io conosco quel che sento
    nelle corsie dell umano ospedale
    quarcun ci vede l bene e sia contento

    la vista non funziona a tutti uguale
    orbi e cecati di giudizio spento
    campan felici com un animale

    pastor non son dell asia e mi cimento
    a da’ di giacomino una versione
    tosca di nerbo e di tosco accento

    i raffa me ne dette l occasione
    leopardi spero c abbia comprensione

  6. manunta scrive:

    e dato che si sta’ giacomizzando
    parliamo d’ incubi e d ufficiale storia
    un incubo dai qual mi sto svegliando

    scriveva joyce se un mi falla memoria
    la ninna nanna cantan nelle scuole
    e di giudizio cavan ogni scoria

    e li l essere umano spesso suole
    esse incubato pe’ immaturita’
    e dopo poi difficilmente pole

    distinguer l incubo dalla realta’
    scuola che tien lezione di dottrina
    decide lei cos’ e la verita’

    giudizio e senso critico rapina
    e forma gente della piu meschina

    che senza tanta scuola fece i Tozzi
    maestro a raccontavvi di sienina
    meglio di lui nessuno che vi sbozzi

    usando la favella contadina
    illuminando lui bottini e pozzi
    e descrivendo ben di voi la china

    nun c’ e vergogna nell essere rozzi
    l educazion mi par che l omo strozzi

    Dedicato a Ghigo i nonno della Sirvia ,ma’ leggetelo a poche pagine pe’ volta, senno’ vi butta giu’.

  7. Fradiavolo scrive:

    Signori attenzione, queste prese di posizione contro agricoltura bio a me puzzano molto di Multinazionale. Il consumo di suolo? Ma stiamo scherzando? Avete presente la monocoltura intensiva rigorosamente convenzionale legata mani e piedi a quantitativi sempre maggiori di fertilizzanti chimici e diserbanti? Fatevi un giro nella bassa padana e controllate voi stessi, o domandate in giro: tutto materiale inerte contaminato dalla chimica di sintesi della Bayer, rifiuti tossici pericolosi questi sono i terreni dove si pratica agricoltura convenzionale.
    Bene dopodiché controlliamo bene per chi lavorano questi 213 signori che mandano letterine contro l’agricoltura biologica.

  8. A.B. scrive:

    Scusa Eretico, ma perché secondo te Baricco è diventato nelll’immaginario collettivo (te compreso) il prototipo “dell’elitismo ben pasciuto”? Eppure io l’ho conosciuto come grande divulgatore, con trasmissioni televisive bellissime come l’amore è un dardo, Pickwick e Totem nelle quali ho trovato innumerevoli spunti per avvicinarmi almeno un pochino a grandi libri ed a territori musicali per me fino a quel momento inavvicinabili. Anche come scrittore, pur tra alti e bassi e con una certa propensione al manierismo, mi pare che abbia fornito prove interessanti. Più che elitista semmai lo definirei piacione. Se mi permetti, fatte le debite proporzioni, un po’ eretico ante litteram, anche se solo nella attuale versione televisiva e istituzionale.

    • Eretico scrive:

      Caro A.B., ti rispondo in ritardo, ma molto volentieri: nella tua descrizione del personaggio Baricco, hai omesso un non trascurabile particolare, quello cioè della Scuola di scrittura Holden, in cui si insegnerebbe a scrivere ai giovani virgulti (visti i risultati nostrali, neanche troppo, direi); tutto bene, se non fosse per l’eccessiva contiguità con la politichina italiota (sarebbe lo stesso – ormai ci conosciamo – se Baricco fosse stato vicino all’attuale Governo, a partire dal fan del falso stimmatato, e giù a scendere).
      Baricco, per me come per te, bravissimo divulgatore di opere altrui: è un pregio, e non da poco; quando si mette a pontificare, con la Holden che va avanti linkandosi (sembro un nativo digitale, wow!) alla politica, mi garba parecchio, parecchio, parecchio di meno…

      Sul Biologico: ho preso i dati dalle fonti citate, che a me sembrano più che serie.

      L’eretico

  9. A.B. scrive:

    Off topic. Una piccola notizia ma che per me avendone scritto in passato merita di essere messa in risalto: l’ex Amministratore delegato delle ferrovie dello stato, Mauro Moretti, ha rinunciato alla prescrizione nel processo per la strage di Viareggio.

  10. Marianna scrive:

    Off topic 2

    A proposito della proposta di legge sulle contrade presentata dal deputato pistoiese La Pietra e dall’italo-americano Berardi,in accordo con il sindaco, pensate che il mondo del Palio debba dire qualche cosa?

  11. manunta scrive:

    Tocca convenire col Raffa su’ alcune cose riguardo al biologico.
    LA MERDOSA SINISTRA, s inventa gamberi rossi,slow food ,km zero per i suoi
    nuovi referenti, le classi abbienti, per il popolaccio panciaolo leghista, invece discount cibi dell agroindustria arance spagnole, olio da’ sai una sega dove, latte bulgaro/rumeno,normative europee che strozzano i piccoli produttori con vincoli e normative ,che finiscono sempre e solo per favorire le industrie agroalimentari e la merda che producono.
    Latte ovino pagato 60 cm d euro ai produttori sardi.
    Da noi un po’ meglio 80 cm/litro .
    Visto che il Raffa chiude citando il reddito di cittadinanza, altra vergogna, m5s ma’ che cazzo, fate?
    Chiedere a chi ne usufruira’ un corrispettivo di ore in lavori socialmente
    utili,sarebbe stato troppo complicato da farsi?
    Salvini vincera’ a mani basse con queste fave lesse pentatonchiate e la sinistra attappetinata all europa.
    Porannoi .

  12. manunta scrive:

    biologico biodinamico steineriano km0 biocazzodicane rifasciato?

    https://webapi.unionesarda.it/googleamp/AmpArticleById?id=835704

    Se salvini riesce a garantire 1euro litro per il latte sardo
    tra due settimane ondata verde alle regionali in sardegna

    Ci voleva salvini per capire affrontare e/o risolvere la situazione?
    La sinistra slow food km0 gamberossa leccaeuropa,era troppo impegnata,chesso’ a promuovere il fagiolo zolfino del pratomagno, biologico a 20/25 euri il kilo?

    https://www.slowfood.it/legumi-un-anno-intero-per-imparare-ad-amarli/

    salvini vince a mani basse, sinistra brenna, 5s bolsi , lega senza
    bisogno di bomboloni vince per tre bestie a redini sul collo

    .
    poi dice che uno si butta a destra.

  13. Giacomo rossi scrive:

    Analisi manuntiana ineccepibile!
    Ho ascoltato salvini da Vespa. Ha detto quello che la gente vuol sentire! Omettendo il come e a quale costo , ma VINCERÀ facilmente!
    Poi cadrà rovinosamente, come tutti i populisti o i lobbysti( renzi) dopo un po’ non senza aver fatto danni incommensurabili…
    Sui 5s…condivido che i destinatari del reddito non stiano ad aspettare a casa una chiamata dai sedicenti navigatori, ma siano impegnati dagli enti locali nel rafforzamento e potenziamento dei servizi o in lavori pubblici…le strade non sono mai troppo pulite….anche solo passeggiate in luoghi a rischio ( care ai fasciolegacomunisti)!
    È i tutto questo l’opposizione, come sempre, non fa nessuna proposta !
    Poi uno si butta a destra!

    • Paolo Panzieri scrive:

      Concordo esattamente anch’io.
      Considerato, però, quanto ha già devastato il paese con scelte ottuse, sprechi esagerati, riforme insulse e danni epocali, probabilmente irrimediabili, facendoci diventare il fanalino di coda d’Europa, altro che fare proposte: questa sedicente sinistra farebbe meglio a tacere o forse meglio ancora a disintegrarsi, polverizzarsi, atomizzarsi definitivamente per sempre.
      Magari ne potrebbe nascere qualcosa di nuovo e migliore …. all’altezza dei tempi.

      • A.B. scrive:

        Lettura ardita, comunque già fatto…ed è nato Salvini.

      • Giacomo rossi scrive:

        Però così si lascerebbe a questa banda di incapaci di peggiorare la situazione interna ed i rapporti esteri.
        Occorre una rinascita generale, a cominciare dai territori, con persone di indiscusso valore, dx sx lascino il passo a persone onorevoli e competenti.
        La frequentazione di questo blog ne ha , per me, evidenziate una cinquina…( chiaramente escluso lo scrivente!!)

        • Paolo Panzieri scrive:

          A.B. … ovviamente oltre a chi c’è già. In democrazia occorre pluralismo.

          Giacomo Rossi: Sono d’accordo. Ma Martina, Orfini e perfino il finto Montalbano (e giù giù lungo la catena di comando o la filiera che dir si voglia) proprio non sono in grado nemmeno di toccare palla. Se non giocano fanno meno danni.

  14. quello di gracciano scrive:

    Scusate l’off topic. Mi è capitato di recarmi negli ultimi 20 giorni due volte al Policlinico le Scotte,di cui una il giorno successivo alla nevicata. Ho parcheggiato nei posti a pagamento e in entrambi i casi (anche con la neve!!!) al momento di pagare il parcheggio mi arriva una (bianca, almeno non passo da razzista,non delle lastre comunque…)tipa,sempre la stessa,a chiedere l’obolo. Si può intervenire su questa cosa o no? Già a uno gli girano di essere all’ospedale,gli girano di pagare il parcheggio e poi arriva questa! Per chi non lo sapesse è un sistema gestito da organizzazioni malavitose con assegnazione certosina di ogni posto,non è che la tipa si alza la mattina e decide di andare lì! Si interverrà mai?

    • Eretico scrive:

      Hai fatto benissimo a segnalare il tutto, e noi ci impegniamo a riprendere il tema nei prossimi giorni…

      L’eretico

    • Roberto scrive:

      Sinceramente a me se un poveraccio sta lì a chiedere un obolo, non da fastidio. Se voglio glielo lascio, sennò no. Altrimenti diamogli il reddito di cittadinanza.

  15. Roberto scrive:

    Ma chi l’avrebbe mai detto che il prodotto biologico è di sinistra e quello coltivato con la chimica è di destra? Conosco tante persone di destra che vanno a spendere nel carissimo supermercato presente a Siena. Ma poi voglio dire a tutti quelli che non amano il biologico, non esiste nessun obbligo di comprare bio. Qui mi pare che si sta ideologizzando tutto, peggio che nel 68. Ma prendetevi una bella camomilla, magari non bio e piena di residui di pesticidi.

    • manunta scrive:

      Poro robertino ,ma’ chi l avrebbe detto ( io)che non intendi nemmeno a chiamatti ( pe’ nome) capisci male elabori pe’ conto tuo, e …….
      di troiai mi sa’ che ne mangi piu’ di me, olio i mio,vedure di stagione
      dell orto, tornato ora ora dalla presa 10 del montello tv.
      Li limousine sciorte pe’ prati, tettoia per l inverno,governate a fieno spontaneo tagliato dal
      Marinello sui suoi campi senza dargli altro, maiali fatti da se’, salumi idem, tacchini,galline oche tutto ruspante.
      Tutta roba sana, ma’ ovviamente senza il ” certificato” biologico.
      Troppe rotture di palle per averlo.
      La roba sana per mangiarla ,l unica e’ conoscere (bene)il produttore.
      Vai vai a paga’ 25 euri il kilo lo zolfino del pratomagno.
      Vai vai a fidatti dell etichetta bio.

      Poro citrullo , te e gli slowdoddi da’ kilometro zero,e giudizio idem.
      Di certo la zappa in mano un l hai mai presa, sicche’ caro mio se qui c’e’
      uno che sa’ una sega lui cosa mangia, e sei proprio te, caro brodo ( cor dado).

      • Roberto scrive:

        Come al solito ecco il tuo commento fuori luogo della serie “so tutto io e voi non capite un….” . Ma come mai ti sei sentito chiamato in causa dal mio commento ? E che ne sai di quello che mangio io (cosa che tra l’altro non credo importi a nessuno). E, detto tra noi, ma chissenefrega di cosa mangi tu. Una cosa è certa, te la zappa l’hai presa di in mano, ma tanto, tanto che non fai differenza con la penna.

        • manunta scrive:

          O cerbero!! ho risposto a te , non a tutti.
          Se’ te quello che un’ intende neanche a chiamallo.
          Evita di declinare risposte e soggetto al quale son rivolte ,usando
          il plurale.(minoritatis di cervello nel tuo caso)
          D essere uno scervellato ,l ho scritto a te .

          • Roberto scrive:

            Mi sa che abbiamo un problema di comunicazione. O io non capisco quello che scrivi tu, o tu non capisci quello che scrivo io. Inutile continuare. Comunque mi diverto (anche i tuoi insulti sono divertenti). Alla prossima….

  16. Giacomo rossi scrive:

    E per i peggiori frequentatori( duri) : ho scritto ” abbiamo”!

  17. LaPisana scrive:

    …quanto è ganzo legge manunta tutte le forte.. specialmente a sera..dopo una giornatina lavorativa stressante…prima di anda a dormi due risate fanno sempre bene…che ridee

  18. nadia scrive:

    …a me questo Manunta non convince per niente

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