Eretico di SienaUna minestra riscaldata, nonché un anniversario scomodo assai - Eretico di Siena

Una minestra riscaldata, nonché un anniversario scomodo assai

Qualcosa di culturale (storico) ce lo concediamo, visto che è domenica, anche se è una ricorrenza che sfocia nella attualità politica: come si fa a non parlare/scrivere del centenario dei Fasci di combattimento (23 marzo 1919)?

Per il resto, dobbiamo rinunciare, molto amaramente, alla Cultura, e scrivere ancora del “giornalismo” ienesco, con la autentica “minestra riscaldata” –  ma dalla lunghezza dilatata – ripropinata giovedì sera, nel deludentissimo programma-fiume che non ha aggiunto una sola, singola virgola a ciò che già si sapeva sul Caso-Rossi (nemmeno l’eventualissima pista Ior – di cui non è stata peraltro fornita alcuna prova concreta – è una novitas, tutt’altro).

ACETELLO PERQUISITO, E GOTTI TEDESCHI QUERELA

La notizia del giorno (di ieri) è quella di Antonio Degortes che ha subìto la perquisizione ordinata dalla Procura di Siena per cercare materiale sugli interrogatori e le notizie fornite dall’assassino brasiliano sui (presuntissimi) festini senesi, con le credibilissime (sic) notizie circa i presunti killers del Rossi: si passa dal romeno residente a Milano, fino ai tre albanesi (non è dato sapere residenti dove, purtroppo); manca insomma giusto il gobbo di Notre-dame, e siamo tutti.

La domanda da farsi, quella davvero delle cento pistole, è questa: le Iene avrebbero parlato di più (perché l’argomento è stato comunque lambito) del credibilissimo teste brasiliano, se Degortes non le avesse anticipate-bruciate con il suo videoblog? La controprova non ci sarà mai, ma qualcosina, a livello intuitivo, mi suggerisce che Acetello abbia davvero messo i bastoni fra le ruote alla “minestra riscaldata” ienesca. Con tanto, per loro, di necessità – tanto per tirare fuori almeno qualcosa di inedito – di intervista a Gotti Tedeschi; stimolantissima, per molti aspetti (peraltro Gotti Tedeschi annuncia querele, ma questo è problema fra loro), ma con due problemi, insormontabili: il primo, che l’intervista era di circa un anno e mezzo fa, ed ovviamente nessuno l’ha detto, nemmeno scritto in un sottopancia (tutta la puntata era clamorosamente mancante di cronologia, aspetto molto, molto significativo: giornalisticamente, non importa solo ciò che si dice, ma anche quando lo si dice); in secondo luogo, l’aspetto più importante: tutto ciò che Gotti Tedeschi ha detto, non c’entrava una mezza mazza con David Rossi; addirittura, abbiamo assistito all’ex dominus dello Ior che ammette candidamente di non avere neanche capito bene chi fosse Rossi.

IL “TROIO”: UN AUTENTICO MITO

“Uno sforzo immane”, dice compiaciuta Antonella Tognazzi, parlando della puntata-fiume delle Iene; sarà, ma ai più (quorum ego) è sembrata semplicemente un collage del materiale già proposto e riproposto, in taluni casi con qualche immagine in più di un singolo blocco (ma certo non significativa). Della serie: non si butta via niente (tanto l’ortopedico di Calatafimi o il netturbino di Chioggia, come fanno a ricordarsi-sapere che le Iene stanno semplicemente facendo rivedere le stesse cose?). Se questo è uno “sforzo immane”, pensate un pochino se avessero trovato qualcosina, anche ina ina, di nuovo…

Non è tutto: all’interno della succitata minestra riscaldata, all’interno cioè del nulla di nulla di nuovo in casa Mediaset (con tanto di citazione del concorrente Quarto grado, pensate un po’ la dialettica), sono stati riproposti due testi già abbondantemente sputtanati a livello nazionale (l’ex moglie incazzata della figura istituzionale non più a Siena, nonché il Troio, il nostro idolo personale); il quale merita un breve approfondimento: autentico personaggio cult della narrazione ienesca – entrato in scena alle 23,33, in fascia rigorosamente protetta -, del quale non ci ricordavamo che – per risultare più credibile – aveva sostenuto, davanti a Carolina Orlandi e a Monteleone, che lui aveva preso financo mezz’ora di permesso dal lavoro, per venire a sputtanare, davanti a loro due, magistrati e potenti vari (allora è credibile, eh, siamo d’accordo: ha preso mezz’ora di permesso, come si fa a dubitare di lui?).  Del Troio – ma questo ce lo ricordavamo molto bene – è stato anche riproposto lo straordinario passaggio – di grande importanza diegetica, per la narrazione ienesca – in cui lui racconta a Monteleone che, quando si trovava davanti (o dietro, boh) qualche potente che gli faceva un po’ schifo, durante le orge, lui alla zitta sputava nel profilattico, e diceva di essere venuto, quindi tana libera tutti. Poco professionale – va detto -, ma evidentemente efficace assai. Cosa che fa pensare a due cose: che questi potenti senesi dediti alle orge pederastiche – oltre ad altro, su cui si sorvola – sono piuttosto cretini, mentre il Troio è di una astuzia paragonabile a quella di Odisseo. Comunque la si pensi sulla vicenda, il Troio è un mito.

CONCLUSIONI

L’intento di tutti coloro che ruotano attorno al caso è chiaro: mantenere l’attenzione alta, dilatando il più possibile il momento del redde rationem più temuto, quello cioè con la Procura della Repubblica di Genova. Ogni puntata, materiale in più (a questo giro – come detto – poco, ma tutto fa brodo) da esaminare, per i Magistrati liguri, e tempi che verosimilmente si allungano.

Dopodiché, state a vedere come andrà a finire il tutto (segnatelo sull’agenda, il mago Otelma è un ragazzo rispetto a noi, date retta): quando finalmente un minimo di Giustizia sarà fatta, ecco che si scatenerà – annunciatissimo – il vittimismo ienesco. Diranno di avere solo fatto il loro dovere, magari aggiungendo di essersi avvicinati a santuari inaccessibili, di avere pestato piedi troppo in alto (lo Ior calza a pennello): per questo, diranno di venire puniti. Pretendendo anche che di loro si lodino il coraggio, la temerarietà.

Sulla Luna, gli americani ci sono andati davvero? Macchè: tutto girato da Kubrick in studio, non vedete le ombre degli astronauti?

23 MARZO: DATA CORRETTA?

Ieri, un secolo or sono, cadeva la nascita dei cosiddetti Fasci di combattimento, in quel di Milano. I “sansepolcristi” – tanto pochi, quanto politicamente eterogenei, e non a caso il simbolo stesso del fascio era di estrazione rivoluzionaria, nonché legato alla tradizione progressista – fondarono un movimento di nicchia, che rimase tale dopo le infruttuosissime – per loro – elezioni del novembre successivo: Mussolini sembrava davvero politicamente morto, alla fine di quel 1919.

Fra i tanti contributi, a noi quello che più è sembrato stimolante è stato – e non è la prima volta – quello di Emilio Gentile, sulla prima pagina del domenicale del Sole 24 ore di domenica scorsa: per Gentile, forse la data più corretta per fare nascere il Fascismo sarebbe il 10 novembre del 1921, quando, da movimento che era stato fino ad allora, la creatura mussoliniana si trasformò in Partito. Troppo diverso il contesto movimentista-sansepolcrista, da quello che il Fascismo divenne dopo (a parte la violenza, si capisce: attacco alla sede de L’Avanti, il 15 aprile del 1919).

Miele per le orecchie-occhi, le parole conclusive dell’editoriale di Gentile: “Contro il nuovo fascismo (quello post 1921, Ndr), si schierarono molti dei pochi fascisti del 1919. Al movimento fascista del 1921, il fascismo totalitario somigliava come l’orca somiglia al delfino”.

 

31 Commenti su Una minestra riscaldata, nonché un anniversario scomodo assai

  1. Piero verri scrive:

    Dopo lo straordinario x la prima guerra mondiale, la lapide a Oriana Fallaci, e la cittadinanza onoraria alla folgore, per onorare i fasci di combattimento si potrebbe fare un bel masgalano straordinario: terra in piazza, palchi , staccionata e corteo storico…la comparsa più brava un bel premio a foggia di fascio littorio!
    La riconoscenza all’estrema destra che ” da sola” ha contribuito al cambiamento non ha fine!
    Per tutti gli altri solo multe, teatrini, spazzatura e traffico….come prima!

    • Michele scrive:

      e un controllino al fegato!

    • Paolo Panzieri scrive:

      Rieccoci.
      La prima guerra mondiale una guerra fascista ante litteram, anche se il fascismo è nato dopo. Tutti quei morti inconsapevoli etichettati così… Questo, mi si permetta, va oltre la faziosità ideologica e finisce per regalare quella memoria storica, che dovrebbe essere condivisa, alla parte avversa. Un clamoroso autogoal storico-politico.
      Oriana Fallaci fascista. Un evidente ossimoro.
      Soltanto perché, proprio il suo essere assolutamente di sinistra ed aver sempre combattuto per i diritti e la parità femminile, è entrata, logicamente (dal suo punto di vista), in rotta di collisione con l’islam.
      Semmai è la sinistra pro islam che forse potrebbe aver tradito i suoi ideali, non la Fallaci…
      Quanto alla divisione Folgore l’antica equazione è ancora evidentemente in auge: chi serve la patria, che è un concetto superato e da rifiutare, deve essere per forza un nemico e quindi fascista.
      Anche in questo caso si regalano agli avversari praterie di consenso, perché l’attaccamento alla nazione è un presupposto fondante dello Stato e non se ne può prescindere.
      Quindi, per favore cerchiamo di superare una volta per tutte i vecchi luoghi comuni e guardiamo la realtà per quello che è.
      E’ giusto che la divisione Folgore, che ormai è una eccellenza a livello mondiale, finalmente venga accettata e non sia più considerata una specie di corpo estraneo rispetto alla città.
      Una strada ad Oriana Fallaci. Mi pare che in giro ci sia anche molto di peggio e non mi sembra uno scandalo.
      Sul palio in ricordo dei caduti della grande guerra, poi, si è detto di tutto e di più, ma un popolo che evidentemente per una perversa deformazione ideologica non coltiva neppure la memoria dei suoi figli non si può chiamare neanche popolo.
      Quindi, interventi come questo dimostrano che probabilmente tali iniziative andavano fatte non per compiacere gli estremisti di destra, che anzi – come tutti gli estremismi – prosperano nelle contrapposizioni, ma invece per ristabilire un po’ di condivisione e di equilibrio.

      • Lucia marzi scrive:

        Avv. Pensieri,
        Il suo intervento ricorda molto certe risposte che i comunisti davano a chi faceva loro domande sugli errori di quella dittatura…
        Forse non è un problema di colore, ma di mentalità

    • foloso scrive:

      Caro Verri,

      la Fallaci aveva ragione…. SU TUTTO! …con buona pace dell’intellighentia .

      Saluti

      • A.B. scrive:

        La Fallaci difendeva le conquiste della civiltà occidentale dal pericolo dell’integralismo islamico. Chi le intitola oggi strade, piazze o lapidi, quelle conquiste le ha buttate nel cesso, rivaleggiando in inciviltà con gli odiati musulmani. Il razzismo, il sovranismo, sono altre cose, lasciatela stare la povera Fallaci, qui non si tratta di cattivi maestri, ma di pessimi allievi.

        • Paolo Panzieri scrive:

          E gli altri invece che nel cesso ci buttano le conquiste della civiltà occidentale per non rischiare di entrare in rotta di collisione con l’Islam e probabilmente per il medesimo motivo non le hanno neppure intitolato una strada, nonostante fosse una di loro, allora come li giudichi?
          Vedi che stavolta ti ci sei incastrato da solo ….
          Lo scrivo con affetto perché ormai so come la pensi.

      • Anonimo scrive:

        Avere le fette di prosciutto sugli occhi è una scelta volontaria, anche se masochistica. Ma continuare a negare le intuizioni della Fallaci è veramente troppo fazioso per essere vero. Come sempre si può discutere di tutto, ma per mettere insieme la Fallaci con i Fasci di combattimento ci vuole davvero coraggio!

    • VEDO (meno) NERO scrive:

      Una riflessione: quei politici che ora si dichiarano di sinistra lo sono veramente oppure rappresentano una massa di opportunisti che con la scusa del buonismo pensano solo ai loro interessi? Un tempo la sinistra era per il popolo ora mi sembra che viva in un mondo a parte, isolato dalla gente comune, rappresenta una cerchia di radical chic che vive di privilegi ed utopie prive di buon senso. Tutto sommato sono proprio loro i migliori alleati di Salvini con la loro irrazionalità. Comunque arriverà presto il redde rationem con le elezioni europee. Ma poi considerare la Fallaci fascista, dai, una ex partigiana da giovanissima, sempre contro l’ingiustizia e la dittatura, ricordiamo i suoi servizi dal Vietman, dalla Grecia dei colonnelli, e tanti altri posti, sempre in prima linea. Attaccare il cervello alla spina per riaccenderlo, prego.

      • Pietro verrii scrive:

        Gentile vedo nero….
        Dove, e chi avreb è affermato che la signora Oriana Fallaci era fascista?
        Giusto x capire cosa ha capito, o cosa vorrebbe che si capisce!
        Se poi mi sa dire in quale parte del programma del sindaco fosse tale iniziativa…
        Non oso chiedere QUALE delle promesse sono state mantenute dopo un anno…
        Fa molto bene a vedere nero….

  2. Beppe scrive:

    A me tutto questo teatrino sta diventando francamente un po’…strettino.
    Mi spiego meglio.
    Offro tutta la mia umana comprensione alla famiglia del Rossi, sia quella naturale sia quella acquisita.
    Sono loro che hanno subito il dramma più grande e a cui non ci sarà rimedio.
    Non ci sarà perché il caro estinto non glielo restituirà nessuno e non ci sarà perché a parte una plausibile certezza sulla tesi omicidiaria che prima o poi affiorerà, nessuno saprà comunque dirgli chi, come e precisamente perché.
    Al contrario chi a Siena in quegli anni ha avuto precise responsabilità di governo e di opinione pubblica è a tutt’oggi sano, vegeto e magari fa anche giornalismo d’inchiesta o si discetta di diti negli occhi. O traffica coi cavalli o ha la sua bella tenuta di campagna o traffica indisturbato tra consob, bankitalia e le più alte gerarchie europee.
    In sostanza si è messo in piedi un teatrino mediatico per i soliti italioti avvezzi al moralismo peloso o alla curiosità morbosa, senza dare ragione di null’altro che dei risvolti da romanzo di una storia che vede testi con credibilità nulla, racconti di orgie di cui non ci frega un benamato tranne che per la parte ludica a cui tutti avrebbero partecipato volentieri e libri strappalacrime che fanno sempre tanto bene a questo popolo di pecore.
    Quindi non avremo mai giustizia sui fatti incerti ma siamo sicuri che per quelli certi ci sarà la certezza dell’impunità.
    Un caloroso in bocca al lupo

  3. manunta scrive:

    Da dove e’ venuto il video della “caduta” nel vicolo , che ha ridato la stura al caso mediatico?
    Dal pilastro internazionale del grande giornalismo investigativo, il washington post. Sicche’ pensate un po’ che onore per una citta’ da sempre
    in preda a sindrome di provincialismo.
    Le iene andranno in trasferta a washington dc. per intervistare l’ allora
    direttore del post ,e chiedergli come siano venuti in possesso del video?
    E se avranno risposta ,previo occultamento delle telecamere , saranno poi,
    non c’e’ due senza tre ,querelati per l ennesima volta?
    Piccini,Gotti,washington post?
    NB. Gotti a volte esplicito ,a volte meno, dice due cosine .
    1) santander non fece un gran guadagno dalla vendita antonveneta, dice il nostro che ( grazie alla mediazione di b.ca rothschild) fece pari o poco piu’, VERO ,infatti santander aveva acquistato da abn amro , antonveneta ad un prezzo certo non da’ saldi fine stagione, del resto anche abn amro aveva
    acquistato ad un prezzo salato antonveneta 25 € ad azione.
    L acquisizione abn amro antonveneta e il prezzo in ” borsa” delle azioni antonveneta ,a suo tempo suscito’ l interesse degli inquirenti , caso bancopoli e relative condanne.
    Potrebbe sembrare ai piu’ maligni, che antonveneta sia stata una sorta di cerino acceso passato di mano in mano ,fino ad arrivare a bruciare le mani di mps.
    Ovvero nella gara al piu’ bischero mps vinse a mani…..bruciate.
    Su’ chi si e’ bruciato col cerino antonveneta nessun dubbio, ma….. chi lo ha tirato fuori dalla “borsa” ( o dalle scatole cinesi?) e lo ha poi acceso?

    2) Gotti sembrerebbe inoltre suggerire che contrariamente alla vulgata senese sul demonizzato Mussari,l’ avvocato sia stato una sorta di testa di paglia che ha messo la firma sull acquisizione antonveneta,ma non l’ ha decisa.
    Ma pensa un po’ ,chi l avrebbe mai detto?
    Chi decise la triade dei grandi affari mps , banca agricola mantovana,121,antonveneta?

    Ma le iene ci narrano del troio , dei frustini, degli agriturismi a monteriggioni, ecc. ecc.
    Sienina Tozzianamente ( o forse fan/tozzianamente ) prosegue ad interrogarsi, chi e’ il troio incappucciato?
    Sapra’ acetello risolvere la vexata questio e assurgere a pieno titolo al ruolo di paladino veritas?
    Un ci resta che sperare che continui a smontare la iena
    con l abilita’ che il padre longo tempore, mostro’ montando sul tufino.
    La iena, metaforicamente montata, anzi smontata da’ acetello ,entrera’ a far parte dell epos senese ?
    Per ora la bestiaccia dotata di spaventosa di forza mandibolare ,continua a non mollare la presa sulla lupa senese.

    • Archinto scrive:

      Illustre Signor manunta, definire “grande acquisto” in quel contesto Banca Agricola Mantovana offende l’intelligenza di chi l’ha scritto.

      • manunta scrive:

        Esimio archinto , l umorismo non la tange minimamente , o devo pensare
        che lei considera l acquisizione bca mantovana un fallimento ,e le altre due dei grandi affari?
        Saro’ didascalico con lei , e scusi se a volte dimentico di scrivere su’ di un blog frequentato da senesi .
        B.a. mantovana ,121, antonveneta,tre sonore cantonate una dopo l altra,
        a casa mia tre cantonate a fila le prendon solo i briachi.
        Nella vulgata popolare, errare e’ umano, perseverare diabolico,ma insistere pare rientri nella categoria favaggine, oppure(faccia uno sforzo archinto,
        ), oppure malignamente si potrebbe pensare ad una strategia di graduale dissanguamento portata avanti per anni , da ben prima che ” l orco” cattivo calabrese arrivasse in rocca.
        Ora di fronte al caso rossi , che e’ solo un frame di un film molto piu’ lungo, vedo diversa gente che imputa al Raffa omerta’, vorrei ricordare che
        il film in questione il Raffa fu’ uno dei primi e pochi a descriverlo,
        e comincio’ a farlo mentre ancora lo stavano finendo di proiettare.
        Ma forse e’ stato quello il suo( del Raffa) errore , la gente a sienina era
        ancora al cinema dove proiettavano il film.
        Tutto va’ bene , va’sempre meglio/
        evviva l monte e l gran groviglio

        E il Raffa dava fastidio ai cinefili senesi che si sa’ s immedesimano come pochi alle vicende dei film , e mentre li guardano non amano esser disturbati.

        Capisce archinto?
        O le rifaccio le didascalie?

        Un amico( senese, ma, nb. non di nascita) una volta girando per siena mi fece vedere un cartello stradale, e mi disse ,lo vedi come son messi.
        Il cartello con tanto di esafala portava la scritta SINAGOGA ebraica, vedrai sinagoga di chi vuoi che sia? Ma a siena si deve esser didascalici ,a costo d esser pleonastici.
        Grazie per la conferma archinto.

        • Archinto scrive:

          Illustrissimo manunta (rigorosamente minuscolo e senza spazio tra man e unta),
          BAM venne acquistata nel 1999 da MPS a 35.000 £. (trentacinquemila lire) per azione e subito dopo venne pagato agli azionisti, tra cui MPS, un dividendo straordinario di 2.0000 £. (duemila lire).
          La differenza dovrebbe fare, anche dove abita Lei, 33.000 £.
          Nei dieci anni successivi Bam ha sempre fatto utili – e pagato dividendi – con l’attività caratteristica non con le poste straordinarie…….
          Poi l’assemblea dei soci decise la fusione mediante incorporazione.
          Posso fornirle tutta la documentazione necessaria per capre se l’acquisto di Bam sia stato, come afferma Lei, una “cantonata”.
          Attendo con impazienza Sue ulteriori didascalie.
          Un saluto.

  4. manunta scrive:

    Correggo video tirato fuori dal new york post

  5. Piero verri scrive:

    Le tre iniziative citate non avevano aloni di fascismo, anzi! È il fatto che non fossero in nessuno dei programmi/proclami dell’attuale sindaco in campagna elettorale e che siano stati sospinti dalla destra estrema( mai parlato di fascismo!) a comune” conquistato” che lascia perplessi!!!
    Come si dice ? accusatio non petita….
    Non è facile capire il contenuto di un testo, neanche per i frequentatori di blogs, notoriamente superintelligenti!

  6. Settimio scrive:

    Per quel che vale, vada a Piero Verri la mia più cordiale stretta di mano.

  7. Riccardo Bertoccini scrive:

    Complimenti a Verri!
    Soprattutto riguardo ai pontificatori dei blogs, super saccenti e super critici….verso gli altri!
    Io avrei chiesto scusa…

  8. manunta scrive:

    Segnalo che, pare ,sembra, gira voce.
    Gira voce che il primo aprile anno corrente , nella via della sapienza
    all interno della storica sala bibliotecaria Raffapresieduta.
    Si abbia a presentare e di poi a parlare del libro
    ” john florio alias shakespeare”
    del prof, Lamberto Tassinari , insegnante di lingua e letteratura italiana per 25 anni all universita’ di Montreal e creatore e curatore per lustri della rivista multiculturale ” viceversa” ,rivista con articoli in lingua originale francese,spagnola,italiana,inglese.
    Il libro in questione ,e’ gia’ stato pubblicato in lingua inglese e francese oltre che italiana.
    Di quale ipotesi narra il libro?
    Il titolo lo dice forte e chiaro,il professor Tassinari , dara’ conto delle connessioni e delle similitudini stilistiche ,tra gli scritti di Florio e le opere di shakespeare, del quale si sa’ molto poco a livello biografico,( contrariamente a John Florio) tranne il fatto che era figlio
    di un guantaio privo di educazione, che sua moglie e le sue figlie erano analfabete, che nessuna testimonianza esiste su’ come Will possa avere appreso il cumulo impressionante di nozioni ,storiche,mitologiche,religiose ,geografiche, tecniche, che emergono dalle sue opere, inclusa una conoscenza degli eventi storici ,della geografia, e della politica italiana
    senza un solo errore nelle 16 delle sue 37 commedie che si svolgono in toto o parzialmente in italia. ( 16 su’ 37, escludendo le commedie aventi
    come tema le gesta dei re inglesi , quasi tutte le altre sono ambientate in italia) . Di suo pugno restano solo sei sette firme fatte con mano tremolante
    Quindi passo a descrivere brevemente la figura di John florio ,o Johannes florentinus ,nome col quale si iscrisse al pedagogium dell universita’ di tubinga.
    John Florio nasce e muore in inghilterra 1552\1626, da padre fiorentino
    Michelagnolo Florio (fi, o figline vdno 1518?) , di genitori probabilmente
    ebrei, forse esuli dalla spagna .
    Il padre studia a Firenze prende i voti francescani e viene trasferito a Siena sotto la tutela di bernardino ochino, entra in contatto assieme ad ochino con diego de valdes,pier vermigli, ed altri umanisti cattolici, gira e predica per l italia e per il sud del mediterraneo,persona molto dotata, sviluppa una solida cultura umanistica,e una posizione,riformista che lo fara’ entare nel mirino dell inquisizione,dalla quale viene arrestato e recluso a roma, riesce ad evadere ,e dopo vari pellegrinaggi da fuggiasco in nord italia ed europa ,raggiunge l inghilterra ,al tempo di edoardo VI .
    Si converte ufficialmente alla religione protestante
    Entra alle dipendenze di William Cecil segretario di stato di Edoardo VI , e diventa educatore ed insegnante di italiano del giovane re,delle sue sorelle maria ed elisabetta e di jane grey.
    Nasce jhon ma poco dopo ,alla morte del giovane re 1553 , e dopo la breve parentesi di jane grey ,sale al trono Maria ( la sanguinaria) di religione cattolica,i Florio espatriano dall inghilterra per non incorrere in persecuzioni.
    Dopo di che la famiglia si stabilisce in svizzera , val brebaglia , li John
    riceve dal padre la prima educazione , per poi a 12 anni essere inviato dal padre a completarla in germania al pedagogium dell universita’ di tubinga.
    John si trasferisca a londra pare poco prima del 1570, gli anni in cui elisabetta doma l ultimo grande complotto ( norfolk) e stabilizza definitivamente il trono eliminando i pericoli di un ritorno dei cattolici al potere, ( sul padre di John , Michelagnolo dopo il 1568 non si hanno notizie certe, di sicuro dopo la morte della moglie scompare dalla svizzera ,e non esistono in svizzera prove documentali di sua morte e/o sepoltura), dopo pochi anni John entra alle dipendenze dell ambasciatore di francia in inghilterra Castelnau ,e li conosce frequenta e stabilisce amicizia con Giordano Bruno , che lo citera’ esplicitamente per nome ,nella ” cena delle ceneri”.
    John traduce in inglese ,i saggi di Montaigne , il decamerone di Boccaccio, compone il piu’ vasto vocabolario d inglese dell epoca, in realta’ un vocabolario inglese/ italiano dove inserira’ creandole ex novo migliaia di nuove parole traendole da italianismi ,latinismi, e arricchendo la lingua inglese di termini prima inesistenti , usati a profusione nelle opere di shakespeare.

    Giusto per darvi un idea del personaggio.
    Mi fermo ,il resto lo saprete dal prof. Tassinari.

    Raffa scusa la lunghezza , se poi il primo aprile non fai nulla
    cassa il commento e scusa di nuovo.

    • Eretico scrive:

      Caro Manunta, il primo aprile l’appuntamento nella Sala storica della Comunale (ore 17,30) con Shakespeare alias Florio è assolutamente CONFERMATISSIMO! Anzi, ti chiedo – anche fuori dal blog – di pubblicizzarlo al meglio, perché – facendo un minimo approfondimento – l’incontro credo che davvero meriterà…

      L’eretico

      • manunta scrive:

        Caro Pres.

        La serata avra’ dunque luogo, bene, visto che il libro( John Florio alias shakespeare) e l autore del libro, il prof. Lamberto Tassinari, tratteranno di uno dei tre personaggi cardine della letteratura e del pensiero occidentale.
        ( i russi fanno categoria a parte).
        Due ore son pochine ,a Tassinari basteranno giusto per tratteggiare la vicenda, percio’ mi sono permesso di introdurre ,e illustrare il quadro.
        Aggiungo:
        Siena ha pieno titolo per ospitare la serata,da Siena presero le mosse le vicende che portarono il fiorentino Michelagnolo Florio ,a dover espatriare
        e a far nascere il figlio John in Inghilterra.
        Le brevi note biografiche che ho scritto sui protagonisti del libro, spero
        serviranno ad evitare disorientamento da’ eccessiva vastita’ del tema
        Dico brevi giacche’ sia il figlio John che il padre Michelagnolo oltre a una enciclopedica cultura umanistica, ebbero storie e vicende personali
        da romanzo di Dumas , ecco riflettiamo anche su’ questo,e’ ragionevole credere che il figlio di un guantaio che mai si e’ mosso dall inghilterra meridionale ( Will shagsper) sappia descrivere e tratteggiare con maestria ed evocativita’ unica, tutta la gamma delle emozioni e vicende umane , senza averle potute vivere e sperimentare di persona?
        A volte la conoscenza della natura umana che shakespeare mostra nelle sue opere , sembra tale e cosi profonda, da chiedersi se una vita sia sufficente ad accumulare esperienza bastante per poterla poi cosi’ ben descrivere.
        I Florio , padre e figlio , due vite.
        Poi viene la domanda , e’ possibile che un provinciale ,che passa dal far il guantaio presso la bottega del padre ,al fare il gurdacavalli per i nobili che andavano a teatro(nb. solo di questo si ha certezza) , abbia appreso un bagaglio culturale ed uno stile letterario come quello mostrato da shakespeare?
        La faccenda e’ grossa gli aspetti e le prove da considerare molte.
        Il prof.Tassinari potrebbe essere solo l inizio….. se credi.
        Ci sono altri autori di libri e studi sul caso Florio ,a cui il dotto Prof.
        Castelfiorentinese Tassinari potrebbe passare il testimone.
        Io penso , visto che la vicenda dei Florio prese le mosse da Siena e visto
        che shakespeare e’ un patrimonio pubblico MONDIALE.
        La biblioteca pubblica di Siena come nessun altro luogo ha titolo e dovere
        storico per trattare tale materia.
        Se il Pres. e i consiglieri lo riterranno.
        Nb. Visto che il presidente gia’ a suo tempo ha mostrato una certa propensione a sollevare questioni scomode……… io son fiducioso.

        Aggiungo e chiudo , Siena perdio , e’ stata una delle culle e capitali dell umanesimo, poi cadde subentro’ la depressione culturale e il regno del monte del palio e delle seghe mentali.
        Il monte e’ ito, il palio ,bene bravi tenetevelo tanto ci pensa lo zazzera
        a farvi strabuzzare di palio, palii e contese con la rai sull onore di sienina offeso ecc. ecc.
        Richiappate in mano la vostra storia e le vostre tradizioni culturali riperdio!!!!!
        L avete e grosse .
        I Florio ne sono parte. ( le iene non credo)
        Scusate la foga.

  9. manunta scrive:

    https://youtu.be/61emaxzVdKU

    Storie del s.Niccolo
    Roy ,di Friscelli e Manganelli due senesi ,bravi a tutt e due.

  10. Riccardo Bertoccini scrive:

    Una domanda ai sostenitori della fallaci:
    In quale punto del programma del sindaco c’era questa iniziativa?
    E quali erano i progetti definiti non potuti esperire per colpa del buco valentiniano?

    • manunta scrive:

      Scusate e scusa Bertaccini , ma col teatrino delle fazioni opposte ,delle
      responsabilita’ a cui dare paternita’ , dei buoni e cattivi davvero ancora non vi siete stancati?
      Ora n avete inventata un altra? anzi altre due, Fallaci pro e contro
      e Fallaci roba nostra e non vostra?

      Guarda se per le iniziative ( culturali e non) mancano i soldi .
      Basta fare come chi alla comunale senza nulla chiedere al comune organizza
      promuove e propone.
      Proporre , noo?
      Recriminare e battibeccarsi ad libitum?….. sport nazionale?

      Proposta: seria
      Visto che ora pare dice che il novo governo nazionale vuol rimettere
      l obbligo di leva, lo zazzera potrebbe farsi promotore di una senese alternativa ,alle proposte nazionali dei suoi sponsor politici.
      Volontariato culturale, meglio volontari per la cultura, che coscritti
      col fucilino in mano.

  11. manunta scrive:

    Staccatevi dalle beghe senesi su’ strade intitolate alla Fallaci e smettete
    di tiralla pei piedi ,
    e’ nostra perche’ era una protofemminista,
    no e’ nostra perche’ poi e’ cresciuta e ha capito che l islam e’ un pericolo.
    Tenetevela!!!!! venite al Galluzzo dissotterratela portatevela a sienina
    e contendetevi le spoglie della pavonessa Fallaci.

    https://youtu.be/xWeffNVZ6_A

    Eccola in tutto il suo splendore mentre fa’ tribolare una troupe’ rai che la intervista nel 1991 in irak,
    mi metto cosi? vengo meglio cosa’? ma se m inquadri cosi no via, l’intervistatore mi copre, mi fai risentire se l ho detto col tono giusto? costruita e artificiosa ,pavonessa venite a chiappalla se vi garba tanto.

    Dalla scespiriana Verona ( gia’ teatro di dramma per una famiglia tradizionale poco fortunata)intanto si apprende che i fru fru’ son dei malati e che vanno guariti nel loro interesse ,per non farli andare all inferno.
    Ergo ,all inferno trovansi , Da vinci, Michelagnolo( buonarroti ,a florio gli garbava la topa) Brunelleschi ,Donatello, Latini ( questo si sapeva un’
    e’ una novita’, Durante c aveva notiziato della cosa da’tempo)wilde,Lorca,Pasolini e notizia bomba ,anche Saba e Ungaretti (che dice si zebava i cittini )

    http://www.dagospia.com/rubrica-2/media_e_tv/sodoma-cacio-pepe-vanno-mostra-250-foto-inedite-roma-199351.htm

    dago a seguito di intervista con lo storico d arte Giuseppe Garrera ,ci rende edotti delle dichiarazioni al riguardo dei colleghi poeti Renzo Paris e Sandro Penna

    Laonde percui, dovendo scegliere tra loro e i paradisati, si pone l’ ardua scelta meglio il clima nel paradiso ,o la compagnia all inferno?
    I seguaci di greta ,di certo preoccupati pel riscaldamento terrestre ,sceglieranno il freschino paradisiaco al eternamente torrido inferno.

    Stante la probabilita’ d incontrare ungaretti all inferno,io mi do’ a vita
    pia ,e pur temendo d incontrarvi il Burroni opto pel paradiso.

    E poi ,ma come? bergoglio aveva dichiarato che la questione non implicava
    conseguenze eternali e ora risiamo daccapo?
    Caos ,grande il disordine sotto il cielo, Mao sarebbe contento.

  12. Mario Ascheri scrive:

    Caso Shakespeare
    Il promotore è un anziano signore, corrado Panzieri (autore di un libro che si trova facilmente), che venne a Siena alla biblioteca comunale quando nel ’17 Gabriella Rustici, con la pastora evangelica, Valerio Marchetti ed io facemmo l’unico ‘evento’ senese per il 500esimo della Riforma. Nel dibattito sostenemmo che il teatro dei Rozzi soprattutto doveva essere nel patrimonio esportato dai Florio e io ho proposto un sei mesi fa alla rivista ‘rozza’ (tutta on line) di parlarne prossimamente: Raffaele mi ha battuto sul tempo! Ma non è detta l’ultima parola, anche se non potrò farlo io domani…
    http://www.shakespeareandflorio.net/index.php?option=com_content&view=article&id=94:istituto-studi-floriani&catid=15:corrado-panzieri&Itemid=36

  13. manunta scrive:

    Bravo prof. Ascheri, Tassinari,e Panzieri non sono i soli a sostenere e documentare la validita’ dell ipotesi Florio.
    Saul Gerevini,Giulia Harding, Massimo Nobili, Julia Jones, ed altri
    Grazie per il link caro prof., ci sono numerosi studi e articoli sui Florio scaricabili in pdf., aggiungo un altro link

    http://www.johnflorio-is-shakespeare.com/

    Mi permetto di suggerire a padre e figlio Ascheri ( ed ad altri che vogliano )
    di unire gli sforzi.
    Da Siena presero le mosse le vicende che portarono i Florio in inghilterra.
    A Siena il francescano Florio fu’ discepolo di Bernardino Ochino , le posizioni riformiste che lo portarono a finire nel carcere dell inquisizione ,dal quale evase ,germinarono a Siena.
    E sicuramente a Siena il giovane Florio vide le prime commedie rappresentate dagli intronati, tra’ la trama degli ingannati del Castelvetro e quella della dodicesima notte di shakespeare vi sono molte similitudini e, vista la particolarita’ del racconto ,risulta difficile pensare siano casuali.
    Sarebbe poi interessante , vedere se tra’ le centinaia di proverbi italiani
    tradotti in inglese da john Florio ve ne fossero alcuni dei 365 scitti dal
    Vignali.
    Saluti ai prof. padre e figlio .

  14. Mario Ascheri scrive:

    molte grazie manunta! si fa quello che si può…fu epoca fantastica, di crisi ma anche di grandi creazioni letterarie e artistiche (la differenza da ora, nonostante tante fiaccole accese)…si dovrà aggiungere personaggi come Aonio Paleario e il rettore degli studenti Marino Darsa…ma come si fa a fare tutto?
    Vi propongo una rapida sintesi in you tube, mentre sabato Luca Virgili alle 21 mi mette in concorrenza con Raffaele su canale 3 proprio sul ‘500.
    Il link è
    https://www.youtube.com/watch?v=tioEUlVjz5M&feature=youtu.be
    (parlavo a braccio per cui qualche bischerata c’è di sicuro!)

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