Eretico di SienaLa domenica del villaggio: cioccolata, Perot, Invalsi (e 3 Ps) - Eretico di Siena

La domenica del villaggio: cioccolata, Perot, Invalsi (e 3 Ps)

Eccoci al consueto appuntamento cultural-domenicale del blog, con gli altrettanto consueti tre argomenti principali, conditi da Ps d’ordinanza: si parte con la cioccolata, perché la sua produzione apre scenari geostrategici dai più ignorati; poi si procede con un ricordo di un personaggio singolarissimo della scena politologica USA, scomparso in settimana: Ross Perot; per l’appuntamento con “L’angolo del prof”, come ignorare i dati (prevedibilmente disastrosi) dell’Invalsi, usciti in settimana?

Domenica essendo, a tutti si augura buonissima lettura, dunque!

LA GUERRA DELLA CIOCCOLATA

Il cacao, si può considerare una materia prima di primaria importanza a livello mondiale? Ebbene sì: non da ora (dal 1600 circa), ma oggi più che mai, stante la domanda di un mercato in continua ascesa (ogni europeo mangia 8 chili all’anno di cioccolata, lo scrivente senz’altro di più).

La novità (di cui si dà conto in un denso pezzo di Lorenzo Simoncelli su Repubblica Affari e Finanza dell’8 luglio scorso) è che i due maggiori detentori del cacao – Costa d’avorio e Ghana – stanno seriamente pensando a creare una sorta di Opec dei maggiori produttori mondiali, un’organizzazione che – sul modello di quella tarata sul petrolio, con l’Arabia saudita egemone – possa favorire i detentori della materia prima. Vorrebbero fissare il prezzo a 2,6 dollari al chilo, stante il fatto che la gran parte dei coltivatori, nei due Stati, guadagna in media 2,5 dollari al giorno, con le major internazionali a staccare lauti dividendi (e con tanto di piaga del lavoro minorile, che diminuirebbe con salari appena più decorosi).

Da lontano, ma da vicinissimo come consumatori, stiamo ovviamente con i due Paesi africani, che però vanno pungolati a seguire il modello Indonesia, che è riuscita a creare un modello industriale, senza più limitarsi solo a detenere la materia prima: in soli 10 anni, è divenuta la terza produttrice mondiale, non limitandosi solo alla mera esportazione (come la Costa d’avorio,che manda all’estero il 75% del suo raccolto). Anche perché, nel Paese africano, negli ultimi 25 anni si è deforestato l’85% della propria foresta tropicale (di questo passo, nel 2030 fine della flora autoctona).

Noi golosi, vogliamo avere anche la coscienza pulita: cioccolato sì, deforestazione e lavoro minorile no; forse chiediamo davvero troppo…

ROSS PEROT: CHI ERA COSTUI?

Lo scorso 9 luglio è morto il miliardario texano Ross Perot: un nome ed un cognome che non dicono alcunché ai non esperti di politica a stelle e strisce, ma che invece, soprattutto nella cruciale campagna presidenziale del 1992, ebbe un ruolo decisivo. Sì, perché l’allora 62enne Perot ottenne il miglior risultato da indipendente (da terzo incomodo, per capirsi) dai tempi di Theodore Roosevelt (1912), arrivando addirittura ad un 19% di voti, che verosimilmente furono determinanti nel fare pendere la bilancia della vittoria dalla parte del giovane Bill Clinton, contro Bush senior (Presidente in carica, illo tempore).

Personaggio poliedrico, Ross Perot, a suo modo affascinante: non a caso Ken Follet, a proposito del suo attivismo per riportare un paio di ostaggi dall’Iran fondamentalista negli USA, scrisse un romanzo (“Sulle ali delle aquile”, 1983); ovviamente antitasse, il miliardario texano, ma favorevole ad alzare il costo della benzina per motivi ambientalisti (!); anticipatore delle potenzialità, anche politologico-elettorali, del nascente Internet (vi ricorda qualcuno nostrale?), con il suo cappello texano riuscì in un’impresa politicamente ai limiti dell’incredibile.

Donald Trump, per dire, è stato sul punto di rompere con i Repubblicani non si sa quante volte, nel 2016; poi, però, il Rubicone non l’ha attraversato.

Il buon Ross, invece, si gettò in mare aperto, anzi nei due oceani: uscendone inevitabilmente sconfitto, ma con il pieno, pienissimo onore delle armi.

L’ANGOLO DEL PROF: GLI INVERECONDI INVALSI

Ora, sotto l’ombrellone, è tutto uno strapparsi le vesti, uno strepitare di prefiche: i giovani italiani – vale a dire i futuri medici, avvocati, notai, docenti stessi, nonché patentati, drammaticamente – hanno un problema molto serio con la Lingua italiana; il 35% di loro, documentazione Invalsi alla mano, è già un analfabeta funzionale (e del restante 65%, in larga parte si immagina lo straordinario vocabolario mentale), prima ancora di diventare adulto.

Non è solo un problema di Lingua italiana (che peraltro è la base di tutte le altre materie, senza bisogno di essere raffinati linguisti per capirlo), tante volte si volesse ridurre il tutto alla sbagliatissima contrapposizione fra materie umanistiche e scientifiche: il dramma comprende, ed in pieno, anche la Matematica e la Lingua straniera da decenni non prescindibile, cioè l’Inglese. Il Ministro Bussetti si dice “preoccupato”, poverino: lo comprendiamo, certo; magari adesso si porrà qualche domanda, per esempio, sulla grande ideona – altrui, ma da lui vellicata – di eliminare o quasi i compiti a casa. Si fa per dire, eh.

Ma ciò che più amareggia, è che in tutte le analisi lette – anche dotate, in alcuni casi, di spunti stimolanti – manca quello che è il punto di snodo di tutto, il tabù dei tabù, che nessuno aggredirà mai (il Ministro Berlinguer – criticabilissimo per altri motivi – ci provò, ma si fermò subito, nei Novanta inoltrati). Vale a dire quello della preparazione – effettiva, sulla materia – dei docenti: perché siamo tutti più che d’accordo che un docente anche ferratissimo sulla sua disciplina può non risultare un valido docente di fronte agli studenti (soprattutto nella odierna scuola, in cui l’aspetto psicologistico-relazionale vince su tutto), ma è ancora più vero che un docente non adeguatamente preparato non potrà MAI essere un buon docente. Perché non conoscendo a fondo la sua materia, sic et simpliciter non potrà neanche trasmettere ai ragazzi la passione per lo studio della stessa. Ci vuole tanto a capirlo? No, ma alzi la mano chi, all’interno della scuola italiota, ha oggi il coraggio di pronunciare a pieni polmoni la parolaccia più indicibile: MERITO.

Ps 1 Gabriele Maccianti fresco protagonista, in quel di Montalcino: trasferta nel luogo del Rosso (che a noi garba parecchio più del Brunello), per parlare di Fedele Temperini, il soldato ilcinese che pare abbia salvato la vita – durante la Grande Guerra in cui lo scrittore americano partecipava come crocerossino – ad un certo Ernest Hemingway.

Ps 2 Valentina Cortese: l’ultima autentica diva di teatro, cinema ed anche un po’ di televisione, ci ha lasciato in settimana; di una bellezza tutt’altro che massificata, incarnava un’idea di classe femminile oggi in larga parte dispersa.

Ps 3 Immaginiamo che l’accostamento, così ghiotto, sia già stato fatto da altri, ma non avendolo trovato di persona, facciamo finta di no; Berlusconi-Salvini (che potrebbero seriamente tornare alleati): dal Caso-Ruby, al Caso-rubli…

25 Commenti su La domenica del villaggio: cioccolata, Perot, Invalsi (e 3 Ps)

  1. Anonimo scrive:

    Caro Professore
    Non parlo di scuola perché ne ho parlato in precedenza.
    Ma ostinarsi a non voler capire che il centro sinistra e sinistra sono finiti. Il popolo oramai li vede come radical schic. Ovvero difensori di cose che al popolo non interessano. Ma anche la destra liberale è finita.
    Salvini parla al popolo e il popolo vuole quelle cose. Mi ha detto l’oste che la sinistra a perso Piombino, città operaia.
    Il popolo soffre specie nelle periferie e nelle semiperiferie e non vuole più sentire parlare di aiuto che non riguardi il popolo medesimo.
    Sarebbe bene non cercare cose inutili come i Rubli che non importa niente a nessuno ma di periferie. Ma dico io. Come è possibile che una signorina con una nave non italiana, possa entrare a piacimento dentro i confini. O un giornale straniero possa metter in dubbio la parola di chi è stato eletto dal popolo.

    • Paolo Panzieri scrive:

      Caro Anonimo Elvetico (?),
      chi fa politica ad ogni livello ai giorni nostri, dopo la fine delle ideologie, deve innanzi tutto ascoltare la gente e saperne interpretare i bisogni e le istanze.
      Inoltre deve sapere entrare in sintonia con chi l’ascolta senza mostrare alcuna presunta superiorità intellettuale, utilizzando un linguaggio semplice.
      Insomma, il prototipo del politico del nuovo millennio è senz’altro il piddino Emanuele Fiano, che ogni volta che buca il video … sgonfia i sondaggi.

      • Anonimo scrive:

        Caro Paolo
        Io rimango Toscano e non intendo cambiare nazionalità. Siamo circa dieci da tutta Europa e nessuno intende rinunciare alle proprie origini.
        Eppure facciamo delle vacanze insieme e ricerchiamo molte cose.
        Quindi siamo agli antipodi di chi cerca una forzata integrazione.
        Ecco a noi piace così. Per il resto siamo d accordo su tutto.

      • foloso scrive:

        Fiano è il nuovo…..Profeta Fassino

    • manunta scrive:

      ervetico di scuola non parlare
      se la sinistra HA perso piombino
      te tu perdesti tempo a scuola elementare

      o forse hai perso l acca ni’ ticino
      prima d entrare nel piano padano
      meglio alle scuole l’e’stacci pochino

      se li’ tu l hai mparato i tu italiano
      pe’ poi segui’ le diagnosi dell oste
      meglio era se tenevi zappa in mano

      avresti calli in piu’ e men risposte
      sapresti viver co’ quel che da’ natura
      e un crederesti a verita’ supposte

      avresti la cervice meno dura
      non crederesti a frati e a’ vescovoni
      e d ostie non sarebbe tua cultura

      i preti” a cul turan “i coglioni
      di tutte le credenze e le nazioni
      inclusi l immigrati svizzeroni
      e a tale legge te non fai eccezioni

      oggi com’ ieri la via francigena
      di bischeri impretiti e’ sempre piena
      e non a caso facea tappa a ..siena

      • anonimo scrive:

        Caro Manunta
        Mi scuso per l’ Italiano ma a parlare molto in altra lingua si dimentica un poco l’idioma natio. Per Piombino l’oste a ragione o si ascolta il popolo o si perde. E l’oste era comunista e di quelli buoni. Ora non vuol più sapere di sinistra o preti global. Manunta fai te……

  2. Un fan dell'Eretico scrive:

    Ancora una volta complimenti all’Eretico: ricordarsi di Ross Perot è cosa da chi la sa lunga sulla politica estera. Qui divento smaccatamente di parte, ma credo sia giusto: questa rubrica è sempre seguita, lo immagino da tante cose, i commenti in particolare. Mi dispiace solo che il pubblico della carta stampata, cioè di quelli che non frequentano Internet, non ne possa fruire. Pura constatazione, un po’ amara ma mi limito a quella. Alla prossima.

  3. Lucia scrive:

    Gentile anonimo,
    Qui si mette in dubbio la credibilità di un bugiardo, autoritario, pavidi che dovrebbe fare il ministro degli interni.
    Il popolo ha sempre ragione perché vota e sceglie i suoi rappresentanti….ma talvolta il popolo si è fidato delle persone sbagliate!
    In tanti hanno scelto lega,in pochi analizzano le conseguenze del ” contratto di governo”!
    A livello nazionale, come dentro il nostro palazzo comunale, la fanno da padroni faccendieri, intermediari, biscazzieri, palloni e noi popolo cdi accontentiamo di sentire il politico di turno venire a parlare nelle periferie, rimanendo a bocca aperta illusi di esser considerati, a parole; quando invece veniamo aperti nell’orifizio opposto per i fatti!
    Se uno dice una bugia, ministro o sindaco che sia,è un bugiardo! E solo per questo dovrebbe esser andato a casa !

    • Anonimo scrive:

      Cara Lucia
      Il popolo deve essere ascoltato e se uno è stato votato dirige fino a revoca del popolo. Non dei giudici. Abbiamo visto il risultato di mani pulite. L’immunità parlamentare deve rimanere per tutto il mandato. Il popolo da il mandato. Il popolo sovrano lo toglie. Nessuno può essere al disopra del popolo. Che ha sempre ragione.

      • Flavia scrive:

        Non sono d’accordo. L’immunità non deve proteggere il politico da condotte fuorilegge( come silvio) e la divisione dei poteri serve a proteggere il popolo dalla ” dittature della maggioranza”!
        Mani pulite ci ha aperto gli occhi su una classe politica corrotta e delinquente che per interessi privati ha condotto il paese allo sfascio…siamo noi che gli occhi chiudiamo per convenienza o stupidagginie!
        Altrimenti siamo tutti bravi a contestare a livello locale e giustificare nel nazionale!

  4. VEDO (di nuovo) NERO scrive:

    Io penso al 1992, a “Mani Pulite”, Di Piero e soci sembravano dei in terra , i salvatori. Tutti euforici per lo sperato cambiamento, la nuova politica, più pulita, più trasparente ed i cattivi tutti in prigione. Si intravvedeva una classe politica più onesta Ancora si parlava di Lire e non di euri (non euro perché gran parte dei paesi UE lo declinano al plurale, perché noi no?) A Sienina il Monte era sempre la Grande Banca e non si parlava ancora della famigerata SPA. Ci si lamentava anche allora, dei miranti dell’est, l’inflazione, ma il peggio era ancora da venire. Ora nel 2019 l’uragano, lo tsunami è passato ed i danni sono immensi e con l’euro ci sono stati ridotti gli stipendi mentre il costo della vita è aumentato. il Monte un malato sotto osservazione di dottori poco raccomandabili che non conta più, la classe nuova è peggiore di quella vecchia, più incompetente e boriosa tale che molti rimpiangono gli Andreotti, i Craxi, i Forlani di allora. Io sinceramente sono disorientato e profondamente deluso. Avrei una tesi azzardata; ma non sarà che la crisi scolastica post 68 ha creato una massa di ignoranti ed incapaci, bravi solo a protestare a dire sempre di no, ma senza avere un progetto alternativo valido, basta solo urlare e fare bastian contrario per fare l’attuale politica? La prima repubblica aveva dei personaggi non proprio puliti, ma avendo dietro una buona cultura di base anche nel, diciamo, fare qualche operazione sporca cercavano di non accaparrarsi tutto, non pelare del tutto la pecora, non succhiare del tutto la vacca (esempi un po’ naif, ma efficaci). Questi se potessero porterebbero via anche quello che ancora deve arrivare. Sgrammaticati, indecisi, senza personalità. Mi duole che la maggior parte di questi sono nell’area democratica, avulsi dalla realtà, lontani di anni luce dalla reale società, dalle classi che dovrebbero, per parte politica, aiutare. Ultima considerazione: ma i Di Pietro e soci che fine hanno fatto? Spariti, magari con qualche ricco vitalizio da ex deputato. E’ proprio così la vita…. preferisco censurarmi il seguito.

    • manunta scrive:

      col senno del di poi tonio di pietro
      quello che era il sistema italia
      lo frantumo’ come fosse di vetro
      quelli che l cambiamento sempre ammalia
      cambiaron per ritornare indietro
      pidue pitre piquattro et alia
      insieme ai compagnucci liberisti
      furon del cambiamento i nuovi artisti

  5. Lucia scrive:

    Gentile vedo nero,
    La situazione in cui siamo attori adesso è il frutto di una serie di eventi storici che hanno caratterizzato il passato. Potremmo attribuire la colpa al 68′, alla tv commerciale, al liberismo, alla finanza creativa, alla massoneria…ecc. oppure constatare che la responsabilità è da considerarsi collettiva di tutto quanto abbiamo vissuto!
    E non siamo stati né siamo ancora capaci di trovare una soluzione nel ventaglio di proposte( povere) fatte da politicanti ( improvvisati).
    Occorre una attenta riflessione su chi mandiamo a governarci, sforzandosi di ragionare con la testa e non con la pancia( tantomeno con il c…!).

  6. Marco Burroni scrive:

    Sono già passati pochi giorni e dell’INVALSI, dei problemi della scuola italiana non importa più a nessuno; se guardi i giornali di oggi già non se ne parla più: è questo il vero problema della scuola, che non è considerata importante, è solo un luogo dove mandare i ragazzi per poche ore ( come una babysitter) oppure un posto per dare un lavoro ai laureati di lettere.

    Non c’è la consapevolezza che la scuola serve a creare persone migliori, cittadini consapevoli e lavoratori preparati; è da qui che derivano tutti i problemi della scuola secondo me.

    Il fatto che non si seguano criteri meritocratici per premiare gli insegnanti migliori ( ma questo è un problema di tutta la pubblica amministrazone) non è che un corollario di questo disinteresse generale.

  7. jane scrive:

    ruby/rubli .. ai posteri digitali la sentenza

  8. Daria gentili scrive:

    Ho appena appreso della sentenza del Tribunale del lavoro di Siena, che, annullando il licenziamento,ha dato ragione al maestro Fontani, la cui vicenda tante volte è stata ricordata da questo blog.
    Sono felice, in primis, per il Fontani, che ha visto riconosciute dopo lunga battaglia le proprie ragioni, ma anche per chi, negli anni, ha tenuto viva l’attenzione su questa triste storia.
    Questa volta forse è il caso di dire che…..c’ è un giudice a Berlino!
    Viva

  9. Giacomo rossi scrive:

    1.maestro fontani reintegrato a scuola:una bella notizia, non ha meritato il calvario che ha subito. È stato ed è modello di lotta e coerenza, di coraggio e determinazione.
    2.banda 5% e lottizzazione fornacelle ..nessun reato! E nessun commento o mea culpa.
    3.immarcescibile minucci…denuncia x affermazioni false!sarà interessante seguire i fatti
    4.sto guardando il (bel) servizio sul ( pessimo)calcio storico Fiorentino…ecco cosa si può nascondere dietro l’apparenza di un uomo qualunque…poi non ci possiamo lamentare.di niente!

  10. Giacomo rossi scrive:

    Postilla al n.4.: il massimo di indignazione raggiunto quando quel calmante che sembrava il migliore tra gli intervistati( pacatezza oratoria, equilibrio mimico gestuale,abilità danzanti)parlando di un pugno sferrato ” malandrinamente” ad un avversario mandandolo dritto all’ospedale dichiara candidamente che non lo rifarebbe perché si è sentito disonorato di “aver lasciato i compagni in inferiorità numerica”!!!!!!!!!!!!! E non per aver specialmente frantumato la mascella di una persona!
    Parlano di lealtà, onore, rispetto, storia, tradizione e amicizia….ma sono tuttiparaventi dietro cui celare violenza sfrenata ed incontrollata,turbamenti psichici, e altro che mi censura.
    Consiglio a tutti di riguardare il programma su Italia 1….anche a manunta, di cui sarei curioso di conoscere le tesi difensive!
    La parte più sconvolgente è che ” sembrano persone per bene” poi si trasformano in cani rabbiosi…È poi ci sarebbe an He chi in colpa la scuola!

    • manunta scrive:

      Manunta non guarda la televisione l ha rottamata come hai fatto te col cervello .
      Manunta non difende nessuno ,chi va’ nel sabbione si sa’ difendere da solo

      .
      Italia unoooo, ecco cosa c hai te ni’ capino al posto dei neuroni.

      Nini nel sabbione nessuno ti ci manda e nessuno si lagna di quel che nel sabbione chiappa o da’ , se ci vai sai cosa trovi.
      Ragioni da bachino di sego boncitto smerdamudante ingrassa avvocati, come tuo solito.
      All isolotto un sortiresti nemmen di casa dopo cena, staresti a vedetti
      italia..unoooo.
      Comunque son curioso ora vo’ sul tubo e vedo se pesco codesta roba che t ha taaanto impressionato ,spero per te che un tu sia un certo Giacomo del paesino di santa mustiola ,se lo sei mi spiego tante cose……
      Caro querciolo…

    • Flavia scrive:

      A me ha colpito il fatto che i due energumeni hanno tatuato una preghiera sul loro corpo, di cui si vantano, e non la sanno recitare…tanti colpi in testa…ma forse non ce n’era bisogno..suonavano a vuoto!

      • manunta scrive:

        a flavia e giacomo

        vai flavietta vai co’ giacomino
        ite a vede se i lallo caca n chiesa
        genti cacone e d animo meschino

        se i lallo caca vu’ godete a stesa
        e ben vi rappresenta tal materia
        popolo e citta’ tutta compresa

        citta’ di gente assai civile e seria
        citta’ di truffe e di maneggioni
        dove coraggio e’ cosa deleteria

        e pien di merda aete i pantaloni

  11. manunta scrive:

    storia della divina provvidenza
    c aspettan quelli di giudizio senza

    alla lucia mondella pora stella
    e a doddi c han bevuto coll imbuto
    la nova ,si semmai bella storiella

    smascella spettonando zazzeruto
    omo ducesco pavon che fa’ la ruota
    s affianca ai peggio che v aete avuto

    scatola nova infiochettata e vuota
    anzi direi piena di riciclati
    gente che su i tufino e’ molto nota

    vergini dopo che si so’ operati
    pe’ fassi ricucire culo e imene
    dall uso continuato assai usurati

    di certe genti le strade son piene
    e sulle strade del politicume
    la squadra dichiare non conviene

    datemi i votoo!! e levero’ i marciume
    ed a fiducia in molti l han votato
    ora il pavone mostra le su’ piume

    i soliti soggetti ha raccattato
    non lo poteva prima dichiarare
    puzzo di merda v avreste annusato

    e i soliti ha voluto raccattare
    dato che bene assai lui vi conosce
    per non far la citta’ disorientare

    sienin stai bona e allargale le cosce
    che tutto c entra robe dure o mosce

  12. manunta scrive:

    oooh seguita

    sienin di vano e d illusion si pasce
    citta’ di citte citti e boncittoni
    citti tenuti troppo nelle fasce

    e fasce e fasci son le soluzioni
    che i citto impermalito sceglie
    dopo che l babbo l ha preso a ceffoni

    genti da sempre lezze e poco sveglie
    si fanno cucinare a foco lento
    e saltan da’ paioli nelle teglie

    in questo c han davvero gran talento
    si fanno cocere piglian bollore
    si fanno cocere dallo spavento

    bollendo a volte cambiano colore
    ma i culi sempre han rossi dal frizzore

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