Eretico di SienaIl '68 del Covid (e 3 Ps senesi) - Eretico di Siena

Il ’68 del Covid (e 3 Ps senesi)

Come non scrivere ancora di Covid-19, di grazia? Il terrorismo mediatico ne parla per più di metà di ogni telegiornale, noi per metà scarsa del blog, ma insomma…

Quest’oggi, si propone una riflessione che si collega a quanto vergato, alcune settimane or sono, sul ruolo dei giovani in questa crisi legata al coronavirus.

IL ’68 DEL 2020

L’altro giorno, a Liverpool – una delle città martiri dell’Inghilterra alle prese con il coronavirus – allo scoccare delle 22, orario di chiusura dei pub, decine e decine di giovani si sono riversati dai locali alla piazza principale, inscenando una sorta di rave party. In Olanda, Repubblica ceca e Francia si segnalano casi simili, e figuriamoci se l’Italia fa eccezione. Ovviamente questo comportamento border line non è di tutti i giovani, ci mancherebbe, ma non rappresenta neanche una infima minoranza degli stessi.

Sempre più evidente l’implicito scontro generazionale provocato dal Covid-19 (quello economico e sociale l’hanno vinto i soliti eroi del turbocapitalismo, tanto per cambiare): i giovani – toccati solo marginalmente dalla sintomaticità del morbo -, versus i vecchi, quelli più a rischio, che hanno comportamenti molto più corretti, ma poi spesso si ritrovano il debosciato in casa, e tutto finisce come ci si immagina.

La cosa più amara è che anche, perfino quei ragazzi – lo si vede bene a scuola – che davvero ce la mettono tutta, che si tengono la mascherina, che si igienizzano forse anche troppo, a livello di distanziamento l’uno dall’altro proprio non ce la fanno: non hanno l’autodisciplina, non la possiedono, non gli è propria, tutto qua. Non riescono a controllare se stessi fino al punto che sarebbe loro imposto.

A questi, si aggiungano quelli che sfidano esplicitamente le regole imposte dagli adulti (alcune demenziali, certo: ma questa è un’altra questione, della quale tanto ci siamo occupati e ci occuperemo), in un neo-1968 frutto di una società lassista di massa, ingolfata, a livello neuronale, da quintalate di idiozie alla Tik tok. Non solo tollerate, molto spesso incentivate e lusingate dagli stessi adulti.

D’altro canto, è una generazione (quante volte lo abbiamo detto e scritto?) che nè in famiglia, nè per l’appunto a scuola, ha mai subìto la disciplina, ergo è ben arduo che se la autoinfonda all’improvviso, sebbene in un contesto emergenziale. Come per il coraggio di don Abbondio, l’autodisciplina se non ce l’hai, non ce l’hai (comunque, l’arrivare ad averla è un processo lento assai).

Ieri si è arenata la proposta di legge che tendeva ad estendere ai 18enni il voto al Senato, come è risaputo ad oggi destinato solo agli ultra 25enni; da parte della redazione, ricordando che la maggiore età – dal marzo 1975 – è passata dai 21 ai 18 anni, ed aggiungendo che tutti gli psicologi dell’età evolutiva concordano sul fatto che oggi l’adolescenza si prolunga ed i tempi di maturazione sono molto più dilatati di prima, si coglie la palla al balzo per proporre di tornare indietro (meglio tardi che mai): perchè non ritornare alla maggiore età ai 21 anni?

Il curioso, ed amaro, paradosso è che i genitori nati nel ’68 e nel post 1968,  hanno permesso che si creasse questa generazione di giovani ontologicamente incapaci di autodisciplina, ed ora proprio questi genitori ed i nonni (i bancomat del XXI secolo) sono quelli che, a livello di contagio, rischiano di pagarne lo scotto più grande e drammatico. Quando si dice l’eterogenesi dei fini…

Ps 1 In settimana, abbiamo assistito alla pericolosa ed inquietante frana di Esterna Fontebranda: problema annoso, e che bisogna affrontare in modo risoluto; non potendo fare altro, almeno una raccomandazione linguistica, quantomeno ai giornalisti che ne scrivono: NON è TUFO, quello presente in loco; si tratta di arenaria (gialla) e di sabbia. Come diceva il buon Nanni Moretti quando era nei suoi cenci, le parole sono importanti.

Ps 2 Caso- Zanardi: è battaglia di perizie, con quella della famiglia che differisce in modo sostanziale da quella della Procura e da quella della difesa del camionista; pare però che la dinamica sia piuttosto chiara, e questo non toglie certo nulla alla grandezza dell’uomo-Zanardi. Peccato,peccato davvero, perchè la vicenda non ha nessuno dei risvolti di spettacolarizzazione che rischia di assumere, se data in pasto a certi “giornalisti”, maestri nel montare casi ove non ce ne sono.

Ps 3 Clamorosa, ed in larga parte inattesa, sentenza milanese sul tandem Viola-Profumo, la diarchia che guidò Mps nel trapasso da banca senese a istituto di credito statale: colpevoli di aggiottaggio e false comunicazioni sociali, per loro è arrivata la condanna – ovviamente in primo grado – a 6 anni (!); una indubbia vittoria per l’avvocato Falaschi, e per la cosiddetta “linea Bivona”. A livello bancario politico, questa è la notizia della settimana (del mese? Dell’anno?).

Considerato che Profumo Alessandro è vicinissimo al Pd (nonchè frequentatore di feste dell’Unità, da uomo del popolo quale è), e che nella stessa settimana è arrivata la altrettanto clamorosa notizia della presidenza di Unicredit assegnata a quel Padoan che trotterellava per i circoli Arci nel 2018 in campagna elettorale in cerca di voti (trovati), capite bene come mi stia mordendo i polpastrelli, per mantenere il doveroso, sacrosanto silenzio che mi è dovuto, stante il ruolo istituzional-cittadino rivestito. Almeno questo, sia però chiaro: che nessuno mi tiri per la giacchetta quando succede qualcosa dall’altra parte, eh…

24 Commenti su Il ’68 del Covid (e 3 Ps senesi)

  1. alberto bruttini detto "il Cacaccia" scrive:

    ho letto il comunicato del Magistrato delle Contrade ed ho esultato.
    Finalmente in tutta Siena ma direi in tutta Italia ormai sapranno che “a Siena si fa come ci pare”.
    E che le società di contrada sono paragonate a ristoranti aperti a pubblico.
    E pensare che erano in 17.
    Porannoi avrebbe detto la mi’ mamma.

  2. Luca scrive:

    Profumo e Padoan sono i simboli del partitino sinistri scikke! Sembra che anche loro canticchiassero spesso quell‘ odiosa canzonetta schikke… o ciao belli o ciao belli…

    • Stefano scrive:

      Quell’odiosa è un canto di libertà!
      Quelli che auspicano autoritarismo o sono alla guida dello stesso o sono troppo scemi per rendersene conto e delegano all’uomo forte tutte le proprie virtù…forse anche lo jus primae noctis!

  3. casmar scrive:

    Caro Eretico,
    c’è chi dice che il mondo degli adulti perse la sua autorità col ’68. Oggi i giovani, interpellati in materia, possono chiedersi se il ’68 sia il nome di un kebab. Piuttosto, gli adulti si sono giocata la loro autorevolezza e, a scendere, la loro autorità a causa della loro assenza dalle scene educative. Un adolescente fa paura all’adulto. Questi ragazzi crescono senza punti di riferimento e assorbono quello che la tecnologia e i molti profittatori allestiscono per loro. Avremmo potuto fare qualcosa ? Beh, potenziando, non distruggendo, la scuola; investendo sullo sport, ma non tanto altro: le dinamiche della società sono inarrestabili.

    La Sentenza clamorosa: visto lo stato della giustizia italiana, non mi aspetto conseguenze. Sarei però veramente sorpreso, qualora Olezzo e Distratto, in un impeto di orgoglio, pubblicamente dichiarassero inaccettabile di essere i soli a dover pagare (poco, invero).

  4. Paolo Panzieri scrive:

    Il segno (coerente) dei tempi: il PS3 di oggi.
    All’epoca, sarebbe stato il tema monografico di più di un articolo del blog.
    In due parole, però, che dire?
    1. evidentemente sempre è molto più facile (e forse delittuosa) la continuità di una gestione, che una sana e coraggiosa discontinuità. Alla fine erano soltanto Gattopardi di livello? Vedremo.
    2. in passato (ricordate: onestà, onestà!) in molti (trai quali diversi soggetti che non si rimpiangono di certo) sono stati costretti a mollare le avite poltrone addirittura per essere stati iscritti nel registro degli indagati, pure senza avviso di garanzia, adesso, però, non più, nemmeno con svariati anni (pur non ancora definitivi) sulla groppa. Garantismo a senso unico? Direi proprio di si.
    3. il sistema, però, sembra sempre più alle corde ed evidentemente non è più in grado di auto-proteggersi in modo quasi impermeabile come un tempo.
    Quindi, anche se per Siena probabilmente è tardi, una speranza piccina piccina forse c’è ancora.
    Stavolta grazie sopratutto alla caparbietà, alla competenza ed alla passione civica di Paolo Emilio Falaschi ed a magistrati liberi ed indipendenti.
    Ovviamente nello specifico del giudizio penale in questione ci saranno almeno altri due gradi di giudizio e tutti gli imputati sono da considerarsi assolutamente e giustamente innocenti fino alla sentenza definitiva.
    Non è finita certo qui. E’ solo cominciata. Ne vedremo delle belle.

  5. Uno del Montone scrive:

    Io c’ero alla Festa dell’Unità (si era in tanti, mi pare di ricordare anche l’Eretico), quando Profumo, con la sua consueta spocchia ed arroganza, veniva ad ammansire le ignoranti greggi senesi, che da lui dovevano solo imparare: o si fa come dico io, o si va gambe all’aria, fu la sintesi del suo intervento. E il servizio d’ordine del Pd a controllare che tutto andasse per il meglio. I democratici. Complimenti, a tutti.

    • Gp scrive:

      C’ero anch’io, unica volta, per ascoltarlo. Ricordo benissimo che disse che il problema della banca non era il prezzo pagato per Antonveneta ma la svalutazione dei btp… e non dico altro. Grazie pd

      • Uno di passaggio scrive:

        Profumo è entrato a Marzo del 2012 dopo aver preso 48 milioni di buona uscita da unicredito nel 2010,cosa c’entra con Antonveneta? Quello che disse lo ricordo bene: Crediti.
        Nel mondo bancocentrico, cioè basato esclusivamente sul credito bancario, quando il PIL crolla del 18% in tre anni, succede che le banche chiudono.
        Punto

  6. Daria gentili scrive:

    Serata nitidamente impressa nella mia memoria quella di Profumo alla Festa dell’Unita, per non dimenticare sia i pochi billocchi, tra cui io, che erano presenti a protestare, sia gli adulatori del Pd presenti a battere le mani, tra i quali si distingueva qualcuno che sta attualmente predicando giornalmente da un suo blog contro l’attuale amministrazione. E’ un dovere morale non dimenticare certe scene, per poter rinfacciare a tanti la vergogna che dovrebbero provare, da qui all’’eternità, nei confronti della città! Io sono sempre lìvorosa, rancorosa, incazzata……

  7. Salvo scrive:

    Il clandestino AFRICANO Oseghale è stato condannato all’ ergastolo per il brutale omicidio della giovane ITALIANA Pamela Mastropietro. Sarebbe stata meglio la pena di morte e invece tocca mantenerlo con i soldi degli ITALIANI.

  8. cherubino scrive:

    Scusa Eretico, con quale coraggio chiediamo “autodisciplina” alle giovani generazioni ,in questa fase, noi adulti che ai loro occhi ( e non solo) siamo quelli che di fatto tengono il timone della barca in questa mareggiata?

    Noi siamo quelli che gli abbiamo detto per 3 mesi “mai più didattica a distanza!”, ed ora siccome non sappiamo come strigare il nodo dei trasporti pubblici (o meglio in tre mesi non siamo stati capaci di farci venire un’idea in merito, se non quella dei 15 minuti che non contagiano), gliela propiniamo come soluzione semplice e basso costo; l’assessore Benini ieri ha sentenziato in merito con un candore disarmante …

    Noi siamo quelli che hanno investito nei banchi a rotelle…

    Noi siamo quelli che non li abbiamo rimandati a scuola nella tarda primavera, mentre i loro coetanei europei ci rimettevano abbondantemente piede…

    Noi siamo quelli che 8 giorni fa gli abbiamo spiegato che il nostro sistema di tracciamento, e la nostra sanità era il top in Europa, dato che avevamo pochi contagi…salvo venire smentiti da una ripartenza dell’epidemia così rapida che lo ha capito anche un bambino di 5 anni che quelle di prima erano frottole!

    Non è che abbiamo dimostrato loro tanta disciplina intellettuale e morale , tanta coerenza nelle decisioni, tanta capacità di utilizzare le conoscenze scientifiche che abbiamo ad oggi disponibili sull’argomento…pretendere atteggiamenti consapevoli e lineari è lecito, ma prima bisognerebbe dare l’esempio.

    • Eretico scrive:

      Caro Cherubino, hai ragione da vendere, dal tuo punto di vista (non lontano dal mio, peraltro): la critica a molti giovani, non esenta certo gli adulti – soprattutto i decisori – dalle immani responsabilità e colpe di cui si sono macchiati, e che abbiamo denunciato sin da marzo.

      L’eretico

      • Stefano scrive:

        Concordo, ma ci aggiungerei anche tutti i negazionisti, gli apritori per forza di tutto e i minimizzatori

        • Luca scrive:

          Un Governo espressione della minoranza del paese con un Giuseppi alle corde! A breve il posto di lavoro lo potrebbe perdere anche qualche impiegatino scikke!

          • Stefano scrive:

            Ma che c’entra?
            Non ha attinenza con quanto ho scritto io….che risposta è?
            ….già!…e io,che continuo a confondermici…
            È che ho fiducia nel genere umano, anche nei casi irrecuperabili!

    • Daria gentili scrive:

      Noi siamo quelli che si punta sulla delazione per scoprire il settimo che viene in casa tua, salvo fare marcia indietro un nano secondo dopo e dire di non averlo mai detto che ci vogliono le spie…..
      Comunque avendo una figlia giovane, posso confermare che quanto denunciato dall’eretico è la pura verità! Proprio l’altra sera mi ha detto che molte volte ha paura ad andare all ‘università o di uscire per l’atteggiamento “ irresponsabile “ che hanno tanti suoi coetanei.

  9. Beppe scrive:

    Un fiume in piena

    Il buon Burchiccio è come un fiume in piena,
    pure se in italiano un po’ fallace,
    se dice male de la nostra Siena.
    Sempre accanito e sempre mordace,

    di dirne corna pare sempre vena,
    di lunghe tiritere egli è capace,
    anche se si comprende a malapena
    però quello che scrive a me mi piace.

    Forse a Recenza trova ispirazione,
    è un bel posto, lontano da la gente,
    lo rivedrei tanto volentieri,

    sarebbe proprio una soddisfazione
    poterla rivedere, veramente,
    se oggi stessi come stavo ieri.

    • Burchiccio scrive:

      Gnamo Beppe ,bada poso le rime e te lo dico pe’ davvero, ti vengo a piglia’ a casa e ti strascico io a recenza, datosi che la sto’ ritirando a lucido, che giu’ intorno alla pieve era nesso stile amazzonia.
      Si fara’ cena a casa ti riporto io, massimo 6 persone( come da dpcm) ,te io il raffa e altri 3 soggetti da competizione , 6 come da legge di piu’ non e’ concesso.
      C ho l frigo che strabuzza di morecci.
      Comunque, senti, pei morti ( toccandosi) a recenza viene anche il prete a di’ messa, io so’ esentato dato che il toscano al posto dell incenso in chiesa pare non sia ammesso, comunque fammi sape’, o cena/pranzo o senno’
      pei morti, messa e chiesa aperta. Poi,ricreazione.
      Invito aperto ai credenti e non, esteso anche ai pdini, qui non si fanno discriminazioni.

      Raffa fatti vivo e fammi sape’.
      Dimmi se e quando puoi.
      Ps
      Sto’ seriamente rivalutando Il Pincherle, slabbrare una piccolomini traventandola giu’ da un greppo, me l ha fatto risali’ nella considerazione.

  10. Roberto scrive:

    Non sono stato un ammiratore di Profumo e Viola, anzi… Ma è facile prevedere l’assoluzione in appello. Leggetevi quello che ha sostenuto il PM, che, batate bene, ha chiesto l’assoluzione, con una motivazione ben precisa.

    • Paolo Panzieri scrive:

      Premetto che non ho seguito la vicenda nei dettagli.
      Mi pare, però, che la Procura di Milano avesse già chiesto reiteratamente (almeno 5 volte, se non sbaglio …) l’archiviazione … ed invece c’è stato il rinvio a giudizio da parte del GUP.
      Nella fattispecie, quindi, la procura sembra che abbia soltanto tenuto il punto.
      Per onestà intellettuale, par condicio e buon senso, un po’ come per il babàu Salvini del resto … diamone almeno atto per favore.
      Non sempre, comunque, le Procure, nel bene e nel male, nonostante la loro indubbia influenza sui loro colleghi giudicanti, trovano le proprie istanze accolte.
      Stavolta anche il Tribunale, come il GIP ed il GUP, evidentemente la pensa diversamente.
      Almeno cinque giudici tra GIP, GUP e Collegio in fila.
      Ed ogni volta che questo accade, a prescindere dal merito e da quello che politicamente si potrebbe dire della Procura di Milano negli anni, vuol dire che il sistema funziona.
      Leggiamo la sentenza senza pregiudizio e ne capiremo molto di più, sopratutto sul punto che ritieni così pacifico.
      Poi magari alla fine l’esito sarà quello.
      Ma non può essere certo così semplice.

  11. Roberto scrive:

    Le sue argomentazioni potrebbero essere tutte valide, tranne una: quello che politicamente si potrebbe dire della Procura di Milano, lo si potrebbe dire anche dei giudici. Quindi non è un argomento. Comunque vedremo l’appello, e prima ancora le motivazioni.

    • Paolo Panzieri scrive:

      Infatti, non è un argomento ed è stato citato soltanto per confutarlo.
      Neppure le altre sono argomentazioni, però, sono solo riflessioni, osservazioni quanto più asettiche possibile.
      Poi se qualcuno, alla fine, ovviamente mi chiedesse se tengo più a Siena oppure a Profumo, evidentemente risponderei: a Profumo.

  12. duccio scrive:

    concordo sul punto di vista proposto dall’Eretico in merito al rapporto giovani/covid, così come concordo con cherubino al 100 %.
    aggiungo un piccolo contributo di osservazione della variegata fauna che ci circonda.
    mi fa profondamente inc….l’atteggiamento di quelli (non solo giovani) che sembrano avere un “timer” per i problemi….come se dopo un tot di tempo il problema dovesse svanire nel nulla perchè altrimenti è noioso.
    e i media fanno terrorismo, e si parla solo di covid, e bla bla…..eh si cari miei a volte la vita e la storia ci prospettano problemi o periodi bui….sapete, i nostri nonni hanno vissuto anni di GUERRA…possibile non riusciate a reggere niente ? basta levarvi una cena pare di levarvi un braccio !
    svegliatevi invece di additare per disfattisti coloro che hanno capito che aria tira !!!

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