Eretico di SienaConte-Renzi: Il bipersonalismo imperfetto - Eretico di Siena

Conte-Renzi: Il bipersonalismo imperfetto

Settimana densissima di spunti politologici, questa: a livello italiota, c’è la crisi innescata da Matteo Renzi, al rush finale (inizio della settimana prossima, giusto il tempo per trovare i costruttori, cioé le “truppe mastellate”); in più, a livello internazionale, la sempre incandescente situazione negli States, ove in vista dell’insediamento di Biden (20 gennaio) può succedere di tutto.

Quantomeno, a questo giro, la Guardia nazionale è già schierata da giorni: ergo, da temere non sono le “invasioni sciamaniche” a favore di selfie, bensì gli attentati. Quelli con la gente che muore, sventrata (ricordate Oklahoma City?). Anche perchè Washington – se si vuole -, la si controlla manu militari piuttosto facilmente; tutta quanta l’America,invece, non è proprio possibile, eh. Che il God in cui “trustano” gli Americani ce la mandi davvero buona, ordunque…

IL BIPERSONALISMO IMPERFETTO

Come andrà a finire, ovviamente nessuno lo sa (non sarebbe poco che il sapere verso dove andare con esattezza, lo sapesse il pokerista di Rignano), vedremo lunedì e soprattutto martedì prossimo, in Senato (saranno sufficienti le “truppe mastellate” che si stanno preparando a sostenere Conte, di grazia?); di certo, però, almeno un paio di cose le possiamo dire: a prescindere, come diceva qualcuno.

In primo luogo, sullo spauracchio elezioni; in secondo, sullo scontro all’ok corral fra Renzi e Conte. Iniziamo dal discorso sulle elezioni, dunque. Chi sostiene che “votare non si può”, che “sarebbe una follia”, dovrebbe spiegare alcune cosette: se l’esercizio del voto è così drammaticamente pericoloso, allora perchè si è votato il 20-21 settembre (per il Referendum, in tutta Italia)? Chi sostiene la tesi della pericolosità, dovrebbe ammettere pubblicamente (e motivando il nesso causale) l’errore settembrino, in un periodo che ha fatto da ponte fra prima e seconda ondata. In secondo luogo, Israele oggi viene presa a modello assoluto per l’efficienza della vaccinazione: quanti sanno che, a marzo (il 23), in tutta Israele si voterà per la Knesset, a cagione dell’assoluta instabilità politica? Come al solito, si cita in modo comparato solo ciò che torna comodo, guarda un po’ il caso.

Sfida personalistica fra Conte e Renzi, dunque; parafrasando Giorgio Galli – scomparso a fine 2020, di cui si è scritto domenica – ed il suo titolo più noto (“Il bipartitismo imperfetto”, che concerneva il rapporto fra Dc e Pci), potremmo parlare di “bipersonalismo imperfetto” (rivendico il copyright, se qualcuno mi ha preceduto chiedo venia sin da subito); “accidenti al meglio”, si potrebbe altresì dire, in maniera certo più diretta. Visto che però al Governo per ora c’è il seguace di Padre Pio, e visto che il tiro al piccione (tordo?) in questo contesto riguarda Renzi (spesso da opinionisti che lo hanno lisciato per anni, e che possono scrivere ciò che scrivono solo perchè la gente non legge o non ricorda), fateci fare una considerazione sull’uomo che, invece che politico per caso, ha da tempo iniziato ad autoconsiderarsi uno statista.

A proposito del Pd: dopo avere mandato in avanscoperta il proprio ex leader assoluto, lo hanno lasciato solo; forse, dal punto di vista zingarettiano, una buona mossa. Ma siamo sicuri che al Pd convenga “morire per Renzi”? Non c’è bisogno di essere Machiavelli o Pareto, per capire che Conte  pinta solo e soltanto per se stesso. Sempre e comunque.

Se Renzi, dunque, fa il Renzi (e lo fa, per Zeus), allora diciamo che Conte fa il Conte, parimenti; accentuando un elemento che già si era ben visto nel passaggio dal Conte-1 (quello con Salvini uomo forte del Governo: se il leader della Lega è xenofobo, lo è anche Conte, eh), al Conte-2 (quello con il tandem Zingaretti-Di Maio, e il Premier sempre più forte), va rimarcato che il Premier, comunque vada la crisi innescata dal suo neorivale, ha dato dimostrazione di essere pronto a rimangiarsi di tutto e di più e di più del di più, pur di restare in sella.

Renzi, insomma, fa una battaglia per la visibilità e per il Potere? Certo che sì, certo che sì; quell’altro, invece, che ha la sfrontataggine di considerarsi inamovibile a fronte dei successi nell’economia, nella gestione della pandemia (primi in Europa, però al contrario), nella scuola et alia, come va giudicato, se non con il “premio-Bostik”?

 

 

29 Commenti su Conte-Renzi: Il bipersonalismo imperfetto

  1. Vedo nero e basta scrive:

    Conte o Renzi? Zuppa o pan bagnato. Al voto, al più presto.

  2. Daria gentili scrive:

    III Renzi mi sta altamente antipatico, ma, premesso questo, non si può dire che non abbia giocato la partita attuale da politico e da abile giocatore. Direi un giocatore di poker!
    Ha acquisito visibilità per giorni, quando nessuno se lo c….a, ha abbandonato un governo che, volenti o nolenti, è in fase calante……molto probabilmente pensa di contare sulla sponda oltreoceano ( forse in tale direzione è stata la polemica sui servizi segreti) e di essere determinante nella partita per il Quirinale. Nel breve periodo è sicuramente perdente nei confronti di Giuseppiiii, ma, non avendo nulla da perdere, conta sulla lungo periodo.
    Unico rischio? Le elezioni.
    Ma questi sono autoseggiolati …..e poi il pericolo sovranista, populista, fascista, sessista, omofobo è sempre presente, per cui un motivo per non votare si trova sempre ( non importa che i sondaggi diano la destra sopra il 50%, la voce del popolo va ascoltata solo quando fa comodo!)

    • Roberto scrive:

      D’accordo su tutto, tranne sul voto. Con questo sistema si vota solo se non si trova una maggioranza, raccogliticcia quanto si voglia. Magari se al referendum di Renzi avessimo votato diversamente, guardando ai fatti e non a chi lo promuoveva….

      • Eretico scrive:

        Caro Roberto,
        io votai NO nel 2016 (e lo rifarei), ma non (solo) in antipatia a Renzi, il quale peraltro l’aveva lui stesso iper personalizzato, sbagliando tattica; ciò detto, concordo sul fatto che, nel merito, a questo giro Renzi abbia ragione da vendere: se qualcuno non lo avesse capito, io spero – pur sapendo che difficilmente accadrà – che Conte cada (la Historia lo giudicherà come merita, date retta al Tato). Anche se – devo ammettere – un Governicchio Conte Ter che si regge sulla Binetti e lady Mastella un pochino mi attizzerebbe, per vedere come va avanti, e per leggere le arrampicature sugli specchi del Fatto per legittimarlo: poi, però, penso alla situazione del Paese, e metto da parte i (renziani) pop corn, augurandomi che si trovi un Governo non di superstar, ma di politici decenti.

        Al buon Manunta, infine: Trump avrebbe fatto bene a mandarli la mattina del 6 gennaio, i militari…

        L’eretico

        • Burchiccio scrive:

          Trump da pur bravo attore, non puo’ che recitare una parte alla volta, non poteva convocare i MAGA e al contempo convocare anche la guardia nazionale.
          Sarebbe stato come impersonare Jefferson Davies e Abe Lincoln insieme.
          Lo spettacolo ha le sue regole.
          Giano bifronte e’ roba da mitologia non da show.
          Negli show si interpreta una parte alla volta.

          • Burchiccio scrive:

            Errore di battuta la e e la s troppo vicine ,stiacciate da diti ingrossati
            dalla scure da spacco mi son partite in se/successione.
            Davis non Davies.

        • Nicola Porro scrive:

          La mia previsione:
          – Conte cadrà
          – Faranno un governo istitutizionale
          – metteranno la patrimoniale per i patrimoni sopra il milione

  3. Roberto scrive:

    Sugli Stati Uniti.
    A mio parere non succederà nulla di eclatante. Trump é finito, lentamente il consenso tra i Repubblicani sta scemando. Rimangono delle frange di irriducibili, ovviamente, ma la stragrande maggioranza degli americani ormai è contro di lui. il suo destino è segnato (forse anche le patrie galere)
    Su Renzi.
    hai giustamente evidenziato il tiro al piccione. Ma tra tutti quelli che lo hanno messo nel mirino, praticamente tutta la informazione main stream, da Mentana a Travaglio, e anche tutto il resto del mondo non main stream, non ho sentito nessuno attaccarlo nel merito di quello che ha detto, ovvero sulle motivazioni che lo hanno portato a staccare la spina.
    Sul governo.
    Davvero qualcuno pensa che non si troveranno i “costruttori”? Ma andiamo, ci sono schiere di senatori pronti a saltare sul carro, anche se non sarà quello dei vincitori, per salvare lo scranno fino al 2023.

    • Burchiccio scrive:

      Esatto, i 75 milioni di votanti per trump, scandalizzati dalle orde vichinghe scatenate nel sacco di washington, ” lentamente” nell arco di pochi giorni han voltato le spalle al biondo paglierino , tutti loro si son votati al trio kamala pelosi sleepy joe,eroici garanti di pax et prosperitas.
      L orrido Donald paghera’ duramente il fio della sua sciaguratezza.
      Novello catilina,troppo a lungo si fe’ beffe del senato e della repubblica.
      Vi sarebbe da notare che i 25.0000 della guardia nazionale schierati per le strade di washington, sono stati inviati proprio da Trump, dato che la guardia nazionale del D.C. e’ a disposizione del presidente e non del sindaco o del senato.
      Ma l epos di questo momento e’ tale che certi “ininfluenti” particolari
      poco contano nella commentatio del nostro informatissimo cronista Bobby.
      Catilina/Donald accettera ‘ d esser inquisito? O avra’ la sua fiesole ,magari in texas?
      Loco ove gli sparuti ultimi suoi irriducibili seguaci ,sembran poco propensi alla resa.
      Sara’ come gia’ fu’ ad Alamo?
      Chissa’…….

      • Roberto scrive:

        Non ho assolutamente nessuna pretesa di sapere tutto, provo a ragionare e trovo poco probabile che ormai a Trump facciano comandare alcunché, ormai conta quanto Angeli (quello con le corna da Vichingo) Più probabile che l’abbia fatto Pence, ne è indizio il fatto che è andato lui a salutare le truppe dislocate al Campidoglio. Probabilmente anche a casa sua comandano Melania e Ivanka (è una battuta, non ribattere anche su questo)

        • Burchiccio scrive:

          Non ribatto sul gossip, ma ti faccio notare, che il tuo, “probabile l abbia fatto pence” e poco anzi punto probabile, dato che il commander in chief della Guardia nazionale del D.C. e’:

          The president of the United States is the commander-in-chief for the District of Columbia National Guard. Command is exercised through the Secretary of Defense and the commanding general, Joint Force Headquarters (JFHQ), District of Columbia National Guard. The Secretary of Defense has delegated his command authority to the Secretary of the Army for the District of Columbia Army National Guard and the Secretary of the Air Force for the District of Columbia Air National Guard. The District of Columbia National Guard is commanded by a major general with a brigadier general as his or her adjutant general. The mayor of the District of Columbia, the United States marshal for the District of Columbia, or the National Capital Service director may request the commander-in-chief to aid them in suppressing insurrection and enforcement of the law; however, there is no chain of authority from the District of Columbia to the D.C. National Guard.

          Sei approssimativo e fantasioso (ad usual) tal quale il re degli infocazzari chicco mitraglietta.
          Sai ,anche per lui durante la diretta alla 7 le immagini di un film,provenivano
          “probabilmente”in diretta da washington

          https://www.wired.it/lol/2021/01/07/mentana-la7-scena-film-project-x-campidoglio/
          Ha/avete piu’ fantasia voi ,dei deliranti di Qanon.

  4. Il Resiliente scrive:

    A questa condivisibile analisi aggiungerei un livello.

    Il miracolato di Volturara Appula intermediario resta. Il vero protagonista è il suo mandante, la colla che tiene l’avvocato venuto dal nulla attaccato alla poltrona.
    La sfida è tra il potere parlamentare (che obiettivamente mi sembra ai minimi termini) e gli apparati dello stato (per i moderni “deep state”) che hanno nel PdR il loro leader (per i moderni “CEO”).

    La convinzione è che comunque vada difficilmente il nuovo governo ( a votare un vi ci mandano… più facile un fine emergenza mai) potrà far peggio dell’attuale.

    In questo nuovo mondo nel quale lo scilipoti è costruttore, il fantino moderno è resiliente (mi garbavano semianalfabeti e con la faccia un po’ da bandito ma visti i tempi mi adeguo) l’unica certezza è che “il popolo cornuto era e cornuto resta”

  5. Luca scrive:

    Il PD è diventato servo del grande statista Giuseppi! I venduti sono stati ribattezzati costruttori! Lo Zombie osserva complice dal suo loculo!

  6. Burchiccio scrive:

    Raffa,datosi che ( laus deo) citi il segretario e Pareto,anziche’ manzonare as usual.
    Riguardo le schermaglie renzi(senza lucia)conte( pio e non zio).
    Linko la treccani sul bon ( bon e..Le Bon) Vilfredo.
    https://www.treccani.it/enciclopedia/vilfredo-pareto_%28Il-Contributo-italiano-alla-storia-del-Pensiero:-Storia-e-Politica%29/

    Da cui traggo e incollo il seguente passaggio.

    Sulla scorta di una concezione pessimista della storia, Pareto afferma l’esistenza costante di classi di individui occupanti le posizioni di vertice nelle diverse branche d’attività, le élite. appunto. Esse sono i soggetti principali delle battaglie politiche in tutti i sistemi storicamente osservabili, da quelli assolutisti ai liberali, dai democratici ai socialisti. L’élite è un’aristocrazia di fatto, non necessariamente una nobiltà di sangue. Tra le élite. avversarie regna una lotta senza quartiere avente per posta l’occupazione del potere e quindi del governo dello Stato.

    Pareto visse e lavoro’ diversi anni a firenze, in tal loco piu’ che la maniera fiorentina di scrivere( come l innocuo manzo) pare assorbi’ la maniera fiorentina di considerar le cose.

  7. Paolo Panzieri scrive:

    Alla fine, comunque vada, ne resterà solo uno, come l’Highlander.
    Questa la buona notizia.
    La cattiva è che quell’altro (qualunque sia), invece, rimarrà …
    L’amorale della fava (Dago docet) è che governare coi cinque stelle proprio non si può, è impossibile.
    L’ha capito prima Salvini e poi pure Renzi. Due tipini asseritamente svegli.
    Entrambi sono stati fregati, però, da quel birbante di Er Saponetta, che proprio strullo, strullo evidentemente non deve essere, ma al quale – evidentemente – va bene così. Va bene tutto. Proprio tutto.
    Anche un Conte Ter con Mastella & Co, del resto si sa: pecunia non olet.
    Ma noi siamo tranquilli, abbiamo tutti grande fiducia nella saggezza di colui che pisola(?) al Quirinale.
    Siamo i peggiori nel mondo per morti e disastro economico, però abbiamo ancora notevoli margini di peggioramento.
    Possiamo fare anche di più, parecchio peggio e di certo lo faremo.
    Zero libertà, una caterva di morti e più di mezza popolazione (i non garantiti, i dimenticati, gli pseudoristorati) alla fame.
    Questo è il modello Italia, baby.
    Evviva!

    • Burchiccio scrive:

      Faccia attenzione a come ne parla
      Si fermi al pisolar non vada oltre
      Non potrei certo io patrocinarla

      Se seguita e appoi alza la coltre
      Potrebbe scatenare dei livori
      Ed alla sbarra ritrovarsi,inoltre

      L omini che gradiscon certi onori
      E di famiglia assai onorata sono
      Pisolan ma se li desti son dolori

      Veda un po’……, meglio lasciarlo/i pisolare
      Anzi vediamo di non scambiarci i ruoli proprio ora che ci siamo accordati

      https://www.gospanews.net/2018/10/23/gli-intoccabili-siciliani/

      Se poi volesse osar, da temerario
      Versi degni d omero a descrizione
      Del conseguente caso giudiziario

      Farebbero di lei novel campione
      Di verita’ e coraggio e….poco senno
      Spero non voglia darmen occasione

  8. Uno di passaggio scrive:

    Tornerò a votare quando il ministero del tesoro, tramite missiva esclusiva e riservata, obbligherà la banca centrale a partecipare direttamente alle aste primarie dei titoli di stato. Fino a quel momento qualsivoglia scadenza elettorale sarà una farsa, la vita è breve e fuggente, spero dunque di essere in altre faccende affaccendato. Che si fottano, colonia siamo e colonia resteremo.

    • A.C scrive:

      Game, set and match….purtroppo siamo una piccola minoranza ad averloben compreso!

      • Burchiccio scrive:

        Grandi, game set match e vittoria della coppa asimov.
        Trofeo per il miglior film distopico fantascientifico, aggiungo allo scarno plot postato dal passante ulteriori dettagli .
        Abolizione del testo unico ,legge amato sul sistema bancario, divisione tra banche d affari e banche dedite al credito e alla raccolta di risparmio,divieto d esportazione di capitali, divieto di trasferimento della sede legale societaria in paesi esteri.
        Proprieta’ statale della banca centrale.
        Con queste doverose aggiunte alla sceneggiatura si stravince anche la coppa H.G. Wells, e si va a giocarsi il trofeo Philip k. Dick con buone possibilita’ di vittoria.
        Votare… e voteremo ao.

        • Er mortadella scrive:

          Lo stato doveva entrare in Stellantis, abbiamo perso l’ultima grande industria italiana. Sono amareggiato, non avrei mai dovuto regalare Alfa Romeo alla Fiat, sentivo puzza di bruciato ma in quel frangente opporsi sarebbe stato inutile e pericoloso, cuccia e quelli di lafico mi avrebbero bruciato vivo, poi sarei salito sul Britannia? No, mai… ogni cosa ha il suo prezzo.

    • Gp scrive:

      In effetti dal punto di vista della rappresentatività democratica dovremmo votare in Usa e Germania… magari col voto postale

  9. Salvo scrive:

    Il PD si è messo nelle mani del SIMPATICO CLEMENTE. Grande PD… se non ci fosse bisognerebbe inventarlo… Un partito, una garanzia… il partito dei costruttori

  10. Jerry Fletcher scrive:

    Un po’ di giornalismo di inchiesta, a Siena ormai desueto.
    Da Amministrazione trasparente del Comune di Siena:
    Sindaco De Mossi:
    Reddito complessivo 2018 78002 €
    Reddito complessivo 2019 125865 €
    Reddito complessivo 2020 228642 €
    Quindi il Sindaco di Siena è passato negli anni di un mandato che dovrebbe presumibilmente dedicare ad una missione pubblica, da un reddito di settantottomila euro ad uno triplicato di duecentoventitremila.
    Nessun commento.
    Ognuno tragga le conclusioni che preferisce.

    • Eretico scrive:

      Caro Jerry,
      intervengo, certo, per il legame personale che ho con Luigi De Mossi, ma non solo per quello: il fatto che lui abbia continuato a fare il legale (anche dello scrivente, sic) da Sindaco, può certamente essere commentato e criticato, ma di sicuro lui l’aveva detto e ridetto in campagna elettorale: chi ne fosse rimasto scandalizzato, avrebbe potuto non votarlo.
      In secondo luogo, posso testimoniare di persona (e non voglio aggiungere altro) che negli anni dal 2007 al 2018 di sicuro l’esporsi in un certo modo gli ha procurato più danni che vantaggi.
      Last but not least, in tutta franchezza questo tuo intervento non mi pare avvicinabile al “giornalismo d’inchiesta”: i dati sono pubblici, La Nazione odierna li ha infatti giustamente pubblicati con la dovuta evidenza…

      A Nicola Porro (si fa per dire): penso che tu abbia ragione.

      L’eretico

  11. A.C scrive:

    Una volta la chiamavano vergognosa compravendita per 30 denari, oggi la chiamano ricerca di un appoggio responsabile….

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