Eretico di SienaLa domenica del villaggio: Bordiga, Wikipedia, sagrestani (e 3 Ps) - Eretico di Siena

La domenica del villaggio: Bordiga, Wikipedia, sagrestani (e 3 Ps)

Eccoci all’appuntamento settimanale con la rubrica culturale del blog, in attesa di giorni cruciali per la politica italiana (martedì è il D-day), ed anche di quella stars and stripes (l’insediamento blindato di Biden è as usual previsto per il 20 gennaio, alla fine della transizione post 3 novembre). Come non scrivere del centenario del Partito comunista d’Italia, nato a Livorno il 21 gennaio del 1921? Il problema è semmai quello di decidere da che parte prenderla, questa vicenda: abbiamo deciso di scrivere qualcosa su Bordiga (e Occhetto)…dopodichè (la parola più utilizzata nel dibattito politologico imperante), si passa a discettare del compleanno di Wikipedia, che compie i suoi primi 20 anni.

Per la ormai consueta rubrichetta manzoniana, siamo al Capitolo VIII dei Promessi sposi: quello della “notte degli imbrogli e dei sotterfugi”. Si scriverà di sagrestani, soprattutto: ma si potrebbe trovare un’espressione più di attualità, per descrivere anche l’hic et nunc italiano?

BORDIGA (E OCCHETTO): IL COMUNISMO MANGIA SEGRETARI…

21 gennaio 1921, al teatro Goldoni di Livorno nasce il Partito comunista d’Italia (Pcd’I): primissimo Segretario (dal 1921 al 1923), il campano Amadeo Bordiga. Bordiga? Chi era costui, verrebbe da domandarsi? Eh sì, perchè c’è una costante, fra le tante, che accomuna il primo e l’ultimo Segretario del Partito comunista italiano: la damnatio memoriae. Alle Feste dell’Unità, del povero Achille Occhetto da anni non mettono più neanche le foto: stritolato dal tandem D’Alema-Veltroni (in disaccordo su molto, concordi nel cancellare Occhetto); quanto a Bordiga, nato come marxista duro e puro, indubbiamente settario (ma meno succube di Stalin rispetto a Togliatti), al Congresso di Lione del 1926 fu messo in minoranza, e dal 1930 financo espulso dal Partito. Ebbe la ventura di campare altri 40 anni, fino al luglio del 1970, ma all’insegna, per l’appunto, della damnatio memoriae.

Per celebrare degnamente i 100 anni dalla scissione labronica con il Psi (che non era un Partito craxiano, eh), la redazione si è gustata in questi giorni una autentica chicca, che offriamo anche ai lettori del blog: un libriccino – edito dalla “libreria editrice del Partito comunista d’Italia” , Roma -, che contiene una conferenza milanese tenuta dal Bordiga il 2 luglio 1921, a 6 mesi dunque dalla fondazione del neopartito. Si parla di Rivoluzione, di economia, di industria e di politica agraria (Bordiga era di formazione scientifica, laureato in Ingegneria e figlio di noto agronomo); settario, certo, era settario: a pagina 22, per dire, dei riformisti scrive che sono, nell’ordine, vili, ignoranti, dotati di prosopopea; quanto ai “deputati borghesi”, essi sono “più bestie di loro”.

Ma siccome in politica, e a Sinistra in modo particolare, parafrasando Sandro Pertini, a settario si risponde con un settario e mezzo, ecco che – come detto – nel 1930 Bordiga fu clamorosamente espulso dal Partito: Gramsci – con il quale era molto amico, nonostante le divergenze politiche – era nelle condizioni che sono note, di Bordiga abbiamo appena detto: ecco che nessuno poteva fermare l’irresistibile ascesa, da Stalin in persona benedetta, di un certo Palmiro Togliatti. Insomma, i comunisti italiani non hanno mai mangiato i bambini: alcuni loro Segretari, però, sì…

 

20 ANNI DI WIKIPEDIA: L’ENCICLOPEDIA DEL XXI SECOLO

Nel gennaio del 2001 nasceva l’esperimento di Wikipedia, fondata da Jimmy Wales e Larry Sanger, allora ovviamente sconosciuti: nacque, quel 15 gennaio, l’ambiziosissimo progetto di fornire agli utenti una nuova versione dell’Enciclopedia, una sorta di aggiornamento del sogno di Diderot e d’Alambert (prima edizione, 1751, poi terminata nel 1780: tempi un pochino più dilatati di oggi, eh). Allora, nel Settecento, l’Enciclopedia fu il culmine, il punto più notevole e lodevole dell’Illuminismo; oggi, Wikipedia rappresenta forse ciò che di più alto ci ha saputo fornire la civiltà di Internet (segnaliamo per inciso lo stimolante pezzo di Federica Colonna sulla Lettura del Corriere della sera, 10 gennaio, pagg. 20-21).

Ovviamente, a patto che si sappia usare il metodo corretto, che ci si approcci cioè con la forma mentis opportuna: incrociare in modo sistematico le fonti, prendendo Wikipedia come un utillimo punto di partenza, da approfondire in seguito. Cose tutte quante note, a parole: ma quanti lo fanno, nella concretezza della quotidianità? Comunque sia, in un’epoca di dilagante ignoranza a tutti i livelli; in un contesto in cui i Bignami ormai vanno considerati un qualcosa di assolutamente auspicabile, invece che di deprecabile come nella scuola di un tempo (magari i giovani, e non solo loro, li studiassero, magari), una dose omeopatica di Wikipedia, ai nastri di partenza, non fa certo male.

Anche per evitare – se possibile – situazioni come quella del quiz di Carlo Conti (di cui ci onoriamo di non conoscere neanche il nome), durante il quale una giovane concorrente – ma ben maggiorenne, per Zeus! – , ha collocato l’inizio del potere hitleriano, invece che nel 1933, nel ben più vicino 1979. E vai…

 

PROMESSI SPOSI 4.0, CAPITOLO VIII: IL SAGRESTANO AMBROGIO

Il Capitolo VIII dei Promessi sposi è davvero uno dei più densi, più ricchi di eventi, a livello diegetico; in più, è costruito in maniera mirabile dal punto di vista dei meccanismi interni della narrazione, con i tre eventi principali (matrimonio a sorpresa, fallito; rapimento di Lucia da parte dei bravi, fallito; fuga di Renzo, Lucia ed Agnese – il celebre “Addio ai monti” -, riuscito invece in pieno) che sono concatenati in modo tale da fare scrivere a Geno Pampaloni, con la consueta acutezza, che in questo Capitolo il Manzoni si muove da compositore di classe: componendo una sorta di sinfonia in prosa, composta da un allegro temperato, da un buffo tempestoso, da un terzo tempo drammatico e da un adagio finale, dolcissimo e solenne ad un tempo (l’addio ai monti, per l’appunto).

Noi, però, cerchiamo in questa rubrichetta di focalizzarci eminentemente su passaggi e personaggi minori, ma in qualche modo di attualità; ed in questo Capitolo, si potrebbe parlare del ragazzetto Menico (trait d’union fra le varie vicende), ma ci soffermiamo invece su Ambrogio, sagrestano di don Abbondio. Nome che rappresenta la quintessenza della religiosità lombarda, maliziosamente riportato in auge, qualche anno or sono, da una pubblicità di una marca di prelibatezze (in cui Ambrogio, da sagrestano, era elevato a chaffeur di una gran signora della high society), lui è l’aiutante di don Abbondio: non appena sente le grida di aiuto del suo datore di lavoro, inizia a suonare le campane a martello. Cosa che – ricorderà qualcuno – non solo segnerà l’epilogo definitivo del tentativo del matrimonio a sorpresa, ma anche la ritirata dei bravi dalla casa di Agnese (“chi è in difetto è in sospetto”, scrive Manzoni, citando un proverbio milanese: i bravacci pensano che sia per loro, che si suona a martello!).

Eco di un tempo, presecolarizzato, in cui le campane fungevano da orologi pubblici, ma anche da sirene, capaci, a seconda delle modalità di rintocco, di segnalare pericoli i più vari: non a caso, i villani del villaggio escono dalle loro case imbracciando “le forche e gli schioppi”.

Ebbene, in conclusione, la figura del sagrestano – caduta quasi nel dimenticatoio – è tornata di moda in questa fase pandemica, di crisi sanitaria ed economica; la parrocchia di Cortina d’Ampezzo, prima di Natale, ha lanciato una sorta di bando per una figura di sagrestano: vitto, alloggio ed uno stipendino più che decoroso. Il parroco è stato sommerso di domande, da ogni italico dove: chissà perchè, eh…

 

Ps 1 Nei giorni scorsi, è uscito nelle librerie “La notte non finisce mai”, di Andrea Ceccherini e Katiuscia Vaselli (Direttore di Siena News); argomento del libro di inchiesta, i delitti del Mostro di Firenze. In attesa di leggerlo, e magari di presentarlo quando possibile sarà (con gli arretrati accumulati, bisognerebbe fare tre presentazioni al dì…), segnaliamo che i due appassionati della materia optano per una verità del tutto alternativa rispetto a quella della Magistratura fiorentina.

Ps 2 Parentesi politico-sanitaria: Sicilia, Lombardia (Fontana, il sosia di San Bernardino, ripete l’exploit di novembre) e la Provincia autonoma di Bozen-Bolzano sono le Regioni rosse (non nel senso del succitato Bordiga). Nelle vallate sud tirolesi non l’hanno presa per niente bene: occhio ai tralicci…

Ps 3 Caos scuola; tanti studenti che manifestano contro la Dad, in svariate parti d’Italia: bene, bravi, bis. Fatevi sentire: l’Azzolina ci piacerebbe difenderla, ma è ontologicamente impossibile farlo. Ora, però, quando finalmente tornerete a scuola in presenza, vediamo di studiare sul serio, eh!

36 Commenti su La domenica del villaggio: Bordiga, Wikipedia, sagrestani (e 3 Ps)

  1. Gp scrive:

    La ministra Azzolina è una capra espiatoria?

    • Eretico scrive:

      Caro Gp, che dire ancora del Ministro Azzolina?
      Come credo di avere scritto plurime volte, a me piace difendere chi viene attaccato da tutti (a parte i 5 stelle ed Il Fatto, ovviamente, che le ha dato un 6,5 come voto fi fine 2020): è un esercizio intellettualmente stimolantissimo, credimi; ad un certo punto, però, si passa il Rubicone della decenza, e lei lo ha fatto non poche volte, purtroppo per tutti…

      L’eretico

      • Roberto scrive:

        Però, sbaglio o sulla dad sei sulla stessa linea della Azzolina?

        • Eretico scrive:

          Caro Roberto, che dire?
          L’Azzolina 1, durante il primo lockdown, esaltava la Dad, come grande risorsa alternativa; l’Azzolina 2, invece, è diventata la pasdaran della riapertura, perinde ac cadaver. Difficile non essere d’accordo, con chi dice tutto ed il contrario di tutto…

          L’eretico

          • Roberto scrive:

            per la verità le due affermazioni non si contraddicono. Comunque io sono per la prudenza, e affermare come fa la
            Azzolina 2, che si deve aprire a tutti i costi, fissando delle date senza tener conto dell’andamento del contagio, non mi trova d’accordo.

  2. Burchiccio scrive:

    Bada Raffa me l hai arzata di pe’ridere

    Cronaca n rima d un non sagrestano
    Ch a pieve storica di s Giovanni
    Dopo decenni c ha riesso mano

    Divorzio celebrato dopo anni
    Tra pallade e dioniso qui a recenza
    Da’ maritati avevan fatto danni

    Che della man dell omo la mancanza
    Le viti grosse avea fatto salire
    Su’ pe’ l,ulivi pe’ sopravvivenza

    Un matrimonio steril si puo’ dire
    Senza fa’ uva e nemmen olive
    E tutte due avvinghiati ni’ patire

    C ha messo mano i tato che vi scrive
    E un novo sposalizio gia’ progetto
    Giacche’ le viti voglio produttive

    Su i loppi d.o serpente le rimetto
    E pallade la lascero’ zitella
    L’ e’ sua natura e quindi la rispetto

    Come l ulivi glauca d occhi e bella
    Ma vole sta’ da sola un vo’ padroni
    Sicche’ la scerta giusta sara’quella

    A’ loppi gn ho ridotto dimensioni
    Che co’ le querce avevan fatto a gara
    Ni cresce’ pe anda’ dietro a solleoni

    Sicche si rivedra’ una cosa rara
    Dioniso fufluns alla maniera etrusca
    Maniera ch ogni tosco c ha a ave’ cara

    Sicche’ in terzine, cronaca vera ,condita di storia,mitologia,agronomia,metafore , sudore e rischio di troncassi , che pe’ sbassare i loppi ch eran cresciuti ingarellati a cerca’ i sole in mezzo alle farnie, ho fatto numeri da circo , ma vinco io, qui ritorna gnicosa a modo, noi di’ marzocco nun si fanno prigionieri abbassera’ i capo anche la serva.
    Marzocco e/e’/a S Giovanni,
    Sicche’ gioco in casa.
    Le prossime (terzine) dedicate a i medeghino ,che pe’ rivede’ capraia da’ i sagrato della pieve, altro numero da circo, c’ e’ da cavare de’ rami a una farnia mostruosa, che non se ne avra’ a male dato che prima gl ho cavato di dosso un edera strozzaiola che l arebbe messa in fine.

  3. Gp scrive:

    La cosa triste è che il miglior ministro dell’istruzione degli ultimi anni è stato Fieramonti ed il suo maggior merito le dimissioni.

  4. Vedo nero e basta scrive:

    Per come è stata trattata la scuola in questa pandemia non invidio gli insegnanti e nemmeno gli studenti. La buffonata dei banchi con le rotelle, la didattica a distanza e altre menate varie resteranno nella memoria collettiva. Ma questo è uno dei tanti danni che questo governo, il peggiore nella storia italiana, ha fatto. Aggiungo anche che il M5S, uno dei responsabili di questa brutta storia, avrà una bella batosta alle prossime elezioni politiche, perché per come vanno le cose dovremo andare per forza al voto. Ma i vari Di Maio, Grillo si ricordano ancora quando manifestavano nelle piazze col Vaffaday, promettendo un ricambio purificatorio della scena politica senza compromessi e scelte coerenti? Tutto questo è svanito, l’incoerenza di stare prima con Salvini, poi con Zingaretti ed ora la difesa dura della poltroncina conquistata, pronti ad ogni compromesso pur di restare al governo. Ah, a proposito la Azzolina è del Movimento 5 Stelle, tutto torna.

    • Enea scrive:

      Ad onor del vero, che sappia io, i famigerati banchi a rotelle sono stati una richiesta della maggior parte degli istituti per ragioni di strutturazione didattica, acquistati in mole con la possibilità, altrimenti negata, della situazione di emergenza sanitaria.
      O almeno questo è quello che è stato spiegato più volte.
      Strano che negli organi di informazione(?) e pure qui nessuno si sia preso la briga di approfondire….
      Sulla azzolina: probabilmente la peggior ministra dell’istruzione, ma con lattenuante dell’emergenza sanitaria che invece non hanno avuto la moratti( messa in ruolo di 10mila docenti di religione, spostamento di bilancio verso le paritarie , la drastica riduzione di storia e geografia…) o della gelmini ( taglio di 7,8 mld allascuola pubblica e aumento di 300mln alle private, maestro unico, la riduzione dei finanziamenti per i diversamente abili, il grembiulino, le lim fatte acquistare a prezzi esorbitanti e malfunzionanti) o falcucci…berlinguer ( dio ce ne scampi e liberi…). Capisco che sia più facile scrivere senza pensare o senza informarsi, ma si perde credibilità, anche senza mettere nome e cognome.

      • Vedo nero e basta scrive:

        Sugli ex ministri citati nel commento nulla da contestare sulla loro incapacità. Sulla Azzolina leggere questo collegamento:https://www.ilgiornale.it/news/politica/azzolina-promette-scuola-non-chiuder-pi-poi-sfida-salvini-1877906.html

        • Enea scrive:

          Letto l’articolo…ma non ho capito la pertinenza!
          La testate in questione si è spesso distinta per informazioni selettive e distorte, talvolta completamente fasulle…e nell’articolo citato si evidenzia solo una risposta di un ignobile figuro che accusa di incapacità un ministro senza spiegare gli errori che avrebbe commesso e soprattutto senza esporre quello che avrebbe fatto lui( o il suo bassetti )!
          Se gentilmente mi volesse spiegare lei…

          • Enea scrive:

            Purtroppo in questo blog ” l’unico ” che affronta le questioni con imparziale visione è quel manunta/ burchicchio, anche se con toni discutibili ma che ormai ne connotano il personaggio, la maschera.
            Per ” tutto” il resto comune il pensiero unico, poco incline al ragionamento, all’approfondimento e alla sincera onestà intellettuale, ma solo propaganda o sicumera ideologica, come i compagni comunisti di qualche tempo fa nei circoli Arci!
            Peccato. Il web avrebbe bisogno di spazi e ospiti aperti al dibattito. Ma è difficile riconoscere, lo capisco…lo è anche per me, “ma ci sto provando”( cit. Jules winnfield )

      • Burchiccio scrive:

        Occhio enea se continui a risalire indietro nel tempo…
        potresti arrivare ad apprezzare la legge 899 di riforma del sistema scolastico di un certo Bottai.
        Fermati prima mi raccomando

      • Luca scrive:

        Enea e il banco a rotelle! Una bella accoppiata!

        • Enea scrive:

          Leggo che qualcuno non sa leggere, dunque non sa capire quello che legge, dunque non sa pensare….c’è sempre una percentuale di tipi così! Ce lo insegna Gauss…e questi mi consolano tutte le volte che temo di esserci dentro a quella percentuale!

    • Vedo nero e basta scrive:

      Proseguo con stasera. Conte ce l’ha fatta per il rotto della cuffia. Ancora dobbiamo stare sotto ad un governo che non ci rappresenta da tempo. Un governo illegittimo. Già ha fatto danni a cominciare dalla cancellazione del decreto di sicurezza, l’aumento incontrollato degli sbarchi, aspettiamoci a breve lo jus soli ed altri provvedimenti buonisti (ipocriti). Sono ancora del parere che dovremmo tutti andare ad aiutarli a casa loro, ma seriamente non come fatto finora dalle varie ONG, Unicef, Fao, enti mangiasoldi e basta. L’Europa è come una stanza dove entrano solo 10 persone, come è possibile farne entrare 50? Questi sbarchi non finiranno mai. I soldi per andare a cercare l’acqua su Marte o sulla Luna dovrebbero essere spesi per andare a cercarla nel Sahara. Tutto questo sembra che non importi a nessuno, anzi qualcuno ci guadagna perché con la scusa dei migranti molti dei soldi, apparentemente spesi per loro, spariscono nelle tasche di tante cooperative e simili. Prevedo un brutto futuro.

  5. Burchiccio scrive:

    Segnalo che,come mostrato in un precedente link su’ Pareto, volendo invece di wikipedia si puo’ consultare on line l enciclopedia italiana Treccani 1925
    Sull’ ignoranza delle new generation,segnalo che coincide con l inizio
    dell uso smodato di telefonini computer e play station, chi e’ nato dopo i 90, e’ stato rallevato a microchip, ergo col potenziamento della capacita’ di gestione dati del prossimo 5g , vedremo ben altre performances.
    L arte della memoria , Dante ,Pico,Bruno , e’ stata rasa al suolo dall uso smodato e generalizzato( non casuale a mio parere) della memoria artificiale.
    Le stanze del teatro di memoria,
    Vuotate da alexia che gestisce
    La casa al deficente che s annoia
    E sempre meno intende oppur capisce
    Ch ove cervello e memoria muoia
    All omo verra’ fatto l culo a strisce
    L omo avviato per la mala china
    Del can di pavlov co’ la su’ lampadina

    Negarlo e’ da deficenti col botto.

    • Vedo nero e basta scrive:

      Bellina la poesia. Peccato quell’idiosincrasia esagerata verso i senesi, perché avresti una mente nobile. Siamo tutti nella stessa barca bucata, chiamata Italia, che affonda sempre più. Inutile rinvangare il passato, il presente è questo, purtroppo. Va male a tutti e non vedo finora un sereno futuro.

      • Burchiccio scrive:

        Por enèsima vez, querido ciegato que vees negro

        Son rime e di poesia non han pretese
        Poesia imbriaca troppo la coscienza
        Chi d emozioni troppe sbornie prese

        Di spirito e di mente lui fa’ senza
        Cammina come fann certi coglioni
        A billo scioccolo e senza prudenza

        Sol crogiolandosi di sensazioni
        Va”n giro come un che s’e’ mbriacato
        Ruzzola inciampa e pesta deiezioni

        E nun capendo che cos’ ha stiacciato
        Solo s accorge del puzzo di merda
        Senza capi’ ch’ e’ lui c ha calpestato

        Quello che spesso stiaccia chi non guarda
        N do mette i piedi pe’ poca coscienza
        E ad acquisilla sempre lui ritarda

        Laonde per cui,se vedo quel che t ho scritto su manzoni,e’ perche’ guardo,dove te esplicitamente dichiari di non vedere perche’ non vuoi guardare, che poi finche’ vedi nero hai voglia a guardare…… seguita pure a fatti culla’ dalle ninne di manzoni,chiudi l occhini e sogna che la divin provvidenza arrivi e sistemi gnicosa.
        Cittini fino all urtimo fiato , mi raccomando eeh.

        • Vedo nero e basta scrive:

          Ogni opera letteraria risente del tempo in cui è stata scritta. Che ti aspettavi dal Manzoni? Era un periodo che c’era un ritorno generale alla spiritualità dopo decenni di razionalismo e anticlericalismo, poi sfociato nel romanticismo. L’opera del Manzoni mi piace per le descrizioni dei luoghi e personaggi, ma non penserai che creda alla favoletta della Provvidenza? Almeno ci credo, ma non come la pensano i suoi ministri a cominciare dall’omino in bianco. Cose che sai più di me la Chiesa, il Vaticano, ha influito negativamente fin dal Medioevo alla nascita di un’Italia unita, uno stato sovrano che avrebbe contestato il presunto primato del Papa. In inciso, la nostra Santa fece un bel danno a farlo partire da Avignone per Roma. Pensiamo che già molto prima dei tempi del Sommo la questione del primato temporale del Papa era già stata duramente disputata. Forse ce l’avrebbe fatta il Borgia (che non era uno stinco di santo) come sperava il Machiavelli, ma poi si sa come è andata. Opinioni personali e forse non esatte; io sono una capra rispetto a te in storia. Critichi Barbero e Cardini, ma con il loro fare un po’ superficiale invogliano gente digiuna come me ad interessarmi della Storia e magari approfondire l’argomento con libri più seri. Se fossero più seriosi facilmente avrebbero meno seguito tra noi poco dentro alla materia. A me danno fastidio più quegli studiosi che parlano con termini puramente tecnici, magari con parole straniere facilmente sostituibili con quelle italiane. Chiudo, fuma meno o per niente. A Milano hanno cominciato a fare qualcosa di molto utile. Se hai tempo trova questo libro: “Le guerre del corpo umano” di John Dwyer. E’ scritto molto semplice, comprensibilissimo per tutti, con uno stile scorrevole. In particolare leggiti il capitolo riguardo al vizio del fumo. Lo scrittore non è l’ultimo dei ciarlatani, ma uno dei più esperti immunologi clinici del mondo; venne scritto ai tempi dell’Aids incombente, ma è sempre valido per capire come funzionano i virus e come combatterli. Te lo consiglia un bischero.

          • Se vuoi storici che non usino sempre il tono serioso di un comunque ineccepibile G.Brizzi ( a me piace assai ) che sulla soria romana e’ imperdibile, guarda, giusto vicino n hai uno a disp, di ottimo livello. Il babbo del Raffa.
            A me i piemontesi viscidi omissivi retorici ipocriti e contafavole ( stile deamicis) non mi vanno giu’ pel gozzo.
            I fiorentini poi quando dirazzano , spavonano e s arruffianano,gni darei foco dalla parte che piglian meglio.

            Sul bovide hai elencato una serie di giustificatorie attenuanti,che fiorentinamente considerando,reputo invece delle…. aggravanti.

            Grazie per l interesse alla mia salute ,peraltro ferrea inox 1810 .

            Ps. Ad enea niente grazie,chapeau invece.
            M’ ha fatto le lastre.

  6. Il Giaguaro scrive:

    Burchiccio/Manunta dacci dentro …è una storia che solo in burlesco fiorentino può essere narrata.
    Zitti zitti, distrattamente tutti affaccendati nessuno in alto loco per anni si è accorto che a S.Miniato (quello nostrano non quello pisano)la luce delle scale è andata a finire nel conto di tutti noi che non c’entriamo niente.
    Pare,si dice, sembra che In illo tempore così si volle là dove tutto si puote(va) e più non dimandare; pare,si dice, sembra che così si volle per venire incontro ai malcapitati affittuari poi diventati proprietari delle rispettive residenze e relative pertinenze(scale e corridoi) illuminati a sbafo.E pare, sembra,si dice che ora non ci si può fare nulla perché l’impianto non è frazionabile !.
    Capito che razza di bestie vaccine siamo a Siena !
    Forza Burchiccio/Manunta ,a te la parola !

  7. Vedo nero e basta scrive:

    L'”Addio ai monti” di Lucia nei “Promessi sposi” mi è sempre piaciuto. Il Manzoni avrà avuto dei difetti (che qualcuno vede, io no), ma tirando le somme è sempre un “Grande”.

    • Burchiccio scrive:

      Ma cosa vuoi veder se vedi nero
      Citto cecato che si bea de monti
      Cecato di cervello e di pensiero

      Che sgiuggiola felice pe’i racconti
      D un manzo ovverosia castrato
      Che scrive per i cittoni tonti

      A’ quali com’ a lui hanno tagliato
      I ciondoli che stan accosto al glande
      E che di poi e questo l’e’ scontato

      Un doddo che rassegnazione spande
      Senza sape’ conta’ tiran le somme
      E gni risulta pure che sia grande

      Si vai aspettala gerusalemme
      Aspetta che ci pensi provvidenza
      e che rinasca i bimbo di betlemme

      Cittone io pe’ te nun ho speranza
      Tu mugli sempre come muglia l branco
      Di bovi vitelloni e quarche manza

      Di dittelo e ridittelo non manco
      Hai pascolato troppo dentro il monte
      Di fattelo notare non mi stanco

      Que’ paschi le vaccine rendon tonte
      Son pascol irrigati dalla lete
      Memoria e poi coscienza ci perdete

      Tira ner cesso manzoni senno’ seguito a ortranza.
      Cava Dante dalle ragnatele e leggi quello,un ci capirai na’ sega, ma ti fara’ der bene uguale.

  8. Vedo nero e basta scrive:

    Evviva Milano che ha proibito il fumo nei luoghi aperti. Era l’ora. Spero che sia imitata al più presto.

  9. Luca scrive:

    Fantastica questa sinistra progressista scikke che pur di mantenere la poltrona imbarca anche la mitica Renata Polverini! Fantastico il suo saluto romano! Fantastica tra gli Ultras Laziali!

  10. Vedo nero e basta scrive:

    Bordiga, Ochetto e la labile e non imparziale memoria del PCI. Ai tempi passati quando ancora avevano una dignità avrebbero protestato a vedere un’insegna di una parafarmacia intitolata “Ai Gramsci”. Considerati i tempi sospetto che l’autorizzazione sia stata data dalla precedente giunta sinistrorsa. Gramsci? Plurale di “gramscio”, chissà. Forse qualcuno ha preso un gra..nchio.

  11. Vedo nero e basta scrive:

    https://www.la7.it/laria-che-tira/video/crisi-di-governo-le-dure-parole-di-fausto-bertinotti-siamo-dentro-la-morte-della-politica-il-15-01-2021-359696 Si parla del governo abusivo di Conte. Se lo dice anche Bertinotti che è storicamente di sinistra.

  12. Burchiccio scrive:

    Mi pento ed ai manzoni mi converto
    Soddisfazione vedo nero avra’
    La provvidenza i cor infin m ha aperto

    Poerini noi chissa’ chi mai sara’
    Di ndo’giri lo sguardo a tressessanta
    Nun si capisce chi e come fara’

    Bigna ci metta mano quarche santa
    Ormai i politici servon a poco
    D’incompetenza troppa n hanno spanta

    I parlamento non pare piu’ i loco
    Adatto pe’ gestire le nazioni
    sol gli riesce di mette i coprifuoco

    E par che ad altro far non siano boni
    Sicche’ una santa i papa ha presentato*1
    Ovverosia la santa de’ padroni

    La santalynn speriam ni su’ operato*2
    La santa donna patron degli inclusivi*3
    Che salveranno i mondo indebitato

    Dice: …. burchiccio , ma che cazzo scrivi
    A indebitacci e sono stati loro!!
    Qualsiasi soluzion da loro arrivi

    Sarebbe pe’ i vantaggio di costoro!!
    Ma gnamo, basta con la diffidenza
    De’ gombloddisdi un allargate i coro

    Son genti di provata competenza
    Come l innominato convertiti
    Da manzonian divina provvidenza

    * 123 nota una e trina ,vedrai divina provvidenza , mica cazzi.
    https://youtu.be/lJoXwh0Vu9M

  13. Relapso son e sulla provvidenza
    Dovvi versione d uno di fiorenza
    Pe’ voi sanesi, eretici o cittoni
    Ch avete caro lo sciacquator manzoni
    Che vi narrava dell innominato
    Io narro da che buco fu’ cacato
    Qui’ san carlone che l ha convertito
    Cronaca vera e non resti stupito
    L affezionato ai manzo meneghino
    Se provvidenza un certo medeghino
    Sterminator della gente sanese
    Pe’ fa’ la volonta’ divina, prese
    Siatene fieri o voi cittoni vani
    Che fuste n mezzo a li divini piani
    Chi stermino’ le genti a centinaia
    Incluse vostre genti li a capraia
    Chi comando’ le truppe di fiorenza
    Era strumento della provvidenza
    Voi che di lui ancor vi lamentate
    L’e’ giusto che la verita’ sappiate

    La provvidenza sistema ogni questione
    Le strade sue a volte strane sono
    Ma d ogni mezzo sempre lei dispone

    Chi fu’ l fratello di chi c ebbe l trono
    Di pietro, dopo morto paolo quarto?
    Chi fu’ la su sorella a dalla n dono

    Al nobil Borromeo conte Gilberto?
    Che poi figlio’ un santo eccezionale
    Nipote di chi trento l ha riaperto?

    Su’ muri di capraia mise le scale
    E n abbatte’ la fiera resistenza
    Ma chi di voi di lui ne pensi male

    Io ve lo metto n rima da recenza
    Chi macellaio chiama i medeghino
    Bestemmia la divina provvidenza

    Manzoni che non era fiorentino
    Ha tralasciato le cronache vere
    V ha messo confusione ni’ capino

    Con invenzioni assai poco sincere
    Che poco han a che fare con la storia
    Pe’ chi gni garba fassela da’ a bere

    Pe chi nun ha cervello ne memoria
    La provvidenza sistem’ ogni cosa
    E tutt’ i salmi terminan coi gloria

    Venti alla romagnola di strambotto
    E di terzine ve n ho fatte otto

  14. quello di gracciano scrive:

    Oggi contestata a Livorno la delegazione Pd intervenuta alle celebrazioni dei 100 anni del Pci,e che s’aspettavano? Stanno al Pci di Gramsci e Bordiga come sta George Bucci a Larry Bird….via via…

    Macaluso se ne è andato nel giorno del voto favorevole della Polverini….

  15. Vedo nero e basta scrive:

    A Manunta Relapso: il padre dello stimato Raffa lo conosco ed ho apprezzato il suo libro su “La storia di Siena”. Per lo storico Giovanni Brizzi da Bologna mi sono documentato ed ho trovato una lista di libri vertenti sulla storia dell’Antica Roma. Ho solo l’imbarazzo della scelta su quale comprare. Ho notato nella sua biografia che ha insegnato anche alla Sorbona ed è ha avuto delle onorificenze in Francia. Peccato che in Italia non sia stata riconosciuta la sua competenza, ma ormai è normale che nel nostro strano Paese si preferisca premiare calciatori, cantanti e simili prima di persone che hanno ci hanno onorato all’estero.

    • Bada nini, ti fo’ un regalo, osserva e ascolta, ineccepibile, quer topogigio troiaio di barbero non gli lega nemmen le scarpe a quest omo qui.

      https://youtu.be/CHB3aZm0khU

      Caro mio chiediti perche’ rai et alia pompano un aborto come barbero quando
      in italia ci son storici di questo livello.

      • Ti integro cio’ che Mario Ascheri dice a proposito di montieri e del suo argento.
        Nb vero e’ che furon i senesi nel 1189 ad acquisire terreni e diritti minerari a montieri, ma il grosso di montieri fu’ battuto nel 1214 nella zecca gestita dai fiorentini cambi e cavalcanti fino credo al 1241, per maggiori dettagli chiedi al figliolo del cacaccia, oppure vai qui.

        https://www.academia.edu › J._BRU…
        (PDF) J. BRUTTINI, F. GRASSI, 2010, Archeologia Urbana a Montieri: lo scavo dell’edificio de “Le Fonderie”, in http://www.fastionline.org/docs/FOLDER-it-2010-199.pdf. | Francesca Grassi …

        Per una piu ampia prospettiva storica su’ montieri/volterra invece

        https://www.olschki.it/libro/9788822221322

        Di Gioacchino Volpe, altro grande storico scacato dai voltagabbana pappagallini itagliani, gia’ curatore della sezione storia medievale per la Treccani,amico e collega di Giovanni Gentile.

        http://www.gioacchinovolpe.it › …PDF
        Italia Moderna – Gioacchino Volpe

        Disintossicati da barbero/cardini

Lascia una risposta

L'indirizzo email non verrà pubblicato.