Eretico di SienaZanneide, Macchi, Europeo (e 3 Ps) - Eretico di Siena

Zanneide, Macchi, Europeo (e 3 Ps)

Tre argomenti si impongono su tutti, in questo pezzo (della morte di Raffaella Carrà e di Angelo Del Boca scriveremo a breve, sempre a Zeus piacendo): l’iter sulla Legge Zan, a livello parlamentare; dipoi, il clamoroso caso della fu Mens sana: non si fa in tempo a digerire il patteggiamento di Minucci, che arrivano accuse pesantissime ai Macchi – junior e senior -, cioé a chi di fatto aveva rilevato la società; infine, qualche considerazione sull’Europeo calcistico (ci si può forse esimere dal farla?).

LA ZANNEIDE

La pugna in aula (senatoriale) ci sarà il 13 luglio, dunque, e promette davvero bagarre; noi, che da sempre ci siamo nel nostro piccolo battuti per i diritti delle minoranze vessate (e gli episodi di omofobia ci sono davvero, nella società: chi vive fra i giovani lo sa bene), restiamo sinceramente increduli di fronte ad un nipote di Gran ciambellano (anche se l’altra sera è spuntata financo una lontanissima mezza parentela con Antonio Gramsci) che, da Parigi tornato, sembra essere cresciuto in una Comune post 68ina. Come dicevamo la settimana scorsa, a proposito della partecipazione alla vita contradaiola, chi inizia ad avere certe idee e passioni (politiche, sia chiaro) ad una certa età, è costantemente sottoposto al “rischio talebanizzazione”: Enrico Letta ne è un esempio.

Purtroppo, tocca tornare a dire che Renzi – a livello di realpolitik – è di una spanna superiore: ci vuole molto a capire che un accordo praticabile è meglio di un fallimento completo (molto probabile, a questo punto)? Ci vuole molto a comprendere che impuntarsi in questo modo fa compattare le truppe avversarie (le quali, da par loro, dovrebbero condannare apertis verbis la Legge voluta dal magiaro Orban)? Infine: bisogna essere esperti di Scienza della politica, per comprendere che quello con i Ferragnez è un abbraccio politicamente, elettoralmente, mortale? I giovani sono tendenzialmente apartitici, e propendono per l’astensione (in politica, eh: per il sesso, invece, c’è la Rete), vedasi le ultimissime elezioni francesi; è davvero così, con il rassemblement con i five stars ed il tandem Fedez e Ferragni, che il pantofolaio Enrico Letta – uno che deve essere andato a letto dopo le 23 per la prima volta a 28 anni – pensa di evitare una vittoria della Destra nel 2023 (o magari prima)? Mah…

MENS SANA: PATER, FILIUS (E SPIRITO SANTO?)

In settimana, si è avuto un primo responso sulla triste vicenda che riguarda il crack della società Mens sana 1871, il cui iter giudiziario era iniziato nel marzo 2019 con le perquisizioni ordinate dalla Procura di Siena (Pm Benetti); la Procura aveva chiesto i domiciliari, il Gip Rocchi ha optato per una misura cautelare personale interdittiva, nei confronti di Massimo e Filippo Macchi, padre e figlio (un Giudice terzo, che dispone in modo differente rispetto alle richieste del Pm; fisiologia giudiziaria, cose che possono capitare: ma vallo a spiegare ai pasdaran del Caso Rossi, di cui sotto…).

Le ipotesi accusatorie sono davvero gravi: si spazia dal Falso in bilancio (l’autentico sport nazionale), al ricorso abusivo al credito (medaglia d’argento, diremmo), financo alla bancarotta fraudolenta; Laura Valdesi, sulla Nazione di giovedì, aggiunge il carico da novanta, parlando di soldi usati dai Macchi per ristoranti di lusso (una onesta trattoria, non sarebbe andata meglio?), alberghi sempre di lusso e profumi (in una vicenda che un pochino puzzava da subito, ci stanno peraltro assai bene).

La Mens sana, dunque, è passata dall’era Minucci, all’era Macchi (pater et filius: chi era lo Spirito Santo, di grazia?), in pratica senza soluzione di continuità; quando qualcuno si chiede – in modo opportuno – come mai a Siena ci sia un clima di appiattimento sull’esistente, magari – oltre a tirare fuori il Covid, come fatto da questo stesso blog – si potrebbe aggiungere un’altra concausa a livello di psicologia collettiva: ne sono accadute talmente tante (il caso del basket è davvero ai limiti dell’incredibile), che il civis senensis medio non ha che l’arma della civica rassegnazione.

Con un’ulteriore postilla, ahinoi: i Macchi passano; Antonveneta, purtroppo, resta…

GRAN FINALE A WEMBLEY

Domani sera, dunque, a Wembley (non proprio al campino dell’Isola d’Arbia, eh) ci sarà il capitolo finale di questo Campionato europeo, che per l’Italia è un qualcosa che manca dal 1968: siamo più bravi ai Mondiali che agli Europei, dati alla mano. Ne approfittiamo per ricordare anche lo straordinario risultato del tennista Berrettini, in finale a Wimbledon: davvero chapeau, anche perché, oltre ad avere un servizio micidiale (chi si ricorda il buon Tanner, o Pat Cash?), per quel purtroppo pochissimo che abbiamo visto, Berrettini non è un oligofrenico come molti pur bravi tennisti italiani, e parla un ottimo Inglese.

Ciò detto, veniamo al sodo extra-sportivo: il rischio Covid, partendo anche dal fatto che in settimana è arrivata la notizia che il Giappone farà disputare le Olimpiadi – che seguiremo, quelle sì, in modo morboso – a porte chiuse. Questi Europei, hanno chiaramente dimostrato che l’Inghilterra ha scelto la strada della convivenza con il Covid: la dottrina Johnson è questa, che garbi o meno.

A livello italico, da qualche giorno stiamo ripiombando nel semi-panico, a cagione della variante delta (che, poi, sarebbe da chiamarsi “indiana”, ma lasciamo stare): oggi si parla di maxischermi eliminati dalle piazze (almeno da alcune), e via dicendo. Dopo che, fino a Italia-Spagna compresa, è stato concesso di tutto, di più: se l’Italia dovesse trionfare a Wembley domani, realisticamente cosa si pensa che succeda? Anche lo psicanalista più politicamente corretto d’Italia, il buon Massimo Recalcati – su Repubblica – ha sdoganato l’esultanza post victoriam: e noi, se lo dice Recalcati, riteniamo che sia cosa buona e giusta, eh.

Insomma, che si deve fare, di grazia? Gufare a favore della perfida Albione, forse? In ogni caso, resta l’amara considerazione che al calcio, con tutti gli annessi del caso, viene concesso pressoché tutto (i calciatori con la lingua in bocca dopo il goal, sin dai tempi delle restrizioni dure per tutti gli altri): dal panem et circenses, siamo davvero passati ai circenses et mascherinas…

 

 

Ps 1 Da domenica, tornano le Feste titolari delle Contrade, con il Bruco ad iniziare: 70 monturati al massimo, nessun rinfresco a “casa” delle alleate (una tragedia, per quelli che ci tenevano, quorum ego), ma tant’è: dopo quello che si è visto agli Europei, pare davvero il minimo sindacale.

Ps 2 Da ieri è disponibile il libro sul Caso Rossi: “Cronaca di un suicidio (annunciato)”, edizioni Cantagalli. Chi vorrà, lo troverà nelle librerie (toh), ed anche, su Siena, nelle edicole (così almeno ci dice l’editore).

Se poi dagli insulti e dalle offese preventivi, si potesse passare all’analisi della documentazione trascurata dal mainstream mediatico, sarebbe davvero un gran bel passo in avanti; ma- statene tranquilli – non accadrà: l’insulto e l’offesa arrivano più direttamente, e – visto anche il caldo – si fa meno fatica a formularli…

Ps 3 Appuntamenti dell’Estate culturale senese per la settimana ineunte: martedì 13, il bravo Riccardo Bruni – penna culturale della Nazione – presenta l’autoprodotto “Ancora un giro di blues”, un noir che verrà introdotto dallo scrivente e da Orlando Pacchiani (Fortezza, ore 18); il 14, grande evento: in quasi anteprima, uno dei più affermati giallisti italiani, Marco Vichi, arriva sempre in Fortezza (ore 18), per presentare il suo ultimo “Ragazze smarrite Un’avventura del commissario Bordelli” (Guanda). A presentare il tutto, lo scrivente nonché il criminologo Rolando Paterniti.

Gran finale, venerdì 16, con la lectio magistralis dello scrivente su Federigo Tozzi (“L’uomo, lo scrittore”), che avrà luogo ai Pispini, nel centro della Lunga gioventù, rispondendo alla sollecitazione di Albertone Bruttini e alle lusinghe di una cena sardanapalica…

31 Commenti su Zanneide, Macchi, Europeo (e 3 Ps)

  1. Paolo Panzieri scrive:

    Matteo “Machiavelli” Renzie.
    Indubitabilmente il più grande rottamatore di tutti i tempi, che alla fine, nella sua apoteosi distruttiva, finirà per rottamare pure se stesso.
    Ma non prima di avere, per la seconda volta, umiliato il suo storico rivale Pisano ed aver eletto anche la prossima mummia a Presidente della Repubblica (il Kingmaker è acora lui).
    Di costui avrebbe detto quell’Alighieri: “fu presuntuoso / a recar Italia tutta a le sue mani”.
    Se solo avesse usato il suo indubitabile ingegno a fin di bene, per costruire qualcosa …

    • Avvocato la mi pare in confusione, i soggetto che lei cita era un poro doddo vano che in italia nessun si filava,

      Facea l fenomeno dentro di sienina
      Empoli e colle son dimostrazione
      Che la sua testa su’ picca fiorentina

      Era la testa d un povero popone
      Per quanto poi riguarda l incisano
      Viene da bona e conosciuta tradizione

      I nonno suo faceva lui i mezzano
      A tutti noto come i camiciola
      Affari chiusi co lo sputo n mano

      I su’ nipote vien da quella scuola
      Ma con lo sputo c ha lubrificato
      Una nazione dodda e bucaiola

      manunta the greatest rimador eto sin dudas, quien quieres venga y vamos a ver.
      storia attualita metafore e sgoobbe tutto in rima , ma poi di che livello.

  2. Luca scrive:

    Nel tempio del calcio arde la Fiamma Tricolore!! Dio Patria Famiglia!! In fuori i petti e in alto le insegne!! Fratelli d’ Italia da cantare con la mano al cuore e con lo sguardo alto e fiero… e poi sarà battaglia!! Onore e Gloria… VINCERE!!!

    • Roberto scrive:

      ARMIAMOCI! …e partite

      Mancava.

      • Roberto scrive:

        …comunque per fortuna stavolta a differenza di passate cotante dimostrazioni di roboanti frasi muscolari, abbiano vinto.

        • Luca scrive:

          Te Roberto per chi hai tifato?

          • Vabbe’ a te inutile chiederlo,abbiam vendicato el alamein e capo matapan in un sol colpo, le romane aquile ghermiron il rognoso leone pretanico.
            Piagne la fardona kate disperonsi i fratellastri di stessa madre ,boris e i gatto morto che c ha sopra l orrido suo teschio son disperati.
            Mancini sicut aulo plauzio sbarco’ e scompagino’ l orde pretaniche abbirrate e ululanti.
            Bettina come boudicca par che pensi al suicidio.
            Poi come ben sai ci sarebbero le demoplutocrazie che in ogni tempo cì furon
            ostili, ma qui debbo lasciarti la parola che sull argomento devi esse piu’ ferrato di me.

    • Vedo nero e basta scrive:

      Bella la vittoria, belli i festeggiamenti. Ora però si deve ricominciare a fare le cose serie, iniziare a a fare delle leggi serie, non quella boiata del decreto Zan, litigare di meno e non pensare solo al proprio orticello, insomma pensare a fare delle riforme serie sia fiscali, che sociali. Letta verrà a candidarsi a Siena? Già qualcuno si allena con i coni di gelato per accoglierlo debitamente (nel senso figurato ovviamente) come nel passato per Baffino D’Alema, Padoan e altri simpatici sinistrorsi che hanno fatto tanto bene a Siena (sig). Finisco ritornando agli azzurri, bravi, certo, ma i milioni che guadagnano mensilmente li metto a confronto con quelli della gente comune e con quei poveri licenziati a Campi Bisenzio che non saranno gli unici. Il calcio e lo sport in genere (Olimpiadi), sempre più professionista e meno dilettantesco, mi attirano sempre più di meno.

      • Vedo nero e basta scrive:

        Corollario al discorso calcio: se dovessimo misurare i problemi risolti con quelli calcistici, il Brasile e l”Argentina sarebbero stati per molti anni le locomotive economiche mondiali, invece…. Non facciamoci ingannare dai falsi miti, le cose più importanti sono altre.

  3. Vedo nero e basta scrive:

    Grazie Inghilterra ex faro della civiltà. Grazie per la nuova variante che stai allegramente allevando e diffondendo intorno. Grazie ai molti gaudenti italiani che gridano che è finita l’emergenza covid. Domani sarà una bella giornata calcistica, ma pessima per qualcuno sotto l’aspetto sanitario: baci, abbracci, mascherine in aria ed in tasca al virus ed alle cassandre che consigliano prudenza. L’estate bene o male parerà, come l’anno scorso, il rinforzo del virus, ma per tutti, compresi questi illusi gaudenti, arriverà l’autunno col virus resuscitato dal freddo ed i nodi torneranno al pettine. L’unica speranza è che funzioni il vaccino attuale, che ne mitighi gli effetti, in caso contrario addio ripresa economica e tutto il resto a cominciare dal Palio, che in fondo è il problema minore. Ma chi è che ancora parla di Straordinario? Illuso, l’emergenza non è finita. Dopo le dolenti note. quelle liete a cominciare dalle interessanti iniziative letterarie che ci sono e ci saranno, a partire dalla Fortezza alla Piazza Jacopo della Quercia ed altri luoghi senesi. Non poteva che essere Pelù, con quella faccia diavolesca che poteva essere invitato a parlare prossimamente della Divina Commedia in versione rock, non mancherò di andarlo a vedere. Come non mancherò a comprare il nuovo libro inchiesta “Cronaca di un suicidio (annunciato)”. Del decreto Zan, non ne parlo, mi sembra una grande boiata, basterebbe far rispettare le leggi vigenti senza sconti di pena ed il bullismo sarebbe punito e poi questa storia del politicamente corretto mi sembra un’assurda incoerenza. Ultima domanda: ma Manunta che fine ha fatto? Sarà da chiamare “Chi l’ha visto”?

  4. Il resiliente scrive:

    La comunità senese è stata educata nei decenni all’inchino (al fantino, al presidente della banca, nel seggio elettorale).
    Da questo punto di vista la versione omicidiaria ha il grosso pregio di placare i sensi di colpa: siamo vittime di forze (più o meno) oscure ed ovviamente extra moenia.
    Le giunte Valentini e De Mossi hanno inaugurato le gestioni “green”: al verde, senza lilleri.
    Un trauma per una comunità abituata ad attingere al portafogli di babbo: non è più sufficiente mettere una croce su una scheda elettorale.
    L’ augurio è che il tuo libro sia occasione di elaborazione schietta (del passato) e propositiva (del futuro).

    • Fava di Lesso scrive:

      92 minuti di applausi…
      Quello che non riesco a digerire è la “beatificazione” del Rossi avvenuta negli ultimi anni, sembra che buona parte della città si sia scordata che lui era parte integrante del “sistema” e che abbia contribuito a portare la Banca sull’orlo del precipizio.

  5. MARIO ASCHERI scrive:

    Letta incredibile, ma ricorda Renzi per il referendum: in quanti non gli si disse di non incap(p)onirsi in quel modo ridicolo?
    fate registrare Tozzi: ormai è una banalità!
    ti mando copertina del libro fotografico su Ventimiglia per mail: qui non mi riesce copiartelo…

  6. UN AMMIRATORE DA TEMPI NON SOSPETTI scrive:

    Comprato, letto in una nottata-mattinata: con tutto il rispetto per gli altri di inchiesta, che credo di avere letto quasi tutti, questo è di una spanna superiore.
    Definirlo chirurgico è il minimo che si possa fare, e mette la parola FINE a chi ha usato il corpo di una persona, morta troppo presto e male, per motivi che non c’è neanche bisogno di definire.
    Tra le altre cose, capisco a questo punto le offese e gli insulti della vedova, e aspettati qualche querela temeraria: offese ed insulti contro documentazione che non può essere superata. Magistrale.

  7. Daria gentili scrive:

    Letto il libro, tutto d’un fiato, complimenti. Per quanto mi riguarda non ha fatto che confermare quella che, sin dalla sera in cui appresi della notizia, era già la mia opinione.

  8. Come se ne esce? scrive:

    Il mio pseudonimo forse riassume il senso principale del libro definitivo dell’Eretico: come se ne esce? Messi con le spalle al muro dalla schiacciante evidenza dei fatti e della documentazione, i cantori dell’omicidio che fanno? Insultano e minacciano querele (sarebbe un altro suicidio, immaginatevi ciò che viene fuori da un normale processo per diffamazione, con i vari testi chiamati a deporre che devono dire la loro). Non possono fare altro.
    Come se ne esce?

  9. UN AMMIRATORE DA TEMPI NON SOSPETTI scrive:

    Come se ne esce? Diciamo che alcuni esponenti della famiglia dovrebbero, almeno di fronte all’evidenza, prendere atto di come siano andate le cose, invece di trincerarsi sempre dietro al “si poteva fare questo, si sarebbe dovuto fare anche quell’altro”. Come scrive l’Eretico nel suo libro, magari tutti i suicidi venissero analizzati con tanta cura come in questo caso. Qualcuno potrebbe anche chiedere scusa a magistrati, colonnelli dei carabinieri ed altri ancora, ma per questo mi sa che si dovrà aspettare che le querele facciano il loro corso completo.

  10. Yama figlio di Mefisto scrive:

    Campioni d’Europa con Bernardeschi! Che poi è stato pure bravo a tirare i rigori, sia con la Spagna che contro gli spocchiosi (ma impareranno mai?). Il capolavoro resta aver vinto un europeo senza attaccanti, giocando dai quarti in poi in 10,sia che giocasse Immobile (nomen omen) sia che fosse rimpiazzato dal comò dell’ottocento (Belotti).

  11. Roberto scrive:

    Omicidio, suicidio, non so. Mi sento solo di dire : rispettate la famiglia, il lutto lo hanno avuto loro in casa, non voi.

    • Eretico scrive:

      Caro Roberto,
      se avrai la voglia ed il tempo di leggere il libro, vedrai che il rispetto per la famiglia non viene mai meno: questo però non può esimere dal porre delle domande – visto che sono loro i primi a criticare l’operato degli altri -, a fronte soprattutto di conclamati cambi di versione su passaggi delicatissimi.
      Le famiglie che subiscono una perdita devono essere sempre rispettate, ci mancherebbe altro; ma il fatto di avere subìto un lutto (autodeterminato, peraltro) non concede a nessuno il diritto di insultare, offendere e di mettere in dubbio l’altrui professionalità: che si parli dello scrivente, dei magistrati, di carabinieri, di semplici amici di David Rossi come Giancarlo Filippone. Almeno su questo, si dovrebbe essere tutti d’accordo (magari)…

      L’eretico

  12. Gp scrive:

    Letta candidato a Siena. Una cosa è certa: non potrà fare peggio del suo predecessore.

  13. Holden Caulfield scrive:

    Tra dimissionandi, dimissionati e dimissionari, il furore accaparratorio della giunta De Mossi sembra non conoscere una fine.
    Il tutto in un imbarazzante stato di incomunicabilità con la cittadinanza, senza nessuno che spieghi prima delle deliberazioni, le politiche di indirizzo che portano a cambi di statuto ed epurazioni, qualcosa che vada appena oltre il “sono complici di quelli che hanno distrutto la città”, oltretutto con evidenti doppipesismi tra amici e nemici. Io aspetto le prossime elezioni e nel frattempo mi vado a comprare i pop-corn.

  14. Giuseppe Pallini scrive:

    Caro Professore,
    oggi ho pubblicato sulla mia pagina del sito ilpalio.org questo sonetto, che riguarda il Suo ultimo libro:

    La Nazione, Siena 8 Luglio 2021 – “Suicidio annunciato” Il libro sul caso Rossi. Le tesi di Raffaele Ascheri: “Ricostruisco con i documenti la morte, le indagini e i fatti spesso taciuti dai media”.
    Il Blog di Pierluigi Piccini, 12 Luglio 2021 – Morte David Rossi, il fratello Ranieri sul libro di Raffaele Ascheri: “E’ disinformativo.”

    Un caso scottante

    L’Ascheri, che un è l’ultimo arrivato,
    ha scritto un libro molto interessante,
    che a me mi pare ben documentato.
    Su questo caso ce ne sono tante

    di discussioni, da che fu trovato
    Davide Rossi, ormai agonizzante,
    che dal su’ ufficio giù s’era buttato,
    nel vicolo, ma è stata un po’ pesante

    la reazione dei su’ familiari
    contro l’Ascheri, che le su’ opinioni
    le sostiene con argomenti chiari

    e che è una persona indipendente.
    Vedremo che dirà la commissione,
    ma io m’aspetto che gli dia ragione.

    Vedi sonetto n° 1089 e precedenti

    Con stima

    • Eretico scrive:

      Caro Beppe, ti ringrazio assai del sonetto (il quale verosimilmente scatenerà il buon Manunta, azione-reazione: aspettiamoci fuoco e fiamme!).
      Grazie anche a “Fava di lesso”, e ai tanti che si stanno complimentando per il lavoro dallo scrivente svolto; ai critici – che sarebbero il sale della democrazia, se solo potessero portare documentazione seria alle loro tesi, cosa a questo punto un filino difficile – si risponderà anche nel prossimo pezzo…

      L’eretico

    • L ha sostenute co’ argomenti chiari
      era molto piu scorrevole e naturalmente Non inceppata( tua cifra caratteristica)

      Avrebbe avuto l accenti giusti,

      Idem quella reazione de’ su’ familiari
      Andava aggiunta una sillaba all inizio e l accento cadeva sulla quarta giusta
      Idem ancora
      Ben le sostiene co’ argomenti chiari
      scorreva meglio con accentatura piu’ naturale

      Vaia vaia hai detto nulla, ovvero lo scontato e il risaputo
      Ma poi pe’ scorrevolezza e accenti…….. anche in rima sbarbuzzi la solita
      Lingua inceppata che vocalizzate, quando parlando par che vu’ abbiate un bolo di pancosanti biasciato in bocca.

      C hai un eta’ temo che pe’ ravversatti ci sia poco tempo, comunque i maestro l hai avuto dimorto scadente, se tu voi impara’ da un artigiano bravo sai bene dove ti tocchera’ venire.
      Gratisse e con cena inclusa .

    • Occhio beppe parto alle 14 49 stai a vede’ quanto mici vole

      I libro nun l ho letto e nun lo leggo
      questa faccenda m ha’ belle divertito
      poco di novo o di chiar ci veggo

      A parte i raffa che s’e legata a i dito
      la nota familiar dichiarazione
      Che i presidente non ha digerito

      Gni dissan che fu’ citto birbone
      E che i martirizzato a salimbeni
      pe’ qui su tuffo c ebbe pe’ ragione

      gli scritti di cui i blog l erano pieni
      poi dopo cambiarono d idea
      E li partinno le speculazioni ( mentali quelle coi guadrini attro capitolo)

      a me un pensiero nessuno me lo lea
      a parte di conta’ minuti e piani ( della torre e attri piani)
      robe che contan a chi sta’ n platea

      sto popolo di citti doddi e vani
      Ebbe alla fine quel che lui pretese
      E coll applausi fatti a piene mani

      C e’ i cattivone un citto calabrese
      E poi c’e’ i martire di fauna locale
      Che con la morte cancello’ sue imprese

      comunicava che niente andava male
      ma poi si sa’ la fin della questione
      Genti senesi vu sete sempre…uguale

      15.08 20 minuti con le correzioni Beppe…..vaia vaia te e i tu’ maestro
      Firenze in rima domina impera regna e vi scpicina cari boncittucoli.

  15. Yama figlio di Mefisto scrive:

    Comunque, dopo le ultime uscite sull’obbligo vaccinale, il partito che più si rifa’ a idee e metodologie del ventennio è, senza dubbio, il partito democratico.

  16. Lorenzo Mistretta scrive:

    Due brevissimi racconti, immaginati alfine di illustrare l’assurdità e il carattere pericoloso della cosiddetta dottrina “gender”.

    Primo racconto : esso si svolge nel mondo reale e normale che conosciamo.

    Un uomo, sulla cinquantina, elegante e garbato, con tanto di barba e baffi ottocenteschi, si presenta in segreteria del reparto di ginecologia d’un policlinico, dichiarando chiamarsi Andrea Ellegibiti (pronuncia sdrucciola) e avere appuntamento per un Pap-test.

    La segretaria che lo accoglie gli chiede la Tessera sanitaria, la quale conferma che egli è di sesso maschile. Lei è alquanto stupita, pero’, non essendo medico, si astiene dal fare qualsiasi domanda od osservazione. Si limita a congetturare che si tratti probabilmente d’un paziente transessuale… Guarda codesto signore in modo un po’ strano ma, nondimeno, l’ho invita cortesemente a recarsi in sala d’attesa, ove verrà presto chiamato da uno dei medici di servizio. Naturalmente, in questa sala, vi sono solo donne e, sur un tavolino basso, solo settimanali e riviste femminili…

    Dopo una ventina di minuti, egli viene chiamato dal medico, che lo prega di seguirlo fino al suo studio, per l’esame. Il medico, che subito sospetta una grottesca farsa o una presa in giro, lo introduce nel vano situato accanto al suo studio, chiedendogli di svestirsi e di adagiarsi sul lettino da esami. Dopo due minuti lo raggiunge, lo esamina e si accorge immediatamente che non ha la minima cicatrice e che è dotato di organi sessuali indubbiamente maschili.

    Quindi, sentendosi deriso, e osservando che egli non ha (e non puo’ avere) utero, gli chiede che cosa sia venuto a fare nel reparto di ginecologia, a far sprecare tempo e ad usurpare il posto di una donna per cui, magari, il risultato d’un Pap-test potrebbe rivelare una emergenza sanitaria vitale.

    A questo punto, il paziente finge di meravigliarsi e, con superbia, tira in ballo la Costituzione, le carte ed i trattati internazionali, secondo i quali gli esseri umani, uomini o donne che siano, sono eguali in ogni diritto ; sostiene che il Pap-test è un diritto e che, pertanto, esso non puo’ in alcun modo essergli negato ; il che sarebbe un sopruso, una discriminazione, una “stigmatizzazione” scandalose, ecc, ecc…

    Seccatissimo, il medico gli ingiunge di tacere e lo butta fuori energicamente, dicendogli che prima di andarsene dovrà pagare in segreteria la somma di 150 euro per la consultazione, e lo minaccia di chiamare la polizia e di farlo condurre in manicomio se non la smette subito di tenere il suo discorso assurdo e provocatorio.

    A queste parole (polizia e manicomio), Andrea Ellegibiti impaurisce e, stizzito, si reca in segreteria per recuperare la sua Tessera sanitaria, sperando poter evitare il pagamento dell’onorario. Ma, nel frattempo, il medico ha avvisato la segreteria, e quelli non lo lasciano andar via senza previo pagamento. Dopo aver reiterato le sue proteste “giuridiche”, sotto la minaccia rinnovata di polizia e manicomio, il signore Ellegibiti paga i 150 euro, prende la sua tessera e se ne torna a casa, con la coda tra le gambe, imprecando e coprendo d’improperi i dipendenti del policlinico…

    Secondo racconto : esso si svolge nel mondo “meraviglioso” dell’ideologia “gender”.

    Lo scenario è proprio analogo a quello del primo racconto, tranne che sono trascorsi circa dieci anni e che la lobby LGBT è riuscita a recare nuovi danni…

    Il paziente è il figlio di Andrea Ellegibiti. Ha una trentina d’anni e sa della vicenda di suo padre.

    Egli si presenta in segreteria del reparto ginecologico del medesimo policlinico, dichiarando avere appuntamento per un Pap-test.

    Viene accolto molto cortesemente, con tanti sorrisi ed inchini, e poi indirizzato con massimo garbo in sala d’attesa.

    Dopo appena cinque minuti, egli viene chiamato dal medico, che lo prega di seguirlo fino al suo studio, per l’esame. Il medico, cordialissimo e premurosissimo, lo introduce nel vano situato accanto al suo studio, chiedendogli di spogliarsi e di adagiarsi sul lettino da esami. Subito, lo raggiunge e lo esamina. Evidentemente, il suo paziente non ha la minima cicatrice ed è dotato di organi sessuali indubbiamente maschili. Insomma, il paziente non ha (e non puo’) avere utero.

    Cio nonostante, gli dice gentilmente : “Perfetto ; tutto è ottimo ; posso certificarle che non ha nessun tumore all’utero, e che non è del tutto esposto ad alcun rischio del genere. Pero’, non si sa mai ; torni pure da noi a fare un controllo fra tre anni. Non le costerà assolutamente nulla : il Pap-test è pagato dal Servizio sanitario regionale…” [Fine dei racconti].

    Caro lettore, puo’ certo darsi che tu non condivida questo punto di vista (è il tuo sacro diritto) e che tu sorrida e forse sghignazzi un po’ scioccamente, pensando che io sia un cattolico integralista, un pinzochero, un baciapile, oppure un reazionario o, magari, un fascista. E, in ogni modo, un “complottista”.

    Sappi che, se cosi’ la pensi, sbagli pesantemente.

    Per capire a che punto il movimento LGBT possa essere pericoloso, non fidarti dei mass media, che sono quasi tutti pro LGBT, perché questo movimento sarebbe presumibilmente progressista. Giudica da te stesso, contemplando cio’ che è già accaduto nel mondo occidentale nell’arco di tempo di appena una trentina d’anni.

    Questa “setta comunitarista”, ultra minoritaria, ma potentissima, ricchissima e, soprattutto, prepontentissima, è riuscita a silurare ed annichilire niente meno che i tre pilastri più che millenari del ordinamento giuridico della famiglia, cioè l’istituto del matrimonio, quello della filiazione e quello dell’adozione.

    Ma non le basta. Con la sua sofistica “gender”, essa intende ora lavare i nostri cervelli e, più ancora, quelli dei nostri figli e dei nostri nipoti ; il suo scopo ultimo consistendo nel tramutare, a forza di sfrenata propaganda, l’intera umanità da biologicamente, fisiologicamente, psicologicamente e psichicamente eterosessuale, che maggiormente è, in una specie psicologicamente e psichicamente ermafrodita.

    Chi non se ne sia accorto o rifiuti di accorgersene, è proprio cieco o di malafede.

    Per quanto io sappia, questo processo intelletuale messo in opera dalla “setta” LGBT ha un unico precedente storico, purtroppo di tristissima memoria : quello mediante il quale, durante la seconda guerra mondiale, i nazisti sono riusciti ad inculcare ad altre nazioni, tra le quali la Francia (benché essa fosse una sua “nemica”) e l’Italia, l’idea che gli ebrei (ma anche gli omosessuali) non erano esseri umani come gli altri e che, quindi, occorreva fare delle leggi (razziali) specifiche per togliere loro alcuni diritti civili.

    Intendiamoci bene. Non penso affatto e non sto del tutto scrivendo che il movimento LGBT sia di per sé paragonabile al nazismo ; tutt’altro. Sostengo solamente che questo movimento, per imporre la sua ideologia ultra minoritaria alla maggior parte della popolazione, si fonda sur uno snaturamento (come fece a suo tempo il nazismo) assolutamente inammissibile e scandaloso dell’essere umano, del quale, ricorrendo ad argomenti pretestuosi d’ordine pseudo culturale, intende fare, come già detto, un essere psicologicamente e psichicamente ermafrodito, mentre esso è, per natura, biologicamente, fisiologicamente, psicologicamente e psichicamente eterosessuale.

    Quanto a decidere se si debba condannare apertis verbis la legge voluta da Orban, mi sia concesso precisare : “si es culpable…” (come direbbe Ferrer).

    Per essermi un po’ documentato sul contenuto di questa legge, il cui obiettivo è di tutelare la gioventù ungherese, e non del tutto di segregare le persone LGBT, come è stato affermato in modo erroneo o per lo meno esageratissimo da alcuni governanti europei e da una certa stampa propagandistica.

    L’Ungheria è uno stato sovrano. A questo titolo, se intende opporsi alla dottrina “gender” e al gran lavaggio di cervelli che, immancabilmente, avrà luogo negli stati in cui questa dottrina pericolosissima sarà diffusa, deve poter farlo liberamente. Che piaccia o no al signore Macron o alla signora Von der Leyen.

    • Uno di passaggio scrive:

      Si condivido dottrina gender priva di logica, assomiglia molto alla dottrina della fede cattolica sulla famiglia, affidare la guida a preti, frati, vescovi, cardinali, papi; cosa possono saperne?

    • Lorenzo Mistretta scrive:

      ERRATUM

      Scusatemi. Alla fine del penultimo comma, manca un periodo.

      Dopo le parole « stampa propagandistica » occorre aggiungere : « , non mi è risultato che si trattasse d’una normativa liberticida o vergognosa ».

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