Eretico di SienaI Top ten (culturali) senesi (e Ps tamponato) - Eretico di Siena

I Top ten (culturali) senesi (e Ps tamponato)

Ben memori di ciò che ha fatto per anni il Gran Maestro Stefano Bisi – il quale era aduso chiudere ogni singola annata con una rassegna dei potenti, ed aspiranti tali, sulle colonne del suo Corriere di Siena -, quest’anno ci permettiamo di creare una nostra, ovviamente altrettanto insindacabile, Top ten dei dieci senesi che più e meglio si sono distinti nell’anno uscente; a differenza di quella bisiana, questa ha un’unica valenza: è solo ed esclusivamente culturale, sia chiaro; ovviamente, essendo questo un blog sessista e misogino, il numero dei maschietti – alfa, beta o gamma che siano – è del tutto preponderante.

Visto, infine, che ci saranno i tormenti degli esclusi e gli sbuffi di chi comunque si sentirà sottodimensionato, facciamo così: il number one lo assegno a me stesso – così si fa festa finita con le polemiche -, e gli altri, saranno tutti secondi ex aequo, vai…

  1. GABRIELE MACCIANTI: entrato ormai in pianta stabile nella scuderia  dell’Accademia degli Intronati, ha sfornato un libro documentatissimo per la storia del Fascismo senese, in particolare per fare conoscere i dettagli urbanistici della Siena del ventennio, documentando come Siena sia città che deve non poco al ventennio, come forma urbana; “Costruire il regime” è un libro che chi pretende di conoscere Siena, dovrebbe avere in casa: frutto, come sempre,  di lavoro di archivio, sfrondato da anacronistici paraocchi ideologici: avanti così, per Zeus!
  2. LAURA VIGNI: instancabile ricercatrice – la incontriamo anche in queste mattinate fra Natale e Capodanno, in Comunale, a scartabellare alacremente documenti d’epoca -, anche quest’anno non si è sottratta ad una pubblicazione che scandaglia tra l’altro un periodo non troppo frequentato della Storia patria, cosa che rende il tutto ancora più meritorio. Suo, infatti, il libro “Piaceri e affanni di un giovane libertino La storia vera di un nobile senese alla fine dell’Ottocento” (Nuova immagine), la vicenda di Anton Mario Bargagli, fra Nizza, Firenze ed ovviamente Siena.
  3. FRANCESCO RICCI: instancabile promotore di eventi cultural-letterari, si è cimentato quest’anno in particolare con l’anniversario dantesco, nonché con molto altro. Il suo target ormai consolidato è la divulgazione letteraria, che porta avanti con dedizione, come dimostrato anche nella sua conferenza pirandelliana alle Logge del Papa, nella calura di luglio. Lo aspettiamo al varco dell’ineunte centenario (della nascita) pasoliniano, eh…
  4. GIORNALAIO ANONIMO: questa è una citazione collettiva, ai giornalai (senesi e non, ovviamente); la crisi morde per tanti, per loro più che per altri. I margini di guadagno sulle copie sono bassissimi, e non a caso i bar ed i tabaccai – salvo poche eccezioni -, pur potendolo fare, si guardano bene dal vendere un prodotto, che nessuno sotto i 40 anni (50?) legge più. “Io leggo on line”, dicono in molti: ma non è la stessa cosa, e non lo si dice solo per fare sopravvivere i giornalai…
  5. PATRIZIA TURRINI (E ALESSANDRO LEONCINI): a maggio, Patrizia Turrini ha pubblicato un saggio breve su “pellegrini e forestieri, prostitute e devianti, albergatori e ostesse in una città medievale” (indovinate quale sia), dal titolo “A Siena vi sono donne bellissime” (lo sosteneva il monaco islandese Nikulas, passato da queste parti a metà del XII secolo), prefato dall’ottimo Renato Stopani. Patrizia, anche in questa annata, ha portato avanti il meritorio ruolo di divulgatrice di Historia della sua città, da archivista quale continua ad essere; al pari, per esempio, dell’immarcescibile Alessandro Leoncini, che ha curato la mostra sull’immagine del Duomo ora al Santa Maria della Scala (da vedere: lo diciamo anche a noi stessi!);
  6. EMILIO GIANNELLI: Emilio Giannelli ha sic et simpliciter continuato a deliziarci con il suo quotidiano lavoro di vignettista sulla prima pagina del Corriere della sera, unendo qualità – ormai riconosciuta da decenni -, a quantità (per l’appunto, sfornare una vignetta al dì, cosa che non è da tutti). Come accade con tutte le “cose” belle, uno poi si abitua: invece, dell’arguzia giannelliana, c’è da stupirsi ogni volta, dateci retta;
  7. FEDERICA OLLA: alla guida, da Presidente (o Presidentessa? ), del Centro guide senese, ha cercato con successo di fare rialzare una categoria fra le più colpite dalle ricadute economiche del “maladetto Covid”; le guide hanno dato il loro contributo a tour letterari (su Dante e Tozzi, in particolare), e si sono alambiccate – la necessità aguzza l’ingegno, no? – per creare spunti di percorsi nuovi da offrire al pubblico. Incidentalmente, Federica Olla ha anche pubblicato il suo primo libro: “Ad limina Petri – Pellegrina sulla Francigena. Un diario scritto coi piedi. E col cuore” (Betti editore).
  8. MARIO CEROTI: nella vita quotidiana, è un semplice docente – di Italiano e Storia, ovviamente – al Sarrocchi, uno di quelli al cui ingresso i ragazzi sono tenuti, per sua esplicita volontà, ad alzarsi (così si fa, così si fa, così si fa); pochi purtroppo sanno, però, che il professor Mario Ceroti da Casciano di Murlo è uno dei più apprezzati montalisti, a livello italiano, con i suoi saggi sul poeta ligure che fanno bella mostra di sé in prestigiose libraries statunitensi. Per il 2022, gli chiediamo sin da ora di superare la sua refrattarietà al concedersi ad eventi pubblici;
  9. TRE TENORES: MARIO ASCHERI, DUCCIO BALESTRACCI, ROBERTO BARZANTI: li abbiamo messi in rigoroso e deferente ordine alfabetico, i “tre tenores” della Cultura senese; tutti ormai ben maggiorenni (come anche Giuliano Catoni, che le sue zampate le dà sempre), il trio Ascheri- Balestracci -Barzanti non ha alcuna voglia di abbandonare il campo: sacerdos semper sacerdos, nevvero? L’augusto padre è attivissimo nel saltare da una conferenza all’altra, e sulla Pia dantesca ha lavorato con acribia; Duccino Balestracci lo stesso, con anche la pubblicazione, per Laterza, del libro sugli assedi più celebri della Storia (presentato dallo scrivente alle Logge di Pio II, a giugno); don Robertino Barzanti, da par suo, è stato l’instancabile animatore del salotto culturale della più antica Accademia nostrale, cui si dedica anima e corpo, con autentiche chicche su Napoleone e Leopardi (memorabile, lo scorso 14 dicembre, la presenza di Gaspare Polizzi e di Antonio Prete a discettare del leopardiano “Compendio di storia naturale”);
  10. MASSIMO BILIORSI E RICCARDO MANGANELLI: Biliorsi, da sceneggiatore, e Manganelli, in qualità di disegnatore, hanno confezionato una originale graphic novel tutta senese. Il titolo è “La giarrettiera”, pubblicata dal Leccio; ambientazione, la Siena dei Settanta, nei giorni antecedenti il Palio di luglio. Il tandem Biliorsi-Manganelli scandaglia da par suo i “segreti di una borghesia allenata al “si dice che”…” (siamo la città che ha creato la fiction sui festini, no?), scrive Biliorsi, con risultati intriganti. Quanto a Manganelli, Crepax è vicino: e non c’è niente di male ad avere un magister di tal qualità, anzi…
  11. NUMBER ONE (FUORI CLASSIFICA), LO SCRIVENTE: diciamo che il nostro, tutto sommato, lo si è fatto. A marzo, il video su “Dante a Siena”, più volte trasmesso dalle tv locali ed ovviamente rintracciabile on line. Dipoi, slavina di presentazioni di libri en plein air, fra le succitate Logge del Papa e il bastione San Domenico della Fortezza, con i suoi tramonti mozzafiato. Fra fine novembre ed inizio dicembre, poi, le tre lectiones su Leopardi all’Università popolare (quella sul recanatese e le donne, è anch’essa on line, grazie ad Andrea Sguerri che ha curato le riprese), con in più, sin dall’estate, lavoro serio su tante “sudate carte”, in vista del saggio leopardiano, della cui uscita ovviamente i lettori, a tempo debito, saranno informati. Del libro sul Caso Rossi, si è parlato anche troppo (e si continuerà a farlo nel 2022, tranquilli…).

Ps 1 Michele Vittori, sui social, ha messo nei giorni scorsi giustamente l’accento sull’isteria del momento (l’ha detto Conchita nel prime time di La 7, noi ci adeguiamo subito), quella cioé dei tamponi, che andrebbero fatti solo da chi è obbligato – per uscire dalla quarantena o in quanto non vaccinato -, o  da chi seriamente sintomatico.

Scrive dunque Michele Vittori, fra le altre cose, contro coloro che lo fanno per motivi edonistici: “V’andassero di traverso pranzi, cenini e cenoni….il sistema dei tracciamenti è in crisi (chiosiamo: lo era già prima, ora è inesistente, Ndr), le disponibilità per fare tamponi limitatissime. Seguono bestemmie e maledizioni rivolte all’alto terreno, quello dei Migliori”. Concordiamo, e sottoscriviamo il tutto.

Ps 2 Finale d’anno con trionfo di democrazia, anche extra -pandemia: a Hong Kong (in attesa dell’invasione di Taiwan), uno degli ultimissimi organi di informazione critici verso la Cina, è stato fatto chiudere d’imperio (per “notizie sediziose”, si badi); Putin, da par suo, ha fatto chiudere l’Ong voluta da Sakharov, quella Memorial che è una straordinaria arma per ricostruire la memoria dell’infernale, staliniano, “socialismo in un solo Paese”.

Avevamo concluso, un anno fa, dicendo che, a lume di naso, il 2021 (iniziato con i fatti di Capitol hill) sarebbe stato peggio del 2020, che già a livello generale non era stato un granché; a questo giro, possiamo essere ragionevolmente certi che, per la politica estera e non solo, il 2022 sarà peggio del 2021. Ma il gramsciano ottimismo della volontà sarà lo stesso, come sempre, il nostro faro…

23 Commenti su I Top ten (culturali) senesi (e Ps tamponato)

  1. Personaggetto scrive:

    Caro Ere, pezzo come sempre godibilissimo.

    Una domanda: nessun potente (o aspirante tale, anche se il termine “aspirante” potrebbe portare all’eretical censura…) in Rocca e in Piazza del Campo, sede del Municipio ?

    Tra i primi segnalo “sorcio verde”, dirigente della banca che da anni frequenta le fogne di Siena e Grosseto e continua nonostante tutto ad ingrassare.
    Tra i secondi “il gatto e la volpe”.

    Buon 2022 ai lettori del blog/sito.

    Personaggetto

  2. UN AMMIRATORE DA TEMPI NON SOSPETTI scrive:

    Caro Eretico, complimenti per questa classifica. Mi piace segnalare due cose che credo ti contraddistinguano, insieme alla conoscenza delle cose e alla capacità di divulgarle, che si tratti di politica, cronaca nera, storia o letteratura: il condividere il Sapere, promuovendo gli altri in un mondo in cui gli intellettuali tendono a promuovere solo se stessi, e poi l’autoironia, presente a tratti anche in questo pezzo finale del 2021.

    Tanti auguri a tutti, buon 2022!

  3. Viscione scrive:

    mi permetto di menzionare anche l’amico Michele Fiorini che in questi 2 anni, diciamoci la verità, alquanto pallosi,ci ha deliziato di molte perle paliesche frutto della sua inesauribile passione e incessante impegno distogliendoci almeno per qualche attimo dalle tribolazioni quotidiane

  4. Marina Sani scrive:

    Ma il Ricci un’era anche stato capitano della civetta???

    • Eretico scrive:

      Cara Marina,
      è un classico caso di omonimia: il Francesco Ricci civettino – che conosco dai lontani tempi costoniani -, NON ha niente a che vedere con il divulgatore letterario e professore che ho inserito in classifica.
      Classifica sta avendo riscontri positivi, e tra l’altro senza grandi polemiche (diciamo che, evidentemente, i non nominati non si esprimono pubblicamente, almeno che a noi risulti).
      Su Tomaso Montanari – evocato da Paolo Panzieri – si scriverà in settimana…

      Buon 2022 a tutti, anyway, dall’eretico!

  5. Al-Mutanabbi scrive:

    Premesso che il Manga si fuma Crepax e tanti altri, il n. 8 va messo al n. 1. W Ceroto, maestro d’arte e di vita

    • Eretico scrive:

      Caro Simone,
      l’8 o l’1, pari sono, come avrai capito; e concordiamo tutti sul professor Ceroti, ovviamente.

      A Marco, che ho censurato: ho trascorso, poco prima di Natale, un’oretta ed un quarto dagli amici della Digos, per una querela cagionata da un messaggio simile al tuo: nell’interesse comune – ma, permettimi, soprattutto tuo – mi sono permesso di non pubblicarti ciò che hai scritto. Se riformuli sfrondando di qualche aggettivo, e lasciando inalterata la critica, verrai tranquillamente pubblicato. Credo di avere fatto l’ultima buona azione del 2021, da par mio…

      Buon 2022, l’eretico

  6. Vedo nero e basta scrive:

    Buona intubata ai no-vax. Non sono ipocrita, no. I danni, i disservizi, che hanno causato nei ricoveri ospedalieri non mi rendono ipocrita. Quello che è giusto dire lo dico: chi è causa del suo male pianga se stesso. Pensino questi irresponsabili ed egoisti ai rinvii di tante visite per i malati oncologici, diabetici, di cuore e via dicendo. Pensino a quante morti hanno facilitato. Quindi, ripeto, buona intubata e mentre sono dentro al casco, se riusciranno a sopravvivere, pensino alle loro cattive opinioni, facciano un esame di coscienza per imparare in futuro ad essere meno egoisti, meno incoscienti e più razionali. Per il resto della gente auguro tanta salute che alla fine è la cosa più importante.

    • quello che ha perso a Montaperti scrive:

      Già, giusto e sacrosanto
      E allora gl obesi i fumatori i sedentari etc.
      Insomma tutti quelli che non seguono le regole per una buona salute?
      Credo che sia semplicistico ( non Lei che commenta) risolvere la questione in questo modo.
      Non ho nessuna prosposta, diciamo che sono diventato un qualunquista sanitario.
      tengo a precisare che
      peso 130 kg, fumo 2 pacchetti di sigarette al giorno l’unica attività ginnica è salire le scale di casa e sono vax convinto munito di green pass rinforzato, palestrato ovomaltinato ( per quelli della mia età)
      Buon 2022 se ci credete ….. auguri

      • Vedo nero e basta scrive:

        Un consiglio, anzi due, da un odiatore talebano del fumo e fanatico del movimento che fa almeno 4/5 chilometri a piedi tutti i giorni, pioggia o sole: smettere il fumo e cercare di muoversi un poco perché il vaccino non preserva dai mali conseguenti a certe cattive abitudini.

        • quello che ha perso a Montaperti scrive:

          com’ebbe a rispondere il grande Troisi al frate malaugurante nel film NON CI RESTA CHE PIANGERE
          ” Sì, sì, no, mo’ me lo segno proprio..”
          grazie Vedo nero
          Non mi pari un talebano ma una persona di sani principi preventivi.
          Buon anno di cuore

          • quello che ha perso a Montaperti scrive:

            voglio una vita esagerata
            voglio una vita come Carlo Castellani
            non pesava 130 kg e non saliva nemmeno le scale.
            scusate a 6 anni dalla sua scomparsa per me, che ho lavorato in ospedale con lui, tutte le scuse sono buone per ricordarlo

    • anonima perplessa scrive:

      Insisto, Eretico, che qui bisogna riorganizzare il focus della situazione. I “colpevoli” non sono i non vaccinati. I soli colpevoli di tutto ‘sto casino, sono i responsabili tecnici di un laboratorio dove un esperimento ai fini della ricerca – e sottolineo ‘ricerca’, non ‘complotto per distruggere l’umanità’..che mi fa ridere anche mentre lo scrivo :) – è sfuggito di mano. L’ipotesi della donna delle pulizie del laboratorio che ha raccattato da terra un guanto contaminato, o ha toccato la maniglia contaminata di una porta, o qualsiasi altro oggetto, non è un’ipotesi peregrina. Intendiamoci bene. Io mi vaccino e non credo ai complotti diabolici. Ma, sappiatelo, di incidenti di laboratorio ne succedono più di quanto pensiamo. Questa odiosa caccia alle streghe nei confronti di povera gente che tutto sommato ha solo paura (paura del vaccino!) è una follìa. La compagine sociale è ormai divisa in gente-che-ha-paura-del-covid e gente-che-ha-paura-del-vaccino. Ci rendiamo conto?! Cerchiamo, vi prego, di mantenere il focus su quello che è il vero problema. Non si tratta, come dice qualcuno, di dichiarar guerra alla Cina (che c’entra?! quella ricerca non fu mica finanziata dal governo cinese). Si tratta di mettere alla sbarra i responsabili della sicurezza e delle norme igienico sanitarie di quel precipuo laboratorio. Io sono vaccinata, farò tutte le dosi che devo fare (tanto di qualcosa si deve morì, no? almeno posso continuare a lavorare e ad andare in giro finché non farò la fine di uno dei personaggi dei racconti distopici di K.Vonnegut) purché non mi si rompano più le gonadi. E invito, insisto, l’Ereticone nostro ad approfondire la sua inchiesta sulle vere origini del morbo che ci appesta. Sei bravino in questo, no?
      Ebbasta, vi prego, con l’odiosa caccia alle streghe, è insopportabile, è da incivili, oltre che da sub-umani. Davvero, dico sul serio, non è che sembrate più intelligenti se ve la prendete con chi non ha fatto il vaccino. Sembrate degli invasati divulgatori di odio. Brutta, bruttissima energia.

      p.s.: comprensibile la reazione di Vittori. Pur troppo fu un suggerimento del governo di fare il tampone per poter partecipare a cene, cenini, feste, e balletti per le vacanze di Natale. Personalmente sono almeno trent’anni che mi sono autoquarantenizzata, non sono un’appassionata della vita sociale anzi la considero una gran seccatura (qualche volta debbo parteciparVi, noblesse oblige, ma potessi farne a meno..). Grazie per la lettura del mio post, caro Ereticone..e anche gli altri naturalmente, per la pazienza con cui mi avete letto.

      • Eretico scrive:

        Cara “anonima perplessa”,
        le inchieste sulla autentica genesi del “maladetto virus” le lascio fare a chi abbia più mezzi dello scrivente; in questo blog, si cerca di essere una piccola (neanche tanto, visti i contatti) agorà di pubblica discussione, con lettori che – sui vaccini e sulla gestione del Covid – hanno idee le più diverse.

        Ho dovuto censurare Salvo: il quale – se vorrà rileggere il testo inviatomi, in particolare il finale – credo e spero che ne capirà il perché.

        Buona – laicissima, financo paganeggiante – domenica a tutti, e stasera si torna a pubblicare, l’eretico

  7. MARIO ASCHERI scrive:

    grazie, caro! ti perdono primo per conflitto di interessi, secondo perché non mi segui in FB: chi ha parlato oggi di Mattarella, Papa e Giuliano Amato con la mia…libertà? Poi ho però messo un’immagine ottocentesca molto rara nell’auspicio del Palio…Però hai tempo a recuperare…tu! Io ormai devo selezionare al massimo: troppe cose da chiudere! Buon anno a tutti, internevuti e te!

  8. Paolo Panzieri scrive:

    Caro Raffaele,
    sul podio della tua strepitosa top ten mi pari manchino sia il magnifico Tomaso Montanari (Banane e Tamponi) e soprattutto l’inarrivabile Fiorino Iantorno.
    E tu invece ti confondi con Miccianti, Vigni, Ricci, Giornalai anonimi etc …
    Un vero oltraggio.
    Dopo l’inevitabile restaurazione, temo pagherai questa tua inqualificabile yubris.
    Pensaci e magari pentiti per tempo.

  9. Vedo nero e basta scrive:

    Ridere per non piangere in questa fine anno dedicato al Sommo Poeta concludendolo con una burlesca riflessione sulla sua grande Opera. Mentre ripensavo alle lamentele di un mio amico, riguardo la propria consorte, mi è venuta una considerazione sul matrimonio che è questa: in fondo il matrimonio certe volte è una Divina Commedia all’incontrario Paradiso, Purgatorio ed Inferno.

  10. Marina Sani scrive:

    1. Su francesco ricci era una battuta….
    2. Proposta: date le disposizioni che prevederebbero la seduta in piazza per il palio, perché non comprare( noleggiare o farsi prestare) i banchi a rotelle? Potrebbero girare su sé stessi pe seguire la corsa, magari bloccando le rotelle….tanto le rotelle del cervello sono già bloccate da anni

    • Eretico scrive:

      Cara Marina, rilanceremo la tua proposta sul blog: però, in effetti, chi sta seduto all’altezza della sarrocchiana fonte, come fa a non andare verso il basso, con i rotellati banchi? La vedo un pochino problematica, sic (è una celia anche questa, abbiamo capito)…

      L’eretico

  11. Paolo Panzieri scrive:

    In attesa dell’approfondimento promesso sul magnfico n. 2 (quello per intenderci extra moenia) sto col Frati (non zappo neanche l’orto …) e magari anche in attesa di una supervalutazione ex post del ns. Fiorino (non Fiat per carità), da trivaccinato (ma non trinariciuto), ti debbo dire che ho perso ogni fiducia, perfino in San Mario Draghi e nel suo sempre beato Figluiolo. Qui si naviga completamente a vista e, nonostante la peste che – per fortuna – pare si stia trasformando al massimo in un raffreddore rinforzato, il rischio di un nuovo devastante secondo lock down, che non ci possiamo permettere, è sempre più reale.
    And this make me wonder.
    Astenersi professoni e zeppelin.

  12. Vedo nero e basta scrive:

    Previsioni per il 2022: non usciremo dalla pandemia e per il Palio se ne riparla ancora più in avanti. Questo è il problema meno importante perché parlano tanto di ripresa, ma leggo di tanti cassaintegrati e delocalizzazioni all’Est Europa con tragici effetti per molti nostri connazionali. Per non parlare dell’interminabile arrivo di migranti nelle nostre coste con un’Europa brava solo ad aiutarci a parole e zero fatti. Per i nostri governanti è importante solo decidere chi sarà il prossimo Presidente della Repubblica; accordi, compromessi, scambi di favori con lo scopo di mantenere il più possibile la poltrona. Per Siena l’unica cosa positiva è che arriverà qualche soldo per migliorare la nostra ferrovia e la Siena-Grosseto, speriamo, ma finché non vedo non credo. Consoliamoci e distraiamoci almeno con gli incontri culturali organizzati ottimamente dall’Eretico.

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