Eretico di SienaI vedovi inconsolabili di Putin (e 3 Ps) - Eretico di Siena

I vedovi inconsolabili di Putin (e 3 Ps)

- 01/04/22

Quest’anno, niente pesce d’Aprile, neanche pesciolino: il contesto è quello che è, ed in più – dopo che l’anno scorso avevamo scritto di essere stati avvicinati da Enrico Letta per una candidatura nel Collegio senese (ed aretino) -, è stato Letta stessa a candidarsi di persona, ergo…

 

I PUTINIANI INCONSOLABILI: SALVINI, BERLUSCONI, CONTE

Comunque la si pensi su questa maledetta guerra in Ucraina, l’unica certezza italiotica è che ci facciamo sempre riconoscere: a livello europeo, infatti, rappresentiamo davvero l’anello debole, nei rapporti con Putin (per molti, dunque, saremmo semmai l’anello forte, sia chiaro).

Se, infatti, in tutti i Paesi grandi importatori di gas sovietico (pardon: russo) ci sono casi di politici che hanno avuto in passato, e magari anche nel presente, una special partnership con il neo-Alessandro III (il caso del tedesco Schroeder vale doppio), noi siamo al top, as usual.

Del Silvio nazionale, non c’è neanche più bisogno di aggiungere alcunché, anche perché il suo è l’unico rapporto davvero amicale: chi non ricorda i giorni insieme, nella sperduta dacia, a parlare della grande Letteratura russa, da Tolstoj a Dostoevskij, passando per Gogol e Cechov?

Quanto a Matteo Salvini, gadgets e cotillons putiniani sono sempre stati orgogliosamente esibiti, cosa che, tra l’altro, si trasformerà in un ulteriore regalo di voti alla Meloni.

Mattia Feltri (La Stampa di mercoledì, nella sua rubrica “Buongiorno”) ha lodevolmente, da par suo, scovato altri filoputiniani mica da niente; uno, ce lo ricordavamo: il Romano Prodi che esultava “per il processo di liberalizzazione e internazionalizzazione” della Russia putiniana; poi, Gianfranco Fini (che non ricordavamo, invece), pronto ad esaltare “la trasparenza” putiniana; e si potrebbe continuare ancora per un po’.

Detto questo, l’avere avuto fiducia in Putin fino al 2006, massimo 2008 (guerra in Georgia, durante le Olimpiadi cinesi…), è una cosa; averne avuto in seguito, è faccenda diversa, assai diversa.

Il top del top, per la redazione, è comunque Giuseppe Conte, giacché, as usual, nessuno è levantino come lui ( battaglia con D’Alema, ovviamente, a tal proposito).

Pronto a scappellarsi per gli aiuti russi due anni or sono (per sanificare, eh), coordinati personalmente fra lui e Vladimir: senza minimamente sospettare che ci potesse essere qualche almeno tentativo di spionaggio sotto (con i russi? Ma dai…); siccome non sono arrivati con i carri armati, ma solo con i camion militari e le tute mimetiche, nessun problema.

L’anno prima, Conte da Premier era stato grande sponsor della Via della seta (primi in Europa ad aderire, febbraio 2019), allora insieme all’attuale Ministro Di Maio, ancora non folgorato da Super Mario.

E non dimentichiamoci di essere capace, il Conte bis, financo di incassare con nonchalance l’assist trumpiano: l’ormai – politologicamente parlando – mitico “Giuseppi”.

Oggi, il primo seguace di Padre Pio è ringalluzzito all’ennesima potenza: Travaglio gli ha indicato, con astuzia, che ci voleva qualcuno che cavalcasse il sentimento antimilitarista della maggioranza degli Italiani (pare arrivato al 73%: e quando ricapita un’occasione di raccattare potenziali voti come questa, di grazia?), ed eccocelo pronto a combattere per questa battaglia “contro il mainstream”.

Sembravano finiti, i grillini, e forse lo sono davvero; ma okkio: quando c’è un leader (in diarchia con Travaglio) che comprende la stolidità delle italiotiche masse, ed è disposto cinicamente a cavalcarla con spregiudicatezza, tutto può accadere…per ora, però, vediamo di arrivare a settembre: dopo che la pensione sarà maturata, allora si potrà fare cadere il Governo. Contro il mainstream, si capisce…

 

Ps 1 Che dire della vicenda della Dirigente (Preside) del Montale di Roma, la quale – accusata di avere avuto una brevissima relazione con un ragazzo (maggiorenne, si badi bene) – si è vista sbattuta sulla stampa nazionale, con tanto di nome, cognome, età ed immagine personale (da fonte aperta, ma pur sempre tale da renderla visibile a tutti)?

Come ha scritto giustamente Michele Brambilla sul Quotidiano nazionale odierno, si è trattato – comunque sia andata la vicenda fra i due maggiorenni, peraltro tutta da dimostrare – di un autentico caso di carognata mediatica: il reato, non esiste, in nessun caso; le ragioni di opportunità, invece, certo che sì: ma non sono assolutamente quelle, a fare deflagrare la vicenda sulla stampa nazionale…

Ps 2 Siamo rimasti indietro di una settimana sui lavori della Commissione parlamentare sul Caso Rossi, attivissima anche ieri: fra qualche giorno, sarà un autentico piacere riprendere in mano la questione, per vari motivi.

Ps 3 Lo schiaffo di Will Smith, alla notte degli Oscar: forse, era tutto preparato; se non lo era, non facciamola tanto lunga per un buffetto; per tanti motivi, ma direi soprattutto per uno: per rispetto di chi, da un mese, vive come un ratto sotto terra, e sotto le bombe. Beati noi, che possiamo aprire i dibattiti “socialisti” su queste fondamentali questioni…

14 Commenti su I vedovi inconsolabili di Putin (e 3 Ps)

  1. Il resiliente scrive:

    Epoca di cambiamento, di svolta. Ieri addirittura vertice europei a lamentarsi con la Cina per la sua “imparzialità”, ricordandole i volumi di esportazioni cinesi verso il vecchio continente.
    Sta per finire la globalizzazione (almeno quella conosciuta negli ultimi decenni) e non è detto che sia un male.
    Di certo nel breve (almeno un paio di anni) ci sarà da patire.
    Un po’ di sana pedagogia per un popolo imbolsito

    • Paolo Panzieri scrive:

      Ho letto che l’UE ha autorizzato una “deroga al tasso minimo di terreni incolti imposto agli agricoltori, per metterli a coltivazione e aumentare la produzione alimentare dell’Ue e fare fronte quindi all’impatto della guerra”.
      Una notizia positiva, per carità …
      Questo, però, vuol dire – a contrario – che finora non li potevamo coltivare in pratica per poi poter comprare i cereali in Ucraina ed in Russia.
      La cosa appare – permettetemi – paradossale.
      Speriamo che pandemia e guerra ci abbiano insegnato che magari è meglio guadagnare un po’ meno nel mercato mondiale e magari mantenere una certa autosufficienza.
      Se non la fine, quindi, un temperamento della globalizzazione e del capitalismo sfrenato che ne è conseguito, sarebbe davvero auspicabile.

  2. Cecco scrive:

    Scusami per la banalità ma non resisto, rispondo solo al Ps1 con un: Facciamo l’amore e non facciamo la guerra!

  3. Chicchero scrive:

    Se a Siena avessimo 1 euro per ogni nuovo assessore, rimpasto, cambio di destinazione, ecc. si potrebbe lastricare d’oro la città.
    Come per le nomine nelle municipalizzate mi pare di capire si sia sempre scelto il merito e il cv come criterio. Senza fa nomi eh…
    Non c’incastra nulla con Putin ma volevo dirlo uguale.
    W il cambiamento!

    • Holden Caulfield scrive:

      Peggiori del rimpasto sono le parole del Sindaco. Arrampicarsi sugli specchi non riesce neanche a rendere l’idea per definire quanto ho letto. È sconcertante il metodo e deprimente la mancanza di rispetto dimostrata in questi anni nei confronti di chi lo ha votato. Non si dovrebbe permettere di prendere in giro i suoi concittadini offendendone l’intelligenza, ma la cifra della gestione del Sindaco ormai è irrimediabilmente questa.

  4. UN AMMIRATORE DA TEMPI NON SOSPETTI scrive:

    Off topic, rispondendo al Chicchero. Io mi spingo a farlo invece un nome: Pasquale Colella. Persona per bene, in Pantera sono rimasti quasi tutti contenti della sua dedizione alla causa fin quando è stato Priore, però con il massimo rispetto mi pare una figura che, come si dice oggi, non abbia proprio un grande standing per fare l’Assessore alla Cultura.
    Ci sarebbe uno perfetto, un chicchero assoluto per quel ruolo, ma non si può dire: forse coincide con il gestore di questo blog?

  5. Marianna scrive:

    Questa operazione di “senesizzazione” della giunta che arriva ormai fuori tempo massimo e a campagna elettorale iniziata, appare come un affannato tentativo di pescare qualche voto quà e là in pezzi di ambienti senesi. Ci sono dunque molti dubbi sul fatto che possa portare qualche risultato significativo e caratterizzante alla disgraziata delega alla cultura, ormai cenerentola perenne di questa amministrazione. Non vale più nemmeno la pena di analizzare le competenze delle persone, il tempo è scaduto.

  6. Holden Caulfield scrive:

    Una domanda:
    quale‘è il confine oltre il quale la complessità diventa negazionismo?

  7. Gabriele Maccianti scrive:

    Quello che è accaduto nelle zone temporaneamente (si spera), occupate dai russi (mi riferisco alle centinaia di civili uccisi) è uno dei tipici comportamenti degli eserciti d’occupazione.
    Il meccanismo si è ripetuto un’infinità di volte nella storia. Ai soldati che stanno per entrare in azione viene raccontato che sarà una sorta di passeggiata militare e che i civili saranno sostanzialmente indifferenti (a parte aliquote di ostili e di favorevoli). Poi l’incanto si squarcia: l’operazione non è una passeggiata, l’esercito del paese invaso lotta strenuamente, infligge colpi pesanti, agisce spalleggiato dalla popolazione: ci sono agguati e colpi di mano. Non ci sono posti sicuri per gli invasori. La sorpresa si muta rapidamente in frustrazione, rabbia e infine in ferocia. Così si arriva alla violenza indiscriminata. E’ una sorta di coazione a ripetere. Per saperne di più comprate e leggete “L’arte della guerriglia” del bravo Gastone Breccia. Chissà che qualche cripto putiniano de noantri riesca a capire che tutto ciò che di brutto accade nel mondo non è solo colpa dell’Occidente.

    • Eretico scrive:

      Caro Gabriele,
      benissimo detto, ed opportuna la citazione di Breccia, che tu hai fatto venire a parlare di Libia (ove gli anticapitalisti della Wagner, in Cirenaica, lottano contro l’imperialismo yankee).

      Comunque, ricorda sempre: non c’è strage che tenga, la cosa è ben più complessa; quando l’Occidente sbaglia (vedasi, fra i tanti, l’esempio dell’Iraq 2003), è colpa dell’Occidente; quando aggredisce l’Oriente, è colpa dell’Occidente lo stesso…

      L’eretico

  8. casmar scrive:

    Sarò superficiale, probabilmente rincoglionito causa età, bombardato da fake news e non ancora da Iskander, ma mi sento davvero smarrito. Osservo le immagini e i filmati dei depositi di carburante in fiamme, di migliaia di carri armati che scorrazzano al modico consumo di 400 l di carburante per 100 km (sì, avete letto bene). Ma, mi chiedo, e i Fridays for Future ? Greta dove è nascosta in questi giorni ? le sue grida degli anni precedenti mi avevano fatto rassegnare a cambiare a medio termine il mio modesto diesel perché colpevole di inaudite e inaccettabili emissioni. Ma quanti giri del mondo avrei percorso col carburante di quei carri armati ? Greta, un pochino di coraggio, come quello da te mostrato in temibili consessi internazionali: di’ a Vladimir di smettere

  9. Pierpaolo scrive:

    La propaganda del comico con la regia dello zio Sam ha permesso di catturare diversi lucci. La telenovelas è di livello bassissimo e i montaggi anche.. Onore alla mitica Stella Rossa di Belgrado!

    • Orgoglio Nazionale scrive:

      Onore al valoroso popolo Russo!! A questo giro lo zio Sam e i parrucconi griffati Brusselle hanno fatto male i loro conti!! Per quanto riguarda il simpatico Mr. Stai Sereno, ho un sogno nel cuore….

    • Residente a Dubai scrive:

      Una cosa è certa, le sanzioni faranno il solletico alla Russia e al contempo distruggeranno l’ economia UE. Ci sarà un’ invasione di profughi ucraini e di clandestini dal mediterraneo. Le tenzioni sociali saranno clamorose. Lo zio Sam e il comico sono una coppia fantastica.

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