Eretico di SienaCaso Rossi: la ribollita (selettiva) - Eretico di Siena

Caso Rossi: la ribollita (selettiva)

Oggi primo Consiglio dei Ministri operativo per il Governo di Giorgia Meloni, e ci sarebbero tante altre notizie degne di un almeno minimo approfondimento (lo sgombro del rave party in zona Modena: peccato, avevo già lo zainetto pronto per presenziare al gran finale di domani…); ancora una volta, però, è il Caso Rossi, del quale ci dobbiamo occupare: non è proprio cosa evitabile, dopo un programma che ne parla (del tutto unilateralmente, senza alcun contraddittorio) per più di tre ore…

 

LA RIBOLLITA, CONDITA DALLA COMMISSIONE

Oltre alla ormai consueta, prevedibilissima riproposizione di passaggi visti e rivisti (forse inevitabili, in un programma che va dalle 20,30 alle 23,45: ma chi obbliga le Iene a dilatare così il tutto, di grazia?), ovviamente è stato dato ampio spazio alle risultanze della Commissione parlamentare di inchiesta (quasi esclusivamente a quelle interpretabili come, assai potenzialmente, favorevoli: della dottoressa Dalla Riva, per esempio, nessuno ha visto o sentito alcunché, eppure la ciccia della questione è tutta e solo lì): la Commissione infatti serve, oltre a sprecare denaro pubblico, a fornire materiale da assemblare per gli Speciali delle Iene.

Un autentico circolo virtuoso – per le Iene ed Italia 1 -, che può andare avanti ancora per anni ed anni: si prende una persona davvero per bene – vedasi Giancarlo Filippone, fra gli altri – , la si torchia come fosse un autentico delinquente (si è arrivati a mettere in dubbio l’orario di partenza da casa sua, quel 6 marzo 2013: giova forse ricordare che Filippone fu allertato da una preoccupatissima Antonella Tognazzi, per andare dal suo amico e collega?), si sottolineano le eventuali – umanamente inevitabili – incongruenze di taluni ricordi, e ci si ruzza sopra. Poi, per pararsi il sederino, ci si affretta subito a dire che lo si fa per cercare di capire le dinamiche, eh, mica per altro: invece di vergognarsi, insomma, dopo avere acceso l’incendio contro una persona che ha fatto solo il suo dovere di amico, si butta una caraffetta di acqua stantìa. Shame on them (a patto che capiscano cosa significa)!

Lo schema della Commissione (tandem Rizzetto-Migliorino, ma anche il Presidente Zanettin, parliamoci chiaro) è stato uguale identico a quello delle Iene, che non a caso sono state ringraziate per il loro lavoro, senza il quale non ci sarebbe mai stata la Commissione in quanto tale (le Iene si prodigano di complimenti per la Commissione, la Commissione per Monteleone, toh): torchiare tutti coloro che non sono supinamente allineati alla famiglia, trattare invece con guanti bianchi i familiari – senza fare mai emergere le loro oggettive, e facilmente dimostrabili per tabulas, contraddizioni – nonché i giornalisti “amici”.

Con metodi che si commentano da soli: prendiamo, per esempio, il fare ripetere una decina di volte, a personaggi diversi, che David Rossi “è stato picchiato (selvaggiamente, sic)”; si tratta di cosa che non risulta in nessun modo, né diretto né indiretto (anzi risulta esattamente il contrario: non c’erano terzi nella stanza, e zero DNA di estranei sul corpo di Rossi); si portano a conoscenza del pubblico solo le risultanze di consulenti di parte, oppure dei consulenti della Maxiperizia, allorquando dicono – come già si sapeva da subito – che le ferite anteriori, sul viso, non sono né autoinferte, né derivanti dalla caduta (e come potrebbero, cadendo Rossi sul posteriore, di grazia?).

Ma quanto spazio è stato dato allo specificare che quelle stesse ferite derivano (vedasi consulenza Zavattaro-Cattaneo, non a caso mai citata ieri, nonché consulenza dei Ris, di cui sotto) sic et simpliciter dallo sfregamento del manager MPS sulla finestra, nel contesto della dinamica di un suicidio con esitazione?

E che dire per l’appunto della decisiva consulenza dei Reparti specializzati dei carabinieri (Ris et alia), la quale conclude a favore del “gesto anticonservativo”, cioé del suicidio, con sfregamento della faccia sulla barra di protezione della finestra? A questo passaggio cruciale, è stato invece dato ben poco spazio, e soprattutto è stata fatta subito smontare – si fa per dire – da Carolina Orlandi (da ieri sera, non più figlia di Rossi, ma solo di Antonella Tognazzi)? Ha detto che alla famiglia non piace per niente, questa super-perizia: ci credo bene… Una “comunicatrice parlamentare” e food blogger, la quale smonta una consulenza, la quale promana dal meglio che c’è in Italia, a livello di investigazione scientifica: e vai, anche questo può accadere (ieri è accaduto)…

Si potrebbe continuare a lungo, ed infatti continueremo: in settimana prossima, terremo una conferenza stampa sugli ultimi aggiornamenti del Caso: parleremo di dindini, di contraddizioni dei familiari, insomma di varia umanità legata al Caso in questione; sul DOVE e sul QUANDO, vi diremo a breve. La famiglia continua a fuggire, a scappare a gambe levate dal confronto, pubblico e pluralista, vale a dire l’unico davvero autorevole (a Ranieri Rossi, è stato chiesto un incontro anche tramite l’editore del suo libro, che ben conosciamo: nessuna risposta da par suo, ovviamente), preferendo farsi intervistare dalle Iene: toccherà dunque fare senza, suvvia. Ma in questo caso il pluralismo mancherà solo per fuga dell’altra campana, non certo per altro…

 

 

DOVE SAREBBE L’ASSASSINO?

Visto che l’assunto di fondo delle Iene è che si sia trattato di omicidio (anche se, in un modo o nell’altro, si galleggia nel dubbio),chi sarebbe, insomma, l’assassino (rectius: chi sono gli assassini) di David Rossi, ordunque? Dopo circa tre ore di rimescolatura, diciamo pure di similribollita, di cose fatte vedere già decine di volte (è ricomparso financo il mitico ingegner Scarselli, figura cult del Caso Rossi), lo spettatore medio ancora non addormentatosi, avrà detto, verso le 23,32: allora, le indagini sono state fatte da PM descritti come incapaci ed orgiastici; la banca non ha collaborato, anzi peggio; Rossi se la stava passando alla grande in quel periodo (pensava anche all’home theatre per la villa nuova, pensate un pochino), ed era “sul pezzo” come niente fosse, perfettamente compos sui.

Va da sé, dunque, che lo abbiano ammazzato, dopo averlo picchiato bene bene (lo ha detto tre o quattro volte Carolina Orlandi, mica una a caso). Grazie alle Iene, sappiamo quindi come sia andata: svariati Giudici terzi (non solo i PM) hanno giudicato in tutt’altro modo, in questo intenso ottobre addirittura un esperto Giudice del Lavoro non ha accolto in alcun modo le richieste civilistiche di Antonella Tognazzi (soldi, soldi, soldi: ma le Iene si sono ben guardate dallo specificare l’ammontare della cifra che era stata richiesta, forse non era notizia rilevante). Ma questi Giudici, questi magistrati – ormai lo sanno tutti – sono parte del GG  (Grande Gomblotto) sul Caso Rossi. Meglio affidarsi alla Giustizia televisiva, che si fa prima ed è molto più affidabile.

W le Iene, dunque: ma gli assassini, ancora, languono; non sono i due che escono dalla porta (che si trova da tutt’altra parte rispetto a Monte Pio, eh), già individuati e sentiti da chi di dovere. Collegare l’omicidio della sventurata prostituta sudamericana in Vallerozzi con la morte di Rossi – come fatto, nel finale di trasmissione, dall’avvocato Miceli – si commenta da sé (e chapeau per avere tirato di mezzo una giovane donna, e madre, massacrata da un autentico criminale, cui ci vuole davvero un bel coraggio a dare credito).

Comunque, suvvia, in 5 anni le Iene non sono in alcun modo riuscite a fornire mezzo nome (non uno: mezzo) di un potenziale sospetto (non si dica che lo avrebbero dovuto fare altri, trattandosi di un suicidio): nei prossimi 5 anni, forse, andrà meglio. Forse…

 

 

SI CONTINUA A FARE FINTA DI NIENTE?

In conclusione, vorrei porgere ai lettori e commentatori una questione a mio modo di vedere dirimente (non a caso ne ho scritto varie volte, sul blog e nel mio libro sul Caso in questione), e che oggi vedo come più cogente che mai, visto che ad ogni “boccata” di fronte ad un Giudice, si alza ulteriormente l’asticella a livello televisivo: è possibile che la comunità senese continui a fare finta di niente, dopo oltre tre ore abbondanti (al netto della esondante pubblicità, è ovvio) di programma in cui la collettività – Carolina Orlandi dixit, nel finale – viene esplicitamente presentata come omertosa, dopo essere stata descritta dall’inizio alla fine come la versione toscana di Sodoma e Gomorra (quantomeno di Sodoma, non vi è dubbio alcuno)? Quousque tandem, avrebbe chiosato Qualcuno che la sapeva piuttosto lunga…

L’appello è dunque rivolto a tutti: al Sindaco – il quale non si è lodevolmente mai fatto tentare dalle sirene che invece hanno catturato qualcun altro, quando tutti in città pensavano all’omicidio -, agli esponenti della Giunta; dipoi, anche all’opposizione (ricordiamo che il Pd ha, con atteggiamento dignitoso, deciso con Leu di non firmare il documento finale di quella Commissione che oggi si vorrebbe riaprire, incredibile a dirsi); fino alla cosiddetta “società civile”, o a quel pochissimo che ne resta.

Siamo una collettività capace di insorgere se qualcuno – sbagliando, ovviamente – usa immagini paliesche per pubblicizzare un qualsivoglia prodotto: c’è un Consorzio ad hoc; di fronte ad ore ed ore di programma in prima serata che descrivono Siena come la periferia ricca di Sodoma e Gomorra, invece, tutti zitti.

Ed il Monte dei Paschi, ottenuta piena vittoria con il Giudice del Lavoro (sentenza appellabile, ci mancherebbe altro), vogliamo sperare che farà i suoi passi per cercare di tutelare quel che resta della sua immagine: la banca ha tonnellate di colpe sue, certo, ma ci rendiamo conto del danno di immagine di 5 anni di una campagna come quella in oggetto? Quanti Giudici dobbiamo ancora aspettare?

Si continua, insomma, a fare finta di niente? Nessuno deve pagare (anche in soldoni) per tutto ciò? L’impressione è che, come comunità, ci meritiamo – ancora una volta – tutto ciò che ci succede…

20 Commenti su Caso Rossi: la ribollita (selettiva)

  1. David scrive:

    Caro Eretico,
    per pura curiosità, e masochismo, mi sono visto molte della sedute della famigerata commissione d’inchiesta. La più illuminante, come giustamente sottolineato, è quella della dottoressa Dalla Riva che racconta la storia dei soldi. Io non sono capace ma bisognerebbe che qualcuno rendesse disponibile il passaggio della trattativa tra la Banca e la famiglia, perché sempre nei dettagli si annida il maligno.

    • Eretico scrive:

      Caro David,
      ripeto che trovo semplicemente scandaloso che neanche sia stata citata l’audizione chiave della Commissione, quella con la dottoressa Dalla Riva; in ogni caso, premesso che all’interno dell’evento che sto preparando (probabilmente per lunedì prossimo) ne parlerò non poco, ti invito – mi scuso per l’autopromozione – a leggerti il mio libro: in un Capitolo c’è già tutto. L’avvocato Goracci che va in MPS a chiedere denaro, come lo chiede, chi dice esserci dietro la vedova inconsolabile e via dicendo…

      A Cecco: eh sì, andando in giro per l’Italia a raccontare come sono andate le cose davvero, si fa la figura dei bischeri, dei coglionazzi di fronte agli ospitanti; sappiamo chi ringraziare, sperando che un giorno lorsignori, finalmente, siano costretti – invece che a riscuotere – a pagare…

      L’eretico

  2. Cecco scrive:

    Il bello è che se parli della faccenda con chiunque non risieda a Siena ti guarda con la faccia di chi la sa lunga e ti parla dello scandaloso omicidio, quasi fosse un segreto di stato come la strage di Ustica. La differenza sta proprio nella verità giudiziaria ovvero a Ustica, dopo qualche anno di troppo per la verità, è venuto fuori il missile (anche se non sapremo mai chi lo ha tirato visto che tutti i testimoni sono spariti) ma qui, per adesso, le prove dell’omicidio non sembrano così concrete. Il danno d’immagine comunque è servito, passo per complottista se dico pilotato?

  3. Daria gentili scrive:

    Da ultimo ma non per ultimo, dopo sentenze penali e civili che concludono nello stesso modo, forse è venuto il momento anche di far togliere quello striscione che campeggia in vicolo Monte pio……se poteva essere tollerato nell’ imminenza del fatto adesso ha ( almeno personalmente) stancato

  4. UNO DI STROVE scrive:

    Ho conosciuto questo blog proprio perché mi fu detto che era l’unica voce che remava controcorrente sul Caso Rossi sin dal 2017, dai tempi dell’intervista del Piccini riproposta in tutte le salse anche domenica.
    A proposito, a quel tempo l’ex Sindaco, che sperava di tornare a farlo, ebbe a dire che tutta la città era convinta dell’omicidio, mentre oggi non mi pare che sia più così. Ma forse mi sbaglio, io che sono un “contadino”, come viene definito uno che sta a Strove dal senese medio…

  5. Pino Mencaroni scrive:

    Dalla Riva, sulla questione sollevata da David , è nel video disponibile collegandosi a questo link:

    https://webtv.camera.it/evento/20726

    a partire dal minutaggio: 4:00:00

    • Eretico scrive:

      Caro Pino,
      grazie davvero della consueta puntualità: un servizio reso alla grande comunità del blog!

      Chi vorrà, vedrà: e capirà perché gli “amici” delle Iene questo cruciale passaggio della Commissione parlamentare, come molti altri, NON lo ha fatto vedere. Questione di scelte, va da sé: sarebbe stimolante che qualcuno gliene chiedesse il perché, magari…

      L’eretico

  6. Max scrive:

    E dell’uomo che sia affaccia nel vicolo? Veramente si pensa che sia un “passante attratto dall’accaduto” o che “non stesse parlando al telefono ma ascoltando un audio”?

    • Eretico scrive:

      Caro Max,
      anche qui, lo sai che questa storia dell’uomo “affacciato” con il cellulare (in comunicazione con la Spectre, si immagina) va avanti da anni ed anni? Scusami, ma avendone già parlato e soprattutto scritto (blog e libro), ti rimando alla ricerca delle fonti…

      In ogni caso, ti aggiungo subito, e volentieri: guarda che in tutti i casi di OMICIDIO (come NON è questo), restano cose non del tutto spiegate; figuriamoci in un caso, per l’appunto, di SUICIDIO: chiunque abbia una minima contezza della cronaca giudiziaria, lo sa, e lo sa bene.

      Ne approfitto per rilanciare; visto che per molti – spero non tu – esiste un GG (Grande Gomplotto) di Magistratura, di montepaschini, Ris, nonché di personaggi vari, per nascondere la Verità, allora ti chiedo: perché i grandi esecutori del Caso Rossi non hanno fatto la cosa più ovvia, l’Abc di chi ha da nascondere qualcosa, vale a dire tagliare la parte in cui entra questo fenomeno all’ingresso del vicolo? Visto che c’è chi, da anni ed anni, sostiene che i filmati sono stati alterati, li potevano anche alterare meglio, nevvero? Forse l’uomo che entra era lo stesso che aveva fatto riscrivere tre volte le lettere suicidarie al povero Rossi? Ah, saperlo…

      L’eretico

      • Max scrive:

        Ma scusami…Ma se è una cosa che rimane “non spiegata” non è il caso di indagare?
        Sulla questione video stendiamo un velo pietoso visto che dopo 9 anni se ne scopre magicamente uno nuovo (e cancellato)..

        • Eretico scrive:

          Caro Max: è stato già indagato in tutti i modi, e spiegato, almeno dal 2016 (Cattaneo-Zavattaro): poi, fai tu…

          Il video? A Genova è stato chiarito tutto, oltre al fatto che ovviamente non c’entra niente (tu lo sai dove sbucano i due che si vedono?).

          Scusa se non ti risponderò in seguito, ad eventuali altre domande: è per mera mancanza di tempo…

          L’eretico

  7. Alba scrive:

    No caro Eretico questa volta non mi trovi affatto d’accordo. Ma non sul fatto se si tratti di omicidio o suicidio ma sul cambiamento che hai fatto in questi anni. Scrivi “si alza ulteriormente l’asticella a livello televisivo: è possibile che la comunità senese continui a fare finta di niente, dopo oltre tre ore abbondanti (al netto della esondante pubblicità, è ovvio) di programma in cui la collettività – Carolina Orlandi dixit, nel finale – viene esplicitamente presentata come omertosa, dopo essere stata descritta dall’inizio alla fine come la versione toscana di Sodoma e Gomorra (quantomeno di Sodoma, non vi è dubbio alcuno)?”… Da te, che fino a qualche anno fa – prima forse della tua carica e vicinanza al sindaco (scusa ma fai pensare questo) era alla ricerca sempre della verità, che sei finito sotto processo per libri dove certo non descrivervi Siena come la città meravigliosa e esente da loschi affari, non me lo aspettavo. Dal loro punto di vista, più che comprensibile visto che gli è comunque morta una persona cara, sono alla ricerca di quella che loro credono sia la verità. Quella verità scomoda – che era la tua – ai tempi del tuo primo libro. Sicuramente libro e quelli a seguire che non hanno fatto fare a Siena una gran figura. E va benissimo. Hai fatto bene. Ma non puoi ora criticare chi cerca la propria di verità accusandolo di far passare male la città. Hai fatto una radiografia al potere senese di allora. Non puoi criticare dunque chi ora – con idee diverse dalle tue – sta facendo la stessa cosa. Eretico io spero tu tornerai a fare l’Eretico perché le cose non sono cambiate. Dal groviglio siamo passati al ricciarello armonioso. Con la differenza sostanziale che purtroppo non abbiamo più l’Eretico che ce la racconta. Pensaci.

    • Eretico scrive:

      Cara Alba,
      tu riproponi una tematica che negli ultimi anni tante e tante volte ho affrontato, ma sulla quale torno assai volentieri, ergo ti ringrazio per il tuo contributo, peraltro civile e pacato (a differenza di altri, per esempio quelli della famiglia in questione).
      Il fatto è che la famiglia Rossi – come ormai è chiaro, vista l’ultima causa civile intentata contro MPS per un congruo risarcimento – cerca altro, rispetto alla Verità (che loro benissimo conoscono, peraltro, visto che ci sono le loro testimonianze inequivocabili in tal senso, di quando erano arciconvinti del SUICIDIO del loro caro).
      Siena è in generale città omertosa, l’ho detto tante volte e lo confermo nel 2022: non c’era certo bisogno di Carolina Orlandi per saperlo; ma nel Caso Rossi, magari perché attratti dai 5 minuti di celebrità da microfono, hanno parlato anche in troppi, come si è visto.
      Essere Eretici, credo soprattutto significhi dire e scrivere ciò che si sa documentalmente, in onestà intellettuale, senza farsi trasportare da come soffia il vento: e in questa città, dall’ottobre 2017 ad oggi, seguire il vento del favore popolare semmai voleva dire accodarsi alla corazzata delle Iene, come ha fatto a modo suo l’ex Sindaco Piccini. L’avevano proposto anche a me, ho rifiutato.
      Io ho fatto un’altra scelta, che rivendico con forza: impopolare, per molti versi, ma basata sui documenti e sulle testimonianze, su ciò che vale nei Tribunali; lascio il resto, a chi – come alla famiglia, spero non a te – pensa che esista la Giustizia televisiva e basta…

      L’eretico (da un certo punto di vista, più che mai tale, visto lo schieramento mediatico contrario)

  8. Paolo Fagioli scrive:

    Caro Eretico,
    Ha accennato al fatto che, probabilmente, Lunedì terrà una conferenza in merito agli ultimi aggiornamenti sulla questione Rossi.
    Se non è chiedere troppo, sarei curioso di sapere verso che ore si terrà la suddetta conferenza in modo tale da organizzarmi con gli orari di lavoro.
    Negli ultimi 10 giorni mi sono completamente dedicato al caso Rossi sia perché non ne potevo più della narrazione delle Iene, sia perché leggendo il suo libro in diversi punti si notano chiaramente tanti elementi da psicologia del complottismo. Sono infatti profondamente affascinato da tale tematica e vorrei approfondirla il più possibile.
    Un carissimo saluto.

    • Paolo Fagioli scrive:

      Ho dimenticato di aggiungere che ho particolarmente apprezzato il lavoro svolto nel suo libro; che ho finito di leggere nel giro di tre giorni.

  9. IL KOMPLOTTISTA scrive:

    Caro Eretico,
    non ci hai capito niente: Rossi è stato ammazzato; lo hanno picchiato a sangue (per quello, mentre scriveva le tre lettere suicidarie, scriveva “Amore” alla moglie, per farglielo capire subito come erano andate le cose), poi lo hanno penzolato ben bene dalla finestra per fargli paura (ma non sarà stato un po’ impaurito di suo, dopo che era stato pestato a sangue con annesso spappolamento del fegato?), alla fine lo hanno lasciato cadere giù, anche perché stanchi. Infine, hanno rimesso tutto a posto nello studio, per benino e con tutta calma (tanto erano nel deserto del Gobi, no?), dopodiché uno è anche andato giù a controllare che il lavoro fosse andato per il verso giusto, e nel frattempo ha telefonato al Grande Capo. Poi sono arrivati gli altri.
    Possibile che tu non lo abbia ancora capito?

  10. Dan scrive:

    Eretico ho una perplessità, ho letto il libro e non mi pare che tu faccia alcun accenno alla questione dell’orario sfalzato (di circa 16 minuti) della telecamera di vicolo di Monte Pio. Per favore, potresti darmi una spiegazione di quella cosa specifica? Perché ho ascoltato solo poche, e confuse, spiegazioni.

    • Eretico scrive:

      Caro (a?) Dan,
      che almeno mi risulti, la questione dell’orario sfalzato – cui fai riferimento – è stata una cosa che si è chiarita ben presto, come questione tecnica della macchina stessa: mi pare che neanche i familiari, dopo averlo messo in evidenza, abbiano calcato la mano su questo aspetto. Il che mi sembra ben significativo…

      Lo scriverò anche nel pezzo di stasera, ma lo anticipo qui ed ora: la mia conferenza stampa sul Caso Rossi si terrà alle ore 12 in punto di lunedì, all’ingresso del Vicolo Monte Pio; è ovviamente destinata ai giornalisti, ma essendo en plein air se uno passa da lì, non viene certo scacciato…

      L’eretico

  11. Mario scrive:

    Tre pubblici ministeri del tribunale di Siena sono indagati per via del loro operato nel caso Rossi.
    Il Monte dei Paschi ha bisogno di altri soldi per la ricapitalizzazione perchè gli altri sono “fumati”.
    Ribadisco una volta per tutte:
    Rossi è stato ammazzato e MPS è una banca fallita.

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