Eretico di SienaGrazie Piccini, troppa grazia - Eretico di Siena

Grazie Piccini, troppa grazia

- 09/01/23

Scusandomi subito con i lettori (ma neanche tanto, perché parecchi ci si divertono assai, eh…), mi tocca tornare a scrivere dell’ex Sindaco Pierluigi Piccini, il quale – pur assorto e meditabondo, nel suo laboratorio di idee per la Siena del futuro – ha trovato il tempo di dedicarmi, nel suo blog, un altro dei suoi meravigliosi pezzi; ergo, tocca tornare sulla questione (e se farà un altro pezzo, lo scrivo subito: si risponde il giorno dopo, maximo cum gaudio).

Ovviamente piacerebbe scrivere d’altro – in Brasile, per esempio, mi pare sia accaduto qualcosa degno di nota, come dire -, ma quando uno viene attaccato personalmente, è giusto rispondere: inutile girarci intorno, lo spirito del blogger è quello. E – lo ribadisco – ci si diverte anche…

 

PARTIAMO DAL CONGIUNTIVO…

“L’insegnante Presidente dovrebbe sapere che nei casi in cui nella frase ci sia un aggettivo che esprima una certezza come: certo, sicuro, convinto, evidente, ovvio…NON si usa il congiuntivo, ma l’indicativo”, scrive il plurilaureato, da ultimo anche raffinato esperto di linguistica italiana, Pierluigi Piccini.

E qui il caso deborda: non è evidentemente solo una questione di Italiano più o meno corretto, è qualcosa in più; da persona intelligente quale è, poteva benissimo soprassedere al mio rilievo (come ha fatto sulla topica più clamorosa del primo articolo, quella sulla Direttrice, a suo dire, non avvertita di una riunione di cui invece tutto sapeva); invece, facendosi prendere dal livore, ha voluto insistere: almeno, magari, avrebbe potuto scrivere una cosa corretta, ma quando ci si fa prendere, per l’appunto, dal livore spesso accade il contrario.

Facendo ben volentieri – è la mia missione di vita: a scuola, in Comunale ed anche altrove – opera di pedagogia all’ex Sindaco, gli faccio notare – solo perché è lui a sostenere di avere ragione, senza avercela affatto – che in una frase come quella “Ma siamo sicuri che il Presidente Ascheri conosce il Regolamento…?”, manca proprio il CONGIUNTIVO, purtroppo per lui: inutile rigirare la frittatona, da lui stesso maldestramente cucinata.

Ciò che scrive Piccini – come insegnava anche il buon maestro Manzi, quello di “Non è mai troppo tardi” – sarebbe sacrosanto, se solo però la sua frase fosse affermativa (del tipo: “è ovvio che Pinco conosce Pallino”, oppure “è evidente che Piccini vuole dirigere il Santa Maria della Scala”, per dire);  peccato, però, che il titolo del suo pezzo sia invece una interrogativa diretta, non certo una frase affermativa. C’è una gran bella differenza, come il maestro Manzi avrebbe insegnato.

Per la precisione – Treccani alla mano – trattasi della “famiglia” delle interrogative dirette di tipo ottativo-dubitativo (in questo caso, qui siamo nel dubitativo, ovviamente): sono quelle in cui “si esprime un dubbio o un desiderio rispetto a ciò che viene espresso con la domanda”. Lo scrive la Treccani: se Pierluigi Piccini ha una fonte più autorevole, la tiri pure fuori, siamo in attesa.

Infine, un po’ di buon, vecchio Latinorum: errare humanum est, perseverare diabolicum…

 

 

ANDIAMO NEL MERITO, A QUESTO PUNTO

Dopo le cose bagatellarie – su cui si torna solo perché ci è voluto tornato il plurilaureato, lo si ribadisce -, andiamo alle cose più importanti: molti dei rilievi mossi da Piccini (non tutti) sono assolutamente degni di attenzione. Sarebbe bastato, per lui, chiedere – non a me, ci mancherebbe – a qualche Consigliere del Cda per sapere che sono cose di cui da tempo si sta parlando in sede istituzionale. Con alterne fortune, per così dire: e adesso è venuto il momento di dire il perché.

Se ne parlerà per intanto venerdì prossimo, in un Cda speriamo risolutore: al quale sono stati invitati il Comune, ed anche i sindacati (si può, il Regolamento lo prevede espressamente), proprio per cercare – nell’ottica della massima apertura e trasparenza – di capire al meglio quale sia effettivamente la situazione, nella querelle venutasi a creare fra il Comune e la Direttrice.

Se il Cda dallo scrivente indegnamente presieduto sarà d’accordo, in seguito, potrebbe essere utile fare anche una conferenza stampa, per chiarire tutta una serie di cose e di passaggi che non sono mai stati presenti nei pezzi che sono usciti sulla stampa locale: e non per colpa dei cronisti locali, ma semplicemente perché – da parte del Cda – c’è sempre stato l’orientamento istituzionale del basso profilo, per il bene della istituzione. Profilo istituzionale il quale, a questo punto, lo scrivente pensa abbia ben poca ragione di essere, dopo quanto accaduto negli ultimi mesi…

 

 

LA FISSA (UNA DELLE) DI PICCINI

Nominato dal Sindaco De Mossi Presidente nell’ottobre 2018, lo scrivente dovette assistere ad un duplice fuoco nemico: da una parte del Pd (più che comprensibile, dopo tutto ciò che si era scritto, anzi si pensava parecchio peggio), e poi da quello, del tutto personale, di Pierluigi Piccini: teoricamente meno comprensibile, ma neanche tanto. L’uomo è fatto così, o si è con lui senza se e senza ma, ovvero gli si è contro (per quello che vale, nel 2006 lo si era votato e propagandato, come detto e scritto più volte).

Facciamo un esempio concreto: nell’ottobre 2018, insieme all’amico Gabriele Maccianti, registrammo per Siena Tv alcuni speciali sulla Grande Guerra in terra di Siena, in occasione del centenario ed in preparazione al Palio straordinario; senza falsa modestia, perché so di molti docenti che li hanno usati e continuano a farlo: video fatti molto bene, tra l’altro anche dal punto di vista dell’impaginazione televisiva. Sono ancora ovviamente disponibili su Youtube: guardare per credere.

Oh, apriti cielo: l’eccelso plurilaureato di barba dotato, fece un attacco durissimo anche su quello, arrivando a contestarci financo il numero di morti nella Grande Guerra nel Senese (sbagliando tutto, peraltro, come gli accade quando si fa guidare dalla stizza invece che dalla ratio): financo il buon Gabriele Maccianti finì, per Piccini, nel tritacarne dell’intellettualità di regime, del regime demossiano (infatti Gabriele Maccianti, in seguito, è entrato, con pieno merito, agli Intronati, chez Robertino Barzanti: notoriamente filo De Mossi, eh…).

Insomma, non c’è mica niente di male a dire: “il Presidente Ascheri mi sta proprio sui coglioni, punto e basta!” Basterebbe dirlo, e la cosa si stempererebbe subito, senza  stare a lambiccarcisi tanto intorno. Io troverei un “agevol sonno” lo stesso, dunque sarebbe meglio per tutti.

Lo scrivente non dovrebbe, poi, perdere tempo a controbattere al livore altrui (proprio adesso che si sta rivedendo il libercolo su Leopardi, mannaggia), e soprattutto, da par suo, Colui che tutto sa – a parte l’uso del congiuntivo – potrebbe avere più tempo per progettare la Siena del futuro, il modo di rendere più felici e ricchi i senesi della prossima generazione.

Per un talento così, per un prodigio dell’amministrazione pubblica, per un fuoriclasse della vision come lui, non vale proprio la pena perdere tempo con un Presidentucolo di biblioteca (addirittura a gratisse), quasi in scadenza tra l’altro: Piccini dovrebbe avere orizzonti ben più alti, suvvia: aiutiamolo, tutti insieme, a non disperdere in rivoli polemici il suo Genio…

21 Commenti su Grazie Piccini, troppa grazia

  1. m.c. scrive:

    Grazie Raffaele, sto ridendo da un quarto d’ora, “l’eccelso-plurilureato-di-barba-dotato” (che d’ora in poi chiamerò PBD) ,mi fa morire. Ho riso molto. Ogni tanto bisogna anche ridere per non prendersi troppo sul serio. Del resto la vita stessa è una cosa semiseria. Un abbraccio.smack.

  2. Michele scrive:

    Sono andato per curiosità a leggermi Piccini.
    Oltre alla querelle sul congiuntivo su cui ha piena ragione l’eretico, ne segnalo un’altra, contenuta nell’incipit di quello stesso periodo: il “ma” essendo congiunzione avversativa (avversativa?vo a memoria) non può stare a inizio frase dopo un punto, altrimenti gli manca la frase precedente da “avversare”

  3. Alberto Bruttini detto "il Cacaccia" scrive:

    se poi dovesse disperdere ce ne faremo una ragione.

  4. UNO DI STROVE scrive:

    Caro Eretico,
    io da campagnolo-gazzilloro la metto più sul terra-terra: che uno come il Piccini, che ha “pianto” per anni e anni perché esiliato a Parigi da strapagato e con benefits che si commentano da soli, vada a contestare un cittadino (intellettuale o meno che sia) che assume gratuitamente un impegno gravoso (svolgendolo benissimo, ma questo è soggettivo) io lo trovo letteralmente INDECENTE E INVERECONDO.
    Sulla gaffe del congiuntivo, stendiamo un velo pietoso, non c’è molto da aggiungere.

  5. Alberto Bruttini detto "il Cacaccia" scrive:

    secondo te è tifoso della Roma o della Lazio ?

  6. UNO CHE ERA UN COMPAGNO scrive:

    Su Piccini potrei scrivere fino a domattina, ma non voglio abusare della pazienza di nessuno, dopo 35 anni che questo signore sta seduto, o cerca di stare seduto, sulle poltrone senesi.
    Resto quindi all’oggi: siamo sicuri che il candidato civico Pacciani sia contento di questi attacchi forsennati contro l’Eretico?

  7. Mandrake scrive:

    Anche io preferisco restare all’oggi, per non fare notte fonda.
    La figura cacina sul congiuntivo (incredibile il piglio da maestrino nel difendere l’errore) è davvero significativa dell’uomo: uno che ha sempre voluto avere ragione, anche quando aveva sfacciatamente torto. Avanti così….

  8. Il sagrestano scrive:

    Grande Raffaele, unico ed inimitabile.

  9. Holden Caulfield scrive:

    Sono un “estimatore” di Piccini, penso che sia politicamente di qualche spanna superiore ai suoi “competitors” e che il suo blog sia uno zibaldone che fornisce molti spunti culturali e politici locali, nazionali ed internazionali. Detto questo non capisco perché in una polemica che sostanzialmente riguarda lui e l’Eretico non risponda all’interno di questo blog, l’unico tra i due nel quale sia possibile commentare dibattendo e ribattendo. Un botta e risposta sarebbe più immediato e renderebbe fruibile una diatriba che può essere utile ai cittandini per rendere trasparente e sincera la nostra politica locale.
    Infine, nonostante la stima che nutro per l’ex sindaco, mi pare evidente che tra i punti di forza non annoveri le capacità di scrittura, con una prosa che ho sempre trovato involuta, imprecisa e poco accurata. Dato che non si tratta di un aspirante al premio Strega non mi pare che la cosa rappresenti un problema, però sarebbe meglio non avventurarsi in dispute grammaticali e sintattiche.

    • Eretico scrive:

      Caro Holden,
      prendo atto volentieri del tuo commento, che è quello di un “estimatore” (virgolette anche tue) di Piccini, ergo vale più degli altri, certo tutti graditi. Quelli che mi hanno reso più contento, comunque, sono quelli degli “alleati” del Piccini stesso, letteralmente increduli della sua polemica nei confronti di uno – parole loro – “che andrebbe solo ringraziato per l’attività svolta”.
      Io, in tutta franchezza, spero che Piccini continui, che insista ancora almeno un pochino…

      Parlando di cose serie, stasera rinnovo l’invito all’incontro sul grande Luciano Bianciardi (17,30 in Sala storica).

      L’eretico-Presidente

  10. Vedo nero e basta scrive:

    L’italiano col congiuntivo, quanti trabocchetti tende all’incauto scrittore. Ci si casca prima o poi tutti, ma c’è quella cellula cancerogena che ha infettato il parlare di molte persone spesso tra le erudite, che dovrebbero dare l’esempio. La mia è una fissazione, ma non sopporto chi usa da troppo tempo la parola “piuttosto” in maniera sbagliata, considerandola come sinonimo di “o” e “oppure”. L’aggravante è che chi fa questo obbrobrio di errore anche sui media, giornali e televisioni, sono di un alto profilo intellettuale come dottori, scienziati, studiosi universitari e simili. Ho il sospetto che l’ondata malefica del “sei” politico abbia creato una generazione di asini. Finché sento parlare di “corsivo” da parte di sbarbatelli usciti dalla pubertà a malapena lo sopporto, nel tempo forse potranno anche migliorare, ma vecchi barbogi che straziano l’italiano col “piuttosto” a caso, non mi va giù. L’ex sindaco Piccini, caduto dal seggiolone del comando, comunque la si rigiri ha torto, meglio tacere qualche volta ché si fa migliore figura. L’Eretico in questi anni ha nobilitato l’istituzione culturale che gli hanno affidato e continua a farlo tuttora e spero anche nel futuro. Quante conferenze, convivi letterari dalla Fortezza in estate a Via della Sapienza ed oltre nel resto dell’anno, l’elenco è lunghissimo. Sono i fatti che contano, non le parole al vento e le inutili polemiche.

  11. Chicchero scrive:

    Qualcuno ha visto i nomi del nuovo cda del Siena Jazz? Anche solo per farsi du risate. In questa città cambiano i musicisti ma gli strumenti rimangano sempre quelli, ma s’era già capito 5 anni fa.

  12. Giuliano la prostata scrive:

    Ho aspettato un paio di giorni di commenti, ma vedo che nessuno tocca l’argomento: vi ricordate la figura di Pierluigi Piccini con le Iene? Uno dopo una figura di quel genere dovrebbe dedicare tutto se stesso a godersi la lauta pensione: ottime letture, mostre di livello, insomma alta cultura (che se se ne occupa Piccini, allora è altissima cultura). Ma siamo proprio sicuri che Piccini HA tutta questa mission che gli si attribuisce? Ah, boh…

    • Chicchero scrive:

      Se è per questo il ganzo si attribuisce anche il fatto di esser stato fuori dal sistema e costretto all’esilio.
      E c’è ancora chi gli da spago.

  13. Roberto scrive:

    Complimenti agli onesti Fratellini di Giorgia, il cui assessore al turismo della Sicilia ha pensato di elargire senza gara ad una società lussemburghese (che strano!) la modica cifra di 3,7 mln di euro per organizzare la presenza della Regione al festival di Cannes.
    Loro però non ci pensano nemmeno lontanamente a dimettersi.

  14. Fede Lenzi scrive:

    La cosa del congiuntivo è da scompisciarsi, ma poi, quando vai nel merito, mi metti due participi passati uno accanto all’altro! Che sono, l’unico ad averli visti? Correggi!

    • Eretico scrive:

      Ciao Fede,
      a quali participi passati ti riferisci? Non ho proprio il tempo materiale di controllare, ergo aspetto tue…

      L’eretico

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