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Romagna, ballottaggio, Caso Roccella (e la Maglie)

- 26/05/23

Pezzo odierno ovviamente egemonizzato dall’attesa per il ballottaggio fra Nicoletta Fabio e Anna Ferretti, ma è altresì impossibile non scrivere, almeno qualcosa, sulla immane tragedia che ha colpito la Romagna, con questa (duplice, tra l’altro) alluvione di Maggio, nonché sul frizzante Salone del Libro di Torino, con tutte le polemiche del caso: Caso Roccella in primissimo luogo.

Prima o poi, infine, si scriverà qualcosa sulla grande Tina Turner, venuta a mancare martedì: consiglio a tutti di guardarla (ed ascoltarla) nel film Mad Max, perché era da urlo…

 

LA ROMAGNA: COSA CI INSEGNA LA HISTORIA

Forse, a fronte di tragedie come quella romagnola (con gli annessi emiliani, marchigiani e financo toscani), sarebbe bene affiancare alla pur cogentissima attualità lo sguardo lungo della Historia. Da questo punto di vista, l’intervista allo storico Roberto Balzani (Corriere della sera, 22 maggio, pag. 6, a firma Antonio Carioti), tra l’altro Sindaco di Forlì dal 2009 al 2014, è davvero illuminante.

Si viene per esempio a sapere che, da inchiesta governativa del 1870, in Emilia-Romagna c’erano 141mila ettari paludosi, oggi ridotti a 16mila (e senza bisogno di imbrattare monumenti); Balzani ricorda poi l’importantissima Legge Baccarini (allora Ministro, romagnolo, dei Lavori pubblici) del 1882, per una prima bonifica della Romagna, anche in chiave antimalarica: a quell’epoca, la maggior parte del Ravennate era acquitrinosa; lo storico-Sindaco, infine, ricorda l’opera dei cosiddetti “scarriolanti”, coloro che trasportavano la terra con le carriole verso le zone paludose, per cercare – con solo parziale successo – di alzare il livello del terreno. Si cercò di trasformare le paludi in risaie, senza successo, come parziale fu il ruolo della “bonifica integrale” fascista: voluta e codificata nel 1924 dal Serpieri, poi arenatasi soprattutto a cagione degli effetti del Wall street crash sull’economia italiana.

Con meno cemento inutile (anzi, dannoso), ed al contempo con più manutenzione illuminata (la quale è gravemente mancata, si converrà), insomma, la tragedia romagnola non sarebbe stata questa: negare il climate change è sbagliato, ce lo dice la grande maggioranza dei climatologi; ma in questo caso, con una migliore gestione del territorio boots on the ground (è proprio il caso di dire), un problema plurisecolare sarebbe stato quantomeno arginato.

Forse, però, è più facile tirare una secchiata di vernice su un monumento o contro una fontana: oppure – per lavarsi la coscienza a costo zero – dire che, comunque sia, i ragazzi hanno ragione, perché il problema c’è…

 

UN SALONE DI POLEMICHE: IL CASO ROCCELLA

Il sabaudo Salone del Libro, quest’anno, si è distinto per (almeno) due precipui motivi: il grandissimo successo di pubblico (cosa che va salutata maximo cum gaudio, e vadano a quel paese le ubbie di chi considera con spocchia i grandi numeri in contesto culturale); poi, le polemiche legate a vari eventi (non solo quello con la Ministro Roccella: si pensi fra gli altri alle bischerate proferite dalla Tamaro contro il Verga).

Certamente, quello su cui si è più focalizzata l’attenzione è l’evento in cui un nutrito drappello di neofemministe ha impedito – con schiamazzi vari – alla titolare del dicastero della Famiglia di presentare il suo libro. Premesso che, quando venne alla luce il Governo Meloni, da queste colonne si mise in guardia (non è che ci volesse molto, in effetti) sulla radicalità delle idee roccelliane (peraltro, da ricordare che la Roccella viene da famiglia di attivisti radicali, e che lei stessa lo è stata, a suo tempo), resta il fatto che l’impedire a chiunque di esprimere la propria opinione – in questo caso, con violenza verbale – è in re ipsa fascismo: questo sì, “eterno”, nell’accezione che ne veniva data da Umberto Eco.

E francamente davvero penose sono state le giaculatorie di chi – come Saviano ed altri – hanno affermato che, tanto, una figura come quella di un qualsiasi Ministro, ha un tale potenziale mediatico da dovere sopportare il dissenso. Tesi assai deboluccia: giacché proprio il fatto di avere davanti un esponente di un Governo – comunque espressione della volontà della maggioranza degli elettori -, dovrebbe spingere ad un senso di rispetto istituzionale, venuto invece clamorosamente meno (tutt’altra cosa è il diritto, sacrosanto, alla critica, ci mancherebbe altro).

L’errore della stessa Roccella, nonché del Direttore (uscente) Nicola Lagioia (del quale si ricorda il bel “La ferocia”), è stato semmai quello di avere cercato a tutti i costi il dialogo, peraltro rifiutato dalle stesse contestatrici: scegliere una loro rappresentante, farla parlare sul palco, aprire un dialogo? E perché mai, di grazia? Se avevano qualcosa da dire, lo potevano educatamente esternare alla fine dell’evento, non sbraitando all’inizio.

Questa è la mentalità, ahinoi, dei social: uno vale uno, ogni opinione deve avere lo stesso peso specifico delle altre, perché appare sul display, magari con i like d’ordinanza; una sbraitante, insomma, vale come un Ministro (di qualunque colore politico). Noi, in disaccordo su molte cose con la Roccella (non sull’utero in affitto, peraltro), stiamo invece assolutamente con il Ministro, e soprattutto siamo a priori contro chi zittisce gli altri. A maggior ragione, contro chi zittisce colui o coloro che non la pensano come noi…

 

 

UN BALLOTTAGGIO, ALL’ULTIMO VOTO

Scriviamo queste righe sul ballottaggio Fabio-Ferretti nella serata del venerdì (prima del silenzio elettorale, ovviamente del tutto farlocco a livello “socialista”): in attesa che, per la prima volta nella sua storia, Siena decida chi diventerà il suo primo Sindaco donna. In settimana, dopo lo scrutinio, tireremo su queste colonne le dovute conclusioni; ad oggi, i principali fatti emersi in queste due settimane, fra il primo ed il secondo turno, sono i seguenti.

In primo luogo, a differenza del 2018, non c’è stato nessun apparentamento ufficiale: il precedente Valentini-Piccini di 5 anni fa (decisivo per la vittoria demossiana), insieme ad altre ragioni, ha verosimilmente pesato. Poche liste hanno fatto un esplicito endorsement (la più votata ad essersi espressa con nettezza è stata Sena civitas, pro Fabio), mentre è del tutto evidente che le altre si sono mosse, pur senza espliciti pronunciamenti.

Il nodo Pacciani, poi: con la conferenza stampa di stamattina, il candidato Sindaco arrivato terzo (risultato per lui deludente, ma farcito di 6mila voti, con la palma di essere stato di gran lunga il primo degli esclusi), l’odontoiatra si è mantenuto a debita distanza dallo schierarsi in maniera esplicita. Voci di corridoio – come è inevitabile – ne girano in maniera industriale, ma limitiamoci alle dichiarazioni ufficiali: il Terzo Polo non si è dunque schierato (salvo, per l’appunto, Sena civitas), e ciò significa che, per ora, la saldatura fra le sei liste rimaste sotto l’egida paccianiana tiene.

In piena discontinuità con la prima metà di questo strano Maggio, nessun leader nazionale si è visto in città a supportare le candidate, né da una parte, né dall’altra: più che legittimamente, la Fabio e la Ferretti hanno voluto farsi conoscere senza scomodare referenti extra moenia. La Ferretti gode di relazioni provinciali e regionali (anche se il Presidente Giani andava in brodo di giuggiole, quando parlava di De Mossi…), mentre la Fabio ha senza dubbio una interlocuzione privilegiata con Roma.

In queste due settimane, ci sono stati vari confronti fra le due sfidanti (lo scrivente ha seguito solo quello della Camera di commercio, in differita su Siena Tv): poche sorprese, quasi nessun colpo basso, insomma massimo fair play. Verosimilmente, crediamo che un po’ si siano annoiate loro stesse.

Per quello che conta (pressoché niente, peraltro), in due parole dico quello che è il mio rapporto con entrambe: quanto ad Anna Ferretti, anche quando in questo blog si fustigava il Pd per le sue colpe (che restano tutte, per la stagione Antonveneta e non solo), la Ferretti è una delle poche che non sia mai stata sotto gli scomodi riflettori di questo blog (in versione denuncia ed inchiesta), nonostante la sua presenza nelle Giunte Ceccuzzi e Valentini.

Quanto a Nicoletta Fabio, ho avuto modo – purtroppo per un breve e travagliato tempo – di conoscerla all’interno del Cda della Comunale, dove ha dimostrato di essere persona che, quando assume un impegno istituzionale, fa le cose in modo serio; mi permetto di accennare ad un episodio che corrobora quanto appena detto: la candidata Sindaco fu presente in una seduta di Cda, in cui c’era il concretissimo rischio di mancato numero legale, nonostante avesse il padre agli ultimi giorni di vita. E nei Cda degli ultimi mesi – posso ben assicurare – c’era ben poco da divertirsi…

Dalla prossima settimana, le due candidate, comunque vada, non avranno certo modo di annoiarsi più di tanto: una, la vincente, sarà Prima cittadina (in questo caso, ci viene da usare il femminile); l’altra, da par suo, sarà la leader dell’opposizione, in seno al Consiglio comunale. Nessuna delle due – per quanto visto e letto -, ha usato toni apocalittici o palingenetici: bene così, e buon voto a tutti!

 

Ps  In settimana, ci ha lasciato anche Maria Giovanna Maglie, 70enne; classico esempio di giornalista passata dal vecchio Pci (L’Unità) all’infatuazione financo per Trump, passando per il periodo craxiano prima, berlusconiano in seguito. Ci piaceva il suo cercare di difendere l’indifendibile, perché è sempre un esercizio intellettuale non facile e stimolante (e bisogna possedere una dialettica di alto livello, per poterlo fare): ma ciò non toglie che l’arrivare, in qualche misura, a difendere l’assalto di Capitol Hill resti cosa, per l’appunto, indifendibile…

 

19 Commenti su Romagna, ballottaggio, Caso Roccella (e la Maglie)

  1. Gp scrive:

    Che significa climate change? E se avesse ragione il prof. Franco Prodi, fisico dell’atmosfera e meteorologo, secondo cui (e non è il solo), sostanzialmente, i fattori che influenzano il clima sono così tanti e grandi che la parte imputabile all’uomo è residuale e comunque incalcolabile?
    Se avesse ragione lui le vittime di eventi come quello romagnolo non dovrebbero prendersela con la co2 ma con gli amministratori ed i governi che non hanno manutenuto e prevenuto l’evento.
    Se avesse ragione lui come farebbero i cinesi ad imporci l’acquisto di costosissime batterie al litio per muovere le nostre auto?
    Se avesse ragione lui quali argomenti avrebbero le lobby ‘green’ per farci imporre dai ns politici venduti provvedimenti masochisti e demenziali come la direttiva cd ‘casa green’ o i prossimi divieti di produzione di caldaie a gas e motori endotermici?
    Ovviamente si assumono dogmaticamente solo le teorie degli scienziati allineati, chi dissente è un negazionista o un terrapiattista… cose peraltro riviste con epidemia e guerra

    • Vedo nero e basta scrive:

      Bonaccini e soci non sono stati capaci di spendere i soldi elargiti per la prevenzione per avere dato troppo retta agli pseudo ambientalisti, bravi a bloccare tutte le opere senza proporre nessuna soluzione. la Romagna è storicamente una zona soggetta alle alluvioni; nell’antica Ravenna le sue paludi erano anche una difesa, un deterrente per gli invasori barbari. Poi la malaria, prima delle bonifiche dei primi del secolo scorso, è sempre stata la causa di tante morti. Ultima considerazione: la Schlein è sempre stata una talebana dell’ambientalismo con il prosciutto sugli occhi bloccando tente azioni di prevenzione non considerando i danni causati da un’eventuale alluvione, cosa poi successa.

  2. Ics scrive:

    La Romagna ci conferma che, in un lotto politico oggettivamente livellato verso il basso, il PD l’è la brenna più pericolosa in quanto intriso di un ideologismo radicale (es. l’europeismo cieco, l’ecologismo ottuso).

  3. Cecco scrive:

    Sul caso Roccella personalmente mi schiero dalla parte delle femministe. Forse il metodo di contestare la ministra durante la presentazione di un libro, probabilmente anche interessante, riguardante la sua saga familiare (una famiglia radicale), non è stato il massimo della furbizia dato che nei tempi odierni si gioca spesso e volentieri al giochino di accusare di fascismo gli antifascisti, anzi, ai governativi non pare il vero di poter rivoltare contro altri le accuse che vengono spesso rivolte loro da chi li accusa di non aver preso le distanze dalle destra neofascista. Ma la protesta contro quello che la Roccella rappresenta (non contro la Roccella persona) è sacrosanta ovvero la protesta contro la destra cattolica più oscurantista, quella che se potesse abolirebbe la 194 già adesso in grosse difficoltà per la presenza di medici obiettori la cui coscienza mi lascia spesso molti dubbi (perché insomma nell’oscurità del privato esistono molti meno medici coscienziosi che nel pubblico) tranne naturalmente quelli davvero convinti. Insomma, quello che si profila all’orizzonte è un bel tuffo nel passato, dove chi ha i soldi al solito può abortire senza grossi problemi mentre chi è poverello vede un SSN sempre più restio alle pratiche abortive.

  4. Paolo Panzieri scrive:

    Sull’assalto a Capitol Hill per una complezza di analisi consiglio caldamente la visione i video delle telecamere del Campidoglio trasmessi su Fox News dal più famoso anchorman USA Tucker Carson, il quale ci ha rimesso il posto quando ha chiesto al Campidoglio medesimo anche il software per il riconoscimento facciale per identificare alcuni soggetti attivi, non inquisiti insieme al famoso Scemano cornuto, in odore di essere agenti provocatori …
    In ogni caso per alcuni versi ed isolati alcuni casi di effettivo teppismo, sembra proprio una delle pacifiche gite di pacifici vecchiotti (Scemano compreso), come quelle che di questi tempi affollano la ns città, con la polizia che li accompagna in giro per il campidoglio un po’ come le ns bravissime guide.
    Provate per credere.
    Se poi volete i video tradotti e commentati li trovate anche sul sito Mazzoni News.
    Tucker Carson, invece, a breve sembra che sarà su twitter, laddove il folle Elon Musk pensa di poter impunemente ripristinare una parvenza di libertà di stampa.
    Staremo a vedere.
    Dicevano i Litfiba negli anni ’90, prima della loro omologazione, attaccando Morgana: nulla è come sembra.
    Soprattutto in America.
    Mi raccomando, quindi, sempre analisi critica sulle fonti le più dirette possibili …

    • Holden Caulfield scrive:

      Anche l’avvocato Panzieri dietrologo no dai.
      Tutto è manipolabile e tutto è in qualche modo manipolato, ma quello che abbiamo visto in quell’epifania (o a Brasilia poco tempo fa), non può lasciare adito a dubbi.
      Ma lei scortato da poliziotti accondiscendenti andrebbe a sventrare le aule del Parlamento? Per capire…

      • Paolo Panzieri scrive:

        Caro Holden,
        guarda i filmati trasmessi da Fox News prima di esprimere pareri affrettati, scoprirai un mondo, sono incredibili.
        Gianrico Carofiglio ha scritto un librettino: “l’arte del dubbio”, la mia.
        Ben più modestamente io di fronte ad una informazione obbiettivamente manipolata non posso avere verità da offrirti, ma ti dico solo: abbi dubbi.
        Il principio della conoscenza.

  5. Pierpaolo scrive:

    La Destra governa, non vedo il problema. Se questi gruppi di contestatori gli impediscono di parlare la soluzione è semplice. Sono convinto che la volta dopo il problema non si ripresenta. Per quanto riguarda l‘ alluvione mi sembra chiaro che la gestione del territorio del PD è stata disastrosa. Ci vuole un commissario per la ricostruzione e la magistratura deve aprire un inchiesta.

  6. Daria gentili scrive:

    Una tragedia non può essere il pretesto di una battaglia politica,, ma, dopo tutto questo can can sul nuovo segretario del PD, viene ovvio da chiedersi – e se non erro se lo sono chiesto anche all’interno del partito- dove e perché sia sparita nei giorni post tragedia l’ex assessora al clima della Romagna, Elly, Elly…..
    Quello che è avvenuto al salone del libro di Torino è la prova provata che ci sono, come sostenuto più volte anche da vari partecipanti al blog, i “ fascisti” di sinistra

    • Holden Caulfield scrive:

      Ben contrastati dai fascisti classici, quelli col marchio di origine controllata.
      Per capire, in questo blog quando è venuto meno il confronto civile. Una sola persona può impedire ai commentatori di esprimersi e per quanto mi riguarda ho la certezza che non lo abbia mai fatto.

  7. UNO DEL PD scrive:

    Ho votato con convinzione Anna Ferretti, e ho cercato di convincere altri a farlo (non saprò mai se con successo o no). Riconosco che questo blog è uno spazio di confronto politico-culturale di altissimo livello, soprattutto se paragonato alle cialtronate che girano sui social.
    Non sono per niente d’accordo con l’avvocato Panzieri nel ridimensionare l’assalto a Capitol Hill: se Trump fra l’altro fosse estraneo, l’avrebbe detto a chiare lettere e senza ambiguità subito, condannando i facinorosi.

    • Paolo Panzieri scrive:

      Caro Uno,
      a parte guardare i video delle telecamere a circuito chiuso ottenute da Fox News di cui sopra, c’è una intervista con Trump su CNN che ti potrebbe esserti utile.
      Ho trovato una traduzione italiana (abbastanza di parte ma dedele) cui ti rimando
      https://www.facebook.com/scazzo.moderato/videos/1044200089885859
      Non pretendo di avere alcuna verità assoluta, ma soltanto molti dubbi da condividere.
      La conoscenza nasce dal dubbio.

  8. Holden Caulfield scrive:

    SIENA, CAPITALE MONDIALE DELL’AUTO…ASSOLUZIONE
    Eccoci arrivati al ballottaggio. Una tra la Fabio e la Ferretti diventerà sindaco, ma cosa rimarrà di questa campagna?
    Per me una cosa al di sopra di tutte per distacco: l’incredibile e sfacciata strategia dei partiti di centrodestra, che hanno scaricato tutte le responsabilità di ciò che non ha funzionato negli ultimi cinque anni su un solo uomo, De Mossi. Ebbene io, dopo averlo votato (non troppo convintamente) in nome della sacrosanta alternanza di governo, l’ho criticato tutte le volte che ha fatto delle scelte per me sbagliate, ma quanto fatto da FDI, FI e Lega è a dir poco indegno. Rimanere in maggioranza fino all’ultimo secondo per poi sbandierare una verginità assurda rappresenta una delle pagine più nere della storia recente del comune di Siena.
    E ancora una volta si ricomincia con il gioco preferito dei senesi, scaricare tutte le responsabilità su un colpevole designato, per beatamente autoassolversi. Così il PD diventa un’entità astratta, che ha distrutto una banca (ovviamente noi che via via lo abbiamo votato non c’entriamo niente). Oggi invece De Mossi, in virtù del suo caratteraccio è il solo artefice dell’insoddisfazione della cittadinanza.
    Continuiamo così, parte la caccia ad un nuovo colpevole!

  9. Gp scrive:

    Mi sa che a furia di prendere la residenza nel casolare del chianti o delle crete, o a Castiglioni, di piddini votanti a Siena ne è rimasti troppi pochi

  10. Vedo nero e basta scrive:

    Almeno qualche buona notizia. Ha vinto la Fabio e gli omini e le donnine della cooppe hanno cominciato a muovere le rotelle del proprio cervellino, si sono accorti che i buonisti sinistrorsi (non meritano di chiamarsi sinistra) hanno fatto dei danni alla Città da mai più perdonare. Speriamo che questa conferma del centrodestra sia seguita da una buona amministrazione pubblica senza più brutte sorprese in stile De Mossi. Coraggio ed auguri di buon lavoro al nuovo sindaco Nicoletta Fabio.

  11. Daria gentili scrive:

    Auguriamo buon lavoro al neo sindaco, anche se i problemi e le sfide da affrontare non saranno facili.
    Il fardello di un recente disastroso passato ha continuato a pesare, a mio avviso giustamente, sulle spalle del PD cittadino, che, anche per questo, ha perso nuovamente.
    Sul risultato delle amministrative per il PD nel resto del paese non ha influito l’effetto Elly…..forse nelle stanze del partito si dovrebbero chiedere se non sia il caso di proporre soluzioni ai problemi reali (per altro in gran parte dovuti anche ad anni di cattiva politica piddina)
    che preoccupano la maggioranza delle persone, che non bacare quotidianamente con le fantasie arcobaleno, uteri in affitto etc etc….

  12. Simone carmignani scrive:

    Complimenti e buon lavoro a Nicoletta Fabio , con l’auspicio che non sia una marionetta nelle mani di alcuni partiti, come hanno provato a fare con de mossi, invano.
    Buon lavoro anche alla coalizione di destra, che con 5 anni di esperienza possa amministrare meglio di come ha fatto, nell’interesse della città e dei suoi cittadini.
    Buona , decisa e determinata opposizione alla ferretti, che non sia molle come l’ultima e stimoli a far bene la maggioranza.

  13. Vedo nero e basta scrive:

    Quelli del PD sono diventati proprio dei poverElly!!!E non è finita ancora.

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