Eretico di SienaIran-Israele, Acca Larenzia (e 3 Ps) - Eretico di Siena

Iran-Israele, Acca Larenzia (e 3 Ps)

Eccoci – con un ritardo giustificato dalle gravi contingenze geopolitiche – a pubblicare il pezzo settimanale: carne al fuoco, purtroppo, ce ne è davvero tanta, anzi troppa: diamo senz’altro la priorità agli Esteri – come si scriveva una volta -, ma occupiamoci anche di un caso cultural-politico senz’altro significativo degli italici tempi.

 

QUI TEHERAN…

L’Iran non poteva non rispondere, dopo l’attentato alla sua ambasciata in Siria, ed ha dunque risposto. Da più parti, si pensava ad una risposta indiretta, comunque non proprio verso il cuore di Israele: ed invece, per la primissima volta nella Historia, ciò è accaduto.

Dalle scene di giubilo che ci arrivano, pare che quella metà di iraniani che è schierata con la teocrazia islamista ne sia ben lieta: Teheran ha dimostrato di potere arrivare in partibus infidelium, con la sua tecnologia militare. Non era scontato. La dimostrazione di forza – ad uso internazionale e soprattutto nazionale – c’è stata tutta. Servirà per ricompattare la popolazione, alle prese con un’inflazione monstre?

Notazione finale, la quale non può non fare riflettere: nelle stesse, identiche ore in cui i droni (e non solo) iraniani provavano a superare l’Iron dome, gli stessi droni Shahed di marca iraniana fendevano il cielo ucraino, raggiungendo con pieno successo Kharkiv, la seconda città dell’Ucraina. La quale, quanto a difese antiaeree, è purtroppo messa assai peggio di Israele…

 

QUI GERUSALEMME

Israele è ad un punto di svolta: tanto si era dimostrata impreparata ed incapace di difendere i suoi stessi abitanti, il 7 ottobre 2023, tanto è parsa efficiente e risoluta in questo caso. Iron dome, Fionda di Davide e via dicendo, hanno funzionato al massimo ed al meglio: l’attacco iraniano sarà stato anche “telefonato”, ma non hanno mandato proprio noccioline, da Teheran.

Israele è tornato, dunque, a fare Israele: con l’aiuto – assai concreto – di USA, di Francia, di Gran Bretagna e della Giordania, cruciale alleato in zona. Adesso, sarebbe il momento di provare la via della descalation, per cercare di riguadagnare un minimo di simpatie internazionali, che poi si traducono in concretissime e decisive alleanze, quando davvero conta.

Certo, il problema resta tutto, purtroppo intatto e di difficilissima risoluzione: l’Iran ha infranto il tabù del primum (per una potenza che vuole la distruzione di Israele e si augura una “Gerusalemme tutta islamica” – come scritto da Khamenei giusto ieri -, non è cosa da poco), ed i fronti aperti sono tanti (Libano e Yemen, oltre alla questione di Gaza, i due principali, ovviamente).

Calma e gesso, a questo punto, in attesa degli eventi: e speriamo in bene; nel frattempo, i manifestanti per la Pace occidentali, dopo la sfaragliata iraniana di sabato notte, come si pongono? Si limitano al refrain che ” comunque Israele se l’era cercata”?

 

IL ROMANZO SU ACCA LARENZIA

La maggioranza di Destra ha commesso un errore, alzando in settimana il tono della polemica contro il romanzo di tale Valentina Mira “Dalla stessa parte mi troverai” (Sem)? Di certo, ha consegnato alla ribalta nazionale una nuova figura di scrittrice che – a quel poco che ne ho letto e sentito, anche da lei stessa – mi pare meno meritoria di altri giovani scrittori, più o meno emersi. La Mira ora diventerà – è già diventata – un simbolo della nuova Resistenza, con ospitate dalla Gruber annesse: troppa grazia, è davvero il caso di scrivere.

Nel suo libro, la Mira si prende la briga di raccontare la vicenda di Mario Scrocca: accusato della morte dei due innocenti di Acca Larenzia (gennaio 1978), e poi morto in circostanze non chiarissime in carcere; come giustamente mette in evidenza Matteo Sacchi (sul Giornale di sabato, pag. 27), che il libro voglia essere una sorta di controstoria della vicenda, lo dice in modo esplicito la fascetta “Acca Larenzia, l’altra storia di un mistero italiano” ( a corredo di una copertina piuttosto maliziosetta: l’operazione di marketing, quella è davvero perfetta)

Si sa bene che Acca Larenzia è uno snodo identitario della estrema Destra, con contorno di inguardabili saluti fascisti (che andrebbero attenzionati con altra solerzia da chi di dovere); ergo, l’autrice sapeva bene che sarebbero venute fuori tutte queste polemiche, anche a livello politico: si vuole la solidarietà, senza che neanche ci siano le polemiche (altre cose, ovviamente, le minacce on line, da condannare senza ma e senza se)? E, a libro chiaramente politico, è difficile poi che la politica – quella toccata nelle sue pulsioni identitarie – non risponda, da par suo (ed i toni – come detto – sono spesso sbagliati).

Si assapori giusto questo passaggio:

“Mentre escono dalla sezione (di Acca Larenzia, ovviamente, Ndr), due di loro vengono ammazzati. Gli sparano. Sono anni in cui succede. Sono anni in cui sono loro i primi ad ammazzare. Carnefici: qualche volta, come ora, anche vittime”. Mah…

In conclusione, troviamo interessante un passaggio di ciò che Franco Cardini ha detto (sempre su Il Giornale di sabato), a proposito dell’oggi: evidentemente, la temperie resistenziale ha un po’ fatto il suo tempo, appare vagamente ingiallita, ergo viene proposta quella dei mitici (e sanguinosi, da ambo le parti) Settanta.

La professoressa (“filosofa”, eh: dunque collega di Kant e Hegel) Di Cesare che si addolora per la morte della Balzerani, si ricorderà; la giovane scrittrice emergente, la quale si occupa in modo militante di Acca Larenzia; financo la Schlein, la quale “parla, scrive e si veste (su suggerimento dell’armocromista, Ndr) come una extraparlamentare di sinistra degli anni ’70”, secondo Franco Cardini.

Già i venti di guerra, in giro per il mondo, non sembrano essere flebili; sarebbe bene che in Italia – su quegli anni – la parola si lasciasse agli storici e ai giornalisti (seri), più che alle scrittrici infiammatrici (uso il condizionale, eh: che non si gridi alla censura per un auspicio): di tutto si ha bisogno, fuorché di tornare ad ammazzarci per le strade e nelle piazze. Per potere poi magari dire di nuovo – fra qualche anno, parlando dell’oggi – che “sono anni in cui succede”…

Ps 1  Quella passata, è stata una settimana di autentica mestizia, per la comunità selvaiola (e non solo, ovviamente): si era iniziato con la scomparsa di Vinicio Guastatori, 90 anni, figura di artigiano di qualità, di quelli sempre più rari da trovare, per i quali il turn over è pressoché inesistente. La sua botteguccia in Monna Agnese, che fine farà?

Poi, è arrivata – come una vera e propria mazzata di inizio giornata – la notizia della improvvisa scomparsa di Alessandro Bartali – Pipino, per gli amici -, che di anni non ne aveva 90 come Vinicio, ma soli 49. “Selvaiolo totale”, come è stato definito con pregnante espressione. A parte la Contrada, mi era capitato di giocarci insieme, non solo nel più o meno glorioso Rinoceronte: io portiere, lui attaccante di concreta qualità. Era deciso, grintoso, anche incazzoso quando ci voleva: ma sempre nel modo giusto e leale, nonché costruttivo. Condoglianze, davvero sincere, alla famiglia.

Ps 2 Questo pomeriggio – Sala storica, ore 17,30 – lo scrivente terrà una conferenza per rievocare la Rivoluzione dei garofani, che il 25 aprile (ebbene sì!) del 1974 fece tornare il Portogallo alla democrazia, dopo i decenni del salazarismo imperante. Ci sarebbe tanto da dire sul presente, e magari qualche cosa si dirà anche su quello: proprio perché siamo in democrazia – e non in Russia o in Iran -, lo si può pienamente fare…

Ps 3 Lo scrivente, venerdì pomeriggio sarà in quel di Carrara – alla locale e gloriosa Accademia – a presentare il suo libro leopardiano; nel frattempo, per chi fosse interessato, segnalo l’uscita di una intervista concernente il libro, che si trova in formato Podcast sul sito – gestito da Livio Partiti – denominato “Il posto delle parole”. Buon ascolto, a chi lo vorrà: una mezza oretta spesa benone, suvvia…

 

18 Commenti su Iran-Israele, Acca Larenzia (e 3 Ps)

  1. Anonimo scrive:

    Venti di guerra mondiale che ci soffiano addosso, debito pubblico alle stelle per via di bonus folli, sanitá allo sfascio, una direttiva green che sbatte in faccia i costi del cambiamento climatico. E di che sentiamo parlare, dalla Gruber, da politici nostalgici, e purtroppo anche qui? Di acca larentia, saluti fascisti e anni di piombo. E basta! Basta tirare in ballo il passato per delegittimare la politica presente, veramente non se ne può più…È un giochino ormai insopportabile, giudichiamo la politica sulle scelte presenti, che di carne al fuoco c’è n’è tanta e questioni più attuali delle bandiere rosse e camice nere

  2. Cecco scrive:

    Buongiorno Eretico, gli anni ’70 sono lì, appena dietro di noi con le famiglie che ancora piangono i loro cari morti per qualche idealità più o meno astrusa. Eppure sono stati anni fecondi per il nostro paese, sono figlie di quegli ideali le grandi riforme italiane: lo Statuto dei lavoratori, il Servizio Sanitario Nazionale, la Basaglia, il divorzio e la 194, insomma anni in cui ci si spendeva, ed anche con profitto, per gli ideali in cui si credeva, il tutto purtroppo condito da una violenza intollerabile e spesso alimentata ad arte da chi invece sarebbe stato deputato a contenerla, le stragi di stato sono una realtà difficilmente contestabile. In quel clima di odio si consuma l’efferato omicidio di Acca Larentia, tutta quella insopportabile violenza che porterà inevitabilmente alla fine di una stagione politica che invece contribuirà in modo sostanziale alla modernizzazione del paese. Hanno vinto quelli che, attraverso l’uso della violenza, hanno di fatto arrestato una stagione gravida di progresso per l’Italia. La mia personale riflessione è che il terrorismo ha di fatto spazzato via, oltre alle vite di molti giovani, anche un processo di rinnovamento del paese sostituendo il tutto con la sola legge di mercato di cui sono diventati spesso fieri sostenitori proprio quelli che un tempo si dichiaravano difensori del proletariato, quanti ex Lotta Continua sono finiti a rimpolpare le fila dei berluscones! Comunque parlare di quegli anni non è inutile, anzi stiamo parlando di chi siamo adesso e del perchè ci comportiamo in un certo modo invece che in un altro,
    Sul governo israeliano il mio giudizio è pessimo: al pogrom del 7 ottobre risponde con la vendetta (non con giustizia) e con una atrocità tale da far impallidire il più convinto sostenitore dello stato israeliano, inoltre bombarda un’ambasciata, il suo nemico giurato Iran (che non può perdere la faccia di fronte al mondo arabo) tira dei missili ma comunque da modo ad Israele di fare una bella figura per il sistema difensivo (in modo intenzionale? bho) ma Netanyahu minaccia ulteriori ritorsioni. Speriamo davvero che questa volta gli Usa riescano a fare da paciere e fermino i pruriti guerreschi del primo ministro perchè di un ulteriore teatro di guerra non ci sarebbe davvero bisogno, e speriamo anche che prima o poi il popolo israeliano sia capace di esprimere un governo perlomeno decente.

  3. Daria gentili scrive:

    L’Iran, con la sua rappresaglia annunciata, ha ributtato la palla della responsabilità di un eventuale escalation nel campo di Israele, che, adesso, si trova di fronte ad una duplice alternativa.
    Da un lato seguire i consigli degli alleati occidentali – nonché di Arabia Saudita e Giordania, partner di una nuova, storica, alleanza – di tenere un atteggiamento moderato, dall’altro perseguire quella che è, da sempre, la propria tattica difensiva…… ossia attaccare e continuare a mostrare la sua forza. Del resto, dal punto di vista Israeliano questa seconda scelta sarebbe ampiamente legittimata dal fatto che per la prima nella storia l’Iran ha attaccato Israele direttamente dal proprio territorio.
    Considerato che, secondo me, l’obbiettivo principale israeliano è quello di distruggere i siti che lavorano all’atomica iraniana, penso che se Israele non risponde alla rappresaglia Iraniana è perché, al momento, non ha ancora la certezza di poter distruggere questi siti……

  4. Vasco scrive:

    Non sono d’accordo sig. Anonimo!
    Le nuove camicie nere, con la legittimazione del voto, stanno provando a cambiare in peggio questo paese a cominciare dalla costituzione.ne è prova il nepotismo e l’occupazione di tutti i ruoli possibili, ma ora come allora, l’inettitudine e il pressapochismo, l’incapacità e l’arrivismo, li costringono a clamorosi passi indietro!
    Quanto ci circonda è di pericolosa gravità, ma non deve farci dimenticare il contesto interno, importante anche a livello internazionale data l’indole bellicista dei destristi, pronti a fare affari con le armi a scapito dell’economia della salute dei cittadini…anche di quelli che sentendosi e definendosi patrioti, pensano di esserne immuni.

    • Anonimo scrive:

      Spero che non abbia frainteso il mio intervento come un sostegno all’attuale governo, che ha diversi peccati sulla coscienza: in primis aver dato (come dice anche lei) la precedenza alla militanza come criterio di selezione, le scelte ridicole dettate dall’ideologia sovranità, e guardando alle mie tasche di lavoratore dipendente, avere un occhio di riguardo alle partite iva per non parlare degli evasori. Purtroppo, se guardo al governo giallorosso, c’è ugualmente da mettersi le mani nei capelli: la minchiata del super bonus la pagheremo a lungo. In effetti, trovare sia a destra che a sinistra qualcosa di meritevole è un duro esercizio. E proprio questo voleva essere il senso del mio intervento: giudicare la politica in base ai risultati prodotti, ahimè assai scarsi, invece di giudicarla in base a criteri ideologici che portano inevitabilmente a assolvere una parte e condannare l’altra, in nome di fasci falci e martelli

      • Vasco scrive:

        Il superbo usa è stata una manovra dei giallorossi, ma pochi mesi dopo è stata confermata dal governo draghi( economista) e dal mdf giorgetti( economista in pectore)…dunque le responsabilità vanno coerentemente e giustamente distribuite. E comunque i problemi sono emersi con il bonus facciate più che con il superbonus! coi dovuti controlli il deficit sarebbe stato molto inferiore ai guadagni in termini di entrate lavoro ed economia circolare. Apprezzo la sua risposta e invito a non lasxiarci incantare da mistificazioni e abbaiatori.

  5. cherubino scrive:

    nel frattempo, i manifestanti per la Pace occidentali, dopo la sfaragliata iraniana di sabato notte, come si pongono? Si limitano al refrain che ” comunque Israele se l’era cercata”?

    …lungi da me classificarmi come manifestante -pacifista -propalestinese a priori…ma si può dire che Israele stia cercando (con concreti atti militari) di allargare il fronte del conflitto regionale, oppure è vietato?

    Anche perché come scriveva un importante quotidiano economico nazionale lunedì, se dopo aver fatto saltare per aria un paio di pezzi grossi dei Pasdaran dentro il consolato in Siria (un generale in particolare che era il tramite fra Kamenei e Hezbollah), il prossimo obiettivo nel mirino del IDF fosse lo sceiccone Hassan Nasrallah , mi sembra una cosa piuttosto evidente che Bibi Netanyahu oltre che garantirsi una legittimazione politica , voglia regolare i conti una volta per tutte con i simpatici vicini.

    Si può discutere quanto si vuole se sia legittimato o meno a farlo, ma resta il fatto che stia pensando di entrare a disinfettare con la fiaccola in un deposito di sostanze infiammabili ed esplosive…poi non ci lamentiamo se salta tutto per aria.

  6. David Errre scrive:

    Eretico caro,
    due domande:
    Il libro della Mira, l’hai letto? (Io no).
    Notizie del Pendola? Di rinvio in rinvio, col balletto delle competenze, rischiamo che non riapra piú….

    • Eretico scrive:

      Caro David Erre,
      del Pendola non ho alcuna notizia fresca: anche io sarei moderatamente pessimista, sic (sperando di essere smentito in modo clamoroso, si capisce).

      Quanto al libro della Mira, ne ho letto solo alcuni estratti, dai giornali (infatti non ho dato un giudizio tecnico sullo stile): fortunatamente – fra le cose per la Comunale ed i libri da leggere per piacere – ho di meglio da leggere, in linea di massima…

      L’eretico

      • David Errre scrive:

        Ho visto un curioso dibattito dalla Gruber sul libro della Mira, dove nessuno dei presenti lo aveva evidentemente letto.
        La cosa è culminata con la Mira, che contestava a Mario Sechi di aver scritto un articolo di critica sul libro non avendolo letto, e Sechi che si arrampicava sugli specchi, ma il dibattito era ormai derivato sui fascisti e i comunisti terroristi. È mancato il tempo, altrimenti partiva pure il pippone sui ggiovani repubblichini in buona fede…
        Ma è possibile che il dibattito su un bene culturale, un libro in gara ad un premio letterario, si debba ridurre al solito teatrino politico?
        Alla fine della trasmissione m’era venuta quasi voglia di comprare il libro, per umana solidarietà verso l’autrice.

        Questione Pendola: anche io sono pessimista, nemmeno tanto moderatamente, ti posso chiedere l’impegno, ogni tanto, di fare un tuo PS di aggiornamento sulla vicenda su questo blog tanto letto?

        • Eretico scrive:

          Se e quando avrò notizie sul Pendola – il più antico cinema di Siena, a questo punto, se si escludono i “rifatti” dopo essere stati chiusi a lungo -, sicuramente ne scriverò: sperando di portare buone nuove…

          L’eretico

  7. Marco Burroni scrive:

    Riguardo al libro della giovane scrittrice – della cui esistenza ero ignaro – è consolante pensare che qualcuno di destra sia in grado di leggere qualcosa di più strutturato dei libri fantasy di cui sono appassionati… ma è veramente tragico che con tutto quello che succede, con i venti di guerra nel mondo, con la finanza pubblica alla canna del gas, con la sanità pubblica al collasso, con la scuola pubblica in crisi da decenni, con una crisi industriale che minaccia migliaia di posti di lavoro, ecco, è veramente tragico pensare che si perda tempo con queste sciocchezze.

  8. Ics scrive:

    La pacificazione definitiva dell’area passa necessariamente dalla caduta dell’attuale regime iraniano.
    La speranza è che avvenga con le “buone”: un’implosione causata dalla rivolta di giovani e donne.

    Considerazione generale: tendiamo ad applicare la nostra scala di valori agli altri. Non è detto che la qualità della vita, il benessere economico siano inevitabilmente al vertice delle priorità di un popolo. Esistono differenti soglie di “sopportazione”: basta vedere le condizioni in cui sono disposti a vivere i russi pur avendo così tante materie prime da farsi mantenere tutti a sbafo da babbo stato..

  9. Roberto scrive:

    Vorrei tornare sul caso Bari. Ora ci sarebbe un caso Sicilia mi pare altrettanto , se non più grave. Ma è coinvolto il vicepresidente della regione Sicilia, leghista. A parte il fatto che la Lega ha già parlato di giustizia a orologeria, mi chiedo in quanti lo sanno. La notizia è occultata su tutte le reti RAI e Mediaset, su tutti i giornali di destra, sulb Corrierone nazionale un trafiletto di spalla, nessun talk show che se ne occupi. Soltanto sulla 7 si vede qualcosa, e ovviamente sul Fatto e Repubblica la notizia è riportata con un certo rilievo (peraltro analogo, al rilievo che hanno dato al caso Bari).
    C’è da meditare…..

    • Maurizio scrive:

      Dai Roberto fattene una ragione, stai sereno e canta bella ciao…

      • Roberto scrive:

        Veramente una ragione dovresti fartela tu. Io , credo a differenza di te, non credo , obbedisco e mi allineo ciecamente ai referenti politici per cui simpatizzo, invece, generalmente, i simpatizzanti della destra, per costituzione e forma mentis, amano sostenere ciecamente i propri leader di riferimento, pronti a sostenere qualsiasi cosa piaccia loro: se un leader di destra dicesse per assurdo che la cacca è buona, tutti a mangiare cacca.

  10. ginocacino scrive:

    … buongiorno a tutti, ma due parole due sull’accusa di crimini di guerra fatta dal Sudafrica a Israele? secondo voi è sostenibile o no? … bombardare deliberatamente un Consolato che ha lo stesso status di una ambasciata? e in Palestina, borbardare sistematicamente tutte le strutture sanitarie? deportare un popolo e contemporaneamente autorizzare la “colonizzazione” di quei territori “sfollati”? l’uso della fame, della miseria e della privazione di ogni cosa come arma di guerra? … e il bello (bello poi mah!) è che i Palestinesi nn hanno un esercito ne batterie contraeree ne droni e missili e nefandezze simili da contrapporre, come gli Ucraini ai Russi … ah già ma hanno o c’è Hamas accidenti! …e l’ignorare sprezzanti tutte le risoluzioni ONU?
    Ma Israele è parte del blocco occidentale e loro … (anzi noi), capitanati dagli alglo americani, portano la democrazia contro l’incubo islamo/comunista ovunque vadano ed è evidente che questa è la ragione principale, il motore che spinge all’azione; l’hanno portata in Vietnam, in Corea, in Afganistan, in Iraq, in Siria e finanche a Cuba ed ora, giustamente, la stanno organizzando per la Russia e la vogliono portare in medio oriente non tralasciando di curare anche l’Iran; per la cura e la salvezza della Cina, data la sua vastità ed il suo “peso” si stanno attrezzando e organizzando cosi che dopo questa ennesima azione per portare progresso e civiltà, saremo finalmente tutti felici e contenti anche se in un mondo fatto di macerie
    buon fine settimana a tutti

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