Eretico di SienaLa domenica del villaggio: Papa Francesco, "Mystic river", Auschwitz - Eretico di Siena

La domenica del villaggio: Papa Francesco, “Mystic river”, Auschwitz

- 15/03/15

 

Questa settimana, il menu della rubrica culturale del blog comprende un argomento di respiro vaticano (l’opposizione interna a Papa Francesco, a due anni dall’insediamento di Bergoglio); un film da rivedere (o vedere, se colpevolmente toppato nel 2003); infine, un libro volutamente provocatorio su Auschwitz.

Buona lettura!

 

PAPA FRANCESCO E L’OPPOSIZIONE INTERNA

La notizia della settimana, sull’altra sponda del Tevere, è che il prossimo 8 dicembre inizierà un Giubileo straordinario, che andrà a concludersi il 20 novembre 2016 (data molto cara ai gesuiti, che vengono ordinati quel giorno). L’8 dicembre, oltre all’evidente richiamo mariano, ha un altro significato: i 50 anni esatti dalla fine del glorioso Concilio Vaticano II, voluto da Giovanni XXIII e portato a termine, dopo la morte del “Papa buono”, da Paolo VI. Il rapporto con il Concilio è un argomento dirimente, all’interno della multiforme realtà del cattolicesimo italiano: in buona sostanza, ognuno (conservatori-progressisti) lo tira per la giacchetta da par suo.

I due anni di pontificato di Bergoglio, in ogni caso, meritano una riflessione: articolata e complessa, nonché ovviamente ben lungi dall’essere esaustiva.

A parte le resistenze della magna pars curiale che vuole mantenere i suoi privilegi (come sempre accade nelle dinamiche di potere), in questo blog – ed oggi in questa rubrica – interessa soprattutto calibrare l’attenzione su un punto: Francesco è il primo Papa che ha davanti a se stesso tanto ammiratori insperabili per altri Pontefici (da Scalfari in giù), quanto denigratori facenti parte di quel milieu culturale sempre e comunque filopapista, a prescindere (fino a Francesco, appunto). E la bile tracimante dei secondi è alimentata proprio dall’attenzione dei primi…

Prendiamo il caso – emblematico assai – di Antonio Socci, noto polemista assai vicino a Comunione e liberazione: dopo avere messo concretamente in dubbio la liceità dell’elezione di Francesco nel suo ultimo libro; dopo averlo criticato plurime volte per le sue “affinità elettive” con l’intellighentsia laicista (gruppo Repubblica-Espresso in primo luogo), oggi, dalle colonne di “Libero”, insinua che il rischio-Giubileo sia il seguente: che possa diventare, alla prova dei fatti, un grande evento personalistico pro-Francesco, piuttosto che un momento cristocentrico.

Verrebbe dunque da dire, e soprattutto da chiedersi: ma i Socci, nel 2000, dove vivevano? L’intellettuale cattolico (più cattolico che intellettuale) aveva allora 41 anni. Troppo pochi per rendersi conto della straripante presenza del Papa polacco (peraltro già malato da tempo), e dello show business di stampo affaristico-religioso che dominò gran parte dell’evento del 2000?

Una cosa appare certa sin da ora: comunque andrà, sarà un Giubileo più sobrio del precedente; con più preghiere e confessioni che megaraduni.

L’opposizione “interna” a Papa Francesco dovrà – purtroppo per lei – farsene una ragione; salvo chi, alla realtà fattuale da sempre refrattario, continuerà a sostenere il contrario…

 

 

“MYSTIC RIVER”: UN CAPOLAVORO DA RIVEDERE

Questa settimana, suggerisco ai lettori un film ormai datato (2003), ma assolutamente da rivedere, non appena possibile (allo scrivente è capitato in settimana, sulla benemerita Raimovie).

Non l’avevo più rivisto, dopo l’autunno 2003, al momento della sua uscita. A distanza di una dozzina d’anni, che dire?

Il film di Clint Eastwood è un autentico capolavoro: per i tempi narrativi, per la maestria registica, per la qualità dell’interpretazione dei singoli (Sean Penn diventa qui attore di pregio, ma anche Kevin Bacon e lo stralunato e dolente Tim Robbins sono eccellenti).

Tratto da un romanzo di Dennis Lehane, ambientato nella Boston del 1990 (dopo l’antefatto che si svolge invece nel 1975), la pellicola a Cannes 2003 NON ottenne nessun tipo di riconoscimento (!). Forse, con il senno di poi, per il contesto: era il momento dell’attacco USA all’Iraq di Saddam Hussein (marzo 2003), e la Francia di Chirac fu contraria (giustamente). Negli States, si sollevò un’ondata antifrancese mai vista prima (e dopo): i francesi divennero “mangiarane”, e si pensò e propose di boicottare financo le specialità francesi. Anche Cannes ne avrà risentito?

Il film, tra l’altro, contiene uno straordinario monito morale, allora come oggi del tutto valido: quello cioè di evitare il ricorso alla giustizia fai da te, cancro della convivenza negli USA (e noi – come risaputo – dagli States tendiamo immancabilmente ad assumere il peggio, piuttosto che il meglio).

Curiosità finale: in un cameo del film, appare il vecchio Eli Wallach. Sergio Leone, questo film l’avrebbe visto davvero volentieri…

 

“PER FAVORE NON PORTATELI AD AUSCHWITZ”

C’è un libro che attacca in modo frontale la retorica della Shoah: “Per favore non portateli ad Auschwitz”, dell’esperto di ebraismo, e docente, Gianpaolo Anderlini (Libreriauniversitaria).

Un piccolo libro, dal titolo volutamente provocatorio, la cui tesi di fondo è che ci sono altri luoghi (Treblinka, Sobibor) che più e meglio di Auschwitz possono comunicare l’orrore di ciò che è stato, ed in più evitando le tonnellate di retorica presenti in ogni treno della memoria.

Anderlini cita Guccini sul lager (“è una cosa nata in tempi tristi, dove dopo passano i turisti”), e sviluppa il suo ragionamento in modo a tratti davvero convincente:  chi scrive, ha sempre cercato di contrastare la retorica della Memoria, e ne ha trovato a spanne nei dintorni di questi treni della memoria (e non a caso ad Auschwitz-Birkenau c’è andato in macchina, e senza studenti).

Ciò detto, credo che il pur meritorio libro di Anderlini sarebbe da scolpire nel marmo se nell’Italietta renzian-berlusconiana di oggi l’opposizione fosse CONOSCENZA con retorica versus CONOSCENZA senza retorica. Non c’è da specificare per chi parteggeremmo.

Il problema, il dramma è che l’autentica opposizione è oggi piuttosto questa: IGNORANZA totale versus CONOSCENZA ammantata di retorica. Ed anche qui, cosa scegliere va da sé…

25 Commenti su La domenica del villaggio: Papa Francesco, “Mystic river”, Auschwitz

  1. ANONIMO scrive:

    A mio parere fin quando Papa Francesco algergherà dalle suore di S. Marta non avrà alcun tipo di problema.

  2. marco scrive:

    Il grande problema è lo strazio e le persecuzioni che subiscono i cristiani in tutto il mondo tra l’ indifferenza dei giornali comandati dal regime ateista/gay/abortista. Nessuno parla dell’ utero in affitto (un vero crimine) e del crimine di stato (aborto), il regime GENDER entrato nella scuola! La legge Scalfarotto (altro regime), contro la coppia naturale. Solo il quotidiano La Croce ha avuto il coraggio di parlare di queste atrocità.

    • Posa la boccia scrive:

      Troppo vino fa male. Come pure l’omofobia.

    • Francesco scrive:

      Ma che film hai visto?

    • Testa alta scrive:

      Il solo fatto che lei possa esprimere liberamente queste opinioni e che esista un quotidiano, fortunatamente non molto conosciuto, che le pubblichi dimostra in modo incontrovertibile che non viviamo in un regime.

    • Duracervice scrive:

      Marco, ma perchè non ti unisci all’IS? Saresti un ottimo elemento! Hanno certamente bisogno di gente come te! Pensa alla soddisfazione di decapitare un gay o un abortista o un ateo ogni giorno! Avanti così, NOI siamo i BUONI, quindi abbiamo SEMPRE ragione!
      Non è vero Eretico?

    • Lobotomizzato scrive:

      Io col quotidiano La Croce, ci posso accende il foho

  3. Brandano scrive:

    Se desideraste un po’ di “conoscenza” senza alcuna”retorica” e vi trovaste a passare per Trieste,fate Una visitina(basta poco piu’ di un Ora)alla Risiera di San Sabba magistralmente ristrutturata(prima Della fuga lavevano incendiata e fatta saltare per nascondere le prove)da un architetto Italiano.Un concentrato di orrore che basta e avanza per “conoscere”senza alcuna “retorica”…..e senza treni Della memoria!!!

    • Alessandro Di Piazza scrive:

      Certamente; e per completezza si potrebbe leggere anche le poche pagine ” la Risiera di San Sabba” di Carlo Mattogno.

  4. Edoardo Fantini scrive:

    Caro Marco, propongo due albi. Il primo per i cattolici, che, in quanto tali, dal giorno dell’iscrizione in poi saranno sottoposti alle leggi Vaticane; il secondo per gli atei che dovranno osservare le norme dello Stato laico, che a quel punto potrà regolamentare l’eutanasia, i matrimoni gay, le adozioni, le tasse per la Chiesa ecc. ecc. Poi andremo a contare gli uni e gli altri.

    • elvetico scrive:

      e quando hai contato che fai ? Ti avverto, se non te l’ha detto nessuno che la conta si fa con le elezioni, almeno nei regimi non fascisti e non marxisti.

      • Edoardo Fantini scrive:

        Per fare la conta basta conoscere i numeri: nel caso da me indicato servirebbe ad appurare quanti se la sentono di fare, sul serio, i cattolici. Per tua conoscenza, in vent’anni di fascismo, in ogni organo od ente, di Stato e non, tutte le decisioni furono raggiunte secondo la volontà della maggioranza che gli aventi diritto esternavano con il proprio voto.

  5. Anonimo scrive:

    Giubileo più sobrio: Papa Francesco ha detto che dovrà andare a S. Pietro solo chi andrà a confessarsi. Eretico, vai anche te?

    • Eretico scrive:

      Grazie del pensiero, ma il mio unico (potenziale) confessore è Acampa Giuseppe…

      A Brandano: ottimo, il suggerimento di Trieste per la risiera; io nel 2006 (nisi fallor) ci portai i ragazzi (e dopo, subito foiba di Basovizza, in una sorta di par condicio dell’orrore). Trieste merita anche per tanti altri motivi: a breve, infatti, ne parleremo…

      L’eretico

      • Edoardo Fantini scrive:

        Anche a Coltano (provincia di Pisa) fu approntato un campo di concentramento, ma non importa ricordarlo: ci furono internati i soldati della Repubblica Sociale Italiana.

        • Gianni Meiattini scrive:

          Allora ci sono finiti sempre troppo pochi …….

          • Edoardo Fantini scrive:

            Pochi, si. Infatti non ci finirono quegli 80.000 che il 27 aprile 1945 si arresero e una volta disarmati furono massacrati dai partigiani comunisti

      • Anonimo scrive:

        Infatti secondo me l’Acampa dovrebbe essere il primo ad andare a confessarsi da Papa Francesco e neanche da solo, anzi, da Siena potrebbero fare una bella gita!

  6. Cecco scrive:

    Muoia Sansone con Socci e tutti i Filistei!

  7. Maurizio Montigiani scrive:

    …ancora a parlà de’ pervertiti?!

  8. LO SCEMO DEL VILLAGGIO scrive:

    In mezzo sta la virtù. Agli omofobi direi qualche nome Leonardo da Vinci, Michelangelo, Oscar Wilde e tanti altri che hanno fatto bene alla cultura mondiale; e poi se due persone si vogliono bene che importanza ha il sesso, gira e rigira è sempre amore, stima amicizia, non uccidono e nemmeno rubano e poi c’è meno concorrenza per gli eterosessuali o no? Gli atei? Anche loro hanno fatto una scelta, sbagliata secondo me, ma Dio ci ha dato il libero arbitrio e se hanno fatto questa scelta di vita, ma comportandosi bene poi nell’aldilà non penso che facciano una brutta fine, magari qualche millennio in più al Purgatorio. Ce la vedete Margherita l’astrofisica quando ha visto qualcosa che non pensava di vedere, credo che Qualcuno non sarà stato tanto di mano pesante, le avrà dato della ‘grulla’ e via in Purgatorio a scontare. Detto ciò vorrei dire che non è però bello leggere benedizioni pasquali, volontarie e fatte fuori dell’orario scolastico, proibite per non offendere i numerosi bambini extracomunitari e dall’altra parte non dare notizia (tranne il Corriere di Siena) di due ragazze colligiane a cui è stato proibito da diversi mussulmani di salire sul tram, linea comprensiva della fermata alla moschea, perché era contro la loro religione la compresenza di uomini e donne in un mezzo pubblico. Tutto questo non è utile a chi predica la tolleranza, ma spunto per gli estremismi o no?
    Le foibe, i campi di concentramento, i gulag? Stesso risultato di uno stato accentratore e dittatoriale come predicavano sia i nazisti, fascisti e comunisti. Stalin, Hitler, Mussolini e altri dittatori. La democrazia è l’unica forma di governo che funziona. Quante ingiustizie sono state scoperte dopo molti anni (volutamente?) dai compagni comunisti verso chi voleva esprimere la propria opinione nei paesi sotto l’egida russa. Quindi vediamo di non farci prendere dal troppo zelo, ma mantenere una visione meno pragmatica e più umana delle cose

  9. l'aborto continua a sterminare. scrive:

    Purtroppo l’ aborto (crimine di stato) continua a sterminare migliaia di creature innocenti e va fermato. Oggi esiste il regime ateista/gay/abortista che vuole trasformare gli esseri umani in robot da sfruttare colpendo la famiglia naturale basata su matrimonio tra Uomo e Donna. Hanno fatto bene i genitori di molti alunni a ribellarsi contro il regime gender che vieta agli alunni di scrivere i naturali padre e madre (sostituiti con genitore 1 e 2).

    • Testa alta scrive:

      Comunque ti puoi sempre far vedere da uno bravo, oggi con una pasticca è un po’ di riposo si guarisce.

  10. LO SCEMO DEL VILLAGGIO scrive:

    Difatti con tutti i geni che hanno governato e governano Siena per contrasto non mi considero intelligente come loro. Ma poi caro Fantini hai letto veramente ciò che ho scritto, mi sembra che non sia in contrasto con i tuoi pensieri. L’unico mio difetto é che sono troppo prolisso, non ero molto bravo in italiano a scuola. Lo ero in matematica, lo fossero stati molti senesi si sarebbero accorti di quanti soldi ci ha fregato la Casta con le sue chiacchere, transazioni dubbie fatte passare per ottimi affari e cifre truccate. Quanti soldi degli utili da Fondazione sono finiti in mani indegne, tanti.

Lascia una risposta

L'indirizzo email non verrà pubblicato.