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Comune: le retribuzioni dirigenziali, secondo l’ispettore…

 

Eccoci dunque al secondo appuntamento del martedì con le risultanze dell’ispezione ministeriale del dottor Luciano Cimbolini (ispezione ai conti comunali svoltasi fra il 14 gennaio ed il 21 febbraio 2013).

Oggi entriamo nel merito del “trattamento economico del personale dirigenziale” del Comune negli anni presi in esame dall’ispezione (in questo caso, 2004-2012, quindi tanto Cenni e un po’ di Ceccuzzi).

L’eretico non ha molto da aggiungere alla sintesi del lavoro ispettorale. Se non una cosa: ANCHE da questa ispezione, si capisce come Siena sia stata un’isola (felicissima per alcuni) in cui le regole hanno avuto un valore relativo. Alquanto relativo. Il Comune, il luogo fisico del lorenzettiano Buon Governo, è stato gestito in un modo che un ispettore del Ministero delle Finanze (autorità terza) ha letteralmente demolito.

Pagina 106, dottor Cimbolini:

“…il Comune verificato (Siena, ovviamente, Ndr) ha fatto ABBONDANTE RICORSO ALLA DIRIGENZA ESTERNA, superando i limiti previsti”, con contorno di citazioni di legge che risparmio ai lettori.

Lo sapevamo bene, c’era chi lo diceva a chiare lettere in Consiglio comunale (le Liste civiche, in quel periodo); ora lo certifica un ispettore terzo. Nessuno ha da dire niente, se non aspettare la Corte dei Conti (o la Procura della Repubblica)?

Pagina 107:

“In generale, soprattutto in base all’esame delle varie delibere di costituzione dei fondi, va segnalato come l’Amministrazione, dal 2004 al 2007, in sostanza NON abbia seguito lo schema previsto dall’articolo 26 del CCNL 23/12/1999 aventi ad oggetto le modalità di finanziamento della retribuzione di posizione e di risultato”.

A Siena, si fa come ci pare: partendo dal Comune, no?

Per chiarire ancora meglio la cosa, a pagina 108 l’ispettore scrive:

“In altre parole, l’Ente ha seguito uno SCHEMA TUTTO PROPRIO per determinare le modalità di finanziamento della retribuzione di posizione e di risultato della dirigenza, che, in sostanza, ha come effetto quello di determinare l’ammontare delle risorse disponibili in base al numero e al valore delle posizioni dirigenziali PRECEDENTEMENTE INDIVIDUATE”.

Nel resto d’Italia, è il contrario; a Siena, invece, prima si individuano (chissà come, poi) i dirigenti, poi si guarda di fare in modo di trovare i soldi per pagarli.

Gran finale (sempre pagina 109), ad adiuvandum quanto già detto:

“Nell’ambito del Comune verificato, invece, si è proceduto in senso contrario, vale a dire, prima si sono individuate le e pesate la retribuzione di posizione e poi sono stati adeguati i fondi al fine di reperire le risorse necessarie a finanziare le citate retribuzioni, INVERTENDO così IL SENSO LOGICO DEL MECCANISMO DI FUNZIONAMENTO del fondo per il trattamento accessorio previsto dai contratti”.

Dai, su: i più ganzi siamo stati noi. Fanculo Trento e Bolzano…

 

Ps Stamattina La Nazione andava giù pesante, su Franchino il Ceccuzzi: sbattuto in prima pagina, e non certo per esaltarlo…

Un appello al caporedattore, Tommaso Strambi: adesso basta! Povero Franchino, non se lo merita. E soprattutto basta informare sul pastificio Amato e sulle cose salernitane: perché Paolo Del Mese, in tempi non sospetti, l’ho “creato” io.

Per le notizie salernitane, quindi, pretendo uno Ius primae noctis…

 

Ps2 Chi lo avesse perduto, si guardi stasera (Rai 4, 21,10) il meraviglioso “A history of violence”, di D. Cronenberg, con un maestoso Viggo Mortensen, protagonista che deve fuggire dai suoi scheletri nell’armadio. Imperdibile.

12 Commenti su Comune: le retribuzioni dirigenziali, secondo l’ispettore…

  1. paolo scrive:

    un tantino più marcato il carattere per renderlo meglio leggibile magari un grassetto……sà quando si và un po in là con gli anni…….

  2. Mandrake scrive:

    Per fortuna che talvolta ci pensa la storia a rendere giustizia! Ricordo perfettamente quando gli eroici consiglieri comunali delle Liste Civiche fin dal 2006 mettevano in guardia i cittadini e denunciavano questi fatti, come venivano apostrofati dalla maggioranza comunale piddina e cespugli ad essa asserviti! Nemici di Siena, uccellacci del malaugurio, invidiosi e tante altre cattiverie che purtroppo riuscirono a fare presa sui tanti senesi sprovveduti, distratti e su quelli interessati. Purtroppo per Siena, le Liste civiche avevano ragione da vendere e coloro che oggi fingono di non ricordare sono ivitati a consultare i verbali delle sedute consiliari. Adesso che sono consapevoli di essere stati enormemente buggerati, i cittadini senesi la pensano sempre allo stesso modo? Credono veramente che i distruttori della città siano quelli idonei e legittimati alla ricostruzione? Credono veramente che costoro meritino ancora la loro fiducia? Sbagliare è umano, perseverare……….

  3. Bastardo Senza Gloria scrive:

    In città, qualcuno ben informato che vuole informare, ma non ci riesce, vorrebbe far passare l’idea che alla fine il PD ha fatto la sua autocritica ed è quindi giunto il momento di guardare avanti. Trovo tutto questo una delle solite maniere spicciole per baipassare la storia e scrollarsi le colpe di dosso come niente fosse. Un partito che via via professa, a parole, giustizia, libertà, uguaglianza, buona politica e via discorrendo, dovrebbe avere l’umiltà di fare un vero e proprio processo a se stesso e non continuare con velleità di governo che per altro non è capace di eseguire, come possiamo riscontrare ultimamente. Ci ritroviamo nuovamente, non ad essere governati dal PD, ma a subirne i problemi dei loro vertici e dei loro iscritti. Va osservato comunque che rimane il partito di maggioranza relativa e qui si potrebbero aprire delle osservazioni/discussioni, che abbraccerebbero vari campi e non basterebbe una giornata per parlare di tutto.

    • Cherubino scrive:

      Che il buon giorno si vedeva dal mattino ne era stata riprova la prima dichiarazione del segratario (allora) Bersani:”…e cosa c’entra il Pd con Il monte?!)
      Io cerco ancora di credere che il cittadino, laddove usi il cervello (cosa affatto scontata) abbia nel voto la possibilità di cambiare quello che classi dirigenti incapaci non sono in grado (e soprattutto non vogliono) cambiare, ma se poi il voto è quello che è stato siamo punto e a capo.
      Mancano alternative politiche? Tutte schede nulle (o bianche) finchè non viene fatta una purga staliniana di tutta la classe dirigente interessata!…io alle ultime politiche ho iniziato.
      Comunque a Siena le cose cominceranno a cambiare quando il 27 del mese non si vedrà il bonifico in banca…finchè c’è quello picche!

  4. Pingback: Rassegna Stampa – La città è a pezzi, ma loro ancora continuano le picche!!! | IL SANTO NOTIZIE DI SIENA

  5. Anonimo scrive:

    Se mamdassero un ispettore anche all’Università suppongo che leggeremmo un verbale fotocopia…
    Anna G

  6. mery scrive:

    se è giusto condannare Berlusconi!!! ma questi signori non sono da meno?

  7. Eretico scrive:

    Domani sera (ore 21,15, Siena Tv, programma di Daniele Magrini), l’eretico, nel suo spazio settimanale, riparlerà dell’ispezione ministeriale…

    L’eretico

  8. angie scrive:

    E a che punto sara’ la finanza alla ASL? Siamo certi che non ne verra’fuori nulla….ah il potere della politica!

  9. hannonimo scrive:

    Nessuno parla dei sindacati e del ruolo di sostanziale appoggio che hanno avuto nell’operazione stipendi a posizioni organizzative e dirigenti del Comune? Nessuno ha notato che le agitazioni sindacali si son fatte quasi esclusivamente nel periodo con il commissario? Nessuno lo cita mai, il sindacato…..

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