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Mps si affida ai nazisti per risollevarsi…

- 18/09/13

La sedicente “Direzione Risorse umane e Comunicazione interna” targata Mps continua a stupire il mondo, sfornando trovate davvero mirabolanti. Meno male che c’è, verrebbe da dire.

In queste ore, ai dipendenti Mps è arrivato un invito, piuttosto pressante: per recuperare credibilità con i clienti della banca – questo è il messaggio di fondo – prendete esempio da Coco Chanel. Ebbene sì: questo è ciò che il concentrato di cervelli targati Mps ha saputo partorire, immaginiamo dopo lunghe ed elaboratissime riunioni.

La fase trendy, fashion, targata Mussàri Giuseppe, alla luce dei fatti, non è evidentemente conclusa, anzi.

Nel pressante invito, c’è tutto il Curriculum vitae della affascinante Coco Chanel: i cappellini leggeri (dal 1909), che andavano contro quelli piumati in voga allora; l’introduzione del jersey nel 1916, “con il quale inizia a realizzare i suoi capi”, ci informano le menti montepaschine; fino all’apogeo: nel 1925, esce il profumo Chanel numero 5. Un profumo che “odora di donna, perché una donna deve odorare di donna e non di rosa”. Chiaro, il concetto?

Accanto a queste imperdibili informazioni (tutte rintracciabili su Wikipedia), ecco, finalmente, i consigli per i dipendenti: “fai tuoi i bisogni del cliente” (leggasi anche: non presentarti con le ascelle pezzate a parlare con i clienti?); “crea un rapporto di fiducia con il cliente esterno/interno” (collegato al jersey: che c’azzecca?); “dedica il giusto tempo alla cura della relazione” ( chiosatura: “Negli anni ’20, Chanel si bruciò una ciocca di capelli su un fornello, e tagliò anche il resto. Subito le giovani trendy imitarono il suo taglio. Era nata la moda del capello corto”: invito subliminale al taglio dei capelli per le dipendenti? Mobbizzazione in vista per le dipendenti dalla folta criniera?).

Ma il “bello” deve ancora venire: i comunicatori Mps – forse anche perché oberati dal troppo lavoro – non si sono accorti di avere commesso un clamoroso autogoal, con l’esaltazione della stilista francese. Coco Chanel emblema della rinascita montepaschina (sic)?

Peccato che ormai sia acclarata la sua collaborazione con il nazismo, in qualità di delatrice: la Bbc (non il Corriere di Siena…), ne parlò già nel 1995, e un paio di anni or sono è uscito un libro, che porta prove difficilmente confutabili ( “Sleeping with the enemy – Coco Chanel’s secret war”, scritto dal giornalista Hal Vaughan).

La Chanel – fino a documentazione contraria, si capisce – fu reclutata dai nazisti (dall’Abwehr, per la precisione) nel 1940, a Francia quindi appena occupata; aveva allora 57 anni, e divenne l’agente F 7124, con nome in codice “Westminister”.

Pare l’abbia fatto per almeno due motivazioni, una nobile, l’altra parecchio meno: per salvare il nipote, cui era legatissima; per cercare di ottenere vantaggi economici (controllava solo una minima parte della società resa da lei stessa famosa negli anni precedenti).

Mps una storia italiana? Beh, ora un po’ anche francese. Ed anche tedesca: meglio ancora, nazista…

 

Ps Per eccesso di materiale da smaltire (in serata, altro pezzo!), salta oggi la rubrica sulla scuola, che ritornerà il prossimo mercoledì, a Dio piacendo. Anche questa vicenda Mps-Coco Chanel, però, ha qualcosa da insegnare ai giovani, no?

26 Commenti su Mps si affida ai nazisti per risollevarsi…

  1. basta polemiche, rimboccarsi le maniche scrive:

    Eretico,
    ti seguo sempre con attenzione e con ammirazione per il coraggio con cui hai sempre sfidato i poteri forti della nostra Sienina. Pero’ per favore non farti prendere la mano dallo sfascismo a tutti i costi, abbiamo già un esempio a livello nazionale e a tanti come me è bastato. Non ho altri elementi per giudicare il comunicato che tanto sbeffeggi, ma a me pare che richiami (in modo un po’ ingenuo) a una sana attenzione al cliente che non gli fa certo male. Ma io mi spingo anche oltre: fatta magari meglio, è un’iniziativa che andrebbe estesa invece agli sportelli ASL (centro prelievi ne vogliamo parlare?), agli sportelli comunali e a tanti altri servizi al cittadino dove troppo spesso l’attenzione è tutta tesa al prossimo che deve fare pausa e non al prossimo cliente da servire.

    • Eretico scrive:

      Caro amico,
      mi servi un assist degno di un play maker di quelli che comprava il Minucci Ferdinando ai bei tempi (giusto con i soldini del Monte): giustissimo rimboccarsi le maniche, ci mancherebbe altro. Nell’interesse della banca, quindi della città tutta.

      Domandina: ma quanta gente (e guadagnando quanto) ha lavorato su questa boutade – termikne impossibile da querelare – della nazista Coco Chanel?
      Ci fossero stati più sfascisti dell’informazione, caro amico, Mussàri Giuseppe sarebbe andato a fare il cavallaio fra le crete qualche anno prima, credimi…

      L’eretico

      • Gianni Meiattini scrive:

        Un saluto all’ERETICO ,
        Voglio dirti che ho terminato il tuo libro ” le mani sulla città “……
        Una fatica immensa, non riuscivo proprio a tollerare quello che stavo leggendo per più di 10 pagine alla volta.
        Mi hai fatto pensare di vivere non a Siena, non in Toscana ma nel peggiore meridione.
        Vorrei farti una domanda:
        Ti sei mai occupato delle banchine (divenute bancone) che sono nel nostro territorio?

        • Eretico scrive:

          Caro Gianni,
          in effetti no, ma sto raccogliendo materiale stimolante, in tal senso…

          L’eretico

          • Gianni Meiattini scrive:

            Salve eretico,
            Adesso quale quale tuo libro mi consigli ????

          • Eretico scrive:

            Carissimo,
            se non l’hai letto, il mio primo romanzo (in attesa del secondo): “Gli scheletri nell’armadio”. Tra Storia ed attualità, su Siena e non solo. Poi fammi sapere, mi raccomando.

            L’eretico

    • pecos scrive:

      Tra il dire ed il fare si dice che ci sia di mezzo il mare, e le ottime indicazioni che tutte le banche danno nel tentativo di offrire al cliente un servizio personalizzato si infrangono banalmente ma altrettanto inevitabilmente in un rapporto nr clienti operatore tale da non permettere l’instaurazione di una relazione , del resto le pressioni commerciali che vengono effettuate dai direttori commerciale sulla vendita dei prodotti ( così detti driver, cioè prioritari, ovviamente per la banca ) fanno venire meno ogni reale applicazione delle belle idee spesso di carattere esclusivamente pubblicitarie. Un esempio di questo è il seguente:
      Sfido chiunque a trovare un dipendentebancario che gli abbia consigliato un investimento in titoli di stato, anzichè in un’obbligazione emessa dalla stessa banca. Peccato che poi i più grandi acquirenti di titoli pubblici italiani sono poi prorpio le nostre banche. Allora questi titoli sono buoni per loro e cattivi per i clienti, a cui è meglio vendere le prorpie obbligazioni che appena dopo la loro emissione sono subito sotto la pari. Se vuoi eretico ti racconto un pò di trucchetti che vengono usati dalle banche per vendere i loro prodotti senza alcun reale interessamento alle necessità del cliente.

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  3. anonimo scrive:

    A me piacevano i cappelli con le piume, e il jersey mi fa schifo. Avesse scoperto l’elastane e il polyester, la Coco ne avrebbe certamente fatto uso e abuso, come oggi.
    Chanel numero 5 però…era un buon profumo, stucchevole, ma buono.

    m.

  4. anonimo scrive:

    Si può sapere quanto portano a casa questi signori che passano il loro tempo lavorativo a scrivere di Coco Chanel mentre noi ci facciamo il mazzo per tentare di trattenere i clienti? Grazie di cuore

  5. Cherubino scrive:

    Al di la del discutibile paragone con la famosa stilista, a me sembra che le teste pensanti del reparto comunicazione del Monte abbiano scoperto l’acqua calda: tenersi stretti i clienti(soprattutto quelli buoni)in tempo di crisi e lisciarli ben bene per il verso del pelo!!! accipicchia che genialità!!!…da chi fa impresa fatevi dire che quelle attenzioni sono le basi, non l’uovo di colombo, ed il fatto che adesso siano considerate una rivoluzione mi fa pensare che prima il cliente fosse una rapa da spremere!
    Bisognerebbe piuttosto spiegare ai dirigentoni plurigallonati come riconoscere nuovi buoni clienti e come accaparrarseli….ma questo significa fare impresa, sappiamo una sega noi come gira il mondo dell’alta finanza.

  6. Luca scrive:

    Io spero nel fallimente della Banca Monte dei Fiaschi. Rivoglio i soldi della mia IMU, ladri malefici… fuori il malloppo

  7. al-Mutanabbi scrive:

    Caro Raffa,
    un punto di contatto evidentissimo fra vertici MPS e Coco Scianel esiste: dal libro che tu citi, si evince che Coco “odiava la massoneria”. Stesso sentimento dei dirigenti mpiessini…
    O no?

  8. Bruxe scrive:

    Coco Chanel? No, cocco de’ mamma…i montepaschini orfani del sindacato o dei referenti interni (le piramidi politico-finanziarie non l’hanno mica inventate i Mardoff ) sbattono i capino come mosche dentro un bicchiere. E’ evidente lo stato confusionale nel quale di dibatte il management del Mps e, a cascata, l’intero esercito uso ad obbedire tacendo (salvo rare, e lodevole, eccezioni). D’altra parte basta leggere ciò che scrive il Fatto di oggi con un ritrattino niente male del buon Bisi e della sua influenza (????) sull’era del boccoluto calabro. Caduto il quale anche l’aurea del maestrino venerabile si appanna inevitabilmente. La corsa alla poltrona di Gran Maestro? E’ vero, si è fatto propaganda e il buon Raffi l’ha fulminato come un Licio qualunque (ma Gelli, se non altro, aveva l’imprinting dell’originalità). Ma in realtà, spesso, le questioni sono più terra terra. Ed allora: Il ruolo di Gran Maestro del Goi presuppone un impegno a tempo pieno (peraltro riccamente retribuito) ed il maestrino de’ noartri sperava , a 59 anni, d’andarsene in pensione . Qualcosa però non ha funzionato nel calcolo dei contributi e il maestrino dovrà restare alla corte dell’Angelucci ancora per qualche tempo. Con grande gioia di Massimo Bianchi, già Gran maestro aggiunto, vero candidato alla successione di Raffi, che in pensione lo è ormai da tempo…haaaa questo sole affricano (direbbe un altro indimenticato fratello massone: il grande principe De Curtis in arte Totò)

  9. Ilaria scrive:

    Manca poco alla fine ….

  10. Ilaria scrive:

    E poi….risorgera’ con altro nome….

  11. grazia scrive:

    Prof., confessi e ci dica che ci ha fatto uno scherzo…..perche’ se il comunicato e’ vero possiamo solo mettersi le mani nei capelli

  12. Simogen scrive:

    Che gl’industriali abbiano cercato vantaggio economico in tempi di dittature non è un mistero.
    Che i dirigenti marketing MPS abbiano scelto Cocò per prenderla come esempio e tu critichi il modo e i contenuti evidenziando soltanto il suo scheletro nell’armadio mi pare una belle forzatura,degna del miglior Bisi sulla locandina del CorrSiena.
    Ancora il Minucci e la MensSana????Vabbè….contento te.
    Sapere che non saresti stato l’insegnante di mia figlia?Un gran sollievo.
    Firmato
    Uno dei tanti(scemi?ingenui?)che pensava che a Siena si stesse bene.
    A bientot

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  14. CONTRADAIOLONE 2.0 scrive:

    Basta con il fumo di questi messaggi scontati e ridondanti provenienti dalla Comunciazione ! Occorrono progetti e piani seri per rilanciare la Banca, sennò che li paghiamo a fare i dirigentoni venuti da fori ? Ma ormai ho paura che sia troppo tardi, i bovi so’ belle scappati dalla stalla, anzi l’hanno fatti scappare….

  15. foloso scrive:

    Ma scusate con Profumo Presidente chi dovevano prendere come esempio se non Chanel n.5

  16. Ilaria scrive:

    Ragazzi e’ tutto fiato sprecato!!! Non ci sono progetti di rilancio bisogna solo aspettare un anno e poi ci sara’ un repulisti generale, la nuova proprieta’ mettera’ i soldino ma usera’ una scure di quelle che non se ne vedeva da tanto tempo. Quello che sara’ del mps una banca regionale di qualche centinaio di sportelli……

  17. Ilaria scrive:

    la banca verra’ divisa in 4 aree in modo da poterla vendere a blocchi ai potenziali acquirenti…..la banca on line e il rilancio e’ solo fumo negli occhi giusto per confondere le idee….purtroppo si e’ dormito per troppo tempo…sindacati compresi…il risveglio purtroppo e’ brusco e chi deve pagare mah……siamo in Italia……

  18. ernst happel scrive:

    Ci stanno davvero massacrando, razza di incapaci

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