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Zibaldone: Mc Curry ci lascia, “American hustle” arriva…

La fotografia è Arte? Può, deve essere considerata come tale? Il dibattito è aperto, e le risposte non scontate come potrebbe sembrare a prima vista.

Di certo, la fotografia è un eccellente corredo all’informazione: un buon reportage – lo sappiamo – nasce dal combinato disposto di buon giornalismo sul posto, e di buona fotografia. L’essenza del giornalismo essendo “andare a vedere, capire e testimoniare” (secondo Mario Calabresi, “Ad occhi aperti”), non c’è forse una piena complementarità fra il bravo giornalista ed il valente fotografo?

Si chiude la mostra senese (al Santa Maria della Scala) di Steve Mc Curry, dal titolo “Viaggio intorno all’uomo”. Titolo piuttosto azzeccato, se è vero che dall’insieme di volti e figure mostrate nel percorso, si evince ciò che Einstein soleva dire, cioè che noi tutti apparteniamo al genere umano, senza razze di sorta: siamo human beings con infinite varianti. Che Mc Curry, con sapienza ben dosata, ci mostra, a partire dalla famosa foto della ragazzina afghana (fotografata in Pakistan nel 1984), dagli accattivanti occhi felini.

Foto di pace, foto di guerra: il Kuwait in fiamme del 1990 (prodromico alla prima Guerra del Golfo), l’Afghanistan dalla perenne bellicosità, i guerriglieri bambini in Perù (ardimentosi quanto impauriti), lo sventramento del World trade center, in quel maledetto 11 settembre 2001. L’orrore del mondo, che continua in questo incipit di XXI secolo (c’era forse da dubitarne?).

Suggestivo l’allestimento, a tratti sincretistico (ad un certo punto, le foto del maestro statunitense si fondono, senza soluzione di continuità, con il misconosciuto Museo archeologico); resta solo un dubbio, anzi una domanda (non volendo qui entrare nello scandaloso appalto che il Comune ha fatto verso Civita, di cui già altri si sono occupati): detto tutto il bene possibile dell’evento (prorogato dal 3 novembre ad oggi), resta il fatto che pagando 10 euro si vedono SOLO foto già note, e assolutamente niente di inedito.

Non era forse possibile che Mc Curry regalasse qualcuno dei suo meravigliosi scatti al territorio che l’ha ospitato dal 15 giugno 2013 ad oggi? Lo diciamo anche perché ci giunge voce che ad Orvieto, ove approderà in primavera, il maestro abbia dedicato un centinaio (!) di scatti.

Sine ira ac studio: qualche scatto inedito, non lo si poteva ottenere anche per Siena?

 

“American hustle”: forse un po’ sopravvalutato, comunque un gran film. Regia vellutata, con virtuosismi alla De Palma o Scorsese in abbondanza; buona recitazione (Bradley Cooper a tratti straordinario, più cameo d’antan di Bob De Niro su tutti), soprattutto eccellente sceneggiatura (del regista David Russel e dello sceneggiatore Warren Singer), che fa sì che i 138 minuti della pellicola filino via che è un piacere.

New York City, 1978 (agli albori del forno microonde!): un agente dell’Fbi vuole incastrare truffatori seriali e soprattutto politici d’alto bordo (Senato e Congresso); per farlo, necessita di esperti del ramo, ed “assolda”, con realpolitik da Fbi, due truffatori professionisti. Finirà gabbato lui stesso (detto troppo? Beh, l’importante è non dire COME finirà gabbato…).

Morale numero 1: la furbizia umana, unita all’esperienza ed alla spregiudicatezza, può riuscire a ribaltare situazioni apparentemente senza uscita, più che disperate. Come nelle migliori novelle del boccaccesco Decamerone, per dirne una.

Morale numero 2: mai mischiare gli affetti con il lavoro. Si rischia il disastro in entrambi i campi. Soprattutto se non si è accorti assai: la donna è mobile, ma, come in Dante esisteva la donna specchio, così in questo film esiste l’uomo specchio. Quello con cui si flirta solo per fare ingelosire colui al quale si tiene davvero.

 

Ps Del tutto casualmente, l’eretico ha trovato il Sindaco Valentini, alla proiezione del film, ed ha con lui scambiato qualche battuta nell’intervallo. Non a caso, non eravamo in un cinema senese, ma al Politeama di Poggibonsi…

11 Commenti su Zibaldone: Mc Curry ci lascia, “American hustle” arriva…

  1. america hustle.. scrive:

    Solo una cosa. Avete pensato che “american hustle” si pronuncia esattamente come “american asshole”? Sarà voluto il gioco di parole,o ce l’ho visto solo io? boh? Però è buffo..

    margh.

  2. MICHAEL KOHLHAAS scrive:

    Hai per caso chiesto al Valentini come si spiega che una città universitaria (!) che aspira a diventare capitale europea della cultura 2019 abbia 3 cinema, mentre Poggibonsi (che ha 30.000 abitanti) ne ha ben 5? Mistero…

    Riguardo alla mostra di McCurry a me è piaciuta molto. Vero che c’erano foto a molti già note e che il comune avrebbe dovuto gestire il suo rapporto con Civita in altro modo, ma a me è sembrata una “ventata di mondo” nell’angusta vita culturale di questa provincia, dove sembra che il massimo a cui si possa aspirare siano le degustazioni dell’olio novo, il festival degli stornelli senesi e le mostre degli Alluministi. Sbaglio?

    • Eretico scrive:

      Caro Michael,
      non c’è dubbio al riguardo, e non ti sarà sfuggito il fatto che l’eretico ne abbia parlato più che bene, nonostante la mancanza di originalità…

      L’eretico

  3. ANONIMO scrive:

    Se Dio vuole la mostra di Mc Curry se ne va. A me quella foto nella risalita Stazione-Antiporto della ragazzina m’ha sempre reso triste, anzi mi sembra anche jettatoria, tanto ora la levano finalmente. Spero che il fotografo abbia devoluto qualche soldo alla modella ed alla sua famiglia; sarebbe il minimo che l’americano avrebbe fatto. Pensiamo a quanta fama ha acquisito nel mondo con quella foto e quante ne ha passate nel frattempo quella donna. Sarebbe il minimo.

    • Anonimo scrive:

      Sì, alla ragazzina che ora è una donna adulta con figli Mc Curry ha fatto avere una casa dei soldi e la possibilità di far studiare i figli. Cmq anch’io non è che sia proprio un’amante dei reportage fotografici sulle altrui miserie.

      margh.

  4. Overtime scrive:

    Ho visto anch’io American Hustle ma all’UCI Cinemas di Sinalunga che, con circa 18000 abitanti, di sale ne ha ben “nove”! Aspettiamo con pazienza che il Signor Debolini mantenga la parola di riaprire l’Alessandro VII in piazza dell’Abbadia.

  5. Patrizio scrive:

    Anche a Buonconvento proiettano buoni film. Le maestrine che poi li vanno a vedere… altro sche specchi!

  6. anonimo scrive:

    Oh Eretico, ci vai te e viene a mancare la luce (alla mostra di Mc Curry). Allora porti anche male…

  7. Patrizio scrive:

    E’ arrivata la censura.

  8. American Hustle.. scrive:

    Secondo me solo una mezza dozzina (forse meno) dei presenti in sala ha capito la battuta del “cunnillingus” che ha luogo entro i primi 15 minuti (circa) del film. Roba per gente che ha studiato il latino..

    m.

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