Eretico di SienaIl perchè della santificazione mussariana (e tre proposte) - Eretico di Siena

Il perchè della santificazione mussariana (e tre proposte)

Nell’ormai celebre articolo da leggere (o rileggere) opportunamente lontano dai pasti, il banchiere etico è avvicinato, nell’ordine, ad un “nuovo San Giuseppe, un protettore postmoderno in abito Tasmania e zainetto che aveva preso il posto della Vergine” (a me importa ben poco, ma chi è cattolico…); in secondo luogo, “all’Alain Delon di Catanzaro” (espressione querelabile: chi avverte l’attore francese?); in seguito, il delirio continua con la “faccia da cowboy buono” (?!?); dulcis in fundo, Mussàri viene ritratto mentre cavalca “lentamente, nel silenzio del vento”, immagine funzionale all’arrivare all’equiparazione con l’eroe di Hugo Pratt, Corto Maltese. Mancano giusto Robin Hood e Nembo Kid, ed il quadro potrebbe essere davvero completo.

Rileggendolo, oltre agli errori marchiani sulle figure di contorno (non solo la parentela berlingueriana), oltre al passaggio su Antonveneta già citato nel precedente pezzo cui si rimanda, mi permetto di segnalare questo altro passaggio, molto significativo del messaggio che si manda alla collettività senese:

“Un’altra stagione, sconosciuta a tutti, in cui per la prima volta i soldi che la Fondazione potrà erogare si potrebbero ridurre fino ad arrivare a zero (qui Walterone Mariotti è rimasto indietro, essendo il condizionale da archiviare, Ndr). Solo I SENESI SEMBRANO NON VOLERLO CAPIRE, PREFERENDO CONTINUARE A DARE LA COLPA A MUSSARI E AD ANTONIO VIGNI…”.

Il messaggio è semplice: il senese medio è del tutto deficiente, e si accanisce con due povere pecorelle smarrite nei turbini dell’alta finanza. Mariotti dovrebbe vergognarsi: e qui è lecito usare il condizionale (nel senso che non lo farà).

Se c’è uno – i lettori lo sanno bene – che ha sempre messo in evidenza come l’affaire Mps porti responsabilità enormi di moltissimi senesi, pronti a strisciare davanti a Lui, quello è lo scrivente; se c’è uno che ha sempre stigmatizzato la assoluta passività e remissività della popolazione senese di fronte alla sparizione di miliardi di euro, quello è lo scrivente; non può e non deve, però, passare il messaggio del quotidiano dei potenti (nazionali): che Mussari fosse SOLO uno sprovveduto.

A Siena – sia ben chiaro visti i tentativi di immediato revisionismo patinato del Corrsera -, il pallino di tutto ce l’aveva Lui, come da intercettazioni su Galaxopoly: nel Sistema Siena, piramidale, lui stava nel posto più alto. Guardava gli altri dall’alto in basso, non viceversa.

E qui veniamo a cosa c’è dietro a questo triste articolo del Corriere della sera. Parlando anche con alcuni giornalisti un po’ più seri di Walterone (nonché abituati a scandagliare vicende giudiziarie importanti a livello nazionale), l’idea comune è questa: il messaggio chiarissimo è che Mussàri Giuseppe non solo non ha parlato, ma non è per niente intenzionato a parlare, neanche in futuro, di quell’operazione di sistema (di qua e di là, sull’asse Siena-Roma e non solo)  che fu Antonveneta.

L’establishment italiota quindi lo lusinga, lo blandisce e implicitamente lo ringrazia per questa scelta; che, magari, con un po’ di carcere tipo Mani pulite non ci sarebbe stata (ma tanto la Magistratura giudicante avrebbe dato il niet alla richiesta dei Pm, è sin troppo facile immaginare…). Gli strateghi romani ed internazionali dell’operazione Antonveneta stiano dunque tranquilli, dormano più che sereni: quel parvenu di Siena, quel Bel ami tanto ambizioso quanto incapace a gestire la terza banca d’Italia (che a loro faceva così piacere che stesse lì), si dedica ai cavalli ed ai pistacchi. Ma non ha nessuna, nessunissima intenzione di parlare, di chiarire: di fare nomi e cognomi dell’affaire Antonveneta.

Goffo ed ipocrita appare quindi l’editoriale del Direttore di Sette (il magazine del Corrierone), il quale, per mettere le mani avanti, a pagina 5 scomoda Hannah Arendt con la banalità del male e financo Kant con la Critica della ragion pratica (mancano la Bibbia ed il Corano, poi si fa quattro): caro Pier Luigi Vercesi, non cercare di indorare l’indigeribile.

Siamo una città senza alcuna spina dorsale, questo è purtroppo corretto; ma non siamo neppure (pur con le tante eccezioni) una collettività di perfetti deficienti…

 

Veniamo alle tre proposte:

1) sarebbe bene che tutti i dipendenti Mps (compresi i già fuori) smettessero di acquistare questo quotidiano, che si dimostra così prodigo di complimenti verso chi ha affondato la banca (anche un condimento di mail bombing di protesta, non ci starebbe male male): forma di protesta tanto civile, quanto efficace;

2) gli esponenti dell’opposizione (alcuni si sono già attivati, in forme diverse: Pietraserena, Laura Vigni, Marco Falorni) chiedano al Sindaco la sala delle Lupe, e organizzino una pubblica lettura dell’articolo incriminato, con qualche chiosatura ad hoc (giorno ideale? Il 22 gennaio, per l’attualità, e per l’anniversario delle dimissioni dall’Abi). L’eretico assicura la presenza e la pubblicizzazione dell’evento;

3) da par suo, l’eretico sul blog organizza un nuovo Premio (di certo non inferiore al Frajese, e senza metterci di mezzo un morto): il “Premio Walterone Mariotti”. Ogni mese, il pezzo più untuoso della stampa locale (la corsa sarà agguerritissima, non ne dubitiamo) sarà premiato e commentato. Fuori classifica, honoris causa vince, per il 2014, l’articolo di Walterone su Mussàri Giuseppe. Come dubitarne?

17 Commenti su Il perchè della santificazione mussariana (e tre proposte)

  1. Pingback: Rassegna Stampa – Le Liste Civiche di Siena e Il Santo nel 2006 erano già nel futuro | IL SANTO NOTIZIE DI SIENA

  2. Bastardo Senza Gloria scrive:

    Secondo me invece il Mariotti ha solo squarciato un silenzio della stampa allineata, la quale non vedeva l’ora che qualcuno “partisse” per rompere il ghiaccio. Credo che ora ci sarà una bella “paliata” per la riabilitazione civile e morale dei nostri eroi. In fin dei conti……”sono solo compagni che sbagliano”….Consentimi al riguardo di “autosegnalarmi”:http://www.bastardosenzagloria.com/uncategorized/pippo-fava/ Un abbraccio.

    • già riabilitati scrive:

      sono d’accordo la riablitazione è già iniziata ma non solo per l’ex sovrano: non ti sfugga che c’è hi ha scrito un libro sui pesonaggini che hanno contribuito, nei decenni, a distruggere siena (il calabro ha avuto solo il demerito di averla fatta grossa e farsi prendere con le mani nella marmellata); personaggini che addirittura partecipano alla presentazione del suddetto libro…si beve proprio tutto in questa città

  3. MaxVinella scrive:

    Il buon Mussari, che forse è solo una testa di legno , conosce però con esattezza e dovizia di particolari in quali tasche sono finiti i miliardi “misteriosamente” spariti, su cui anche la Magistratura senese sembra ormai rassegnata a glissare.

    Non è quindi del tutto fuori luogo sospettare che, per evitare che cominci a cantare, sia iniziata un’operazione mediatica di riabilitazione e financo di santificazione, probabilmente anche finalizzata ad influenzare l’azione della Magistratura.

  4. anonimo scrive:

    Caro Eretico
    Oramai avrai visto che girando, per l’Europa il giornali non circolano più perché sono on line, e per essere letti on line bisogna avere una qualità eccelsa. Altrimenti uno è deriso. Rimarrà qualche giornalino parrocchiale uso pellegrinaggi, dove ci sono apparizioni mistiche, anche se devono stare attenti perché ci sono anche le telecamere, e le macchine fotografiche, e poi si finisce su facebook e sarà duro far vedere cose non reali.
    Insomma questo nuovo sistema di comunicazione non ama molto le genuflessioni e gli inchini, è piuttosto impietoso, insomma la verità viene fuori. Il potente oramai é chi riesce a fare più contatti ed avere dei seguaci. E per avere questo uno non può dire ovvietà ma deve dare qualcosa di collaudato. E poi passare dalla denuncia alla proposta ,e per non aver critiche tutto il bilancio deve essere su internet, fino al’ultimo centesimo. Perché se uno nasconde qualcosa di finanziario per altri fini e la rete se ne accorge, questo è finito, la rete non perdona.

  5. Romolo scrive:

    Sono completamente d’accordo nell’organizzare un dibattito pubblico, che però non si fermi (e non dia troppa importanza) all’articolo di “Sette”, ma ampli il suo orizzonte a tanti altri aspetti, e sia rivolto a fornire ai cittadini la massima informazione e il massimo stimolo ad una forte reazione civica.
    Come sempre avvenuto sai bene che puoi contare sulla mia presenza sia per cose private che cose pubbliche.
    Penso anche che l’associazione Pietraserena, di cui faccio parte, non dovrebbe avere alcun problema a garantire non solo il sostegno, ma anche la massima collaborazione per ogni eventuale necessità organizzativa. Di questo avrai conferma non appena ci sarà stata l’opportuna condivisione.
    Però se i Senesi stanno a casa anche stavolta bisognerà fare serie considerazioni.

  6. Marco P scrive:

    pienamente d’accordo con le proposte dell’eretico…e con quanto affermato da Romolo. ho assistito per la prima volta (meglio tardi che mai!!) alla presentazione di un libro ereticale – ovvero l’ultimo – e devo dire che mi aspettavo una presenza maggiore…la mia non mancherà più.

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  8. Anonimo scrive:

    …. il pallino di tutto l’aveva lui (come da intercettazioni su galaxopoli) ….. il cittadino medio si domanda: come mai l’aveva solo lui? e gli altri cosa facevano?
    dove sono finiti tutti coloro che gli hanno lasciato il pallino in mano?
    magari sono sempre in giro in giacca e cravatta a fare i fenomeni? … quelli sono i più pericolosi… chissà quante altre ne combineranno …..

    • ...il pallino scrive:

      Esatto! Anche io la penso come te Anonimo. Quelli che gli hanno lasciato il pallino in mano sono a piede libero ed è assai probabile che molti di loro (forse tutti) sono in questo momento al governo della nostra città, rivestono cariche e ruoli di potere e di prestigio…e qualcuno è stato anche riconfermato, qualcun altro si è riciclato dicendo “ma io l’avevo detto..”. I Senesi pur troppo continuano a votare per questa gente. Ci meritiamo la merda in cui stiamo nuotando. Al peggio ‘un c’è mai fine..

  9. anonimo scrive:

    Io non leggo neppure il Corriere di Siena, da anni.
    Scommettiamo che a breve comparirà qualche articolo riabilitativo del Mussari, anche sul giornale del Bisi?

  10. precisino scrive:

    l’unica cosa che accomuna Pratt e Mussari è un grembiule.

  11. antonio scrive:

    Posto l’anonimo delle 8.23.
    Ma dove volete andare a Siena con la stampa che avete?
    Vedo che i quotidiani locali danno voce a persone inasacoltabili, vecchi politicanti che, a modesto giudizio di un ospite per lavoro da qualche anno, hanno in qualche modo contribuito a portare Siena in queste acque (ma non vedo alcuno spazio a gente nuova e ai pochi gruppi validi, sempre più scomodi a chi serve il potere.
    E così avanti ancora Barzanti, Brandani, Berlinguer, Piccini, Cortonesi, Rosso, la Lega e altri campioni, e censura per l’Eretico e gli altri che vorrebbero cambiare le cose.
    Date retta a me, se non alzate la voce andate poco lontano, e la Città restaurerà quello che chiamate Sistema Siena.

  12. kit kat scrive:

    Premesso che hai ragione nella quasi totalità dei contenuti, però devo notare una cosa, se faranno il premio per la megalomania ti possono precedere solo il citato avvocato di Catanzaro e Silvietto da Arcore…. Mamma mia quanto sei autocelebrativo!!!!!!

  13. clemente riccardo scrive:

    Ben tornato Ascheri …. le vacanze americane ti hanno caricato ! Come se ne avessi avuto bisogno …. l’articolo su Mussari era molto romantico infatti commovente …. faceva piangere …. nulla da dire su multe Bankitalia … ormai non fa più notizia.

  14. Stuart scrive:

    Bene Professore!
    Questa volta condivido in pieno TUTTO quello che scrive.
    Vorrei solo puntualizzare 2-3 cosette che a mio parere completano il suo ottimo intervento:

    1. Non è l’ “establishment italiota” a caso che incensa il sig. Mussari. E’ il Corsera, organo degli Elkann (eh sì gli Agnelli sono morti) e di un certo potere finanziario italiano (il meno “provincialmente italiota”) e SOPRATTUTTO transnazionale. Non è un particolare da poco.
    2. Un certo tipo di potere (omissis) comunica tramite i giornali e i telegiornali, E IN CHIARO, messaggi che contengono invece segnali segreti che solo chi ha le giuste chiavi di lettura traduce e capisce. E’ una modalità conosciuta … e descritta in molta letteratura specialistica.

    Sono pertanto convinto che la sua ipotesi di “cosa ci sia dietro” l’articolo vada per la strada giusta ma sia addirittura un po’ “corta”.
    A mio parere l’articolo non ha il compito di tranquillizzare nessuno: non si dia pena chi è dietro all’operazione Antonveneta (è qui le faccio dei vivi complimenti per parlare finalmente in maniera CHIARA del Problema senza sommare più mele con pere e poponi con capperi) non teme nulla, ergo non ha bisogno di essere rasserenato.
    L’articolo informa chi deve essere informato dello stato dell’arte dell’operazione Antonveneta (ex-post) e probabilmente detta il tempo di passi ulteriori a venire.

    Sulle sue proposte non so che dirle … chi ha in mano la giustizia in Italia e a Siena non credo che sia molto interessato a queste o ad altre proposte e non vedo chi altri se non la Giustizia (forse non basterebbe nemmeno quella ordinaria), dopo l’Operazione Antonveneta, possa cambiare il destino di Fondazione MPS.
    Saluti, Stuart

  15. daria gentili scrive:

    delle proposte da te fatte, la migliore mi sembra la seconda, solo che la riserverei non solo all’opposizione, ma anche alla maggioranza nella persona del sindaco di siena, che, stranamente, pur avvezzo a parlare su tutto, nulla ha detto in merito allo scandaloso articolo.
    per quanto concerne il perchè dell’articolo, è effettivamente possibile che le lusinghe siano un premio al silenzio. Io pero ritengo che il silenzio per Mussari sia, per se, assicurazione sulla .vita……chissà se da qualche notaio o in qualche cassetta di sicurezza non sia custodita la chiave della verità

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