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Zibaldone: gli Uffizi, capolavori e disorganizzazione…

- 13/01/14

Questa settimana, uno Zibaldone monografico dedicato agli Uffizi, visitati ieri: il luogo lo merita, senza alcun dubbio al riguardo. Bella scopertà, si dirà…

Non ci andavo da tanti (troppi) anni, come spesso accade a chi, immerso in troppa Bellezza, tende naturaliter a darla per scontato, cioè a trascurarla. Le critiche, arriveranno alla fine, perché è inevitabile iniziare col ribadire l’ovvio, lo scontato, il già detto e sentito: gli Uffizi sono un museo straordinario, con capolavori davvero degni di tale nome. Ha senso scrivere di Giotto, dei Lorenzetti, del Martini, di Piero della Francesca, di Paolo Uccello, di Caravaggio, di Botticelli, di Tiziano o financo di Leonardo da Vinci?

Già più costruttivo il creare suggestivi paragoni, o il formulare quesiti comparativi: meglio la Venere di Botticelli, o quella di Tiziano? Ad eretical parere, quella vecelliana, ma senza nessuna pretesa di imposizione del gusto, ovviamente. E il dibattito varchiano (Pittura versus Scultura), impostato e risolto pro-pittura dallo straordinario “Ritratto del nano Morgante” del cinquecentesco Bronzino? Con questo dipinto double face, il Bronzino spiega la superiorità intrinseca della Pittura sulla Scultura, potendo, la prima, darci un prima ed un dopo, cosa che alla Scultura è negato in re ipsa. Il nano Morgante, infatti, è visto PRIMA della caccia, e, nella seconda versione, DOPO: geniale, no? Come l’idea di coprire il pene di Morgante con una grande farfalla, per puro, purissimo caso svolazzante giusto in zona.  Perdoniamo dunque al Bronzino perfino l’agiografico “Ritratto di Cosimo I con l’armatura”, peraltro eseguito prima che il mediceo demolisse la repubblicana libertà senese. Si potrebbe continuare a scrivere per ore.

A proposito di tempo: non meno di 3 ore, non più di 6 (per evitare overdose da Bellezza): questa è la tempistica corretta degli Uffizi. Degli Uffizi visibili, per meglio dire: perché adesso è arrivato il tristo momento del cahiers de doleancés.

Ci limiteremo a soli due aspetti, forse i più evidenti: uno, certo veniale, e del tutto logistico, legato alla modalità di fruizione; l’altro, invece, molto più cogente.

Il primo concerne l’assenza di un guardaroba serio: si accettano solo e soltanto le borse, e non c’è verso di lasciare cappotti o giubbotti di sorta (problema soprattutto invernale, si converrà); se aggiungete che un visitatore può avere in mano, al momento di entrare, anche altro (lo scrivente, as usual, fascio domenicale di giornali!), e non lo può posare in alcun modo, la cosa – lungi dall’essere drammatica – certo non facilita la lunga visita.

Ma il problema serio (scandaloso?) è piuttosto un altro: le sale chiuse NON per lavori (ci sono anche quelle, peraltro), quanto per carenza di personale. Sì, carenza di personale!  Intere sale vengono perciò inibite ai visitatori, perché non ci sono i guardiani (i quali – di solito gentili – non è che stiano con il fucile puntato sulle persone: c’è chi legge, chi chiacchiera…).

Esempio (assicuro i lettori: non l’unico!): “Sala del Seicento senese”. Passaggio prima di pranzo: chiusa; passaggio post prandiale: richiusa.

Tutti a fare giornalate sulla (inopinata, certo) chiusura di Capodanno: quella, però, ha tutta l’aria di essere un’eccezione (e di giorno più che festivo), mentre l’andazzo delle sale chiuse per mancanza di personale sembra proprio essere qualcosa di ormai cronicizzato. Si può aprire una riflessione, su questo?

 

Ps In attesa di vedere “Il capitale umano” di Virzì (di cui si scriverà domenica prossima), un suggerimento d’antan ai cinefili in ascolto: “Signori e signore” di Pietro Germi. Semplicemente irresistibile (Palma d’oro a Cannes nel 1966). Restaurato di recente, lo programmò la rassegna curata da Mapi Corbelli pochi anni fa.

Una ricostruzione del Veneto di cinquant’anni fa, tra commedia e sferzante satira sociale, di straordinaria verità antropologica ed attualità.

19 Commenti su Zibaldone: gli Uffizi, capolavori e disorganizzazione…

  1. venerein pelliccia scrive:

    Che si dice del pavimento pericolante del Corridoio Vasariano?
    Custodi mancanti: saranno mica andati a cercare lo scheletro di Monna Lisa?

  2. Edoardo Fantini scrive:

    Ciao Eretico, questo col tuo argomento non c’entra ma mi serve per contattarti. Hai letto su libero l’articolo di Giacomo Amadori che racconta dei soldi che la Regione toscana ha dato per far fare un flilm a Buonconvento? C’è dietro il Borgogni? Nooooooooooooo….

    • Eretico scrive:

      Diciamo che la voce mi era arrivata anche prima dell’articolo in questione, del bravo Amadori (che ho avuto modo di conoscere nei mesi caldi di Mps).
      La situazione è sempre più intrigante, anche perché non è finita qui…

      L’eretico

  3. ANONIMO scrive:

    Io sto proprio bene a Siena, città tranquilla, gente civile, sanità meglio di tanti altri posti, cibo buono, la sera puoi andare in centro sino a tarda notte senza che qualcuno ti infastidisca. Troppo isolata dal mondo, ferrovia e strade trascurate, ecco la sua principale pecca. In questo momento passa un brutto momento, ma in siamo in Italia, paese in crisi, non siamo in una campana di vetro. Ce la faremo, se ci rimbocchiamo le maniche, se pensiamo meno a noi e più per il prossimo. Magari stare più attenti da certi venditori di fumo. Io sono ottimista sul futuro, il pessimismo non porta a nulla, l’importante semmai è che i colpevoli paghino i loro misfatti, stare sempre svegli e pronti a farci sentire. Io personalmente, per fortuna o altro, con la Borsa ho guadagnato ultimamente un bel po’ di soldi, pensate alla crisi generale eppure….Però mi sono detto: perché sperperare questi soldi spendendoli per delle cose futili? Macché shopping, abbuffate di dolci e altre leccornie, sobrietà ci vuole, ho comprato solo due libri di storia di cui uno su Siena e qualcosa di utile per i miei nipoti e familiari. Alla fine anno un po’ di pandoro e un bicchiere di prosecco e poi a letto. Preciso che non sono un tirchio, ma sono amante del denaro e lo rispetto; quindi l’ho speso per cose che ritengo economicamente convenienti, ho preso ed ho fatto vari bonifici a favore delle tante associazioni cittadine e nazionali di volontariato e assistenza sociale; ho speso molto, ma il ritorno sarà altrettanto notevole, egoisticamente penso che se la gente disagiata sta meglio poi avremo meno problemi tutti e poi cerchiamo di metterci nei loro panni qualche volta. Ovviamente questo non lo fò solo per Natale, per lavarmi la coscienza, ma qualcosa la devolvo sempre durante l’anno, cerchiamo di favorire chi lavora per il bene. Non siamo pregiudizialmente pessimisti che poi ci guastiamo solo il sangue.

    • anonimo scrive:

      Io sono un realista. Le cose peggiorano di giorno in giorno, sarà grossa se riusciranno a fare la legge elettorale, ma perché serve agli inutili e loro famigli, non sono tirchio e sono anche onesto perché se spendo del denaro voglio il corrispettivo in cambio stabilito. Assolutamente evito le associazioni caritatevoli e di beneficenza e non ho mai dato nulla. Io sto bene così non do nulla per nulla, però non rubo niente a nessuno. E sarei per la pena di morte in caso di furto alla collettività.

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  5. Senese di ritorno scrive:

    Quant’è che non fate un salto alla “nostra” Pinacoteca Nazionale di Via San Pietro?
    Posso definirla uno scempio nel senso di spreco di opere d’arte non valorizzate adeguatamente, di moltissimi ambienti con umidità pericolosa per le opere che vi sono contenute, un’abbondanza di capolavori affastellati al punto che quelli presenti in poche sale sarebbero sufficienti per attivare un intero museo a New York!..con qualche migliaio di visitatori all’anno!
    A parte qualche scolaresca, di senesi in visita se ne incontrano pochissimi (in due recenti visite non ne ho trovati nessuno!),e non credo solo perché “chi, immerso in troppa Bellezza, tende naturaliter a darla per scontato”, ma ritengo per una certa “ignoranza” e incuria che sempre più diffusamente in altri aspetti della vita sociale cittadina sembra pervadere la nostra città e cittadinanza!
    E’ anche da questo disinteresse, da questa sciatteria di sensibilità che nasce poi l’esposizione alla sopraffazione di chi sa furbescamente gestire la “cosa pubblica” in tutte le sue sfaccettature !!!

    • Gabriele scrive:

      In realtà esistono iniziative molto interessanti in Pinacoteca e a quello che so, anche con una buona risposta da parte dei senesi.
      Mi riferisco a “Turisti per Casa. Domenica mattina in Pinacoteca”, organizzata dalle guide turistiche autorizzate Federagit Confesercenti di Siena

      http://www.mangiareasiena.it/eventi/?event_id=23082

    • Ro.Bur 14 scrive:

      Tra i senesi che hanno visitato la Pinacoteca Nazionale ultimamente ci metta me e mia moglie ma del gruppo eravamo gli unici (tutte guide fiorentine e studenti di storia dell’arte). Concordo con lei sullo stato del museo in generale e di quanto freghi poco a tutti circa i tesori che racchiude. Poi scende in strada e fa un giretto al calar della sera e si accorge di come la nostra città è ridotta. Una sequenza ininterrotta di fondi chiusi, botteghe dismesse, qualche squallida pseudo enoteca con il Chianti e il Brunello in offerta speciale ed il panforte fatto a Cesa (AR)…..una tristezza…uno scoramento…dal palazzo dove sono nato….(sotto il Duomo) sono usciti un gruppo di cinesi vocianti nello incomprensibili idiomi…..lasciamo perdere…..

  6. anonimo scrive:

    Oh ERetico, ma che vai a rompere i coglioni anche ai fiorentini? Guarda che il Renzi è permalosissimo e non perdona…

  7. Cecco scrive:

    ….avete letto del recupero della Fortezza Medicea di Poggibonsi….bene la Regione gli darà diversi milioni di euro per il suo recupero…ma visto che il Nostro Caro e Amatissimo Sindaco non fa pari che dire Siena Candidata Capitale alla Cultura 2019….si facesse qualcosa di vero per la Fortezza a parte i tortellini per la festa del PD locale….magari ristrutturare e dare alle associazioni senesi e del territorio spazi, per incontrarsi, fare musica, arte esposizioni etc etc….ma queste sono idee troppos semplici è meglio tenerla così….tutto abbandonato e poi d’estate tortellini e gotti di vino!!!!

  8. anonimo scrive:

    Scusa se l’argomento è diverso. – Il Blog di Elio Fanali, in merito alla conferma o meno dei vertici MPS, parla oggi di “qualche ‘solone’ sul web (che non so quanto si intenda di economia bancaria, quanto abbia preso in considerazione la situazione generale – quindi la sicurezza della banca di cui sopra compresa – e faccia, appunto, solo ‘guerra di barricata’ per se stesso …)” si riferisce forse a te?

    • Eretico scrive:

      Caro anonimo,
      leggo spesso il blog di Elio Fanali, ma non ne so fare sempre l’esegesi, anche perché il buon Elio ha l’abitudine di criticare senza quasi mai fare nomi e cognomi. Ad ogni buon conto, lo chieda direttamente a lui, no? Basta scrivergli…

      L’eretico

  9. ANONIMO scrive:

    Sono il senese ottimista delle 1:28 e 1:33 e concordo pienamente sulla bellezza della nostra Pinacoteca. E’ piena di capolavori ed è un vero peccato che tanti senesi non la conoscano, se non conosciamo i nostri tesori le nostre risorse nascoste ci priviamo anche di risorse morali per la rinascita. Dobbiamo salvare e valutare il molto salvabile che c’è ancora a Siena. Anche quello di valorizzare la Fortezza è un’ottima idea. Quindi…..

  10. ANONIMO scrive:

    Quindi sarebbe un’ottima occasione per i nostri politici andare a svegliare quelli della Regione per avere meno promesse e qualche sovvenzione, anche una svegliata al ‘monello’ Renzi.

  11. Fede scrive:

    Il senese medio a livello culturale non merita niente o quasi. Sono state fatte chiudere le Papesse e nessuno ha battuto ciglio, il Santa Maria farà la stessa fine. Hanno chiuso quattro cinemi insieme, anche lì non mi pare ci siano state le barricate. Mi ricordo di premi Nobel della letteratura con uno sparutissimo pubblico davanti, di ballerini di fama internazionale che non riempivano due file di platea. E vogliono farci la capitale della cultura…

  12. Mapi scrive:

    Ciao Eretico, grazie di aver ricordato la rassegna di fillm restaurati programmata al Pendola . Undici anni di proiezioni di capolavori del nostro cinema offerti gratuitamente grazie alla mia collaborazione con l’Associazione Philip Morris Progetto Cinema che donava al pubblico anche i bellissimi volumi che accompagnavano i film. A Siena qualcuno forse se lo ricorda, oltre te?

  13. Fede scrive:

    Me lo ricordo io, e grazie di cuore per questa più che lodevole iniziativa. Ricordo ancora la presenza della Sandrelli per Io la conoscevo bene, oppure il film restaurato di Pietro Germi quello di De Santis… grandissima iniziativa, davvero

  14. BARBICONE72 scrive:

    perfettamente d’accordo con l’anonimo del 14 gennaio 22.24

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