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Sanità senesota: la dottoressa Cardelli ed una provocazione per le Scotte

- 20/01/14

Torniamo a scrivere della Sanità senesota, più che mai in fibrillazione (mi raccomando la prevenzione…).

Asl 7: ne avevamo viste e descritte così tante, che non credevamo di meravigliarci più, ed invece eccoti qua un’altra chicchina. La dottoressa Daniela Cardelli fu nominata, in articulo mortis della gestione Benedetto in Rossi, Direttore di un Dipartimento creato da una manciata di giorni, il Dipartimento tecnico sanitario (il 2 settembre, si crea il tutto – delibera 407 -; il 21 settembre, la dottoressa ne prende il comando, con la delibera 471). Passano due anni, ed il Direttore sanitario Maccari inizia a fare un po’ di pulizia, azzerando diversi incarichi, tra cui quello della Cardelli appena citato.  La dottoressa ha un incarico a tempo determinato, scadente il 31 maggio 2014; dopo l’azzeramento del dottor Maccari, l’Asl dà mandato all’Estav di bandire un concorso pubblico per Dirigente delle professioni sanitarie della Prevenzione (scaduto 13 gennaio 2014): evidentemente, l’Asl vuole dotarsi di un Dirigente a tempo indeterminato, dato che appunto si bandisce un concorso. Si attenderà quindi con serenità l’esito del concorso, no? Forse, però c’è un dubbio: perché allora il dottor Franchi (il Dirigente creato tale  dall’indimenticabile Todos caballeros della Rossi-Benedetto, in occasione del veglione del 31 dicembre 2010…) tira fuori dal cilindro una autentica “magata”.  Con delibera 448 del 2 dicembre 2013, su proposta appunto del dottor Franchi, viene conferito un nuovo incarico dirigenziale alla dottoressa Cardelli: non per 5 mesi (quando le scade la nomina a Dirigente), bensì per 5 anni (sì, avete capito bene: per 5 anni, fino al 1 dicembre 2018)!

E del concorso, che dire? Ai posteri l’ardua sentenza…

 

Il tema della settimana scorsa è stata l’uscita valentiniana di rottamazione delle Scotte: il Sindaco sostiene che sia meglio spendere 3-400 milioni (chi ha fatto i calcoli?), piuttosto che 100 per i vari adeguamenti.

Alcune considerazioni:

1) Valentini dice che le Scotte sono arcaiche (pare abbia detto “longeve”, sic), ma così tralascia il fatto che non tutti i lotti della struttura sono coevi, essendo le Scotte un esempio di work in progress: c’è roba anche molto recente;

2) nel computo del preventivo (ripetiamo: fatto da chi?), verosimilmente il buon Valentini non ha inserito un capitolo di spesa enorme, quello cioè concernente la demolizione dell’enorme struttura, con tutti gli annessi e connessi;

3) i reparti in lavorazione (noi ci siamo occupati per esempio dello scandalo di nefrologia), che fine farebbero? Si rottama anche ciò che è in costruzione, di grazia?

Ciliegine finale: dopo l’uscita del primo cittadino, il Direttore generale delle Scotte, dottor Tosi, ha subito manifestato entusiasmo, per non parlare del Gran moralizzatore (con avviso di garanzia sanitario annesso) Rossi Enrico. Basterebbero i loro fremiti di entusiasmo, per suggerire a tutti una accorata pausa di riflessione. Molto accorata.

Provocazione ereticale: visto come si gesticono, in città, le cose (trasparenza di gare d’appalto et alia), nonchè la situazione del vecchio ospedale, perché non si riparte dal Santa Maria della Scala, per la Sanità?

Chissà il professor Sacco contento, potrebbe fare una figurona con tutti i suoi colleghi: “Questo è l’ospedale, questa davanti invece è la facciata del Duomo” (stando attento a non confondersi).

Questa sì che è un’ideona: due piccioni con una fava…

 

27 Commenti su Sanità senesota: la dottoressa Cardelli ed una provocazione per le Scotte

  1. anonimo scrive:

    Guardate chi è partito subito dietro a Brunino nostro: oltre ai citati, vorrei sottolineare l’entusiasta sellato Pasquale D’Onofrio…

  2. Pingback: Rassegna Stampa – Oggi Consiglio Comunale… Parole, parole e colpi di maggioranza!!! | IL SANTO NOTIZIE DI SIENA

  3. anonimo scrive:

    Magari invece che lì dove è ora, l’ospedale si potrebbe fare da un’altra parte. O c’è da garantire qualcuno in tutti i modi?

  4. Edoardo Fantini scrive:

    L’ospedale Forlanini a Roma fu costruito in 5 anni, dal 1930 al 1935 e poteva ricoverare 1400 pazienti; per edificare quello delle Scotte, che può accogliere 900 malati, di anni ne sono stati necessari 32. La differenza di tempi e quindi di costi è enorme: non sarebbe meglio riprendere la legge sugli appalti che era in vigore durante il fascismo? Oppure non è il caso perché per gli antifascisti la coerenza è cosa sacra?

    • Bingo! scrive:

      Viene il dubbio che dietro la sacra coerenza di tanti ci sia piuttosto la terrena concretezza del proprio guadagno … e ad approfondire la storia il dubbio diviene certezza: Siena, anche in questo caso, “stradocet”; per risanarla basterebbe rifarsi agli ideali civici messi in pratica un’ottantina d’anni fa da Fabio Bargagli Petrucci (oltre tutto unico vero difensore del Monte quando era molto più difficile difenderlo), e invece il presente tende ancora a ispirarsi alla politica del consenso e del favoritismo attuata dai peggiori sindaci “da passerella” del nostro vicino passato e propagandata a una mandria di servi a mezzo stampa.

    • anonimo scrive:

      A MEMORIA MIA, SE NON SBAGLIO, 32 ANNI MI SEMBRANO UN DATO NON CORRETTO!

  5. brivido scrive:

    ma le scotte non sono state acquistate dalla regione a 150milioni per dare un aiutino alla università ? o sbaglio ? perchè, se quanto a me risulta, non pensa a propietà sue l’illustre economista?

  6. Guido scrive:

    All’anonimo delle 11,34: ma che…diamine dici!?

  7. anonimo scrive:

    Forse che i terreni sono di quella società Acquaviva di cui parlò l’Eretico?

  8. cittadina stufa scrive:

    Alla asl non c’é piu da sorprendersi di niente…di certo per chi ha fatto politica la strada é molto in discesa!

    • Alberto scrive:

      Verissimo, cara cittadina stufa. Il problema è che chi fa carriera per motivi politici in genere è incompetente. E ultimamente di persone incompetenti se ne vede sempre di più. Ma tanto non c’è niente da fare.

  9. MICHAEL KOHLHAAS scrive:

    Ricostruire le Scotte (e spendere 3-400 milioni di tasse nostre) è più conveniente che ristrutturarle? Per il PD di sicuro, soprattutto se a mangiarci sono le cooperative edili rosse!
    In tempi di crisi dove il mattone non tira vuoi che non faccia gola un’appaltino del genere?
    Meditate gente, meditate!

  10. SENESE CONTROCORRENTE scrive:

    Ormai non mi sorprendo più in questa città che muore. Ospedale nuovo? Progetti, gare di appalto dei lavori, dei materiali per costruire, ricerca di un’ubicazione provvisoria per i malati ora presenti e bustarelle, raccomandazioni, favori reciproci, una mano lava l’altra e via dicendo. E noi poveri semplici cittadini? Solo tanti problemi, tanti disagi, tante parole e tante promesse che non saranno mai mantenute. Che tristezza. Ma cambierà mai questa vergogna? Se non ci svegliamo sarà molto difficile; finora vedo tante occasioni mancate per fare un po’ di pulizia morale. Intanto siamo secondi in Italia per l’aliquota IMU da pagare a gennaio. E io pago.

  11. Anonimo scrive:

    Ma che vi volete aspettare da uno che anche ieri ha votato contro la mozione proposta per equiparare il gettone di presenza dei deputati della Fondazione a quello dei consiglieri comunali?!! (leggete su Impegno per Siena)

  12. Edoardo Fantini scrive:

    Caro Anonimo delle 8,09, uomo che non si firma ma che scrive con le maiuscole, spiegati meglio: 32 anni ti paiono pochi o troppi per costruire le Scotte? Fai il conto che ci morì mio nonno nel 1976 e il pronto soccorso è stato ultimato tre o quattro anni fa. Dicci la tua

  13. Francesco scrive:

    La valutazione di Valentini mette in moto un percorso che innanzitutto è di discussione, rispetto al passato è un atteggiamento che sottintende un rispetto per i cittadini non comune e tantomeno scontato.
    Poi c’è qualche consigliere comunale che si lamenta perché non ha avuto la notizia prima che fosse resa pubblica…i consiglieri di solito sono la voce dei cittadini in consiglio comunale, vorrebbero anche essere le orecchie?

    Detto questo, la proposta ancora è allo stato embrionale e a quanto ho capito prevederebbe il mantenimento di quelle parti di recente costruzione (quindi pronto soccorso) demolendo le strutture costruite 30/40 anni fa e progettate 60 anni fa (con concezioni dell’epoca, sia dal punto di vista energetico che di distribuzione degli spazi, questo è poco ma sicuro).

    Per quanto riguarda il discorso di speculazioni e appalti truccati, si tratta di reati penali, esistono leggi in merito, come esitono leggi (poco efficaci) su come debba essere portato avanti un appalto.
    Ma su questi argomenti, il comune non ci entra nulla, è competenza della Regione.

  14. anonimo scrive:

    Sono contenta che lei,professore,abbia ripreso a scrivere di sanità senese.
    Mi fa meraviglia però che in questo suo pezzo non abbia fatto nessun riferimento ad alcuni fatti di rilievo nazionale che pure hanno riguardato
    la sanità in queste ultime settimane : la vicenda politico-affaristica della malasanità beneventana e della ministra Nunzia De Girolamo.
    L’Espresso ( nel numero in edicola ),ed anche il Fatto Quotidiano e la Repubblica hanno fatto a gara a raccontare in modo dettagliato tutte le
    malefatte di quel comitato di affari , capeggiato dalla De Girolamo , che
    ha gestito ed ancora gestisce la sanità sannita.
    Ed allora credo che tra i lettori di questo blog e tra quanti seguono le
    vicende della sanità a Siena e nella nostra regione non vi sia nessuno
    che non abbia immediatamente pensato – per le evidenti e numerose consonanze – alla storia recente della sanità senese gestita fino a poco
    tempo fa dalla dr.ssa Benedetto in Rossi.
    Infatti le consonanze tra le due esperienze sono molteplici e
    vanno oltre la personalità ed i modi di fare delle due signore ,accomunate
    dalla stessa arroganza e presunzione.
    Entrambe assurte ai loro incarichi di sicuro per le loro riconosciute capacità e non certo per meriti politici : una scelta dal cavaliere e
    l’altra da chi l’ha sposata poco dopo.
    Due esperienze segnate dagli stessi intrecci e dalle stesse intrusioni di una politica orientata solo a costruire ed alimentare clientele con favori
    e prebende ad amici e sodali ;e così le frequentazioni e gli accordi di
    potere con i notabili di partito locali e regionali che fuori di ogni titolo o ruolo istituzionale andavano a sponsorizzare i loro favoriti e
    condizionavano pesantemente le scelte della sanità senese in materia di incarichi ed anche di appalti.
    Ed a proposito di assegnazione di appalti basterà qui citare , per ora,un solo caso :
    la vicenda poco edificante ,denunciata per prima dal suo blog e tuttora oggetto di approfondimento da parte della magistratura penale e contabile, della certificazione e revisione contabile dei bilanci 2010 e 2011 .
    Infatti l’incarico per la certificazione del bilancio 2010 vinto dalla Price Waterhouse fu assegnato , con un espediente fraudolento , invece alla KPMG su indicazione del dr. Grazioso e della dr.ssa Benedetto.
    E tale decisione contribuì in modo determinante a ritardare di 1 anno
    l’accertamento del buco di bilancio all’ASL 7.

    • anonimo scrive:

      A proposito di appalti aggiudicati a ditte ” amiche ” può tornare
      utile fornire qui alcune informazioni relative ad un’altra
      vicenda finora poco nota ai lettori di questo blog :
      la gara per l’appalto delle attività di controllo di gestione
      dell’ASL senese.
      Alla dr.ssa Benedetto ,arrivata a Siena a fine 2009 ,
      non garbava l’organizzazione delle attività di controllo di
      gestione che l’ASL 7 si era data fino a quel momento e perciò
      la smantellò in men che non si dica.
      Si trattava di un’organizzazione ormai consolidata
      ( e diffusa capillarmente all’interno dei servizi dell’asl senese )
      che consentiva il monitoraggio costante ( con reports periodici e frequenti ) sulla spesa delle diverse unità organizzative.

      Tale organizzazione aveva supportato validamente le scelte amministrative di diverse direzioni generali ;
      si avvaleva di professionalità interne collaudate
      ed esperte ed era coordinata da dirigenti capaci
      che poi sono andati a ricoprire importanti incarichi
      di direzione amministrativa presso altre Asl toscane (Arezzo, Livorno,ecc.)
      Ma alla dr.ssa Benedetto non andava bene .
      E fin qui nulla quaestio : sono scelte opinabili ma legittime di
      una nuova direzione anche se questo poteva significare ed ha
      significato la dispersione di quegli operatori e l’azzeramento del
      know how da essi maturato.
      In breve riassumo quello che è successo dopo quella decisione della
      Benedetto.
      Le attivita’ di controllo di gestione furono messe a gara per l’af-
      fidamento ad una ditta esterna per un importo complessivo che
      superava i 250.000 euro.
      Sapete chi si aggiudicò la gara ? una ditta di Forlì ,la ” TEIKOS
      Solutions srl.” che la dr.ssa Benedetto conosceva bene perchè anche
      quella aveva operato in precedenza a Sassuolo.

      Alla gara erano state invitate a partecipare e presentare offerta
      n. 5 ditte della Romagna (e tra queste la TEIKOS ) ed 1 di Perugia
      (la città di provenienza del ” managing partner ” della TEIKOS ) e
      nessuna ditta della Toscana ;eppure esperienze consolidate in tal
      senso ed utilizzate da altre usl toscane ce ne erano a sufficienza
      ed inoltre sarebbero state da preferirsi considerato che potevano
      vantare una conoscenza più approfondita del sistema di contabilità
      adottato dalla legislazione regionale.
      Ma tant’è : la gara se l’aggiudicò la TEIKOS e seconda arrivò la
      ditta di Perugia …
      Curiosità a margine : della commissione aggiudicatrice faceva parte
      il ” superesperto tuttologo ” dr. Paolo Franchi.
      L’ASL e la TEIKOS impiegarono 2 anni ( 2010 e 2011 ,proprio quelli
      a cui si riferisce il buco di bilancio )per riorganizzare un nuovo
      controllo di gestione e solo a partire dal Luglio 2012 – quando il
      Pestelli se ne accorse , denuncio’ il tutto alla Procura e mandò a
      casa il Grazioso – fu ripristinato un efficace sistema di controllo
      della spesa.

  15. dc scrive:

    ma forse la soluzione del sindaco potrebbe portare finalmente alla soppressione della facoltà di medicina e alla drastica riduzione di posti letti e di specialità mediche. Spero che non capiti per le Scotte quello che è successo per il MPS ovvero che noi senesi, fino ad oggi zitti sul nostro ospedale, si rimpianga quando non lo avremo più.

  16. ConteBerio scrive:

    Nuovo Ospedale? Ma stiamo scherzando????? Ma con quali soldi?
    E poi… è di proprietà della Regione: Rodolfo Valentini lo sa che non sarebbe sua competenza parlarne? Oppure Sua Sanità è già d’accordo?
    E’ vero che le Scotte dal punto di vista edilizio fanno un po’ onco, diversi reparti sono progettati con i piedi, ma tanta gente continua a venire a Siena a curarsi, non solo dal Sud, ma anche dal Nord… forse un pochino messi meglio del resto d’Italia saremo messi?
    Resta comunque il fatto che negli ultimi anni le baronìe e la politica hanno messo troppi incompetenti al lavoro alle Scotte… quelle sì che sarebbero da demolire, ma ALL’ISTANTE!

    • Margherita scrive:

      Conte Berio. Sei sicuro che gli incompetenti siano solo alle Scotte? Fatti un giro alla USL7 e vedi un po’.

    • Ugo scrive:

      Eretico… sai quanto costerà l’imminente spostamento della Centrale Operativa del 118 e i motivi per i quali verrà spostata??… Informati, se vuoi…

  17. bernardino di siena scrive:

    Concordo con il ConteBerio , in maniera particolare sulle ultime due righe : la demolizione delle teste al comando !Nel frattempo pretendiamo:
    accoglienza , ascolto,capacità di prendersi cura e cura.I pazienti se
    avranno la percezione delle cose elencate soffriranno meno il .

  18. Caterina di Siena scrive:

    Scoprirete molte cose, se andate a leggere le DETERMINE e le delibere
    pubblicate nell’albo pretorio online dell’azienda.

  19. Anonimo scrive:

    La mia domanda è una , ma se demoliscono l ‘ospedale e visti i tempi dilatati dell edilizia italiana mi sovviene un dubbio… Nel frattempo dove ci andiamo a curare? Tutti alla economica Rugani

  20. mario scrive:

    Caro Raffaele
    ho visto che nei giorni scorsi qualcuno mi ha nuovamente chiesto
    di fornire informazioni aggiornate riguardo alla mia vicenda giudiziaria.
    Perciò soddisfo con piacere questa curiosità.
    Con l’udienza del 29 Novembre u.s. quella vicenda si è chiusa
    per me positivamente e definitivamente.
    Il Giudice per l’Udienza Preliminare ,dr.ssa Gaggelli ,ha emesso
    la sentenza di ” assoluzione dal reato ascritto perchè il fatto
    non sussiste ” ; accogliendo così l’analoga richiesta in tal
    senso avanzata sia dal Pubblico Ministero che dalla mia difesa.
    Per il deposito delle motivazioni si è riservata 90 giorni (cioè
    a fine Febbraio ).
    A questo punto l’accusa nei miei confronti è definitivamente
    caduta ,sia in sede amministrativa ( la Corte dei Conti l’aveva
    già fatto il 29 Aprile scorso ) che ora in sede penale.
    Intanto ho già dato mandato al mio legale di procedere in ambito
    penale e civile nei confronti di chi ha architettato ai miei
    danni questo sporco ” giochetto ” ed anche di chi si è prestato
    e fatto strumento di quella che si è rivelata poi , alla luce
    dei fatti , una maldestra manovra.
    Sto anche predisponendo ,in questi giorni , un esposto al
    magistrato col quale intendo evidenziare e sottoporre alla sua
    attenzione le numerose “anomalie ” e le “strane coincidenze ”
    che hanno costellato le indagini investigative sul mio conto.
    Confido perciò nello scrupolo e nel rigore anche metodologico
    che so caratterizzare l’azione della Procura di Siena ,
    soprattutto negli ultimi anni ,perchè possano essere
    adeguatamente approfondite le “circostanze (e gli input) particolari ”
    che hanno stimolato le accuse e le indagini sul mio conto ;
    accuse che alla luce delle risultanze giudiziarie definitive
    sono risultate chiaramente infondate e strumentali.
    Con l’occasione voglio ricordare invece a chi mi ha voluto
    così ” bene ” ed ha inteso perciò in vario modo , ed anche
    ricorrendo a queste manovre , bloccarmi o rendermi inoffensivo
    di andarsi a rileggere quanto ho già scritto a tal proposito
    in questo blog nei commenti del 24/12/2011.

    20 anni fa provarono,con mezzucci analoghi , a mettermi fuori
    gioco perchè scomodo ( anche allora come sempre ) ; fui io
    a sollecitare il rapido intervento del magistrato che,
    dopo aver indagato , richiese il mio proscioglimento ed
    avviò subito dopo un procedimento che portò alla condanna
    di chi si era prestato a quel gioco.
    Allora la giustizia fu più rapida ( furono coinvolte le
    Procure di Grosseto e Montepulciano ) ; bastarono pochi mesi
    per sventare , mettere allo scoperto e rintuzzare quella manovra.
    Stavolta per quanto avessi provato ad accelerare l’iter
    giudiziario ,chiedendo perciò il rito abbreviato ,mi è toccato
    aspettare qualche anno per avere piena e definitiva chiarezza
    riguardo al mio operato.
    Malgrado ciò – ed i lettori di questo blog ne hanno avuto in
    questi anni prova evidente – non sono riusciti a fermarmi o
    a rendermi inoffensivo.
    Ho imparato infatti proprio da quell’esperienza di 20 anni fa
    che quando si viene attaccati a bella posta per bloccare le
    tue azioni non bisogna demordere nè ritrarsi intimiditi ma
    invece contrattaccare rilanciando più forte la denuncia
    pubblica dei potenti che si sentono sicuri dell’impunità.

  21. Simona scrive:

    Peccato, eretico, che parli poco di Sanità. Ce ne sarebbe molto più bisogno.

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