Eretico di SienaEmergenza Giustizia: come uscirne? - Eretico di Siena

Emergenza Giustizia: come uscirne?

- 04/02/14

Visto che in città ed in Provincia tutto andava già a gonfie vele, ecco che l’incontro promosso dall’Ordine degli avvocati ieri pomeriggio ci presenta un altro scenario a dir poco drammatico: la Giustizia senese è in overstrechting, non ce la fa più a smaltire il tanto lavoro, sia nel civile che nel penale; inoltre – ciliegina sulla torta – la logistica del Tribunale mostra sempre più le sue problematiche, già evidenti nel tempo (ma in tempi di vacche grassissime non si è mai investito niente sul Tribunale. Forse per motivi apotropaici…).

Organizzato dagli avvocati, il grido di dolore più acuto dell’evento è stato però quello lanciato dal Presidente facente funzioni del Tribunale (dal 1 ottobre 2013) Leonardo Grassi, colui che presiede il primo Processo su Mps (quello per ostacolo alla vigilanza, per capirsi): ha ammesso che la situazione della cancelleria è del tutto al di sotto dei limiti dell’efficienza ordinaria; che sarebbe stato forse meglio sospendere l’attività ordinaria durante il trasferimento da Poggibonsi (sede distaccata) e dal Tribunale di Montepulciano (donde lui stesso proviene); che enormi problemi ci sono anche per la cosiddetta “volontaria giurisdizione” (quella legata più direttamente al cittadino: passaporti, successioni, provvedimenti del Giudice tutelare et alia); soprattutto, ha infine detto – chiaro e forte – ciò che era nell’aria da tempo: lo scoppio della “bomba” Mps (chissà perché per anni non scoppiava mai, chissà…) ha oggettivamente penalizzato, e penalizzerà in futuro, tutto il resto. In sintesi: il Forrest Gump del Mps – comunque vada, anche se venisse assolto – non solo ha devastato la banca, ma ha contributo ad ingolfare il Tribunale senese. Per cui le persone per bene pagano doppiamente: non solo per quello di cui spesso ci occupiamo (qualche miliardo di euro volatilizzato), ma anche per un Palazzo di Giustizia nell’hic etv nunc inefficiente su molto del resto (si pensi – come detto dal Presidente Grassi – al Diritto di famiglia).

Per colpa degli “amici ” castisti, insomma, è più difficile anche divorziare…

In molti hanno messo in evidenza come i grandi assenti fossero i cittadini: ma l’ora non facile (15-18) non ha favorito un afflusso che comunque non poteva esserci. Il cittadino medio di Giustizia non si interessa, se non quando ci va di mezzo lui stesso: sbagliatissimo, ma così è. La maggior parte della popolazione non distingue un Gip dal Gpl, francamente era utopistico pensare ad altro esito dell’incontro.

Piuttosto, le istituzioni: c’era solo il Sindaco di Poggibonsi Coccheri (per familiarizzare con l’ambiente?), il vicesindaco (ed avvocato) Fulvio Mancuso ed il sempre più saporifero Paolino Mazzini. E chiediamo loro (Mancuso-Mazzini): almeno quando parlate di Giustizia, potreste evitare di tirare in mezzo Siena Capitale europea della Cultura?

In Tribunale, quando piove la pioggia penetra dentro: a settembre, ce li portiamo i commissari europei, a verificare il tutto?

Comunque il Giudice di pace ed il civile a breve si trasferiranno in Via di Camollia (all’85), in immobile di proprietà dell’Accademia chigiana: con gli 11mila euroni mensili risparmiati per l’affitto di Massetana romana (sede del Tribunale di pace), speriamo si possa fare qualcosa di utile.

Dal punto di vista propositivo, come gran finale l’eretico segnala le due proposte del Superavvocato Luigi De Mossi, ieri pimpante più che mai, nonché capace di iniziare il suo intervento in uno sgargiante inglese:

1) le spese sulla logistica, non possono e non devono pesare più solo su Siena, a fortiori visto che ormai Poggibonsi e Montepulciano sono state inglobate. Giusto, sacrosanto quindi che gli altri Comuni partecipino: amministratori senesi, se ci siete battete un colpo;

2) la Cancelleria è in grave crisi? Perché allora non dislocare i tanti amministrativi in eccesso (per esempio,dall’Università) in quel delicato e fondamentale compito?

Sempre tenendo a mente una cosa: la Giustizia è uguale per tutti, ma per qualcuno è più uguale…

13 Commenti su Emergenza Giustizia: come uscirne?

  1. L.A. Confidential scrive:

    Per quanto possibile chiederei di evitare il favor pro reo almeno nelle previsioni giornalistiche dell’esito processuale.
    Che cosa ha detto di tanto convincente il compagno G M. ? Che la conferenza telefonica era solo una comparsata?
    Uno spot pubblicitario su banca e derivati esteri? Che a un avvocato capitano di banca il contratto nomura glielo doveva spiegare il coltivatore diretto?
    Per quanto riguarda il tema della conferenza in cassa edile va proprio data ragione al super avvocato. Ci sono esuberi in ogni luogo. Destiniamoli là dove servono.

  2. Edoardo Fantini scrive:

    Cosa significa che “le spese sulla logistica non possono e non devono pesare solo su Siena…sacrosanto che gli altri comuni partecipino…”? (punto 1 delle proposte del Superavvocato)

  3. Pingback: Rassegna Stampa – Quelle promesse che l’amministrazione non mantiene… | IL SANTO NOTIZIE DI SIENA

  4. Paolo Panzieri scrive:

    Secondo la normativa vigente è solo il comune sede dell’ufficio a doversi fare carico dei suoi costi, in parte, ma solo in parte, e sempre in grave ritardo, rimborsata dal ministero.
    Si tratta – per altro – di un obbligo inderogabile di legge.
    Cosa ci incastra la capitale europea della cultura?
    Semplice: una capitale europea della cultura non può avere una giustizia in questo stato, visto che sembra che si tratti di uno dei parametri da considerare per conseguire l’ambito riconoscimento….
    Mi parrebbe giusto.
    Buona cosa – poi – la spending revue sull’affitto rilevantissimo dei locali in massetana romana, da tempo inutilmente invocata e finalmente presa in considerazione ……
    Personalmente ringrazio davvero tutti i presenti e non giustifico i molti assenti, visto che si tratta di un problema di tutti cittadini prima che degli avvocati, dei magistrati e degli altri addetti ai lavori.
    Nessuna polemica, però, nessuna politica, solo un gravissimo disagio collettivo da risolvere al più presto con l’aiuto di tutti.
    Grazie dello spazio, Raffaele.

    • Edoardo Fantini scrive:

      Scusa ma il comune dovrebbe pagare i costi di tutto il tribunale?

      • Paolo Panzieri scrive:

        Certamente no. Stiamo parlando solo dei locali, che – di regola – sono comunali (palazzo di giustizia) oppure presi in affitto dal comune (oggi giudice di pace e domani si spera palazzo Chigi Saracini di Camollia), con una quota parte del canone restituita – con calma – dal ministero.
        Dipendenti, dotazioni e quant’altro sono di esclusiva pertinenza del ministero della giustizia.
        L’idea di Luigi di ripartire gli oneri degli accorpamenti di Poggibonsi e Montepulciano tra tutti i comuni del circondario di competenza sarebbe assolutamente condivisibile.

  5. caso strano scrive:

    tale prepotente urgenza ed emergenza capita proprio adesso che è in corso il processo MPS
    qui l’unica differenza con la mafia è che almeno x adesso non ci si spara nel mezzo di strada.
    ma i metodi e le connivenze e certe strane “coincidenze” sono assolutamente identiche
    ma finirà prima o poi.

    • caso strano scrive:

      …e aggiungo…..vergognoso che debbano rifarcela avvocati, magistrati, impiegati e soprattutto CITTADINI.
      proprio ottima gestione della “res publica”, si, davvero, stopardi….!

      se è vero come è vero che il grado di civiltà di una comunità si misura soprattutto dal livello di GIUSTIZIA, SANITA’, ISTRUZIONE, siamo messi proprio bene
      altro che SI2019EU o come diavolo si scrive.

  6. Francesco scrive:

    Domanda, da parte di chi come me è assolutamente ignorante nel merito:

    chi è che si occupa della gestione amministrativa, organizzativa e immobiliare dei tribunali italiani? Ministero della Giustizia? Provincia? Comune?

  7. Anonimo scrive:

    Ma gli amministrativi in esubero sono solo all’Università? Ce ne sono già diversi dislocati (Beni culturali, INPS, ecc) ora anche al Tribunale? In Comune, in Provincia, sono tutti oberati? Non mi pare che anche lì si ammazzino di lavoro…

  8. Mago Hectorius scrive:

    Buongiorno, forse c’entra poco o forse no (quindi Raffaele se non pubblichi non me la prendo) ma a propositi di giustizia vorrei ricordare un fatto recentissimo di cronaca locale. Forse nessuno ci ha forse fatto troppo caso, ma alla notizia della sventata rapina in villa si aggiunge quella sconfortante che i due sono stati solo denunciati !!! Ma è possibile? Altro che complimentarsi !!! Cioè, si sventa una rapina in villa, quelle cose tremende dove in alcuni casi i proprietari vengono picchiati e rimangono traumatizzati a vita, e poi? Chissà come ci sono rimasti i due stranieri che , tra il sorpreso e il divertito avranno pensato che in Italia è proprio vero che si rischia davvero poco. Non era meglio una carica di randellate? E sbagliano davvero quelli che godono quando sentono che a qualcuno di questi è andata male perchè il proprietario casualmente era armato? (in un caso su cento?).http://www.ilcittadinoonline.it/news/168486/Poggibonsi__sventata_rapina_in_villa.html

  9. Adriano Fontani scrive:

    La vera emergenza della Giustizia a Siena è ed era, da tempo, quella dell’indipendenze di certi giudici senesi (Tribunale come Giudici di Pace) dal potere del “groviglio armonioso”. Quando un Giudice rifiuta reiteratamente le istanze della Procura volte a far intercettare telefonicamente, far perquisire case ed ufficio e far sequestrare cautelativamente beni dei personaggi chiave dell’inchiesta MPS; quando si rende impossibile processare da oltre 7 anni, a livello civile e penale (con un processo mai iniziato neppure in primo grado) la moglie di un potentissimo locale (semi-sconosciuto ma ben più potente di Mussari); quando… significa che a Siena la “giustizia” è tutt’altro che soggetta solo alla Legge e vanifica il lavoro di una Procura che “invano” indaga e costruisce impianti accusatori!! M.° Adriano Fontani

  10. mario scrive:

    Io ho un idea chiudere tutti i tribunali con i giudici tutelari che tutto fanno tranne che tutelare la gente.Anzi chi e’sotto tutela e’a piu’alto rischio di morte e con possibilita’di essere defraudato di tutti i beni specialmente le pensioni frutto di tanto sacrificio e di una intera vita di lavoro che per volere dei giudici tutelari e dei parenti dei malcapitati devono andare a finire in mano ai macellai delle case di riposo ingabbiando totalmente chi gia’soffre di per se.Via la legge n.6/2004 via i giudici tutelari.

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