Eretico di SienaL'Amore al tempo della dottoressa Benedetto (II) - Eretico di Siena

L’Amore al tempo della dottoressa Benedetto (II)

Eccoci alla seconda (e finale, salvo sorprese eclatanti) puntata concernente la ricostruzione di uno snodo fondamentale (ed oggi al vaglio della Magistratura, finalmente!) della recente storia dell’Asl 7: le dimissioni della dottoressa Laura Benedetto (nubenda Rossi) dalla carica di Direttore generale della struttura sanitaria, alla fine dell’agosto 2011.

Come più volte ricordato, i media emdedded – oltraggiando il senso del ridicolo – parlarono di scelta sentimentale da parte della dottoressa, che voleva essere a Firenze (sponda Camera di Commercio) piuttosto che a Siena, per stare più vicino al Compagno Enrico, senza doversi sobbarcare le buche della Siena-Firenze tutti i santi giorni feriali: chi lesse, magari si mise a ridere, ma nessuno ha mai recitato autodafé per le boiate scritte in tonnellate di articolesse sull’argomento. C’è sempre tempo.

Andiamo sui FATTI, comunque, e sulla concatenazione temporale della vicenda (secondo la Procura della Repubblica, criminogena):

4 luglio 2011: sfuriata della dottoressa Benedetto sul 118, con susseguente intervento dell’Ordine dei medici (7 luglio): il futuro sposo è in Cina (la Nazione è in giubilo per la presenza del Compagno Enrico: lui tornerà venerdì 8 luglio);

10 luglio 2011: di ritorno dall’Estremo Oriente comunista, il Compagno Enrico accelera i tempi: secondo i benissimo informati, in quelle ore rafforza il legame, strettissimo, con il Presidente della Camera di Commercio fiorentina, Vasco Galgani;

22 luglio: Camera di commercio di Firenze, convocazione di coloro che hanno superato il primo step, per il colloquio decisivo, presieduto dal Galgani stesso; la Commissione stila la graduatoria finale, che vede trionfare la dottoressa Benedetto (ancora in carica alla Asl senese), prima fra i 6 candidati ammessi alla tornata finale (all’inizio, i concorrenti erano la bellezza di 39);

26 luglio: con la Delibera numero 155 della Giunta della Camera di Commercio di Firenze (con designazione poi a cura del Ministero dello Sviluppo economico), si suggella il trionfo della dottoressa Benedetto, la quale diventa Segretario generale della Camera di Commercio stessa;

27 luglio: approvazione del Bilancio di esercizio 2010 (quello per il quale è sotto indagine il “Mozart dei bilanci”, dottor Grazioso). La Delibera è la numero 377: il disavanzo passa da 10 milioni del 2009 a meno di 2 milioni nel 2010, con conseguenti sbrodolate agiografiche ed autocelebrative dei media embedded sulle capacità della dirigenza aslina;

1 agosto 2011: per avere così bene operato, il dottor Grazioso viene gratificato di un incarico triennale come Responsabile della Unità operativa complessa Gestione economica e finanziaria dell’Asl 7. Incidentalmente, il tutto senza bando pubblico e senza quindi selezione.

Ciliegina semiconclusiva, nella motivazione dell’incarico (Delibera numero 366) si scrive di “ottimi risultati conseguiti fino al momento attuale (2011, Ndr) che dimostrano impegno, capacità professionali, tecniche e gestionali di alto livello”.

Il dottor Grazioso? Il “Mozart dei bilanci”, dunque…

Chiudiamo sulla signora Rossi: l’Articolo 5 del Regolamento della Camera di commercio fiorentina impone , fra gli “obblighi del dirigente”, di “informare l’Ente, di essere stato rinviato a giudizio o che nei suoi confronti è esercitata l’azione penale”. La signora Rossi l’ha fatto?

 

Ps 1 Nel frattempo, l’ottimo Vasco Galgani è stato detronizzato dalla presidenza della Camera di commercio fiorentina. Un’altra iattura per il Compagno Enrico, che si sente scricchiolare la terra sotto i comunistici piedi. Se lo ricandidano l’anno prossimo alla Regione, un’altra Livorno è davvero possibile…

Ps 2 Oggi giornata campale al Processo Mps (ostacolo alla vigilanza): domani ne troverete un succoso commento sul blog.

8 Commenti su L’Amore al tempo della dottoressa Benedetto (II)

  1. anonimo scrive:

    Caro Eretico
    Secondo me, la sanità e i servizi sociali vanno privatizzati, mantenendo il controllo pubblico. In modo che se un servizio non funziona si chiude la struttera e si licenzia il personale che non è gradito. Altrimenti non se ne esce. E comunque ci si arriverà.

    • Edoardo Fantini scrive:

      Ti pare che con il controllo pubblico, cioè effettuato dai partiti, ci sia qualcosa che funziona dignitosamente? La sanità dovrebbe essere organizzata dai Medici riuniti in una corporazione, con l’onere di mostrare i risultati della gestione al Ministero. Quest’ultimo dovrebbe poter espellere i Direttori di ogni reparto ospedaliero se ritenuti inidonei. I Direttori, per parte loro, dovrebbero avere carta bianca per assumere i medici ritenuti indispensabili e coordinare tutta l’attività del loro reparto. Ogni decesso ospedaliero dovrebbe essere esaminato dai Medici legali e tutti gli operatori sanitari dovrebbero poter essere licenziati se non dimostrano una appropriata affidabilità. Solo così il Governo potrebbe assicurare un buon servizio ai suoi cittadini. Non ci vorrebbe molto, basterebbe non avere più i partiti fra i piedi.

  2. anonimo scrive:

    Il Kompagno Enrico non verrà ricandidato. Lo sanno anche i MURI, in caso contrario in Regione accade come a Livorno. Valentini è d’accordo con Fanfani di Arezzo e con Lucca. L’asse Frank-Gr, regge fino a un certo punto. FI è con Renzino. Ne vedremo di tutti i colori.

  3. Anonimo scrive:

    Ma per gettarci nell’attualità, invece di parlare sempre di fatti ormai passati…. perchè non parli dello scontro feroce tra la FIMMG (medici di famiglia) e la ASL7 di questi giorni? Si tratta del divorzio tra il Pozzi e la ASL perchè quest’ultimi si sono accorti in extremis delle mostruosità che stavano mettendo in piedi? Magari parlarne può servire a svegliare le menti ancora in tempo prima che sia troppo tardi e magari può essere molto più utile che parlare di un passato che ormai non si cambia….

    • Scurdammece o' passato ...oppure no. scrive:

      Che strano paese è l’Italia ; un paese che sembra non debba avere mai memoria di ciò che è stato prima.
      La gran parte degli italiani sembra sia sempre pronta a dimenticare o
      far finta di niente a fronte delle colpe e delle responsabilità morali,
      ma anche penali , di chi ha malgovernato.
      Quanti opportunisti e trasformisti disponibili a salire sul carro del vincitore di turno !
      Tutti ” hanno famiglia ” e si dichiarano perciò disponibili ,in ogni
      occasione , ad attaccare il ciuco dove vuole il padrone o la padrona.
      Invece avere consapevolezza del passato anche recente serve ad evitare
      di rifare i soliti errori ed a ritrovarsi gli stessi personaggi
      riciclati e pronti a fare nuovi danni.

      • la lobby piddina dei medici della Coop. 2000 scrive:

        Tanto per cambiare anche la vicenda dello scontro tra la lobby dei medici di famiglia in terra senese ( Coop 2000 ) e l’attuale direzione dell’ASL affonda le sue origini nella stagione della gestione Benedetto.

        Provate , magari andando a rileggervi gli atti e gli accordi siglati ,
        a vedere quando e chi ha agevolato e favorito l’abnorme crescita del
        potere contrattuale di quella lobby.
        Provate a vedere a quale forza politica ed a quali notabili sono stati e sono molto vicini il Pozzi ed i suoi amici.
        E così ringalluzziti da anni di favori ricevuti ( unici nel panorama regionale ) da parte di chi poteva vantare rapporti molto stretti con
        le massime autorità regionali ora si sentono meno protetti e garantiti
        rispetto alle loro pretese.
        Ora Pozzi ed i suoi amici della Coop 2000, liberi professionisti o medici convenzionati col servizio pubblico a giorni alterni o quando fa loro comodo, pretendono di avere in appalto esclusivo e senza gara
        l’affidamento in gestione di pezzi importanti della sanità pubblica
        territoriale.

        • Infermiera scrive:

          …si sentono meno protetti ed ingalluzziti??Beh…speriamo con ragione.
          Speriamo che la nuova direzione, indipendentemente dalla volontà iniziale che era quella di portare a termine il progetto descritto nell’accordo, si sia resa conto di come l’illegalità di fondo della quistione sia ormai chiara a tutti gli operatori…e un attimino si ravveda anche per questo.
          Partono e partiranno ricorsi…mentre si lavora duramente e con il malcontento di chi si sente preso in giro e mai gratificato a dovere.
          Almeno la signora Benedetto in Rossi aveva un suo modo nel rapportarsi ad ogni singolo dipendente che…diciamo…per lo meno non era irrispettoso.
          Mi si consenta: al di là degli errori commessi, sapeva dimostrarsi genuina ed abile a relazionarsi, e anche questo è importante.
          I “tre moschettieri” da un po’ di tempo a questa parte hanno deciso di buttare il fumo organizzando cene suntuose in posti da urlo, mi quanto possa giudicare a prezzi stracciati (e da dove arrivano eventualmente il resto dei soldi?…vabbè magari ci fanno pagare come in pizzeria perchè siamo moooolto belli ;))
          Comunque in queste occasioni il Direttore sanitario ama avvicinarsi ai tavoli degli infermieri e chiedere”…come va coi medici di base?..”
          Osservare le dinamiche relazionali in queste occasioni è a dir poco spassoso…e mi perdoni la città tutta, ma per me è un gran divertimento!

          Comunque grazie…per aver sottolineato come si pretenda di vincere l’appalto senza gara…metterei in luce anche come la ASL certi servizi non possa appaltarli, ne’ possano essere acquisiti dai medici della Coop…anche se gara ci fosse stata.

  4. anonimo scrive:

    Ma del nuovo inquilino di via dei giudici a Firenze ne vogliamo parlare?? Ma non è uno delle nostre terre di Siena?

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