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Scandalo Novartis: l’afasico Rino Rappuoli

- 23/06/14

 

 

Dopo la fiammatina iniziale, come sempre quando si tocca un potentato multinazionale come la Novartis, tutto tace, in rigoroso silenzio: non vogliamo neanche più criticare la stampa embedded, ormai da considerare irredimibile (poi ora c’è la previsita, vuoi mettere cosa sia più importante per la comunità senesota?).

C’è però qualcuno, all’interno del Sistema Siena, che a questo giro NON può (potrebbe) esimersi dal dire la sua, dal dirci quale sarebbe il suo punto di vista: ed invece – novello Piero Ricci – fa anch’egli finta di cadere dal pero, poverino. Mai visto niente, mai sentito alcunché.

Chi è che ha sempre tenuto ben stretti i rapporti fra Novartis ed il territorio (leggasi Casta)? Chi è che non ha mai mancato mezzo appuntamento (incontri, conferenze, financo giurie per balzani premi giornalistici, sic), quando c’era da glorificare la propria ditta, ed in ultima analisi se stessi? Con l’aggravante di essere stato insignito del Mangia d’oro (nel 1995), il che dovrebbe rappresentare un dovere di trasparenza in più, piuttosto che in meno.

Il professor Rino Rappuoli non può nemmeno trincerarsi dietro la sua attività ufficiale di grande capo del settore ricerche della multinazionale farmaceutica: se non fosse mai uscito da un laboratorio, lo potremmo anche capire. Ma lui è stato il sistematico trait d’union fra la Novartis e le istituzioni, come appena detto. Nei tempi delle vacche grasse, anche.

Parli, dunque, e pubblicamente, il Rappuoli; anche perché da tanti segnali pare di capire che, con Novartis, siamo solo agli inizi.

Leggete per esempio La Stampa di Torino (che, se non c’è la Fiat di mezzo, qualche notizia ogni tanto la dà): Gianluca Paolucci, sabato, scrive quanto segue, nel finale del suo pezzo sull’inchiesta della Procura di Siena (Pm Natalini):

“Non basta. Quella emersa ieri è SOLO UNA PARTE dell’inchiesta su Novartis. L’indagine, partita dalla segnalazione dell’Agenzia delle Entrate, ha prodotto DUE FASCICOLI DISTINTI. Oltre a quello emerso ieri c’è ANCHE UN ULTERIORE FILONE D’INDAGINE, per ora coperto dal massimo riserbo”.

Serve altro, esimio Mangia d’oro Rappuoli?

Certo, bei tempi quando l’aedo castista Stefano Bisi la incensava spudoratamente, in rima baciata (che tristezza):

“Il professor Rino Rappuoli

conosce alla perfezione

tutti i vaccini per i vaioli.

Senza tanta ipocrisia

è l’assoluto principe di Rosia

ed in tutto lo stabilimento

su di lui è ottimo ogni commento”.

“Senza tanta ipocrisia”, dunque: esimio professore, illustre “assoluto principe di Rosia”, ci aspettiamo qualche sua considerazione sull’operato di Novartis.

La credibilità di un’azienda si recupera con la chiarezza e la trasparenza, non trincerandosi diatro al comodo escamotage del silenzio.

 

 

Ps1 Domattina, al teatro dei Rozzi, grande kermesse organizzata dal quotidiano Repubblica, che schiera il suo Direttore Ezio Mauro. Il tutto per rilanciare Siena Capitale, con la presenza del Sindaco francigenato e di Quello con la barba esperto di gamification. Scusate, non ricordo, in questo momento: quale sarebbe la banca che, negli anni d’oro, si è più esposta con Sorgenia, la holding De Benedetti? Qualcuno mi può aiutare, please?

Ps2 Valida – ad eretical parere – la proposta di Francesco Burroni: ad agosto, ai “volenterosi salsicciai” piddini (sempre più sparuti, peraltro), destinare la parte inferiore della Fortezza è più che sufficiente. Vediamo come va a finire.

Ps3 Benissimo hanno fatto gli abitanti di Strada di Terrensano e Belcaro a presentare un esposto alla Procura per la strada interrotta da mesi: ma che volete, ormai siamo una città tutta acculturata, gente che lavori manualmente non se ne trova più…

Ps 4 Domani sera (ore 21, Siena Tv), stimolante incontro fra Danielito Magrini (coadiuvato dai blogger) ed il Sindaco del centro storico Eugenio Neri. Una chiacchierata sulla città a 360 gradi (Palio compreso), molto molto stimolante.

11 Commenti su Scandalo Novartis: l’afasico Rino Rappuoli

  1. precisino scrive:

    Per la precisione Repubblica non si è schierata con Siena Capitale, l’evento di domani è soltanto una tappa. Sono già stati a Matera e Ravenna ed andranno nelle altre candidate capitali.

    • Eretico scrive:

      Caro “precisino”,
      ci mancherebbe altro che Repubblica si schierasse ufficialmente con qualcuno!
      Da lettore (spesso inca..volato) di Repubblica, mi fa schifo che si torni a tirare fuori la retorica del “bene comune” e del Buon governo in terra di Siena. Si può dire?
      E diciamola tutta (quasi tutta: alcune cose è meglio non dirle, pur sapendole): vi sembra che Repubblica abbia mai scritto male di Mussàri prima che scoppiasse lo scandalo Mps? Forse i dindini Mps generosamente elargiti a Sorgenia qualcosa c’entrano, no?

      Al Santo: voglio sperare che l’anno prossimo sarai dei nostri…

      L’eretico

  2. il santo scrive:

    vi guarderò a Siena TV… Evidentemente faccio troppa paura

  3. BARBICONE72 scrive:

    poichè hai citato Pierp Ricci credo che l’intervista che questo “novello salvatore della patria sportiva” ha rilasciato al Cittadino On line sia icredibile.
    Anzichè dimettersi per essere stato uno dei principali responsabili della catastrofe mensanina, dopo aver sicuramente goduto di tutti i vantaggi di apparteneza alla casta, il compagno di merende di Minucci afferma : “50 milioni, una follia: come si fa solo a parlare di fare qualcosa? C’è in giro gente che sparla con una disinformazione incredibile. Forse per farsi belli con i titoli di giornale”. Lui, invece, che parla dei giovani della polisportiva e del futuro, cosa faceva quando questo enorme debito si stava accumulando? Con quale coraggio continua a mostrarsi in pubblico ed a pontificare? Vergogna, ed ancora più vergogna che il sindaco Valentini lo accrediti come interlocutore privilegiato per il futuro.

    Ancora più vergognosa la vicenda delle Sentinelle in Piedi. Al di là del messaggio che l’associazione vuol dare e che non tutti magari possono condividere, il comportamento del Sindaco e dei politici senesi è stato scandaloso, da paese del terso mondo o forse anche peggio. Così si compromette anche la libertà ed allora, dopo quello che hanno fatto alla città, dobbiamo davvero pensare di dover scappare!

    Infine mi auguro che qualcuno risponda ai dubbi sollevati sullo spazio pubblico destinato in Piazza del Campo alla mostra delle prime pagine di Repubblica. Ma probabilmnente, come è accaduto per il rendiconto incassi spese del Comitato per Siena capitale della cultura, ci diranno che non abbiamo il diritto di sapere.

  4. anonimo scrive:

    siena è stata per il bene comune di tutti…
    purtroppo abbiamo bruciato una banca…
    prosit

  5. Basito! scrive:

    Non c’entra niente con l’articolo ma ho appena visto per caso un post del sign.Valentini sulla propria pagina Facebook che parla della tragedia avvenuta di recente in centro finita tragicamente con l’omicidio-suicidio.ora mi chiedo,ma un sindaco puo’lasciarsi andare a considerazioni tanto squallide banali e fuori luogo?

  6. Marco bis scrive:

    Abbiamo? E’ no..hanno bruciato una banca..si loro il pd con tanto di nomi e cognomi. E’ adesso? Il pd vuole mantenere i suoi stipendifici e poltronifici basta vedere cosa accade ad oggi in fondazione…invece di chiudere il cda che non serve a nulla, solo a pappare e pappare il valentini e company sono li a pensare se sarà’ meglio il piazzi, noto pentapoltronato o l’ex dipendente montepaschino di turno piddino ovvio e pluripagato. Basta sindaco la pazienza ha un limite dovete smettere di pensare al partito basta chiudete la fondazione raccattiamo quelle quattro briciole e smettete di pappare ci sono tante persone oneste di Siena disposte a lavorare Gratis caro sindaco preparate e gratis non continuate ad abusare della ns pazienza.

  7. Pingback: Rassegna Stampa – Atti vandalici Valentini si scusa, Pietraserena e Lega Nord vogliono di più… Ma il Sindaco è HAPPY!!! | IL SANTO NOTIZIE DI SIENA

  8. Beppe scrive:

    Come vanno le cose a Siena? Direi bene, visto che la maggioranza dei senesi vota sempre per quelli che possono cantare, a ragione, imitando un ben conosciuto canto paliesco: “sè sempre comandato…”

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