Eretico di SienaInformazione: il Sistema Cina ed il Sistema Siena (più la nomina dell'Orlandini) - Eretico di Siena

Informazione: il Sistema Cina ed il Sistema Siena (più la nomina dell’Orlandini)

- 24/07/14

 

Ieri Repubblica ha pubblicato uno stimolantissimo reportage sul Sistema Cina, in particolare sull’informazione vigente nella dittatura capitalistico-comunista (un ircocervo, un po’ come il Pd, accozzaglia democristian-comunista…).

“La falsa felicità dei tibetani creata su Twitter da Pechino” (pagina 32, Giampaolo Visetti): in buona sostanza, uno staff di circa 300 persone lavora h24 sui social network, e sui media in generale, per dare un’immagine (artefatta) del rapporto fra la Cina ed il Tibet (invaso dal 1950), nonché del trattamento riservato alla minoranza uighuri (islamici).

“Il raccolto di grano è tra i più abbondanti di sempre. Gli yak non hanno mai prodotto tanto latte. Nei villaggi dell’Himalaya aprono scuole ed ospedali. La gente, per la prima volta, assapora pace ed abbondanza. I monaci buddisti non si appiccano più fuoco e anzi ringraziano Pechino, che porta acqua e luce nei monasteri”: manca solo una squadra di basket o di calcio che trionfi nel campionato cinese (per poi fallire)…

E tutto ciò – per chi non avesse capito o non sapesse – avviene in Cina, Stato in cui Twitter, Facebook e Youtube sono rigorosamente bloccati dalla censura, e la navigazione su Internet è ipermonitorata, per cercare di comprimere gli spazi della libertà di informazione. La versione idilliaca di cui sopra, è quella veicolata dall’interno verso l’esterno, per proiettare un’immagine edenica sganciata sic et simpliciter dalla realtà.

Realtà che ci dice invece che il Tibet è ancora sconvolto dai suicidi dei monaci buddisti, atto estremo di protesta contro l’assimilazione cinese portata avanti spietatamente da Pechino dal 1950 in avanti; realtà che ci dice che nello Xinjiang islamico sono riprese le esecuzioni di massa negli stadi, perpetrate – nell’assordante ed interessato silenzio internazionale – sempre da Pechino.

Tutto ciò – ovviamente cambiata la scala di gravità del tutto -, è speculare a ciò che è avvenuto (ed in parte ancora avviene!) con il Sistema Siena, solo parlando del rapporto fra interno (Siena) ed esterno (resto dell’Italia): sedicenti premietti giornalistici, pubblicità del Monte elargita a piene mani in cambio di informazione drogata, agenzie pagate solo per propagandare una certa idea della città e delle sue eccellenze (guarda caso tutte moribonde o defunte al venire meno dei dindini Mps, come ormai anche i “prosciuttai” stanno constatando).

La categoria dei pennivendoli organici al Sistema Siena è quella che è uscita più indenne, dal crollo del Sistema (ed ancora esiste la possibilità che un personaggio come quel Casella possa avere un’ora e mezza per deliziare gli spettatori senesi): certo, girano parecchi meno quattrini, ma le facce sono sempre le stesse. E le lingue per leccare, anche…

 

Ps 1 Grande fermento per la nomina di Alessandro Orlandini a Musei senesi: Bsg e Raffaella Ruscitto sul Cittadino (gli “ossessionati dal Pd” insieme allo scrivente), ne hanno già scritto, in aggiunta ad un documentato comunicato della Lega. Concordo su quasi tutto, ma rilancio: nomina iperpoliticizzata, nel segno della piena continuità ceccuzziana, ma almeno viene premiato (per l’ennesima volta, peraltro) un ceccuzziano che sa leggere, scrivere e financo articolare libri di Storia (che, certo, il Comune mai avrebbe dovuto comprare, e l’Orlandini dovrebbe essere il primo a dolersene…). Semmai, bisognerebbe sapere chi fossero gli altri 4 candidati presentatisi, come giustamente adombrava Sunto. Quello, per trasparenza, sarebbe opera di decenza. Valentini si vuole degnare all’uopo?

Che volete di più, in fin dei conti? Esiste un ceccuzziano che sa chi fosse Sapìa sanese, e perfino Pier Pettinaio: io lo metterei anche in Fondazione…

 

Ps 2 Sempre ieri, Il Fatto proponeva una notiziola di non poco conto: Profumo e Viola lo scorso 10 luglio erano (oltre a Della Valle ed al patron Luigi Abete) alla presentazione del nuovo ed ambiziosissimo progetto abetiano di Cinecittà world. Il cui bilancio – scrive Margherita Barbero – “rivela l’esistenza di un legame finanziario piuttosto stretto con l’istituto senese: alla voce “beni in leasing con destinazione parco a tema”, si legge di un contratto sottoscritto nel novembre 2011 con Mps Leasing and factoring e Mediocredito Italiano, quest’ultima società del gruppo Intesa San Paolo”.

Mussàri Giuseppe non c’è più, ma il capitalismo relazionale italiota è sempre ben saldo, statene tranquilli…

17 Commenti su Informazione: il Sistema Cina ed il Sistema Siena (più la nomina dell’Orlandini)

  1. Anonimo scrive:

    Caro Eretico
    Parlare della Cina è un poco complesso. Parlare di diritti civili di libertà con il parametro della provincia di Siena mi pare impossibile.
    Ad ogni buon conto ti racconto cosa mi disse un importatore di materiale elettrico nel lontano 1992, si 1992. “Sono stato in Cina per affari e mi hanno portato in un luogo dove vi erano 40 km di fabbriche per 40km . Dentro costruiscono di tutto dalla merce meno buona a quella ottima, dipende dal prezzo. Ti ho portato in regalo questo oscilloscopio e l’ho pagato una sciocchezza. Provalo.”

    Io lavoravo in un laboratorio svizzero, lo provai era come quelli occidentali e costava un centesimo
    Non so oggi come sarà la Cina, fai te caro Eretico

    • Eretico scrive:

      Caro anonimo,
      ovviamente io mi riferivo SOLO E SOLAMENTE al discorso prettamente legato all’informazione, come avrai ben capito anche dal resto dell’articolo.

      L’eretico

    • Michele scrive:

      Forse gli oscilloscopi occidentali costano 100 volte di più perché i lavoratori occidentali hanno 100 volte più diritti e garanzie di quelli cinesi.

  2. Silvia (altra) scrive:

    Certo siamo che al paradossale perché per la fondazione MPS i curricula venivano pubblicati e ora il bel renziano Valentini per quella Musei Senesi niente? Eppure in prospettiva, con le modifiche statutarie di cui abbiamo letto, e´estremamente importante.
    Forza, Cambia Siena, fategli fare questo sforzo al sindaco!

  3. Alessandro Orlandini scrive:

    Gentile Eretico, in una serata in vena di colloquialità di rete, dopo la tradizionale cena settimanale di pesce da me preparata in contrada (questi comunistacci infiltrati ovunque, approfittando anche di qualche modesta dote culinaria!), voglio dirti qualcosa sul mio libro su Siena che sembra diventato un caso politico e mediatico (tralascio la polemica su chi ha innestato la polemica senza la completezza di informazioni).
    Quando mi venne proposto di farne una ristampa illustrata perché il Comune di Siena intendeva inserirla fra i doni da fare agli ospiti non chiesi un euro, sia perché nulla volevo dal Comune, sia perché c’ero abituato. Come sa chiunque scriva libri di nicchia, è grassa se non deve pagarli di tasca propria. E questo è il criterio economico a cui mi sono sempre attenuto nella mia attività di ricercatore. Devo però ammettere che fui molto onorato. Vanità, dunque. Ma forse vanità civica, perché mi pareva di non recare disdoro alla mia città.
    Se oggi, per assurdo, mi venisse proposta un’ulteriore edizione direi di no. O direi di sì togliendo l’ultimo capitolo, dove, uscendo pericolosamente dall’ambito della storia, descrivevo l’attualità di quel tempo senza coglierne i segnali di pericolo e indulgevo ad annunciare le magnifiche sorti e progressive di Siena. Errore grave, che il senso comune di quel tempo attenua appena appena. Se ho un cruccio è questo.
    Alessandro Orlandini

    • Eretico scrive:

      Pubblico volentieri il garbato intervento del crucciato Alessandro Orlandini, del quale ho parlato anche stamattina a Radio Siena.
      Lasciamo stare il discorso dei libri, allora: lo storico Orlandini, in un momento comunque storico per la città (in generale), come forma di trasparenza non vorrebbe venissero esplicitati i nomi degli altri 4 che avevano fatto domanda per il posto per il quale lui è stato scelto?

      A presto, con curiosità finale: qual è – di grazia – il piatto che viene meglio allo storiografo dei 4 Cantoni?

      L’eretico

  4. Gianni Meiattini scrive:

    In Cina non credo ci sia buono nemmeno il riso……….
    E di sicuro come Italiano, Toscano e Senese affermo che abbiamo niente da imparare da loro!!!!!!!!!!!

  5. Gino scrive:

    Fare errori di prospettiva,annunciando ‘le magnifiche sorti e progressive di Siena’ non è stato, infatti, un errore da poco, che un rappresentante della classe dirigente di questa Città giustamente si rimprovera…Dunque non c’è stata abbastanza capacità di equilibrio nei giudizi della realtà che si viveva… Perché dunque candidarsi ancora a un ruolo pubblico, quando si riconosce che, al tempo, s’era stati incapaci di avere la giusta visione delle cose (temo indotta dalla predisposizione al ‘pensiero unico’ imperante in Città)? Non è necessario un cambio generazionale di classe dirigente, alla luce dei gravi errori di valutazione commessi da quella precedente?

    • anonimo scrive:

      Caro Gino
      Io me ne andai molti anni fa perché non ho mai condiviso quel tipo di sistema . Fatto di finta solidarietà che ha portato a quello che è successo. Oramai è tardi indietro non si può tornare. Bisogna fare con quello che rimane. Bisogna attrersarsi diversamente o anche quel poco se ne va. Bisogna sempre ricordarsi che fare la carità non serve e fare le cose che servono comporta un rischio, o si accetta o si finisce….Questa è la vita

  6. Alessandro Orlandini scrive:

    La questione dei nomi e dei curricula mi pare una falsa questione. Come ho già scritto altrove (Cittadino online) penso che basti chiederli in Comune. Non credo che ci sia più la necessità di una liberatoria da parte degli interessati.
    Per i piatti: ieri sera linguine con calamaretti e gamberi dell’arcipelago toscano e totani mediterranei ripieni di se stessi (tentacoli e ali), pan grattato, uovo e (versione elbana) mortadella di Bologna. Prezzo 10 euro. Le società di contrada sono o no di mutuo soccorso?
    Alessandro Orlandini

  7. Giuliana Della Valle scrive:

    Ciao, scusa se sono totalmente OT, anzi, FUORI TEMA, hai visto questa notizia? Che pensi del Politecnico di Milano che vuole vietare l’uso della lingua italiana in tutte le lauree magistrali? Mi sembra un’aberrazione! http://www.eraonlus.org/ http://www.litaliano.it/index.php/italia1/italia-news/notizie/1033-da-sabato-notte-giorgio-pagano-in-sciopero-di-fame-e-sete-per-la-lingua-italiana Grazie, a presto, Giuliana

    • Eretico scrive:

      Cara collega,
      non ne sapevo niente, e mi pare davvero un’aberrazione, come scrivi tu!
      Quanto ad Alessandro Orlandini, mi ha fatto venire fame a mezza mattinata; e per i nomi degli altri concorrenti, spero che qualche Consigliere si affretti a farsi dare informazioni…

      L’eretico

    • English scrive:

      Io non lo trovo aberrante. Deve considerare che si tratta di studi tecnico-scientifici, per i quali la conoscenza dell’inglese è fondamentale al fine di accedere a determinati contesti professionali, la maggior parte dei quali situati (purtroppo) all’estero. Io ho fatto studi simili a Pisa ed ho avuto la fortuna di studiare su testi in inglese, ma mi sono sempre sentito un passo indietro (linguisticamente parlando) rispetto ad amici e colleghi che hanno studiato in università più “settentrionali.”.

  8. Gianfranco scrive:

    Conosco Sandro Orlandini dal 1968 e mi lega a lui una passata milizia politica in Lotta Continua. Dopo di allora non ho mai più condiviso le sue scelte politiche quali la milizia nel PCI e succedanei e mi sono sempre chiesto cosa ci facesse lui con la sua cultura e la sua storia.
    Ciò non toglie che Sandro sia persona onesta, tanto è che non ha fatto nessuna grande carriera politica, anzi in più di una occasione è stato stroncato e marginalizzato. Di certo dalla politica non ha mai tratto illeciti vantaggi economici (di questi tempi non è poco) e penso che possa andare a testa alta e questo gli va riconosciuto, si condividano o meno le sue scelte.
    Non conosco i curricula degli altri concorrenti, ma la cultura, la passione storica e l’amore per Siena di Sandro sono fuori discussione e qualsiasi persona onesta non può che riconoscerlo e credo proprio che i nostri Musei ne trarranno giovamento.

  9. adriano.fontani scrive:

    Bravo Gino, hai fatto centro. Concordo al 100%. 0rlandini ha confessato un solo “piccolo errore” quando ha sostanzialmente detto: “portavo anche io il cervello all’ammasso come tutti gli altri”.
    Perche’ c’e’ qualcosa di diverso da questi che i “sinistri” sanno fare bene, a parte ovviamente le linguine ai calamaretti?
    Povera Siena se questo e’ il nuovo che avanza!
    M.o Adriano Fontani

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