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Taccuino siciliano (II): Mondello, la spiaggia di Palermo

- 06/08/14

 

Per conoscere meglio un popolo, lo devi osservare nel tempo libero, meglio se in spiaggia.

Mondello, dunque: la zona nata come luogo a dir poco elitario, dopo la bonifica di fine Ottocento affidata ad una società belga, con il grande sviluppo del liberty per gli autoctoni facoltosi, oggi divenuta la spiaggia dei palermitani, ed ovviamente dei turisti che soggiornano in loco.

Acqua davvero limpida, spiaggia affollatissima, con la particolarità che vedremo a breve.

Per intanto, una curiosità: tanto all’andata quanto al ritorno, l’eretico ha preso l’autobus (il tramme, per capirsi); anch’esso affollatissimo, in entrambi i casi visitato dai controllori. Cosa non casuale, ho sentito dai compagni di viaggio. Chi ha orecchie da intendere, intenda…

In linea di massima, non si notano grandi differenze con spiagge ad altre latitudini: ad un certo punto – per dirne una – appare una giovane donna che fa fare esercizi fitnici nell’acqua. Non è così tonica e androginizzata come la maggior parte delle colleghe, ma tant’è: l’impegno ce lo mette tutto, e gli alunni le vanno dietro che è un piacere .

Guardando meglio, però, ci sono da segnalare almeno un paio di cosette davvero curiose:

1) a Mondello c’è una situazione credo piuttosto originale, vale a dire che la zona demaniale davanti agli stabilimenti è frequentatissima, quantomeno ad agosto (ma giorno feriale). Per intendersi: i clienti dei bagni stanno in un autentico recinto – off limits per tutti gli altri, venditori inclusi – e per entrare in acqua attraversano la striscia di spiaggia condivisa dal pubblico non pagante.

Il messaggio è chiarissimo: lo spazio pubblico va tutelato, anche quello davanti ai bagni. Non risulta che sia da tutte le parti così…

2) i venditori di cibo e bevande sulla spiaggia sono uno spettacolo. Vendono di tutto, soprattutto da mangiare: arachidi, pistacchi, ciambelle fritte, frutta. Avete presente gli urlatori del cocco presenti sulla costa toscana? Beh, sembra che bisbiglino, che sussurrino qualcosina, rispetto a questi, tale è la loro veemenza. Un paio, avevano un modo di urlare così intenso e prolungato, da rendersi – certo involontariamente – simili ai muezzin che richiamano alla preghiera. Altra curiosità: nonostante l’alta presenza di uomini e donne di colore in città, i venditori sono tutti autoctoni.

Number one in assoluto, il venditore della pannocchia (autoproclamatosi sul campo “the king of the mais”), con il suo reiterato – ed allusivo alquanto – refrain promozionale:

“Signora, signorina o signorinella, la mia pannocchia è la più bella…”.

 

 

9 Commenti su Taccuino siciliano (II): Mondello, la spiaggia di Palermo

  1. Marco scrive:

    Mondello segna il cambio di passo dalla élite palermitana al popolino della città nei rapporti con il mare, quindi è in se stessa un elemento di allargamento democratico del piacere della spiaggia.

  2. Anonimo scrive:

    Il venditore di mais se viene a Siena diventa dell’Aquila di sicuro…

  3. anonimo scrive:

    La Sicilia, insieme al veneto e la toscana hanno dato un grosso contributo all’impero di Roma. E che dire di Celo D’alcamo.
    E poi Monreale i Normanni, che tutti pensano venuti con delle navi vichinghe. Invece arrivarono dal mar Nero, inviati dall’imperatore d’oriente. Abitavano tutta la parte che va da San Pietroburgo fino al mar Nero. E la cultura araba, che ci ha tramandato il pensiero Egizio, Greco, e Romano. Insomma la Sicilia e’ la Sicilia e un viaggetto schiarisce le idee a molti.

  4. fulvio mancuso scrive:

    Ti invidio caro eretico. Mondello è stata una delle tappe del mio viaggio di nozze in Sicilia, terra che ho percorso in lungo e in largo varie volte e che per me è una sorta di richiamo interiore: nel bene e nel male, con tutte le contraddizioni di un luogo ove gli uomini e le donne hanno sempre pensato e pensano di essere vicini agli dei come forse nessun altro popolo al mondo.

  5. fede scrive:

    menomale non è “the king of the mice”!!! immagino che, se qualche anglofono lo sente, sgrani gli occhi… 😀

  6. Robertino Montepaschino scrive:

    ‘Venditori’ o ‘regalatori’ di pannocchie ce ne sono molti anche a Siena …

    Ti prego di non censurarmi perchè il/i diretto/i interessato/i non sa/sanno che ci riferisce a lui/loro ……..

    Buone ferie.

  7. Silvia (quell'altra) scrive:

    grande, eretico, m’è parso di esserci! ma i negozi con accessi ‘controllati’ li hai visti?

  8. Pingback: Rassegna Stampa – Conferenza stampa di alcuni oppositori… Arriva lo SQUALO a Siena? Aggrovigliati sempre al proprio posto… | IL SANTO NOTIZIE DI SIENA

  9. allora è vero... scrive:

    ….che il problema di Palermo è il…traffico e di Mondello i venditori di mais (variamente declinati)

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