Eretico di SienaPasseggiate senesi (II): i Cappuccini (e 4 Ps) - Eretico di Siena

Passeggiate senesi (II): i Cappuccini (e 4 Ps)

- 24/08/14

La zona dei Cappuccini ha un fascino tutto suo: luogo di podisti, bianchi e di colore; luogo di un liberty maturo ed intrigante, con panorami degnissimi di nota sulla città; luogo per antonomasia, infine, di Federigo Tozzi.

Merita di essere attraversata a piedi, perché come sempre solo pedibus calcantibus si possono apprezzare certi squarci su Siena, e certi pratini, e certi oleandri da macchia mediterranea.

Un melting pot social-architettonico contraddistingue la zona dei Cappuccini: il già richiamato liberty con le sue ville notevolissime è la principale attrazione lungo l’arteria principale (inevitabilmente stretta, oggi, perché nata per i barrocci ed i calessi), mentre le ville e villette fine anni Sessanta-primi Settanta sono altrettanto belle, e si trovano più riparate rispetto al traffico (soprattutto Via della pergola), bontà loro.

Le altre zone sono posteriori, meno pregiate, ma pur sempre decorose e non troppo invasive rispetto al contesto (specie se rapportate ad altri scempi coevi); gli spazi sono discretamente tenuti, in linea di massima. Ciò che manca è, forse, un luogo di aggregazione più articolato, che possa rendere un quartiere più vissuto e davvero degno di cotal qualifica: qualcosa c’è (giornalaio, alimentari, bar), certo altro manca.

Più o meno al centro dell’arteria principale, purtroppo poco fruibile dall’esterno a causa del traffico veicolare, ecco villa Il Castagneto, il luogo in cui Tozzi compose il romanzo “Con gli occhi chiusi”, e ove visse fra il 1908 ed il 1914. Una targa sottolinea giustamente che “luoghi creature stagioni di questa campagna allora solitaria animarono la sua grande arte” (firmato: “Consiglio comunale 1970”: allora non ci si beava con candidature autoreferenziali, la Cultura si faceva sul serio, in città…). Eh sì, ai tempi di Tozzi (un secolo fa, tondo tondo) lì era campagna, con vista su Siena; e proprio da questo luogo Tozzi verosimilmente sviscerava le sue grandi dicotomie: città-campagna, amore-odio (per Siena stessa). La figura di Ghisola, è nata giusto da queste parti, prima di finire nel bordello fiorentino, su di un lascivo canapè…

La villa è tornata al suo originale colore (“in colorem pristinum restituta”, recita un’altra targa) nel 1994, l’anno in cui la Archibugi girò la sua nota pellicola (mediocre trasposizione, a dirla tutta) sul romanzo. Fra gli attori, anche quel Roberto Barzanti – conoscitore e laudatore dello scrittore – che da qualche anno, abbandonata la pietra serena, vive proprio davanti a Castagneto (bisognerebbe trovargli una casa anche in Via Santa Caterina, per farlo vivere negli stessi luoghi dei due personaggi senesi più amati)…

E che dire di Poggio al vento? Oggi luogo di amara degenza, con il campino parrocchiale ancora fruibile (a patto di spostare un canestro, lasciato a fare mostra di sé in mezzo al campo di calcio!); la targa recita pomposamente (si spera in modo autoironico) “Stadio miniolimpico Poggio al vento”, ed è intitolato a Manola Anatrini. Padre Vittorio Benucci non c’è più, la Chiesa c’è sempre.

Sport, luoghi letterari, aria frizzante, vista meravigliosa (il tutto condito da troppo, inevitabile, traffico): fortunati, gli abitanti della zona. Chissà Federigo Tozzi, se penserebbe la medesima cosa…

 

Ps 1 Ieri La Nazione ha giocato un brutto colpo al povero eretico: giornalata (meritoria) di Franco Tinelli sul pietoso stato della Pinacoteca nazionale (opere pessimamente illuminate, problemi di personale et alia). Mi tocca buttare via un pezzo già pronto, che avrei caricato a giorni: che non risucceda, porca miseria!

Ps 2 Il Palio dell’Assunta ci restituisce uno Stefano Bisi in grandissima forma, quasi come ai vecchi tempi, tornato a dettare la linea a quel che resta (non pochissimo) del suo Groviglio armonioso; capito che Siena Capitale è sempre più in salita, doppia strategia: da un lato, si colpevolizzano, per il probabile insuccesso, i dubbiosi, rei di chiedere trasparenza sui dindini ( trasparenza che ancora non c’è, peraltro); dall’altra, massima enfasi alla superboiata di fine estate: il Palio straordinario per l’Expo, proposto da Mauro Rosati (un nome, una garanzia). Unici favorevoli (per ora): Franco Masoni ed il cotonato della Camera di commercio, il Guasconi. Grazie a Dio, Stefano è tornato…

Ps 3 Quando ho letto il pezzo di Luca Josi sul Fatto di ieri mattina, mentre l’eretical barbiere mi tosava, confesso di avere avuto un piccolo soprassalto: il pezzo è davvero durissimo, nonché eccessivo ed ingeneroso (perché non prende in considerazione niente di positivo a proposito delle Contrade).

Ciò detto, invece di liquidarlo con la solita supponenza, facendo notare le inevitabili sbavature filologiche e gli strafalcioni, sarebbe bene che il Magistrato delle Contrade invitasse l’ex craxiano di ferro ad un incontro pubblico in loco.

Che il Palio abbia i suoi “problemini”, non è solo questo blog a dirlo: una volta tanto, mi preme sottolineare in positivo le parole di Fulvio Bruni, Governatore ocaiolo. Il quale giusto venerdì pomeriggio – in occasione della presentazione della ristampa del libro di Alessandro Falassi su Santa Caterina -, ha chiuso l’incontro ammettendo che, negli ultimi anni, le Contrade spesso sono state SOLO “Palio e pizza”, mentre ora bisogna cercare di lavorare per renderle ANCHE altro (auguri!).  Invece di trattare Josi come nemico della Patria, come una Brambilla qualsiasi, chi di dovere lo inviti, e ribatta argomento per argomento. Così si fa (o si dovrebbe fare): specie in una città candidata a Capitale della Cultura.

Ps 4 Il blog per una settimanina chiude per ferie: si scriverà pochino, e solo dei (e dai) luoghi visitati. A fra non molto…

24 Commenti su Passeggiate senesi (II): i Cappuccini (e 4 Ps)

  1. Marco scrive:

    Il fatto che il bisi sia rientrato in grande stile mi duole..mi duole moltissimo. Ne facevo volentieri a meno..molto volentieri.

  2. Senesediritornoal scrive:

    Circa la Pinacoteca Nazionale non posso che associarmi a chi ne abbia segnalato (finalmente!) lo stato di abbandono..visitata recentissimamente, sono rimasto dolorosamente sorpreso non solo dai problemi di illuminazione (che in molte sale non consente la visualizzazione corretta delle opere o creando fastidiosi riflessi o impedendo di apprezzare appieno le opere esposte), ma ancor più dalla precaria conservazione di altre sale ove sono esposti – addossati a mura ridondanti di umidità – decine di “fondi oro” che a mio avviso rischiano di subire danni in tempi non troppo remoti: a New York con quanto esposto in due sale ci allestirebbero un intero museo permanente!!
    Quanto al personale scarseggia davvero ma non posso che elogiarlo per quanto si,prodiga a rendere visitabile allo scarso pubblico pagante un “tesoro” qual’è la Pinacoteca stessa…
    Domanda destinata forse a restare senza risposta: perché alla Pinacoteca, cessati negli anni 90 gli “interventi” in acquisto di opere da parte del Monte (non ancora SPA!) non sono state dedicate risorse e interventi di valorizzazione al pari di altri ambienti museali senesi? Forse perché è una struttura “Nazionale” e non comunarda? Non voglio insinuare niente: lo scempio è comunque sotto gli occhi di qualsiasi visitatore che si assuma l’iniziativa individuale di entrare nella Pinacoteca rispetto alla quale, almeno a mio avviso, mancano perfino adeguati istradamenti e comunque ogni “promozione”

  3. daria gentili scrive:

    ho letto il pezzo di Luca Josi e concordo con te che qualcuno dovrebbe far capire al signore che a Siena siete qualcosa di diverso e di unico. Solo per questo, diverso ed unico, siena si meriterebbe di vincere la candidatura a capitale della cultura 2019.
    Anche per questo va respinta al mittente la proposta del palio straordinario dedicato all’Expo. Se poi si pensa che favorevole alla proposta è quel franco masoni, che con le sue trasmissioni, ha contribuito, a mio avviso, ad alterare ed esasperare aspetti della genuinità paliesca,”commercializzando” la vostra festa, la proposta è da respingere ancora di più!

  4. Marco Fattorini scrive:

    Un saluto

    Visto che é tornato ¨di moda¨..il Bisi, in omaggio a chi se lo fosse perso..
    https://www.youtube.com/watch?v=2CPZ2LTtjpQ
    ¨LA FAVOLA¨ (CON AGGIUNTA EMOZIONE,DEL CAMBIO DI COLLARE e 129.000euro ANNUI LORDI)..DELLA MASSONERIA,..IL POTERE DI FAR EMOZIONARE!
    Stefano Bisi, da Gran Maestro Venerabile del Grande Oriente d´Italia (o Stefano, come lui giustamente si chiama)a Ottoemezzo con la Gruber

    LA MASSONERIA DEL TERZO MILLENNIO
    http://inchieste.repubblica.it/it/repubblica/rep-it/2014/08/12/news/massoneria-89304067/

    P.S.sul video
    Rispetto per il sig. Bisi, che non conosco e per il suo amico ¨fratello¨ diventato cieco. Ma io comunque se un mio amico avesse questa disgrazia mi attiverei per comprargli un cane per ciechi. Per la sua ¨gioia¨!. Scrivo questo, perché nutro un profondo rispetto per i ciechi e per cani.

  5. foloso scrive:

    Riflessioni sparse:

    1) Bisi: ne sentivo la mancanza….DAVVERO…ed ora che vedo che “la gioiosa macchina da guerra” spara sempre i soliti proiettili ….sono più tranquillo…Palio Straordinario proposto da Rosati, amplificato da CorSiena di Bisi e celebrato da intervista di Masoni…..il GROVIGLIO batte un colpo….

    2) Palio Strordinario per l’EXPO….per forza, se s’aspetta di farlo perchè s’è vinto la corsa a Capitale della Cultura …..si pole aspettà….

    3) Non ho letto l’articolo del Sig. Josi. Anzi se avete un formato elettronico vi prego di postare il link, xò io un suggerimento ce l’avrei…..invece di rispondere con supponenza o con gentilezza, io lo inviterei in una qualsiasi contrada e lo metterei a lavorare in cucina, a spostare tavoli e sedie etc…forse dopo aver lavorato, DAVVERO, avrebbe possibilità di riscrivere l’articolo con maggiore precisione

  6. Pingback: Rassegna stampa – A tutto sport!!! La Robur fa poker… I giornali senesi di accorgono di Chiara Carminucci (era l’ora!!) | IL SANTO NOTIZIE DI SIENA

  7. L'Anticlericale scrive:

    Io capisco il punto di vista di chi cristianamente vorrebbe spiegare il Palio e le contrade al signor Josi (tra l’altro sentire il braccio destro di Craxi che parla di corruzione è da sbellicarsi dalle risa).
    Però non sono d’accordo. Non credo che se, da completamente profano, andassi a sindacare sulla ciclistica della moto di Valentino Rossi mi direbbero qualcosa di più gentile di un “vaffa”. Perché in fin dei conti è normale che chi parla senza cognizione di causa venga come minimo deriso.

  8. Giulio Adilardi scrive:

    Apprezzo molto la bella la descrizione della strada dei Cappuccini dove attualmente abito.

  9. Eretico scrive:

    Ringrazio molto Giulio Adilardi per il suo commento, e aggiungo che Silvia Tozzi mi ha scritto una mail in cui afferma che, intorno al 2000, si era parlato di una sorta di Parco letterario in loco.
    Con Robertino Barzanti adesso residente dei Cappuccini, perché non riproporre l’idea? A meno che, trattandosi di cosa concretamente culturale, non confligga con il programma di Siena Capitale…

    L’eretico

  10. Magico Vento scrive:

    E invece Eretico proviamoci con quest’iniziativa, se no se si rimane ultimi non solo si retrocede anche lì ( come in coppa Davis ) ma provano anche a dar la colpa a anche a qualcun altro…

    PS: ma uno che di cognome fa Sacco non dovrebbe essere un vulcano di idee? O che aspetta l’ultimo mese per tirarle fori?

  11. Fabrizio scrive:

    L’ironia sul cognome di Sacco e’ davvero fuori luogo specialmente per quelli che non mettono il proprio nome e cognome.

    • Federico Lenzi scrive:

      Ironia fuori luogo? E Fabrizio sta per nome o cognome? Qualche giorno fa avevo scritto un commento su Siena Capitale, ma nessuno ha preso la briga di rispondermi, provo a copincollarlo qui sotto:

      Per la Festa dell’Unità poco male, fra poco comincia il Braciere nell’Istrice… Per quanto riguarda Siena2019: mio fratello mi ha detto che a una prova gli spazzini che pulivano il tufo avevano la magliettina promotrice della candidatura. Ora, niente di male, visto che questa candidatura viene vista come la Salus Urbis, ma… fa specie solo a me? Per poi sbagliare in maniera dozzinale la realizzazione del cencio. Se sono contro questa candidatura vuol dire che non amo Siena? Io vivo in Francia, dove la cultura è tenuta parecchio più in pregio che in Italia, ma ho vissuto a Siena quasi tutta la mia vita, e la cultura a Siena… ma gnamo… Premio Nobel Szymborska a Siena, alla Comunale: sala semivuota. Restauro (eterno) dei Rinnovati: interventi estetici di pregio, tecnici da dementi (e non l’ho detto io, ma un professionista dello spettacolo). Vogliamo parlare della cultura a Siena, del disprezzo per tutto ciò che non sia legato al Palio? Boh, Siena capitale della cultura mi sembrerebbe una boutade clamorosa, ma tanto finirà così.

    • Magico Vento scrive:

      Caro Fabrizio, anche se non metto nome e cognome mi puoi trovare questa sera al bar Giglio di Via Colombini così ci conosciamo:l’ironia non sta tanto nel nome quanto, a miomodesto parere nella mancanza di progettualità e piano coinvolgimento dei cittadini nella disputa. Tu ti senti coinvolto? Rispondimi per favore dicendo in che cosa, quando e come.
      Sacco ha commentato la classifica parlando di discussione in città, posizioni scomode e negative: a mio parere significa che si è schierato da una parte e che non è la parte di Siena.

      • stefano scrive:

        HEI VENTO.. GIOCHI IN CASA? FACILE… EH

        • Magico Vento scrive:

          Caro Stefano sono queste “forzate” contrapposizioni dell’io contro te, come opposte tifoserie che non capisco. Sarebbe come dire che uno di noi due non fa per la città quando tutti e due l’abitiamo. Cosa significa giocare in casa per te? Essere di qualcosa? Appartenere? A cosa? Essere o meno della fazione politica che governa? O essere di quell’altri? Credi che solo chi appartiene a qualcosa abbia diritto di parola o opinione? Non sono marchiato, se ti interessa saperlo e forse non lo sarò mai(vista l’età): non posso partecipare? Allora perché se la si pensa in giro in questo modo non si passa di casa in casa a togliere le tessere elettorali. Almeno qualcuno (te? altri?) vivete tranquilli e senza questa continua ossessione di essere accusati di qualcosa. Ma poi per aver paura di sentirsi accusati o si sa di aver commesso qualcosa o di aver contribuito a far accadere qualcosa. Qualcuno si sente colpevole? E di cosa? Proviamo per una volta, ammesso riesca a coinvolgere tutti per pensare a qualcosa di comune. LA NOSTRA CITTA’. Perché mi pare che ci sia rimasto veramente pochino da difendere. E quello che c’è rimasto deve rimanere a vantaggio, per quanto si può, di tutti. O solo tuo, Stefano e dei tuoi amici?
          Saluti

  12. Cecco scrive:

    …quanti bei ricordi ai Cappuccini, da bambino giocavo nel Poggio al Vento a Basket…quando ancora c’era il Convento con il simpatico frate Umberto, che dava il meteo, faceva vedere le stelle e soprattutto registrava i terremoti dal suo “osservatorio”…
    I Cappuccini, uno dei quartieri più belli, riservati e privilegiati di Siena, con morbide architeture immerse nel verde della campagna senese, luogo di passeggio e corsa ideale per amanti dello sport…

  13. Cecco scrive:

    mi correggo il mitico Frate era conosciuto con il nome VITTORIO!!!!

  14. Coyote scrive:

    Caro Eretico giusto giusto che parli di quartieri ti voglio raccontare un curioso quanto antipatico aneddoto..

    Nella settimana passata, quando peraltro ero in vacanza, il mio motorino se ne stava, comodo comodo, a riposare davanti casa insieme a tutti quelli dei vicini. Precisamente ci troviamo in Via Mameli. Da quanto dice il mi babbo è circa una sessantina di anni, per quello che ne so più o meno da quando è stato costruito il quartiere, che i mezzi vengono parcheggiati sotto casa, senza peraltro intralciare il traffico, cosa che del resto avviene in tutta la città. Premesso che non esistono appositi spazi segnati dove parcheggiarli,tutti i motorini presenti sono stati per la prima volta multati!!!!
    Dopo avere invano protestato e cercato di contestare la multa, senza peraltro riuscirci, confrontandoci con alcuni vicini siamo venuti a conoscenza che i vigili hanno ricevuto dal Paladino della giustizia, il sommo Brunone, l’ordine di fare più multe possibili, dato che il comune non ha più soldi. Quale modo più semplice, diretto e veloce per raggranellare facili dindini dai pori concittadini che vigliaccamente multarli?

    Caro eretico puoi per favore riuscire a fare un articolo su questa incresciosa vicenda? grazie un saluto da un giovane, e già arrabiato, ammiratore

    • Tiè!!! scrive:

      così in via mameli imparate a votare a sinistra

    • PippoSanese scrive:

      Ser Brunetto ha ricevuto in eredità dal buon Fedro la biro ed il blocchetto facile. Però ci sono strade ,esempio via Martiri di Vicobello dove si può parcheggiare dovunque. Chissà perché ?

  15. Anonimo scrive:

    Ai tempi di padre Vittorio ai Cappuccini venivano organizzate le Miniolimpiadi, cui partecipavano i bambini della zona e delle vicinanze. Per questo il campino è stato chiamato Stadio Miniolimpico. Per me bambino quel campino, la sera delle finali, con il pubblico le luci etc. era veramente uno Stadio!

  16. Dario Vignani scrive:

    Caro Cecco, il nostro amato padre Vittorio Benucci, oltre che respo sabile dell’osservatorio metereologico e sismico dei Cappuccini, era l’animatore/fondatore del Centro Sportivo di Poggio al Vento, e prima del piccolo coro. Ci ho passato costantemente i miei primi 20 anni della mia vita dietro alle sue idee ed alle sue iniziative. Ancora oggi con altri amici cresciuti tra le sue braccia, andiamo una/due volte l’anno a Stia, sua città natale, a rendergli omaggio sulla sua tomba.
    Per Raffaele: il campino si chiama “minolimpco” perché dalla fine degli anni ’70 fino ai primi anni 2000, all’inizio di settembre si svolgevano le Miniolimpiadi, gare di (mini)atletica leggera tra bamb8ni dai 6 ai 13 anni, alle quali ho partecipato costantemente anch’io come atleta prima ed organizzatore poi. Manola Anatrini, la bimba alla quale è intitolato lo “stadio”, era una delle atlete della squadra di ginnastica artistica di Poggio al Vento nonché frequentatrice fissa della parrocchia (abitavamo muro a muro la mia famiglia e la sua). Morì alla fine di agosto 1983 travolta da un’auto impazzita sul marciapiede davanti ai campi da tennis della stazione. Il dolore per quella tragedia fu enorme per Padre Vittorio e per tutta la comunità. Quello fu l’unico anno in cui la Miniolimpiadi non si svolsero.

  17. anonimo scrive:

    il cotonato pensi di più all’azienda

  18. Articolo Corriere della Sera Firenze scrive:

    Caro Eretico ti consiglio di acquistare il libro “purtroppo ti amo”, è uscita poco fa una recensione sul Corriere della Sera di Firenze.
    L’autore è un fotografo senese, Federico Pacini, ultimamente espone in Biennale di Architettura di Venezia e con il libro mensionato ha avuto una menzione d’onore al Premio Hemingway.

    Ho letto l’articolo e l’autore mi ha incuriosito, poco ne parlano a Siena di questi artisti noti piu fuori che qua. Sommersi da questa SI2019.

    Ecco l’articolo:
    http://www.aroundphotography.it/public/rassegna/documento_193.pdf

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