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Crolla il Duomo, il Lorenzoni si dimette (e 3 Ps)…

- 23/09/14

Quello che sta accadendo a Firenze (in passato, Capitale d’Italia; oggi, del renzismo vincente, sic) è un autentico marasma: come fosse stato in qualche modo anticipato dalla bomba d’acqua di venerdì scorso; e più che legittimamente lo storico dell’Arte e polemista Tomaso Montanari si sta godendo i frutti di una pluriennale polemica, in loco e non solo, contro il modo – privatistico e magari criminale, secondo il Pm Bocciolini – di gestire l’Arte a Firenze.

Il tandem Acidini-Paolucci (ex Fondazione Mps, tra le tante cose…) si infrange di fronte alla azione sinergica della Corte dei Conti (interessata anche al bulletto di Rignano, guarda caso…) e della Procura della Repubblica fiorentina: una storiaccia, che mette in evidenza le furbate all’atto di organizzare le trasferte dei capolavori, da casa loro a qualche altra località.

Curiosamente, il nostro Sindaco è da poco tornato, tutto galvanizzato ed inebriato, dall’inaugurazione della tanto pompata Mostra sul Gotico senese (inaugurazione l’8 settembre) di Bruxelles, con annessa razzia delle opere dalla Pinacoteca: per quanto riguarda le assicurazioni, tutto a posto, si immagina. Visto che rilascia 7-8 interviste al giorno, il Sindaco ci illumini su questo aspetto, visti appunto i risvolti fiorentini: come sono state stipulate, queste benedette assicurazioni sui trasferimenti? E, visto che ci siamo, con quale compagnia assicurativa?

Non è tutto, anzi: una parte del decoro della finestra a sinistra dell’altare del Duomo è caduta, nei giorni scorsi; rimbalzando nel coro, ha poi rotto il pavimento sotto il rosone della cattedrale. Notizia ovviamente passata sotto accurato silenzio, stile Corea del Nord. La manutenzione ordinaria, questa sconosciuta…

Opera laboratori fiorentini, che con il Duomo realizza profitti dorati, come si comporterà, adesso? Intanto pare che il sempiterno dottor Mario Lorenzoni, padre-padrone dell’Opera del DUomo, non sia più tale: si è infatti dimesso. Lo ha fatto un Papa, che evidentemente gli ha aperto la strada. C’entrerà qualcosa il crollo delle ore scorse? Visto che l’inaffondabile Lorenzoni parla solo, di solito, quando tutto va bene, qualche galoppino embedded della stampa senesota glielo potrebbe chiedere.

Opera laboratori fiorentini, che ha ormai in mano l’Arte senese, incassa plusvalenze enormi, permettendosi prezzi non proprio popolari (diciamo pure FUORI MERCATO): uno per tutti, il biglietto da 25 euro per visitare i tetti della Cattedrale (come andare al Louvre due volte).

Adesso bisognerà mettersi un po’ le mani in tasca, visto il danno occorso, senza che ci fosse alcun elemento estremo in corso: un danno simile c’era stato solo durante l'”orribil scossa” di terremoto del maggio 1798. La manutenzione ordinaria, visto ciò che è successo, era tutto o posto? Gli inamidati ed iperattivi organizza-aperitivi di Opera, magari, potrebbero battere un colpo, e dire qualcosa.

In ogni caso, un fantastico biglietto da visita, per Siena (l’ennesimo): la città sarà beaconizzata a breve, come afferma il dominus Sacco. Intanto, piano piano, perde pezzi anche il Duomo…

 

Ps 1 Gli scatenati bloggers ceccuzziani non se fanno una ragione: gli altri bloggers non hanno la bava alla bocca per chiedere le dimissioni dei due rimasti, dopo le dimissioni del Turchi e della Demartini. Per quanto concerne lo scrivente, si potrebbero dimettere domani, anzi stanotte: tanto non contano più niente. Semmai una domanda: tutti a enfatizzare la promessa del Turchi di dare in beneficienza l’emolumento (che non ci doveva neanche essere, peraltro). Bene, bravo, bisse. Però ci dica il Marco Turchi chi ha pagato le sanzioni che gli sono state commissionate, per completezza di informazione. Se lui le ha pagate, è uno scoop: sarebbe una mosca bianca…

Ps 2 Se n’è andato il Cavaliere Mario Bruttini, secondo molti “senese d’altri tempi” (Capitano vittorioso, pioniere del basket ed altro). Forse anche meglio, verrebbe da dire: invece di agognare il posticino al Monte, ha preso in mano un’azienda, creando ricchezza e posti di lavoro. Se vi sembra poco.

Ps 3 Venerdì prossimo (ore 18), al Centro Dante Alighieri in Via Tommaso Pendola 37, nuova presentazione del romanzo “Mps Connection”. Con lo scrivente, introdurranno il libro il giornalista economico Pino Mencaroni e lo scrittore Alfonso Casella.

12 Commenti su Crolla il Duomo, il Lorenzoni si dimette (e 3 Ps)…

  1. Magico Vento scrive:

    E la Curia? E l’Arcivescovo? Cosa dicono?

  2. il santo scrive:

    Caro Raffaele, lascia perdere i bloggers di regime… Gli diamo troppa importanza. Vengono da noi a chiederci di scrivere su certe vicende? Dico io ma loro che facevano quando noi si scriveva e loro si gongolavano? Quindi come ho già scritto a quelli della MARTINELLA io scrivo quello che mi pare… Ho NOCCOLI come hanno scritto sul loro blog, lo scrivessero a qualcun altro. Lo sai che sono dei BRODI!!!

  3. Eretico scrive:

    Continua il silenzio dei media embedded sulla questione Duomo, mentre suggerisco Il Santo di oggi per la questione degli aumenti al top management Mps.
    A proposito, ovviamente le sanzioni al dalemiano di ferro Turchi sono state COMMINATE, non “commissionate”: me ne scuso con le sanzioni, che attendiamo, frementi, di sapere da chi siano state pagate…

    L’eretico

    • Senesediritorno scrive:

      Circa le sanzioni, che peraltro certe Autorità tendono a comminare con una tempestività autorisarcitoria (spesatura ispettori) pari al loro disinteresse preventivo, va osservato che non possono essere pagate da Assicurazioni come quelle che coprono i rischi professionali di medici, commercialisti, avvocati e in futuro – come vorrebbe la riforma renzusconiana della giustizia – anche dai Giudici…pertanto la ricerca di chi ha pagato formalmente è fin troppo facile !!

  4. Anonimo scrive:

    Solo un fenomeno della natura come il Guicciardini poteva mettersi a presentare il Turchi come un buon samaritano senesota. Qui il problema è: il Guicciardini ci è o ci fa? Guardate, il problema non è da poco..

  5. investor scrive:

    Turchi intorno a 500mila euro di multe da Consob e Banca d’Italia. Chi li paga?

  6. disinvestor scrive:

    Li anticipa la banca, poi (forse) si rivale…
    dovrebbe cominciare da questi:
    http://www.huffingtonpost.it/2013/01/23/mps-finanziamenti-leciti-giuseppe-mussari-ds-pd-di-siena_n_2533052.html
    ma non lo farà; non cambia niente! Quindi:
    http://www.proiezionidiborsa.it/bca-mps-verso-il-fallimento/

  7. Romolo scrive:

    Qualcuno (non faccio nomi perché se no qualcuno ci sforma) in assemblea MPS sottopose a Profumo la questione delle sanzioni Consob e Bankit comminate ai componenti del CDA e pagate dalla Banca. Oltre ad esporre il problema dichiarò che la vicenda appariva assurda e meritevole di attenzione.
    Profumo rispose che la Banca aveva già iniziato a valutare le opportune azioni di rivalsa. Speriamo sia vero.

  8. daria gentili scrive:

    siccome l’ho letto costantemente sul Fatto quotidiano, Tommaso Montanari – è verissimo quello che dici e bisogna dargliene atto – è stato l’unico a sollevare la questione Opera laboratori fiorentini ! Anche su questa vicenda, scandalosa quanto altre a mio avviso per la città, silenzio tombale da parte di tutta l’intellighentia politica, giornalistica intellettuale.
    Peccato non avessero iniziato a farsi sentire (non ho ricordo di averli letti su nulla all’epoca), come li definisci tu, i bloggers ceccuzziani, forse qualche parola in merito avremmo potuto ascoltarla…ih! ih! ih! ih!

  9. Silvia Tozzi scrive:

    Della cessione di “un ramo d’azienda” a Opera Laboratori Fiorentini da parte dell’Opera del Duomo di Siena ha parlato anche Marco Pierini in un articolo intitolato “Memorandum per il sindaco di una città involgarita, Sienaland” (IL FOGLIO.it 28 agosto 2013). Ma già nel maggio 2012 l’Associazione Italia Nostra nazionale e la sezione di Siena presentarono al Prefetto di Siena un esposto di otto pagine,per chiedere che il Ministero dell’Interno dichiarasse l’invalidità del contratto di cessione di azienda e del contratto di appalto stipulato nel 2011 tra Opera Metropolitana e Opera Laboratori Fiorentini.In ben otto pagine si descrivevano i contenuti degli atti e i motivi per cui erano da considerarsi lesivi del patrimonio storico e artistico della città. L’istanza è rimasta inevasa, nel completo silenzio della cittadinanza, del Comune e delle altre istituzioni senesi.

  10. Edoardo Fantini scrive:

    E’ questa la libertà di stampa della quale ci si può avvalere ora che non siamo più in epoca fascista? Attendo risposta, Eretico, magari tua.

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