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Mercoledì scolastico: l’Ebola ferma la gita in Spagna

- 22/10/14

Nei prossimi giorni, alcuni ragazzi della Cecco Angiolieri, guidati dalla collega di Lingua spagnola Giuliana Della Valle, si sarebbero dovuti recare in Spagna (a Salamanca, per la precisione) per un viaggio di istruzione: 4 notti e 5 giorni, via aereo.

Qui ed ora non si entra assolutamente nel merito della fondatezza o meno della decisione di effettuare la suddetta gita di istruzione, che aveva formalmente tutte le carte in regola per l’effettuazione: c’era di certo un prezzo che – pur limato al massimo – lambiva i 600 euro, per esempio. Ma una quarantina di ragazzi si erano comunque prenotati.

Qui  ed ora si scrive del fatto che il viaggio è stato annullato A CAUSA DELL’EBOLA. Qui ed ora si discute se sia stato corretto e giusto fare così.

La riunione con i genitori è caduta proprio nei giorni, nelle ore in cui arrivava la notizia dell’infermiera spagnola colpita dal terribile virus (la quale oggi ha superato il pericolo, fortunatamente); qualche genitore si sarà ovviamente impaurito (chi non l’avrebbe fatto?), ed alla fine insomma niente gita di istruzione, almeno fino a gennaio prossimo.

Scelta giusta o sbagliata? Crogioliamoci pure nel dubbio, perché indubbiamente il virus Ebola fa paura, scuote timori ancestrali, risveglia timori biblici.

Resta però un fatto, granitico: il rischio di contagio sarebbe stato prossimo allo zero.

E non lo dico io o la promotrice del viaggio di istruzione, lo dicono pressoché tutti i medici esperti del virus: fra i tanti, prendo il cofondatore di Medici senza frontiere, Rony Brauman.

Intervistato da Anna Lombardi su Repubblica di ieri (pagina 17), categorico afferma:

“Il rischio di una epidemia in Europa e negli Stati Uniti è vicina allo zero”.

Ma c’è di più, purtroppo: tutto il focus è sull’Ebola, e poi non diciamo niente (tantomeno annulliamo gite!) per malattie che presentano rischi ben maggiori, in Europa:

“E pensare che da noi (in Europa, Ndr) migliaia di persone muoiono ogni anno di altri mali – come la tubercolosi – e NESSUNO SE NE PREOCCUPA”.

Ciò detto, resta dunque una considerazione da fare: lungi in questo caso dal gettare la croce su alcuno, è indubbio che la gita a Salamanca si sarebbe potuta certo svolgere, senza alcun problema, fra fine ottobre ed inizio novembre.

“Il nostro dovere è capire la paura senza alimentarla. Dobbiamo aiutare la gente a razionalizzare”, dice il medico di cui sopra.

Come minimo, quindi, questo viaggio che non c’è stato si è rivelato un’occasione perduta: poteva essere un’occasione per spiegare ai ragazzi come si affrontano certe problematiche (con il cervello e con la conoscenza dei fatti), oltre a fare imparare loro lo spagnolo. Se possibile, sarebbe diventata ancora più educativa e pedagogicamente formativa.

Sarà, forse, per un’altra volta…

 

Ps La recensione del film su Leopardi – annunciata per oggi – la rimando alla rubrica domenicale, magno cum gaudio. Anche perché domattina porto i ragazzi a vederlo: Ebola permettendo, ovviamente…

8 Commenti su Mercoledì scolastico: l’Ebola ferma la gita in Spagna

  1. Giuliana Della Valle scrive:

    Grazie. Qui il link al comunicato ufficiale della Farnesina: http://www.viaggiaresicuri.it/index.php?id=322&tx_ttnews%5Btt_news%5D=14424&tx_ttnews%5BbackPid%5D=3054&mese=Ottobre_2014&cHash=72a951d3e5

    Spagna

    Diffuso il 10.10.2014. Tuttora valido.

    il 6 ottobre scorso si è verificato in Spagna il primo caso di contagio del virus Ebola avvenuto fuori dall’Africa. E’ stata colpita un’infermiera che aveva prestato cure presso l’ospedale La Paz-Carlos III di Madrid a un missionario spagnolo contagiato in Sierra Leone, rimpatriato il 22 settembre scorso e successivamente deceduto.
    Le autorità spagnole, in contatto con le autorità sanitarie dell’Unione Europea e con gli organismi internazionali, assicurano di avere avviato l’attuazione delle opportune misure di protezione .
    Una Commissione di Coordinamento istituita dal Ministero della Salute spagnolo e dalla Comunità di Madrid segue lo sviluppo della situazione.
    Al momento non sembrano riscontrarsi particolari allarmismi o situazioni di pericolo immediato per la popolazione.
    La Comunità di Madrid ha messo a disposizione dei cittadini un telefono (+34 91 400 00 01) e un indirizzo di posta elettronica (sanidadinforma@salud.madrid.org per chiarimenti e informazioni.

    La Spagna condivide con il resto dell’Europa il rischio di poter essere esposta al terrorismo internazionale. Alla luce delle recenti segnalazioni raccolte riguardo la possibile pianificazione da parte di Al Qaeda e di organizzazioni affiliate di azioni terroristiche in territorio spagnolo, le Autorità locali hanno assicurato di aver preso le misure necessarie per far fronte ad eventuali minacce di attentati.
    Sebbene negli ultimi anni non si siano registrati nuovi attentati da parte dell’ETA (le ultime azioni terroristiche risalgono all’estate del 2009), si raccomanda cautela, in particolare in prossimità di installazioni delle Forze dell’Ordine spagnole, nonché, soprattutto nel periodo estivo, nelle principali località turistiche.

    Anche nelle grandi città spagnole, così come in gran parte delle metropoli del mondo, si assiste ad una recrudescenza di borseggi e furti con destrezza. Si raccomanda pertanto a tutti i visitatori di mantenere – in ogni momento – un atteggiamento vigile e di usare accorgimenti (quali dividere il proprio denaro in tasche o tra persone diverse, non lasciare mai incustoditi borse, borselli e bagagli, eccetera): per ogni utile approfondimento al riguardo, si rimanda alla home page: http://www.consmadrid.esteri.it – “Consigli per i turisti”.
    Si ricorda – ad ogni buon fine – il numero di emergenza delle Forze dell’Ordine spagnole: 112″

  2. ALEBENVE scrive:

    ciao eretico sono, almeno in parte, fuori tema, ma questo argomento, da genitore mi preoccupa molto:
    Mi riferisco a “Verifiche tecniche delle opere e degli edifici strategici e rilevanti” (nei quali rientrano le scuole).
    Puo essere uno spunto per un tuo articolo se lo credi, ma mi piacerebbe sapere il Comune di Siena a che punto è con queste verifiche.
    ti allego il link per normativa.
    http://www.rete.toscana.it/sett/pta/sismica/02rischio/verifiche/index.htm
    ciao alebenve

  3. Anonimo scrive:

    Anch’io magno con gaudio

  4. anonimo scrive:

    Diciamo che a pensar male….oggi spesso le gite sono occasioni per dar profitto ad agenzie di viaggi, tour operator, alberghi e cetera. L’istruzione spesso rimane come piccolo faro al seguito di una fantasmagoria di fuochi d’artificio. 600 euro non sono alla portata di tutti, e non è giusto discriminare così i ragazzi di uan scuola pubblica. Il figlio di disoccupati rimane a casa perduto. Il figlio dell’evasore fiscale va in Spagna felice nella sua beotitudine. Con la o, non la a.

  5. Fra scrive:

    Ahahah, bellissima, la voglio raccontare a tutti questa della gita in Spagna annullata perché c’è un’infermiera che assistendo un missionario malato in ospedale, per carenze nell’equipaggiamento s’è beccata l’ebola, poveraccia… Lei, e lei sola, non parliamo di un’epidemia con centinaia di morti qui a Madrid. Per la cronaca vivo con i miei bambini a 2km dalla casa dell’infermiera e tutti abbiamo fatto ovviamente vita normale, però forse quest’estate quando vengo a Siena farò bene a non dirlo… non vorrei mi mettessero in quarantena!

  6. Anonimo scrive:

    comunque va in Spagna anche la figlia di chi ha sempre onestamente pagato le tasse e che magari risparmia i 700 euro dell’iphone che molti alunni che restano a casa ( perchè sono poveri , piccinini…) sfoggiano sempre nelle versioni più aggiornate,Va in Spagna la figlia di chi viaggia in utilitaria e risparmia su abbigliamento firmato perchè pensa che la spesa
    cultura sia la priorità per la propria figlia. Non penso che l’evasore abbia la sensibilità di mandare la figlia in Spagna a studiare…magari va al Comp-Nou a vedere una partita di Champions…….Bene fa la scuola a proporre iniziative che facciano mettere il capo fuori da questa piccola, ora anche povera cittadina.

  7. gallo scrive:

    fa bene la scuola a proporre cose che i ragazzi con le famiglie non farebbero mai , comunque mia figlia va in Spagna rinunciando a capi firmati e Iphone , non mi piacciono quei moralisti di sinistra che viaggiano in Audi fanno la spesa a NaturaSi riempiono i figli di IPhone, Playstation abbigliamento rigorosamente firmato e poi dicono che la vacanza studio a Salamanca è discriminante……

  8. Giuliana Della Valle scrive:

    Gentile Anonimo, le accuse che Lei rivolge nel Suo post sono piuttosto gravi:
    1) si deduce dalle Sue parole che Lei ha partecipato a viaggi d’istruzione all’estero che si sono rivelati puri “fuochi d’artificio”. Me ne rammarico, evidentemente non ha mai preso parte ad una delle gite da me organizzate che prevedono attività didattiche con insegnanti madrelingua il pomeriggio ed attività ludiche la mattina per strada, in modo da imparare la lingua sul posto; gli studenti che sono venuti con me sono tutti migliorati molto. La maniera più efficace di imparare una lingua è quella di andare nel paese in cui questa è parlata. Molti tra i miei studenti al ritorno dai soggiorni in Spagna hanno ottenuto la certificazione DELE (Diploma di Spagnolo come lingua straniera), valido a livello internazionale, rilasciato dall’Istituto Cervantes di Madrid. È un fuoco d’artificio? Allora che cosa non lo è?
    2) 600 euro (anzi, 540 per l’esattezza) per 5 giorni (4 notti), che comprendono hotel con pensione completa, scuola con insegnanti madrelingua il pomeriggio, attività mattutine e serali ludiche in lingua, visite guidate a Salamanca e Madrid, visita al Reína Sofía (… se vuole posto il programma), non sono pochi in assoluto, siamo d’accordo, ma non è nemmeno una cifra irraggiungibile. Pensi che le terze medie del prossimo anno sono state già avvertite ad ottobre di quest’anno della futura spesa che dovranno affrontare, avranno quindi 12 mesi per mettere da parte 600 euro, per un totale di 50 euro al mese. Credo che non saranno solo i figli degli evasori a poterselo permettere. Tra parentesi non credo che ai genitori dei 31 ragazzi che parteciperanno alla gita di gennaio faccia molto piacere leggere di essere considerati tutti EVASORI FISCALI.
    3) Chi non si può permettere il viaggio in Spagna, vorrei sottolineare che non rimane “a casa perduto” ma continua ad andare a scuola e a seguire le lezioni. C’è poi una contraddizione nella sua affermazione: se il viaggio in Spagna incrementa la “beotitudine” di chi vi partecipa, rimanere a scuola dovrebbe essere la scelta migliore, no?
    4) Nella mia esperienza di viaggi all’estero con la scuola (il primo risale al 2006) Le dico che a rimanere a casa è spesso il figlio di genitori fobici; il genitore che crede nell’importanza dell’apprendimento di una o più lingue straniere, nell’importanza di viaggiare, di cominciare ad essere autonomi, trova il modo di mandare i figli. Hanno partecipato ai miei viaggi figli di persone molto umili. Non stiamo parlando di cifre astronomiche.
    5) Quanto pensa che dovrebbe costare un viaggio in Spagna? Niente? I tour operator non dovrebbero esistere? Sono lavori disonesti? Così sembrerebbe. Quindi tutte le persone che ricevono uno stipendio a cambio di far cultura non dovrebbero riceverlo? Forse è questa la ragione per cui lo stipendio di un Professore in Italia è uno dei più bassi d’Europa.

    Capisco che affermazioni così gravi le può fare solo una persona nascosta dietro l’anonimato: la Sua o è codardia o è menzogna, in entrambi casi sono comportamenti riprovevoli.

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