Eretico di SienaVolano gli stracci: le 2 inconciliabili opposizioni - Eretico di Siena

Volano gli stracci: le 2 inconciliabili opposizioni

- 19/12/14

Scrivo questo pezzo all’una abbondante di notte, appena rientrato a casina dopo la serata “chiarificatrice” con Pietraserena (e mi pare sia appena arrivata anche una bella scossetta di terremoto…): sì, perché la serata è stata davvero chiarificatrice, soprattutto in alcuni momenti (soprattutto, ma non solo, nel finale). Nel senso che ha chiarito, una volta per tutte, almeno una cosa: a Siena non c’è spazio per una opposizione unita ed unitaria (dunque per il Pd si aprono strade di consenso imprevedibili).

La serata era stata organizzata da Enrico Tucci (che aveva raccolto le sollecitazioni di questo blog), ma sin da subito si è visto che ormai il buon Enrico è un tutt’uno con i grillini e con il gruppo di Laura Vigni. Non a caso, al concone, accanto al moderatore David Busato, c’erano Tucci, Mauro Aurigi e appunto Laura VIgni. Bello, vedere finalmente tre gruppi dell’opposizione tutti insieme, no? Bellissimo: peccato che l’altra opposizione (quella guidata da Eugenio Neri) non fosse minimamente presente, e che gli scontri più aspri (e verbalmente violentissimi) siano stati proprio fra Maurizio Montigiani (Lega) da una parte,  De Risi e Tucci dall’altra.

Sì, non nascondiamoci: sono volate parole grosse; utili per capire che fra le due opposizioni senesi non ci potrà mai essere un accordo leale e partecipato, sic stantibus rebus.

Amareggia dirlo, ma chiunque sia stato presente a Palazzo Patrizi, in onestà intellettuale, lo potrà confermare in pieno.

Ce n’è stato anche per i blogger (presente, oltre al sottoscritto, il decano professor Grasso ed il pugnace Federico Muzzi-il Santo), contestati esplicitamente ed a più riprese: più di un presente ha chiesto con nettezza che i commenti negativi dedicati agli oppositori venissero cancellati, censurati; Alessandro Vigni, da par suo, ha detto con chiarezza che in questa fase politica “il lavoro dei bloggher non aiuta l’opposizione”. E poi che si dovrebbe scrivere più di questo, ovvero di quest’altro, e di quest’altro ancora (perché non se lo fa lui, un bel blog?).

Come detto in sala, forse qualcuno non ha compreso fino in fondo il ruolo o il valore della libera informazione, all over the world: ruolo che non attiene in nessun modo al fare da megafono all’opposizione in quanto tale. Se l’opposizione sbaglia (come sbagliò a non andare a votare un anno e mezzo or sono, cosa ammessa anche da simpatizzanti, per esempio da Giorgio Finucci), il bloggher deve essere libero, liberissimo di dirlo e scriverlo ai 4 venti, per Dio! E se arrivano commenti, magari documentati, su figure dell’opposizione, i commenti si pubblicano: ci mancherebbe anche altro; sono i costi ed i rischi di una, seppur minima, popolarità.

Uscito da Palazzo Patrizi, a braccetto con il Santo, siamo arrivati fino a piazza San Giovanni; salutatolo, ho ripreso per Via dei Fusari. Dentro la testolina ereticale, tanti pensieri, quasi tutti cattivi. I principali, i più ricorrenti e persistenti, erano essenzialmente due:

1) Ma chi te lo fare, di tenerti occupato dalle 21 a mezzanotte e mezzo ad ascoltare (ed a chiacchierare) di politica senese, invece che stare a leggere un buon libro o a vedere un buon film? “La politica è una malattia, quasi inguaribile”, mi sono risposto: e quindi, mi sono sentito un po’ rassicurato.

2) Quasi quasi, prendo la tessera del Pd. Anche lì si litiga e di brutto, ma poi qualche poltroncina arriva sempre. Nell’opposizione, invece, si litiga e basta. Come fa a non venire voglia di passare dall’altra parte della barricata? E a questo pensiero, non mi sono rassicurato per niente…

 

Ps A proposito di libri, domenica pomeriggio (ore 18) alla Becarelli si presenta il libro “Nel nome di Jon” di Marina Berti, introducono Elisa Bennati e Ginevra Patacchini. Buttiamoci sui libri, che è meglio!

 

61 Commenti su Volano gli stracci: le 2 inconciliabili opposizioni

  1. Maurizio Neri scrive:

    “2) Quasi quasi, prendo la tessera del Pd. Anche lì si litiga e di brutto, ma poi qualche poltroncina arriva sempre. Nell’opposizione, invece, si litiga e basta.”

    game set match

  2. Stella Soldani scrive:

    Grazie Eretico e a risentirci!

  3. Augusto Codogno scrive:

    Purtroppo (o meno male) non sono potuto venire per un lutto familiare (uno zio di quelli a cui ero affezionatissimo). Non sono un veggente, ma avrei scommesso che la serata avrebbe preso questa piega.
    Credo che ormai siamo in fondo al mare con una pietra legata alla caviglia e che, anche lì, nonostante abbiamo ancora pochi minuti di ossigeno prima di morire, utilizziamo gli ultimi respiri per offenderci.
    Ma d’altronde, se Siena è arrivata a questo punto, non può essere colpa di pochi “delinquenti” di basso profilo o del solo PD. Il Partito Democratico ha senza dubbio le maggiori responsabilità politiche del “disastro Siena”, ma la nostra città è fatta di tanti cittadini con diritto di voto e tutti hanno la colpa di aver condiviso il modus operandi della classe dirigente, di non essersi interessati, di non aver approfondito le cose che non li toccavano direttamente, di non desiderare la cultura (nemmeno quella sociale), di non leggere, di non sapere o, peggio, fare finta di non sapere, non vedere o fare finta di non vedere….
    E così anche all’opposizione si pensa a rimarcare le divisioni senza ricercare un Comune Denominatore.
    Ognuno si fa il suo partitino che è fine a se stesso, quasi fosse una contrada.
    Chi è nel gruppo di potere fa la stessa cosa con le correnti,per contarsi e contare, per spartire incarichi ai capetti e briciole ai valvassini. Non è cambiato nulla o poco, come si vede quando andiamo a votare!
    Siena è così perchè così sono i senesi (idem per l’Italia e gli Italiani).
    Concludo dunque con amare condiderazioni:
    1- Il disastro Siena non è finito ed il peggio non è ancora venuto
    2- I senesi non sono ancora pronti per intraprendere un radicale cambiamento di rotta e forse molti non lo vogliono nemmeno.
    3- Gli interessi personali prevalgono sempre su quelli della città
    Una piccola luce di speranza:i blogger. Se state sulle p… alla maggioranza e all’opposizione vuol dire che state facendo bene la vostra opera e cioè rendere trasparente ciò che non lo è, smascherare le truffe giornaliere e gli affari di certi personaggi e del loro circolo di aggrovigliati e quindi meritereste un premio.
    Ovviamente non potete cambiare un mondo di “mezzadri forever” cresciuti a pane e raccomandazioni, dove la libidine più grossa è quella di nascondere un buristo al fattore. Sono abituaticosì e anche se gli togliete il prosciutto dagli occhi, continueranno a non vedere o meglio, a far finta di non vedere.
    Forse un giorno cambierà, ma bisogna che finiscano i buristi.

  4. Maurizio Montigiani scrive:

    Volate offese… in una sola direzione: da loro a me.
    Quando si vuole rimanere convinti dei propri palesi errori la cosa da non fare è prendersela con chi invece ha fatto le scelte giuste in più riportando ferite per la propria coerente opposizione, non riuscendo dall’altra parte a negare le guarentigie.
    Li avessi visti una volta scagliarsi così contro il PD… invece contro di me che, non conto nulla ma il comportamento vs. di me è una cartina al tornasole.

  5. Riccardo Manenti scrive:

    Raffaele caro,
    mi auguro che il tuo secondo P.S sia una burla per noi lettori o semplicemente uno sfogo comprensibile dettato dal momento amaro. Me lo auguro perchè a crollare sarebbe un mito di irriducibile e strenuo difensore della legalità.
    Un caro saluto

    • Eretico scrive:

      Caro Riccardo,
      quando ho scritto della futura iscrizione al Pd ero un po’ sotto shock per la serata “chiarificatrice” (molto chiarificatrice, in effetti). Nonché sotto terremoto.
      Poi chissà se il Pd accetterebbe la mia iscrizione…

      L’eretico

  6. Mario Ascheri scrive:

    Caro Raf,
    purtroppo è andata come prevedevo. E’ nata ‘strutturalmente’ male la assemblea di ieri. Non c’è posto per i liberi pensatori! Era costruita per arrivare a un certo risultato come previsto: bravi, non c’è dubbio, ma lo sapevamo: s’impara, no?
    Ma conferma anche la crisi della politica a Siena. Da qui a mio avviso non si arriva a niente di costruttivo, se non a collaborare con il Valentini, che dall’assemblea vostra a Siena TV ieri si aspettava un segnale, lo ha detto chiaramente. Ma ha ragione. Ebbene, e se il discorso si faceva chiaramente non era meglio, più pulito? Non c’è niente di male: purché sia alla luce del sole. La destra è cattiva e sporca, noi siamo puri, Valentini accordiamoci per cambiare Siena, perché da solo non ce la fai. Sottoscrivo pienamente, salvo ad ammettere alla discussione anche i presunti cattivi – se lo vorranno.
    Su che cosa si converge e a che fini sia però chiaro. Poi si vedrà, tanto la crisi non demorde di sicuro.
    L’idea del PD è assai meno strulla di quanto si possa pensare. E’ un partito liquido, ma qualche regola ce l’ha, mi pare. Non tutti i gruppi operanti a Siena le hanno le regole: o sbaglio? Guardo dall’esterno, come ripeto, ma un po’ di naso, proprio perché non sono interessato all’agone, l’ho sviluppato.
    Auguri a tutti: quanto ne abbiamo bisogno!

  7. Irma Bianciardi scrive:

    Caro Raffaele ieri purtroppo non ho potuto essere presente ma ho comunque cercato di capire dai vari post e commenti di cosa si è trattato.
    Alla fine dei salmi pubblico volentieri sul tuo sito un commento che scrissi al Tucci nell’Aprile 2013 usando facebook come mezzo.
    “Eccomi Dott. Tucci, la sto seguendo da un po’ per farmi un’idea sul tipo di persona che lei sia.
    Non avendo altro modo mi sono ritrovata a chiedere di lei ad altri, lasciandomi quindi necessariamente la possibilità del dubbio.
    Avendo riscontrato la veemenza con cui attacca i suoi “nemici” mi ritrovo a chiederle se le informazioni che mi sono state passate su di lei sono frutto di una mente “malata” o rappresentano un quadro esaustivo della sua attività politica.
    Mi raccontano di sue frequentazioni con le organizzazioni universitarie di destra in età giovanile, poi frequentazioni socialiste fino al crollo della prima repubblica.
    Con la maturità mi raccontano che entra in forza Italia con la componente socialista di Fabrizio Felici.
    Quando Felici si scontra con VERDINI e gli viene tolta la federazione provinciale senese di FI, Felici cambia chiavi e targa alla sede della federazione che diventa la sede del circolo karl Popper liberal socialista, di cui Lei diviene presidente.
    Nel 2006 ci furono le comunali e, visto che Rosso aveva blindato il tutto con le candidature, il caso volle che ebbe la possibilità di conoscere Matteoli (in qualità di medico, per problemi di salute di una sua congiunta). Forte di questo prese al volo una nuova occasione e si candidò per AN.
    Non venne eletto, e non avendo altri agganci forse sarebbe andato via anche da AN se non fosse stato per MICHELOTTI e ragazzini di Azione Giovani che la adottarono per farsi rappresentare da un adulto.
    È così entra in direzione provinciale di AN in quota AZIONE GIOVANI.
    Poi con il Pdl la grande occasione
    A seguito della fuoriuscita di alcuni, Lei rimane l’unico spendibile all’esterno, di questo è convinto!
    Comunali anno 2011: Una valanga di preferenze.
    Ma nel PDL c’è VERDINI e lei non è di suo gradimento….
    Svolge il suo ruolo di consigliere con dignità e finalmente con la caduta di Ceccuzzi arriva la grande occasione.
    Tira il sasso per primo e si mette a disposizione come candidato Sindaco del cambiamento…
    Purtroppo l’entrata in scena di Eugenio Neri le fa saltare diversi programmi…
    Tenta la carta dei 5 stelle ma trova la porta chiusa.
    Stesso succede con Falorni che non è disposto a cedere il ruolo di prima donna a nessuno.
    Mi risulta che abbia tentato anche l’accordo con Eugenio, ma anche lì pare abbia trovato il portone chiuso.
    Ora mi sento di chiederle, sempre che le informazioni che ho ricevuto siano esatte, alcune cosette:
    – A che titolo si erge a “salvatore della patria”?
    – A che titolo può sparare a zero su gli altri candidati quando pare che abbia cercato accordi con tutti?
    – In virtù di quale superiorità si ritiene “nuovo” rispetto alla vecchia politica?
    – E’ davvero sicuro che un tablet perennemente acceso, compreso conferenze stampa, la renda “armato” rispetto agli altri candidati?
    – Ma soprattutto, crede davvero che il suo elettorato potrebbe arrivare a votare a sinistra in caso di ballottaggio? E quindi quale sarebbe il potere contrattuale di cui pensa di disporre?
    Da persona intelligente resto in attesa di risposte esaustive per rivalutare un candidato Sindaco come lei, che ad oggi, per quello che mi riguarda, rappresenta quella politica disposta a cambiare pensiero pur di mantenersi un posto al sole…
    Apprezzo le persone che riescono a cambiare bandiera in nome di un ideale, diffido di coloro che si scordano da dove vengono per arrivare dove vogliono… con il forte dubbio che lo facciano per interessi personali e non per reali motivazioni civiche.”
    Ovviamente a tale post ebbi le sue risposte, ma ad oggi direi che parecchie delle mie perplessità trovano riscontro.
    Ho visto stamattina che il Tucci schifato dalla politica sta pensando di tornare a fare solo il medico.
    Chissà, potrebbe essere il giusto “cambiamento”: meglio pensare alla salute!
    Irma
    P.s. Con il tempo ho preso atto che:
    – il Falorni nelle ultime amministrative fu disposto a sacrificare il suo ruolo di prima donna cercando di sostenere il progetto anti-PD del Neri dimostrando coerenza al suo elettorato.
    – gli elettori del Tucci accolsero con sollievo la proposta di andare al mare…
    – ad oggi le cose sono talmente tanto cambiate (!) che Pinassi preferisce allungare la mano al “politico di lungo corso” Tucci…

    • BARBICONE72 scrive:

      Intervento di una lucidità e precisione impressionante.
      Complimenti! Vale molto più il suo intervento di tante inutili giustificazioni sul danno provocato al ballottaggio.

    • Enrico Tucci scrive:

      Carissima, sono sicuro che, in nome della correttezza che giustamente pretende dagli altri, quanto prima pubblicherà sul blog anche le risposte che diedi alle sue più che legittime domande. Aspettiamo fiduciosi. Non vorrei deluderla, ma non sono schifato dalla politica, bensì da questo modo di concepire la politica, ovvero di guerra tra bande, che caratterizza sia il Pd che molti sostenitori di Neri, nel quale non mi ritrovo affatto. È quindi possibile che io lasci il ruolo istituzionale per dedicarmi ad altro, ma sempre nell’ottica di far governare Siena da una nuova, giovane e capace classe dirigente. Cordiali saluti

    • ale benve scrive:

      Dal suo bellissimo post ho capito di essere cascato nel trappolone.
      Prima destra, poi sinistra, poi di destra, poi tento il 5 stelle.
      ma sembra di essere ad una partita di tennis.
      Alle prossime elezioni la contatterò per avere info sui candidati.
      Lei ne sa sicuramente piu di me.
      l’unica cosa certa è che non si salva quasi nessuno….nessuno.
      bel post.

  8. Mandrake scrive:

    Visti i negativi e deleteri risultati ottenuti dall’iniziativa mi sovviene, almeno in questo caso, di sfatare o rettificare un usato ed abusato motto popolare: NON SEMPRE GLI ASSENTI HANNO TORTO!!!

  9. Giorgio finucci scrive:

    Raffaele, volevo precisare la tua citazione per chiarire che io, ovviamente, ho votato al ballottaggio.

  10. Romolo Semplici scrive:

    Apprezzo il tuo reportage, ma sinceramente mi sembra incentrato su questioni che non erano all’ordine del giorno, che sono state piuttosto marginali e anche riferite a questioni personali, che penso poco importino ai lettori. Come al solito devi fare come ti pare, ma io mi permetto di esprimerti il mio punto di vista. Per prima cosa doveva essere un chiarimento di Tucci, Pietraserena e in parte anche 5 stelle e Laura Vigni, su alcuni passaggi del passato, richiesto da alcuni tuoi lettori; dove erano questi leoni di montagna? Da un sommario controllo dei presenti mi sembrava ci fossero più o meno le solite persone di sempre, tutte abituate a mettere la faccia, e anche gli interventi sono stati dei soliti. Sono spariti i dubbi, o i criticoni avevano paura di venire a dire le assurdità che dicono quando sono ben coperti dal loro anonimato? Bada bene un anonimato che, ribadisco, non ho mai criticato quando pone problemi seri, in modo educato e costruttivo, ma che è intollerabile quando agisce con bugie e diffamazioni, come a volte accade, rischiando anche di sminuire il vostro importante lavoro.
    Comunque qualcosa è venuto fuori, oltre alla corretta posizione di Pietraserena sulla caduta del Ceccuzzi (riportata anche da articoli del tempo sui giornali, ieri portati e reperibili sul sito pietraserena.wordpress), ci sono state posizioni chiare in merito al non voto, e repliche altrettanto comprensibili, del tutto legittime. Di sicuro è venuta fuori l’insoddisfazione di tutti per il comportamento del Valentini, ma sono veramente ridicoli le tesi da “palla di vetro” su di una diversità in caso di governo di Neri e co.; poteva sicuramente essere migliore, visti i comportamenti di Valentini, che tradiscono anche gli impegni presi in campagna elettorale (cosa ben spiegata in un intervento), ma poteva anche essere peggiore, quindi ritengo oltremodo inutile parlare del niente a quasi due anni di distanza. Ognuno si tenga le sue posizioni, i suoi onori e i suoi eventuali errori, l’importante sarebbe iniziare invece a pensare al futuro e a come risolvere i drammatici problemi di Siena. Ed era questo un obiettivo di ieri sera; la proposta di un nuovo Laboratorio Civico, aperto a TUTTI i cittadini, teso a coinvolgerli nella gestione della Città, e a costruire insieme idee e progetti concreti è una nuova apertura alla collaborazione e alla condivisione. E quando dico TUTTI vuole dire proprio TUTTI, ex PD, ex PDL, ex ogni partito, ma, almeno per quanto mi riguarda, rimane la chiusura SOLO a chi ha avuto ruoli nel passato e nel Sistema Siena o a chi ha attuali incarichi nei partiti. Mi dispiace per i tanti assenti importanti, spesso grandi pontificatori sui blog, e anche quella di parte dell’opposizione; ricordo solo che l’evento era organizzato da noi solo per la parte tecnica, non certo per quella comunicativa, per la quale si è ben impegnato L’Eretico con pubblici e ripetuti inviti. Quindi nessun alibi per gli assenti, e nessun invito mancato da lamentare, chi è voluto venire era presente, chi non è venuto ha scelto di farlo, forse per mancanza di argomenti, o coraggio. Quindi, come ha scritto bene l’Eretico in un suo post “ora sarà bene che taccia per sempre”.
    Voglio comunque aggiungere una ulteriore proposta, prendendomi anche eventuali responsabilità di non peretta organizzazione. I blogger, anche in considerazione dell’assenza del presidente del GABS per motivati questioni personali e della loro neutralità politica, organizzino un nuovo evento estendendo ancora più esplicitamente l’invito a tutti, e ponendo all’ordine del giorno la condivisione di un regolamento per un’eventuale futura formazione civica. Potrebbe essere un utile confronto e un metodo per vedere davvero chi vuole cambiare la Città, cacciando chiunque abbia partecipato al “sacco di Siena”, e ponendo le basi per un’alternanza di governo veramente nuovo e attento alle esigenze dei cittadini, che ponga come primo obiettivo il reale cambiamento di metodi e di persone e l’attenzione al merito e alle competenze.

  11. Luca Anichini scrive:

    Inutile far finta di non vedere che esistono due opposizioni, una vera ed una finta e come accade anche nel Parlamento Italiano, la finta opposizione pur non potendolo apertamente ammettere, ha molte più cose in comune con la maggioranza che con l’opposizione (quella vera), non è per caso che da oltre vent’anni si condividono il potere come una setta/casta, che per comodità chiamerò “sistema”.

    In politica oggi come sempre c’è chi vuole raggiungere il potere per toglierlo a chi lo detiene è sempre stato così, ma in questi ultimi anni, a mio giudizio si è aggiunta una terza via completamente nuova, cittadini che si organizzano nel tentativo appunto di far comprendere al popolo che ci sono anche altre possibilità, soprattutto che si può fare politica per il bene comune, pensa che strano, la cosa più ovvia che alla luce dei fatti di cronaca risulta anche la più lontana e improbabile.

    Riesco a comprendere che chi si alimenta e si veste di fango non possa sopportare l’acqua limpida, nemmeno se trattasi di un giovane ruscello, ma come è ben noto non bisogna porsi limiti, ogni grande fiume è nato rigolo ed ha abbeverato quante più persone ne hanno avuto bisogno, non so quanti senesi oggi sono assetati di “eccessiva purezza” e trasparenza, questo a mio giudizio è la grande impresa o sfida che si prepara ad affrontare la vera opposizione.

  12. BARBICONE72 scrive:

    Purtroppo é andata come doveva. Il gruppo che a maggio preferisce andare al mare, anzichè provare a scobfiggere chi ha rovinato e depredato Siena, è duro e puro e gli altri non meritano rispetto.
    Oltre ai grillini (che anche a Siena continuano a parlare, ma non danno alcun segnale per poter realmente essere utili alla città, come è accaduto in parlamento), Tucci e Vigni non sorprendono. In casa Vigni l’ideologo del gruppo ha campato una vita con le gestioni comuniste e adesso, magari, lancia a Neri l’accusa infamante: “fra chi ti appoggiava c’era anche qualcuno che aveva fatto parte del vecchio sistema”. E così si mettono a posto la coscienza.
    Tucci, che ha ancora da chiarire qualche scheletro nell’armadio della gestione Ceccuzzi, ha fatto come i bambini che quando non riescono a primeggiare nella partita con gli amici se ne vanno portando via il pallone. “Il pallone è mio, non si gioca più!”.
    Sognava di fare il sindaco e se fosse andato al ballottaggio avrebbe di sicuro accettato anche l’aiuto di chi oggi disprezza, spiegando che era l’occasione irripetibile di cambiare ed aprire finalmente i cassetti dei misfatti. M visto che la città non ha risposto come sperava (forse perchè non aveva fatto nulla per meritarlo)ha deciso che morisse Sansone con i filistei. O primo fra tutti, oppure meglio lasciare la palla in mano agli “amici-nemici” del Pd. Chissà? Qualcosa potrebbe sempre arrivare, vista la debolezza di Valentini che sembra non contare assolutamente nulla.

    • Enrico Tucci scrive:

      Carissimo, nell’attesa che lei sveli al colto e all’inclita i miei scheletri ceccuziani
      devo con rammarico rilevare che, per l’ennesima volta, Lei parla a vanvera di cose che non conosce minimamente. Vada, chieda, si informi, legga e poi magari Le capiterà di scrivere qualcosa di sensato. Tanti cari auguri di ogni bene.

      • Anonymus scrive:

        Politicante stampella del PD spero tu ci guadagni quello che ti serve

        • Coniglio anonimo scrive:

          Questo metodo para-mafioso di insinuare merda nei confronti di persone perbene che non hanno mai avuto niente dal sistema Siena senza una minima prova fa schifo e solo dei conigli anonimi come te possono scrivere cose del genere

    • Billy scrive:

      Ad onor del vero Tucci a suo tempo aveva rimesso pubblicamente la candidatura a favore di Neri se questo si fosse alleggerito di determinati personaggi. Certe cose sarebbe bene saperle perché le sfumature a volte fanno la differenza

  13. cudera scrive:

    Caro Eretico
    purtroppo non è cambiato niente nella nostra città, l’opposizione è incapace di presentare un’alternativa valida al PD, capace di spostare sia l’elettorato PDino scontento, ma sopratutto di attrarre i delusi dal panorama politico cittadino (un numero enorme).
    E invece di fare “MEA CULPA” per essersi presentati al ballottaggio (che era più che probabile) con una strategia comune che scalzasse il PD dagli scranni della maggioranza, consegnando di fatto la vittoria al Valentini, accusano voi blogger che gli fate notare l’errore.
    Niente di nuovo, qui quando uno sbaglia dà la colpa a chi se ne accorge senza dire mai e poi mai “ho sbagliato”
    Non hanno capito che non basta dire “eh, ma hanno distrutto una città” per farsi votare perché purtroppo i senesi sono duri, ma duri, e continuano a votare “il partito”. E allora serve una strategia comune, un nome unico e credibile su cui convergere, smussando le diverse posizioni, perché il primo punto del programma di qualsiasi gruppo di opposizione dovrebbe essere “mandare a casa il PD”.
    Invece non gli è mai riuscito e nemmeno ora che la vittoria sarebbe ampiamente possibile ci riescono.
    E allora non resta che tenersi PD e compagnia bella e moccolare peso perché la città non ha un futuro…

  14. John Doe scrive:

    Finchè le opposizioni sono queste e continuano a pugnalarsi tra loro per potersi poi accreditare con la maggioranza, che comunque li disprezzerà sempre (V. Mastella, Fini, Alfano …), non si va da nessuna parte.
    Il problema è che manca un nome di spicco che si imponga sui vari Tucci, Romoli, Piccini, Falorni, Neri e Vigni, li mandi a casa tutti perché tra tutti, spiace dirlo, non fanno per uno e possa finalmente sbaragliare quegli altri. Chi potrebbe essere?

    • Sicuramente scrive:

      Sicuramente si chiamerà John Doe

    • Mario Gelli scrive:

      Vai John, tu che giudichi così bene chi ha avuto le palle per metterci la faccia, perché la prossima volta non ce la metti tu ? Ah, già…troppi impegni a lavoro o in famiglia, vero ? Tutti bravi dietro un nickname ed una tastiera….

      MG

      • John Doe scrive:

        Concordo pienamente con Lei: talvolta faccia e palle sono assolutamente complementari e connessi … soprattutto in politica.
        Ma non si curi di me. Io non esisto. Sono un morto senza nome.
        Tuttavia, mi perdoni, ma non sapendo chi sia Gelli Mario (anche se il cognome qualcosa mi dice …) per me è un anonimo anche lei.
        Per carità, può essere una mia mancanza ….. un difetto di comunicazione
        …. qui al Laterino la ADSL va e viene …
        Ad ogni buon conto, se invece Lei fosse un personaggio pubblico, allora mi scuso ma ce la metta meglio la faccia e magari ci provi Lei a regolare questo pollaio. Sempre che ne abbia l’interesse.
        Se decidesse mi mesmerizzo un’altra volta e vengo anche a votarLa.
        Sulla fiducia, tanto peggio di così ….

  15. gabriele scrive:

    Caro Raffaele, mi avrebbe fatto piacere leggere non solo quello che te hai scritto ma anche altri interventi che invitavano i rappresentanti dei tre gruppi a non rimanere chiusi anzi ad allargare o meglio ad invitare al tavolo del “laboratorio di idee” anche altri gruppi o persone interessate ad un futuro diverso per Siena. Perché di questi interventi ce ne sono stati e nessuno del tavolo ha rigettato tale richiesta. Questo solo per completezza di informazione sulla serata che nel complesso non è piaciuta nemmeno a me. con stima gabriele corradi

  16. riccardo clemente scrive:

    L’amore non è bello se non è litigarello!

  17. Magico Vento scrive:

    Il ps 2 sembra la rievocazione di una vecchia barzelletta…

    Scherzi a parte vorrei capire da chi era presente se si è solo trattato di chiarire il passato, passaggio che anche io ritenevo doveroso prima di prove per un’alleanza futura tra tutte le anime dell’opposizione o si è trattato invece di mettere paletti per creare un futuro che solo alcuni volevano. Tucci, Vigni e 5 Stelle altro non sembrano che medici pronti a correre al capezzale di un malato grave, il Pd o se volete l’attuale Amministrazione comunale, con cure e idee che questo non ha o non gli riesce di avere. Siamo sicuri che il malato una volta tornato in salute non li metta cortesemente alla porta?

  18. Silvia Tozzi scrive:

    Non ho assistito alla serata “chiarificatrice” perché non ero a Siena, ma credo che esserci avrebbe aumentato il mio sconforto per l’ inconcludenza e la mancanza di chiarezza nella politica senese: che fine stanno facendo le speranze di novità da cui era nata la marcia per “liberare”Siena? Ha ragione Codogno quando dice che se la città è arrivata a questo punto, non può essere soltanto colpa di pochi delinquenti…In attesa di tempi migliori, diamo credito a chi si impegna per uscire dagli schemi, e ci restituisce almeno il gusto dell’informazione libera.

  19. Edoardo Fantini scrive:

    Caro Eretico, ti leggo amareggiato da quanto hai potuto appurare a Palazzo Patrizi, ma ciò che è accaduto ieri sera non è cosa strana nella vita dei partiti, tutt’altro. I partiti politici sono in concorrenza perché si contendono i voti dei cittadini, dal numero dei quali dipende la loro forza, quindi, il loro benessere. Si guardano in cagnesco e provano a distruggersi vicendevolmente, perché sanno bene di essere antagonisti sia quando si competono per i voti riservati alla maggioranza, sia quando bramano per quelli dell’opposizione. Perciò quando ne metti più di uno in una stanza invece di lavorare con dei buoni propositi per i cittadini, li sentirai litigare come ieri sera ed è tutto più che naturale, perché nessuno può andare d’accordo con il suo nemico. E’ per questo che nelle democrazie liberali chi indirizza la politica degli Stati non sono i partiti, dove è ammessa la massima confusione, ma i soldi, i quali non hanno altra ambizione che non quella di…moltiplicarsi! La democrazia è la dittatura dei ricchi, Eretico, e i partiti nei confronti dei soldi contano ben poco: quelli di Siena come quelli di Roma.

    • .. scrive:

      Bene, allora puó,dirmi quale forma di governo sarebbe piu appropriata?

      • Edoardo Fantini scrive:

        Caro Scrive, si legga qualcosa sul sindacalismo rivoluzionario di George Sorel: da lì prese lo spunto il sindacalismo fascista che divenne legge con la norma n. 563 del 1926 e con il regolamento che lo attuava, n.1130 del 2 luglio 1926 (che nei “chilometrici” studi del fascismo degli ultimi settanta anni non vengono nemmeno nominati). All’interno di questi sindacati avveniva, ad opera degli stessi iscritti, la selezione di coloro che sarebbero entrati alla Camera. I prescelti sarebbero risultati quei “produttori” (durante il fascismo chi non aveva un lavoro non apparteneva a nessun sindacato, di conseguenza non poteva entrare in parlamento) che avrebbero ottenuto il maggior numero di voti dai loro colleghi. Questo solo per la Camera perché i senatori li nominava il Re e la loro nomina era per tutta la vita. Per il Governo il discorso era diverso, in quanto lo Statuto Albertino sanciva in più articoli che era il Re che nominava e revocava tutti i suoi ministri (Mussolini compreso). Come vedi, caro Scrive, si potrebbe fare a meno dei partiti che si litigano i voti e già lo si è fatto. Anche se non lo insegna nessuno, vero Eretico?

        • Marco Burroni scrive:

          Quindi si votano tra loro e decidono tutto loro, praticamente un groviglio armonioso..

          • Edoardo Fantini scrive:

            Caro Marco, il groviglio armonioso c’è stato, con tutta evidenza, nell’attuale sistema partitico. Durante il Ventennio al posto dei partiti c’erano i sindacati e al loro interno venivano scelti coloro che sarebbero entrati in parlamento. Non c’erano gruppi a competere con altri gruppi: i sindacati erano stati istituiti per risolvere i problemi del lavoro e non per contendersi il potere con altri. Si vollero evitare la competizioni per raggiungere la cooperazione fra gli italiani che avevano come scopo quello di risolvere i problemi del quotidiano. La legge che iniziò questo percorso fu la n.1993 del 2 settembre del 1928 e quella che lo finì fu la n.129 del 19 gennaio 1939. Fu deciso fin dal febbraio del 1929 (almeno per quanto ho potuto appurare) di ideare un sistema che escludesse i partiti dal centro delle istituzioni, perché questi avevano dato ampia prova di litigare tanto e funzionare poco. Strano?

        • Marco Burroni scrive:

          Caro Fantini, continua a girare intorno al problema: il “groviglio armonioso” non era necessario all’epoca proprio perchè c’era uno e un solo partito, che esprimeva tutte le istituzioni dello stato, compresi i sindacati. E che bisogno c’era di mettersi d’accordo con altri? Era tutto loro, e senza magistratura indipendente, senza stampa libera, senza libertà di pensiero e parola chi vuoi che gli rompesse le scatole? Facevano, disfacevano e sminestravano tutto come gli pareva. Sul fatto poi che il sistema dei partiti funzioni poco, come dice lei, si potrebbe discutere, fatto sta che il maggiore sviluppo economico e sociale in Italia lo abbiamo avuto all’epoca di Giolitti e nel secondo dopoguerra fino agli anni ’70. Tra un litigio e l’altro gli inefficenti partiti si sono quindi dimostrati meglio dei fascisti.

          • Edoardo Fantini scrive:

            Caro Marco, il Partito nazionale fascista non esprimeva neanche una delle istituzioni dello Stato (se alludi al governo Mussolini, leggi lo Statuto Albertino e vedrai che sia la nomina che la revoca dei ministri era cosa esclusiva del Re). I sindacati poi gli erano del completamente estranei, essendo formati esclusivamente dai produttori italiani. L’unico ruolo che ebbe fu quello di gestire l’Opera nazionale balilla e l’Opera nazionale maternità e infanzia. Non ha mai gestito nessuna cosa pubblica del Regno d’Italia. Sul maggior sviluppo economico e sociale ottenuto con Giolitti e nel secondo dopoguerra, che dire? Le bonifiche ( 5 milioni di ettari…) furono fatte nel Ventenni; le mutue, per far curare gratis tutti gli italiani, furono istituite con il d.l. del 6 maggio 1928, n. 1251; la prima autostrada del mondo, la Milano laghi, terminata nel 1925 dopo un anno e mezzo di lavori; le assicurazioni contro gli infortuni e le malattie professionali le si ebbero perché sancite dalla Dichiarazione XXVII della Carta del lavoro, vera e propria”bibbia” del fascismo; il patronato gratuito per i lavoratori fu istituito con l’art.18 comma 3 del R.d. del 1 luglio 1926, n. 1130…sai quanto potrei continuare?

        • A.B. scrive:

          …”quando c’era lui!!!!”
          Mi pare di essere tornato ai tempi di quando Bracardi faceva Catenacci…

  20. Renmar scrive:

    beh, se da una parte sono buoni solo ad offendere c’è poco da stare allegri

    • Ogni limite ha la sua pazienza scrive:

      Come diceva il grande De Curtis, forse qualcuno si era stancato di sentirsi accusare con falsità e insinuazioni, senza che mai una prova venisse mostrata ma anzi venendo smentito puntualmente. Montigiani in particolare deve tirare la volata ai suoi capi, anche lui ha il suo ruolo da rispettare, non tutti possono essere persone libere fino in fondo

      • Maurizio Montigiani scrive:

        Dalla registrazione si capisce bene: io non deve tirare alcuna volata, ho fatto una domanda lecita e ne ho ricevuto insulti.
        la città gli ha votati e ora ne pagherà le conseguenze, noi più che portarvi Salvini in piazza del Monte che si doveva fa?
        Tenetevi il sindaco, il tandem e il titolo a 0,46 €.

  21. anonimo scrive:

    “Servizi sanitari e sociali”: Gianni Guazzi (PD), Fabio Zacchei (Siena Cambia), Pasquale D’Onofrio (Gruppo misto) e Giacomo Vigni (Sel), Eugenio Neri (Siena Rinasce), Pietro Staderini (Moderati di Centrodestra) e Enrico Tucci (Cittadini di Siena).
    “Decentramento politico-amministrativo”: Ivano Da Frassini, Giulia Periccioli (PD), Simone Lorenzetti (Riformisti), Fabio Zacchei (Siena Cambia), Enrico Tucci (Cittadini di Siena), Mauro Aurigi (Siena 5 Stelle) e Marco Falorni (Impegno per Siena).
    “Pari opportunità, diversità e diritti umani”: Simone Vigni, Katia Leolini (PD), Giacomo Vigni (Sel), Lorenzo Di Renzone (Siena Cambia), Massimo Bianchini (Nero su Bianco), Ernesto Campanini (Sinistra per Siena, RC, SsM) e Enrico Tucci (Cittadini di Siena).
    Oh Tucci ma che ci fai in tutte queste commissioni. Rappresenti l’opposizione. Oh bravo vai. Fossi una persona di carattere non avresti nulla a che fare con questi barboni. Ma si vede che ci tieni eh carino?

  22. Irma Bianciardi scrive:

    Raffaele scusami ma scrivendo dal tel non sono sicura che la mia risposta ti sia arrivata, quindi torno a riscriverla (se l’altra é arrivata cestinala pure).
    Gentile Dott. Tucci non me ne voglia ma ho ricercato il mio post con l’unico scopo di fare un riscontro (chiedo venia ma non ho ne voglia ne tempo di rimettermi a cercare le sue risposte: sarà sua cura ricercarle sulla sua bacheca qualora le ritenga necessarie per un discorso di chiarezza).
    Magari mi sbaglio, ma da quello che ho capito con lei il problema si risolve con un solo nome: niente Neri, niente Rossi… Solo Tucci!!!
    Ciò che volevo sottolineare è la sua facilità nello scambio di bandiere… da destra al centro e subito verso sinistra, il passo è breve e veloce, come nel salto del fiocco….
    A Siena tuttavia ognuno di bandiera ha la sua, resta quella tutta la vita, se davvero ci credi non la cambi a cavalli giá dati!
    Poi per carità anche noi ci s’hanno tanti gazzillori…
    Magari sbaglio io, ma a casa mia, certi valori o ce lo hai oppure no: si chiama coerenza!

  23. alessandro Vigni scrive:

    Caro Raffaele, continui a dire cose che non ho detto, forse perchè non capisci la sostanza delle mie osservazioni. Io non ho detto affatto che i blog non aiutano le opposizioni.
    Ho detto un’altra cosa, che non si fa un servizio alla città se si continua a tenere il dibattito su questioni personalistiche, come se tutto dipendesse dalle sorti di questo o quello.
    Ho detto invece che i blog farebbero un buon servizio alla città ed al chiarimento delle responsabilità politiche, se affrontassero di più i problemi che bruciano sulla pelle della gente (e ho parlato dell’ospedale, dei parcheggi, della Biotech, ecc.) E’ lesa maestà fare un’osservazione critica?
    Per favore, non rivoltare la frittata. Tu sai bene con quanta veemenza ho difeso il tuo lavoro. Ripeto, non ti/vi chiedo di militare a favore di qualcuno. Ti/vi chiedo solo di parlare di più dei problemi veri della città.
    Cordialmente (davvero) Alessandro Vigni

    • il santo scrive:

      La registrazione non mente… https://www.spreaker.com/user/i-siena/incontro-tutti-al-mare?clickid=1YaRf2X0N2gn1f3UFewZky-NUkVxbxUFFzHFUU0&irpid=10078&sharedid=&mp_value1= al minuto 94:20 se lo risenta perché mi pare che quella è la sua voce… Salutoni

    • Eretico scrive:

      Caro Alessandro ( e non solo),
      per intanto, chi critica i bloggers non si macchia assolutamente di alcuna lesa maestà: siamo attaccati e, comunque, criticati, un giorno sì e l’altro invece pure, basta leggere i commenti agli articoli (come certo fai, visto che scrivi…).

      Sgombrato il campo dagli equivoci (almeno potenziali), andiamo alla sostanza: che lo scrivente non capisca la sostanza del problema da te posto, scusami, ma è un’offesa alla mia (nostra) intelligenza. I problemi posti da te (e ripresi a chiare lettere da altri in sala, in presa diretta) sono proprio quelli da me scritti: non hai forse detto che “i bloggers non aiutano il lavoro delle opposizioni?”. Meno male che c’è la registrazione degli interventi, già caricata dal Santo (e grazie, davvero, a David Busato che l’ha fornita a tutti).
      Troppi personalismi, dici? Perché, Siena chi l’ha rovinata, se non determinati personaggi? I quali – anche grazie al non voto dello scorso 13 giugno – sono tutti lì, dal primo all’ultimo più l’eccelso Sindaco Valentini, new entry (si fa per dire) della politica senesota.
      Con Neri vincente (da me certo non votato al primo turno) qualcuno sarebbe stato imbarcato, fra i vecchi arnesi della politica senesota? Certo che sì, ma (forse, sperabilmente) a certe condizioni: e comunque, per evitare anche solo il rischio di farne entrare QUALCUNO, avete deciso di farli restare TUTTI, più uno “nuovo”.
      Un capolavoro politico, direi.

      A proposito, lo sai, caro Alessandro, per chi avevo votato al primo turno? Per una degnissima persona che, non casualmente, porta il tuo stesso cognome. Avevo votato proprio per lei:nonostante un fratello che era stato Assessore del Comune di Siena, molti anni prima…

      L’eretico

      • BARBICONE72 scrive:

        Risposta perfetta, caro Eretico. Come sempre fa comodo vedere solo la pagliuzza nell’occhio del vicino. Neri non era degno di provare a cambiare la città perchè aveva nelle sue fila qualche vecchio “arnese” del sistema. Quindi l’ideologo Vigni, assessore del sistema, ha convinto la sorella ad andare al mare. E adesso l’immacolato Tucci, che mandò tutti al mare, perchè Neri aveva qualche cattivo “compagno”, stringe alleanza con Vigni, che evidentemente, invece, era un buon “compagno”. Coerenza dei nostri presunti leader politici!

    • ale benve scrive:

      che bellezza… sputtanato in diretta.
      questo non è il corriere di saena ne canale 3.
      qui si riportano i fatti con tanto di registrazione..
      hahahahah

  24. Maria Lupi scrive:

    Bravissimo, è così che si risponde. L’incontro è stato un autogol pauroso per i tre gruppi dei quali mi meraviglia a questo punto l’adesione dei 5 stelle, ma evidentemente sentono calare i consensi e l’errore rimorde.
    Ma non era più facile ammetterlo? Speravamo che Valentini avviasse un nuovo corso. Non l’aveva dato per certo? Non è successo così e ci spiace molto perché (forse) il Neri avrebbe potuto cambiare la storia di Siena. Così invece palude continua. Ora la dott.ssa Sanelli dirà che continuiamo il ‘sistema siena’ con queste critiche? Ma se lo hanno permesso loro! Calma, cara Signora, e La prego, consigli i suoi compagni di cordata di essere più prudenti nell’organizzare gli incontri (i blogger saranno ancora a vostra disposizione?) e che siano meno aggressivi. Io personalmente avevo sincera simpatia per voi. Non fatela crollare. L’unica idea ma vecchia come il cucco ora però ribadita è quella dell’Aurigi per i referendum sui problemi men che ordinari. Ma la sua passione per chiarire il passato dove è andata? Non è nel programma del Laboratorio?
    Qualcosa non torna.
    Se ne ripaerlerà. Per ora Buone Feste a tutti.

  25. SENESE CONTROCORRENTE scrive:

    Avevo un bel raffreddore poi peggiorato in tosse. Ho fatto bene a non venire se no prendevo anche una bella influenza con arrabbiatura. Che tristezza sentire queste cose. Le varie correnti dell’opposizione mi sembrano i capponi di manzoniana memoria quando Tramaglino li portava all’Azzeccagarbugli, litigavano e si beccavano a vicenda non sapendo di fare ambedue una brutta fine. Ecco se l’opposizione senese continuerà a litigare con le sue stesse componenti farà la stessa triste fine e il PD regnerà sempre sovrano. E’ proprio una tristezza. Povera Siena.

    • Marcello Orlandini scrive:

      Caro Senese controcorrente,
      un bonario consiglio: quando si fanno riferimenti letterari è bene essere documentati.
      I capponi di Renzo sono quattro.

  26. Enrico Tucci scrive:

    Credo che la serata sia stata utilissima, se pur non particolarmente gradevole.
    I punti salienti emersi dal dibattito sono a mio parere essenzialmente due.
    Il primo è che esistono a Siena due opposizioni, unite solo da un comune giudizio negativo sulla amministrazione Valentini, ma divaricate su una questione di fondo ineludibile. Il gruppo che ha sostenuto la candidatura di Eugenio Neri ritiene che la causa della crisi di Siena vada addossata interamente e quasi esclusivamente al Pd per cui si rammarica che sia stata persa l’occasione unica di allontanarlo dal potere perdendo il ballottaggio. Coloro invece che non hanno ritenuto di prendere posizione tra Valentini e Neri ritenevano e ritengono che la responsabilità della crisi vada attribuita al “sistema Siena”, o “groviglio armonioso” che dir si voglia, innervato dal Pd ma reso possibile solo da opposizioni compiacenti e compartecipanti (il papello tra Ceccuzzi e Verdini non sarà vero, ma sicuramente è verosimile): di qui la necessità di un completo ricambio della classe dirigente.
    Posizioni credo entrambe legittime, ma difficilmente conciliabili, con ulteriori difficoltà dovute al fatto che a fianco di Neri trovavamo e troviamo ancora oggi personaggi legati a Verdini ed altri che per nome e per conto del Pd nel recentissimo passato governavano la città.
    Comunque la si possa pensare non si può dire che non sia stata fatta chiarezza.
    Il secondo punto riguarda le formazioni che, presentandosi alle elezioni in ordine sparso, sono riuscite ad eleggere quattro consiglieri (Aurigi, Pinassi, Tucci e L. Vigni) che una volta in consiglio comunale hanno trovato una insperata unità di intenti ed una straordinaria compattezza che li fa lavorare quotidianamente insieme sui temi della città, lasciando per altre situazioni le eventuali contrapposizioni ideologiche. Da queste liste (Cittadini di Siena, Movimento Siena 5Stelle, Sinistra per Siena) parte oggi la iniziativa di un Laboratorio delle Idee, aperto a chiunque abbia qualcosa da proporre, con l’intento di passare dalle chiacchiere ai fatti, sfidando l’amministrazione sul piano della concretezza e provando a preparare una reale alternativa di governo. Sta solo ai cittadini volenterosi cogliere l’occasione.
    PS1
    Per l’ultima volta parlo del ballottaggio. E’ umano cercare di dare la colpa dei propri errori e delle proprie insufficienze a qualcun altro e quindi sostenere che i pochi voti (930) mancanti a Neri per vincere sono mancati a causa di chi “ha invitato gli elettori ad andare al mare”, in primis, almeno sui blog, al sottoscritto. E’ umano e comprensibile, ma alla prova dei fatti insostenibile quando si valutino tutti i numeri. Elettori del Comune di Siena 43.870; Votanti al I turno 30.007 (68.39%); votanti al ballottaggio 24.119 (54.19%). Al ballottaggio non hanno votato 19.751 elettori. Ma di cosa stiamo parlando?!
    PS2
    Invito tutti gli interessati a risentire la registrazione integrale della serata messa a disposizione dal bravissimo David Busato. Solo così una eventuale ulteriore discussione non rischia di essere l’ennesimo dialogo tra sordi.

    • Billy scrive:

      E passerò da tucciano o grillino o vignano, ma per me questo discorso non fa una grinza. Ne sono piene le pagine di storia di competitori che poi hanno spartito i poteri. Ad un mio invito sopra nessuno ha risposto decantando i nomi nuovi della coalizione Neri, a parte Neri stesso, ma vi posso portare molti nomi della politica nostrana di “opposizione” che ci sono sempre stati: praticamente tutti quelli presenti sia nella coalizione che in consiglio a parte il consigliere Bianchini (credo). Inoltre il fatto che siano stati eletti anche nelle file dei consiglieri di opposizione sempre i soliti personaggioni la potrebbe dire lunga sulla capacità delle opposizioni di presentare alternative. Forse è per questo che sono andati loro al ballottaggio e non altri…

    • Edoardo Fantini scrive:

      Caro Tucci, quel ballottaggio era fra Neri e Valentini. Il primo aveva imbarcato alcuni ex Pd, il secondo era tutto del Pd. Quel turno serviva a far vincere uno dei due, ma il Valentini partiva avvantaggiato. Nel tuo invito ad andare al mare non si coglie la voglia di non far amministrare il comune al Pd e in quel giorno non c’era altra partita che non quella. Se, come scrivi, i votanti al primo turno furono 30.007 e quelli al secondo 24.119, la differenza fa 5.888 e non 19.571. Non credo che il tuo appello, illogico com’era, abbia convinto 5888 persone a non andare a votare per Eugenio. Inoltre tutti i voti che avevi ottenuto al primo turno assommavano a 1936, come avresti fatto ad avere 5888 fedeli dopo soli sette giorni?

  27. franchino col K scrive:

    vai nepi sei tutti noi

  28. Anonimo educato (ma si vergogna lo stesso). scrive:

    Sa ha chiudere con questa diatriba, con la quale ci rompete da due anni? Dovrei stare zitto perchè io sono uno di quelli che non ha votato, non solo al ballottaggio, ma nemmeno al primo turno. Già da lì avevo capito che non c’era niente da fare e che il groviglio, o PD o PD camuffato da civico, sarebbe rimasto ad oscurare Siena.
    Accordo quindi con chi dice di guardare avanti e ai problemi di Siena. La pagina del Corriere di Siena di oggi mi ha chiarito altre cose. Prima di tutto non sapevo che il Neri non avesse chiesto l’apparentamento nè a Vigni, nè a Tucci, mentre comprendo lasciare fuori i ragazzi del 5 stelle. Questo per me è l’elemento chiave che giustifica tutto. Avevo dubbi sui comportamenti di entrambi i fronti, votanti e non, ma questa scoperta ha cambiato tutto. In politicsa tutto ha una logica, e tutto si basa su reciproci accordi. Pensare che i Vigniani o i Tucciani potessero votare per mandare in consiglio uomini, e donne, vicini a Cenni, a Mussari, a Monaci, a Piccini o a Verdini, senza nemmeno poetrli controllare mi sembrava una pretesa da tonni con coraggio da leoni, o da c…..oni.
    Come detto questo è l’elemento che chiude per me il discorso, e mi meraviglio che l’Eretico non abbia fatto presente prima questo fatto basilare. Tornando alla pagina di oggi del Corriere volevo soffermarmi su alcuni commentatori politici, tra i quali spiccano tal Lorenzo Rosso e Staderini, ovvero uomini di partiti – che politici, e che partiti!!! . Ecco non so se è stato un modo di fare uno sgambetto al buon dott.Neri, pur anch’esso uscito con considerazioni molto fuori dalla realtà, che decanta tanto la sua novità, la sua passione civica, e per l’appunto la sua distanza dai partiti colpevoli dei maggiori traffici senesi, e poi si confonde ancora con dei loro squsalificanti esponenti. Dia retta dott. Neri, forse lei non lo sa perchè è arrivato da poco, ma il marcio di Siena non è solo nel PD, ma è anche in quasi tutti gli altri partiti “reggisacco”.

  29. la politica semi-seria.. scrive:

    Ma, scusate eh.., non si potrebbe fare un’opposizione seria senza il Neri? Ma mi spiegate che cavolo c’entra il Neri? Mi dicono che di mestiere faccia il cardiochirurgo, se è ancora in grado di operare se ne stia al suo posto in sala operatoria. Tra l’altro vedere da chi è sostenuto mi mette una tristezza infinita. Ma, si sa, la politica è cosa semi-seria.

    • Edoardo Fantini scrive:

      Caro, l’argomento è relativo al ballottaggio Neri-Valentini. Sei più ironico che sveglio e certamente lo sai: per questo non ti firmi

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