Eretico di SienaSia anatema contro gli incappucciati, non sull'Islam - Eretico di Siena

Sia anatema contro gli incappucciati, non sull’Islam

- 07/01/15

Per una curiosa coincidenza del Fato, stamattina a scuola stavo spiegando la figura del re di Francia Enrico IV, con il suo Editto di Nantes: alla fine della lezione, tiro fuori la considerazione su Enrico IV – ex ugonotto, divenuto poi cattolico, in quanto re di una monarchia a grande maggioranza cattolica – come uomo di apertura e di dialogo (sebbene del tutto interessato, sia ben chiaro).

Negli stessi minuti, negli stessi momenti, nella stessa – meravigliosa – città che per Enrico ben valeva una messa, nella città dell’Illuminismo e della Rivoluzione, la libertà di parola, di espressione e di satira veniva mortalmente colpita a sangue freddo. La redazione di Charlie Hebdo, settimanale satirico, politicamente scorretto fino al midollo (con l’Islam, con il Papa, meno con il mondo ebraico), è stata assaltata. Senza pietà, ed in modo vigliacco, sono rimasti senza vita 12 corpi: 8 erano giornalisti (vignettisti, economisti) del popolare settimanale. I colpevoli pare – al momento – siano due o tre fratelli, tutti nativi della stessa Parigi, ora residenti a Reims, tanto per restare alle città che hanno fatto la Storia di questa grande Nazione.

Si discetta ovviamente di Islam, spesso da parte di chi non sa neanche quando collocare nello spazio e nel tempo Maometto (in un Paese di ciclisti della domenica, ci sono anche gli islamisti della domenica, no?).

L’importante sarebbe evitare la facile demonizzazione dell’Islam in quanto tale: sarebbe come dire che chi era iscritto al Pci negli anni Settanta, ipso facto era assimilabile, in qualche modo, alle Brigate rosse o a Prima linea. Pura follia.

Al contempo, bisogna che – oggi più che mai – le comunità islamiche presenti in Europa gridino a squarciagola il loro rifiuto, netto e perentorio, della violenza: il percorso culturale che il Cristianesimo ha fatto negli ultimi tre secoli (grazie al mai riconosciuto merito dell’Illuminismo), è quello che permette che oggi si possa parlare del Dio cristiano senza paura di essere fulminati da una scarica di Ak 47. L’Islam – non avendo avuto un qualcosa di paragonabile al nostro Illuminismo – è rimasto indietro di tre secoli, su tanti temi.

Si facciano dunque sentire, e forte e chiaro, le comunità islamiche: nessuna incertezza, nessun cedimento, nessuna ambiguità ci deve essere, al riguardo. Per evitare che l’immonda equiparazione Islam-incappucciati possa essere portata avanti.

Il secondo ordine di problema, strettamente connesso al precedente: la libertà di informazione e, strettamente collegata, di satira.

In tutto il mondo, l’attacco alla libertà di stampa e di satira – pur se non necessariamente sanguinario – è più violento che mai: in Russia, il blogger Navalnij è agli arresti domiciliari, dopo un processo farsa, insieme al fratello; nella Cuba che ricuce con gli USA, c’è agli arresti domiciliari la blogger Sanchez, con il marito. In Messico, è quasi quotidiana mattanza di giornalisti, fatti fuori dalla piovra del narcotraffico. Della Cina, meglio non iniziare neanche a parlare, e via dicendo.

Forse è il caso di sottolineare, una volta per tutte, che essere personaggi pubblici e di potere espone – deve esporre – ANCHE al sacrosanto diritto di essere presi in giro: questo è il senso che si può dare alla tragedia di stamattina. E questo è il senso per cui manifestano i presenti in questo momento in piazza a Parigi.

I vignettisti di Charlie Hebdo hanno usato le loro matite per dissacrare financo l’Islam, ed hanno pagato il prezzo più alto: loro, non dovevano pagare con la vita; noi, dobbiamo far loro comprendere che non sono morti invano.

Noi europei siamo dei nani sulle spalle di giganti, come è noto: una volta tanto, cerchiamo di essere degni dei giganti che ci hanno preceduto…

42 Commenti su Sia anatema contro gli incappucciati, non sull’Islam

  1. Senesediritorno scrive:

    Caro Eretico, concordo totalmente con la Sua “invocazione” a che le comunità islamiche si facciano sentire, senza incertezze, cedimenti o ambiguità nel condannare irrevocabilmente chi, nel nome di qualche credo religioso, compie atrocita come quelle di oggi a Parigi contro i giornalisti di Charlie Hebdo e contro il libero pensiero. Ma occorre anche che il mondo non islamico e libero non si faccia intimorire da questi comportamenti delinquenziali e che mostri fermezza nel reagire con vigore e anche spietatamente contro chiunque pensi di poter soffocare nel sangue libertà e diritti inviolabili, nel nome di un dissennato fanatismo che pretende di ammantarsi di giustificazioni religiose!! è una guerra quella che anche oggi è stata riaperta a Parigi!! e a chi è stato colpito non possono essere richiesti spazi per giustificazionismi, distinguo o tanto meno tolleranze di alcun genere!!

  2. Anonimo scrive:

    Concordo anche io totalmente con quanto scritto dall’Eretico. Mi permetto di aggiungere un’altra cosa: i fanatici dell’Islam hanno gli Ak 47, i corrotti italiani invece hanno la querela. Vorrei sentire il parere dell’Eretico…

    • Eretico scrive:

      Rispondo sul paragone tra i fanatici islamici e i potenti dalla querela facile: la differenza – non da poco! – è che i primi ti sopprimono, i secondi no.
      Ma un punto in comune c’è, eccome se c’è: in entrambi i casi, non si accetta né la libera informazione (che verso il Potere DEVE essere cattiva, secondo l’aureo modello anglosassone, in quanto contropotere), né il sacrosanto diritto di satira, straordinario complemento della libera informazione.
      Mala tempora currunt.

      L’eretico

  3. antonio scrive:

    il vero problema non è la religione. i signori della guerra arabi (is, al qaeda e altri simpaticoni) hanno i soldi, tanti, troppi. guadagnano miliardi di dollari al giorno con il petrolio e diventa, quindi, facilissimo attrarre giovani arabi sbandati che vivono nelle periferie delle grandi città europee. è qui che dobbiamo vigilare. le motivazioni religiose sono aria fritta, specchietti per le allodole per noi poveri occidentali, quello che comanda il mondo è il dio denaro, nel nome del quale sono state fatte quasi tutte le guerre.

    • Cherubino scrive:

      Concordo!
      Anche secondo me religioe ed Islam c’entrano il giusto: i veri problemi in questo caso sono le sacche di degrado sociale e culturale che si formano intorno alle grandi metropoli , e le banlieu francesi ne sono la riffigurazione più chiara che si possa avere; non ci scordiamo che quattro o cinque anni fa tale disagio espodeva dando fuoco alla ville lumiere così per ridere!
      Certo che i fanatici impiegano poi cinque minuti ad appropiarsi delle gesta di qualche svalvolato.
      Mi sa tanto che dovremo ripensare ai nostri modelli di economia, di sviluppo ed anche di società (multietnica per forza? integrata a tutti i costi? immigrazione come risorsa e non come problema sociale? area del libero scambio?… mah! non so se tra 10-15 anni tutti questi dogmi saranno ancora validi) se non ci vogliamo trovare nei casini…. ed anche grossi.

  4. Al-Mutanabbi scrive:

    In realtà, l’Islam “moderato” rischia di non potersi esprimere, perché, di base, non esiste un Islam “moderato”. Esiste UN Islam, che è quello del Corano, degli hadith, degli usi e dei costumi. Non esiste un fondamentalismo islamico nell’Islam; il termine è proprio contrario alla fisiologia dell’Islam stesso. Si pensi solo che, per questioni politiche e pratiche, la scissione che fece nascere la Sciah provocò, appunto, degli “eretici”, dei deviazionisti.
    Insomma, aspettarci che l’Islam parli è aspettarci tendenzialmente il nulla. Può parlare un’interpretazione dell’Islam, ma quale? Gli ortodossi sunniti? Gli sciiti? Gli integralisti wahabiti? Oppure la massa di coloro che, pur non essendo religiosi nel senso stretto del termine, si rifugiano dietro alla facciata islamica, per ragioni di convenienza o di difesa?
    Insomma, prima bisognerebbe capire chi è l’interlocutore, poi cosa ci aspettiamo che ci dica…

  5. uno scrive:

    la barzelletta , la carta di identita’ lasciata in macchina dai presunti terroristi.

  6. Aldo scrive:

    Caro eretico questa volta hai pisciato fuori dal vaso… Io per natura porto rispetto a chi me lo porta… Islam per me vuol dire un concentrato di male e odio senza fine… ci vogliono distruggere da sempre… In questo momento dove tutti siamo sotto attacco mi tengo stretto al cuore il ricordo dei tanti valorosi Crociati morti in terra santa per liberare il mondo da questi diavoli…

    • Billy scrive:

      Che illuminato!

    • Al-Mutanabbi scrive:

      Aldo, si armi e parta! Combatta per tutti noi e torni vincitore

      • Anna scrive:

        Io sono pienamente in sintonia con il pensiero di Aldo… a me l’ Islam fa paura… sono veramente il male in terra…

      • Roby scrive:

        Caro Aldo purtroppo la società occidentale è piena di ipocriti buonisti come il simpatico amico Al-Mutunanni (ma che è il nome di un kebab?)… Magari un giorno in cui i suoi amici islamici gli faranno saltare per aria (speriamo di no) parenti o amici allora magari farà meno lo spiritoso… Io non sono fanatico, ma i Crociati fanno parte delle mie radici, senzo di appartenenza, cultura… Quindi caro amico col nome da kebab cerca di portare rispetto e fare meno lo spiritoso…

    • Guido scrive:

      Durante la dominazione islamica della penisola iberica, benché vi fossero degli sporadici episodi di intolleranza, la numerosissima comunità ebraica conviveva con i musulmani. La diaspora degli ebrei in Europa (mi perdoni l’eretico per l’approssimazione nella terminologia)avvenne proprio in seguito alla riconquista a causa della scarsa propensione alla tolleranza dei paladini cristiani, ne si trova testimonianza nei molti nomi ebraici cristianizzati che compaiono in Italia nel ‘500. Perciò personalmente tengo più volentieri di conto i valori dell’illuminismo del supposto valore di crociati e similari.

    • anonimo scrive:

      ben detto ! Aprite gli occhi finché siete in tempo. In Francia inghilterra e Germania ormai é tardi. Qui non sono ancora organizzati, ma dateli tempo e c,é ne sarà anche per voi…… UOMO AVVISATO MEZZO SALVATO

  7. un lettore non tanto d'accordo scrive:

    caro Eretico, apprezzo il tuo intento di sedare gli animi e spegnere sul nascere degli istinti xenofobi che immagino possano nascere in questo momento.
    Pero’ una cosa non capisco: serve davvero saper collocare nello spazio e nel tempo Maometto per poter azzardare un giudizio? Di solito contestualizzare aiuta a capire meglio, a trovare forse delle attenuanti. Ma in questo caso davvero serve contestualizzare? Secondo me la situazione è davanti agli occhi di tutti, ormai da anni – di specie di terrorismo ne abbiamo viste tante nella storia, per carità, ma mi pare che la connotazione dell’ultimo ventennio (su scala mondiale) sia abbastanza dominata da un’unica matrice religiosa. Forse dovrei dire due, visto che tra estremisti sciiti e estremisti sunniti hanno fatto a gara.

  8. Simone scrive:

    ….diceva un filosofo,…un “certo” Carl Marx: , ma è anche l’eroina,…l’ecxtasi,…l’MDMA,…l’LSD,…aggiungo io.

  9. Groppone da Figulle scrive:

    sono ganzi, quelli che tutto un tratto scoprono Voltaire, difendono la libertà di satira (siamo tutti Charlie Hebdo!) avendo fino a ieri invocato la chiusura di blog irriverenti; e poi non ditemi che i nostri circoli intellettuali e l’università (dove ti tolgono il saluto se non ripeti pedissequamente frasi precotte, come in una celebre gag dei Monthy Python) sono palestra di libertà di pensiero e di parola….dunque, forse la terribilità dei tagliagole islamici (e sai che eroismo tirare a freddo sui civili! Non a caso il Saladino era curdo) deriva solo dalla nostra apatia: dall’aver dimenticato le parole d’ordine “liberté, fraternité, egalité”. Nell’aver portato il cervello all’ammasso, nel paese delle controriforme senza Riforma.

  10. Maria Lupi scrive:

    Ma dove? i soldi non bastano a spiegare chi arriva al suicidio! Ogni semplificazione è impossibile. Pensate alla demotivazione alla vita attiva, alla religione, alla politica ecc. che vivono i nostri ragazzi. Questi musulmani di cultura europea quando non europei di origine anche, o comunque nati in Europa, sono cresciuti in mezzo all’ipocrisia e alla retorica pubblica dei giornali o di politici ufficiali come la Boldrini, Napolitano ecc. o loro corrispondenti francesi, tedeschi ecc. e danno una risposta, assurda, criminale ecc. ma danno una risposta, in qualche modo come gli anarchici che ammazzavano i re…

  11. Renmar scrive:

    sottoscrivo il pensiero di antonio, la religione è la facciata, il denaro sono le fondamenta

  12. Augusto Codogno scrive:

    Concordo su quasi tutto quello che fino a qui è stato detto. L’attentato delle “matite spezzate” è di fatto un attacco alla libertà di stampa, di satira e di opinione. Che poi ci sia il fanatismo religioso dietro non comporta una condanna di quella religione (in questo caso islamica) poichè questa è soltanto la scusa utilizzata dai terroristi.
    E’ verissimo quello che sostiene Raffaele sul fatto che l’Islam, o meglio, gran parte delle nazioni nelle quali l’Islam è la religione di Stato non hanno avuto quella svolta storica e culturale che hanno avuto invece i paesi occidentali cattolici.
    Questo “illuminismo mancato” ha fatto sì che, nonostante la globalizzazione e la tecnologia planetaria”, queste popolazioni rimanessero fuori da tanti processi tra cui l’istruzione (diffusione della conoscenza)che ancora oggi è negata alla metà del cielo (le donne) ed imposta all’altra metà con scuole coraniche che assomigliano più a dei lager che a istituti di insegnamento.
    Come sempre ai regimi fa comodo tenere sottomesso il popolo e questo è più facile con il paravento della religione e con la complicità di alcune figure di spicco dell’Islam che si prestano a dare una lettura parziale o distorta del Corano.
    Ma cosa possiamo fare noi per arginare il fanatismo religioso?
    Per prima cosa non condannare l’Islam, ma coloro che lo utilizzano per firmare questi attentati e poi cominciare ad aprire gli occhi su quei paesi che il terrorismo lo finanziano davvero con i petrodollari e che con una mano pagano l’Isis e con l’altra fanno finta di essere filo Occidentali.

    • ma quale libertà di stampa? scrive:

      la libertà di stampa non esiste: tutti i giornali sono “venduti”, come insegna la nostra cara città… e mi dispiace che ci sia ancora chi crede soltanto ai valori dell’illuminismo: la libertà, la fratellanza e l’uguaglianza non sono raggiungibili se alla base di tutto non c’è la giustizia e mi delude che anche l’eretico questo non lo voglia capire, forse perchè è nato nell’anno sbagliato, un anno che purtroppo ha posto le basi per la totale devastazione della nostra identità e coscienza civile

  13. Boumedienne......discorso all'ONU nel 1974 scrive:

    «Presto irromperemo nell’emisfero Nord. E non vi irromperemo da amici, no. Vi irromperemo per conquistarvi. E vi conquisteremo popolando i vostri territori coi nostri figli. Sarà il ventre delle nostre donne a darci la vittoria.

  14. Carlo Pannacci scrive:

    Caro Eretico,
    nell’auspicio che gli Imam alzino la loro (islamica) voce per dissentire dai crimini del terrorismo (islamico), ti aveva preceduto anche Augias, due sere fa, dalla Gruber…sarà forse giusto che gli intellettuali si esprimano su tali livelli di saggia pacatezza, ma a me sembra un’auspicare faticoso…dall’11 settembre in poi, questo alzamento di voce l’ho sempre sentito molto fievole e non sono di certo mancate le (tragiche) occasioni per manifestarlo.
    Contro gli incappucciati le nostre società si mostrano non in grado di prevenzioni efficaci e la più semplice quotidianità è, di fatto, indifendibile: pizzerie, mezzi di trasporto, strade, piazze, chiese e, cioè, tutto.
    La mia avanzata età mi fa temere che abbia ragione il F.Times ad ammettere, implicitamente, la resa (ancorché con brutte parole, simili al peggior Andreotti…”se la sono cercata”)
    Ormai non si può escludere di vivere nel rischio e nella paura e, in queste condizioni, vorrei che, almeno, si attenuasse la ridondanza di telegiornali, parole e commenti inutili.
    Grazie per l’ospitalità.

    • Eretico scrive:

      Caro Carlo, ti ospito molto volentieri, e non solo in nome della ormai antica frequentazione costoniana…

      Ti devo dare ragione sul fatto che la nostra “semplice quotidianità è, di fatto, indifendibile”. Cerchiamo almeno di fare il possibile per difenderci, con l’umana mediocrità di cui siamo capaci: pretendere parole chiarissime di condanna della strage parigina dagli islamici di buona volontà SI DEVE (qualcosa si è mosso), attaccarli a testa bassa NON SI DEVE (anche perché non si può, tra l’altro…).

      Quanto al discorso di Boumedienne all’Onu, richiamato da un altro lettore: aveva perfettamente ragione, e avvalora ciò che ho scritto; noi abbiamo avuto la contaminazione tra religione ed Illuminismo, ed è arrivata in seguito la secolarizzazione (con la conseguente denatalità); loro non l’hanno avuta, e la denatalità non è arrivata.
      Ed in Francia ci sono più di 5 milioni di islamici…

      L’eretico

    • Eretico scrive:

      Caro Carlo, ti ospito molto volentieri, e non solo in nome della ormai antica frequentazione costoniana…

      Ti devo dare ragione sul fatto che la nostra “semplice quotidianità è, di fatto, indifendibile”. Cerchiamo almeno di fare il possibile per difenderci, con l’umana mediocrità di cui siamo capaci: pretendere parole chiarissime di condanna della strage parigina dagli islamici di buona volontà SI DEVE (qualcosa si è mosso), attaccarli a testa bassa NON SI DEVE (anche perché non si può, tra l’altro…).

      Quanto al discorso di Boumedienne all’Onu, richiamato da un altro lettore: aveva perfettamente ragione, e avvalora ciò che ho scritto; noi abbiamo avuto la contaminazione tra religione ed Illuminismo, ed è arrivata in seguito la secolarizzazione (con la conseguente denatalità); loro non l’hanno avuta, e la denatalità non è arrivata.
      Ed in Francia ci sono più di 5 milioni di islamici…

      L’eretico

      • John Doe scrive:

        Caro Raffaele,
        le cose stanno avendo – purtroppo – l’evoluzione inversa.
        Basti vedere la Turchia laica di Mustafa Kemal Ataturk dove sta andando.
        Spero che un giorno esista davvero un islam moderato, illuminato e moderno.
        Ben oltre le dichiarazioni stereotipate di condanna di questi giorni ….
        L’unica vera speranza in proposito va riposta nelle donne, che ricevono giornalmente un trattamento ben peggiore di quello riservatole nel nostro più buio medio evo e che invece di prestare il proprio ventre (come fossero animali) a megalomani progetti di conquista, con figli che spesso vengono votati al martirio, decidano di recitare un ruolo proprio nella vita.
        Dovremmo quindi aiutarle ad affermare i loro diritti. Ma non “il diritto” a portare il burkha …. i loro diritti veri di intendo.
        Ad un esame superficiale sembrerebbe una cosa anche semplice.
        Basterebbe applicare davvero quello che viene giornalmente proclamato e sbandierato ogni giorno in proposito.
        Purtroppo però non lo è perché la società occidentale ha perso da tempo la bussola ed a forza di accettare in nome della tolleranza e della assoluta e sfrenata libertà ogni cosa, ha smarrito la propria identità, i propri valori fondanti.
        E’ il nostro ormai esagerato relativismo culturale ad impedirci ormai da tempo di assumere qualsivoglia decisione (anche errata) in questo come in qualunque altro ambito.
        Paradossale.

  15. Il Fiorentino scrive:

    Solo gli islamici non fondamentalisti potrebbero arrestare questa follia opponendosi ad essa in senso reale (non solo verbale, di quando in quando)ma temo non ne abbiano il coraggio o la voglia. Almeno in gran parte.

  16. Robi e Quindici scrive:

    Leggo e sento un sacco di cazzate….Islam moderato…ecc. tutte minchiate per giustificare la paura, con il buonismo, l’accoglienza, l’illusione dell’integrazione. IL Corano, basta leggerlo…..e capire che non diffonde un messaggio d’amore ma nei suoi versetti è perentorio e violento. La maggioranza chiacchera senza aver mai letto una sura così….tanto per cercar di capire…..Il dialogo con chi professa in modo profondo il dettato musulmano non può esistere in nessun modo e visto che l’Islam nella sua rozzezza fa leva sull’ignoranza e sulla superstizione sarà bene rispondere con violenza al loro messaggio di morte e dominazione.

  17. Alessandro Di Piazza scrive:

    Premetto, non voglio ASSOLUTAMENTE giustificare la strage.
    Mi chiedo, ma l’ occidente negli anni che ha fatto per instaurare un dialogo con il mondo arabo.
    Vado un poco a memoria; dopo il periodo coloniale, abbiamo nel ordine, creato una nazione sul territorio di un altro popolo, invaso stati, bombardato città causando migliaia di vittime, da esportatori di democrazia abbiamo rovesciato governi legittimamente eletti perchè non utili ad i nostri interessi, rovesciato “personaggi” discutibili con cui abbiamo fatto affari per decenni e lasciato nazioni nel caos di scontri tribali. Foraggiato per anni con armi e denaro organizzazioni che poi abbiamo scoperto terroristi. E scelto come nostro interlocutore privilegiato il maggiore stato del luogo, dove le libertà individuali sono negate, inoltre è il maggiore finanziatore di quelle formazioni terroristiche che ci fanno tanta paura. Cioè stringiamo la mano ad un regime che con l’ altra arma l’ integralismo che ci combatte. Tolto il velo di ipocrisia è evidente che siamo in alcuni territori, in guerra con queste formazioni, e poi ci stupiamo che questi reagiscano in modo barbaro?.

  18. L'anti ridicolismo scrive:

    In tutte le parole che ho sentito provenire dagli esponenti moderati dell’islam in questi giorni il messaggio è stato sempre il medesimo: gli incappucciati hanno sbagliato, il terrorismo è sbagliato peró se la sono cercata con quelle vignette!
    Eh no Caro Eretico… io non sono razzista, ma questo non va bene, un po’ come a dire che se il mussari venisse in casa tua a spararti col fucile sbaglierebbe ma che te peró te la sei cercata?!?!
    Questi toni, questa ricerca della ragione da un giornalista come te non me li sarei aspettati… qui chi se l’è cercata non sono i vignettisti di Charlie ma i francesi che gli hanno sempre coccolati, a me imam e kebabbari m’hanno stancato ed il mio pensiero torna alla cara fallaci

    • Eretico scrive:

      Caro amico,
      NON ho mai detto, scritto (o anche solo pensato) che i giornalisti e vignettisti francesi se la siano cercata.
      Sarebbe bastato leggere, con un minimo di attenzione, il mio pezzo: riprova, rileggilo, e te ne accorgerai!

      L’eretico

  19. Angeli Giovanna scrive:

    “Anatema contro gli incappucciati, non contro l’Islam”!

    Credo che mai sia stato fatto tanto male ai popoli musulmani nel mondo(un miliardo di persone circa), quanto i fatti di Parigi.

    Spero che anche i musulmani che vivono nel nostro territorio si facciano sentire per esprimere la loro solidarietà alle vittime dei vili attentati.
    In quanto alla libertà di espressione, basterebbe ricordare che viene tutelata dalla nostra Costituzione,dalla Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo del 1948 e da altri documenti di diritto internazionale.
    Il sindaco di Siena, dr. Valentini, e l’assessore alla Cultura, prof. Vedovelli, tempo fa sono andati in una scuola primaria (non so se in tutte), per illustrare alcuni articoli della Costituzione.
    Spero abbiano anche segnalato agli scolaretti che nella
    nella parte dedicata ai diritti fondamentali ci sono due articoli, il 10 e l’11, che sanciscono l’impegno dell’Italia a conformarsi alle norme di diritto internazionale e ad accettare le limitazioni alla propria sovranità, norme necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le nazioni.
    Anche questi temi possono servire a formare una mentalità non strettamente legata agli orti di casa.

    Infine, la Dichiarazione – per quanto possa sembrare arretrata rispetto ai tempi – è la base di riferimento di tanti governi democratici e della stessa UNESCO.
    A cura dell’Amministrazione Provinciale e di associazioni per i diritti umani, negli ultimi trent’anni nel nostro territorio sono stati distribuiti decine di migliaia di opuscoli illustranti gli articoli del documento.
    Spero davvero che gli insegnanti delle scuole di ogni ordine e grado ne ripropongano la lettura.

    “Sarei pronto a morire.., ma la tua libertà finisce quando arriva a danneggiare la mia”.

    Certe vignette non fanno per niente ridere, sono solo offensive e di pessimo gusto per tanti. I fanatici squilibrati sono pericolosi a qualsiasi ideologia, religiosa o partitica, appartengano.

  20. Anonimo scrive:

    Basta fare i buonisti a tutti i costi(anche a scopo elettorale)non possiamo accogliere chi arriva considerandoci infedeli ed aspetta solo il momento giusto per sopraffarci,meditate gente meditate.

  21. Angeli Giovanna scrive:

    Sono spaventata da quello che potrebbe succedere nelle scuole, elementari e medie in particolare, in presenza di ragazzi provenienti da altri paesi di religione prevalentemente musulmana o ebraica.
    ATTENZIONE ai commenti che si fanno in casa: l’occhio per occhio, dente per dente, nel tempo ha prodotto solo un mondo di ciechi e sdentati.
    Le buone Leggi, nazionali ed internazionali, seguiti da comportamenti adeguati, possono sconfiggere i fanatici terroristi.
    Art. 21 Costituzione Italiana
    Art. 11 Carta dei diritti fondamentali Unione Europea
    art. 18 Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo
    etc.
    In quanto alla libertà di espressione, però, metterei dei limiti a certi insulti che, inevitabilmente, possono provocare reazioni come quelle di Parigi. La libertà di insulto ha provocato una catastrofe.

    Ora, ribadisco, attenzione da parte degli insegnanti…Il loro compito è importantissimo, che non si scansi l’argomento.

  22. margh. scrive:

    “(..)evitare che l’immonda equiparazione Islam-incappucciati possa essere portata avanti” è un compito sempre più arduo. Bisogna fare grande esercizio di ascesi tibetana per riuscirvi. Mi viene da dire che non ho grande simpatia per la cultura islamica, non foss’altro per come trattano le donne (ma non mi dilungo su questo argomento sennò si va a fa’tardi..). E con questo potrei anche concludere. Se dovessi scegliere tra l’imperialismo americano e l’islam (spesso veniamo messi di fronte a questo impietoso aut aut), sceglierei il male minore, cioè il primo che sento più affine a me come cultura occidentale. E’ vero che non tutti i comunisti degli anni ’70 erano brigatisti, come sicuramente non tutti i mussulmani sono terroristi..ça va sans dire. Però è vero anche che a questo giro la comunità islamica moderata (se ne esiste una) deve intervenire con forza con un chiaro “NOT IN MY NAME!”. L’unica risposta possibile è l’unità di intenti da parte di tutte le comunità religiose e laiche che dovranno lavorare insieme per costruire un mondo di pace e non violenza. Sarà tuttavia difficile ora fermare l’ondata anti-islamica delle frange più destrorse, ma probabilmente è proprio questo che cercano i terroristi: divide et impera. Ci divideranno fino a condurci all’odio fraterno fra pacifisti e anti-islamisti. E le tv faranno il loro gioco perché da giorni ormai si parla di questa triste vicenda, i talk show ci vanno a nozze con questo genere di cose. Ma loro (i terroristi) lo sanno bene, è proprio ciò che vogliono: essere in prima pagina sui giornali e in prima serata su tutte le tv. Conoscono il potere dei media occidentali e lo sfruttano per diffondere il loro messaggio. I giornalisti fanno il loro lavoro, ma indirettamente stanno facendo anche il lavoro dei terroristi.
    Vorrei fare ora un’altra considerazione. Qualcuno ha citato la Fallaci per la sua nota antipatia nei confronti dell’islam. Mi ricordo che quando era in fase terminale per la sua malattia, il premio Nobel Fo e Sabina Guzzanti durante una manifestazione dileggiavano Fallaci e invocavano la sua morte ad opera dell’impietoso cancro che la stava uccidendo. Proprio loro che, non faccio fatica a immaginarlo, saranno certamente sostenitori o almeno simpatizzanti di “Nessuno tocchi caino”, invocavano la morte per la perfida Fallaci come se fosse una giusta pena capitale per la sua cattiveria nazi-fascista nei confronti degli islamici che tanto odiava. Ecco, queste contraddizioni grottesche io direi che sarebbe meglio evitarle. Lasciamo spazio alla serietà. Queste sono cose serie, parecchio serie. Le strumentalizzazioni, di cui pur troppo sarà oggetto anche questo ultimo capitolo, non sono da prendersi in considerazione, sono pericolose e vanno evitate come la peste. Ci vuole calma e sangue freddo. Evitare di ragionare con la pancia e usare la testa. Affidiamoci al lavoro dell’Intelligence e speriamo che a qualcuno non venga in mente di fare delle crociate.

  23. Silvia Tozzi scrive:

    L’intervento di Margh. è molto equilibrato e saggio. Mi pare in sintonia con l’intervista di Marco Garzonio (Corriere della Sera di oggi 15 gennaio, p.21) al Padre Pierbattista Pizzaballa,”custode di Terrasanta” a Gerusalemme: è un teologo e biblista francescano che ragiona senza farsi illusioni sulla drammaticità dei cambiamenti in corso, in Medio Oriente e in Europa.Dice che il fanatismo si può fermare solo combattendo l’ignoranza e lavorando sulle situazioni in cui esiste almeno il germe della fiducia. Senza mai rinunciare ai valori che devono restare al centro della convivenza: i diritti fondamentali della persona, la libertà di coscienza, l’uguaglianza uomo-donna,la libertà di espressione ecc. Accenna alle dinamiche interessanti che possono nascere, per esempio, dal recente discorso del presidente egiziano Al Sisi all’università Al Azhar…
    Intanto, mi sembra che siano soprattutto le donne curde del nord Irak a dimostrare nei fatti cosa significa rifiutare con orrore il fondamentalismo quando si ama la democrazia.

  24. anonimo 2 scrive:

    Non sono un forcaiolo ma realista e svincolato dagli schemi (buonisti interessati)di partito,non buttiamo alle ortiche la nostra civiltà,non mettiamoci serpi in seno,accoglieza per gli onesti che rispettano le nostre leggi e tradizioni, polso fermo con chi ci odia e vuole esportare le sue leggi irrispettose della dignità umana.

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