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La domenica del villaggio: Mattarella, todo modo…

- 01/02/15

 

Dedichiamo all’elezione del dodicesimo Presidente della Repubblica italiana l’appuntamento culturale domenicale. D’altra parte, trattasi – comunque la si veda – di un evento storico, dunque meritevole di essere trattato anche in questa sede.

 

SERGIO MATTARELLA: TODO MODO AL POTERE

Dal suo punto di vista (purtroppo spesso non coincidente con quello del Paese che governa), non vi è dubbio che Matteo Renzi abbia compiuto un capolavoro: ha ricompattato un Pd che sembrava as usual sull’orlo dell’implosione, ha minimizzato gli effetti del Patto del Nazareno (che invece continuerà ad ammorbare la vita politica italiana), si è ritagliato i panni di decisionista, e con buona tempistica.

Ma soprattutto ha ottenuto – con la nomina dello schivo e grigio professore siciliano – i due punti che più gli stavano a cuore: avere un Presidente di inesistente levatura internazionale e di bassissimo profilo mediatico, in modo tale che non ci fosse neppure il rischio di essere offuscati dalla sua presenza; in secondo luogo – ovviamente collegato al punto precedente – ha ottenuto che sul Colle sedesse una personalità potenzialmente ricattabile.

Quantomeno per le vicende del padre Bernardo, e per quelle del fratello Antonino, quest’ultimo legato a figure a dir poco non troppo commendevoli.

Non a caso, il fratello maggiore Antonino è stato letteralmente espunto dalle biografie (rectius: agiografie) che girano sulla grande stampa nazionale in queste ore: Marco Travaglio ricorda questa amnesia collettiva giusto oggi, nel suo ficcante editoriale.

Ed anche sull’omicidio del fratello Piersanti (6 gennaio 1980), financo il Corriere della sera odierno racconta come di quel delitto (certamente mafioso, ma forse non solo) molto curiosamente non siano mai stati arrestati gli autori materiali.

Indubbiamente è la figura del padre – gran notabile della Dc siciliana fra gli anni Cinquanta e Sessanta – ad inquietare di più: non solo interessò figure come quella di Sciascia (con cui la famiglia Mattarella, infatti, ruppe in modo netto), ma si pensi al libro del bravo giornalista Alfio Caruso che – come scritto nell’intervista a Caruso stesso del Fatto di oggi – si è visto citare in giudizio per avere scritto, fra le altre cose, che il capo della mafia italo-americana Joe Bonanno, arrivato in Italia nel 1957, trovò a Ciampino proprio l’allora Ministro Bernardo Mattarella, ad accogliere in pompa magna. Caruso ricorda che questa circostanza l’aveva scritta e pubblicata anche Enzo Biagi (nel 1992 e nel 1998), insieme ad altri: ma nessuno, su Biagi, era intervenuto.

Il libro stesso di Caruso è del 2000, ma la causa gli viene intentata solo nel 2009 (!), allorquando ogni teste è ormai passato a miglior vita.

Chi ha avuto ed ha disavventure di questo genere (quorum ego), non può non notare questa stranezza…così come il fatto che questo incredibile spazio temporale (tra l’anno della pubblicazione del libro e l’atto di citazione) venga spiegato dalla famiglia Mattarella con il non avere letto prima il libro!

C’è poi la questione politico-antropologica: una figura come Mattarella incarna la voglia di cambiamento di chi aveva votato Renzi per il nuovo, dopo essere stato ingannato dalla rottamazione? Sarà anche hombre vertical (sic), il mite costituzionalista siciliano, ma cosa c’è di nuovo in lui? Uno che dirama note ufficiali di biasimo – dal sapore Dc anni Cinquanta – contro la cantante Madonna (nel 1990), è innovativo ed al passo con i tempi? Sarà, sarà…

Sembra piuttosto, Mattarella, un democristiano vecchio stampo uscito da “Todo modo”: ha quel grigiore dell’uomo di potere della Prima Repubblica, pronto ovviamente a riverniciarsi per (e pur di) rientrare in gioco.

Come un lettore ha fatto notare, poi, è stato eletto da un Parlamento creato con una Legge elettorale che la Consulta stessa (di cui faceva parte) ha definito incostituzionale.

Esaltato perché si dimise da Ministro (del Governo Andreotti, si badi bene) in chiave antiberlusconiana, basterebbe ricordare che lo fece su input politico del grande statista di Nusco, Ciriaco De Mita. Certo non dispiacendo De Benedetti. Oggi Repubblica titola, cubitale: “L’Italia di Mattarella”. Si capisce bene la contentezza dell’establishment debenedettiano, alla luce di quelle dimissioni. E che dire di Vendola e dei sellati tutti, passati dal pugno chiuso e dai modi guevaristi di Tsipras all’incenso ed alle suorine di Mattarella senza soluzione di continuità?

Scelto, voluto, agognato fortemente da Renzi, era stato però vicepremier di Massimo D’Alema (citando Renzi, dunque, Mattarella sarebbe un “vicedisastro”?), nonché suo Ministro della Difesa.

Ha abolito la naja, ma ha fatto sì che l’unica Capitale europea, dal 1945 in avanti, venisse bombardata: niente da dire, sulle bombe a Belgrado, caro Presidente? Milosevic era un macellaio, certo: ma non si ha ricordanza di interventi simili su altri macellai consimili, in loco balcanico.

Hombre vertical, il Presidente Mattarella? Forse: le bombe sui civili belgradesi, però, di sicuro erano molto, molto più verticali di lui.

Se mai, durante il settennato, dovesse avere qualche sussulto – chi lo può escludere? -, non tarderà a fermarsi, per paura che qualcosa sulla famiglia possa venire fuori. L’aurea regola della politica attuale è questa, come più volte detto.

A poco più di 25 anni dalla sua morte, rimpiangiamo più che mai Leonardo Sciascia. Il quale, dopo il 31 gennaio 2015, sarebbe stato costretto, dall’urgenza dell’attualità, a prendere carta e penna…

28 Commenti su La domenica del villaggio: Mattarella, todo modo…

  1. Edoardo Fantini scrive:

    Il primo atto che il Presidente Mattarella ha compiuto, con tanto di televisioni a riprendere e commentare, è stata una visita alle Fosse Ardeatine, dove, il 24 marzo 1944, 355 civili italiani furono fucilati da militari teschi, quindi stranieri. Vedremo se nei giorni prossimi, o nei mesi oppure negli anni, il Presidente si recherà anche nel quartiere di Gorla a Milano dove, il 20 ottobre 1944, 103 bombardieri inglesi, quindi stranieri, sganciarono 37 tonnellate di esplosivo uccidendo 703 civili italiani, fra i quali 184 bambini colpiti mentre stavano seduti sui loro banchi di scuola.

    • quello di Gracciano scrive:

      il bombardamento era conseguenza di questo non trascurabile particolare : https://www.youtube.com/watch?v=xTCwRzMkN68

      • Edoardo Fantini scrive:

        Secondo le leggi di guerra si commette un crimine se si uccidono dei civili, potendo guerreggiare solo contro militari. Solo che di questi crimini se ne ricordano alcuni si ed altri no. Tu caro “graccianese”, evidentemente, sei fra questi discriminatori.

        • quello di Gracciano scrive:

          i civili morti nel quartiere di Gorla erano vittime innocenti ma…ti ripeto….non è che l’aviazione britannica una mattina si alzò e gli venne voglia di bombardare l’Italia.

          • Edoardo Fantini scrive:

            Vedi, “graccianese”, in guerra non si può uccidere chiunque, ma solo militari. Bombardare un quartiere ed una scuola elementare non è esattamente un’azione di guerra. Il punto di questa discussione, poi , è relativo al Presidente che prima ancora di andare alla Camera va dai 355 morti fosse Ardeatine. Da lì la mia domanda: andrà anche dai 703 morti di Gorla?

    • Marco Burroni scrive:

      Sai Fantini, nel ’99 ero a Barcellona,e mi capitò di vedere una mostra che celebrava i 60 anni della fine della guerra civile spagnola: mi colpì un manifesto di propaganda italiano sui “bombardamenti di precisione”sul porto di Barcellona. Nello stesso periodo infatti i nostri aerei( e americani, e francesi, e tedeschi…) stavano bombardando la Serbia con bombardamenti definiti “chirurgici”.
      Poco più avanti invece c’erano immagini di case sventrate, palazzi rasi al suolo e civili morti, gli effetti reali dei bombardamenti di precisione, che tanto precisi non erano… 1.808 edifici furono colpiti, circa 4.000 civili furono uccisi dal 1937 al 1939. Quei bombardieri erano nostri, mandati da Mussolini a dare manforte a Franco. Un anno dopo , nel 1940, i nostri aerei bombardavano l’Inghilterra…http://it.wikipedia.org/wiki/Corpo_Aereo_Italiano facendo meno danni per manifesta superiorità della RAF sulla nostra patetica aeronautica.
      Come consideri questi bombardamenti? Più legittimi di quelli alleati? Meno criminali?

  2. precisino scrive:

    No beh, i bombardamenti su Belgrado e sulla Serbia delle Forze “Alleate” terminano nella primavera 1999 ed il nostro ministro della Difesa era lo smilzo Scognamiglio (e sottosegretario alla difesa Gianni Rivera!), Mattarella ricoprì quel ruolo nel “dopo-Kosovo” nel secondo governo d’alema.
    Certo, era comunque nel governo nelle vesti di vicepresidente ma allora abbiamo già avuto un presidente della repubblica che ha bombardato la Serbia, in quanto in quel primo governo d’alema sedeva anche Ciampi.

  3. Eretico scrive:

    Ringrazio “Precisino” per la puntualizzazione, doverosa ed opportuna. Inutile aggiungere che la responsabilità POLITICA dell’atto resta tutta intera, come lo stesso lettore riconosce.
    Visto che ci siamo, ci sarebbe anche la questione dell’uranio impoverito, legato al Kosovo: in quel caso, Mattarella – Ministro della Difesa – fu meravigliosamente democristian-pilatesco.
    Come – temo – continuerà ad essere da Presidente. Anche perché, se non volesse esserlo, sapranno come ridurlo a più docili e miti consigli…

    L’eretico

  4. BARBICONE72 scrive:

    Caro Eretico, scusa se vado fuori tema, ma credo sarebbe opportuna una profonda riflessione su “Incontrada”, viste le trionfalistiche dichiarazioni rilasciate dal Rettore del Magistrato e dell’assessore Pallai.
    Fermo restando che se non si fossero levate in tempo alcune voci di dissenso a questo punto tutta la rete dei musei sarebbe già in mano a Civita, senza che i contradaioli ne avessero potuto neppure discutere (ed allora sono ripiegati su “si tratta solo di un esperimento isolato”!),già il metodo usato dimostra la sensibilità verso i 17 popoli e la considerazioni in cui vengono tenuti dai rispettivi priori. in molte contrade, anche chi lavora attivamente sul patrimonio immobiliare e museale ha saputo della cosa leggendo i manifesti affissi e la pubblicità.
    Da sottolineare, quasi comico, l’unica citazione fatta dalla leggiadra assessore che si è limitata a citare il commento (“il più significativo”) di un visitatore di Pisa che, guarda caso, ha affermato: “spero che la cosa possa ripetersi”! Sicuramente a sperarlo sono anche quelli di Civita e, stando a come si sono mossi, anche molti priori oltre ai nostri amministratori che si lamentano di avere troppo personale, ma non perdono occasione per cercare costose consulenze o per assegnare ad esterni la gestione di quello che dovrebbero fare in casa. Magari questa volta sarà il caso di parlarne nelle varie contrade?

    • mi dispiace scrive:

      non sono daccordo.
      non è vero che gli addetti ai lavori sono stati messi al corrente a cose fatte (lo dico con cognizione di causa)
      e non è vero che nelle contrade non se ne è parlato : nella mia in assemblea.
      l’iniziativa è stata ED ERA NATA IN ORIGINE (va sottolineato) come evento singolo, quindi non è neanche vero che senza un po di polemica avremmo già appaltato i Musei a Civita.

      si è trattato di appoggiarci a delle professionalità già esistenti per la bigliettazione di un evento unico.
      tutto qui.

      cerchiamo di non buttare via il bambino con l’acqua sporca; quindi :
      1- pallai e valentini e co. meno si occupano di contrade meglio è
      2- iniziativa va ripetuta e migliorata grazie all’apporto di idee e di “manodopera” dei contradaioli
      3- il Magistrato delle Contrade farà da collettore di idee e progetti provenienti, per il tramite degli on.di Priori e loro Vicari/delegati, appunto dall’interno delle contrade (questo l’avevano già messo x scritto molto tempo prima di dicembre, a ulteriore conferma che NESSUNO VUOLE APPALTARE I ns. MUSEI A CIVITA !)
      4- spero si capisca che formule del genere, con le dovute cautele e senza svendere le nostre tradizioni, vanno incentivate perchè l’era del babbo monte è finita ! se si vuole investire sul patrimonio artistico-storico-culturale-immobiliare-architettonico delle contrade bisogna pagare MOLTO MENO i fantini e far diventare remunerativi i Musei.
      5- infine concretizziamo le idee : secondo me future iniziative simili possono essere gestite direttamente dalle contrade, in forma collegiale, attivando presso Magistrato e/o CTP una sorta di segreteria/biglietteria (magari trovando giuridicamente e fiscalmente la formula per dare due lire a 3 o 4 giovani x ciascuna contrada)

      resto anonimo per mero e DOVUTO rispetto alla mia Contrada in quanto componente dell’organo dirigenziale della summenzionata….e scrivendo in questo caso opinioni del tutto personali non sarebbe giusto mischiare i ruoli

      • BARBICONE72 scrive:

        Può darsi che lei, in quanto componente del seggio, sapesse qualcosa, ma nella maggioranza delle contrade è accaduto come a me: lo abbiamo saputo dai manifesti. E le assicuro che non freuqento la contrada solo nei giorni del Palio. Quanto al fatto che si trattasse fin dall’origine di un evento isolato come continuiamo ad essere ingenui noi senesi, nonostante tutto quello che ci hanno fatto! Lei vuol credere che Civita, società di seri professionisti, abbia fatto un investimento simile (pensi soltanto alla pubblicità a livello nazionale) per recuperare 5.000 euro? Ma, via! siamio seri! Quanto al suo punto 5, sono d’accordo. E se la bigliettazione Valentini, che si lamenta sempre di avere circa 200 dipendenti in surplus, la facesse fare ai suoi impiegati? Sarebbe uno scandalo?

  5. Anonimo scrive:

    Segnalo un articolo del senese Antonio Socci contro la scelta del CATTOCOMUNISTA Mattarella. Per Socci, ormai Papa, Presidente e Premier sono tutti cattocomunisti, e lui ci sforma a bestia. Scrive anche di una guerra intestina fra cattolici, fra cattocomunisti e cattolici intransigenti sulla Fede e sui valori non negoziabili.
    L’Eretico che ne pensa?

    • Eretico scrive:

      Ne scriverò, ne scriverò. Per intanto,l’eretico pensa che queste diatribe intestine fra cattolici (cattocomunisti versus cattoberlusconiani) lo fanno impazzire di gioia. Non è solo la Sinistra a dividersi, dunque, in questa Italietta renziana: siamo sempre immersi nel guicciardiniano particulare, evidentemente. Con o senza croci da brandire…

      Ad A.B., che dice – nel suo commento – che di settantenni vergini (in politica) ce ne sono ben pochi in giro: sacrosanto. Ma si può diventare Presidenti anche a 50 ed un giorno: solo che Renzi vuole restare quello più giovane a prescindere, proprio per risaltare ancora meglio! Quindi vai con un nonno, che è meglio…

      A Barbicone: anche di questo riscriveremo, tranquillo. Il fatto è che mi riesce sempre più difficile esprimermi sulla Pallai senza rischiare querele. Chiedo dunque aiuto ai gentili lettori: che aggettivi si possono usare, appunto CONTINENTI, per descrivere l’operato pallaiano?

      L’eretico

      L’eretico

      • Paolo Rappuoli scrive:

        Troverei adeguato l’aggettivo “smagliante” poi, per non abusarne troppo, si potrebbero utilizzare anche i suoi sinonimi:
        splendente, brillante, scintillante, luminosa, abbagliante, sfavillante, sfolgorante, lucente, rilucente.
        In casi veramente particolari e, con estrema parsimonia, sarebbe adeguato un ” smaglianteggiante”.
        Cordiali saluti e continui ad informarci
        Paolo

  6. John Doe scrive:

    Lasciatemelo dire che me ne intendo: ci sono morti di serie A e morti di serie B. Da sempre.
    Fa specie – in ogni caso – che un neo-eletto vada a rendere omaggio a dei defunti, seppur di serie A.
    Ma questo la dice lunga sulla vitalità, sulla lungimiranza, sul futuro di questo paese. Bloccato, piaccia o no, al ’45.
    Del resto uno che ci ha servito il “mattarellum” ovvero una legge elettorale che ha reso ingovernabile l’Italia (ovvero l’ha messa alla mercé guarda caso degli ex Dc, che da ogni dove, dopo la diaspora, hanno potuto così continuare a governare) più che presidente della repubblica andava debitamente remunerato (…).
    Ma visto che al potere ci sono ancora loro, perché alla fine della mutazione genetica ventennale DC=PD, questo è quello che ci tocca.
    Dopo l’estinzione dei comunisti (povero Silvio …) moriremo davvero democristiani.
    …. ehm, scusatemi, quasi dimenticavo: io sono già morto.

    • Francesco scrive:

      Veramente la legge elettorale che ha reso ingovernabile l’Italia è quella di Calderoli del 2006. Delle 3 legislature elette con il “mattarellum” solo una si è conclusa anzitempo. Tutte le crisi di governo si sono presentate a causa di dissensi interni alle coalizioni vincitrici (Lega nel 1995, Rifondazione Comunista nel 1998).

      • John Doe scrive:

        Ma davvero?
        Allora Calderoli sarà il prossimo Presidente della Repubblica col suo “porcellum” …!
        Si tratta invero di due leggi elettorali entrambi degne del loro epiteto (matto & porco).
        Purtroppo le regole si dovrebbero scrivere insieme per garantire una maggioranza che possa governare ed una opposizione che possa controllarla, senza cercare di tirarlo vicendevolmente nelle mele all’avversario.
        Con le coalizioni ammucchiata, inventate dal nostro e perfezionate dal Calderoli, invece si garantivano soltanto consociativismo, ribaltoni e compravendita di parlamentari …
        Potere al palazzo (Scalfaro, Ciampi, Napolitano) a scapito degli eletti dal popolo, con governi troiaio con tecnici solo di macellazione fiscale e previdenziale.
        Complimentoni.
        L'”italicum” nasceva proprio da queste premesse, ma presto è deragliato …
        L’unica soluzione sensata sarebbe forse l’elezione diretta del presidente della repubblica o forse meglio la sua abolizione con enorme, salutare, totale spending revue anche istituzionale.

  7. Giorgio scrive:

    Molti auguri al nuovo Presidente e al Paese. Speriamo bene. Confesso di avere un po’ di paura sapendo che è stato un esponente di quella DC estremista alla quale sono appartenuti personaggi come Rosi Bindi e Scalfaro. Diffido sempre dei personaggi dal rigore estremo. Nonostante le dichiarazioni di fede democratica, di rispetto per gli avversari e di incrollabile trasparenza e imparzialità, si sono sempre dimostrati faziosi e lividi vendicativi di parte. Speriamo bene.

  8. Renmar scrive:

    Mattarella? come tornare indietro di 70 anni

  9. A.B. scrive:

    L’elezione di Mattarella ha un solo commento possibile: un colpo si genio di Renzi.
    Quando per la prima volta ho letto il nome sui giornali mi sono chiesto quale follia avesse portato alla riesumazione di una simile mummia dal sarcofago. Non un faraone, bensì un dignitario di medio rango.
    Poi ho visto il puzzle comporsi pezzo dopo pezzo e non ho potuto non notare le incredibili capacità che hanno questi giovani leoni del PD. Se poi ci dovesse essere un burattinaio, complimenti anche a lui.
    Come quando allo stadio si assiste ad un incredibile goal in rovesciata, non si puó che applaudire, anche se si tifa la squadra avversaria.
    Poi si possono fare le pulci al neo presidente, ai suoi familiari e a tutto quello che ha riguardato la sua vita politica, ma di ultrasettantenni vergini in giro mi pare non ce ne siano tanti, e se anche ci fossero, dubito che ció si possa ritenere un pregio in un politico. A meno che non si sia affetti dalla sindrome di Bartali (tutto sbagliato, tutto da rifare).

    • Anonimo scrive:

      Al riguardo legga sul blog di Beppe Grillo il post “Mattarella celo manca”. Tra l’altro è stato citato anche il Palio!!

  10. daria gentili scrive:

    Prendendo spunto da quanto scrivi e per quanto già riportato dal Fatto Quotidiano, il neo presidente avrebbe l’occasione e potrebbe dare subito un esempio di inversione di tendenza da questa classe politica abituata alla querela facile per zittire le voci fuori dal coro: rinunzi all’azione intentata contro il giornalista Caruso!

  11. un augurio scrive:

    gli auguro il successo del compagno di partito e avvocato di casa giovanni leone!

  12. elvetico scrive:

    In una normale repubblica parlamentare europea il presidente dovrebbe avere funzioni di pura rappresentanza e il primo ministro dovrebbe essere eletto dai cittadini o dai rappresentanti (deputati)dei cittadini. L’Italia non è normale ,perché si attarda dietro da una vecchia costituzione trasformata in mostro sacro e ormai fuori dal mondo…rodotatà !rodotatà e corre dietro un pifferaio della provincia fiorentina che nessuno ha eletto.

  13. indignata scrive:

    Meno male che c’è Mattarella e non Amato. Berlusca aveva già inciuciato con D’Alema e la minoranza del Pd per eleggerlo. Poi non si piò mica sempre ragionare dicendo che le colpe dei padri ricadono sui figli, altrimenti non si finirebbe più. Renzi è stato geniale e capisco che i vari Travaglio e company schiumino di bile. I grillini tra poco spariranno, colpa loro, per non aver saputo esserci al momento giusto. Renzi cambierà l?Italia, forse si può far meglio,ma per ora già muovere la palude in cui siamo è meglio di niente.

    • quello di Gracciano scrive:

      la palude l’ha mossa…infatti affondiamo più rapidamente…..

    • Anonimo scrive:

      Ieri tutti ad applaudire le parole di Mattarella contro la corruzione ed oggi hanno votato contro. Ecco la coerenza del suo Renzi. Di questo dovrebbe essere INDIGANTA

  14. Anna G scrive:

    Meno male che c’è Mattarella lo potremo dire solo quando vedremo i fatti. Per ora sono parole, anche se molto giuste. Voglio solo sperare che non siano solo annunci come quelli del suo tanto decantato Renzi, perchè finora ha chiacchierato tanto, ma fatto poco, anzi quel poco era meglio se non l’aveva fatto

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