Eretico di SienaIl mercoledì scolastico: Renzi, i precari e Calandrino ( e 3 Ps) - Eretico di Siena

Il mercoledì scolastico: Renzi, i precari e Calandrino ( e 3 Ps)

- 04/03/15

Si può ancora continuare a credere alle promesse elettoralistiche di Matteo Renzi?

Questa volta l’ha fatta davvero grossa: è da fine agosto 2014 che dice di essere pronto con questa assunzione della folta pattuglia di precari. Poi, però, accade sempre qualcosa, perdinci: a questo giro, repente l’amicone di Verdini Denis si è ricordato del monito antidecretazione del Presidente Mattarella e financo – udite udite – della necessità di coinvolgimento delle opposizioni (ma quando mai…).

Avete visto il film dei Taviani sul Decameron (lo recensiamo domenica prossima)? Beh, evidentemente Renzi crede che tutti i docenti precari italiani siano come il buon Calandrino, il pittore beota di cui si fanno beffa cotidie Bruno e Buffalmacco. Quello che crede di potere diventare invisibile grazie alla nera pietra raccolta lungo il corso del Mugnone.

Intendiamoci: sui criteri di assunzione a tempo indeterminato, si può – si deve – discutere. Ma non è tollerabile che alle promesse non segua ALCUN fatto (con il Ministro Stefania Giannini neanche al corrente di ciò che stava accadendo: se non fosse una simil-Pallai di più alto livello, si sarebbe dimessa su due piedi). Anche un esterno al mondo della scuola capisce che, con questo ennesimo rinvio e con la scelta di privilegiare il Parlamento (cosa in generale sacrosanta, ma basterebbe dirlo da subito, invece che all’ultimo momento), il 1 settembre 2015 i nuovi assunti saranno ben pochi.

E non finisce qua: lo scandalo degli scandali è che si continueranno a dare dindini alle scuole paritarie ( cioè private, cioè cattoliche). Fu D’Alema (dopo l’apripista Berlinguer) ad iniziare il finanziamento, arrivando a bypassare il dettame costituzionale come mai nessun democristiano negli anni dal 1948 in avanti aveva osato fare (coazione a ripetere dell’Articolo 7? Da Togliatti al viticoltore, chissà…).

“Non c’è più nessuna opposizione ideologica alla parità”: D’Alema dixit, e Legge (la 62 del 2000) fu.  I sacrestani di tutta Italia (Cl in primis) iniziarono a suonare le campane a martello, come nemmeno Ambrogio durante il manzoniano “matrimonio a sorpresa”.

Renzi, da par suo, a riprova che della Dc ha preso SOLO il peggio, si è ovviamente posto in linea di continuità con i Governi D’Alema (che gli fa schifo a corrente alternata, evidentemente). Nessuna parola sugli istituti cattolici in cui il docente insegna gratis, in cambio del punteggio tanto agognato: toccare quello schifo, sarebbe stato da autentici riformatori. Ovviamente, niente.

Il tutto – si capisce – senza neanche accennare ad una Riforma che sarebbe sacrosanta: quella per eliminare lo scempio assoluto del catechismo insegnato (a spese dei contribuenti) nelle scuole pubbliche, con i docenti vagliati dal Vescovo (si immagina in base a quali requisiti). Su questo, nemmeno su questo alcunché da eccepire?

Siamo un popolo di Calandrini, di beoti che si fanno rabbonire con elitropie di ogni genere e risma. Evidentemente è giusto che la scuola (la “Buona scuola”) si adegui…

 

Ps 1 Ottimo il pezzo di Bastardo senza gloria sul conflitto di interessi di svariati Consiglieri comunali. Poi ci stupiamo del fatto che il Verdini Denis a Siena si trovasse (trovi) di casa…

Ps 2 Querelle fra l’Unesco (con augusto padre in testa) e Robertino Barzanti sul prossimo Palio di mezz’agosto: Simone Martini contro Mauro Rosati (Expo). La battaglia è, in effetti, impari: chi la spunterà?

Ps 3 Grazie al Santo per la pubblicazione della foto con la Pallai, stamattina (a proposito del suddetto, sfacciato, conflitto di interesse). Pensierino della sera: ogni collettività ha gli amministratori che si merita. O no?

 

 

12 Commenti su Il mercoledì scolastico: Renzi, i precari e Calandrino ( e 3 Ps)

  1. giacobbe scrive:

    Basterebbe solo questa ultima bugia renziana per riabilitare i sindacati che, a norma di legge ( e non in barba alla legge come tanti berluscones) sostengono edmindirizzano i precari, quando dovrebbe essere l’usr a organizzare il tutto e tutti.
    Bravo eretico, hai messo in evidenzam i nodo cardine della scuola. Vediamo, e sentiamo, che viene fuori

  2. anonimo scrive:

    Caro Eretico
    Scusami se esprimo il mio pensiero. E tu da insegnante mi dirai di star zitto perche la scuola è pastura di chi vi insegna, diciamo anche della chiesa. E chi fa un’altro mestiere non se nedeve occupare. Nemmeno uno come me ha diritto ad argomentare. Anche se nella vita ho fatto fortuna e poco lo devo alla scuola.
    Una cosa mi preme dire, mentre prima i tempi erano lenti ed uno si poteva adeguare alle giovani generazioni. Ora con internet il potere è cambiato. Il sapere è ad appannaggio di chi sa adoperare questo strumento. Io immagino uno di cinquantanni che va a insegnare ad uno di venti. Che puo’ dire? Poco o nulla anzi farà delle figure non appropiate,
    e si troverà in imbarazzo. E di quel personale non più adatto chi lo vorrà ?. La collettività non vorrà pagare del personale che non serve. Quindi con tutte queste assunzioni si dovra’ pensare a come licenziare. Il peggio sono i concorsi perche uno viene gettato nel caldetone e poi si arrangi. Almeno chi aveva una vita di supplenze le regole le conosceva.
    Se fossi il governo non assumerei nessuno, in attesa che maturi il nuovo modo di apprendere e lasciare uno stato il meno indebitato possibile.
    Caro professore mi dispiace ma io la vedo così. E sinceramente mi dispiace vedere i nostri giovani disoccupati, propio perché gli vengono fatto credere cose che non esistono più

    • quello di gracciano scrive:

      Che gli studenti di oggi siano più acculturati? Ne dubito,l’ottanta per cento di loro se li porti al bivio della Certosa e,senza navigatore, gli dici di andare a Milano non sanno se prendere per Roma o per Bologna.

  3. giacobbe scrive:

    Ps. Strano, tutti a strapparsi le vesti sulla corruzione, a chiacchere, poi i destrimani
    Si oppongono all’aumento dei tempi di prescrizione e i finti sinistrorsi mettono soglie
    Ps2, si taglia la scuola pubblica, si favorisce finanziariamente la privata
    Ps3 due giorni di sciopero dei bancari per il mancato rinnovo del contratto di lavoro in 3 mesi…nella scuola (pubblica) sono nove anni vhe è scaduto e se viene fatto un giorno di sciopero si grida allo scandalo.
    Forse avremmo più forza se scioperasimo tutti, bancari, insegnanti, operai ecc.. di fronte ad un’ingiustizia, invece di accusarci a vicenda

  4. Precaria i. scrive:

    Sull’insegnamento della religione a scuola, ma soprattutto su chi è preposto ad insegnarla, velo pietoso.
    Invece vorrei sottolineare alcuni aspetti inquietanti della presunta riforma.
    Pare che non verranno assunti tutti gli insegnanti, abilitati, facenti parte delle Graduatorie ad esaurimento, che da anni fanno supplenze, ma solo una parte, e per il resto si attingerà ai vincitori del concorso del 2012, tra i quali molti non hanno MAI messo piede in una scuola. Chi rimane fuori, ricomincia da zero: dall’anno prossimo le Graduatorie ad esaurimento verranno annullate, e si procederà ad assumere solo per concorso. Con buona pace di chi insegna da anni: rimboccatevi le maniche e ripartite da capo. Oppure, reinventare i una carriera, magari a 45 anni.
    Pare anche che il ruolo non coinciderà necessariamente con la cattedra della propria materia, ma anche con la cosiddetta “disposizione”: supplenze, attività alternative, tappabuchi. Professionalmente deprimente.
    E poi: piano di assunzioni provinciale, regionale o nazionale? Non tutti possono cambiare città così come se niente fosse. Sono scelte che qualcuno non si può permettere di fare.
    Sottolineiamo anche che il piano PRESUNTO di assunzioni non è una volontà di Renzi ma una conseguenza della multa imposta all’Italia dalla Corte di Giustizia Europea per l’irregolare comportamento nei confronti dei precari (licenziamento tutti gli anni a giugno e non assunzione nonostante 36 mesi di lavoro). Costa meno assumere che pagare la multa!

    • anonimo scrive:

      Cara precaria
      Mi immagino un insegnante di religione che dovra’ argomentare la Trinita’, Costantino e il concilio di Nicea. Ella dira’ Costantino fu un grande Cristiano e vinse Massenzio dopo aver messo la Croce come simbolo. Chiaramente dopo aver visto una segno divino.
      Iphone x alla enne ha sentito e dirà. Costantino fu un grande stratega, e per ottenere l’impero unito , adotto’ tutti i mezzi, usanto i cristiani trinitaristi. Non ne fece la religione dell’impero. Egli stesso rimase fedele al dio mitra e al sole invictus e lo mise sul suo arco di trionfo. In punto di morte fu battezzato da Ario un eretico e non trinitarista, che lui stesso aveva allontanato durante il concilio di nicea. Non si capisce se per stima o convenienza.

  5. Precaria i. scrive:

    Un’aggiunta, se posso: trovo rivoltante, ributtante, vomitevole l’aggettivo “BUONA” accostato a Scuola. Buona che? Mi ricorda le favole che mi leggevano da bambina e le prediche della maestra. E, per qualche strana associazione di idee, lo trovo simile nella bruttezza e nell’inappropriatezza a quel “Very bello” di cui tanto si è parlato. Ma via, siamo seri… Le parole sono importanti…

  6. Anna G scrive:

    L’unica cosa che c’è ancora di buono è il telecomando: quando c’è Renzie cambio canale. Ma come si fa ad ascoltare tutte le c… che dice? Ne avesse fatta mezza di quante ne ha promesse|

  7. Lobotomizzato scrive:

    Siamo un popolo che ha bisogno di un leader forte. Renzi è perfetto. La sera possiamo tornare a casa tranquilli a guardare la tv con la pancia piena e senza pensieri. Per tutto il resto c’è Matteo!

  8. elvetico scrive:

    Visto da fuori(..Italia) è bizzarro vedere che di fronte al cronico disastro scolastico italiano si perda tempo a far polemica sulle poche scuole private e sull’oretta di religione. Non sarà mica che sia proprio il monopolio statale all’ origine dell’irreversibile sfacelo? Si è voluto imitare il sistema centralizzato della “République ” che non funziona neanche bene in Francia , mentre invece i pragmatici anglosassoni, privilegiando la concorrenza tra le scuole libere, se la sono cavata assai bene. Il loro sistema prevede stipendi decorosi per gli insegnanti che tuttavia non beneficiano nel gran parte dei casi del contratto a tempo indeterminato dato che le scuole private licenziano i lavativi e rubano alla concorrenza i migliori. Bisogna rassegnarsi all’evidenza . Un sistema in fallimento da decenni e che è fallito per colpa di tutti gli attori deve essere rivoltato dalle fondamenta e sostituito da modelli che abbiano già dato altrove prove di efficienza…e questi modelli non sono statalisti!

    • giacobbe scrive:

      Caro elvetico, non sono d’accordo. L efficienza di cui parli nel sistema scolastico anglosassone è tutta da dimostrare, perché declinata nel loro contesto culturale ed economico nonché mreoigioso. Sulla professionalità del corpomdocente ci sono delle ombre che ti invito ad illuminare, se ne sei a comodccenza. Poi c’è la questione integrazioe inclusione di disabili, dsa, bes in generale.
      Spesso quando si guarda al quel modello educativo ci si riferisce al gradao universitario, trascurando i primi passi scolastici ed ii francia non mi risulta che il sistema sia poi così male…certo se il riferimento è alle scuole delle banlieu!
      Sui sistemi nordici invece concordo, finlandia, Svezia e norvegia sono ad oggi all avanguardia in materia di educazione, investendo oltre il 5% del pil e senza il fardello dell insegnamento della religione cattolica , che da sola assorbe da noi 1/8 delle risorse totali

  9. pinocchio scrive:

    il sistema scolastico italiano un cronico disastro? no perche’ in italia la scuola mica si propone di essere agenzia educativa, ma vuole essere agenzia di collocamento per disoccupati ed ammortizzatore sociale: funziona a ciclo chiuso, sforna diplomati e laureati che ingrossano le file dei precari in attesa che vadano in pensione i precari della generazione precedente immessi in ruolo “ope legis”

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