Eretico di SienaProcesso all'eretico o alla Curia ( e 3 Ps)? - Eretico di Siena

Processo all’eretico o alla Curia ( e 3 Ps)?

- 11/04/15

 

Pomeriggio davvero densissimo, quello di ieri, al terzo piano del Tribunale di Siena: davanti al Giudice Valchera, infatti, hanno parlato (nell’ordine) lo scrivente, il Pm Pennino, l’avvocato di Parte civile (De Martino) ed il Superavvocato Luigi De Mossi.

Fattosi tardi (parecchio tardi), il Giudice ha aggiornato – per l’ultimissima udienza – alle 9 di venerdì prossimo.

Unica considerazione iniziale: era facile prevederlo (però il duo Acampa-Buoncristiani non c’era evidentemente arrivato), ma il fatto resta; comunque vada a finire per l’imputato, questo più che un Processo CONTRO l’eretico, è stato un Processo di fatto CONTRO la Curia senesota. Eterogenesi dei fini in piena regola, date retta.

Vediamo adesso di dare una ipersintesi del pomeriggio (i giornali, ovviamente, hanno taciuto tutto, as usual); giovedì prossimo, articolo tutto incentrato sulla magistrale arringa difensiva del Superavvocato. Scaldate i motori, ne vale la pena.

 

DICHIARAZIONI SPONTANEE DELL’ERETICO

Primo a parlare, per le dichiarazioni spontanee, lo scrivente. Non più di 4-5 minuti (manco fosse un collegamento a Siena Tv…), giusto per dire due cose:

1) gli scritti incriminati, sono frutto ANCHE della mia amicizia con varie persone vessate senza ritegno dalla “Banda della Curiana” (fra i vivi, soprattutto il professor Franco Nardi; fra quelli “al cimitero” – cittadino Buoncristiani dixit – il povero don Mino Marchetti).

Come scritto varie volte, il pathos polemico usato è ascrivibile ANCHE all’ingiustizia da loro subìta (e da Franco Nardi ampiamente testimoniata anche durante il Processo stesso);

2) in caso (malauguratissimo) di condanna, lo scrivente ha chiesto di essere sanzionato NON in modo pecuniario, ma carcerario. Peccato per i curiali, che preferirebbero i dindini (come dimostrato ad abundantiam dal procedimento).

 

PRENDE LA PAROLA IL PM PENNINO

Dopo le dichiarazioni ereticali, ha preso la parola il Pm Pennino (che lo scrivente non aveva mai visto all’opera); tutt’altro che scontata, la sua presa di posizione: solo alcuni degli scritti, per lui, sono diffamatori, mentre altri non lo sono assolutamente. In un paio di essi, il Pm vede financo lo spirito vignettistico di un Vauro: complimento inaspettato!

Visto che comunque è un Pm, e che alcuni scritti sono a suo modo di vedere contra legem, eccoci alla richiesta finale: 30 giorni (meno di quelli, credo proprio non si possa chiedere).

 

L’ARRINGA DELL’AVVOCATO DE MARTINO

Lo dico subito, per gli sprovveduti o per i furbastri: nessuno si immaginava che l’avvocato di Parte civile (rappresentante dunque di Acampa-Buoncristiani) chiedesse l’assoluzione o facesse i complimenti all’imputato. Ci mancherebbe altro.

Allo stesso tempo, posso tranquillamente affermare sine ira ac studio che l’arringa dell’avvocato De Martino è stata decisamente deludente, per quanto a lungo preparata.

Deludente, da un punto di vista meramente processuale: un patrocinante di Parte civile dovrebbe indicare i danni subìti dalle parti civili stesse. Per quello, si trova lì. Di questi danni, però, neanche l’ombra: di solito si portano certificati, perizie o quant’altro. Niente di niente, invece. Zero assoluto.

Rispetto al 2010, epoca degli scritti sotto accusa, la situazione è questa: Buoncristiani era Vescovo, e lo è tutt’ora; Acampa Giuseppe era Economo della Curia, e lo è tutt’ora (prima stava in una “casetta” al Costone, oggi abita in un Palazzo vescovile: semmai è andato a stare meglio, no?). Il ruolo specifico dell’intervento della Parte civile, dunque, è stato travisato (per mancanza di oggettivi argomenti).

Quanto alla parte dell’arringa più marcatamente contenutistica, peggio ancora (e mi scuso per la “passeggiata” durante le parole dell’avvocato, per la quale sono stato ripreso anche dal Giudice Valchera: il sangue però ribolliva…).

Per intanto, da ieri grazie a questo Processo sappiamo una cosa, inedita: se si vuole fare Satira, l’avvocato De Martino ce lo concede, ce lo permette (grazie mille, davvero). Però, fermi tutti: bisogna dichiararlo prima, metterlo per iscritto – chiaro ed esplicito – sulla testata in cui si scrive. Se uno sul suo blog o in un libro non scrive “Blog di Satira”, non vale: è diffamazione automatica, non c’è verso.

Per fortuna, a sentire questa straordinaria innovazione demartiniana c’erano anche altri avvocati, che potranno dunque passare voce ai colleghi impegnati in Processi per diffamazione: Satira sì, ma solo dopo avere rispettato il “bollino De Martino”…

Tra l’altro, il buon De Martino è stato deludente anche a livello culturale, il che da lui non mi sarei mai aspettato: ha tirato fuori Charlie Hebdo come esempio per lui in qualche modo positivo (la blasfemia va benissimo, purchè non si parli dei vizi dei singoli, no?); senza però sapere che proprio la rivista parigina – come mi aspettavo sapesse – è l’esempio massimo di commistione fra Satira ed informazione, con vignettisti ed economisti di rango che lavorano (lavoravano) fianco a fianco. Ah, già: lì Satira c’è scritto. Si può scrivere tutto, il “bollino De Martino” è rispettato.

Non contento, De Martino ha anche chiesto, per non farsi mancare alcunché, l’acquisizione degli ultimi due articoli del blog sulla “Banda della Curiana” (3 e 9 aprile): oltre al Superavvocato, si è opposto perfino il Pm. Tonfo pieno.

Ma il punto che francamente non trovo deludente, bensì inaccettabile, è un altro ancora: c’è modo e modo di difendere i propri (danarosi) clienti. Si può organizzare una eccellente (e magari vincente) difesa, senza però offendere il buon senso degli astanti. Non c’è necessariamente bisogno di alzare fino al parosissismo l’asticella della verosimiglianza: secondo De Martino, per esempio, grazie ad Acampa la Curia oggi viaggia all’insegna dell’efficienza e della trasparenza amministrativa (detto davanti ad autorevoli testimoni, e ci sono le registrazioni). Quando avranno fatto nomi e cognomi (legati ai testamenti), e cifre di ciò che bruciò quel maledetto 2 aprile, magari ne riparliamo.

E tutto ciò che ho scritto su Acampa, per De Martino, sarebbe frutto di puro gossip, chiacchiericcio da bar, venticello calunnioso (vedremo giovedì prossimo la documentazione completa, con l’arringa del Superavvocato). Bene, bravo, bis.

Per quello che mi riguarda, quella con l’avvocato De Martino non è mai stata un’amicizia, ma certo un rapporto correttissimo e, a tratti, cordiale; ebbene, questo rapporto finisce qui, e per sempre: l’avvocato De Martino si tenga pure con sé i benefattori Acampa boys, e continui a dire che lo scrivente scrive cazzate. Tanti cari auguri per il futuro.

A proposito, giusto per concludere: di solito le Parti civili partecipano, con la loro presenza fisica, ai Processi. Anche ieri, né il cittadino Buoncristiani né Acampa Giuseppe erano presenti.

Saranno stati a portare aiuto ai bisognosi della città (sarà Satira? Boh)…

 

Ps 1 Mentre scrivo, mi viene in mente una cosina, che proporrò all’ottimo Bastardo senza gloria (ieri presentissimo, insieme a Marco Fattorini e a Giovanni Grasso, solo per citare i bloggers): un bel, lungo, video sui luoghi acampiani. Colle con il Palazzo vescovile, Via dei Fusari con la casa fantasma, qualche localino di quelli trendy: secondo me, ad occhio e croce (più croce che occhio), si supera anche il grande successo del video con la “pista svedese”!

Ps 2 Il Vaticano non accetta l’ambasciatore francese, perché gay: cor magis tibi Saena pandit…

Ps 3 Martedì superscoop ereticale; protagonista un notissimo personaggio della comunità senese (non curiale, a scanso di equivoci). Chi sarà? A Dio piacendo, non resta che aspettare…

27 Commenti su Processo all’eretico o alla Curia ( e 3 Ps)?

  1. Blog PDR Bomba scrive:

    Ultimo miracolo del Bomba 1,6 miliardi per tutti gli italioti bisognosi. Si continua a prendere per il sederino i possibili elettori Senesoti nonché’ piddini in vista delle regionali in aiuto del governatore compagno plurindagato. Avanti col deficit, i soldi non ci stanno, si spende quello che non c’è’. Attendiamo interventi di scienziati quali: serracchiani, taddei, picierno o anche poletti, noti economisti. Padoan sembra pocosereno. Avanti bomba e bombe piddine. Pori italiani

  2. Lo Smemorato scrive:

    Il giurista e l’ingiurista.

  3. Michele scrive:

    Grande Raf!
    Leggendo il tuo intervento non ho potuto fare a meno di concedermi qualche grassa risata. Non immagini neppure quanto sia dispiaciuto dell’insanabile rottura consumata con l’Avv. De Martino. Tornando serio, sono felice che vari bloggers siano stati presenti all’udienza. Spero vivamente che al momento giusto, diciamo tra circa 3 mesi, sarete tutti in massa presenti nelle stanze della legge. Siete tutti invitati fin da ora.

  4. Edoardo Fantini scrive:

    Eretico, potresti, per favore, scriverci tutta (o tutte) le frasi che contenevano il periodo “banda della Curiana”, così che anche noi lettori del blog ci possiamo fare un’idea di questo processo? Ringrazio anticipatamente

  5. L. A. Confidential scrive:

    La recrudescenza dell’arringa De Martino, per la quale siamo ai massimi della tariffa e che di sicuro non pagano con i centrini delle suore, è il loro status symbol, espressione mix di potere e tenore di vita, ma anche della necessità di non perdere la partita.
    Il danno che la parte civile paventa non è certo da psicologo, ma sta nel timore che l’omelia del blogger sia ascoltata e si formi un’opinione nei lettori. Già, proprio l’ERESIA.
    Se l’esercizio della satira richiede una ammissione preventiva, allora il primo giornale illegale è il corsera, chè quotidianamente piazza in prima pagina una vignetta del Giannelli, più pesante a volte di un articolo di fondo.
    Infine un invito a te, Angelo guerriero, a ritrattare sulla richiesta della pena, questo davvero con forza.

    • Eretico scrive:

      Caro LAC,
      concordo in pieno con il tuo intervento: quelli della Banda della Curiana si sono impelagati in questo ginepraio (si saranno accorti dell’eterogenesi dei fini? E soprattutto: uno come il Bechi, lo sa cosa significhi questa espressione?), adesso non possono in nessun modo perdere, perché per loro sarebbe una disfatta incalcolabile.
      E sarebbe in effetti interessante sapere CHI effettivamente paghi l’avvocato De Martino: dalle risultanza processuali, è emerso che la doppia perizia difensiva del Processo sull’incendio, l’ha pagata la Curia (poi Acampa dice di avere provveduto a ripianare: dobbiamo credergli?)…

      Ps 1 Ad Edoardo Fantini: nel pezzo di giovedì, almeno in parte, ti accontenterò (i pezzi incriminati sono molti!).

      Ps 2 Spiritosissimo (e buon conoscitore delle cose vaticane) colui che si è firmato Giovanni Battista Re, Cardinale e grande protettore della Banda della Curiana.

      L’eretico

  6. Giovanni Battista Re - Borno (BS) scrive:

    In bocca al lupo (la balena purtroppo non posso citarla).

    GBR

  7. ANONIMO scrive:

    Una domanda ai moltissimi Don Abbondio che compongono il ceto clericale, compreso le suore.
    Siete tutti d’accordo con le azioni del vostro arcivescovo e di quel esibitore di lusso di don Acampa? Stando al silenzio evidentemente sì, ed allora siete tutti dei deliquenti morali e dei superbi, specie quando vi mettete sopra i tre gradini dinanzi all’altare e guardate chi vi ascolta dall’alto in basso. Siete degli assasini di coscienze, bracci armati di un falso cattolicesimo e servitori di persone senza scrupoli.

    • Anonimo scrive:

      Cavolo gli ai dato del leader

    • il cattolicesimo è questo scrive:

      e dov’è la novità? tanto poi con la confessione e due preghierine è tutto a posto: la religione cattolica predica illegalità e malaffare, su questo ha fatto la sua fortuna: su un mondo di poveri, incapaci e parassiti, indegni di appartenere al genere umano, che per me è quello pensante. Quelli non pensanti ma solo mangianti, purtroppo preponderanti e votanti, per me sono molto peggio delle bestie e bene facevano le antiche civiltà a fargli costruire le piramidi o a metterli a girare le macine.

  8. Sibilla Cumana scrive:

    Te anonimo sei di fori… Bisogna distinguere tra gregge di pecore e caproni…

    • Anonimo scrive:

      Come diceva Alda MERINI, a far del male non sono i matti, ma i sani di mente. E se sei matto non saresti nemmeno imputabile.

      Per cui il matto RAFFAELE non può aver fatto quel rivelato male, a meno che non di voglia affermare che dire la verità è MALE. Allora saresti imputabile.

      Sennonché, caro RAFFAELE, diventeresti saresti sano di mente e imputabile per aver detto la VERITA’ su qualcuno che ha commesso del MALE.

      Se dovessimo scoprire che dire la VERITA’ diventa anche colpa sanzionabile avremmo la prova provata che il TRIBUNALE e il SISTEMA GIUSTIZIA non è stato concepito e le funzioni giudiciali svolte per la ricerca della VERITA’, ma per colpire i matti guariti.

  9. Lettore quotidiano del blog scrive:

    Come dice Razzi-Crozza: Eretico, te la sei andata proprio a cercare!
    Sei andato a ficcare il naso nelle faccende sentimentali e di interesse di ‘sti pretonzoli (lo disse l’Acampa, se ben ricordo)..dovevi farti i cazzi tuoi, e campavi cent’anni…

  10. Sfiduciato scrive:

    Bellissimo il Ps2…..

  11. Dario Castagno scrive:

    Vedo un libro basato su questa vicenda tragicomica e tutta seneitaliota…qui la casta sta perdendo le lumi della ragione…infatti il libro non saprei in che categoria classificarlo…commedia, saggio, fiction, giallo o non fiction…sentenza ardua…ops che brutta parola che ho detto

  12. Bastardo Senza Gloria scrive:

    Chi non ha assistito a queste udienze non può oggettivamente comprendere la portata dello sputtanamento che hanno subito, non solo gli appartenenti alla curia, ma anche tutto quel mondo aggrovigliato che le gira intorno. È spettacolare comprendere, ascoltando fatti inoppugnabili, come certi personaggi possano ricoprire certi ruoli. Per il “docublog” faremo un ottimo lavoro ed il titolo che mi viene in mente è: Amazing banda della satiriana.

  13. John Doe scrive:

    Sopra la campa l’eretico rampa, sotto la campa l’eretico …. prega.
    Satira politica!
    Forza Raffaele, forza Gigi!

  14. L. A. Confidential scrive:

    Caro eretico,
    Torno a dire sono una donna, diciamo Kim Basinger per stare al film
    Ma non è questo il punto.
    Il punto è quel che hai chiamato “continenza verbale”, che mi sembra di capire è stata motivata dalla ingiustizia inferta al prof. Nardi e al parroco deceduto.
    Ora, sicuramente i fatti sottostanti gli articoli incriminati sono stati accertati, altrimenti il PM avrebbe chiesto la condanna per calunnia. E qui, sono d’accordo, chi ha querelato ha perso la reputazione.
    Il giudizio finale del tribunale, il rebus del dr. Valchera, si basa sulla libertà di espressione e l’offesa alle prerogative personali.
    Scelta difficilissima. E di altissimo livello.
    Ma se il dr. Valchera vuole scrivere una sentenza clamorosa che tutti leggeranno allora ti deve assolvere.

    • Eretico scrive:

      Sul Giudice Valchera, ovviamente taccio alla grande!

      Sul genere di LAC, chiedo dunque venia: ormai, “frequentando” la banda della Curiana, i contorni non li ho più netti (SATIRA, caro avvocato De Martino, SATIRA)…

      L’eretico

  15. Luca Furiozzi scrive:

    Il minimo che si può fare è esprimere un grosso “in bocca al lupo” all’eretico e a tutti i bloggers senesi, che come lui hanno provato a disinnescare con la loro contro informazione, ognuno a suo modo, il cosiddetto “sistema Siena”. D’altra parte, non sono soli: che io sappia c’è almeno UNA forza politica che ha denunciato per tempo il groviglio verminoso e che è sempre rimasta estranea ai fatti che investono ormai quotidianamente il “porcilaio” partitico. E sia chiaro, perché nessuno abbia a offendersi: anche la mia è solo satira ….

  16. Senesediritorno scrive:

    A PROPOSITO DEL TRIBUNALE DI SIENA: UNA DELIBERAZIONE IMPORTANTE
    (testo ripreso da https://it.finance.yahoo.com/notizie/tribunale-siena-mps-riassuma-250-lavoratori-esternalizzati-191912360.html;_ylt=An90PvbxY1Gs94jeSb9lhfZE361G;_ylu=X3oDMTFiNWlhbzc0BHBvcwM1BHNlYwN5ZmlFZGl0b3JpYWxSU1M3BHNsawN0cmlidW5hbGVzaWU-)

    Tribunale Siena: Mps riassuma 250 lavoratori esternalizzati
    Scritto da Afe | TMNews – 21 minuti fa

    Siena, 13 apr. (askanews) – Il Monte dei Paschi di Siena dovrà riassumere, con decorrenza dal primo gennaio 2014, circa 250 lavoratori che erano stati esternalizzati. Lo ha deciso il Tribunale di Siena, accogliendo il ricorso dei lavoratori senesi che si erano opposti al passaggio alla società “Fruendo”, la joint venture stretta tra Bassilichi (60%) e Accenture.
    Il primo gennaio 2014 il Monte aveva esternalizzato 1.067 dipendenti del back office ma oggi il giudice Delio Cammarosano ravvisa la “invalidità (nullità) ed inefficacia del trasferimento oggetto di controversia – si legge nella sentenza – tra la cedente banca Monte dei Paschi di Siena e la cessionaria Fruendo srl del 31 dicembre 2013 ed accerta la conseguente permanente sussistenza di un rapporto di lavoro subordinato tra le parti ricorrenti e la banca Monte dei Paschi a decorrere dal primo gennaio 2014”. Da qui l’obbligo di “riammissione delle parti ricorrenti in servizio”. Mps e Fruendo sono stati anche condannati al pagamento delle spese processuali.
    Contro la sentenza sarà possibile presentare ricorso.

  17. Simone Poli scrive:

    Caro Raffaele

    diventa sempre più importante riconoscere il tuo impegno intellettuale.

    Non siamo amici , nel senso che non ci frequentiamo, però sapere che c’è anche il tuo pensiero rende la vita locale più acuta e interessante.

    Possiamo disquisire su cosa sia l’informazione, quanto giochi l’interpretazione dei fatti, quanto la volontà di capirli (il fare inchiesta) e quanta cura serva per farli emergere chiaramente; quanto personale sia lo stile utilizzato per rappresentare i fenomeni e quanto sia difficile accontentare se stessi , figuriamoci gli altri : ma una comunità civile degna di questo nome deve darti atto che il tuo punto di vista è stato prezioso e sicuramente generoso.

    Hai collocato i mulini a vento nel nostro paesaggio e non è poco.

    Come tutti quelli che amano il pensiero , immagino, troverai naturale farti la guerra da solo, celebrando l’idea rimasta in piedi come l’unica in grado di camminare.
    Salvo poi apprezzare chi vola o sa nuotare.

    Perchè questo è il tema correlato (direbbe l’avvocato di parte civile).
    La correlazione oltre il fatto specifico.
    La lettura d’insieme.

    Così come non si deve estrapolare una frase dal testo per perdere tutta l’eventuale “pesantezza” o incontinenza di una affermazione allusiva (o se preferisci satira assertiva); così non si deve dimenticare il contesto.
    Siena.

    Il testo incriminato non può esprimere tutti i toni dell’interpretazione. Qualcuno per esempio potrebbe interpretarla come un’occasione buona per esercitare la carità cristiana (previa semplice e precauzionale dichiarazione che comunque è tutto falso). E magari suscitare , quando possibile e necessario, l’automatica rettifica sul fatto o sul giudizio.

    In fondo le sfumature significative o incidentali sono sempre posteriori.
    Ci si può accorgere di un errore, oppure si possono avere delle conferme.

    Tuttavia il processo ha un’oralità che sottolinea la sua completa immediatezza.

    Quando l’avvocato della parte civile -dopo aver più volte evocato la formula rispettosa del “mi permetto di dissentire” dal PM- richiama con enfasi la necessità di leggere tutto in correlazione, per chi ha vissuto e visto quello che è successo, risulta spontaneo andare dentro il fatto specifico perché nessuno lo ha fatto.

    Se qualcuno ha commesso il fatto diffamatorio, qualcuno ha omesso il fatto professionale.

    Voglio dire : in un ambiente dove ognuno fa il proprio dovere (fino in fondo) se viene fuori che l’incendio è doloso, qualcuno lo ha appiccato.
    Roba scottante da edicola incandescente.

    Ferire gli altri senza argomenti è un sopruso. Criticare senza un pensiero è impossibile.

    Ecco.
    Secondo me il tema è questo.

    Possiamo dire (correlando l’Eretico alla sua attività, alla ricezione della sua attività, all’eco della stampa e alle inchieste autonome della stampa locale) che Raffaele Ascheri sia stato costeggiato, spalleggiato o addirittura soccorso nella stessa esigenza di sapere ?

    C’è qualche canotto che abbia affrontato un’onda o siamo di fronte a un’ originale solitudine ?

    Possiamo dire in altre parole (nell’ esercizio della libera informazione o della libera opinione, satirica o grevemente inarticolata) di aver visto, letto o intravisto aspettative simili ?

    E questo ovviamente rischiando di sbagliare.
    Di sbagliare la verità.
    Perchè con il benificio della rettifica, come si conviene alle civiltà che amano confrontarsi in buona fede, è l’interesse pubblico l’unica verità preliminare e fondativa.

    Possiamo dire di aver letto rettifiche in questi anni di attività giornalistica?
    Possiamo dire di aver visto tentativi seppur laterali – se non diretti – di illuminare le dinamiche manifeste od occulte ?

    NO.

    Avremmo dovuto assistere alla rettifica dell’autocensura.
    E questo non è previsto nemmeno dalla deontologia.

    Quindi , per quanto possa valere, mi auguro che ci sia nel giudizio la più ampia correlazione.
    Altrimenti il carcere sarà l’apoteosi.

  18. Il Chimico scrive:

    Raffaele, non ho parole per dire quanta ammirazione provi nei tuoi confronti. Girarsi i coglioni (aggratis) per cercare di scoperchiare quel porcaio che è il Sistema Siena. Sei un puro a differenza loro.

  19. L. A. Confidential scrive:

    Un saluti a Simone Poli,
    La tua analisi (che condivido pienamente) e le tue parole mi hanno colpito sia per quanto è in esse sia per il sentimento che le ha mosse.

    Grazie per l’intervento.

  20. Daria gentili2 scrive:

    Purtroppo il processo non è alla curia, ma a te!
    Vi è da dire però che – almeno così se n è potuto ben rendere conto chi ha assistito alle udienze – la lesione alla reputazione ed all’onore ai soggetti querelanti è stata causata, non tanto dai tuoi scritti, ma dalle parole dei testimoni che si sono succeduti davanti al giudice Valchera, che hanno reso un quadro dell ambiente curiale sconfortante, specie per i credenti, come me.
    Anche per questo e non solo, confido e spero nell’assoluzione.

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