Eretico di SienaL'eretico e l'allegra brigata in Trentino (e 2 Ps) - Eretico di Siena

L’eretico e l’allegra brigata in Trentino (e 2 Ps)

- 20/04/15

Cosa ci può essere di meglio di un fine settimana cultural-gastronomico, in compagnia di buoni amici nonché ex compagni di scuola, dopo la sentenza assolutoria di venerdì?

Ecco che l’allegra brigata ereticale giusto venerdì pomeriggio è partita alla volta di Rovereto. Sei i protagonisti, che chiameremo – su loro stessa richiesta – con il soprannome autoassegnato per la bisogna: a fare buona compagnia allo scrivente, dunque, c’erano il Bollito, il Ragazzo, il Collega, Manfred ed il Maestro. Mezzo prescelto, un pullmino Fiat Scudo 130 Multijet (scelta autarchica, legittima per un fine settimana all’insegna del centenario della Grande Guerra).

Ex compagni di scuola, tutti quindi in quella zona di confine fra gli anta meno gravi e quelli più seri (più vicini ai secondi che ai primi); bando alle perifrasi: tutti fra i 45 ed i 48, ahinoi. Tutti dunque con i propri acciacchi (a parte Manfred e lo scrivente, si intende: che le querele facciano bene alla salute?).

Il Ragazzo con il colesterolo alto (ma sabato sera, come secondo, in un pregevole ristorante di Trento, si è preso un piatto intero di lardo…); il Bollito – già presentatosi gravemente infortunato ad una gamba, con stampelle e sedia a rotelle al seguito – a sua volta con qualche problemino cardiologico; il Collega, da par suo, con l’asma;  il Maestro un po’ stressato, dunque anch’egli con qualche acciacco di cuore. Quadro rassicurante o, viceversa, sconfortante? Ognuno pensi con la sua testa, come l’eretico sempre suggerisce.

A proposito di teste: dal punto di vista prettamente tricologico, forse peggio ancora; 5 su 6 (quorum ego), più verso il deserto del Gobi che verso la foresta amazzonica (si salva solo il Maestro, beatissimo lui).

Quanto a pancetta, non si salva nessuno, salvo sempre il Maestro, beatissimo again (e qualcuno farebbe bene ad iniziare a fare concreta attenzione, a tavola: meditate, gente, meditate…).

Insomma, la domanda delle cento pistole è la seguente: uno, a questa età, è nel mezzo del cammin di sua vita versione 2.0, o è già irredimibilmente verso la terza età (sappiamo peraltro che ormai ce ne sono almeno 4)?

Di certo, all’inizio della Grande Guerra nessuno della brigata sarebbe stato richiamato (almeno all’inizio): sopra i 42, tutti a casa!

L’appetito, certo, non manca: l’unico peccato cui l’allegra brigata si è abbandonata – talvolta in modo francamente esecrando -, è stato infatti quello concernente la buona, eccellente tavola. Canederli, polenta, zuppe di cipolla con formaggio, agnello et multa alia: un ben di Dio, innaffiato da rossi mai sotto la media del buono.

Della parte prettamente culturale, daremo conto in separata sede, a tempo debito; per sintetizzare, comunque, le visite principali sono state le seguenti:

1) sabato mattina, l’ampio Museo della Grande Guerra (e non solo) di Rovereto. C’ero già stato 11 anni or sono con la scuola, ma molto di nuovo c’è, ed il castello stesso che lo contiene meriterebbe, da solo, una visita;

2) sabato pomeriggio, in un clima novembrino, lo straordinario (per chi ami l’architettura militare) Forte asburgico di Belvedere, sopra Folgaria: davvero da non perdere!

3) sabato sera, cena in centro a Trento, con visita al nucleo storico della città, by night (più cena che visita, a dirla proprio tutta…);

4) domenica mattina, visita guidata lungo le trincee della Grande Guerra nel fronte del Trentino meridionale, in particolare al cosiddetto Trincerone (italiano). Dopo la lunga passeggiata, pranzo al rifugio Monte Zugna (1.616 metri).

Di seguito, ripartenza, con (purtroppo) ferale sosta in mega centro commerciale nei pressi di Rovereto: deprecata dall’eretico (in pieno rigurgito anticonsumistico), ma pretesa a piene mani da almeno un paio di componenti della brigata, dei quali, per pietosa carità di Patria, ometteremo financo i soprannomi. Nel pullmino, poi, discussione animatissima sulla valenza antropologica del centro commerciale (e non solo), con posizioni articolate e dibattito non privo di interesse culturale.

Tempus irreparabile fugit, ci era stato opportunamente insegnato al Liceo: adesso iniziamo ad avere gli anni per poterlo affermare, condividere e sperimentare. E la piena consapevolezza – nonostante i giramenti vari di cui tutti siamo afflitti, in un modo o nell’altro – di essere stati tanto fortunati, rispetto ad altre, pristine, generazioni: niente trincee, per noi.

Sabato sera, Trento centro: a poche decine di metri dalla Cattedrale in cui il Cattolicesimo, a metà Cinquecento, prese la strada che sappiamo, un gruppetto di ubriachi esce da una viuzza laterale; si capisce subito che è un addio al celibato. I giovani (trentenni) sono letteralmente fradici: uno, lo sposo, abbraccia a sorpresa il Ragazzo e gli farfuglia qualcosa in un orecchio, un altro si sdraia per terra (!) cantando, altri ancora intonano cori inneggianti a Paolo Di Canio (perché mai, poi?).

Sapete bene (o magari immaginate) cosa pensiamo del Cattolicesimo tridentino; davanti a scena come queste, però, capisco chi utopisticamente vagheggi un’ impossibile restaurazione dello status quo tridentino, o più in generale di una società più gerarchizzata, in cui Marte abbia il suo peso, e non conti solo Venere : i 45enni di oggi, non hanno avuto trincee e fango.  L’abbiamo appena scritto.

Che dire, però, dei ventenni-trentenni di oggi?

 

Ps 1 Chi dice che i trentini sono freddi se non algidi, peste lo colga! Nonostante 4 secoli di dominazione asburgica, abbiamo trovato gente aperta ed espansiva (fin troppo, in qualche occasione). Personaggio cult: il casellante di Rovereto nord, che sembrava non parlasse con anima viva da un paio di settimane.

Ps 2 Da domani, il blog torna a scrivere del Buon Governo senesota: si riparte – come già annunciato – dalla Sanità, con robina grossotta e pesa. E non si finisce certo lì…

13 Commenti su L’eretico e l’allegra brigata in Trentino (e 2 Ps)

  1. Un fan di Elio Fanali scrive:

    Godibile questo pezzo su un pezzo d’Italia ex asburgica che sono contento che faccia parte dell’Italia (l’Alto-Adige se lo riprendano pure i crucchi…).
    Tornando alla grande notizia di venerdì (l’assoluzione dell’Eretico), noto con interesse che i blog ceccuzziani (Martinella ed il mio idolo Elio Fanali) non hanno nemmeno speso una parola per dare la notizia. Siete dei grandissimi!!!

  2. Elio Fanali for President scrive:

    Grande Elo Fanali!!!

  3. Eretico scrive:

    Effettivamente, visto che della assoluzione con formula piena ha parlato La Nazione e financo il Corriere di Siena, la notizia la potevano anche dare, certamente colorandola, magari con ironia (se del caso): avrebbero fatto bella figura con poco, ma evidentemente proprio non ce la fanno…

    L’eretico

  4. Paolo Pajer scrive:

    Caro Eretico, mi rallegra molto sentirti reduce soddisfatto della visita Tridentina, terra nella quale ho vissuto, studiato e lavorato.
    La condizione alcoolica nella quale hai trovato i giovani indigeni è, ahimè, una piaga sociale molto diffusa in quelle terre montane, spesso travisata per goliardìa o prova di forza ma che a volte nasconde un triste mal di vivere.
    Alcune cose accomunano, a mio parere, le due culture: un apparente distacco iniziale che maschera ironia e piacere di vivere; l’orgoglio e la volontà di fare da sé; la lealtà verso l’amico, una volta riconosciuto.
    Ecco, bisognerebbe forse fare una riflessione sull’amicizia e sulle sue traduzioni pratiche, che qui a Siena hanno forse debordato un po’ troppo in un sistema amicale di gestione della cosa pubblica…

    • Eretico scrive:

      Ringraziando Paolo Pajer per il contributo sulla visita tridentina, ne approfitto anche per ringraziare Sergio Profeti (Sunto) per le belle parole post assoluzione, appena lette. Questo “Raffy”, però, è un po’ massonico, eh…

  5. Magico Vento scrive:

    Il mezzo scelto, il FIAT SCUDO è stato scelto nel ricordo delle parole dei querelanti al giudice prima della sentenza o è stata scelta occasionale?

  6. Il Ragazzo scrive:

    Salve a tutti.
    Vorrei condividere anche la mia versione dei fatti, che mi toccano soprattutto sul piano fisico.
    Anzitutto, la mia scelta di avere pochi capelli in testa (scelta, avete capito bene) è dovuta ad una questione di moda: da anni ormai la testa ignuda “tira”, “fa sesso”. Ragion per cui, non avendo ancora abbandonato il versante figa, scelgo (scelgo, avete capito bene) di radermi quasi a zero il testolino.
    Dipoi – e qui, se mi permettete, l’Eretico travisa la realtà – vorrei confutare le notizie riguardanti la mia pancetta, che semplicemente non esiste. Non voglio dire che appaiono tracce di muscolatura, questo no; ma la pancetta, semplicemente non c’è.
    Tanto vi dovevo.

    • ale benve scrive:

      sei sicuro che “TIRA” la testa ignuda……?
      ovviamente ho sbagliato volutamente la coniugazione del verbo..
      in effetti deve essere stato tutto interessante, specilamente le trincee.
      ciao a presto
      ale benve

  7. Eretico scrive:

    Due risposte dovute ai lettori:
    1) a Magico Vento: sulla scelta del mezzo autarchico, l’eretico non ha messo bocca, rimettendosi completamente, e con piena fiducia, nelle mani degli altri;
    2) al “Ragazzo”: mi scuso per l’attribuzione indebita della (inesistente) pancetta. Consigliando al contempo una dieta più equilibrata ed una ripresa di una regolare attività fisica (il sesso – ce lo dicono i nutrizionisti – fa bruciare pochissime calorie…).

    L’eretico

  8. investor scrive:

    Oh Eretico, dato sguardo a Martinella e Elio Fanali, ma sembrano zombie-blog. I blog, quelli seguiti nella rete hanno sempre lettori che commentano, ma li non ci sono quasi mai commenti, quota zero è la regola più che blog sembrano dei “selfie”..forse li leggono i marziani..

  9. Marco scrive:

    come puoi commentare sul blog della martinella e su quello del fanali, se sei con loro bene altrimenti ti rispondono sempre con livore. Hai detto bene sono blog ceccuzziani ma anche loro avranno il ben servito.
    Una volta ho letto uno scritto sul blog di fanali circa il famigerato posticino al sole che aspetta il fanali per i servigi che offre… non ripeto la risposta si dovrebbe leggere.

  10. Manfred scrive:

    Purtroppo a onor di verità il Ragazzo la pancetta ce l’ha, si combina bene con tutto l’insieme, ma c’è. Sarà la crisi di mezza età che gli fa negare l’evidenza

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