Eretico di SienaLa democratura di Renzi (e Valentini), con 4 Ps - Eretico di Siena

La democratura di Renzi (e Valentini), con 4 Ps

- 04/05/15

 

Questi ultimi giorni, molto intensi politicamente parlando, hanno avuto di certo un pregio, a livello di analisi politologica: hanno fatto definitivamente vedere in cosa consista l’idea renziana del Partito della Nazione. Il “caudillo maleducato” (De Bortoli dixit) pretende una legge elettorale pessima (l’Italicum), tra l’altro in palese contrasto con quanto il Pd aveva promesso nel 2013 ai suoi elettorali: cioè di contare di più attraverso il loro voto, per mezzo delle preferenze. E Renzi vince: chi spera adesso in Mattarella, pecca di ottimismo (sperando di sbagliare).

Di Porcellum in peggio: chi conosce la “Legge truffa” del 1953 (cioè ben pochi), sa bene che questa renziana è molto, molto, molto peggio. Inutile dire – perché l’hanno detto e scritto in molti – che se fosse stato Berlusconi a proporre e difendere una porcata simile, il Pd avrebbe mobilitato la sua base e sarebbe sceso in tutte le piazze d’Italia: così è, se vi pare…

Sul capitolo Milano, tutto chiaro, a questo punto (leggere il Quotidiano nazionale di oggi, con l’intervista all’agente): le Forze dell’ordine hanno avuto il preciso ordine di NON arrivare allo scontro fisico con i black bloc. Però ieri a Bologna qualche manganellata fatta benino, i giovani che da lontano contestavano Renzi se la sono beccata: perché due pesi e due misure? Elementare, Watson: la “democratura” renziana (con l’utile Ministro dell’Interno Alfano) vuole, pretende questo.

Un po’ di casino dei teppistelli ben organizzati va bene, così si criminalizza implicitamente chi contesta (in modo sacrosanto) l’Expo in mano solo alle multinazionali, nonché esempio lampante di corruzione e spreco del denaro pubblico. Giochino vecchio come la democrazia (democratura, meglio), ma in un’Italia lobotomizzata va ancora benone.

E nel frattempo, la democratura renziana – debole sul territorio – si deve alleare con i caudillos locali: De Luca from Salerno, per esempio; grazie al quale, si fanno tornare in auge le peggiori cariatidi della Prima Repubblica (quasi della Monarchia…): ecco il sempiterno Ciriaco De Mita passare giustappunto con De Luca, per sostenere il ras salernitano, in cambio di chissà che cosa (la figlia sistemata? Ma figurati, dai…).

Ma sbaglio o il nostro Sindaco Valentini ha reso un pubblico elogio di un sempiterno nostrale, quel Moreno Periccioli che senza un Cda proprio non può stare? Ma non sarà mica il pater di una Consigliera comunale del Pd? No, sarà un caso di omonimia, sarebbe troppo grossa, dai…

Sergino Profeti (Sunto) mi indica come colui che avrebbe la smoking gun sulle malefatte urbanistiche del Valentini: lo ringrazio dell’attenzione. In effetti, qualcosa di grossotto mi pare di averlo già pubblicato, sul blog, in recenti tempi: e continueremo, la settimana prossima, a battere duro parecchio.

La Procura farà le sue scelte: certo che i tempi sembrano abbastanza maturi. Ad ogni buon conto, la democratura renziana di cui sopra ha un altro corollario nazionale, quindi locale, quindi valentiniano: la questione morale NON esiste; quanto a quella penale, parliamone: un avvisetto di garanzia (se uno è piddino soprattutto), non vale molto. E lo sputtanamento? Si fa finta di niente, e si confida sui media servi per fare scendere l’oblio sulla questione.

Più di quello che hanno compiuto il Valentini e la sua Giunta a Monteriggioni, che ci deve essere, per un amministratore? A prescindere dall’elemento penale, sia ancora una volta chiaro.

Ieri, per Santa Caterina, Valentini ha fatto un discorsino degno dell’attenzione dei lettori (lo riprendo dal Corriere di Siena):

“Se siamo rimasti in piedi in questa città, è perché siamo rimasti fermamente ancorati alle nostre tradizioni, alla nostra cultura (di cui lui è notoriamente un fine conoscitore, Ndr), così ricca di valori, di cui Santa Caterina è uno dei nostri principali riferimenti, è la bussola”.

Ovviamente lui non se ne può essere accorto, ma visto che è un discorso UFFICIALE qualcuno (magari chi glielo ha scritto) doveva dirglielo: forse anche un politico lepenista, avrebbe vergogna a fare un discorsino di questo genere. Dio, Tradizione, una Santa come bussola politica: non tiriamo fuori i padri nobili della Destra clericale, perché appunto sarebbe tempo sprecato.

Il problema politico però resta: il Primo cittadino dovrebbe capire il senso di ciò che pronuncia, almeno in forma ufficiale. Non è una questione penale, è una questione morale. Forse, anche solo di pura decenza…

 

Ps 1 Sempre da Sunto di oggi, una interessante notizia: il Comune destina 180mila euroni (di quelli arrivati per Siena Capitale italiota della Kultura), per finanziare la “Ingegnerizzazione di progetti inseriti nel Bid book”. Anche se inutile, chiediamo: nomi e cognomi delle persone cui vanno i soldi, please. Questione di decenza, anche qui.

Ps 2 Settimana densa di stimolanti impegni culturali (dunque il professor Sacco non ci sarà senz’altro): si parte il 5 maggio (h.17, agli Intronati), con la presentazione di un libro che leggerò: “Traditori”, di Marcello Flores (introduce Robertino Barzanti, poi Piccinni e Ventura).

Poi, il 7 e 8 maggio, una due giorni sulla Grande Guerra, a Siena e non solo (tutto ai Rozzi, Sala degli specchi): il 7, in mattinata Laura Vigni, Saverio Battente ed altri; nel pomeriggio, alle 17, tavola rotonda moderata da Stefano Maggi (meglio come studioso che come Assessore), con il Prefetto, il Generale Fabio Mini (oggi editorialista de Il Fatto), Catoni, Tomassini e l’augusto padre. L’8 maggio, si replica con interventi extra moenia.

Ps 3  Gran parlare del dopo Siena-Gavorrano: c’è stata la sassaiola o no? Su questo, senza drammatizzazioni: se sì, da condannare; se no, nulla quaestio. Restano due problemi: uno, l’intervento inqualificabile di Rossi Enrico. Talmente sciocco, che da lui (che è molte cose negative, ma certo non stupido), non mi sarei immaginato. Due, la questione sollevata dal Santo stamattina: quel che è stato ieri, è stato. Ma perché non essere armati di ugola (non di altro, di ugola) anche per altri eventi? Detto e scritto tante volte: qualche fogatina in più in certi momenti, forse avrebbe cambiato qualcosa. Vale anche per l’oggi, sia chiaro.

I pochissimi precedenti (Ampugnano e un post cena generale ai 4 cantoni) sembrano dimostrarlo. In tempi meno anestetizzati, per cose come quelle accadute a Siena, rotolavano teste, c’erano decollazioni; almeno qualche urlino, che so un “bricconi, bricconi”, al massimo un “furfantelli”, oggi ci può stare, o no?

Ps 4 Domani, l’eretico sarà il superkrumiro della Cecco Angiolieri: sciopero sacrosanto, ma era già da tempo fissata una Gita di istruzione a Torino (di cui daremo ovviamente conto). Fissata per aprile, l’avevo fatta rimandare per le note questioni giudiziarie (colpa del Vescovo e di Acampa, dunque). In più, le famiglie hanno già pagato la quota, e tutto salterebbe. Chiamatemi, dunque, krumiro…

20 Commenti su La democratura di Renzi (e Valentini), con 4 Ps

  1. Magico Vento scrive:

    Se passi da Villanova Monferrato ti insacchettano anche.

  2. Anna G scrive:

    Di Battista M5S ha denunciato alla camera il fatto che sul messalino che si legge durante la messa è stato stampato un logo dove si legge “DIAMO UN’ANIMA ALL’EXPO” Mi pare semplicemente vergognoso.

  3. Marco scrive:

    Eretico a volte mi domando: ma il valentini legge qualocOsa di quello che gira sia su facebook sia in diversi blog?
    Se legge e sono sicuro che i riportini del valentini riportano tutto che maschera si mette la mattina quando si guarda allo specchio? Ho letto il discorso che ha fatto per Santa Caterina e come fa a non vergognarsi ad uscire per strada e salutare il salumiere il barista o il panettiere. Punti vista ma quest’uomo, il valentini, di figuracce ne ha fatte tante sia ufficiali sia in prive’. La cultura senese per questo signore è un optional e si spaccia anche per ISTRICIAIOLO eppure qualche amico lo deve pur avere, un amico che gli odvrebbe evidenziare quello che si deve e quello che si puo’. Comunque ci sono sempre gli scudieri della martinella a tirare il carro, fanali compreso.

  4. Senesediritorno scrive:

    Lo so che è impossibile non parlare del Rignanese e che è anzi doveroso analizzare, discutere e CRITICARE tutto – tutto – quello che lui e i suoi accoliti ordiscono, propongono e trasformano in legge, ma sinceramente caro Eretico attenuiamo i riferimenti al dittadorello nostrano (come i carciofi: anzi di questi ce ne sono sempre meno) perché non se ne può più!!!
    È difficilissimo, capisco e lo ripeto, ma è veramente nauseante questo rignanismo che ormai pervade tutto e che, come nel ventennio dell’orbace, ha ormai emuli ovunque nel segno di un “me ne frego” (noi tiriamo diritti, non ci fermiamo dice il rignanese) che di diverso ha solo la modalità di diffusione del suo verbo tanto falso quanto arrogante(tweet anziché scritte sui muri)! e quanto a Mattarella, lasciamo perdere anche lui, dal quale sarebbe più che illusorio aspettarsi interventi coerenti con le sue precedenti sentenze! se qualcuno avesse voluto una personalità capace di attivarsi con piglio autorevole nel far valere i principi su cui è fondata la caratteristica parlamentare della nostra Repubblica, al Quirinale sarebbe salito qualcun altro

  5. Ancora sulla casina “fantasma” in Via dei Fusari scrive:

    Siccome non siamo in una metropoli di 3 milioni di persone, possibile che nessuno sappia chi abita la casina “fantasma” in Via dei Fusari – di proprietà della Curia?
    Chi sa, parli!

    PS: se no ci apposteremo fuori, prima o poi qualcuno uscirà/entrerà …..

    • Eretico scrive:

      Un saluto da un troiaio di posto vicino all’aeroporto di Caselle, ove ci hanno albergato, in un troiaio di albergo (i ragazzi stanno alacremente documentando le magagne).
      Chi abiti nella casina del mistero di Via dei Fusari, è noto allo scrivente (che lo ha già scritto ne “Le mani sulla città” nel 2009, nome e cognome): ma è chiaro che la colpa NON è sua, ma di chi ce l’ha messo. Indovinate chi sarà, ad avercelo messo?

      Oggi giro per Torino pedibus calcantibus, in mezzo ai tifosi madridisti; poi lo straordinario Museo del Risorgimento, a Palazzo Carignano-Savoia, ove nacque V. Emanuele II.

      A domani per ulteriori news, l’eretico

      • Edoardo Fantini scrive:

        Scusa Eretico, ma perché abitare in una casa senza numero civico è una colpa?

        • Eretico scrive:

          Caro Edoardo,
          non mi pare che ci dovrebbe essere alcun bisogno di puntualizzare l’ovvio, ma stando con i ragazzi ci sono ormai abituato.
          A parte che nessuno ce l’ha con chi ci abita, in Via dei Fusari, bensì con chi ce l’ha messo, la risposta è: se esistono delle regole (ed il Comune di Siena ce le ha, a tal proposito), bisognerebbe che tutti le rispettassero. Invece la Curia può permettersi di fare finta di niente. Non so il Dux cosa direbbe (come sai meglio di tutti noi scrittori e lettori, oscillava tra un anticlericalismo ottocentesco ed i Patti Lateranensi), ma a me pare una cosa grave ed indecente.
          Ora scusami: mi devo buttare nel complesso lavoro di ronda notturna nelle camere dei ragazzi, per cercare di mantenere quell’ordine che regnava quando c’era Lui…

          L’eretico

          • Edoardo Fantini scrive:

            Non ti ho chiesto di puntualizzare l’ovvio ma di spiegare l’illogico e reitero (prendendo un’altra strada). Scrivi: “…la colpa NON è sua (dell’affittuario n.d.r.) ma di chi ce lo ha messo. Indovinate chi sarà, ad avercelo messo? ” Perché dovrebbe essere una colpa, per un proprietario, affittare una casa sprovvista di numero civico?

          • Eretico scrive:

            Perché quando uno affitta, deve affittare un immobile PROVVISTO di idonea numerazione; se non c’è la numerazione, deve comunque provvedere il proprietario: i ragazzi lo capiscono, spero anche tu, caro Edoardo. Questa almeno è la regola per i normali cittadini, evidentemente i curiali non sono normali cittadini: la si può rigirare come si vuole.

            E ora, baciati da un sole da “radiosa giornata di maggio”, via, verso Fenestrelle, la “muraglia cinese italiana”…

            L’eretico

          • Edoardo Fantini scrive:

            Io vivo a Torrenieri, in un palazzo sul retro del quale c’ė un appartamento senza numero civico. Eppure la signora che lo abita riceve la posta, ė coperta da assistenza mutualistica, ha la scheda elettorale ed ė fornita di acqua, luce e gas. Mia moglie che ė geometra mi ha detto di altri casi simili a Montalcino. Non che sia tanto normale, ma neanche che la mancanza di un numero civico sia una cosa da far pensare a chissà quali misteri.

        • Senesediritorno scrive:

          e bravo Fantini!! sicuro che ce ne freghi qualcosa delle Sue perpetue e immancabili diatribe su tutto? sicuro di avere i “numeri” per concionare di tutto? Si rassegni….se non sempre viene contraddetto forse è perché si può ritenere che sia meglio non perdere tempo a ribattere…ma a volte invece, quando leggere il blog diventa faticoso per le Sue puntigliose quanto sterili esternazioni, ecco, in questi casi …tiri da sé le conclusioni !!!

          • Edoardo Fantini scrive:

            Nel precedente blog su Maurone, un certo Sig.”Testa alta” mi percepiva come monotematico, al contrario in questo, il Sig. “Senesediritorno” si dice scocciato perché dico la mia su tutto. Personalmente non è davvero un problema, certo, però se almeno si firmassero potrebbero telefonarsi per risolvere la faccenda…

    • Anonimo scrive:

      Oh! Io ancora mi meraviglio: ma in un paese civile, come ci si vanta di essere, dovrebbero esistere case senza numero civico? Ragionando così forse sarebbe il caso che lo facessi cancellare anche dalla mia, almeno eviterei di pagare ICI, IMU, TASRES, TASI, o come ca… si chiama, acqua, luce, e tutto il resto. Povera Italia!

  6. VEDO NERO scrive:

    Ma cosa sperate da questo Paese? Da questi politici? Stanno a discutere sulla legge elettorale, sulle pensioni sempre più risicate per i lavoratori e altre menate. Intanto siamo alla mercè degli scafisti che giornalmente cui scaricano migliaia di disgraziati che complicheranno la vita di molti noi connazionali poveri e disoccupati e l’Europa guarda e basta. Ma nessuno che pensi a togliere i privilegi di cui loro godono vitalizi, anche più di uno, subito e con pochi anni di lavoro(sic). E poi parlano dei diritti acquisiti da eliminare, comincino con i loro.

  7. investor scrive:

    Senato Commissione Finanze ore 15:30 istituzione commissione di inchiesta scandalo Mps

  8. Mario Bruchi scrive:

    I diritti acquisiti sono un falso. Anche noi abbiamo cominciato con diritti di cui nel tempo, anche nell’arco di una nottata, hanno modificato i contenuti e quindi i diritti stessi. Ma un Consulta qualunque non esiste? Togliamo a questi incapaci, i vitalizi e tutte le prebende che arbitrariamente e soggettivamente si sono attribuiti. Ci siamo rotti le p…e di questi incapaci, i quali fanno leggi che sanno incostituzionali (Polillo n.d.r.); hanno l’arroganza del potere e se ne fregano di tutti gli altri. Comoda eh!! Alle prossime elezioni non rimaniamo a casa, perchè è quello che vuole il PCI. Loro vanno sempre a votare, vanno a prenderli a casa. VOTARE , VOTARE, VOTARE. Solo così il rignanese smetterà di dire di essere legittimato dal 41% dei voti, omettendo di dire che è la percentuale relativa al 50% dei votanti. Il 50% è rimasto in contrada a guardare il cavallo e il fantino.
    Andiamo a votare.

  9. GROSSE scrive:

    Le segrete stanze, il fantasma del passato, il sistema caccia da riformare, la prospettiva di Sienina nello scacchiere regionale… Ma bezzino le piglia grosse ultimamente… Mica rifrequentera’ l’ex addetto stampa, già dirigente. Ma lui fino ad oggi che faceva e dov’era, è’ vero lui obbediva a franchino… Non poteva sapere… Poverino

  10. VEDO NERO scrive:

    E cos’è il Bid Book? Con l’inglese oggi, con il latino dell’Azzeccagarbugli nel passato i potenti di turno hanno cercato di fregare la gente comune. Che tristezza. Con i soldi finanziati per la bufale Bid book si poteva dare una sistematina alle strade cittadine, una ripulitura delle mura, un restauro ai monumenti e tante altre iniziative utili alla comunità e alla vocazione turistica di Siena….invece. A quando la mostra dal ‘Clistere alla dieta ipocalorica’ (ovviamente il titolo sarà in inglese per fare più impressione) al Santa Maria della Scala? Se continuiamo così, vedo sempre più nero.

  11. sibilla cumana scrive:

    Fortuna che ci sei tu Eretico a menzionare il discorsino del sindaco per Santa Caterina, avrei voluto urlare in mezzo alla piazza VERGOGNA ma mi solo limitata a dare libero sfogo ai miei pensieri con un turpiloquio da autocensura, avrei fatto solo la figura della pazza (non c’è stato neanche un mormorio… schhh il silenzio distrato a sentire quelle parole che lette da lui sono state solo che offensive… ma … ma come dici giustamente te probabilemnte non se n’è nemmeno accorto). Mi sorprende che di tante polemiche cittadine non sia stato analizzato il testo… Valentini predica bene e razzola malissimo!!!!!!

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