Eretico di SienaPerchè non una Festa dell'opposizione in Fortezza (e 10 Ps)? - Eretico di Siena

Perchè non una Festa dell’opposizione in Fortezza (e 10 Ps)?

- 24/07/15

 

Tornato dall’Andalusia, l’eretico si rimette al lavoro (bloggeristico: perché le ferie, per noi docenti, sono tutt’altro che finite, eh…), con un articolo-proposta e con un record di Ps, visto l’arretrato da smaltire (e non si sarebbe per niente finito).

FESTA DELL’OPPOSIZIONE?

Senza girarci tanto intorno: prendiamo atto del fatto – clamoroso – che i piddini alzano bandiera bianca con la Festa dell’Unità (per la Provincia più rossa d’Italia, pare davvero un dato storico); sottolineamo che neanche il volto nuovo (sic) del Pd locale, Scaramin Scaramelli, sembra muovere un dito in questo senso (eppure lui i cinghialai li conosce benone, come scritto: a proposito, ancora nessun commento da parte sua sulla cena preelettorale con i suddetti cinghialai. Non sarà mica un po’ in imbarazzo?).

Ciò detto ed opportunamente sottolineato, perché l’opposizione al Sistema Siena non organizza un evento in qualche modo alternativo, magari proprio in quella Fortezza medicea per così tanti anni occupata dai “volenterosi salsicciai” Pci-Pds -Ds  Pd (con annessioni varie: per carità di Patria, tralasciamo chi ha fatto il suo “onorato” servizio anche provenendo da ranghi destrorsi assai…).

Quando i siti piddini rimandano la polemica sulla chiusura della Festa al mittente ripetendo all’unisono, in buona sostanza, il solito”e allora fatevela voi!”, un po’ fanno i furbi (perché sanno benissimo che nessuna forza di opposizione ha una struttura partitica – sebbene ridottissima rispetto a prima – come l’attuale Pd), ma un pochino colgono nel segno, parliamoci chiaro. Dunque, cari oppositori, diamoci da fare, no?

Non certo ad agosto, come era la Festa dell’Unità: magari a settembre-ottobre, che dovrebbe essere anche più fresco; non certo con tendoni megagalattici (forniti magari a gratis), ma con una struttura molto, molto più sobria; certo non utilizzando, di fatto, tutta quanta la struttura-Fortezza, come i “volenterosi salsicciai” di un tempo: concentrando il tutto in un unico bastione (o due, al massimo), non diciamo che la cosa non sarebbe fattibile!

Ognuno faccia (farebbe, temo) il suo: chi – quorum ego – pubblicizzandola con buona volontà (oltre a questo, meglio farmi fare il cameriere, che farmele cucinare, le salsiccine); chi dedicando qualche oretta del proprio tempo, per vedere appunto di mettere su qualcosa.

Ci sarebbero gli amici del gruppo di Laura Vigni, che hanno il know how pregresso; i pentastellati potrebbero dare una grossa mano (le manifestazioni più partecipate, in fin dei conti, negli ultimi anni in città sono state le loro, no?); i leghisti porterebbero la loro energia ed il loro attivismo; Eugenio Neri e tutti gli altri civici potrebbero creare quel volontariato poltico-amministrativo, senza bandieroni alle spalle, che non farebbe altro che bene (oltre che essere un ottimo modo per farsi conoscere meglio, e più da vicino, da chi volesse).

I leghisti e il gruppo della Vigni – per dire – sono del tutto incompatibili su tante tematiche? Ben venga il confronto: la gente ascolta, si fa un’idea, poi quando si vota (speriamo presto), deciderà.

La Cooppe – statene certi – NON sponsorizzerebbe niente, non tirerebbe fuori un singolo euro; ma uno può cercare altre fonti, sebbene inferiori, di finanziamento: anche perché la novità ci sarebbe, e la curiosità collettiva non mancherebbe.

La cittadinanza senese – ormai è evidente – ha bisogno di essere rassicurata, in campagna elettorale: tanti votano il Pd turandosi naso e non solo, ma non si fidano degli oppositori. Che gli oppositori si facciano conoscere di più e meglio: mentre parlano, mentre ascoltano, mentre grigliano il costoleccio.

E si potrebbe dare, finalmente, una indimenticabile lezione morale di superiorità (sì, diciamolo: di superiorità) ai piddini: loro, non hanno mai invitato nessun oppositore a parlare, alla loro Festa (contento di essere smentito); gli organizzatori della Festa dell’opposizione, invece, dovrebbero organizzare conferenze, incontri, dibattiti: in cui al primo posto ci fosse l’imperativo del contraddittorio. Maggioranza ed opposizione a discutere: come se fossimo in democrazia.

Sarebbe proprio una bella Festa, credetemi: con qualche stand in meno, e con tante idee – che nascono dal confronto – in più. Meditate, oppositori, meditate…

 

Ps 1 Ieri l’altro era il 14esimo anniversario della morte di Indro Montanelli; esponente di quella destra “storica” che, in questo Paese, rasenta ormai (da tempo) l’indecenza. Ce l’aveva con la borghesia della “sua” Milano, che si era fatta negli ultimi decenni costantemente imbonire da personaggi opinabilissimi. Scriveva sempre che, in Italia, anche i grandi vengono buttati nel dimenticatoio, appena scomparsi: nel suo caso, ha avuto torto…

Ps 2 A proposito di destra impresentabile, il macellaio fattosi statista Verdini Denis, fra un rinvio a giudizio e l’altro, ha finalmente varcato il Rubicone (Siena era stata, per lui, una sorta di lunga prova generale!): sarà con Renzi, a fargli da stampella in Parlamento. Ma pare che alle anime belle degli opinionisti piddini questo non faccia così schifo: beh, a noi sì, ed anche parecchio.

Ps 3 E a proposito di Verdini Denis, il nostro Governatore – per ora fermo all’Avvisone di garanzia – Rossi Enrico, non ha niente da dire? Il berlingueriano insieme al braccio destro, fino a qualche settimana fa, di Silvione…

In compenso, nonostante i rilievi gravi (sulle partecipate, gravissimi) mossigli dalla Corte dei Conti, lui non solo fa finta di niente sulle criticità, ma si autoesalta, sbrodolandosi addosso. Con le armi della logica e della realtà fattuale, Rossi non è più affrontabile, non c’è verso…

Ps 4 Bufera a Scandicci: il funzionario di Confesercenti Andrea Anichini, Assessore alla promozione, pare abbia escluso le imprese di Confartigianato dalla locale Fiera. C’è chi chiede le sue dimissioni per manifesto conflitto di interessi: a Siena, cose come questa non sarebbero mai successe. Confesercenti e la politica? Nessun collegamento, anzi…

Ps 5 Università di Siena al top, fra gli atenei medi (fonte Repubblica, oggi pag. 37): e siamo tutti contenti. Solo una domanda: se l’ateneo senese è così all’avanguardia, così pregno di eccellenze (ed infatti molte ve ne sono), perché un anno fa – quando infuriava la sceneggiata senesota della corsa alla Capitale della Kultura – non ci si è rivolti di più all’ateneo, e non solo alla solita combriccola? Perché cercare un Sacco, e non pescare in ateneo?

Ps 6 Continua il mistero-buffo (ma neanche troppo) del Campo scuola di Viale Avignone (di proprietà comunale): chiude o no? Se sì, quando, di grazia? Non sanno niente neanche coloro che ci lavorano, figuriamoci gli utenti paganti. Ci dite qualcosa?

Ps 7 Nei giorni andalusi, è venuto fuori la notizia del bando per creare il nuovo dominus del Santa maria: tutto in modo semisegreto. Ne ha scritto Bastardo senza gloria, e ho visto un comunicato – criticissimo – di Laura Vigni (mi scuso se mi sono perso qualcosa).

Vigileremo senza pietà sulla scelta del Sindaco Valentini: cerchi di scegliere uno/a competente davvero, dal Cv inattaccabile, e sganciato dal Pd; altrimenti la critica sarà astiosa ed implacabile, dia retta.

Ps 8 Presentata ieri la formula della bicicletta assistita: pare che da fine mese arriveranno anche le bici. Sarebbe cosa buona e giusta, ma con almeno due punti interrogativi: è vero – come sostiene la Lega nord – che la gestione del servizio è finanziata con le multe? Prima sarebbe decente risistemare le strade (che servono a tutti, pedoni compresi), con le multe, poi finanziare altro; due: e se uno viene messo sotto da un ciclista elettrico, chi paga i danni?

Ps 9 Dibattito sul Liceo Classico in crisi, sul Corrsiena: alcuni docenti oggi intervengono per dire la loro, contro il presunto catastrofismo del quotidiano. Il calo deciso di iscritti, c’è; si inserisce senza dubbio in un quadro di calo generale del Classico in Italia, e – in secondo luogo – di quasi tutte le scuole a Siena, erose dallo strapotere del Sarrocchi, ormai scuola-leader.

Resta una domanda, sul Classico: qualche errore è stato fatto, per esempio nel modo di presentare la scuola ai futuri studenti? Credo proprio di sì, e magari ne scriveremo in futuro (con la Preside Pirri l’ho già fatto illo tempore).

Comunque sia, in quanto ridotto numericamente, che il Classico recuperi e potenzi al massimo quella vocazione elitaria (a livello di impegno e di dedizione), non è detto sia un male, anzi.

Ps 10 Premessa: è una battuta ironica, per finire in allegria (lo scriviamo per l’avvocato De Martino, as usual).

Il cittadino Antonio Buoncristiani è stato in pellegrinaggio in Armenia, nei giorni scorsi, in occasione dei Cento anni del tragico sterminio del popolo armeno da parte dei turchi.  Le sofferenze del popolo armeno, evidentemente, non sono ancora terminate…

13 Commenti su Perchè non una Festa dell’opposizione in Fortezza (e 10 Ps)?

  1. Un oppositore scrive:

    Concordo in pieno con la proposta, e l’Eretico ha lanciato una palla molto interessante nell’afa senesota. Io ci spero, e sono pronto a darmi da fare. Non mi firmo perché sono un senese medio, ma se l’opposizione organizza non mancherò di dare il mio contributo attivo (e non più anonimo!).

  2. Eretico scrive:

    Si è verificato qualche problema tecnico con la pubblicazione dei commenti, a causa di un ennesimo tentativo (frustrato) di eliminare il maledetto spam dalla casella di posta elettronica.
    Adesso dovrebbe essere tutto a posto…

    L’eretico

  3. VEDO NERO scrive:

    Peccato che Don Boncristiani non sia rimasto in Armenia magari con Don Acampa, invece sono tornati. Il problema delle feste dell’Unità e simili è marginale il fatto è che certa gente deve pagare per gli errori fatti. Che fine ha fatto il processo BMPS contro Mussari e soci? Arenato? Tanto la prescrizione è allungata quindi è inutile che si faccia melina. E per Ampugnano? Nulla. E intanto quel ‘bravo (sig) uomo’ di De Luca continua a sminestrare in Campania. Il Valentini già responsabile della cavolata di Lotito al Palio di luglio, lo sa che tra poco prende un altro avviso di garanzia? Spero che dopo il Palio di agosto, come iniziano i temporali pre-autunnali, arrivino anche molti temporali nelle aule di giustizia. Sarà una mera illusione o realtà? A settembre ci starebbe bene una bella fiaccolata anti casta come promemoria per gli apparati giudicanti. Occorre essere molto decisi ed arrabbiati.

    • Eretico scrive:

      Caro “Vedo nero”,
      la fiaccolata sarebbe una bella idea, che potrebbe benissimo, tra l’altro, essere inserita logisticamente all’interno della Festa dell’opposizione, con chiacchierata finale in Fortezza.
      Almeno per dignità di popolo, qualcosa bisognerebbe pur fare. Come ho già scritto plurime volte, sono davvero in imbarazzo quando ai giornalisti foresti devo spiegare la passività del popolo senese (della stragrande maggioranza del): almeno potrei avere un piccolo appiglio da riferire…

      Ps All’anonimo che mi chiede quale Bibbia adotti il cittadino Antonio Buoncristiani, di ritorno dall’Armenia: francamente non lo so, ma so bene che se dicessi quel che penso, la querela sarebbe immediata!

      L’eretico

  4. anonimo scrive:

    Caro Eretico
    E’ chiaro che il classico ha svolto la sua funzione nel tempo come cinghia di trasmissione della cultura più profonda. Ora non è più così.
    La tecnologia ne sta decretando il superamento.
    Facciamo un esempio riguardo al libro più conosciuto nel mondo La Bibbia.
    Dalla tecnologia ricaviamo che la prima traduzione fu fatta da settanta Ebrei colti per la biblioteca di Alessandria, circa tre secoli prima di Cristo. La lingua di traduzione è il greco di quel tempo. Chiaramente la biblioteca conteneva libri di tutte le lingue e uomini di tutti popoli del massimo sapere. Si può dedurre che ciò che era lasciato scritto in quel luogo fosse il più vicino al pensiero originale.
    Questo libro fu accettato per due secoli. Poi iniziarono le variazioni. Per esempio la chiesa di Roma adottò la Bibbia Vulgata, scritta sei secoli dopo, con una traduzione discutibile.
    Ecco l’uomo tecnologico credente ha già decretato. La Bibbia originale e quella Greca dei settanta.
    Il medesimo discorso si può fare per tutto. La tecnologia fa la fatica e avvicina l’uomo alla realtà.
    A proposito il Vescovo che menzioni che Bibbia adopera?

  5. Maria Lupi scrive:

    Caro,
    va trovato un logo, perché Festa dell’opposizione è troppo freddo….Festa per il Buongoverno, no?
    Comunque ottima idea, ben presentata, grazie.

  6. poco.... scrive:

    Raffaele, come si fa a non essere passivi. Di tanti casini scoppiati a siena nulla è accaduto. Che fine ha fatto anche tutta la vicenda mensana? Speravo fosse uno spartiacque, invece nulla. Mps nulla, robur nulla, unisi nulla, asl nulla. Tanti avvisi di garanzia ma pochi rinvii a giudizio e pochi processi. Ma in cosa dobbiamo sperare? Io ho ancora fiducia nei magistrati, che forse hanno difficoltà indipendenti dalla loro volontà. Ma in trincea ci siamo noi e amaramente prendo atto che a parte una settimana o,quasi di domiciliari a fm nulla è accaduto, se non noi senesi con crescenti difficoltà a lavoro e l’amara constatazione che alcuni della vecchia casta stanno riprendendo forza come ai vecchi tempi… compresa qualche minaccina più o meno velata e sopratutto tanta sfacciataggine e una ritrovata arroganza. Purtroppo, per adesso, meglio il silenzio, mi dispiace…. in Fortezza a passeggiare per adesso

  7. Groppone da Figulle scrive:

    ps5

    Anche il Rettore di Cagliari esulta, perché la sua università, condannata al cinquantanovesimo posto dal Sole 24 ore, viene riabilitata due giorni dopo, scalando (che Nibali è un ragazzo) ben cinquanta posizioni e salendo repentinamente al nono posto secondo il CENSIS: ma come è possibile che vi siano differenze così grandi tra una classifica e l’altra? “Molto spesso”, sottolineano al Censis, “alle spalle delle buone università ci sono città ad alta vivibilità, di dimensioni contenute, e aree urbane dal tessuto sociale e produttivo forte. Si crea un’osmosi più o meno esplicita fra università, società civile e imprese”. Tessuto produttivo forte? Osmosi con la società civile? Ma è questo il caso di Siena? Ognuno le interpreta a modo suo: “Le migliori Università italiane secondo il Censis: al top Siena, Trento e Macerata. L’Università di Camerino prende il terzo gradino del podio con 96,2 punti, merito delle numerose borse di studio erogate e di una qualità generale di ottimo livello. Appena fuori dal podio, troviamo l’Università di Perugia con 96 punti, poi quelle di Sassari”. Già questo è sospetto (e affanculo Padova, Milano, Pisa, ecc. che primeggiano tra le italiane nelle classifiche internazionali).
    A proposito delle classifiche del CENSIS, è lecito infatti nutrire più di un dubbio: “nella classifica della ricerca di Ingegneria industriale e dell’informazione finisce al terzo posto un ateneo senza nessun corso di laurea in ingegneria”.
    (http://www.roars.it/online/le-classifiche-censis-repubblica-sono-credibili/).

  8. VEDO NERO scrive:

    Il PD ha sempre voluto dare nella sua festa l’immagine di un apparato organizzato. Ora c’è l’iniziativa Sipedala, bella, ma finché non vedo le bici non credo. La contraddizione, al limite del ridicolo, però appare in una precedente iniziativa della gestione Cenni la cui carenza non è mai stata colmata. Mi riferisco al campo giochi nell’ex tiro a segno, tutto bello, parcheggi, verde a iosa, attrezzi sportivi molto all’avanguardia posti per fare anche una bella grigliata, anche una zona riservata ai cani, però, e qui casca l’asino, ma qualche servizio igienico non era possibile? Siamo essere umani con le nostre debolezze o no? L’efficienza del PD scivola su questa bella buccia di banana.

  9. Francesco Giusti scrive:

    Bella idea, Raf! Mi attivo quanto prima!

  10. Cecco scrive:

    Posso dare un consiglio tecnico? Siccome appunto la vedo dura far collaborare alcune forze politiche tra loro ma comunque l’idea non è male e potrebbe portare giovamento alla incartapecorita società senese proporrei alle forze politiche di opposizione, una volta avuti i permessi, di dividere equamente la fortezza in zone di influenza e così, per esempio, ogni forza politica si autogestisce uno spazio come meglio crede. Poi davanti all’anfiteatro una bella area comune dove ci si confronta apertamente (e magari civilmente) sulle varie tematiche cittadine e non. Sarebbe bello, divertente e utile per tutti. Bravo Eretico.

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