Eretico di SienaPalio: cronaca di una vittoria (e 3 Ps extrapalieschi) - Eretico di Siena

Palio: cronaca di una vittoria (e 3 Ps extrapalieschi)

- 19/08/15

 

Sì, un po’ di difficoltà c’è: è il primo Palio vinto da blogger a tutti gli effetti, dunque da che parte cominciare? E poi: che timbro, che tono utilizzare? Boh…diciamo che partiremo con un tono alto, di ampio respiro, per poi abbassare – e non di poco – il linguaggio ed il respiro stesso. Almeno qualche spunto di interesse generale, spero verrà fuori.

Risulterà il tutto noioso e prevedibile?  Come scrive il Manzoni alla fine dei “Promessi sposi”: “se in vece fossimo riusciti ad annoiarvi, credete che non s’è fatto apposta”…

 

FRA LE NOVE LITIGANTI, LA SELVA GODE…

La Selvina dunque torna alla vittoria, dopo 5 anni: gaudeamus igitur! Chi vince spesso – inutile nasconderlo – non sempre ottiene il massimo della altrui simpatia: però questo del 17 è davvero un successo così pieno e rotondo, da lasciare poco adito a commenti e recriminazioni.

Palio di astuzia quasi itacense (alla mossa), poi di apollinea potenza, per tutti e tre i giri: chi merita i complimenti – dal fantino a Capitan Targetti -, se li prenda, tutti. Il Luca Targetti del 2 luglio non ci era piaciuto; ad agosto non si è tirato indietro, ben sapendo che un tris con il quotato Tittia senza vincere l’avrebbe subissato di critiche. Ha avuto del tutto ragione lui: onore al merito.

Dicevano dell’Impero asburgico, al culmine della sua potenza: dum alii bella ducunt, tu – felix Austria – nube. Mentre gli altri Stati fanno le guerre, tu (Austria), sposati: nel senso che, con i matrimoni dinastici, si possono ottenere successi financo maggiori che con le guerre. La Selvina non fa forse lo stesso, cambiate le cose da cambiare? In un Palio contraddistinto da 9 rivali, guarda un po’ il caso scappa fuori proprio lei. Lo dicevano in molti, nel pre-Palio; in questo caso, azzeccandoci in pieno.  La scelta “pacifista” e neutralista tenacemente difesa dalle dirigenze selvaiole – nonostante le tentazioni di segno decisamente opposto: qualcuno ricorderà del Drago, per esempio -, dal punto di vista dei successi nel Campo è alla prova dei fatti pagante, ed appagante.

 

BACI ED ABBRACCI: NON CON TUTTI…

Se c’è una cosa particolarmente gratificante nel dopopalio vittorioso, quella è il rivedere facce ormai perse negli anfratti più reconditi dell’ippocampo, l’abbracciare persone non lambite magari da decenni; l’importante è che in questi – fugaci e sudati – abbracci, ci sia genuinità, sincerità. Ed è per quello che, nonostante la vittoria abbia la capacità di smussare angoli, di levigare increspature, a me di abbracciare – tanto a caldo, quanto più a freddo – il correttore (sic) Acampa Giuseppe proprio non è riuscito. Nessuno è perfetto…

 

IL SUPERPRIORE STEFANO MARINI

Detto di Capitan Targetti, come non intonare un peana non rituale al Priore Stefano Marini? Il neosposo ha fatto giusto in tempo a tornare dal viaggio di nozze, per centrare il suo (primo) successo: il pater vinceva da Capitano, il figlio da Priore. E bene ha fatto a ricordare coloro che non possono assaporare questi gaudiosi momenti: primo fra tutti, Lorenzo. Primo perché il più dannatamente giovane, ma come dimenticare – ed intanto qualcuno ne dimentichiamo di certo! – il notaro Maurizio, che si è perso la vittoria dalla sua terrazza; il sempre efficiente Andrea, che sarebbe già attivo alla riscossione delle sottoscrizioni; Osvaldo, democristiano di ferro e contradaiolo modello; e si lascia indietro Maurone Gozzini? No di certo, per Dio; per non dire che questo è il primo Palio vinto senza Fabio Rugani: del quale, essendoci troppo da scrivere, niente oggi si scrive…

 

IN GIRO A FESTEGGIARE!

E veniamo al dato prettamente esperienziale: il giubilo a Palio vinto.

Passata la prima oretta (Piazza, Duomo, oratorio selvaiolo; sudore, occhiali rotti, abbracci gratificanti), azzannato un panino con porchetta (eccellente), donato al popolino selvaiolo dall’avvocato Pletto, in versione cameriere nel suo garage-bunker in Vallepiatta, si parte con il drappellone.

Lo scrivente va a prendersi la bandiera e – sorpresa! – si trova davanti il neobarbuto Fabrizio Viola, proprio accanto al luogo ove si trovano appunto le bandiere: ma Mps, allora, è sempre di Siena?!? Il dubbio si ripropone: invece di dirigersi subito verso il Campo, dopo scontata sosta etilica alla Costarella, si procede verso Piazza Salimbeni. E perché mai, mi dico e dico agli altri? C’è chi non sa cosa rispondere, ma prevale l’elemento dell’abitudine: ci siamo sempre andati, continuiamo ad andarci…

Arriviamo mentre il catering sistema gli avanzi del rinfresco fornito agli ospiti Mps (quelli rimasti il 17, ovviamente), ci fermiamo per qualche minuto, e via, si riparte: finalmente per la Piazza (non mancherà altra sosta etilica, peraltro).

Arrivati nel Campo, il corteo sfila in discreto ordine fino all’altezza della Mossa, dopodiché si slabbra paurosamente: chi si ferma, chi va avanti, chi torna indietro, chi gira su se stesso.

La notte ha ormai ampiamente inghiottito la Piazza; chi era a mangiare, è a casa o in albergo; attovagliati, ci sono soprattutto gli ultimi turisti ed i senesi non impegnati altrove (dopo-Palio calduccio, direi…).

Vigendo ormai un’anarchia bakuniana, non resta che prendere una decisione, tanto drastica quanto inevitabile: raccolgo un manipolo di selvaioli in andropausa (risparmierò nomi e cognomi, tranquilli), e ci avviamo – stanchi, eppur felici – verso Via Franciosa…

 

Ps 1 Marco Pierini è stato designato per dirigere la neonata Galleria nazionale dell’Umbria. Complimenti per la prestigiosa nomina (fra i 13 italiani, lui c’è), ed anche per ciò che ha detto ad Orlando Pacchiani sulla Nazione di oggi, stigmatizzando lo scempio di Piazza Jacopo della Quercia in mano ai civitiani. Chapeau.

Ps 2 Allora il dado è tratto: da lunedì prossimo, il Campo scuola chiude. Fino al XX settembre, forse oltre. Ne abbiamo già scritto, ma ribadiamo l’invito all’Assessore Tafani: il popolino del Campo scuola, dove va? Visto che tra l’altro il periodo scelto è demenziale (essendo uno di quelli più gettonati, nonché a rischio pioggia), l’Amministrazione comunale deve dare una risposta. E presto…

Ps 3 Abbiamo scritto che questo vinto dalla Selvina sarà l’ultimo Palio con il Valentini Bruno in fascia tricolore (almeno ha finito bene), e lo ribadiamo con forza; con un’aggiunta, dal sapore scaramantico: se a giugno 2016 il Sindaco sarà ancora in carica, il gestore di questo blog si butta. In Fonte Gaja, eh: pagando poi la relativa sanzione, si intende.

Sarebbe l’ora che chi ha sbagliato, iniziasse a pagare, in questa città, no?

 

51 Commenti su Palio: cronaca di una vittoria (e 3 Ps extrapalieschi)

  1. Duccio scrive:

    complimenti avete vinto un bel Palio. Circa il valentini spero veramente che sia il suo ultimo Palio da sindaco di questa citta’. Siena non si merita una persona in questo modo.

  2. atipico scrive:

    A proposito del ps 3…. ma di tutte le inchieste senesi, cosa ne sappiamo? Rinvii a giudizio?

  3. F.Viola scrive:

    A giugno 2016 spero di essere ancora a Siena.

    F.Viola

  4. michele fiorini scrive:

    Ti sei abbracciato con Acampa??
    Racconta

    • Eretico scrive:

      Caro Michele,
      allora non hai letto con attenzione il mio pezzo, birbantello: davanti ad Acampa Giuseppe, anche a Palio vinto mi si sono bloccati i movimenti, dunque NON l’ho abbracciato, neanche di striscio!

      Ad “Atipico”: se vorrai leggere il blog, preparati ad un “autunno caldo”, perché ci sarà da divertirsi, e molto (si fa per dire…).

      Allo Smemorato, sul Ps 3: ho detto giugno 2016, e giugno 2016 sarà. Se appunto l’Indagato non sarà costretto prima alla resa (portandosi dietro la sciagurata Giunta che si è creato, dalla Pallai in giù); in quel caso, come si festeggia?

      L’eretico

  5. Lo Smemorato scrive:

    Lo Smemorato, in quanto tale, si è coscientemente appuntato il P.S.3…

  6. senese gazzilloro scrive:

    Commento unamine dei senesi (non selvaioli) quelli nati nelle lastre e quelli del contado:
    che palle ha rivinto la selva

  7. Beppino il più intelligente scrive:

    Complimenti alla Selva. Gli altri hanno solo da imparare.

  8. luciana scrive:

    palle o non palle, dal 2 luglio 1945 al 16 (17) agosto 2015 la Selva ha vinto 16 volte. Non si vince il Palio casualmente, può capitare una volta non di più. Le altre contrade, soprattutto quelle che non vincono da molti anni o che vincono ‘poco’, dovrebbero riflettere seriamente e con molta umiltà. Oggi possiamo solo dire bravi a tutti i dirigenti della Selva e a tutti i selvaioli.

    • Capitan Harlock scrive:

      Massimo rispetto per la Selva e tanto di cappello per le vittorie, oltre alla bravura si dovrebbe dire che c’è anche la componente fortuna che nel Palio e nella vita è fondamentale.
      Le altre contrade oltre a riflettere a volte devono fare anche i conti con la sfortuna e con la rivale, i singoli episodi condizionano gli eventi e le persone…tanti (selvaioli) che fino a una settimana fa sputavano sulle scelte di capitan Targetti ora lo osannano come una divinità. Uscire a sorte 4 volte in 2 anni e avere i cavalli buoni in tutte le occasioni penso che aiuti. Chiaramente gli altri, me compreso, ci sformano e anche se “chi perde un cogliona” non sempre gradisce passare da scemo.

    • Tripletta scrive:

      Mi unisco ai complimenti per la grande vittoria. Però 1) Uscire per decima quano le altre nove sono avversarie; 2) Avere in sorte il miglior cavallo; 3) Avere la contrada con il secondo miglio cavallo penalizzata dall’avversaria di rincorsa; $) Avere la fortuna di vedersi gentilmente concesso il miglio posto al canape, tutta questa non è bravura, è solo un cu….mulo di circostanze favorevoli. Vincere spesso rende antipatici, ancor più sentire cantare i selvaioli “e oh sudici ‘un vincete più… vi s’è fatto ripurgà” e cattiverie simili, giustificate solo se hai una nemica.

      • Anonimo scrive:

        Cantano quello perchè non sanno altrimenti cosa cantare. La Selva senza rivali vive un Palio dimezzato ed insapore, anche quando vince vince in maniera dimezzata, senza un vero rivale con cui fare i conti. Meno male allora che vince spesso, sennò la sua presenza al Palio sarebbe del tutto insipida.

      • Gigio scrive:

        Mai cantato “oh sudici”prima di aprire bocca e lascia anda ascolta bene….

  9. una voce fuori dal coro scrive:

    Chiaro che non è una cronaca del palio, e complimenti per la vittoria, ma nella cronologia dei fatti ne manca uno talmente saliente (anzi due, in contemporanea) che meriterebbe un commento. Almeno per chi era in piazza è stato impossibile non accorgersene.

    • Palombo scrive:

      Anche per chi non c’era….visto che in primis grazie ai senesi, hanno iniziato a circolare video da tutte le angolazioni di quello che è successo…e questo si merita un commento…siamo a brontolare degli attacchi fuori da Siena ed i primi a farci del male (non solo in tema Palio) siamo NOI!!!

    • Cherubino scrive:

      … su quei fatti vige l’omertà da sempre, e se qualcuno azzarda commenti la risposta è sempre: ” saiunasegadelpaliotemicaseidisiena”.
      Sarebbe meglio menzionarli quei fatti (scazzottate ndr) , fanno parte della festa no!?

      • Eretico scrive:

        Come immaginavo, gran messe di commenti: benissimo così!

        Giustamente, alcuni chiedono di commentare il caldo (caldissimo) dopopalio del 17: in attesa di scriverne quando gli animi si saranno decompressi (sul Palio, sempre bene fare così, lo raccomando a tutti gli operatori), va da sé che non tutti gli episodi hanno lo stesso peso, o la stessa gravità. Le regole – scritte e non – ci sono, basterebbe rispettarle. Mi ricordo da ragazzo di avere fatto un intervento su questo tema in un quotidiano cittadino: mi piacerebbe riuscire a ritrovarlo e partire da lì, ma la montagna di carte che mi assedia forse me lo impedirà.

        Sulla circolazione dei video (indubbiamente praticata soprattutto da senesi), concordo in parte con il buon Elio Fanali e con Danielito Magrini, che scrivono la stessa cosa: ma qualcosa di pertinente mi sentirei di aggiungere. Anche qui, con tutta calma…

        L’eretico

  10. Un lettore da sempre scrive:

    Credo siano fuori luogo i commenti negativi sulla Selva: paliescamente parlando, si può solo imparare. Certo se avessero il coraggio di eliminare dai loro organigrammi uno come don Acampa, risulterebbero ancora più simpatici e saprebbero dare un bel segnale alla città

  11. Magico Vento scrive:

    Sul Ps1 confermo le dichiarazioni fuori dai denti di Pierini e non solo in merito alla Divina bellezza….

  12. complimenti al priore scrive:

    prendendo spunto dall’eretico merita sottolineare che la selva ha la fortuna di avere come priore un grande senese, cosa che non proprio tutte le consorelle possono vantare… ce ne fossero di Stefano Marini, e non solo in contrada!

  13. c d s scrive:

    commento..forse non proprio unanime,ma diffuso senz’altro…PRIMA della carriera: “tra i 9 litiganti il 10 gode”…poi,una vittoria dal primo metro all’ultimo..che vuoi giudicà..congratulazioni…
    agli animalisti: se palio no,circo no,corse no…l’unico motivo per allevare cavalli sarebbe per macellarli.

  14. Il giaguaro scrive:

    Come si dice ? Chi vince ha sempre ragione !
    Ma un discorsino-ino-ino sulla mossa e sul mossiere quando si fa?
    Vi è’ sembrata una mossa decente,dopo l’accanimento nella ricerca del rispetto delle posizioni di luglio?senza contare che la rincorsa nemmeno aveva la testa dentro il verrocchino!
    Via,via,aria nuova e finestre spalancate per il 2016.
    In ogin modo complimenti Eretico,gaudere licet con o senza Acampa.

  15. Renmar scrive:

    il Tittia è davvero forte se ha vinto nonostante la benedizione di quel monsignore

  16. leonardo scrive:

    allora, non è che loro sono più bravi a fare il palio di altri, e il Palio si vince anche molto casualmente, in più se non c’hai mai nessuno che ti tira contro, una nemica, le probabilità aumentano sempre. Il tittia nella selva dopo luglio non doveva più pensare a minacce provenienti da altre contrade, e la Selva era in quella situazione ideale.
    Poi era il 5° palio di fila e poi mi sembra di calcolare che in 5 pali corsi hanno avuto 3 primi cavalli. Insomma sono bravi a farsi trovare pronti, sono una bella contrada, forse poi come tutte, niente di più niente di meno, e la fortuna quando passa di là macina sempre.

    Noi altri, riflettere e imparare da loro, anche no, ci sono strane realtà e situazioni anche là in Vallepiatta, come anche in tutte le altre

  17. Bacchetta scrive:

    Complimenti alla Selva, ma tutta Siena sa perchè vince tanto…alcune grandi “potenze” nel Palio (leggi Contrade grosse) hanno MOLTO interesse che vinci una piccola senza potere e senza soldi, prima che vinca una rivale forte questa è la realtà. La Selva vince con i fantini gestiti da altri, fatti montare da altri e PAGATI da altri. Diciamo che quando hanno la fortuna di avere il cavallo bono (non sempre), ecco che alcune Contrade potenti e “forti” fanno il gioco sulla Selva. Il risultato? La Selva vince spesso e tante Contrade Medio/Grandi non vincono da 10/15/20/25 anni….. E’ giusto? Per i selavioli si, forse per una fetta grossa di Siena no…

  18. Checco scrive:

    Eh sì, c’è proprio da imparare dalla Selva….spesso cavalli boni, vince pali spendendo il giusto, non ha la nemica di cui preoccuparsi……paliescamente parlando…..ti piace vincere facile! 😉

  19. leonardo scrive:

    per la mossa, se il ricceri fianca a 1 metro dal verrocchio, cosa deve fare il mossiere, far spaccare la bocca a tutti ? visto che tutti fiancano appena la rincorsa fianca….il mossiere gioco forza o butta giù il canape o saltano i denti ai cavalli e ai fantini

    la rincorsa deve fiancare più vicino per partire non troppo dietro le altre

  20. Cecco scrive:

    Chi perde un cogliona! Merito alla Selva. Stop

  21. VEDO NERO scrive:

    Il Palio è passato, chi ha vinto farà festa, ma poi per tutti arriva la resa dei conti. Anch’io vorrei festeggiare, ma mi ha sopraffatto la realtà, non riesco a distrarmi dai gravi problemi di Siena. Entro l’anno Siena perderà la sua Banca, fusione con chi non si sa, ma ci sarà. La Fondazione ormai vale quanto il 2 a briscola. Profumo è già partito col ricco malloppo e grazie di tutto. La Casta è sempre al potere, l’unico suo problema è risistemare il Valentini, tra poco col secondo avviso di garanzia e forzate dimissioni. Abbiamo avuto la conferma che come provincia valiamo come il famigerato due di picche dato che di raddoppi ferroviari si parla e basta e figuriamoci poi della SS 429 che sarebbe vitale per la nostra economia, restiamo sempre isolati da tutto, la Francigena? Bella favola, ma poi si ritorna nel 2015 e si deve andare avanti. L’unica cosa buona è che Mussari e compagnia saranno sotto processo, ma considerando i tempi giudiziari italiani chissà quando pagheranno per i loro reati. Una frana totale, una tristezza, dopo l’anestesia paliesca arriva la dolorosa realtà. Gli unici che veramente staranno bene, senza offesa, saranno i fantini per i soldi avuti dal Palio, ma questa è un’altra storia.

    • Magico Vento scrive:

      Intervengo sul commento di Vedo Nero perché l’articolo odierno sul corriere locale credo disegni la reale situazione che attraversa la banca. Nonostante desideri un consorte al momento risulta come “la donna dalle belle ciglia” con variante ” nessuno la vole, nessuno la piglia.”

  22. VEDO NERO scrive:

    L’unica vittoria è che gli animalisti finora hanno fatto solo figure di m…a e la netta maggioranza dell’opinione pubblica è a favore del Palio.

  23. Elena la sorella dell'Eretico scrive:

    Avrei voluto abbracciarti un po’ di più come di solito facciamo a Palio vinto e ne abbiamo vinti tanti insieme. Nonostante i dieci anni di differenza tra me te te comunque io ne ho visti 7 e cercavo sempre il fratellone. Anche quando nell’87 eri monturato e con Graziellina si corse dai Pispini fino a piazzetta della Selva. Si, son tanti e possiamo restare antipatici…ma d’altronde la superiorità non si insegna. Anche io non sono riuscita ad abbracciare Acampa ma neanche mai a salutarlo. Che la gente inizi a pagare? Magari. Ma anche magari che chi ha pagato e sai bene colpe che non aveva, e nemmeno tue, ma le ho pagate anche con critiche su questo tuo blog, ora iniziasse anche a riscuotere….come giustamente, e caro fratello credimi mi inorgoglisce fai tu. Ciao e viva il Selvone….

    • Eretico scrive:

      Certo che dal 1987 sono passati davvero tanti anni, e Graziella non c’è più: ma è bello che un Palio possa risvegliare ricordi, più o meno sopiti.
      Ci abbracceremo nei prossimi giorni, tranquilla!

      E visto che tanto si sta antipatici lo stesso (molti commenti lo dimostrano), una volta tanto mi piacerebbe che la Selvina organizzasse un corteo un pochino politicamente scorretto: pia illusione?
      Dai, Superpriore, qualcosa di scorretto facci fare…

      L’eretico

    • Anonimo scrive:

      Voi e il Drago, quando vincete, sembra sempre che vi hanno fatto vincere gli altri. È il vostro rovescio della medaglia. Mai un Palio conquistato contro tutto è tutti, oppure comprando tutto è tutti come padroni.

  24. senese gazzilloro scrive:

    voce comune in citta’ e nel contado: “ma che gusto c’e’ a vince pe la selva, tanto un pole nemmeno piglia’ pel culo la nemiha”

    • Anonimo scrive:

      Il solito gusto che hanno le altre 3 senza nemica. E’ obbligo prendere in giro per forza quando si vince? Mi pare in tanti sformate già parecchio

  25. leonardo scrive:

    eretico, non è un problema di selvina, a me stanno antipatiche tutte e 15 + 1 in particolar modo,

  26. uno scrive:

    nelle contrade si sono persi i fondamentali.

  27. facebook e palio scrive:

    Non opportuno parlare di Palio su Facebook… dicono alcuni blogggger, ma si può parlare di Palio sulle loro pagine Facebook, quello è etico in quanto loro portano veritas, oppure si può commentare il loro pensiero, in quanto puro. Io può… dunque… Ma non è che abbiano assimilato i loro spazi web con le assemblee o le società di contrada dove loro invitano a parlare?
    C’è qualcosa che non mi torna in tutto questo, ma sono io che capisco male. Un altro blogggger cita un sito web di un giornale, ma non cita il sito web della grande testata dove scrive anche lui. Evidente che i filmati dei cazzotti qualcuno li vede solo con un occhio… quello puro Lasciamo poi perdere i conflitti di interessi e l’opportunità di mettersi in evidenza. Oramai a Siena sono concetti trapassati, anche se temo mai siano esistiti.
    Un’ultima cosa (non mi riferisco certo alla eretical sorella), è stucchevole quando un giornalista esibisce in modo plateale la sua appartenenza. Capisco che a Siena tutti hanno una contrada, ma l’obiettività (o presuntatale) passa anche dall’apparenza. “Non basta essere puri, bisogna anche sembrarlo” (cit.)

    • Un fan del fan di elio fanali scrive:

      condivido anche le virgole!!

      • A.B. scrive:

        Ecpensare che io invece l’ho letto due volte e non ho capito niente.
        Sulla purezza io invece penso esattamente il contrario: mi piace leggere di un eretico palesemente schierato (seppure in ambito contradaiolo). Una manifestazione di appartenenza è segno di umanità, è la purezza ad essere disumana.

  28. Renmar scrive:

    a me comunque il Rizzi ha convinto…

  29. anonimo scrive:

    Diamo i meriti a chi li ha; in questo caso è tutta del vostro correttore per come impartisce la benedizione

  30. save fanali! scrive:

    Esilarante dibattito sui social in difesa di Fanali per la lesa maestà compiuta da Sergino Profetiño. Guai mettere in dubbio purezza e competenza!

  31. menippo scrive:

    Volutamente mi attengo al titolo del -post- in quanto a questo punto, leggendo i commenti, di “solleticamenti” ce ne sarebbero…
    Capisco il disagio, ma anche no, dell’Eretico nel non-abbraccio al correttore, conosco un selvaiolo che da quando e fino a quando ci sarà quel personaggio non paga il protettorato… ma forse sbaglia. Quello passa e la Selva resta.

    Certamente vincere il Palio nella Selva è più facile, il più delle volte toglie la castagne dal fuoco a tutti seppur con grande “sformato”… la Selva non ha una “nemica” ma nel contempo ne può avere 16 (alleate comprese vista la combinazione) da come possono andare le cose.

    La Selva gode ogni Palio che corre perché ha sempre un solo obiettivo: arrivare prima al bandierino!
    E’ difficile che cada nei tranelli dei fantini (anche se qualche volta può esserci cascata) anzi… i fantini la Selva la cercano.

    Nella Selva si vive il Palio ogni volta come dev’essere, facendo quello che si deve fare …diciamo che non ci sono troppi compromessi da pagare… e questo aiuta tanto la fortuna, quella per cui dopo è troppo facile dire che sono “buconi”.

    Con i mezzi d’informazione attuali si vedono, ma sopratutto si sentono, capitani di contrada …diciamo con troppi compromessi da pagare… che sembrano quasi estranei al loro compito, sempre soddisfatti di come sia andata e pronti a difendere il loro operato, quasi come se avessero vinto!

    Ma, nel frattempo, vince Selva!

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