Eretico di Siena"Gli scheletri nell'armadio" (Capitolo VIII), e 4 Ps stimolanti - Eretico di Siena

“Gli scheletri nell’armadio” (Capitolo VIII), e 4 Ps stimolanti

- 06/09/15

Eccoci al consueto appuntamento culturale della domenica; oggi ci occupiamo di trascrivere parte del Capitolo VIII del romanzo (lo diciamo subito: è robetta un po’ dura…) “Gli scheletri nell’armadio”. Poi, 4 Ps di varia umanità culturale, as usual…

Buona lettura!

 

CAPITOLO VIII

Si parla, in questo Capitolo, del passato remoto di Werner, cioè proprio di ciò che l’ex nazista vuole occultare con tutte le sue forze, a tanti anni di distanza. Il contesto è quello della repressione delle SS, in seguito all’attentato contro il numero due delle SS Heydrich, a Lidice; dopo l’efferata strage sui civili, al ritorno in POlonia fu data una licenza agli stragisti. Il giovanissimo Werner fu dunque portato dai più anziani commilitoni in un caffè di Krakow (Cracovia), chiamato l’Antro di Mikhalik (Jama Michailikowa), in stile Belle époque.

Ecco un estratto dal Capitolo in questione, dunque:

 

Si serviva ottima birra nell’antro di Michalik. Tra un boccale e l’altro, portato da camerieri terrorizzati, un tale Karl, in preda ai fiumi dell’alcol, pretese che una persona del locale, una a caso, un “volontario”, si presentasse davanti a Werner; nella cucina del caffè, di nascosto ai nuovi padroni, si svolse un’angosciante estrazione, che sanzionò vincente un giovane che lavorava lì da pochi giorni.

Mai una vittoria in una lotteria fu meno desiderata…

Un comprensibile senso di sollievo entrò nelle budella dei non estratti, ma il nazista non era sazio; abituato a fare scavare le fosse alle future vittime prima delle stragi, ordinò che ci fosse una nuova estrazione, per designare un altro vincitore, il quale si sarebbe dovuto occupare di portare via l’eventuale morto, e di farlo sparire, senza rovinare la loro serata di festa. Fu scelta dal caso una donna matura, la quale lavorava da anni in cucina, e che mai avrebbe pensato di passare dalla preparazione dei dolci, allo smaltimento dei cadaveri.

Karl – un veterano delle Waffen SS, reduce dall’Operazione Barbarossa, una benda nera sull’occhio destro maciullato da una scheggia di granata dell’Armata Rossa, i capelli biondi, disordinati – quando li vide arrivare, fu entusiasta.

“Bene, bene. La donna è proprio robusta al punto giusto per fare quello che, forse, dovrà. Vediamo questo polacco quanto sangue freddo ha…”, sghignazzò.

Il ragazzo era terrorizzato; decise di pensare alla fidanzata, sperando di morire avvolto in teneri pensieri. Ma la sua vita, in realtà, non dipendeva da lui, quanto da Werner.

“Date due vassoi al giovane polacco, presto! Uno per la mano destra, uno per la sinistra. Mettete sopra ad ogni vassoio un bel boccale di birra, ben fredda. Pagano gli ebrei! Il nostro Werner prenderà la sua pistola, e dovrà cercare di colpire prima il boccale di destra, poi quello di sinistra.  Se colpisce il polacco, peggio per il polacco. Se non prende niente, peggio per Werner…Vediamo se ha buona mira o no!”, concluse lo spietato monocolo.

…Werner provò a ribellarsi: “Non mi pare un gioco opportuno, davvero…”, cercò di argomentare.

Karl sputò per terra, prese un boccale di birra, lo spezzò, battendolo su un tavolo; poi si diresse verso Werner, con in mano il pezzo più aguzzo del boccale:

“Forse non ci siamo ben capiti, pivello. Se non esegui l’ordine, te lo affondo nella gola, questo boccale. E il polacco lo ammazzo subito dopo. Sono stato chiaro?”.

…Il neofita dell’omicidio, Werner, fu posizionato a circa 10 metri dal ragazzo, in mezzo agli stupendi specchi contornati di legno ed ai pregiati, diseguali lampadari del locale.

Ancora un giovane davanti a Werner, ancora occhi pietrificati dalla paura; le mani del cameriere, però, erano incredibilmente ferme, non tremanti. Tutti ne furono colpiti, anche Karl.  Werner, dopo una piccola esitazione, sparò il primo colpo, verso il boccale destro: colpito, in pieno. Aveva bevuto, e non era facile trovare la concentrazione in mezzo a gente che aveva bevuto ben più di lui. Sparò ancora, comunque; il boccale sinistro fu preso di striscio, ma quanto bastò per frantumare il tutto, e per fare versare a terra la birra.

“Questo polacco è un ragazzo fortunato. Dannatamente fortunato. Vedi come sanno sparare i giovani tedeschi?”, disse Karl al giovane, che si stava riprendendo dall’apnea da paura, e si era pisciato addosso.

…”Ora mettiti a pulire tutta questa birra, polacco schifoso; non sta bene che in un locale di pregio come questo ci sia la birra per terra, insieme al tuo piscio…”, concluse Karl. Che, poco dopo, passò accanto al giovane cameriere che era chino sul pavimento a pulire, e lo colpì con un calcio, violentissimo ed inatteso, all’altezza dello stomaco, facendolo accasciare al suolo, e provocandone il vomito, dal dolore- Il ragazzo rantolava, prono, su birra, urina e vomito, respirando a malapena. Nessuno ebbe il coraggio di aiutarlo.

 

Ps 1 Oggi è il novantesimo compleanno di Andrea Camilleri: dunque auguri a colui che ha sdoganato il genere polizesco, in Italia – nell’era precedente a lui – considerato di serie B (forse anche C…). E con un insegnamento: il successo arriva quando arriva, ma se arriva tardi, viene di solito vissuto con più maturità e conseguentemente con una migliore continuità creativa. Camilleri docet.

Ps 2 La Merkel apre (non certo per sempre) ai profughi le porte della Germania, e l’Austria fa lo stesso; dipenderà da molto altro, anche: ben lo sappiamo. Però una concausa è che questi Paesi (in cui pure persistono frange neonaziste non irrisorie) hanno fatto i conti con il proprio passato (più la Germania dell’Austria, a dirla tutta), e certi risultati si vedono.

Ps 3 A proposito, oggi è la Giornata della Cultura ebraica, in Italia: sinagoghe aperte. Ma con una novità, non da poco: come e più di prima (si ricorderà l’assassinio di Rabin), Israele e l’ebraismo tutto devono urgentemente fare i conti con l’estremismo ed il fanatismo interno, ebraico. Fomentato da movimenti che sono nella maggioranza governativa, peraltro.

Ps 4 Dopodomani, anniversario dell’8 settembre; per l’occasione, si consiglia di rivedere – come ha fatto lo scrivente – il capolavoro di LUigi Comencini “Tutti a casa”.

Frase cult? Il sottotenente (Alberto Sordi) che telefona al Comandante, chiedendo (visto che i tedeschi gli sparavano addosso!):

“Signor Capitano, è accaduta una cosa incredibile: i tedeschi si sono alleati con gli americani…”.

17 Commenti su “Gli scheletri nell’armadio” (Capitolo VIII), e 4 Ps stimolanti

  1. anonimo scrive:

    Caro Eretico
    Sono rietrato stasera da Lugano
    Ieri la solita partita a scacchi, il mioamico Tedesco, l’inglese e si è aggiunto un conoscente Russo . La lingua parlata è stato il Tedesco.
    La partita si è svota fra il Tedesco e Russo . Il Russo ha dato scacco matto al tedesco.
    Il Russo ha detto al Tedesco. Vedi la serietà degli Ungheresi, prendono i profughi al confine e li spediscono in Germania. Fino a quando non collasserà e con la
    Germania l’europa. Poi a guardato me e ha detto, grandi chiacchere e fatti zero. I
    vostri capi sono cosi

    • elvetico scrive:

      Perfetto! Aggiungo che nei media europei-malgrado l’abbuffata di chiacchiere- Renzi&Co sono inesistenti, mentre in Italia i media stanno guadagnando l’Oscar dello Zerbino. Prima assoluta l’Ombra dell’Unità, seguita dal Corrierone, Repubblica, La Stampa ,Il Messaggero. La RAI è fuori concorso per manifesta superiorità nell’arte del Lecchino.

  2. Anonimo scrive:

    Cari amici, i commenti – con le modalità richieste – sono tornati: dunque dateci sotto, se volete…

  3. Eretico scrive:

    Ah, quasi dimenticavo: vergognoso – come messo in evidenza da Bastardo senza gloria in giornata – l’atteggiamento della Pubblica assistenza (Vareno Cucini), che ha ritirato la sala per l’Assemblea pubblica sul referendum sanitario. Ne riparleremo, ma intanto c’è una sola parola: vergogna!

    L’eretico

  4. Lo Smemorato scrive:

    A proposito del PS2, mi permetto di dissentire.
    I conti col passato non c’entrano nulla, il calcolo politico molto di più. Si è trattato, per dirla in modo brutale, di prendere due piccioni con una fava.
    La Germania – dichiarando urbi et orbi di aprire le proprie frontiere ai “profughi siriani” (e solo a loro, notare bene) – ha cancellato in un colpo il ricordo del trattamento brutale, quasi disumano (diciamocelo chiaro: semi-nazista), riservato alla Grecia a fine luglio, e si è procurata quella manodopera a basso costo (ma ben professionalizzata e poco islamizzata) di cui necessita la (sé dicente) “locomotiva tedesca” (Stato, si ricordi, con uno dei più bassi tassi di natalità del mondo).
    Ritorniamo ai fatti. Anche grazie alla Germania – che i conti col passato non li ha mai fatti, visto che i conti si saldano, e i tedeschi hanno pagato assai poco (chiedere ai superstiti di S. Anna, in proposito) – in Grecia si muore. Si muore. Si muore.
    Di contro, giusta le demenziali regole di Dublino 3 (firmato dal governo Letta), è grazie all’Italia – grazie all’Italia, grazie all’Italia, grazie all’Italia – e sopratutto alla nostra Marina ed al coraggio e dignità dei Lampedusani che migliaia di disperati, delle più diverse etnie, sfuggono alla fame del mare. Quella dama della carità della Merkel, riguardo a questi poveracci, non ha tardato ad intimarci la sostanziale sigillatura del Brennero.
    A proposito: il Brennero confina con l’Austria, mi pare. Ma forse la Germania ha fatto talmente i conti con il passato, da credere di essere tornata ai tempi dell’Anschluss.

    • ghino di tacco ....quello di radicofani scrive:

      purtroppo il ‘ seme ‘ a distanza di 70 anni ,non è cambiato,sono sempre
      i soliti delle panzer divisionen ,forse è sfuggito a diversi spettatori,
      ma io non ho visto una persona di colore tra quelli accolti alla stazione
      di Monaco di Baviera. Per il Brennero c’è poco da dire ancora oggi fino a Mezzocorona è considerato Sud tirolo dall’Austria.

  5. Edoardo Fantini scrive:

    Sai, Eretico, oltre che a scrivere cosa dovresti fare? Leggere il quarto capitolo del libro “Le conseguenze economiche della pace” scritto da John Maynard Keynes, autore che potrebbe piacerti visto che non era (come a te spesso piace definire) “nazifascista”, ma inglese, e fu inviato come rappresentante di sua Maestà britannica alla conferenza di Versailles. Potrebbe essere, quella lettura, un primo passo per chiarirti le dinamiche della politica internazionale che condizionarono i due conflitti mondiali. Scrivo “potrebbe” perché non ci giurerei che nemmeno Keynes possa indurti a non continuare a descrivere il mondo come diviso fra buoni e cattivi e a raccontare il secondo conflitto mondiale come una guerra che fu mossa per far prevalere il bene (gli Alleati) sul male (i “nazifascisti”). Però, chissà, a volte i miracoli…

  6. Eretico scrive:

    Caro Edoardo Fantini (sempre più spiritoso),
    accolgo volentieri il tuo suggerimento, per una RILETTURA del maestro Keynes (effettivamente è dall’Università che non lo riprendo nel dettaglio in mano).
    Ciò detto, se c’è uno che spesso cita “Le conseguenze economiche della pace” (presentazione libri, scuolina et alia), questi è proprio il sottoscritto, dunque il tuo è un sarcasmo davvero mal riposto. Inoltre, nessuno ha mai detto che una parte, nella Seconda guerra mondiale, fosse esente da critiche di ogni genere, ma potrò essere contento della sconfitta del nazifascismo, o no?

    Allo Smemorato (intervento stimolante): nell’altruismo c’è sempre anche interesse, soprattutto in politica, dunque mossa geniale, quella merkelliana (come scrivi anche tu, nisi fallor); aggiungiamo che il tuo ragionamento può valere appunto per l’alta politica, ma non credo valga molto per i volontari che sono andati a portare cibo e bevande ai nuovi arrivati.
    Non credo proprio che loro siano andati lì pensando alla nuova manodopera a basso prezzo (che magari toglie loro il lavoro…) in arrivo in Austria e Germania.

    L’eretico

    • Edoardo Fantini scrive:

      Allora, visto che il libro di Keynes lo conosci così bene da citarlo da un sacco di parti, ti consiglio qualche altra lettura. Per cominciare bisognerebbe tu avessi notizie sulla ferrovia Berlino-Bagdad. Non si trova molto in giro, ma sull’Enciclopedia Treccani, alla voce “petrolio” qualcosa c’è. Poi un libro che ha per titolo “Il petrolio nell’economia mondiale” scritto da Cesare Alimenti, dove a pag. 111 troverai perché è stato ucciso Saddam Hussein nel 2006. Certo che i soliti Alleati lo hanno eliminato perché era un dittatore, e la spiegazione senz’altro ti è piaciuta, però questo il libro è del 1939…Per ultimo avverti che sei contento della sconfitta del “nazifascismo”. Il trattato di pace di Parigi del 1947 fu imposto quando il fascismo non c’era più, eppure ci impoverì di molto. Forse non lo hai mai letto, altrimenti non capisco come si faccia a ritenere gli Alleati come nostri amici e di quale parte di quel trattato un italiano decrebbe essere contento.

  7. Eretico scrive:

    Ebbene sì, ribadisco di essere contento (stracontento) della sconfitta del nazi-fascismo, anche se, dopo, avrei voluto un’Italia molto diversa da quella che invece è stata; e un po’ mi meraviglia che ci sia ancora chi avrebbe voluto il contrario, evidentemente…

    L’eretico

    • Edoardo Fantini scrive:

      E ti definisci Eretico? Lo sai quanto è allineato il senso delle tue parole quello delle “storielle” che nella rossa Siena esistono dal 1944? E’ solo i una coincidenza?

  8. il Giaguaro scrive:

    Egregio Eretico
    sarà perché a distanza di tanti anni(oltre 70)non riesco a dimenticare gli occhi verdastri e freddi come quelli di un lupo di due tedeschi,pericolosissimi perché affamati ed in ritirata, i quali,con un locio in mano( per i cittadini di oggi:un papero) razziato chissà dove cui avevano mozzato la testa,verso la mezzanotte bussarono alla nostra porta pretendendo,pistole alla mano,che subito venisse spennato e cotto.A nulla valevano le offerte di cibo alternativo per far loro cambiare idea: ad ogni offerta annuivano affermativamente ma volevano anche il locio !Mio babbo,tipo abbastanza incazzereccio,ad un certo punto non si trattenne più e dalla rabbia prese il povero animale per il collo e lo sbatté in faccia al tedesco che era in cucina,di guardia alle operazioni di spennatura,mentre l’altro era stato distratto da certi giovani del vicinato ( avvisati non ho mai saputo da chi)i quali in altra stanza spiegavano le posizioni delle truppe alleate che stavano per arrivare a Siena.Seguirono minuti di estrema tensione,con mio babbo preso come ostaggio con pistole puntate alla schiena,mentre i due soldati sbandati cercavano di guadagnare una via di fuga avendo intuito che per loro si metteva male,con mia mamma ,attaccata al braccio di tedesco,che piangendo implorava che venisse rilasciato.Fortunatamente tutto si risolse con la fuga dei due tedeschi senza spargimento di sangue…e senza aver mangiato.
    Sarà per la paura provata quella notte,sarà per la Storia sulla Germania che in seguito ho potuto studiare,sarà per le esperienze lavorative che spesso ho dovuto affrontare con il tedesco europeizzato,sarà per tanti altri motivi ma io non mi fido del rapido cambiamento di umore della Merkel (ossia della Germania) nei confronti degli immigrati.Troppi sono gli argomenti che mi lasciano perplesso ed alla umanità teutonica non credo molto.Giustamente è stato fatto notare come l’invecchiamento demografico non sia un problema solo italiano…
    E’ il vecchio sogno di una Germania superpopolata,quindi potenza egemone in Europa?Già ora lo è, con 80 milioni di abitanti,io avrei preferito (unica volta in accordo con Andreotti !)che per almeno altri 20 anni rimanessero divisi…
    Infine. perché la fulminante umanità tedesca ricade su cittadini di pelle bianca soltanto?guardate le foto di ogni giornale e cercate,se ne siete capaci, un immigrato di colore fra i disperati che a braccia aperte vengono accolti in Germania ( e Austria ).
    Forse il nero affricano è più confacente al Mediterraneo?
    Insomma ci sono molte cose che non tornano,per me .
    Non sono un buon europeista ? forse,ma infine timeo danaos dona ferentes….

    • Marco Burroni scrive:

      Sarà che invece io ho avuto buone esperienze con i tedeschi e le tedesche che venivano a studiare a Siena negli anni ’90, sarà che le storie di guerra che mi ha raccontato mio padre mi hanno lasciato un ricordo molto più bonario dei tedeschi ( mio raccontava che a 2 anni entrava nelle loro tende e gli rubava la cioccolata sotto i loro squardi divertiti…) ma io ho una visione decisamente diversa.
      è innegabile che i tedeschi non riescano a rendersi simpatici, ed il loro atteggiamento è spesso quello “chiagni e fotti” come dicono a Napoli, ma loro hanno una visione ed un senso della realtà che manca totalmente a noi.

      Hanno capito perfettamente che questa “emergenza” non è un’emergenza, ma una situazione che durerà decenni, e si sono attrezzati per affrontarla molto prima e molto meglio di noi: si, è vero, stanno scegliendo gli immigrati migliori, ma è da 15 anni che hanno creato un mercato del lavoro che scoraggia gli immigrati meno qualificati e premia quelli più dotati. Ed i figli di questi immigrati saranno tedeschi, grazie ad un sistema scolastico ed un’assistenza sociale che noi nemmeno ci sogniamo.
      Del resto già oggi il 20% dei tedeschi sono di origine straniera (chi parla tedesco può avere maggiori inforamzioni qui http://www.bamf.de/SharedDocs/Anlagen/DE/Publikationen/Migrationsberichte/migrationsbericht-2012.pdf?__blob=publicationFile ).

      Insomma, saranno arroganti e tutto quel che volete ma hanno capito come gira il mondo meglio di noi, che pendiamo dalle labbra di quaqquaraquà come Renzi Grillo e da quelle di infami sciacalli come il dannoso Salvini… ma noi al solito crediamo di essere tanto furbi.

    • Marco Burroni scrive:

      … e non dimentichiamo l’impatto internazionale di questa scelta, soprattutto nel mondo musulmano: un paese cristiano che accetta nei suoi confini musulmani scacciati dalle loro terre da altri musulmani. Un miliardo e passa di islamici comincerà a farsi un po’ di domande sulla natura dell’ISIS e degli altri integralisti, forse cominceranno a capire che l’occidente non è così brutto come lo dipingono…

  9. VEDO NERO scrive:

    Vorrei che il Sig. Fantini facesse mente locale e si immedesimasse sull’ipotesi che Hitler avesse vinto la guerra. Pensi come sarebbe ora il mondo se ancora ci fosse vita, almeno quella che conosciamo. Baffino di sicuro si sarebbe facilmente liberato di noi italiani, figuriamoci, lui avrebbe voluto conquistare il mondo intero, esserne il padrone assoluto. Di sicuro non avrebbe esitato di fare un’altra guerra contro gli USA, per lui erano tutti rivali. E il suo contorno di criminali pazzi lo avrebbero appoggiato. E se avesse avuto la bomba atomica non ci avrebbe pensato due volte ad usarla senza limiti. Ora la situazione non è certo ottimale, ma non certo quella se avesse vinto il nazifascismo, il male assoluto. Concludo che anche Stalin era un delinquente criminale, ma non pazzo al punto di usare la bomba atomica. E poi anche il comunismo alla fine è caduto. La cosa veramente che ora manca è l’Unione Europea che non ha una politica autonoma. E’ una grave mancanza, ma non certo rimpiangere il nazifascismo mi sembra la soluzione.

  10. Lo Smemorato scrive:

    Gentile Eretico, non devo spiegare cosa sia uno spin o in frame. La foto pedopornografica del piccolo Aylan, le pensioni nel 2050, tutti i talk show inducono le persone a fare quello che le élite vogliono. Non ci sono solo a Siena gli omini della Coop! Faccio un esempio:la sanità italiana è la terza al mondo (fonte OCSE), ma anche su questo Blog c’è chi vagheggia fantomatiche cure d’oltralpe. Perché? Perché da 20 lo sente dire al TG. E potrei continuare. Tu pure a Siena, di frame, ne sai ben qualcosa…

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