La Casta sotto processo: non tutto è prescritto (e 3 Ps)
Un ottobre intenso, dal punto di vista processuale, per la Casta senesota: Ampugnano (Galaxopoly); prima udienza preliminare a Milano per Alexandria, ieri; abusi edilizi casolesi (Sonia Maggi sul Corriere di Siena odierno), tra prescrizioni e demolizioni.
In primo luogo, giova ripetere una cosa già scritta fino allo sfinimento (ma mai abbastanza, evidentemente): la PRESCRIZIONE non è in nessun modo un’assoluzione, per quanto i pennivendoli al soldo dei poteri forti, dalla Rai in giù, tentino in tutti i modi di fare passare questa vulgata. Non a caso, un imputato prescritto può tranquillamente decidere di rinunciarvi (o fare finta di, Penati Filippo docet, tanto per fare un esempio).
Che la prescrizuione per Ampugnano fosse nell’aria, era cosa nota, calendario alla mano; ma resta un fatto, giustamente evidenziato da esponenti del Comitato locale (l’unico capace di portare tanta gente in piazza, in quel dirompente novembre 2007): non tutto è stato prescritto. L’articolo 476 ed il 479, infatti, andranno in prescrizione nel 2020, quindi tempo per un I grado (magari anche un secondo), ci sarebbe. E nel 476 del Codice penale (Falso ideologico), rientrano tutti, pesci grossi, piccoli e medi: Biscardi, Namblard, Rizzi, Romoli, Torchia (che almeno NON è mai diventata Ministro), Viani, Mussari e Parlangeli. Con pene edittali che arrivano fino a 10 anni.
Un rammarico resta, anzi due: il tempo perduto per le notifiche, intollerabile (ed ovviamente non pagherà nessuno neanche per questo scandalo); il fatto che le istituzioni non abbiano chiamato in aula l’unico legale che Galaxopoly lo conosce fino nei suoi meandri più reconditi: il Superavvocato De Mossi, si capisce.
A livello personale, che dire? Per chi ha la memoria corta, rammento che l’unico bischero che sia stato giudicato in Tribunale per i fatti di Ampugnano (Concorso in violazione del segreto istruttorio), è il sottoscritto. Assolto: ma in quel caso, alla prescrizione non si è arrivati…
Per quanto concerne Milano, in qualche modo si è partiti: finalmente!
Per ora, siamo alle schermaglie delle parti: chi vivrà, vedrà…
Ps 1 Ignazio (Ignaro, copyright Travaglio) Marino dunque lascia la poltrona: il doppiopesismo piddino assurge a livelli da tregenda (quanto a scontrini e cene e pranzi, Renzi stesso molto, molto, molto più censurabile di Marino). A parte questo, piccole folle lo applaudono e manifestano per lui (Ignaro Marino): ci sono cose che con le carte di credito non si possono comprare, no?
Quando sloggerà il Valentini Bruno, statene tranquilli: a manifestare per lui, sarà grassa se ci saranno una dozzina di persone…
Ps 2 Augusto Mazzini, archistar senese, usa parole durissime contro lo smile di Clet Abraham (che a me francamente non fa né caldo, né freddo, essendo ben altri i problemi culturali di Sienina); se fossi Abraham, per par condicio direi qualcosa su San Miniato, visto che si parla di bellezze al vento…
Ps Nel rispondere a Bastardo senza gloria, il buon Fulvio Mancuso – vicesindaco della città – compie un clamoroso errore in LATINORUM (leggere sul Santo, per credere): scrive infatti NUNC HABEMUS SUMMA VERITAS; peccato che si dovrebbe scrivere NUNC HABEMUS SUMMAM VERITATEM. E il Mancuso rappresenta l’ala culturalizzata della Giunta che ci doveva portare ad essere la Capitale europea della Kultura, figuriamoci gli altri…
Il problema della risposta del Mancuso è anche un altro: non ha risposto. E qui ognuno si faccia le proprie idee. Un abbraccio.
Augusto Mazzini è per caso quel signore che ha realizzato lo splendido (?) centro direzionale del Monte dei Paschi a 2 passi dalle mura di Siena? No, perché se è lui forse faceva meglio a risparmiarsela l’arrabbiatura nei confronti di Clet. Il “sorriso” sul palazzo pubblico – per quanto opinabile – almeno si può eliminare…
Secondo te, Eretico, al tempo d’oggi un furbacchione quando ha l’occasione di arricchirsi tramite un reato ci pensa che la prescrizione potrà essere la sua salvezza oppure no? Se si: cosa si potrebbe fare per evitarlo, visto che i reati producono non pochi danni alla società civile? Ancora: perché la prescrizione decorre anche alla richiesta di appello di un imputato riconosciuto colpevole al primo grado di giudizio? Lo Stato ha già deciso: è il condannato che ricorre, quindi è lui che allunga i tempi. E’ intelligente concedergli la prescrizione perché lo Stato ci mette “troppo” ad esprimere tre gradi di giudizio, quando proprio quello Stato lo aveva riconosciuto colpevole al primo?
Senza entrare nel merito, mi sembra giusto precisare che la prescrizione, intervenuta in qualsiasi grado di giudizio, non corrisponde ad una assoluzione, ma neppure a una condanna. Questo è bene rimarcarlo, perché non sempre e non a tutti è chiaro.
La prescrizione è semplicemente una delle (tante purtroppo!) dimostrazioni della sconfitta della giustizia…
Se Augusto Mazzini è lo stesso che ha partorito lo splendido (?) progetto del Monte dei Paschi di viale Mazzini a ridosso delle mura medievali, forse ci avrebbe guadagnato a stare zitto…
Mi sembra che Mancuso sia addirittura professore di Storia e abbia fatto libri con il latino, ma forse solo quello medievale, Eretico, andate in google e lo trovate subito. Per me è solo la vicinanza di Valentini che lo sciupa. Se poi pensate che Vedovelli non c’è mai i risultati possono essere diversi?
Un saluto ed un off topic
Da un dibattito scaturito su Facebook, (a cui anch’io, come molti, brevissimamente ho partecipato) sono, pare, venuti fuori commenti importanti “di assoluta rilevanza”.
Io negli anni “d’oro della grande ascesa, e poi discesa”, ho vissuto per mia scelta, molto lontano da Siena. Sono sempre stato un normalissimo Senese, innamorato della sua città natale come moltissimi altri, quasi tutti.
Le possibilità offerte dalla tecnologia, mi hanno permesso, come avrebbero permesso a chiunque, di mantenermi informato su quello che stava succedendo a Siena. Ho sempre avuto, una certa malcelata insofferenza ed in qualche caso “avversione” a livello personale, per una “visione unica” e di “potere”. Rappresentata a Siena, dalla “cappa”, dai “grovigli” e dagli “interessi” che a siena riconducevano e riconducono tuttoggi ad un univoco “padrone”, rappresentato spesso, attraverso il vezzeggiativo di “babbo”. Il mio di Babbo si è sempre chiamato unicamente Cesare, solamente, e basta.
Dopo la brevissima introduzione personale, vorrei soffermarmi sulle “novità” che pare, vengano alla luce “solo adesso”. E che anche chi di informazione ci vive, ritiene di venirle a scoprire… “da poco”. A tal proposito, allego al mio commento, il link dell’articolo a cui mi riferisco.
http://www.agenziaimpress.it/misteri-mps-quelle-strane-dimissioni-di-parlangeli-con-i-cavalli-alla-mossa/
Sempre in riferimento “all’informazione a distanza”, allego anche alcuni video YouTube, che sono stati caricati in rete, molto prima del 2011. Magari i tanti Senesi che vivono ancora fuori Siena, potranno ancora farsi un’idea, di quello che succedeva a Siena, quando loro ed io, non c’eravamo.
Gli interventi a cui mi riferisco, riguardano in primo luogo, Raffaele Ascheri e l’Avvocato Luigi De Mossi impegnati a difendersi dalla denuncia querela per diffamazione a mezzo stampa, in riferimento alla quarta edizione dell’edizione “la Casta di Siena”.
https://www.youtube.com/watch?v=2oYtArjPd8U
Sempre in quel periodo, poi, poco dopo sempre a Siena si svolge un incontro, dove viene invitato il blogger analista, Paolo Barrai del sito Mercato Libero. Questo sotto il link della prima parte, delle quattro, della serata
https://www.youtube.com/watch?v=-FDeKnz1xgQ
Aggiungo anche, un’intervista sempre a Raffaele Ascheri, risalente al 2012
https://www.youtube.com/watch?v=bV03j4VcMUw
Tanto dovevo, a chi lotta e chi non lotta.
Senza entrare nel merito, inoltre, la prescrizione opera a tutela del cittadino che ha diritto ad un sistema giudiziario che funzioni (Autonomia ed Indipendenza della magistratura). Con la prescrizione funziona come vediamo… senza prescrizione i processi durerebbero fino alla morte dell’imputato.
Visto che hai parlato del colto Mancuso, che impartisce dotte lezioni, credo che quello che ha scritto sia allucinante. Sostenere come ha fatto Mancuso: “se oggi il bavaglio non c’è più è anche perché quattro o cinque sciagurati come me si sono presi la briga di liberare la città dalla cappa che partiva dalla politica (di tutti i colori) e arrivava ai mezzi di comunicazione. Non dico riconoscenza ma magari rispetto” è allucinante. Il nostro vicesindaco aggiunge anche “… dopo aver fatto cessare un sistema di potere (nessuno lo dimentichi…)” e “un sistema di potere è finito grazie a chi quella battaglia l’ha condotta”.
Anzichè ringraziare chi, in base a vecchie logiche di partito o per per accordi fatti all’ultimo tuffo (ogni riferimento al mare è casuale!, ha rimesso il Pd a comandare per insabbiare tutto, e vergognarsi di essere stato parte integrante (con la moglie) di quel sistema, pretende riconoscenza per averci liberato! Ma da cosa?
Le lezioncine sulla storia ed i giudizi, quindi le faccia ai suoi seguaci e si vergogni. Quando poi si vanta di essere uno dei liberatori della “guerra (per fortuna non armata in questo caso”), così sostiene,provi a pensare al povero David Rossi ed ai suoi familiari. Le armi non ci saranno state, ma la vittima sì. E lui ha fatto parte e fa ancora parte, quando sostiene che chi vuole chiarezza “è semplicemente fuori dal presente” di quella casta che ha distrutto Siena ed ha portato a tragiche conseguenze. Si vergogni, Mancuso. Ringrazi soltanto il fatto che ormai noi senesi siamo tutti pecoroni che le permettiamo di continaure a pontificare!
Quella guerra è finita e chi la ripropone negli stessi termini Per un motivo:
Grazie eretico, ancora distinguo il nominativo dall’accusativo, ti assicuro. Avevo in testa Nunc ecce summa veritas ma il conseguimento del possesso (habemus) di quella verità evidentemente ha preso il sopravvento: insomma la scrittura e il pensiero non andavano alla stessa velocità…Maria Lupi, che probabilmente di storia del diritto medievale ne sa qualcosa e parecchio…fa bene a ricordare cosa faccio nella vita…
A BSG invece faccio presente che stamani può trovare ampia risposta…
Saluti
Nunc habemus summam veritatem: ecce, ergo, coram vobis, summa veritas!
Caro Fulvio,
mi dispiace (ma neanche troppo, a dirla tutta) di avere fatto il professorino, ma quando ci vuole, ci vuole: de hoc, satis.
Sul contenuto Mps, dissento, e ci tornerò.
Per quanto riguarda i commenti sul Vicesindaco, ho dovuto censurare tre commenti, davvero troppo pesanti: riformulare, prego!
Ad Elisir (under 21, beato lui): la presenza di Acampa Giuseppe in Contrada mi è urtante assai, non a caso a causa sua non partecipo da tempo (anni) all’evento della benedizione del cavallo il giorno del Palio. Tanto la Selvina vince lo stesso, no?
L’eretico
certo è che se vincete anche nonostante questi gravi handicap allora siete proprio forti
Riporto anche qui la risposta…chi non capisce continua a ripetere di non averne avute.
Amen
Invece, soltanto per rispetto verso il Santo che me lo chiede, rispondo al saputello BSG, che non perde simpaticamente occasione di citarmi spesso con meleggiamenti ‘smart’, con queste piccole note i cui contenuti sfuggono soltanto a chi non sa, non vuole sapere o fa finta di non sapere. Intanto distinguiamo tra 2007 (acquisizione di Antonveneta con conseguente aumento di capitale) e 2011 (secondo aumento di capitale). In entrambi i casi nessuno dei c.d. stakeholders (comune, provincia, università, curia etc etc) si pronunciò contro le due operazioni. Al contrario, le mozioni di indirizzo deliberate in consiglio comunale alla quasi unanimità da sinistra a destra, sostennero e apprezzarono anche ex post sia l’acquisizione di antonveneta (mozione giugno 2009 per gli anni 2009-2013) che il secondo aumento di capitale (mozione settembre 2011 per gli anni 2012-2014), ribadendo peraltro che l’indipendenza strategica della banca, perseguita attraverso la non diluizione della partecipazione (ergo sopra il famoso 51%), dovesse essere valore da preservare anche per il futuro a tutela della non scalabilità della banca. Mi piace sottolineare che, nel 2009 in particolare, anche quei 4 consiglieri – e sottolineo 4 rispetto all’unanimità da sinistra a destra – che si distinguevano con un proprio ordine del giorno, pur essendo critici riguardo al prezzo pagato per Antonveneta riconoscevano che il suo acquisto fosse stato occasione di crescita patrimoniale per MPS e che, inoltre, l’indipendenza strategica (ancora quel 51%) era valore da tutelare anche per il futuro (così come poi la fondazione ha fatto). Se ci spostiamo sul versante Fondazione (ricordo che lo Statuto del Comune ancora oggi prevede che i deputali di nomina comunale si conformino agli indirizzi del Consiglio Comunale), basti rammentare che l’organo di indirizzo (DG), pur prendendo atto delle linee strategiche indicate dal Comune (indipendenza strategica e non diluizione della quota) e dagli altri stakeholders, prima di assumere qualsiasi decisione avviò un procedimento di verifica delle condizioni che, come tutti sanno, vennero confermate positivamente da Advisor internazionali sulla base, ATTENZIONE, dei bilanci e dei piani industriali presentati dalla Banca (bilanci che, come sanno tutti, sono sub iudice per la loro veridicità o meno…). Peraltro, la DG, quando avviò il percorso di verifica delle condizioni, anche dopo il parere positivo degli Advisor, non mancò di scrivere alla DA (organo gestionale che doveva concretamente decidere) che la stessa si sarebbe dovuta muovere nei limiti di legge e di Statuto. La DA adottò le delibere gestionali e venne autorizzata all’uopo dal Ministero anche in merito al contestato superamento della quota di debito assumibile (20% rispetto al valore del patrimonio). Giova, infine, ricordare che, fino a dicembre 2010 i vertici della banca (di fronte a rumors circolanti sul mercato) si premurarono addirittura di diffidare chi affermava che MPS avesse bisogno di aumento di capitale, salvo poi, improvvisamente dopo pochissimi mesi, affermare il contrario e sostenere la necessità dell’aumento di capitale suddetto. Ricordiamo ancora una volta, dunque, il focus su: 1) bilanci della banca sulla base dei quali advisor e soci fecero le loro scelte assumendo che fossero veritieri; 2) controlli operati da Bankitalia e da Ministero del Tesoro, rispettivamente, nella prima operazione di acquisizione e nel secondo aumento di capitale; 3) mancate due diligences all’atto della medesima acquisizione, etc etc.
Infine, non è male evidenziare che anche dopo il secondo aumento di capitale per 1,09mld di euro effettuato senza alcuna diluizione della partecipazione, l’atto di indirizzo programmatico del consiglio comunale (votato anch’esso alla quasi unanimità sempre da sinistra a destra) confermò l’apprezzamento per tale operazione. Della serie, quel famoso 51%, numero magico e tragico, ancora nell’autunno del 2011 era voluto e sostenuto da (quasi) tutti. Il famoso atto di “Grande presunzione”. Che, ovviamente, aveva alla base una serie di dati (i bilanci MPS ante 2012) e di azioni di controllo (Bankit, Ministero etc) che evidentemente erano stati il veicolo attraverso il quale pochi avevano convinto molti che quella strada era giusta, corretta e perseguibile.
Sperando di aver soddisfatto, seppur in parte, la sete di conoscenza (peraltro ricostruendo tasselli noti), porgo cordiali saluti.
p.s.: Il resto sono quisquiglie.
Ah, una piccola nota su Ampugnano: ricordo che il Comune di Siena (alias la attuale amministrazione) è stato il primo ente pubblico (territoriale e non) che, a fine 2013, ha deciso di costituirsi parte civile. Sono seguiti a ruota alcuni altri. Così, per rammentare sempre tutto.
La violazione dello statuto, come conferma il Mancuso, nonostante la pezza d’appoggio dell’autorizzazione del ministero, ci fu. Nel merito mi preme aggiungere che ogni deputato sia amministratore che generale, doveva tutelare il patrimonio della Fondazione. Fu tutelato con l’operazione “Fresh”? Aggiungo, che se andiamo a leggerci il codice etico della Fondazione, ci accorgeremo che è stato anch’esso ampiamente violato dai singoli deputati. O anche queste sono quisquiglie? Certo per uno che vuole salvarsi politicamente e ridisegnare la storia sono quisquiglie, ma le responsabilità sono del tutto evidenti. Cominci il Mancuso a far si di rendere pubbliche le sedute della deputazione ed i verbali di votazione, ne vedremo delle belle. Io quando sbaglio mi assumo le mie responsabilità, così ho imparato, mentre a Siena i nominati dalla politica negano l’evidenza. Ci vorrebbe solo un po’ d’umiltà. Ognuno si faccia le proprie idee.
il sig mancuso da Catanzaro ci rammenta quanto accaduto sia alla Fondazione sia alla BMPS facendo di ogni erba un fascio ovvero mette sullo stesso piano chi governava e governa la citta’di Siena e le opposizioni. Gentile sig mancuso ma un po’ di vergona qualcuno di voi piddini la prova e se la sente sulle spalle la responsabilità di del disastro perpetrato o le responsabilità sono generiche compresi tutti cittadin. Certo avervi votato la colpa è anche dei cittadini stessi. Mai sentito un componente del cda sia della banca MPS che della Fondazione, un amministratore del comune, della provincia della regione di matrice piddina chiedere scusa ai SENESI, si egregio sig. Mancuso da CATANZARO nessuno lo ha mai detto. E come al solito si chiama in causa le opposizioni. Complimenti, augurarvi buon lavoro è un eufemismo.
cara Antonella, arrivati a questo punto io comincerei a prendere in seria considerazione l’idea di chiedere anche scusa a questi amministratori
aggiungo che sicuramente noi senesi a differenza di voi avremo l’anello al naso altrimenti dovevate smettere di governare (non dare il voto al pd ovviamente). Ma che non si riesca nemmeno ad avere i verbali delle riunioni del CDA della Fondazione su questioni importanti e che hanno determinato il disastro, si sig. mancuso è successo un DISASTRO, per la città e ai cittadini senesi, perche’ un tal claric,h messo da voi al posto che occupa, si oppone non è tollerabile, addirittura è insopportabile. Oltre il danno anche la beffa.
Sor mancuso quisquiglie saranno per i suoi adepti a Siena si chiamano in altro modo ma evito di dirlo per rispetto all’eretico che mi ospita. Che ne dice di quanto dichiarato dal prof Ascheri circa l’autoestinzione della fondazione Mps e destinare i soldini rimasti per le cose che vanno in malora nella ns citta’, cosi smettete di fare danno come continuate a fare e qualcuno di voi che siede in quelle poltrone se ne vada a lavorare sul serio, ci dica signor mancuso
ma il bilancio del pd l’ha votato anche lo scaramin scaramello… risulta che c’è da pagare una fattura anche per andare in barca. Capitani piddini coraggiosi
Caro dott. Mancuso anche per un senese under21 come il sottoscritto le iniziative culturali presenti in questa città sono totalmente ridicole e ipocrite (vedere le papesse, un gran bel museo che mi rievoca ricordi d’ infanzia teneri), appore uno smile davanti la facciata del comune è la tipa espressione dell’ acculturizzazione renziana, povera di contenuti ricca di forma e slogan.
1 ps. Per l’ eretico sperando di non incorrere in querele, ma comunque speranzoso di una risposta.
-Come fa ad accettare l’ idea che il cavallo selvaiolo che viene portato nel Campo venga benedetto da un correttore per così dire….. Chiaccherato? Ogni contrada ha le sue ragioni e le sue idee, ma la sola idea di poter assistere ad un evento del genere nella mia di contrada mi da i brividi
Inoltre eretico … Ma che fine ha fatto il nostro bel faccino Gabriello Mancini? Non che mi manchi dio me ne voglia, ma per semplice curiosità
Sempre per Mazzini, super architetto, la chiesa di San miniato cosa dire
Ringrazio Raffaele per aver censurato alcuni commenti evidentemente offensivi: la censura all’offesa è degna di menzione di questi tempi, non tanto perché tutela di chi tiene un blog, ma a garanzia di un confronto civile…Noto in qualche commento la persistenza di toni di stampo vagamente leghista (si, sono nato a Catanzaro, vivo a Siena dal 1985 – ero 18enne – ed essendo avvocato, oltre che docente all’unisi, forse mi girano doppiamente le palle per quel che è occorso…intelligentibus pauca.. o intelligenti pauca nella variante al singolare – per palati giustamente esigenti come quello dell’eretico).
Detto questo, solo per comodità di lettura, riporto anche qui la risposta a BSG postata anche sul blog del Santo. Ovviamente non mi ritengo depositario di verità assolute ma credo che, mentre si aspettano i verbali della Fondazione (ah, ho detto altrove che la trasparenza fa bene in primo luogo a chi la offre), possiamo intanto partire da quella dei documenti già pubblici che forse non sono stati letti e discussi a dovere:
“Leggete le mozioni di indirizzo del 2009 e del 2011 del consiglio comunale (compreso l’odg del 2009 presentato da 4 consiglieri delle liste civiche). Nessuno contestava la validità dell’acqusizione dj Antonveneta (al massimo i 4 civici ne contestavano il prezzo) e soprattutto tutti, proprio tutti, confermavano anche per il futuro la
necessità di mantenere l’indipendenza strategica della banca alias il 51% famoso.
Poi andiamo pure sui livelli della fondazione. Se vogliamo parlare dell’ultimo aumento di capitale allora diciamo chiaramente che:
1) la DG (organo di indirizzo e non di gestione come la DA) sulla base del parere di Advisor internazionali (a loro volta basati sui dati di bilancio e del piano industriale della banca…e qui si capisce cosa intendo) dette come INDIRIZZO alla DA di verificare se ci potevano essere le condizioni per l’aumento di capitale a condizione che SI RIMANESSE NEI LIMITI DI LEGGE E DI STATUTO. Dopodiché la DA assunse le sue determinazioni gestionali decidendo per l’aumento di capitale ottenendo la relativa autorizzazione dal
Ministero del Tesoro. Questi sono i fatti. Poi non entro in tecnicismi legati alla qualità di asset che – ed è controverso da quel che capisco – da considerarsi asset patrimoniali o debito.
Ribadisco comunque che fino al settembre 2011 nessuno, dico nessuno sollevò obiezioni nelle assemblee degli stakeholders (a cominciare dal consiglio comunale che votava alla quasi unanimità) né sul 51% né sull’aumento di capitale”.
A proposito di S.Miniato….
Fossi Abrham chiederei anche :
– come si spiega la costruzione di un colosso di 12 piani ( Le Scotte per intenderci) su una collina ed un quartiere residenziale in una buca?se non ci furono errori nelle carte tecniche dei grandi urbanisti si deve ammettere che la logica fu quella del Marchese del Grillo e cioe’ che la plebe ” un vale un cazzo”.A meno che la spiegazione non sia nascosta nei milioni di mc.di terra da scavare,spostare e reimpiegare altove…
– quanto è costata ai senesi tutta la ” riqualificazione urbanistica”di S.Miniato per mitigare/mascherare l’orrore della mitica “architettura strutturale” tanto cara ai giovani cervelli pensanti urbanisti senesi dell’epoca?io sono rimasto a 80 miliardi di vecchie lire…piano di riqualificazione di un quartiere di appena 30 anni ,non di uno del’300 !!!
– dove erano i giovani cervelli pensanti urbanisti( ma non solo loro )senesi quando fu spostato il traffico cittadino sempre più’ in la’ senza preoccuparsi delle conseguenze indotte dal punto di vista della qualità’ della vita di quelli di la’…..
Via,via da Siena per chi è ancora in tempo!!!!!
http://ilsantodisiena.com/2015/10/15/libero-contributo-le-comprensibili-agitazioni-di-un-ex-sindaco-che-non-contribuiscono-a-fare-chiarezza-con-obiettivita-ne-ad-offrire-una-visione-utile-per-il-futuro/
Bla bla bla caro mancuso il dado e’ tratto indietro non si pio’ tornare, la banca e’ persa per sempre e le chiacchere le porta via il vento. Qualcuno in modo ironico la banca la chiamava la “mucca” certo era una mucca che pur spremendola non la dovevate uccidere (ovvio voi del partito egemone) andava spremuta ma anche curata all’occorenza. Invece e’ morta la mucca, senza pieta’. Presidente della fondazione, direttore generale, presidente della banca. Tutte persone sbagliate nel posto giusto. Sor mancuso sara’ il caso di “buttarla” nella sfortuna. Siamo davvero sfortunati a Siena. Piccinini noi.
Certo che è molto facile utilizzare stupide formule di tipo fascio-leghiste per attaccare il Vice Sindaco, anche considerando la circostanza che accomuna la sua provenienza a quella del provetto banchiere. Inviterei però a stare sui fatti, anche vedendo che la discussione ha preso piede, e chissà che non possa essere la volta buona per fare un pò di chiarezza. E in questo devo apprezzare, mio malgrado e per la prima volta, l’impegno (o la follia?) di Mancuso, persona sicuramente non estranea ai fatti di Siena degli ultimi anni.
Faccio solo due precisazioni.
La prima riguardo alla suddetta formula fascio-leghista. Inviterei l’Eretico, sempre molto informato sui fatti e presente fin dai tempi di Antonveneta (a differenza di tanti che oggi fanno i sapientini), di provare a fare un elenco di senesoni, di sinistra e di destra, che hanno fatto parte del Groviglio e di tutte le vicende, probabilmente mettendo in tasca anche bei soldoni mentre tutto andava a scatafascio. Per quanto mi riguarda sono peggio questi dei cosiddetti “stranieri”.
La seconda che segue la prima. Come mai nessuno, nemmeno il Mancuso, nomina mai le persone che si sono battute contro questi maneggii? Leggo che qualcuno c’è stato ma non riesco a capire chi sono e se appartenevano a partiti, organizzazioni o altro.
Se volete chiarezza cercate di farla a favore di tutti e a 360 gradi.
Grazie e saluti a tutti
Il partito egemone era ed è, diviso in molte parti. La scelta di Antonveneta viene da quella comandata dal provetto banchiere con il fido scudiere chianino non del tutto consapevole del casino dove stava cacciando la città e se stesso. Insomma uno faceva Don Chisciotte e l’altro uno scarso Sancio Panza. Tutti gli altri o quasi si fidavano di ciò che gli veniva propinato con tanto di piani industriali oggi dimostratisi folli, numeri che tornavano, advisor che certificavano la correttezza delle operazioni, ministero e bankitalia che avallavano con il benestare della Consob. I poveri politichetti di provincia, molti anche convinti di essere autonomi ed intelligenti, cosa potevano obiettare davanti a tante e autorevoli argomentazioni? I più rimasero stupiti ed inorgogliti del potere di fuoco che poteva esprimere Siena nel mondo della finanza internazionale. E si fecero fregare, né più né meno degli ignari cittadini che, giustamente, oggi sono incazzati perché comunque quelle erano le persone alle quali avevano dato la loro fiducia per gestire al meglio il tesoro della città. Quando dai banchi dell’opposizione iniziarono (non subito) a levarsi le prime voci contrarie furono scambiate per le solite menate con le quali detti consiglieri erano soliti ammorbare i consigli comunali. Fu un errore clamoroso, ma se questi illuminati avessero fatto meno polemiche sterili prima forse sarebbero stati presi più sul serio dopo. Questa in sintesi la storia di quegli anni.
E’ dentro al calderone del “tutti colpevoli” che i veri responsabili stanno comodi. Smettete di mirare Mancuso che a quei tempi contava come il 2 di picche quando briscola è cuori (oggi di più ma poco) e concentratevi su quello che dice. Chi fece i piani industriali taroccati? Quali illustri istituzioni non senesi le avallarono? Chi tenne la barra politica ferma sulle posizioni della banca fino alla fine del 2011? Se rispondete a queste domande, avete già fatto un bel pezzo di strada per scoprire i responsabili del disastro. Su, non è poi così difficile.
Signori guardiamoci in faccia perfavore e non nascondiamoci dietro un dito, il PD ha rovinato Siena e su questo siamo tutti d’accordo, ma che pensate che quell altri stavano a guardare? Andate a vedere quanti figli e parenti stretti della famosa”opposizione” senesota, sono a roma a fare i portaborse o con incarichi dirigenziali…. Pensate glieli abbiano dati a titolo di merito?. Il fatto é che a Siena non c é mai stata un opposizione, ma c é sempre stata una parola che ci fa rima…ed inizia con “corr….”.
Giusto per capire: che vuol dire fascio-leghista?
Il Mazzini evidentemente si occupa di estetica nel suo tempo libero visto che Siena è piena di conferme che quando lavora non è mai riuscito a partorire qualcosa di esteticamente decente
Fulvio Mancuso nel suo commento del 14 ottobre (ore 12,06) porta ad esempio la costituzione di parte civile del Comune di Siena nel processo Ampugnano. Ma non chiarisce che l’iniziativa di Siena, come quella del Comune di Sovicille, ha scavalcato le mobilitazioni dei cittadini contrari all’ampliamento, con una motivazione opposta alle loro: infatti sosteneva che la mancata realizzazione dell’ampliamento avrebbe causato un danno alle comunità!
Forse mi sbaglierò, ma la vedo in un modo un po’ diverso perché la causa di tutto il disastro Siena non è addebitabile tutto ai soliti forestieri. Non ci dobbiamo nascondere dietro al dito perché se i senesi avessero avuto un minimo di attributi, il Valentini non avrebbe dovuto essere nemmeno il nostro sindaco, molti meno voti invece….. Siena è una città ancora viziata, la Mucca Monte ha regalato tanti soldini, l’ha viziata, ingrassata, anestetizzata, finché la cosa ha retto tutto bene, ma tuttora molti concittadini devono pagare i debiti di riconoscenza alla Casta e quindi è intuibile capire chi il colpevole maggiore. I senesi. Ed ancora c’è l’onda lunga dei ricchi pensionamenti ed esodi e per un po’ ci sarà un po’ di benessere, ma nel futuro,per i giovani, è terra bruciata perché il serbatoio occupazionale, la Banca, non c’è più e presto non sarà nemmeno senese. I francesi hanno fatto scuola, sarebbe bello vedere un Mussari, un Vigni inseguiti dalla folla inferocita è un’utopia, anzi i marioli vengono tuttora rispettati e quindi vediamo di ricordarci tante cose accadute a Siena quando ci saranno le future molto probabili elezioni del Sindaco. Non rieleggiamo uomini della Casta, che fanno finta di non esserlo, come il nostro Brunetto. Comunque io resto sempre dell’idea che sarebbe bella una lista civica con l’Eretico, Bastardo senza Gloria, altri bloggers e gente onesta; io la voterei di sicuro.
Mentre riporto di seguito un commento pubblicato sul profilo Facebook di Enrico Tucci in merito all’auspicato chiarimento sul MPS scaturito sui social, che dovrà essere sereno e costruttivo, ma “spietato” ovvero senza sconti per nessuno, voglio solo correggere l’intervento di Cafiero, pur molto condivisibile al pari di tanti altri, sulla tempistica dell’opposizione ad Antonveneta; per quanto riguarda il sottoscritto, e le Liste Civiche Senesi di cui allora facevo parte, i dubbi furono sollevati immediatamente e ribaditi dal sottoscritto nella prima occasione utile, ovvero l’assemblea MPS per l’acquisizione Antonveneta del 6 marzo 2008. Se vuole ho i verbali di detta assemblea e di tutte le seguenti. Di tanti altri che ora sbraitano tanto non si avevano notizie.
“Concordo con Lorenzini. Lasciare il passo ai giovani, o comunque a gente nuova, è una cosa fondamentale. Penso però che questo passaggio debba essere preceduto da una totale chiarezza e trasparenza sul passato, fatto con documenti pubblici e ufficiali, anche con nomi e cognomi, proprio per facilitare le individuazioni delle responsabilità, delle connivenze, o delle complicità che hanno contrassegnato questi anni tragici, e consentire a chi verrà di fare scelte informate e consapevoli. Troppi furbetti hanno usato l’alibi di “non poter sapere certe cose”. Penso che in questo senso la proposta di Massimiliano di coinvolgere Daniele Magrini, ma anche lo stesso Lorenzini, o Raffele Ascheri, in un dibattito sicuramente serrato, ma sereno e costruttivo, con la presenza di persone di varia estrazione politica, sia veramente importante, anche perchè sarebbe la prima volta che succede. Vedremo anche chi ha il coraggio di venire, e di tentare di fare qualcosa di utile per la Comunità, e chi invece preferirà continuare ad inventare, offendere e diffamare sottraendosi al confronto, forse perchè può contare su una partecipazione ai dibattiti molto acerba, diciamo dal 2012-2013, ovvero quando la maggior parte dei disastri era già consumata, nell’indifferenza di tanti pontificatori attuali. Per quanto mi riguarda sono disponibile da subito, partendo dall’archivio pubblico di Pietraserena che in qualche modo racconta abbastanza precisamente gli eventi disastrosi degli ultimi 10 anni. Scusate se chiudo con un refrain che uso da anni: senza chiarezza sul passato non ci potrà essere fiducia in un futuro
Adesso rileggete tutto bene con la sentenza di appello in mano. Alcune di quelle persone coinvolte ora completamente scagionate hanno dovuto affrontare seri problemi di depressione e neurologici. La ruota gira e spesso è meglio tacere…