Eretico di SienaManuale di sopravvivenza contro i turisti - Eretico di Siena

Manuale di sopravvivenza contro i turisti

- 07/12/15

Siena centro invasa da turisti, in massima parte italiani: chiunque abiti in centro o lo frequenti, se ne sarà accorto.

Premettiamo subito: cosa buona e giusta, fonte di introiti (non certo per tutti, peraltro), e felicità varia. Libiamo. Esultino pure i corifei piddini (Piazza del Campo fu costruita sotto Veltroni, se non erro…). Detto questo, è lecito anche aprire un dibattito (ironico) sull’invasione suddetta di più o meno danarosi foresti? Lo sanno lorsignori che nella non lontanissima Firenze (piddina anch’essa) si è aperto un serio dibattito sull’invasione turistica, o – meglio ancora – i corifei piddini sono vagamente informati di ciò che accade a Barcellona, con un Sindaco che si schiera CON i residenti CONTRO i turisti?

Dibattito ironico, appunto: lo scriviamo per tutti, ma in particolare per l’avvocato De Martino, colui per il quale si può fare ironia e satira SOLO, SOLAMENTE e SOLTANTO se lo si proclama ai 4 venti almeno mezz’ora prima, in carta da bollo autenticata.

Buona lettura, dunque!

 

PRIMA REGOLA: OMAGGIARE L’ASSESSORE PALLAI

Ci sono ancora degli ingenui che credono che tutta questa massa di turisti venga in città per vedere le bellezze artistico-culturali-storiche senesi…che, sì, hanno un peso, un’influenza. Marginale, però.

Il motivo cogente dell’arrivo in massa, è piuttosto la presenza in loco dell’Assessore al Turismo più fashion che ci sia (la Boschi non la vorrebbe mai e poi mai, al Governo, perché ne sarebbe gelosissima). Dunque, prima regola: omaggiare, in modo devoto, l’Assessore Pallai ogni mattina, non solo i festivi.

In attesa che siano pronte le statuine semoventi commissionate ad un noto artigiano del legno dalla Confesercenti, in una città ormai allo sbando religioso, è permesso anche un caso di sincretismo senesota prenatalizio: in attesa appunto delle statuine raffiguranti la Pallai targate Confesercenti, per intanto si può omaggiare l’Assessore al Turismo anche davanti ad un qualunque tabernacolo. Più preghiere, meno selfie.

 

PARCHEGGIARE (I)? MISSION IMPOSSIBLE…

In questi giorni, parcheggiare in centro (nelle regole) è impossibile: dunque viva l’arte di arrangiarsi, no? I foresti vi rubano gli ultimi posti-macchina disponibili? Dopo un paio di imprecazioni, c’è chi gioca la carta del municipalismo, dell’orgoglio di appartenenza, per cercare di evitare la potenziale multa, sempre in agguato: si esibisce un fazzoletto di Contrada sul cruscotto, o una sciarpa della Robur o della Mens sana, e si spera che l’ausiliare del traffico o il vigile ti risparmi.

Non sempre funziona, ma, almeno, uno può dire a se stesso di averci provato…

 

PARCHEGGIARE (II)? IL DILEMMA ETICO

Vedete un foresto che sta per pagare l’obolo alla Siena parcheggi, e sono le 20 passate: che fate, glielo dite che sono soldi letteralmente regalati alla municipalizzata, gestita more solito dal Pd? Questo sì, che è un dilemma etico, perdinci.

Personalmente, lo ammetto: io – forse con scarso senso municipalistico, o forse anche no – lo faccio presente al foresto di turno. Poi faccia lui. Mi è capitato più volte. E voi?

 

INFORMAZIONI: COSA FARE?

Vi vengono chieste informazioni da parte di un turista: cosa fare?

Che diamine: si risponde, e con una certa cortesia, ci mancherebbe anche altro.

Se però il richiedente, a pelle, vi sta un po’ sugli zibidei, o magari parecchio? Se non si sa porre, nel domandare le cose? Nessuno fra i lettori ha mai barato, mandando il malcapitato verso una via sbagliata? Il Lucifero che in ognuno di noi alberga, non ha mai preso il sopravvento? Chissà, chissà…

 

REGOLATORI DI TRAFFICO PEDESTRE?

Forse anche Pier Pettinaio si sarebbe lasciato andare a qualche imprecazione border line, camminando per Banchi di sopra in questi giorni.

Urgono regolatori del traffico bipede: però non saprei proprio come fare. Meno male che c’è una Giunta all’altezza, che ha fatto del problem solving una autentica ragione di vita. In ogni caso, ex malo bonum, come una volta ebbe a dire anche Berlusconi: con le arterie principali iperintasate di pedestrians, si possono riscoprire i vicoli (tipo quello a Pier Pettinaio dedicato).

 

DA HOMO VILLICUS A HOMO PALLAIANUS

E concludiamo con il problema dei problemi: il fatto è che non siamo del tutto preparati a queste invasioni. Siamo cresciuti in una città in cui prevaleva (pur con lodevoli eccezioni) l’homo villicus, lo zotico municipalista, pronto a fendere la folla (allora, solo estiva) all’insegna del “ma che cazzo ci sarete venuti a fa’, Madonna…”), ovvero del “per me nei giorni del Palio si dovrebbero sbarra’ le porte”, e giù, magari, golino d’ordinanza per qualche malcapitato foresto.

Ora, all’improvviso, da homo villicus il senese medio è costretto a diventare una sorta di gentleman, poliglotta e forbito, implicitamente in ginocchio nella speranza che i foresti sgancino l’obolo agognato.

Ci vuole una generazione (ed un assottigliamento ulteriore dei risparmi familiari), però, prima che realisticamente possa compiersi il passaggio antropologico dall’homo villicus di cui sopra all’homo pallaianus, pronto a squadernare un sorriso a 32 denti ad ogni turista, in quanto tale.

Nel frattempo, ci possiamo beare del mercato in piazza, in quella piazza che il Pd seppe costruire, quando Veltroni ne era acclamato segretario. Gaudeamus igitur…

 

Ps  E mentre Siena incassa, cadono mattoni dalle mura: il Santo lo ha puntualmente documentato in queste ore.

Ma va bene così, è “benaltrismo”, come scrivono i corifei piddini: sperando sempre che, quando cadono i mattoni da una decina di metri, ci siano i figli degli altri, a passare di sotto. O, magari, un turista: perché no?

34 Commenti su Manuale di sopravvivenza contro i turisti

  1. maurice scrive:

    caro eretico vengo da fuori…..ho pagato per comprare nel mercato del campo 10€ di parking…..un pò ho girato poi mi sono dovuto arrendere……ma non sono un pò cari €2,00 ogni ora??? meno male che ci vengo poco in questo paesone……………..

  2. VEDO NERO scrive:

    Belle le mura di Siena, dopo il Chianti, la Cinta, il Panforte e altri prodotti tipici senesi l’ultimo: il cappero doc senese. Quante di queste simpatiche piantine adornano le mura cittadine, fanno proprio pendant. Il problema è che qualche volta puo’ cadere un mattone, ma che ci volete fare, questo è solo un altro passo verso la nuova Siena sempre più sinistra. e allora perché arrabbiarsi? Perché? Perché allegri bisogna stare che il nostro piangere fa male al re, fa male al ricco, al cardinale diventan tristi se noi piangiam! Le figure sono un po’ diverse oggi, ma è sempre il potere che schiaccia il povero popolo. Sveglia senesi alle prossime elezioni pensateci due volte per chi votare.

  3. VEDO NERO scrive:

    Il libro ‘2019’? Mi piace, si. L’ho comprati diversi per regalarli ai vari parenti e conoscenti.

  4. Senesediritorno scrive:

    la Treccani definisce Turismo come ” L’insieme di attività e di servizi a carattere polivalente che si riferiscono al trasferimento temporaneo di persone dalla località di abituale residenza ad altra località per fini di svago, riposo, cultura, curiosità, cura, sport”..
    Bene: rispetto a tale definizione, il Turismo di cui gode (!!!! sic) la nostra Città si contraddistingue soprattutto’per il termine “temporaneo”, dando vita ad una sorta di veloce transumanza di mandrie umane che si accalcano di fronte ai soliti negozi cui è da ritenere che molte guide siano particolarmente “affezionate” (sicuramente solo per genuino apprezzamento)..Con quali effetti?
    A parte il disagio di certi incolonnamenti che si spostano siccome fiumane che tutto travolgono pur senza avere gli occhi in alto a guardare le bellezze in mezzo alle quali si muovono, cosa rimane del “grosso” del turismo senese? a mio avviso proprio ben poco se non il sudiciume e gli incasinamenti al traffico generati da decine e decine di torpedoni giornalieri.
    Il turismo “vero”, quello che implica e si estrinseca in soggiorni meditati rivolti a gustare il meglio della cultura storica, delle bellezze artistiche e paesaggistiche e delle tradizioni più illustri della nostra Siena, è davvero marginale: si pubblichino al riguardo statistiche vere e non truccate stile Expo (dove anche le immense code sono state descritte come espressione di un successo di pubblico incontenibile, tralasciando di omettere i mille trucchi con cui tali folle venivano “adescate” per raggiungere i fatidici 20 mil di visitatori: a quando un bilancio economico veridico e verificabile di Expo?) e si vedrà il fallimento che avvolge a Siena anche il “turismo”!!
    Non esiste -che io sappia- nessun programma organizzato dalle istituzioni civiche senesi che proponga la valorizzazione delle decine di borghi e paesini, che circondano la nostra città e li promuovano a punti di approdo e di partenza per escursioni qualitative: sollecitare con adeguati pacchetti di proposte il soggiorno in località satelliti rispetto a Siena farebbe respiro ed ampiezza all’offerta turistica complessiva.
    Il turista “fai da te” peraltro deve arrangiarsi di fronte alle scarne indicazioni che lo accolgono: sul tratto della risalita dalla Stazione fino a Piazza Salimbeni non c’è traccia di vigili o guide che possano convogliare i visitatori, costretti davvero a dipendere dalla cortesia dei residenti per avere lumi sui percorsi da seguire.
    Forse le istituzioni cittadine preposte saranno esauste dopo l’offerta ai locali e ai turisti di animali e volatili di plastica e di donne dalle forme più che esuberanti! ma nel frattempo il SMS, la Pinacoteca e tantissimo altro di cui tralascio menzione giace in un limbo: anzi scivola verso un degrado che alla fine farà apparire come ” salvatori ” i soliti organizzatori di eventi che hanno sottratto per tre mesi piazza Jacopo della Quercia alla fruibilità di noi cittadini e che da anni gestiscono parte del patrimonio artistico della città come “cosa loro”!!!
    In queste mie riflessioni incomplete non c’e alcun rigurgito elitario, si intenda bene, ma solo l’amarezza per la situazione e il risentimento verso chi non sa e non riesce a gestire con decoro e intelligenza l’unica risorsa rimasta alla nostra città, consentendo e incoraggiando solo la proliferazione di mangifici seriali (come pizzerie, kebab o pseudo ristoranti/bar) di qualità sempre più modesta.

  5. Eretico scrive:

    Caro Senesediritorno, concordo in pieno, come immaginerai; ai cantori delle magnifiche sorti e progressive del turismo senesota, raccomanderei appunto – e molto semplicemente – di documentarsi, per esempio su ciò che sta accadendo a Barcellona: da par nostro, ovviamente ne riparleremo…

    A “Vedonero”: grazie dei complimenti per “2019”, e buonissima lettura (secondo me, non sei ancora arrivato al primo grande colpo di scena…).

    Buona Immacolata a tutti, e Dio ci conservi la pellegrina Pallai!

    L’eretico

  6. Biccherna scrive:

    A proposito di turisti, e in particolare di Pellegrini, stamani con sommo piacere ho sentito l ‘ intervista alla Sonia e al Paolino che chiaramente si sono fatti trovare pronti in San Pietro per decantare la Via Francigena. La Sonia c’ha tenuto a specificare la data di partenza da Siena : Il 1 dicembre. Sbaglio o sulla nazione di domenica 6 si è ‘ fatta fotografare in piazza del campo ai mercatini? Mah…..questo giubileo ci ha già fatto un dono ….l’ubiquità della Pallai…..

    • Eretico scrive:

      A Biccherna ed a Stefano Ricci: mi sono perso questa chicca del tandem di brain trust della Giunta Valentini, purtroppo; e sull’ubiquità della Pallai, che dire? Niente, perchè il rischio di accusa di misoginia è sempre dietro l’angolo…

      Complimenti a Senesediritorno per l’attenzione e la cura nella lettura del capolavoro ereticale!

      L’eretico

      • Senesediritorno scrive:

        RICHIESTA DI CHIARIMENTO CIRCA UN VOCABOLO
        A pag. 186 di “2019” viene fatto riferimento alla “figura di Gallinaccio, popolare e sanguinario macellaio fontebrandino”
        Al quartultimo capoverso vengono citati versi di “Agostino Fantastici dedicati proprio allo ‘strascino’ di FONTEBRANDA”.
        Poiché sono ocaiolo anche io, ho sobbalzato: ho sempre saputo che gli addetti ai macelli venivano chiamati “sgrascini” (cfr nota riportata in calce e tratta da un’interessante cronistoria sui Macelli rinvenibile a questo link: http://www.pubblicitaitalia.com/eurocarni/2007/1/7147.html), mentre il sostantivo “Strascino” veniva ad indicare (Grande Dizionario Gabrielli cfr):
        s.m.
        1 raro) Venditore ambulante di carne scadente.
        Caro Eretico pongo il problema del termine “sgrascino/strascino”per mero amore -diciamo- filologico e anche perché nel leggere riferimenti storici così interessanti non mi è possibile non dare spazio alla curiosità che certe citazioni non mancano di suscitare. Non mi consideri petulante, ma gustare un libro per me significa apprezzarne oltre la trama (l’ho finito !!!!!!!) anche i succosi dettagli che, come in 2019, impreziosiscono il racconto. Grazie per l’attenzione

        —Nota storica sui macelli e gli addetti—
        Col passare degli anni le strutture cambiarono e così si passò, ove possibile, al sistema delle grandi sale di macellazione con posti fissi di abbattimento e da allora, per coprire la lavorazione (prima eseguita direttamente dai macellai), fu necessario l’intervento di squadre e cooperative di operai abbattitori (a Siena chiamati gli “sgrascini”, in altre parti della Toscana gli “spellini”).

        • Eretico scrive:

          Carissimo Senesediritorno,
          magari ce ne fossero, di lettori attenti e scrupolosi come dimostri di essere.

          Ora sono a giro, ma ti posso subito rispondere che il termine “strascino”, riferito a Gallinaccio fontebrandino, l’ho desunto da un pregevole volume sulla storia dell’Oca, del compianto professor Cardini.

          Complimenti, di nuovo, dall’eretico

          • Augusto Codogno scrive:

            A fine 800 uscì il volume “Le rime di Niccolò Campani detto Lo Strascino da Siena”. Anche in quel caso gli autori propendevano per il fatto che il vocabolo “strascino” derivasse da “sgrascino” e cioè macellaio.
            In partciolare il termine era usato nel senese e nell’aretino come sinonimo di “spellatore” e quindi toglitore di “grascia”.
            La notizia più antica che ho rinvenuto sul vocabolo risale al 1400, ma probabilmente potrebbe essere anche più antica perchè il termine “grascia” era già in uso nella siena del 1200.

          • Eretico scrive:

            Carissimo Augusto,
            grazie davvero per la preziosa precisazione, che va appunto nel senso indicato dal professor Cardini nel suo volume di storia ocaiola.

            Ti aspetto venerdì alle 18 alla Senese, dunque…

            L’eretico

  7. Paolo Panzieri scrive:

    Il problema sarebbe stato semplice.
    Le infrastrutture (parcheggi) dovrebbero essere realizzate dove servono, perché i cittadini le richiedono e non dove gli amministratori pensano di realizzarle, per poi “indirizzarci” i cittadini.
    Ci sono centinaia di posti auto inutilizzati trai Pispini e Viale Sardegna (salvo se altri), perché i cittadini non vi si fanno “indirizzare”.
    L’approdo dei turisti a Siena è sempre stata la zona S.Prospero, che infatti è ormai da anni un grande parcheggio a cielo aperto.
    Ed i parcheggi sarebbero dovuti essere realizzati in quella zona per essere utili davvero, magari al posto / sotto lo “stadio bomboniera”.
    E magari vicino all’ospedale la cui viabilità è un vituperio delle genti.
    La favola insegna (o dovrebbe avere insegnato), infatti, che il mercato è il mercato ed è sostanzialmente libero, si può indirizzare entro ceri limiti ma mai pretendere di esautorarlo, magari con qualche piano quinquennale di storica, sovietica memoria …

    PS: A proposito. Ma qualcuno l’ha visto il nuovo deposito degli autobus posto tra le rotonde di Malizia e Vico Alto? L’assessore si sarà chiesto quale sarà l’impatto sul traffico ipercongestionato che affigge già quella zona? Eppoi a chi serve? Continuiamo a potenziare infrastrutture per una stazione dove mancano treni e quindi passeggeri …
    No in questa città la massima di cui sopra non è stata ancora recepita.

  8. Stefano ricci scrive:

    Nota di colore in questa giornata di festa: pallai e Mazzini intervistati in piazza San Pietro al tg1 come pellegrini che hanno percorso il cammino di penitenza lungo la via francigena……
    spero abbiano ponderato molto lungo il loro cammino sul significato di pellegrinaggio e di misericordia (e magari modestia…)
    Però…… mah, così mi sembra solo una moda, uno spot politico strombazzato.
    Ma sicuramente mi sbaglio io….

  9. Senesediritorno scrive:

    Strepitosa aggettivazione a pag 58, 4º capoverso, di 2019: “atarattica imperturbabilità”..
    Era dai tempi in cui studiavo dello Stoicismo che non avevo più letto qualcosa su atarassia e l’uso del più raffinato “atarattica” invece che del più comune (!!!) “atarassica” mi ha fatto trasalire di particolare, entusiastico godimento.
    Essendo sepolto ogni riferimento alla “Sinistra storica”, mi rifugio felicemente nella “Sinistra estetica”: anche se, visto il contesto (tetro e livido: un assassinio su commissione) in cui cadono le due parole citate all’inizio, sarebbe forse più corretto parlare di “estetica sinistra” per definire come l’Autore sappia contestualizzare la propria cultura nella descrizione del personaggio di riferimento.

  10. francesco scrive:

    leggermente off topic…non mancheranno i turisti al prestigioso concerto del 19 dicembre prossimo venturo a cura della fu Accademia Chigiana tutto “fatto in casa” come il ciambellone della mia nonna…sarà la cura dimagrante sarà che so finiti i fulminanti… sarà che l’opportunismo è sempre vivo mah

  11. Lo Smemorato scrive:

    Faccio i complimenti a Senesediritorno per il commento. Io propongo invece un aneddotino più terra terra.
    Qualche anno fa, andando a lavoro, mi imbatto in un mio ex professore universitario il quale – troppo interessato a se stesso ed alla sua voce per guardare ed ascoltare uno studente come me durante un esame – ovviamente non mi riconosce.
    Ora, si dà il caso che, durante il suddetto esame, il sullodato professore si fosse comportato in modo volutamente scorretto (da Marchese del Grillo, diciamo).
    Risultato: lui cercava la facoltà di giurisprudenza. L’ho mandato a Camollia.

  12. Michael Kohlhaas scrive:

    Non sopporto il Valentini e trovo odiosa Lady Confesercenti, ma lo sfascismo a tutti i costi non lo condivido. Il mercato nel Campo – volenti o nolenti – genera indotto e porta turismo in città nella stagione morta. Vogliamo sputare anche su questo? Mi dispiace, ma non siamo tutti montepaschini o dipendenti pubblici col culo parato, e se qualche commerciante in questo periodo di crisi si mette in tasca due lire a me fa solo piacere. Pazienza se per un giorno “quelli delle lastre” dovranno girare 5 minuti in più per trovare parcheggio.
    Sul “mordi e fuggi” e sulla grancassa mediatica invece se ne può parlare, così come sulla selezione degli espositori: le “eccellenze locali” tanto locali non erano (esagerato dire che un buon 60% venivano da fuori Toscana?), e qualche “artigiano” proprio artigiano-artigiano non era. Insomma, è vero che la manifestazione segue sempre il filone caro al duo Valentini-Pallai (che c… con quest’orgia enogastronomica), ma almeno una botta (botticina?) di vita nel malinconico inverno senese la dà. Sbaglio?
    P.S.: io sabato mattina prima di mezzogiorno ho parcheggiato senza problemi e non ho trovato tutta ‘sta ressa in centro…

  13. Claudio V. scrive:

    Ma avete fatto caso ad una cosa? I due eventi che riescono attrarre un po’ di turisti in città sono il Trekking Urbano e il Mercato nel Campo. Eventi appunto non inventati dal Valentini e dalla Pallai ma nati sotto Sindaci precedenti. Tutte le cose promosse sotto questa Giunta per attirare un po’ di turisti sono stati fiaschi colossali

  14. Anonimo scrive:

    x senesediritorno:
    ci sono tante realtà private, purtroppo troppo piccole, che provano ogni giorno a proporre quella tipologia di turismo che dici tu. Purtroppo in un mondo globalizzato, capitalista, ignorante, poche persone riescono ad avere l’educazione sufficiente per capire e cercare qualcos’altro rispetto alla solita ” abbuffata “. Ma finché vengono sponsorizzate le varie abbuffate vedi EXPO, GIUBILEO..come può una persona avere la voglia di vedere altro se quest’altro non deve esistere ? la curiosità finisce presto in un panino e un gettino o con una preghiera e un pellegrinaggio a roma a dicembre con 5 gradi e alle 5 è buio che ti costa quanto 30 ingressi a musei, di quelli famosi. Un pellegrinaggio è un percorso spirituale e non una gita dal signore.

    Polemica giubilare.
    Quello che facciamo noi facendo il giubileo con c è la stessa cosa che fanno i musulmani quando vanno in massa alla mecca.

    Come diceva il biondo ( non il crodino )
    ” Perché guardi la pagliuzza che è nell’occhio del tuo fratello e non ti accorgi della trave che è nel tuo occhio? “

  15. Fede Lenzi scrive:

    Batterò sempre la stessa cassa, ma non mi stupisce che a Siena il turismo sia mordi e fuggi, quando i primi a fregarsene della cultura sono i senesi. Cultura intesa come Cultura, non gli incontrini nei musei di Contrada per parlare del Palio 2.0 o di giovani e sbornie. Chiaramente esagero, e purtroppo ripeto sempre le stesse cose, ma la settimana scorsa al cinema per l’anteprima del film ecologista Demain non abbiamo trovato posto, bisognava prenotare… A Siena i cinema li chiudono ma nessuno batte ciglio (poi li riaprono, bon…). Leggendari, e anche qui mi ripeto, certi incontri con premi Nobel della letteratura e pubblico di dieci persone, spettacoli di danza di caratura internazionale e ostruzionismo delle scuole di danza locali che producevano pubblici esigui, leggendario l’affaire Papesse, lo sta diventando il Santa Maria, le sale chiuse alla Pinacoteca, piazza Iacopo della Quercia presa in ostaggio… e se si cerca l’evento culturale tocca andare a Poggibonsi. Una città che tiene così poco in pregio certe cose come può valorizzarle attraverso i suoi politicanti? I politici riflettono la gente, ne sono un riflesso piuttosto fedele, e il tipo di turismo risponde all’offerta turistica della città.

  16. franceco scrive:

    Nessuno di voi riferendosi alla cultura si esprime in merito alla Chigiana al Conservatorio al Siena Jazz..realtà che paiono intoccabili che se la suonano e se la cantano i soliti noti; come mai non suscitano interesse queste istituzioni? tutto tace..sono le istituzioni preposte alla formazione ed alla programmazione culturale quella pagata per anni dalla Fondazione… possibile che qualcuno non si interessi non vagli l’apporto che danno? Non chieda loro conto della programmazione . Solo e sempre Monte dei Paschi…mai che si parli dei “direttori artistici”..chi li giudica?
    Le suddette istituzioni hanno goduto di sovvenzioni, cosa hanno dato in cambio?
    Siena dorme non brucia…il torpore regna sovrano e nell’assenza di critica si sviluppa i BUG

  17. Nessuno scrive:

    ….beh, bisogna anche ricordarsi che i musei di contrada nessuno escluso sono stati svenduti a Civita opera nessuno escluso. È lì altro che pallaivalentinimazzini,li senesoni.
    Come non leggo nulla sulla concessione all Aquila di un grosso pezzo dei giardini del s.maria o dell orto dei tolomei alla tartuga o mercato di camollia a istrice,e via discorrendo….sarebbe interssante aprire un ragionamento su questo…
    …magari i famosi beni comuni sono….alla chetichella divenuti beni privati…come ben potranno immaginare quelli della pantera andando a visitare i giardini finti pubblici nel Aquila..con tanto di pennuto stilizzato che volteggia nelle aiuole…amen

    • uno che ci si confonde scrive:

      inizio dal fondo
      sulla concessione beni comuni, se invece di finire in malora (come farebbe l’incapace Amministrazione Comunale della nostra città) certi luoghi sono fruiti anche o prevalentemente dalle contrade, credo che ci sia solo da esserne soddisfatti senza alcuna faziosità/rivalità, SALVO GIUSTAMENTE VIGILARE CHE NON SUSSISTANO IRREGOLARITA’ (che almeno nel caso dell’accordo che la mia sta tentando di mettere in piedi non sussistono).

      sui musei, non consento una castroneria del genere. non è stato svenduto un bel niente. si trattò di una iniziativa singola, sperimentale, e tra l’altro NON RIPETUTA. non facciamo di ogni erba un fascio.
      certo, nelle contrade stesse si annidano perfidi “politicanti”, ma non tutto è marcio e non tutto è genuflesso al partitone
      (tra l’altro vedasi a tal proposito come è andata a finire con le sanzioni paliesche…)
      io mi ci giro i coglioni PER PASSIONE da anni, e sono anti-PD che più anti-PD non si può.
      figuriamoci se avrei fatto passare la cosa
      e infatti vorrò riproporre qualcosa che prenda spunto da quell’iniziativa, ma contando SULLE NOSTRE FORZE, senza che la bigliettazione sia affidata a chicchessia, così si evita qualunque polemica strumentale

  18. sorore scrive:

    mi spiace, ma quella sui musei di contradala puoi giustificare come ti pare, ma nella mia contrada non c’è stata mai un assemblea a tal riguardo : la notizia l’ho letta sul programma affisso alla scala mobile di Fontebranda.
    Il resto è solo giustificazione di un prona presa d’atto anzi a cose fatte si vuole far pensare che sia stata una scelta partita dalle contrade…a meno che non ci sia la famosa 18 contrada : contrada dell’ interesse che sulla bandiera porta l’araldica dell’ €urone.
    Sui pezzi di terra dati alle contrade scappa da ridere, ma è un bel precedente : prima o poi la Torre giustamente chiederà di avere un pezzo di Piazza del Campo…ovvio prima che finisca in malora.
    Come se la concessione di un pezzo di terra sia la dimostrazione di capacità : rivendicazione anti PD…chissà quelli del PD della sua contrada che ne pensano….
    a bien tot

  19. sorore scrive:

    Come volevasi dimostrare : anche il bruco ha chiesto gli spazi di fonte d’ovile ( e questa sarà tutta da ridere compresa la chiusura della strada in occasione degli eventi o di qualche cena) ma credo ci saranno altri aggiornamenti.
    Pensavo: ma si potrebbe concedere in uso alla Nobil Contrada dell’ Oha il terreno della ex Sena petroli..? (ops c’è una bonifica ambientale nel mezzo da fare..?)

    • Elisir scrive:

      Scusandomi del ritardo della risposta (mi ero perso questa perla) per altro inesatta …. Il bruco ha chiesto gli spazi delle fonti d’ovile in un ottica di riqualificazione attiva! A spese dei contradaioli del bruco, per poter rendere un luogo storico della cittá all’intera popolazione, vedere oer credere i lavori già fatti dalla suddetta contrada di conservazione delle mura e dei giardini degli orbachi. Attualmente per chi non lo sapesse le fonti d’ovile sono utilizzate come parcheggio di fortuna, o sfruttate da elementi di dubbia provenienza per traffici quanto meno sospetti.

  20. Elisir scrive:

    Da buon senese ho deciso di andare a fare un salto al mercato nel campo…anzitutto vorrei che ci si soffermasse su una cosa, ill 70% degli stand non erano toscani e solo l 1% erano aziende senesi. Vi ho passato molto tempo e posso garantire di aver visto il buon italiano medio che si abbuffava sugli assaggi offerti piuttosto che fare acquisti; la cosa che mi ha fatto piacere é stato vedere tantissimi negozi del centro(non solo i soliti) pieni zeppi di acquirenti che comperavano allegramente con parole di elogio per la nostra cittá. Riassumendo il campo in se per se non penso abbia fatturato chissa ché ma la maggior parte delle aziende erano decisamente extra moenia mentre i negozi fissi, quelli che danno da lavorare a tanti senesi penso abbiano sorriso a fine giornata! Resto comunque totalmente contro la giunta Valentini, una nota di colore in una tavolozza nerissima….RIPRENDIAMOCI SIENA

  21. Eretico scrive:

    Solo per ricordare – a chi possa e voglia – l’appuntamento di questo pomeriggio alla Senese (ore 18), per la presentazione ufficiale di “2019”. Si prospetta un evento ghiotto assai: fidatevi dell’eretico…

    Ed in giornata, nuovo pezzo ereticale, anche quello direi ghiotto assai!

    L’eretico

  22. antonio scrive:

    Senesediritorno dice: “Non esiste -che io sappia- nessun programma organizzato dalle istituzioni civiche senesi che proponga la valorizzazione delle decine di borghi e paesini, che circondano la nostra città” beh..non è proprio vero. un tempo c’era l’apt, la vecchia azienda autonoma di turismo, che negli ultimi anni aveva creato circuiti di varia natura per far conoscere il nostro territorio (avrei decine di esempi con i quali non voglio annoiarti) con buoni risultati. ovviamente il “bravo” governatore Rossi ha avuto l buon gusto di sopprimerle per creare il….nulla!

  23. Brancaleone scrive:

    …tartuGa no. Ti prego!

  24. Exodus scrive:

    Caro amico ti scrivo, ma non attendo risposta.

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