Eretico di SienaAuguri danteschi, con il "porco" Ciacco (ed uno strano presepe) - Eretico di Siena

Auguri danteschi, con il “porco” Ciacco (ed uno strano presepe)

- 26/12/15

Oggi abbiamo celebrato il Sol invictus, noi pagani e politeisti; nello stesso tempo, non potendo non dirci cristiani – nell’accezione crociana dell’espressione – buon Natale ai lettori del blog!

I quali saranno – lo speriamo davvero – deliziati da questo pezzo appunto natalizio, dantesco assai: si parla di Ciacco (Canto VI dell’Inferno), il goloso per antonomasia ( e non solo). Avete mangiato come pochi, vi siete ingozzati in modo ignobile tra il 24 ed il 25? Bene sappiate che fine avreste fatto, se giudicati dall’Alighieri…

Lo diciamo subito: è una sorta di “ribollita”, nel senso che il tutto prende spunto dalla conferenza dantesca tenuta – insieme al professor Chiarini – al Liceo classico Piccolomini un paio di giorni or sono.

Buona lettura, dunque!

 

CIACCO, IL “PORCO” CHE ANELAVA ALLA SOPRAVVIVENZA

Il goloso, il crapulone Ciacco è, da un certo punto di vista, uno dei più anacronistici personaggi della Cantica infernale, e dall’altro uno dei più attuali in assoluto; spieghiamoci meglio: uno dei più anacronistici, giacchè un redivivo Alighieri mai sarebbe, nel 2015, così duro e severo e implacabile verso un golosone, cedendo il ruolo di censore, magari, a medici e dietologi ed apprendisti vari. Ma allora – nel XIV secolo – anche per l’Europa era tempo di carestie endemiche, ed il crapulone era visto – rectius, condannato – come persona che sottraeva cibo agli altri. Mangiava lui, si ingozzava lui, mentre gli altri avevano difficoltà a trovare i farinacei, figuriamoci la carne.

Ciacco anche personaggio di attualità assoluta, però: è forse mai stato così forte, viscerale, psicologicamente cogente – a volte, drammaticamente – il rapporto fra l’essere umano e il cibo che, senza limitazioni alcune, gli si para sfrontatamente innanzi? In tempi di orge ipercaloriche legate alle celebrazioni natalizie, poi, questo legame fra l’homo consumisticus ed il cibo è più cogente che mai…

Di Ciacco, in realtà, sappiamo solo che fosse fiorentino, e pochissimo più: sull’etimologia del nome (“porco”?), e sull’identità, dantisti su dantisti si sono arrovellati. Senza risposte definitive. Un certo qual alone di mistero persiste.

Però sappiamo che i golosi avevano Cerbero in zona, pronto a graffiare ed “isquatrare” i crapuloni; e, a fare loro schifosa compagnia, c’era una “greve pioggia”, a guisa di putrido contrappasso.

Inoltre dal testo sappiamo che è con lui, con Ciacco, che Firenze entra in scena nella Cantica infernale (che è quella fiorentina per eccellenza, certo più del Purgatorio e del Paradiso, nonostante Cacciaguida):

“Voi cittadini mi chiamaste Ciacco: per la dannosa colpa della gola, come tu vedi, a la pioggia mi fiacco”.

Il crapulone, immerso nella fanghiglia schifosa che lo attanaglia, della loro città dice, e dice molto, ed in modo penetrante.

Sì, perché in buona sostanza Ciacco squaderna all’Alighieri lo stato penoso in cui versa la città, e su questo verte il dialogo fra i due: della “colpa de la gola” più niente si dice, curiosamente.

Dante domanda al crapulone se a Firenze vi sia ancora qualche giusto, e la risposta di Ciacco è chiara ed enigmatica ad un tempo:

“Giusti son due, e non vi sono intesi”.

Questo “due”, vorrà dire pochissimi, o proprio 2?

E come non pensare all’attualità della opposizione senese – mi venga scusata l’irruzione nell’attualità, subito terminata – , anche a causa della curiosa omonimia fra aggettivo e militante leghista…

Sono la superbia, l’invidia e l’avarizia (nel senso di avidità), a guidare i fiorentini che contano, ad inizio Trecento: così parlò Ciacco. Come non immaginare che avesse ragione? Sull’invidia, per Capodanno, proprio di Sapìa senese scriveremo, dunque non c’è che da attendere.

Ma è nel finale del suo intervento, che Ciacco ci sorprende più che mai, diventando un anticipatore del Foscolo e della sua “celeste corrispondenza d’amorosi sensi”. Allorquando, infatti, il crapulone esorta il suo dirimpettaio a ricordarlo ai vivi (con fare tra l’altro purgatoriale, più che infernale), non stiamo forse parlando di una concezione moderna e laicissima di sopravvivenza (mentre Brunetto Latini, nel XV dell’Inferno, si limiterà a fare proprio il classicheggiante non omnis moriar)?

Ci congediamo dunque con questa straordinaria, e modernissima, terzina di Ciacco; personaggio forse volgare, ma capace di analisi politologiche di livello, e di poesia pura (l’alto ed il basso – come spesso accade in Dante – coesistono):

“Ma quando sarai nel dolce mondo,

priegoti ch’a la mente altrui mi rechi:

più non ti dico, e più non ti rispondo”.

 

Ps Il 24, lo scrivente è andato a gustarsi il concerto d’organo in Duomo; guardando il presepe allestito dai curiali, abbiamo notato una stranezza: ci sono (c’erano) già i tre Re magi.

Ma non devono forse arrivare – da ricordi giovanili, prima della conversione al Paganesimo – il 6 gennaio, i latori di oro, incenso e mirra?

Qualcuno degli uomini di Chiesa che – lo sappiamo – seguono il blog, ci aiuti…

12 Commenti su Auguri danteschi, con il “porco” Ciacco (ed uno strano presepe)

  1. ale benve scrive:

    no è tutto corretto dato che i re magi VIVONO in curia
    ciao
    ale

  2. Groppone da Figulle scrive:

    pa. “PRANZO DI NATALE. Una dozzina di persone, quasi tutti anziani, hanno dovuto ricorrere alla cure dell’ospedale per i postumi del cenone di Natale: hanno mangiato così tanto da perdere i sensi.”

    Come non pensare a Stracci de “La ricotta” di Pasolini? IL presepe italiano è questo. Auguri ai naviganti.

  3. Il giaguaro scrive:

    Via Eretico,e’troppo intelligente per fare una domanda simile sui tre Magi ! il Presepe non è una rappresentazione in diretta…Chi di noi,da bambino,non ha messo subito,durante l’allestimento,i tre Magi in un vialetto tra le colline di carta,lontano dalla Stalla con il bue e l’asinenello, a simulare il loro viaggio?
    Auguri sinceri !

  4. c d s scrive:

    strano presepe coi re magi? quello con le moschee invece…negli ultimi anni,e anche quest’anno c’era la tendenza a non farlo…eh,beh,era offensivo,un bambino appena nato era minaccioso per qualcuno…poi visto che salvini c’ha trovato da ricamarci (e ricavarci) sopra,mo’ pare che ci sia la tendenza a trasformare il natale in una festa …diciamo interreligiosa…per non dire semplicemente (quasi)musulmana

  5. Forzutino scrive:

    Caro Eretico, dopo il dovuto augurio di buon 2016 (continua così), vorrei porre la tua attenzione su un fatto non bello e poco pubblicizzato: a siena, o meglio in provincia (è di Vescovado) abbiamo un’atleta giovane e brava. Si chiama Elisa Taccioli ed è perfino stata convocata a Verona fare un allenamento con la nazionale di nuoto di fondo. Ecco…Elisa farebbe parte della Virtus Buonconvento, società sportiva. Un piccolo particolare: la piscina di Buonconvento è stata chiusa e Elisa deve “emigrare” nell’aretino, a Cortona, per allenarsi. Tutte ottime gestioni, quelle targate PD. Mamma mia…

  6. Anonimo scrive:

    Eretico. Giornali e tv dicono ora dello scandalo degli immobili venduti in Banca Etruria. Vuoi scommettere che anche questo fa ridere in confronto a quello degli immobili della Banca MPS? Come mai più nessuna parla degli immobili di proprietà della Banca MPS venduti, o svenduti (per poi realizzarci enormi plusvalenze), sembra anche con il coinvolgimento degli amici degli amici, o dei furbetti amici di qualche Presidente?
    Avevo letto da qualche parte che anche nel corso di un’Assemblea della Banca MPS era stato detto che c’era una denuncia proprio da parte della Banca e delle indagini aperte. Ma non si chiudono mai queste indagini? Aeroporto, Università, Bar dell’Università, Antonveneta, Alexandria, Enoteca Italiana e Millevini, caso Rossi, vendita di immobili della Banca MPS, o quanti ce ne sono?

  7. francesco scrive:

    L’osservazione dell’eretico sul presepe è pertinente e fra l’altro l’ho notato anche io pochi istanti prima… sopratutto strideva che non vi fosse il Bambinello, giustamente non era ancora la mezzanotte, ma fossero presenti i Re Magi diretta o non diretta la rappresentazione deve essere coerente!

  8. Sempre ravenna scrive:

    In che girone Dante piazzerrebbe STEFANO BISI…….forse in quello dei traditori…..

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